ITVI20110316A1 - Dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell'uso, uso di tale dispositivo e relativo metodo - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI CONTENIMENTO ED EROGAZIONE PER PRODOTTI DA MISCELARE PRIMA DELL’USO, USO DI TALE DISPOSITIVO E

RELATIVO METODO

La presente invenzione si inserisce nel campo dei contenitori per prodotti sciolti, ed in particolare si riferisce ad un dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso. Nel dettaglio, l’invenzione riguarda un dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti cementizi, acqua e/o altri additivi, per la formazione di un prodotto cementizio – come ad esempio malte, ancoranti o guaine impermeabilizzanti a base cementizia – o malte polimeriche.

Per malta cementizia si intende un composto costituito da una polvere di cemento, una o più sabbie di diverse granulometrie, acqua ed eventuali additivi.

Per la sua preparazione, à ̈ necessario acquistare cemento e sabbia, mescolarli fra loro in determinate proporzioni e quindi aggiungere una quantità di acqua. È necessario quindi mescolare ancora tali componenti, in modo da formare un composto omogeneo, per usi già noti nell’edilizia.

Sono presenti sul mercato dei prodotti denominati “premiscelati†, che consistono in composti costituiti da polvere di cemento e sabbie di varia granulometria: il vantaggio dato da tali pre-miscelati à ̈ quello di avere un prodotto nel quale à ̈ già stato fatto il bilanciamento sabbia-cemento.

Tuttavia, à ̈ necessario comunque aggiungere acqua per ottenere la malta e questo comporta l’inconveniente di dover impiegare del tempo nella misurazione della quantità di prodotto e nel conseguente dosaggio dell’acqua, nonché nella miscelazione dei due per ottenere il prodotto finale.

Un ulteriore inconveniente à ̈ dato dal fatto che la composizione dell’acqua non à ̈ costante in qualsiasi luogo, ma varia in base alla falda da cui proviene, alle tubature di erogazione e da altri fattori; per questo motivo la malta ottenuta risulta conseguentemente di qualità non costante.

Ancora un inconveniente à ̈ dato dal fatto che le operazioni di miscelazione comportano un altissimo rischio del propagarsi di schizzi e/o macchie sugli oggetti e le persone circostanti.

La presente invenzione intende risolvere gli inconvenienti dell’arte nota individuati.

In dettaglio, à ̈ scopo principale della presente invenzione fornire un dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso, che metta in grado un utilizzatore di ottenere da esso una malta già pronta per l’uso.

Nell’ambito di tale scopo, compito della presente invenzione à ̈ quello di semplificare la preparazione della malta cementizia.

Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di individuare l’utilizzo di un dispositivo di questo tipo per la preparazione della malta, ed un relativo metodo di preparazione.

Questi ed altri scopi vengono raggiunti da un dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso, secondo la rivendicazione 1 allegata, da un utilizzo di tale dispositivo per la formazione di prodotti cementizi, secondo la rivendicazione 10 allegata, e da un relativo metodo secondo la rivendicazione 11 allegata, alle quali si rimanda per brevità; ulteriori caratteristiche tecniche del dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso sono esposte nelle altre rivendicazioni dipendenti allegate.

Ulteriori caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora più chiari ed evidenti da un esame della descrizione seguente, esemplificativa e preferita, ma non limitativa, riferita ai disegni allegati, in cui:

- la figura 1 à ̈ una vista d’insieme del dispositivo secondo l’invenzione;

- la figura 2 Ã ̈ una sezione frontale del dispositivo di figura 1;

- la figura 3 Ã ̈ una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1;

- la figura 4 Ã ̈ una sezione frontale del dispositivo di figura 1;

- la figura 5 mostra una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, in una sua prima fase operativa;

- la figura 6 mostra una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, in una sua seconda fase operativa;

- la figura 7 mostra una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, in una sua terza fase operativa;

- la figura 8 mostra una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, in una sua quarta fase operativa.

Con riferimento alle figure menzionate, l’invenzione prevede un primo contenitore impermeabile 1 contenente il premiscelato P; al suo interno à ̈ presente un secondo contenitore 2 in materiale impermeabile, come ad esempio il nylon, contenente un liquido L, consistente ad esempio in acqua oppure una miscela di acqua e polimeri, chiamata “lattice†, oppure una miscela di acqua o lattice e additivi.

Il secondo contenitore 2, contenente il liquido L, à ̈ fissato in un determinato punto all’interno del primo contenitore 1, contenente il premiscelato P.

Sul primo contenitore 1, in corrispondenza del secondo contenitore 2, à ̈ presente una segnalazione 3 che indica un punto dove un utilizzatore deve premere o schiacciare, al fine di mettere in contatto i due materiali contenuti rispettivamente all’interno del primo 1 e del secondo 2 contenitore secondo la direzione delle frecce F (figura 5).

