ITVI20110178A1 - Metodo e dispositivo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di direzione per un veicolo - Google Patents

Metodo e dispositivo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di direzione per un veicolo Download PDF

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ITVI20110178A1
ITVI20110178A1 IT000178A ITVI20110178A ITVI20110178A1 IT VI20110178 A1 ITVI20110178 A1 IT VI20110178A1 IT 000178 A IT000178 A IT 000178A IT VI20110178 A ITVI20110178 A IT VI20110178A IT VI20110178 A1 ITVI20110178 A1 IT VI20110178A1
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IT
Italy
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absorbed
electric current
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current
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IT000178A
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English (en)
Inventor
Gino Brocco
Original Assignee
Autoelettric S R L Unipersonale
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60QARRANGEMENT OF SIGNALLING OR LIGHTING DEVICES, THE MOUNTING OR SUPPORTING THEREOF OR CIRCUITS THEREFOR, FOR VEHICLES IN GENERAL
    • B60Q11/00Arrangement of monitoring devices for devices provided for in groups B60Q1/00 - B60Q9/00
    • B60Q11/005Arrangement of monitoring devices for devices provided for in groups B60Q1/00 - B60Q9/00 for lighting devices, e.g. indicating if lamps are burning or not
    • B60Q11/007Arrangement of monitoring devices for devices provided for in groups B60Q1/00 - B60Q9/00 for lighting devices, e.g. indicating if lamps are burning or not the lighting devices indicating change of drive direction

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico dei sistemi di controllo per veicoli ed ha particolarmente per oggetto un metodo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di direzione per un veicolo.
L’invenzione ha altresì per oggetto un dispositivo di controllo operante secondo tale metodo.
Stato della Tecnica
Com’e noto, le normative vigenti nel campo dei veicoli rendono obbligatorio il costante controllo del funzionamento degli assiemi indicatori di direzione al fine di segnalare la presenza di possibili guasti o rotture degli indicatori.
In particolare, la segnalazione del guasto di uno o più lampade indicatrici sarà segnalata attraverso l'incremento della frequenza di intermittenza della tensione elettrica applicata alle stesse.
Inoltre, à ̈ sempre più crescente l'utilizzo di gruppi ottici costituiti sia da normali lampade ad incandescenza che da indicatori luminosi a LED e tale configurazione à ̈ applicata sovente anche per il sistema indicatore di direzione.
Tuttavia, la potenza elettrica assorbita dalle lampade ad incandescenza durante il loro funzionamento à ̈ considerevolmente superiore rispetto alla potenza elettrica media assorbita dagli indicatori a LED.
Una tale e così marcata differenza tra le potenze elettriche assorbite dalle due tipologie di indicatori rende particolarmente difficoltosa la realizzazione di un unico dispositivo di controllo che sia in grado di rilevare congiuntamente lo stato di funzionamento delle lampade ad incandescenza e degli indicatori a LED.
Una soluzione a tale inconveniente consiste nell’applicare in parallelo agli indicatori a LED un carico elettrico fittizio in modo tale da elevare la potenza elettrica assorbita globalmente dagli stessi portandola ad un valore sostanzialmente uguale a quello della corrente elettrica assorbita da ciascuna lampada ad incandescenza.
In questo modo, quando tutti gli indicatori funzionano correttamente, il dispositivo di controllo sarà configurato per rilevare il medesimo assorbimento di potenza elettrica associato, rispettivamente, sia alle lampade ad incandescenza che agli indicatori a LED.
Un inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che l'applicazione del carico fittizio per una durata pari alla durata della tensione di alimentazione intermittente del sistema indicatore comporta lo smaltimento di una notevole energia termica generata dal carico stesso per effetto joule.
Inoltre, tale energia termica può comportare il locale e pericoloso innalzamento delle temperature in prossimità del gruppo ottico.
Per ovviare a questo problema sono state introdotte delle soluzioni alternative per il controllo del funzionamento degli indicatori a LED.
Da EP1360088 Ã ̈ noto un assieme luminoso per veicoli che consente di applicare il carico fittizio parallelamente agli indicatori a LED solo per una frazione del periodo di intermittenza della tensione di alimentazione.
L’assieme prevede, inoltre, un circuito di monitoraggio della corrente configurato per rilevare la corrente elettrica assorbita dagli indicatori a LED in un istante di tempo sincronizzato all’applicazione del carico fittizio, confrontare la stessa con un valore di riferimento memorizzato e comandare l'eventuale innalzamento della frequenza di intermittenza se i due valori sono tra loro differenti.
In questo modo l’energia elettrica dissipata dal carico per effetto joule sarà inferiore rispetto al caso precedente in quanto il carico à ̈ collegato solo per un tempo limitato.
