ITVI20130050A1 - Distanziale di rivestimento perfezionato per la protezione della superficie interna di un elemento di giunzione, preferibilmente di un manicotto, utilizzato per raccordare le estremità affacciate di due tubi - Google Patents

Distanziale di rivestimento perfezionato per la protezione della superficie interna di un elemento di giunzione, preferibilmente di un manicotto, utilizzato per raccordare le estremità affacciate di due tubi

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ITVI20130050A1
ITVI20130050A1 IT000050A ITVI20130050A ITVI20130050A1 IT VI20130050 A1 ITVI20130050 A1 IT VI20130050A1 IT 000050 A IT000050 A IT 000050A IT VI20130050 A ITVI20130050 A IT VI20130050A IT VI20130050 A1 ITVI20130050 A1 IT VI20130050A1
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IT
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annular element
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annular
depressions
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IT000050A
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Alessandro Condini
Alexey Zhuravlev
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    • F16L25/12Joints for pipes being spaced apart axially

Description

DISTANZIALE DI RIVESTIMENTO PERFEZIONATO PER LA PROTEZIONE DELLA SUPERFICIE INTERNA DI UN ELEMENTO DI GIUNZIONE, PREFERIBILMENTE DI UN MANICOTTO, UTILIZZATO PER RACCORDARE LE ESTREMITÀ AFFACCIATE DI DUE TUBI.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un distanziale di rivestimento per la protezione della superficie interna di un elemento di giunzione, preferibilmente di un manicotto, utilizzato per raccordare le estremità affacciate di due tubi.
E’ noto che gli impianti utilizzati per l’estrazione o la lavorazione di materie prime fluide, come p.e. petrolio o gas, e le reti utilizzate per la distribuzione di sostanze fluide, come p.e. acqua o lo stesso gas, comprendono appositi sistemi di tubazioni più o meno complessi ed estesi. Tali sistemi di tubazioni consentono evidentemente di collegare le varie apparecchiature dei suddetti impianti o di collegare gli stessi impianti alle utenze finali.
Per ovvi motivi, tali sistemi di tubazioni non possono essere realizzati come pezzo unico, ma comprendono più tubi raccordati tra loro a due a due in corrispondenza delle proprie estremità affacciate, in modo da coprire il tratto di lunghezza predefinita.
In particolare, l’accoppiamento di tali tubi viene realizzato con appositi elementi di giunzione, tra i quali sono noti i così detti “manicotti†. Tali manicotti comprendono una porzione tubolare di diametro interno sostanzialmente coincidente al diametro esterno delle estremità dei tubi da raccordare.
Solitamente, sia la superficie interna del manicotto sia le superfici esterne dei tubi, in corrispondenza delle proprie estremità da raccordare, presentano opportune filettature e contro filettature, in modo da consentire l’avvitamento delle suddette estremità da parti opposte del manicotto.
Tuttavia, tale tipologia di giunzione presenta svantaggiosamente alcuni inconvenienti di seguito riportati.
Un primo inconveniente à ̈ causato dal fatto che tali tubi, nella maggior parte dei casi, non vengono accoppiati al manicotto, in modo che le loro estremità affacciate risultino completamente a contatto.
Al contrario, generalmente tali tubi risultano distanziati tra loro.
Viene pertanto definito un tratto di giunzione, riferito di seguito con il termine “gap†, il cui diametro, equivalente al diametro interno del manicotto, risulta maggiore rispetto al diametro interno dei suddetti due tubi affacciati.
La presenza di tale gap, svantaggiosamente, causa la deviazione del normale flusso di scorrimento della sostanza fluida trasportata all’interno dei tubi, determinando, di conseguenza, delle turbolenze in prossimità degli spallamenti definiti dalle suddette differenze di diametro. Tali turbolenza, a loro volta, provocano un aumento della resistenza fluidodinamica della stessa sostanza fluida, rallentandone il flusso all’interno dei tubi.