Schiacciando in corrispondenza della segnalazione 3, il secondo contenitore 2 si rompe: in questo modo il liquido L (acqua, lattice oppure acqua con additivi), già pronto e dosato in base alla quantità del premiscelato P, penetra nel primo contenitore 1 unendosi al premiscelato P (figura 6).

A questo punto à ̈ sufficiente che l’utilizzatore massaggi vigorosamente il primo contenitore 1, come se volesse impastarlo (figura 7), per un paio di minuti, in modo da ottenere vantaggiosamente un’unica confezione per la preparazione della malta; in tal modo, à ̈ possibile preparare la malta senza alcuna necessità di impiego di attrezzi per la miscela, quali ad esempio secchi o miscelatori ed anche in luoghi non raggiunti dalla rete idrica.

In alternativa, à ̈ possibile anche rompere entrambi i contenitori 1 e 2 e versarli all’interno di un contenitore più grande oppure all’interno di un miscelatore ed effettuare la miscela.

Al termine di questa fase, la malta M à ̈ pronta e quindi l’utilizzatore può tagliare un angolo del primo contenitore 1 ed estrarla per pressione (figura 8).

Le dimensioni dei due contenitori 1 e 2, necessariamente proporzionali fra loro, non hanno vincoli, e sono adattabili anche alle confezioni attualmente in commercio, che prevedono quantità di premiscelato P di circa 25 Kg.

Tuttavia, à ̈ ovvio che la fase di impastamento dei due componenti, se effettuata esclusivamente da un utilizzatore senza l’ausilio di un particolare attrezzo, à ̈ realizzabile in modo vantaggioso per piccole quantità; in particolare, la quantità ideale per lavorare manualmente il composto à ̈ di 1,5 Kg, ma à ̈ possibile farlo anche per quantità superiori (in ogni caso e preferibilmente, fino ad un quantitativo pari a circa 2,5 Kg).

Queste piccole dimensioni sono particolarmente vantaggiose per un utilizzatore privato oppure un hobbista che ha la necessità di effettuare piccole riparazioni e preferisce confezioni mono-uso, per evitare di acquistare una quantità eccedente di prodotto, non necessaria.

Secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione, il primo contenitore 1 à ̈ realizzato in una pellicola laminata del tipo PET/AL/PE per termosaldatura, molto simile a quello dei pacchetti da caffà ̈: si tratta di un materiale molto robusto che impedisce tagli accidentali da parte degli inerti durante il trasporto o la fase di miscelazione.

In questo modo, si annulla il rischio di rotture e/o fuoriuscita di materiale, che altrimenti potrebbe causare sporcizia e/o macchie ad un incauto utilizzatore.

Sempre secondo una forma preferita di realizzazione, il secondo contenitore 2 à ̈ realizzato in nylon sottile, o comunque in un materiale molto meno robusto rispetto al materiale di realizzazione del primo contenitore 1; in ogni caso, il secondo contenitore 2 deve avere una consistenza tale da rompersi quando l’utilizzatore preme in corrispondenza della segnalazione 3 e, soprattutto, à ̈ importante che il secondo contenitore 2 si rompa prima dell’apertura del primo contenitore 1. Il secondo contenitore 2 non à ̈ necessariamente saldato o fissato al primo contenitore 1 in corrispondenza di una posizione predefinita, evidenziata dalla segnalazione 3, tuttavia, nel caso in cui il secondo contenitore 2 sia libero di muoversi all’interno del primo 1 e non sia presente una segnalazione 3, risulta abbastanza difficoltoso individuare la localizzazione del secondo contenitore 2 all’interno del primo 1, poiché l’utilizzatore deve effettuare l’operazione (non immediata) di dover palpare il primo contenitore 1 fino a trovare il secondo 2.

Per ovviare a questo inconveniente, in una prima variante, il primo contenitore 1 à ̈ realizzato in un materiale trasparente, ad esempio un nylon molto robusto, che permette di individuare visivamente il secondo contenitore 2; tale soluzione consente altresì di controllare il punto di miscelazione ottenuto.

In una seconda variante, che comunque non esclude la prima, il secondo contenitore 2 risulta fissato ad un’estremità del primo contenitore 1.

Inoltre, il primo contenitore 1 può essere realizzato in vari metodi.

Un primo metodo prevede di tagliare due fogli di pellicola ed accoppiarli lateralmente mediante una termosaldatura 4 su tre estremità; la quarta ed ultima estremità à ̈ poi chiusa una volta che il primo contenitore 1 à ̈ stato riempito.