Un inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che per la determinazione del valore di riferimento della corrente à ̈ necessario conoscere il dato relativo al valore della corrente elettrica assorbita dai soli indicatori a LED utilizzati nell'assieme indicatore.
Infatti, il valore di corrente assorbito dagli indicatori a LED dipenderà dalla tipologia costruttiva degli stessi e potrà sensibilmente variare a seconda della particolare configurazione del gruppo ottico utilizzato nel veicolo.
Un ulteriore inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che la precisione nella rilevazione del funzionamento degli indicatori a LED si basa sulla sola determinazione della corrente elettrica assorbita quando viene inserito il carico fittizio.
Infatti, i risultati prodotti potrebbero essere errati se durante tale unica determinazione della corrente elettrica assorbita dovessero verificarsi inconvenienti imprevisti.
Ancora, un ulteriore inconveniente del trovato à ̈ quello di essere poco flessibile quando si intende utilizzarlo nei gruppi ottici aventi differenti caratteristiche elettriche in quanto lo stesso richiede un aggiornamento manuale del corrispondente valore della corrente di riferimento.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra riscontrati, mettendo a disposizione un metodo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di direzione del veicolo che sia particolarmente efficiente e relativamente economico.
Uno scopo particolare del trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo che permetta di controllare il funzionamento di assiemi indicatori di direzione applicabili a qualsiasi tipologia di LED e che non richieda la memorizzazione preventiva del valore di corrente elettrica di assorbimento dei specifichi indicatori a LED utilizzati nel veicolo.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo che consenta di dissipare una ridotta quantità di energia elettrica e termica durante il funzionamento e che non provochi innalzamenti della temperatura in prossimità dei gruppi ottici del veicolo.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo che consenta di ridurre la possibilità di errore nella rilevazione del funzionamento deH’assieme indicatore del veicolo.
Non ultimo ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo che permetta di controllare il funzionamento dell'assieme indicatore di direzione utilizzati in varie tipologie di veicolo senza prevedere una fase di aggiornamento realizzata da un operatore.
Tali obiettivi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un metodo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di un veicolo, in accordo alla rivendicazione 1, comprendente le fasi di applicazione ad almeno una delle serie luminose di una tensione elettrica intermittente avente frequenza e periodo predeterminati, di misurazione di un primo valore di corrente elettrica assorbita dalla serie di indicatori durante un primo sottoperiodo predeterminato, di generazione di un parametro elettrico associato al primo valore della corrente elettrica assorbita, di definizione di un valore di corrente elettrica di definizione di un valore di corrente elettrica di riferimento, di confronto tra detto parametro della corrente elettrica assorbita con detto valore di riferimento per generare un segnale errore e di incremento della frequenza di detta tensione elettrica intermittente in risposta a detto segnale errore per segnalare il malfunzionamento del sistema.
II metodo si caratterizza per il fatto di prevedere, prima di detta fase di generazione di segnale errore, una fase di misurazione di un secondo valore di corrente elettrica assorbita dalla serie ad un secondo sottoperiodo distinto dal primo, detto parametro essendo pari alla differenza tra detti primo e detto secondo valore di corrente assorbita in modo da richiedere un unico valore di riferimento per qualsiasi tipologia di LED.
Grazie a questa particolare configurazione del trovato, à ̈ possibile ottenere un controllo del sistema indicatore di direzione di un veicolo che sia particolarmente preciso nella rilevazione dei guasti e che permetta un considerevole risparmio energetico e la dissipazione di una ridotta quantità di energia termica.
Inoltre, il medesimo sistema di controllo potrà essere facilmente utilizzato su veicoli che comprendono gruppi ottici con caratteristiche elettriche e con un numero di totale di indicatori a LED installati differenti tra loro.
In questo modo sarà possibile sfruttarne i vantaggi dal punto di vista economico realizzando un sistema per il controllo del funzionamento di un sistema indicatore di un veicolo operante su larga scala e con ampie dinamiche di funzionamento.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato à ̈ previsto un dispositivo di controllo del funzionamento di un sistema indicatore di direzione di un veicolo ottenibile con il suddetto metodo ed in accordo alla rivendicazione 9.
Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un metodo per il controllo del funzionamento di un sistema indicatore di direzione di un veicolo secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 Ã ̈ uno schema a blocchi delle fasi del metodo di controllo secondo il trovato;
la FIG. 2 Ã ̈ una vista schematica a blocchi di un dispositivo per il controllo secondo il trovato applicato ad un autoveicolo;
la FIG. 3 Ã ̈ una rappresentazione schematica di un primo particolare del dispositivo di Fig. 1;
la FIG. 4 Ã ̈ una rappresentazione schematica di un secondo particolare del dispositivo di Fig. 1;
la FIG. 5 Ã ̈ una sequenza di diagrammi cartesiani tensione-tempo e corrente-tempo relativi al funzionamento del dispositivo di Fig. 1.