Inoltre, il contatto diretto della sostanza fluida con i punti di giunzione tra manicotto e tubi, determina, nel caso tale sostanzia fluida sia una sostanza corrosiva, una corrosione degli stessi punti di giunzione, con il conseguente deterioramento della tenuta meccanica della giunzione.
Tale effetto corrosivo à ̈ ulteriormente incrementato dall’instaurarsi delle suddette turbolenze in prossimità dei punti di giunzione.
Per evitare tale corrosione à ̈ noto l’utilizzo di composti antiossidanti e lubrificanti disposti a protezione della superficie interna del manicotto. Tuttavia, svantaggiosamente, la sostanza fluida che scorre all’interno dei tubi, tende a poco a poco a consumare o rimuovere tali compositi antiossidanti e lubrificanti dalla superficie interna del manicotto, rendendo la stessa esposta a possibili azioni corrosive.
E’ altrettanto noto il tentativo di utilizzare distanziali di rivestimento allo scopo di colmare tale gap. Tuttavia, molti dei distanziali di rivestimento dell’arte nota prevedono l’utilizzo di guarnizioni OR. Pertanto vi à ̈ la necessità, svantaggiosamente, di prevedere periodicamente interventi di manutenzione per la sostituzione delle suddette guarnizioni una volta usurate.
Un ulteriore inconveniente dei distanziali di rivestimento dell’arte nota consiste nel fatto che essi non sono in grado di sopperire alle variazioni di larghezza del suddetto tratto di giunzione.
Tale variazione può essere dovuta sia ad una volontà ed esigenza del gestore dell'impianto di riassettare la giunzione dei tubi, sia al deterioramento della tenuta meccanica tra gli stessi tubi e il manicotto.
L’incapacità dei distanziali dell’arte nota di adattarsi a tale variazione, nonostante la loro presenza, comporta la comparsa dei suddetti svantaggi.
In altre parole, una volta che si definisce a priori la larghezza di tale tratto di giunzione tra le estremità dei due tubi, tale larghezza non può essere più variata, a meno della comparsa dei suddetti svantaggi. La presente invenzione intende superare gli inconvenienti detti.
In particolare, l’invenzione si pone lo scopo di realizzare un distanziale di rivestimento in grado di colmare interamente e in modo continuativo il gap che viene a definirsi tra le due estremità affacciate dei tubi accoppiati, mediante un elemento di giunzione.
Di conseguenza, à ̈ scopo dell’invenzione evitare che si formino le suddette turbolenze nei punti di giunzione dei due tubi ed evitare il relativo aumento della resistenza fluidodinamica.
Inoltre, à ̈ scopo dell’invenzione realizzare un distanziale di rivestimento che eviti efficacemente il contatto delle sostanze fluide potenzialmente corrosive con i punti di giunzione tra i tubi e l’elemento di giunzione o con i composti antiossidanti e lubrificanti, in modo da impedirne la loro corrosione.
E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un distanziale di rivestimento in grado di evitare la formazione di un gap tra le estremità dei tubi accoppiati, anche nel caso in cui venga variata la loro distanza.
Ancora, scopo della presente invenzione à ̈ la realizzazione di un distanziale di rivestimento in grado di colmare il suddetto gap, anche durante la fase di accoppiamento dei suddetti tubi.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ la realizzazione di un distanziale di rivestimento di più facile e rapida installazione rispetto ai distanziale di rivestimento dell’arte nota.
Inoltre, scopo dell’invenzione à ̈ realizzare un distanziale di rivestimento che eviti di stabilire a priori la distanza di accoppiamento tra i due tubi da raccordare.
Non ultimo scopo dell’invenzione à ̈ la realizzazione di un distanziale di rivestimento che limita notevolmente la necessità di interventi di manutenzione rispetto ai distanziale di rivestimento noti.
Gli scopi detti sono raggiunti dal distanziale di rivestimento avente le caratteristiche secondo la rivendicazione principale.