Un secondo metodo prevede di acquistare una pellicola già formata in tubolare, tagliarla ad intervalli regolari secondo la lunghezza che si vuole dare al primo contenitore 1, saldarla in corrispondenza di una prima estremità, riempire di materiale (premiscelato P e secondo contenitore 2 con liquido L) il tubolare e chiudere il tutto.

Un terzo metodo prevede di acquistare delle buste/sacchetti già chiusi su tre lati e, quindi, procedere secondo il primo o il secondo metodo.

Per quanto riguarda il secondo contenitore 2, nel caso si impieghi la seconda variante sopra esposta, à ̈ necessario effettuare la saldatura dell’ultimo lato al momento della chiusura del primo contenitore 1; in tal modo, chiudendo quest’ultimo contenitore 1, il secondo contenitore 2 à ̈ saldato contemporaneamente assieme.

Sempre in relazione a tale seconda variante, à ̈ possibile anche saldare prima il secondo contenitore 2 e poi il primo contenitore 1; ciò che conta à ̈ che il secondo contenitore 2 sia solidale al primo contenitore 1 in corrispondenza di almeno una estremità, in modo che sia facile individuare il punto dove premere.

Dalla descrizione effettuata sono evidenti le caratteristiche tecniche del dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso e del relativo metodo, che sono oggetto dell’invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi; à ̈ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate al dispositivo di contenimento ed erogazione in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, le quantità, le dimensioni ed i materiali illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di contenimento ed erogazione per prodotti da miscelare prima dell’uso, comprendente un primo contenitore (1) ed un secondo contenitore (2), entrambi realizzati in materiale impermeabile, detto primo contenitore (1) essendo atto a contenere sia detto secondo contenitore (2) che un composto premiscelato (P), detto secondo contenitore (2) essendo atto a contenere un liquido (L) erogabile all’interno di detto primo contenitore (1) al fine di realizzare una miscela di detto composto premiscelato (P) e di detto liquido (L).
2. 2) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto composto premiscelato (P) comprende almeno un composto fra polvere di cemento, sabbia, fibre ed altri additivi, in una determinata quantità complessiva, e dal fatto che detto liquido (L) comprende almeno un elemento fra acqua, polimeri e additivi, la quantità di liquido (L) essendo porzionata proporzionalmente a detta determinata quantità complessiva di detto composto premiscelato (P), al fine di ottenere una malta cementizia (M).
3. 3) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto secondo contenitore (2) à ̈ fissato in un determinato punto all’interno di detto primo contenitore (1).
4. 4) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo contenitore (1) presenta, in corrispondenza di detto secondo contenitore (2), una segnalazione (3) che indica un punto dove un utilizzatore deve premere o schiacciare, al fine di mettere in contatto detto composto premiscelato (P) e detto liquido (L) contenuti rispettivamente all’interno di detto primo (1) e di detto secondo (2) contenitore.
5. 5) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo almeno una delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che detto primo contenitore (1) Ã ̈ realizzato in una pellicola laminata del tipo PET/AL/PE e/o in materiale trasparente, quale ad esempio nylon robusto.
6. 6) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo almeno una delle rivendicazioni 1-5, caratterizzato dal fatto che detto secondo contenitore (2) Ã ̈ realizzato in nylon sottile.
7. 7) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo almeno una delle rivendicazioni 1-6, caratterizzato dal fatto che detto primo contenitore (1) presenta una termosaldatura a chiusura di almeno un suo lato.
8. 8) Dispositivo di contenimento ed erogazione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto secondo contenitore (2) presenta una termosaldatura a chiusura di almeno un suo lato, detta chiusura essendo effettuata in corrispondenza di detto lato termosaldato di detto primo contenitore (1).
9. 9) Uso di un dispositivo di contenimento ed erogazione secondo almeno una delle rivendicazioni 1-8 per la formazione di prodotti cementizi (M).
10. 10) Metodo per la preparazione di malta cementizia (M) caratterizzato dal fatto di prevedere almeno le seguenti fasi: - impiegare un dispositivo di contenimento ed erogazione secondo almeno una delle rivendicazioni 1-8, - individuare una posizione di detto secondo contenitore (2) del dispositivo di contenimento ed erogazione, - premere in corrispondenza di detto secondo contenitore (2) fino a percepirne la rottura, - massaggiare vigorosamente detto primo contenitore (1) per un tempo prefissato, in modo da miscelare completamente il composto premiscelato (P) contenuto in detto primo contenitore (1) del dispositivo di contenimento ed erogazione con il liquido (L) contenuto in detto secondo contenitore (2), al fine di ottenere detta malta cementizia (M), - effettuare un taglio o un’apertura in detto primo contenitore (1), - erogare detta malta cementizia (M).