Descrizione detagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alla FIG. 1, Ã ̈ schematizzato un metodo per il controllo del funzionamento di assiemi indicatori di direzione S per un veicolo secondo il trovato.
In maniera puramente esemplificativa, ogni assieme S indicatore di direzione potrà comprendere due serie luminose Di, D2ciascuna delle quali à ̈ associata ad una rispettiva direzione di manovra.
Ogni serie luminosa D-ι, D2potrà comprendere almeno una lampada ad incandescenza, indicate globalmente con B, ed almeno un indicatore a LED, indicato globalmente con L, configurati per essere alimentati simultaneamente quando l’utente attiva la leva di indicazione della direzione di manovra.
Inoltre, ciascuna serie Di, D2potrà comprendere uno o più gruppi ottici collegati al veicolo, rispettivamente, nella sua porzione anteriore, posteriore e laterale.
Secondo il trovato, il metodo comprende, non necessariamente secondo la sequenza indicata, una fase a) di applicazione ad almeno una delle serie luminose Di, D2di una tensione elettrica V intermittente avente frequenza F ed un periodo T = 1/F predeterminati.
E’ inoltre prevista una successiva fase b) di misurazione di un primo valore di corrente U elettrica assorbita dalla serie di indicatori D-ι, D2durante un primo sottoperiodo T-ι predeterminato.
Successivamente, il metodo prevedrà una fase c) di generazione di un parametro P elettrico associato alla corrente elettrica li assorbita durante il primo sottoperiodo Ti ed una fase d) di definizione di un valore di riferimento IRIF di corrente elettrica.
Nel caso in cui il valore del parametro P sia sostanzialmente differente<~>rispetto al valore di riferimento lR|F, sarà prevista una fase e) di generazione di un segnale errore E.
Al contrario, nel caso in cui il parametro P ed il valore di riferimento lR|Fsiano tra loro sostanzialmente uguali, la fase e) di generazione del segnale errore E potrà non essere effettuata ovvero il segnale errore E potrà essere un segnale ad ampiezza sostanzialmente nulla.
Opportunamente, in presenza del segnale errore E, si procederà ad una fase f) di incremento della frequenza F della tensione elettrica intermittente V in modo da segnalare all’utilizzatore il malfunzionamento dell'assieme S, secondo le modalità previste dalle normative in materia.
Tale incremento della frequenza potrà non essere effettuato se il segnale errore E presenta un'ampiezza sostanzialmente nulla.
Secondo una peculiarità del trovato, prima della fase e) di generazione del segnale di errore E, sarà prevista una fase g) di misurazione di un secondo valore I2della corrente elettrica assorbita dalle serie Di, D2in un secondo sottoperiodo T2distinto dal primo sottoperiodo T1.
Inoltre, il parametro elettrico P sarà pari alla differenza tra il primo li ed secondo valore l2della corrente assorbita in modo da avere un unico valore di riferimento IRIF per qualsiasi tipologia di indicatori a LED L.
Secondo una configurazione esemplificativa del trovato, il metodo potrà controllare un assieme S indicatore di direzione atto ad utilizzare le comuni lampade ad incandescenza B di potenza elettrica pari a circa 21 W.
Secondo tale configurazione, la corrente lBassorbita da ciascuna lampada ad incandescenza B potrà essere compresa tra 1 ,5 A e 1 ,8 A, ad esempio sostanzialmente prossima a 1 ,75 A.
Opportunamente, il valore di riferimento IRIF della corrente potrà essere compreso in questo stesso intervallo per simulare, almeno nel primo sottoperiodo Ti, un assorbimento da parte degli indicatori a LED L sostanzialmente simile a quello di una lampada ad incandescenza B, uniformando l’intensità delle grandezze rilevate.
Secondo il diagramma illustrato in FIG. 5, la tensione elettrica V potrà essere sostanzialmente periodica con una frequenza base di intermittenza F, ed un periodo T, sostanzialmente costanti.
Inoltre, la forma d’onda della tensione di alimentazione V potrà essere sostanzialmente del tipo ad onda quadra.
In questo modo, ciascun periodo della tensione potrà comprendere un fronte di salita Vsin cui la tensione V aumenta da un valore minimo pari a zero ad un valore massimo costante Vccuguale o inferiore alla tensione della batteria del veicolo, ed un fronte di discesa Vdin cui la tensione V diminuisce dal valore massimo Vccal valore nullo.