Ulteriori caratteristiche del distanziale di rivestimento dell’invenzione vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
I suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, saranno evidenziati durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell'invenzione che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove: - la fig. 1 rappresenta una prima vista assonometrica del distanziale di rivestimento dell'invenzione;
- la fig. 2 rappresenta una seconda vista assonometrica del distanziale di rivestimento dell’invenzione;
- la fig. 3 rappresenta una vista laterale del distanziale di rivestimento dell'invenzione;
- la fig. 4 rappresenta una vista laterale del distanziale di rivestimento dell'invenzione nella prima posizione limite di accoppiamento tra di due elementi anulari;
- la fig. 5 rappresenta la vista sezionata del distanziale di rivestimento dell’invenzione secondo il piano di sezione V-V di fig.
4;
- la fig. 6 rappresenta una vista laterale del distanziale di rivestimento dell'invenzione nella seconda posizione limite di accoppiamento tra di due elementi anulari;
- la fig. 7 rappresenta la vista sezionata del distanziale di rivestimento dell’invenzione secondo il piano di sezione VII-VII di fig. 6;
- la fig. 8 rappresenta la vista sezionata del distanziale di rivestimento dell’invenzione inserito in un tratto di giunzione di due tubi mediante un manicotto.
II distanziale di rivestimento dell’invenzione à ̈ rappresentato nel suo complesso nelle figg. da 1 a 3, ove à ̈ indicata con 1.
Il suddetto distanziale di rivestimento 1 à ̈ atto ad essere interposto tra le estremità affacciate di due tubi T1 e T2, raccordati tra loro mediante un elemento di giunzione G, in particolare mediante un manicotto M, come rappresentato in fig. 8.
Secondo l’invenzione, come si osserva nelle figg. 1-3, il distanziale di rivestimento 1 comprende un primo elemento anulare 2, avente la superficie esterna 21 a diametro costante, ed un secondo elemento anulare 3, avente a sua volta la superficie interna 32 a diametro costante.
Per quanto riguarda la superficie esterna 31 del secondo elemento anulare 3 e la superficie interna 22 del primo elemento anulare 2, esse sono configurate in modo da consentire un loro reciproco accoppiamento con interferenza e quindi un accoppiamento con interferenza tra gli stessi elementi anulari 2 e 3.
Il distanziale 1 dell'invenzione, inoltre, comprende punti di unione cedevoli 4 atti a mantenere uniti in corrispondenza di due loro prime estremità 23 e 33, in una configurazione statica, il primo ed il secondo elemento anulare 2 e 3, come si osserva nelle figg. 2 e 3.
Tali punti di unione cedevoli 4 sono configurati in modo da fratturarsi, nel momento in cui il primo ed il secondo elemento anulare 2 e 3 sono spinti uno contro l’altro mediante l'applicazione di una pressione minima prestabilita.
Pertanto, la frattura dei punti di unione cedevoli 4 consente al distanziale di rivestimento 1 di passare dalla suddetta configurazione statica, per la quale il primo e il secondo elemento anulare 2 e 3 sono fissamente connessi tra loro, ad una configurazione mobile, per la quale il secondo elemento anulare 3 Ã ̈ in grado di essere accolto dal primo elemento anulare 2 mediante un accoppiamento con interferenza.
In particolare, tale ultima configurazione mobile consente di variare la posizione reciproca di accoppiamento dei due elementi anulari 2 e 3, modificando di conseguenza la larghezza L complessiva del distanziale di rivestimento 1 dell’invenzione.
Nelle figg. 4 e 5 e nelle figg. 6 e 7 si osservano rispettivamente le due posizioni limite che i due elementi anulari 2 e 3 possono assumere reciprocamente tra loro, dove tali elementi anulari 2 e 3, secondo la preferita forma esecutiva rappresentata, presentano la medesima larghezza L.