Tipicamente, la frequenza F di intermittenza della tensione corrispondente al corretto funzionamento del sistema indicatore potrà essere compresa tra gli 80 ed i 90 cicli al minuto ed il periodo di intermittenza sarà quindi compreso tra i 650 millisecondi ed i 750 millisecondi.
Inoltre, il fronte di salita Vsdella tensione di alimentazione V potrà presentare una durata pari a circa metà del periodo della stessa.
Preferibilmente, il primo sottoperiodo Ti potrà essere sostanzialmente compreso all’interno del fronte di salita Vsdella tensione elettrica intermittente V.
Inoltre, il primo sottoperiodo Ti potrà essere definito tra un primo estremo temporale inferiore tmm ed un primo estremo temporale superiore
tfnax-Opportunamente, il primo estremo temporale inferiore tmm potrà essere successivo all’istante di inizio tstart del fronte di salita Vsdella tensione V e potrà avere un primo ritardo predeterminato tdeiay rispetto allo stesso.
Inoltre, il primo estremo temporale superiore tmax potrà essere sostanzialmente coincidente con l'istante di fine tstop del fronte di salita Vs.
Ad esempio, il primo sottoperiodo Ti potrà avere durata tmax - tmm di circa 200 millisecondi ed il primo estremo temporale inferiore tmm potrà avere un primo ritardo tdeiay superiore ai150 millisecondi dall'istante di inizio tstart del fronte di salita Vs.
Inoltre, il primo valore U della corrente potrà essere misurato in un istante di tempo ti successivo al primo istante temporale inferiore tmm del primo sottoperiodo Ti.
Preferibilmente, il primo valore li della corrente potrà essere sostanzialmente proporzionale alla somma della corrente elettrica lBassorbita da ogni lampada ad incandescenza B e della corrente elettrica II assorbita da ciascun indicatore a LED L.
Il parametro elettrico P generato potrà essere sostanzialmente proporzionale al valore della corrente elettrica li misurata nel primo sottoperiodo Ti.
Inoltre, tale parametro P potrà essere una grandezza dello stesso tipo di quella associata al valore di riferimento lR|Fdefinito in precedenza in modo da poter eseguire sulle stesse un confronto di tipo diretto.
Opportunamente, la misurazione del primo li e del secondo valore I2 di corrente potranno essere determinate da un'unica acquisizione della corrente elettrica assorbita dalla serie (Di, D2) realizzata in corrispondenza degli istanti temporali t-ι, t2rispettivamente compresi all’interno del primo T-i e del secondo T2sottoperiodo..
Alternativamente, le misurazioni del primo li e del secondo valore l2di corrente potranno essere determinate mediante la media di una pluralità di campioni di corrente acquisiti in un corrispondente intervallo di misurazione predeterminato ciascuno comprendente, rispettivamente, gli istanti temporali ti , t2.
Il secondo sottoperiodo T2potrà essere precedente al primo sottoperiodo T1 ed avere una durata inferiore e compresa nel periodo di durata (tstop- tstart) del fronte di salita Vs.
Inoltre, il secondo sottoperiodo T2ed il primo sottoperiodo T1 potranno essere tra loro contigui in modo che la somma delle loro rispettive durate sia sostanzialmente uguale alla durata (tstop- tstart) del fronte di salita Vs.
Il secondo sottoperiodo T2potrà essere definito da un secondo estremo temporale inferiore tmm’ sostanzialmente corrispondente all'istante temporale di inizio tstart del fronte di salita Vse da un secondo estremo temporale superiore tmax’ sostanzialmente coincidente con il primo estremo inferiore tmm del primo sottoperiodo TV
In maniera puramente esemplificativa, il secondo sottoperiodo T2potrà presentare una durata (tmax’ - tmm’) pari a circa 150 millisecondi e la misura del secondo valore l2della corrente assorbita potrà essere effettuata in un istante t2pari a circa 125 millisecondi di ritardo dal secondo estremo temporale inferiore tmm’ del secondo sottoperiodo T2.
Inoltre, il parametro elettrico P ottenuto dalla differenza tra il primo li ed il secondo l2valore misurato di corrente assorbita dalla serie Di, D2potrà essere una grandezza dello stesso tipo della grandezza elettrica associata al valore di riferimento IRIF-Opportunamente, il metodo potrà comprendere, prima della fase c) di misurazione del primo valore di corrente l>i, una fase h) di inserimento di un carico elettrico fittizio LOAD predeterminato in parallelo ad uno o più indicatori a LED L della serie D-ι, D2durante il primo sottoperiodo T1.
In particolare, il primo valore U di corrente sarà correlato alla corrente elettrica ILOAD assorbita in presenza del carico fittizio LOAD.
Il carico elettrico fittizio LOAD potrà comprendere una resistenza elettrica calibrata R posta in parallelo ai dispositivi indicatori a LED L, il cui valore potrà essere in maniera preferita ma esemplificativa di circa 18 Ohm.
Tipicamente, il valore di tale resistenza R potrà essere calcolato in modo tale che la corrente elettrica ILOAD sia sostanzialmente pari al differenziale di corrente tra la corrente IB assorbita dalla lampada ad incandescenza B e la corrente lLassorbita dagli indicatori a LED L.
In questo modo durante la fase h) potrà essere misurato un secondo valore di corrente l2sostanzialmente corrispondente alla corrente elettrica lBassorbita dalle lampade ad incandescenza B.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso, il carico elettrico fittizio LOAD potrà essere realizzato mediante uno o più dispositivi a semiconduttore, non illustrati nelle figure, attivabili da un opportuno circuito di controllo, non illustrato nelle figure.
Il primo valore li misurato della corrente assorbita dalla serie D-ι, D2potrà essere sostanzialmente pari alla somma della corrente elettrica lBassorbita da ciascuna lampada ad incandescenza B, della corrente lLassorbita da ciascun indicatore a LED L e della corrente ILOAD assorbita dal carico elettrico fittizio LOAD, secondo la semplice formula:
h<=>IB IL ILOAD
Il secondo valore l2misurato della corrente elettrica assorbita dalla serie Di, D2nel secondo sottoperiodo T2potrà essere sostanzialmente pari alla somma della corrente lBassorbita da ciascuna lampada ad incandescenza B con la corrente IIassorbita da ciascun indicatore a LED L, secondo la semplice formula:
li = lB+ IL
In questo caso, il secondo valore l2di corrente elettrica assorbita dalla serie Di, D2potrà essere pari alla corrente elettrica assorbita dalla stessa in assenza del carico elettrico fittizio LOAD.
Opportunamente, il parametro elettrico P sarà sostanzialmente associato alla sola corrente ILOAD assorbita dal carico fittizio LOAD ed il valore di riferimento IRIF potrà essere sostanzialmente pari al valore della corrente elettrica ILOAD assorbita dal solo carico elettrico fittizio LOAD.
Il segnale errore E potrà essere generato quando il valore del parametro elettrico P calcolato risulta essere sostanzialmente inferiore al valore di riferimento IRIF-Nel caso in cui sia generato il segnale errore E, la frequenza di intermittenza F potrà essere aumentata di un valore tipicamente prossimo a 40 cicli al minuto rispetto al valore di normale funzionamento, in modo da raggiungere un valore massimo predeterminato FMAx di circa 120-130 cicli al minuto.
Una tale configurazione del trovato permette di controllare lo stato di funzionamento della serie luminosa Di, D2attraverso un valore di riferimento IRIF corrispondente alla sola corrente ILOAD assorbita da un carico fittizio noto.
In questo modo, il controllo potrà essere eseguito senza che sia necessario definire la corrente elettrica di assorbimento lLassociata alla particolare tipologia di indicatori a LED L utilizzati nel sistema S.
Opportunamente, il metodo potrà comprendere una fase i) di rilevazione periodica della corrente elettrica assorbita da almeno una serie Di, D2durante il primo sottoperiodo Ti ed il primo valore di corrente elettrica h potrà essere misurato esclusivamente quando tale rilevazione periodica rileva un valore di corrente sostanzialmente proporzionale alla corrente elettrica ILOAD assorbita dal carico LOAD.
Grazie alla fase i), l'istante di tempo ti di misurazione del primo valore U della corrente elettrica sarà sempre successivo a quello corrispondente all'inserimento del carico LOAD e ciò senza prevedere un'ulteriore fase di sincronismo tra l'istante temporale in cui si inserisce il carico e l'istante di tempo ti.
In una particolare variante, il metodo potrà prevedere una fase I) di rilevazione di corrente elettrica II assorbita dai soli indicatori a LED L.
Tale fase I) potrà essere eseguita successivamente alla fase a) di applicazione della tensione elettrica intermittente V.
Tipicamente, la fase I) di rilevazione della corrente elettrica II assorbita dai soli indicatori a LED L potrà essere effettuata in un istante temporale t3successivo all’istante t2di misurazione del secondo valore l2della corrente elettrica assorbita.
Opportunamente, l'istante t3potrà essere compreso all’interno del secondo sottoperiodo T2e potrà essere corrispondente ad un secondo tempo di ritardo tdeiay’ di circa 130 millisecondi dall’istante di inizio tstart del fronte di salita Vsdella tensione V.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso del trovato, la fase h) di inserimento del carico fittizio LOAD potrà essere eseguita solo al rilevamento della corrente elettrica lLassorbita nella fase i).