Come si può osservare, in dettaglio, nelle figg. 6 e 7, i due elementi anulari 2 e 3 possono assumere una prima posizione di estremità per la quale essi risultano completamente sovrapposti uno all’altro. Di conseguenza, il distanziale 1 dell’invenzione presenta una larghezza L sostanzialmente pari alla larghezza 1 di un singolo elemento anulare 2 o 3.
Nella figg. 4 e 5, à ̈ presentata, invece, la seconda posizione limite relativa all’accoppiamento tra i due elementi anulari 2 e 3, per la quale essi risultano sovrapposti per un tratto minimo, sufficiente a garantire il loro accoppiamento con interferenza,
In questo caso il distanziale 1 presenta una larghezza L di poco inferiore alla somma delle larghezze 1 dei due elementi anulari 2 e 3. Tali due posizioni sono tra loro reversibili e i due elementi anulari 2 e 3 possono essere accoppiati tra loro in una qualsiasi posizione intermedia tra le suddette due posizioni limite.
Essendo l’accoppiamento tra i due elementi anulari 2 e 3 un accoppiamento con interferenza, per variare la posizione reciproca tra gli stessi elementi anulari à ̈ necessario applicare su di essi una forza sufficiente a contrapporsi alla forza di attrito statico presente tra la superficie interna 22 del primo elemento anulare 2 e la superficie esterna 31 del secondo elemento anulare 3.
In caso contrario, i due elementi anulari 2 e 3 mantengono la posizione reciproca assunta.
I vantaggi di tale caratteristica saranno chiariti di seguito, quando verrà descritto l’utilizzo operativo del distanziale 1 dell’invenzione per eseguire l’accoppiamento dei due tubi T1 e T2 mediante l’elemento di giunzione G.
Secondo la preferita forma esecutiva del distanziale 1 dell’invenzione, come rappresentato nelle figg. 1 e 2, il primo elemento anulare 2 presenta in corrispondenza della propria seconda estremità 24, opposta alla prima estremità 23, un primo spallamento 5 di diametro inferiore rispetto al diametro della sua superficie interna 22.
Essendo tale seconda estremità 24 atta ad essere posta a contatto con l’estremità di un primo dei due tubi da raccordare, per esempio il tubo T1, vantaggiosamente la presenza di tale spallamento 5 consente di migliorare l’appoggio tra il primo elemento anulare 2 e lo stesso tubo T1 .
A sua volta, preferibilmente ma non necessariamente, il secondo elemento anulare 3 presenta in corrispondenza della propria seconda estremità 34, opposta alla prima estremità 33, un secondo spallamento 6 di diametro superiore rispetto al diametro della superficie esterna 31 del suddetto secondo elemento anulare 3.
Anche in questo caso, essendo la seconda estremità 34 atta ad essere posta a contatto con l’estremità del secondo dei due tubi da raccordare, per esempio il tubo T2, la presenza del suddetto secondo spallamento 6, vantaggiosamente, consente di migliorare l’appoggio tra il secondo elemento anulare 3 e tale secondo tubo T2.
Non à ̈ escluso tuttavia, che in differenti forme esecutive del distanziale 1 dell’invenzione, tali spallamenti 5 e 6 non siano presenti o sia presente soltanto uno dei due.
Secondo la preferita forma esecutiva del distanziatore 1 dell’invenzione, il primo elemento anulare 2 e il secondo elemento anulare 3 sono dotati rispettivamente sulla propria superficie interna 22 e sulla propria superficie esterna 31 di avvallamenti 7 alternati a protrusioni 8, come rappresentato nelle figg. 1 e 5, in modo da favorire un loro accoppiamento con interferenza.
In particolare, la preferita forma esecutiva dell’invenzione prevede che tali avvallamenti 7 e tali protrusioni 8 siano realizzate sulla superficie interna 22 del primo elemento anulare 2 esclusivamente in corrispondenza di due distinti settori 9, come si osserva in fig. 1.