In questo modo, la rilevazione di una eventuale mancanza di corrente elettrica assorbita da uno o più degli indicatori a LED L durante la fase I) produrrà un primo valore li di corrente assorbita misurato durante la fase b) sostanzialmente pari alla somma della corrente elettrica lBassorbita dalle lampade ad incandescenza con quella II assorbita dai restanti dispositivi a LED L funzionanti.
In seguito a tale misurazione, il parametro elettrico P generato nella fase c) corrisponderà ad un valore differenziale di corrente prossimo a zero e sostanzialmente inferiore al valore di riferimento lR|Fe tale valore promuoverà la successiva generazione del segnale errore E.
Una tale configurazione del trovato permette di ottenere un parametro elettrico P che potrà assumere solo una coppia di valori discreti aventi rispettivi valori assoluti associati ad un valore sostanzialmente nullo di corrente e al valore ILOAD della corrente elettrica assorbita dal carico fittizio.
Inoltre, l’elevato differenziale presente tra la coppia di valori discreti assunti dal parametro P consentirà di diminuire la possibilità di errore quando lo stesso viene confrontato con il valore di riferimento IRIF consentendo di ottenere un controllo di funzionamento del sistema S particolarmente preciso.
Opportunamente, potrà essere anche prevista una fase m) di definizione di rilevazione di un terzo valore di corrente elettrica I3sostanzialmente coincidente al valore IB della corrente elettrica assorbita da una lampada ad incandescenza B.
Il segnale errore E potrà anche essere generato quando il secondo valore di corrente I2 à ̈ sensibilmente inferiore al terzo valore di corrente I3.
II terzo valore di corrente I3potrà essere rilevato lungo la connessione elettrica che alimenta esclusivamente una 0 più lampade ad incandescenza B ed il suo valore potrà essere uguale al valore IB di corrente assorbito dalle stesse.
Secondo tale configurazione del trovato, se il secondo valore l2di corrente assorbito misurato à ̈ sensibilmente inferiore rispetto al terzo valore di corrente I3 potrà essere generato il segnale errore E senza che si eseguano le fasi I) di rilevazione della corrente assorbita dai soli indicatori a LED L ed h) di inserimento del carico fittizio LOAD.
Opportunamente, il valore della corrente elettrica di riferimento IRIF potrà essere determinato da una mappatura predeterminata compresa tra un valore minimo ed un valore massimo in risposta alla variazione del modulo della tensione intermittente V.
In questo modo la variazione dell’ampiezza della tensione elettrica intermittente V causata dall'applicazione della stessa a due 0 più serie luminose Di, D2verrà automaticamente compensata dalla corrispondente variazione del valore di riferimento IRIF.
In questo modo si potrà rendere la fase e) di confronto tra il parametro P ed il valore di riferimento IRIF insensibile alle variazioni della tensione elettrica V generando così un segnale errore E corretto qualsiasi sia il numero di serie luminose Di, D2alimentate.
Inoltre, le fasi dalla b) alla I), ad esclusione della fase d), potranno essere ripetute per ogni ciclo di intermittenza della tensione elettrica V.
La fase d) di definizione del valore della corrente elettrica di riferimento IRIF, potrà essere eseguita un’unica volta in quanto tale valore di riferimento potrà essere unicamente associato alla corrente elettrica ILOAD assorbita dal carico fittizio LOAD.
Secondo la configurazione del trovato illustrata nelle figure, sarà possibile controllare il corretto stato di funzionamento di ciascuna serie luminosa Di, D2durante ogni fronte di salita Vs, Vs\... della tensione elettrica V associato ad ogni periodo di ripetizione della stessa.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato à ̈ previsto un dispositivo per il controllo di un assieme indicatore S di direzione per un veicolo atto ad attuare il metodo sopra descritto.
Come visibile da Fig. 2, il dispositivo, indicato globalmente con 1, comprende una unità elettronica di alimentazione 2 delle serie luminose Di, D2con una tensione intermittente V avente frequenza F e periodo T predeterminati.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, un'unità di misurazione 3 dei valori l-i, l2della corrente elettrica assorbita da almeno una serie Di, D2rispettivamente in un primo Ti ed in un secondo T2sottoperiodo.
Inoltre, l’unità di misurazione 3 comprende una zona di memoria 4 in cui memorizzare un valore di riferimento IRIF di corrente elettrica e mezzi di confronto 5 atti a confrontare i valori l-ι, l2della corrente elettrica assorbita con il valore di riferimento IRIF per generare un segnale errore E.
Opportunamente, l’unità di misurazione 3 sarà configurata per inviare il segnale errore E all’unità di alimentazione 2 per portare la frequenza F ad un valore massimo predeterminato FMAX in risposta al segnale di errore E e segnalare il malfunzionamento deN'assieme S.
L’unità elettronica di alimentazione 2 potrà essere elettricamente alimentata dalla batteria del veicolo, non illustrata, e potrà essere elettricamente associata alla leva A di selezione della direzione di manovra azionabile dall’utente.
Inoltre, l’unità elettronica di alimentazione 2 potrà essere configurata per generare una tensione intermittente V sostanzialmente del tipo ad onda quadra ed avente frequenza F di intermittenza selettivamente e discretamente variabile tra un valore minimo ed un valore massimo predeterminati.
Come illustrato in FIG. 3, i mezzi di confronto 5 potranno comprendere un processore 6 elettricamente collegato alla prima porzione di memoria 4 ed alle serie luminose D-ι, D2.
Inoltre, tra il processore 6 e una o più serie luminose D-i, D2potranno essere interposti primi mezzi sensori 7 atti rilevare la corrente elettrica misurata dalla serie D-i, D2e convertire la stessa in un segnale atto ad essere rilevato ed elaborato dal processore 6.
Opportunamente, il processore 6 potrà presentare una porzione di memoria 8 atta a memorizzare alcuni dati volatili associati alle rispettive misurazioni della corrente elettrica assorbita dalla serie Di, D2durante ciascun ciclo di intermittenza.
Inoltre, la porzione di memoria 8 potrà essere atta a memorizzare il valore misurato, U ed l2, della corrente assorbita durante, rispettivamente, il primo Ti ed il secondo T2sottoperiodo e a memorizzare il valore ricavato dalla differenza tra le stesse.
Opportunamente, il processore 6 potrà essere configurato per generare il segnale errore E inviandolo all’unità di alimentazione 2.
Inoltre, l’unità elettronica di alimentazione 2 potrà comprendere un circuito di rilevazione 9 atto a verificare la presenza del segnale errore E ed, in caso affermativo, aumentare la frequenza F di intermittenza della tensione elettrica V portandola al valore massimo FMAX-Vantaggiosamente, il dispositivo di controllo 1 potrà comprendere almeno un'unità periferica di controllo 10, 10’ atta a rilevare l’assorbimento di corrente II da parte degli indicatori a LED L della serie Di, D2in un terzo sottoperiodo T3precedente al primo e ad inserire un carico elettrico fittizio LOAD predeterminato in parallelo agli stessi in caso di rilevamento della corrente II.
L’unità periferica di controllo 10, 10’ come illustrato in FIG. 4, potrà comprendere secondi mezzi sensori 11 atti a rilevare la presenza di una corrente elettrica II assorbita da ciascuno degli indicatori a LED L e generare un segnale di misurazione associato alle stesse.
Inoltre, ciascuna unità periferica di controllo 10, 10’ potrà comprendere una porzione di elaborazione 12 atta a rilevare ed elaborare il segnale di misurazione proveniente dai secondi mezzi sensori 11.
La porzione di elaborazione 12 potrà essere elettricamente connessa con il processore 6 presente nell’unità di misurazione 3 per inviare allo stesso il segnale di misurazione e per ricevere dallo stesso un segnale di comando Se associato all’inserimento del carico fittizio LOAD.
Inoltre, la porzione di elaborazione 12 sarà elettricamente connessa a mezzi elettronici di commutazione 13 atti ad inserire per un tempo di inserimento ΔΤ fisso e predeterminato il carico fittizio LOAD in risposta al segnale di comando Se inviato dal processore 5 e ricevuto dalla porzione di elaborazione 12 stessa.
Il tempo di inserimento ΔΤ del carico fittizio LOAD potrà essere una frazione della durata (tstop - tstart) del fronte di salita Vsdella tensione di alimentazione V. In maniera puramente esemplificativa, la porzione di elaborazione 12 sarà configurata per inserire il carico fittizio LOAD con un tempo di inserimento ΔΤ pari a circa 40 millisecondi.
L'unità di misurazione 3 sarà configurata per misurare il primo valore h della corrente elettrica assorbita dalla serie D-i, D2durante l'inserimento del carico fittizio LOAD e per misurare il secondo valore l2di corrente assorbita dalla serie D-i, D2durante il secondo sottoperiodo T2.
Inoltre, il dispositivo 1 potrà essere totalmente integrato di uno o più gruppi ottici utilizzati nella serie di indicatori Di, D2del sistema indicatore S oppure, in alternativa, potrà essere inserito all'interno di una centralina elettronica di gestione del veicolo, non illustrata.
In alternativa, l’unità periferica di controllo 10, 10’ potrà essere integrata direttamente all’interno di uno o più gruppi ottici utilizzati nella serie di indicatori D-ι, D2del sistema indicatore S mentre l’unità di misurazione 3 potrà essere posta nelle vicinanze o all'interno della centralina elettronica di gestione.