Per quanto riguarda, invece, il secondo elemento anulare 3, tali avvallamenti 7 e protrusioni 8 sono realizzate lungo l’intera superficie esterna 31.
Il fatto che gli avvallamenti 7 e le protrusioni 8 siano realizzate sulla superficie interna 22 esclusivamente in corrispondenza dei suddetti due settori 9, consente al secondo elemento anulare 3, quando le sue protrusioni 8 entrano in contrasto con quelle realizzate sul primo elemento anulare 2, di ovalizzarsi lungo la direzione sostanzialmente ortogonale alla retta X di unione dei suddetti due settori 9 rappresentata in fig. 5, facilitandone l’ingresso e l’accoppiamento con il suddetto primo elemento 2.
Alternativamente, non à ̈ escluso che, secondo una differente forma esecutiva del distanziale 1 dell’invenzione, tali settori 9 distinti, in cui sono ricavati gli avvallamenti 7 e le protrusioni 8, siano definiti sulla superficie esterna 31 del secondo elemento anulare 3, mentre per quanto riguarda il primo elemento anulare 2, tali avvallamenti 7 e protrusioni 8 siano realizzati lungo l’intera superficie interna 22.
Ritornando alla preferita forma esecutiva dell’invenzione, tali avvallamenti 7 e protrusioni 8, sia per quanto riguarda il primo sia per il secondo elemento anulare 2 e 3, sono protrusioni e avvallamenti realizzati con andamento a spirale.
Tale caratteristica, vantaggiosamente, oltre a garantire l’accoppiamento con interferenza tra i due elementi anulari 2 e 3, consente di accoppiare e disaccoppiare gli stessi elementi anulari mediante avvitamento e svitamento.
Non à ̈ escluso, tuttavia, che in un ulteriore forma esecutiva alternativa del distanziale 1 dell’invenzione, sia la superficie esterna 31 del secondo elemento anulare 3 sia la superficie interna 22 del primo elemento anulare 2 siano sostanzialmente superfici lisce, purché siano configurate in modo da consentire un accoppiamento con interferenza tra i suddetti due elementi anulari 2 e 3.
Per quanto riguarda i punti di unione cedevoli 4, essi comprendono una pluralità di punti di unione cedevoli 4 distanziati tra loro lungo la circonferenza definita dalle due prime estremità 23 e 33.
Alternativamente, tali punti di unione cedevoli 4 potrebbero essere realizzati in modo continuo lungo l’intera circonferenza definite dalle suddette due prime estremità 23 e 33.
I due elementi anulari 2 e 3 sono realizzati, preferibilmente ma non necessariamente, in materiale termoplastico resistente alla alte temperature (da -40° a 200°C) e alla corrosione, in modo da resistere a differenti condizioni operative e con differenti tipologie di sostanze fluide che scorrono all’interno dei tubi.
In particolare, il materiale termoplastico utilizzato à ̈ nylon caricato di fibre di vetro.
I due elementi anulari 2 e 3, sono realizzati, preferibilmente ma non necessariamente, tramite stampaggio a iniezione.
Operativamente, come accennato in precedenza, il distanziale di rivestimento 1 dell’invenzione viene disposto tra due estremità affacciate dei due tubi T1 e T2, raccordati tra loro mediante l’elemento di giunzione G, in particolare il manicotto M, come rappresentato in fig. 8.
Tale distanziale 1 ha la funzione di colmare interamente il gap che si va a formare quanto le due estremità dei tubi T1 e T2 da raccordare vengono accoppiate al manicotto M, ad una certa distanza tra loro. Il fatto di colmare tale gap, evita che le sostanze corrosive che sono trasportate nei tubi vadano direttamente a contatto con i punti di giunzione tra gli stessi tubi e il manicotto M e, allo stesso tempo, evita la formazioni di turbolenze delle suddetta sostanze in tali punti di giunzione.
Nel dettaglio, la giuntura tra i due tubi T1 e T2 mediante il manicotto M e l’utilizzo del distanziale 1 di rivestimento dell’invenzione, prevede una prima fase in cui l’estremità di uno dei tubi, per esempio T1 , viene accoppiata ad un lato del manicotto M, solitamente per avvitamento.
Successivamente, si inserisce dall’altro lato del manicotto M il distanziale di rivestimento 1 dell’invenzione, in modo che una delle seconde estremità di uno dei due elementi anulari 2 o 3, per esempio la seconda estremità 24 dell’elemento anulare 2, vada in appoggio all’estremità del suddetto tubo T1.
Il fatto che i due elementi anulari 2 e 3 siano connessi tra loro in modo stabile mediante i suddetti punti di unione cedevoli 4 consente vantaggiosamente di facilitare e velocizzare l’inserimento del distanziale 1 dell’invenzione all’interno del manicotto M e di ottenere successivamente un loro accoppiamento preciso.
La fase successiva prevede di eseguire l’accoppiamento del secondo dei due tubi T2 al manicotto M, preferibilmente per avvitamento, dallo stesso lato in cui à ̈ stato inserito il distanziale di rivestimento 1 dell’invenzione.
Eseguendo tale accoppiamento, progressivamente l’estremità del secondo tubo T2 entra in contatto con l’altra seconda estremità 34 del distanziale 1. Una volta ottenuto tale contatto, vantaggiosamente, il gap tra le due estremità dei tubi T1 e T2 risulta totalmente colmato. Tuttavia, per ottenere un accoppiamento più stabile e sicuro tra i due tubi T1 e T2, il secondo tubo T2 viene ulteriormente avvicinato al primo tubo T1 continuando l’azione di avvitamento. Tale spinta causa la frattura dei punti unione cedevole 4 del distanziale 1 dell’invenzione e provoca il progressivo spostamento e accoppiamento con interferenza del secondo elemento anulare 3 verso il primo elemento anulare 2, fintanto che il secondo tubo T2 viene fatto avanzare all’interno del manicotto M.
Per quanto descritto fino a questo punto, l’utilizzo del distanziale 1 dell’invenzione consente vantaggiosamente di colmare l’intero gap tra i due tubi T1 e T2, durante le fasi di giuntura dei tubi e senza dover stabilito a priori l’effettiva larghezza del suddetto gap.
Pertanto, in base a quanto detto il distanziale di rivestimento dell’invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
In particolare, à ̈ raggiunto lo scopo di realizzare un distanziale di rivestimento in grado di colmare interamente e in modo continuativo il gap che viene a formarsi tra le due estremità affacciate dei tubi accoppiati tra loro mediante un elemento di giunzione,
Di conseguenza, Ã ̈ raggiunto lo scopo di evitare che si formino le suddette turbolenze nei punti di giunzione di due tubi ed evitare il relativo aumento della resistenza fluidodinamica.
Inoltre, à ̈ raggiunto anche lo scopo di realizzare un distanziale di rivestimento che eviti efficacemente il contatto delle sostanze fluide potenzialmente corrosive con i punti di giunzione tra i tubi e l’elemento di giunzione o con i composti antiossidanti e lubrificanti disposto in tali punti, in modo da impedirne la loro corrosione.
E’ un ulteriore scopo raggiunto dall’invenzione la realizzazione di un distanziale di rivestimento in grado di evitare la formazione di un gap tra le estremità dei tubi accoppiati, anche nel caso in cui venga variata la distanza tra detti tubi.
Ancora scopo raggiunto à ̈ la realizzazione di un dispositivo di rivestimento in grado di colmare il suddetto gap, anche durante la fase di accoppiamento dei suddetti tubi.
Un ulteriore scopo raggiunto à ̈ la realizzazione di un distanziale di rivestimento di più facile e rapida installazione rispetto ai distanziale di rivestimento dell’arte nota.
Inoltre à ̈ raggiunto anche lo scopo di realizzare un distanziale di rivestimento che consenta di non stabilire a priori la distanza di accoppiamento tra i due tubi da raccordare con l’ausilio dell’elemento di giunzione.
Infine à ̈ raggiunto lo scopo di realizzare un distanziale di rivestimento che limita notevolmente la necessità di interventi di manutenzione rispetto ai distanziale di rivestimento noti.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Distanziale di rivestimento (1) atto ad essere interposto tra due estremità affacciate di due tubi (T1, T2) raccordati tra loro mediante un elemento di giunzione (G), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un primo elemento anulare (2) avente la superficie esterna (21) a diametro costante; - un secondo elemento (3) anulare avente la superficie interna (32) a diametro costante, essendo la superficie esterna (31) di detto secondo elemento anulare (3) e la superficie interna (22) di detto primo elemento anulare (2) configurate in modo da consentire l’accoppiamento con interferenza tra detti due elementi anulari (2, 3); - punti di unione cedevoli (4) atti a mantenere uniti detto primo e detto secondo elemento anulare (2, 3) in corrispondenza di due proprie prime estremità (23, 33), detti punti di unione cedevoli (4) essendo configurati in modo da fratturarsi quando detto primo e detto secondo elemento anulare (2, 3) sono spinti uno contro l’altro con una pressione minima prestabilita, consentendo di attuare detto accoppiamento con interferenza tra detto primo e detto secondo elemento anulare (2, 3).
  2. 2) Distanziale (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento anulare (2) presenta in corrispondenza della propria seconda estremità (24), opposta a detta prima estremità (23), un primo spallamento (5) di diametro inferiore rispetto al diametro di detta superficie interna (22), essendo detto primo spallamento (5) atto ad essere posto a contatto con l’estremità di un primo di detti tubi (T1, T2).
  3. 3) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento anulare (3) presenta in corrispondenza della propria seconda estremità (34), opposta a detta prima estremità (33), un secondo spallamento (6) di diametro superiore rispetto al diametro di detta superficie esterna (31), essendo detto secondo spallamento (6) atto ad essere posto a contatto con l’estremità del secondo di detti tubi (T1. T2).
  4. 4) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su detta superficie interna (22) di detto primo elemento anulare (2) e su detta superficie esterna (31) di detto secondo elemento anulare (3) sono realizzati avvallamenti (7) alternati a protrusioni (8) per consentire detto accoppiamento con interferenza tra detto primo e detto secondo elemento anulare (2, 3).
  5. 5) Distanziale (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti avvallamenti (7) e detti protrusioni (8) sono realizzate in corrispondenza di almeno due distinti settori (9) di detta superficie interna (22) di detto primo elemento anulare (2).
  6. 6) Distanziale (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti avvallamenti (7) e dette protrusioni (8) sono realizzati in corrispondenza di almeno due settori distinti di detta superficie esterna (31) di detto secondo elemento anulare (3).
  7. 7) Distanziale (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti avvallamenti (7) e dette protrusioni (8) sono realizzati sull’intera superficie esterna (31) di detto secondo elemento anulare (3) e sull’intera superficie interna (22) di detto primo elemento anulare (2).
  8. 8) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzato dal fatto che detti avvallamenti (7) e dette protrusioni (8) sono protrusioni e avvallamenti realizzati con andamento a spirale.
  9. 9) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta superficie esterna (31) di detto secondo elemento anulare (3) e detta superficie interna (22) di detto primo elemento anulare (2) sono sostanzialmente superfici lisce.
  10. 10) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti punti di unione cedevoli (4) sono realizzati in modo continuo lungo l'intera circonferenza di dette prime estremità (23, 33).
  11. 11) Distanziale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in materiale termoplastico resistente alle alte temperature e alla corrosione.
  12. 12) Distanziale (1) secondo la rivendicazione 11 , caratterizzato dal fatto che detto materiale termoplastico à ̈ nylon caricato di fibra di vetro. Per incarico.
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