In FIG. 5, sono illustrati una pluralità di diagrammi temporali associati alle grandezze elettriche di funzionamento di una prima configurazione esemplificativa e non limitativa di un dispositivo di controllo 1 secondo il trovato.
In tale dispositivo 1 sarà memorizzato un valore di riferimento IRIF associato alla corrispondente corrente ILOAD che assorbe il carico fittizio LOAD noto quando allo stesso à ̈ applicata una tensione continua Vccsostanzialmente uguale alla tensione di alimentazione intermittente V applicata al sistema indicatore S.
Il primo diagramma tensione-corrente riproduce la forma d’onda della tensione intermittente V la quale ha un valore massimo noto pari a Vcce rispettivi fronti di salita Vsciascuno avente una durata (tstop - tstart) di circa 350 millisecondi.
Il primo sottoperiodo Ti sarà contenuto nella durata del fronte di salita Vsed avente una durata (tmax - 1™) pari a circa 200 millisecondi.
Il primo estremo temporale superiore tmax sarà coincidente con l'istante di fine tstop del fronte di salita Vs.
Inoltre, à ̈ previsto un secondo sottoperiodo T2, complementare al primo, avente secondo estremo temporale inferiore tmin’ corrispondente all’istante di tstart del fronte di salita Vs.
Secondo tale rappresentazione, il primo Ti ed il secondo sottoperiodo T2saranno contigui tra loro e la somma delle loro durate sarà sostanzialmente uguale alla durata (tst0p- Uxan) del fronte di salita Vsdella tensione V intermittente.
Il secondo diagramma della FIG. 5 illustra l’assorbimento di corrente elettrica IB delle sole lampade ad incandescenza B mentre il terzo diagramma illustra l’assorbimento di corrente elettrica lLda parte dei soli indicatori a LED L.
Sommando punto a punto il secondo ed il terzo diagramma sarà possibile ricavare la corrente elettrica totale assorbita nel tempo dalla serie D-i, D2associata all’applicazione della tensione intermittente V.
Durante il secondo sottoperiodo T2all'istante di tempo t2posto a circa di 125 millisecondi dal secondo estremo temporale inferiore tmm’ dello stesso l’unità di misurazione 3 sarà configurata per misurare il secondo valore l2di corrente elettrica assorbita, rispettivamente, dalle lampade ad incandescenza B e dagli indicatori a LED L.
Inoltre, all'istante 3⁄4 successivo di circa 10 millisecondi dall’istante t2l’unità periferica di controllo 10, 10’ eseguirà la rilevazione della corrente elettrica IIassorbita dai soli indicatori a LED L.
Se tale rilevazione produce un esito positivo, l’unità di misurazione 3 inserirà, durante il primo sottoperiodo Ti, il carico fittizio LOAD per un tempo di inserimento ΔΤ pari a 40 millisecondi.
L’applicazione del carico fittizio LOAD potrà avvenire in un istante di tempo sostanzialmente coincidente con il primo estremo temporale inferiore tmindel primo sottoperiodo TV
Durante l’applicazione del carico fittizio LOAD e all'istante di tempo ti, l’unità di misurazione 3 eseguirà la misura del primo valore li della corrente elettrica assorbita, secondo la formula sopra indicata.
Successivamente, il processore 6 genererà il parametro elettrico P differenziale tra la corrente elettrica misurata nell’istante Ì2 e la corrente elettrica misurata nell'istante ti e confronterà il valore ottenuto il valore di riferimento IRIF associato alla sola corrente ILOAD assorbita dal carico fittizio LOAD.
Durante il primo ciclo di intermittenza il dispositivo di controllo 1 non genererà alcun segnale errore E in quando il parametro elettrico P calcolato sarà sostanzialmente coincidente con il valore di riferimento lR|F.
La stessa sequenza di fasi sarà applicata dal dispositivo di controllo 1 anche durante il secondo periodo di intermittenza prima del quale si suppone avvenga la rottura di uno o più indicatori a LED L, come indicato nella parte destra del diagramma di Fig. 5.
In tal caso il primo valore l-i’ della corrente misurata dall’unità di misurazione 3 nel primo sottoperiodo ΊΥ all'istante V sarà di poco differente rispetto al secondo valore W della stessa misurato all’istante t2’ nel secondo sottoperiodo T2’.
Infatti, la rilevazione della corrente lLdei soli indicatori a LED eseguita sarà sostanzialmente nulla e l’unità di misurazione 3 non invierà aN’unità periferica 10, 10’ il segnale di comando Scassociato all'inserimento del carico fittizio LOAD.
In tal caso il carico fittizio LOAD non sarà inserito durante il primo sottoperiodo 1Y ed il primo valore li’ della corrente elettrica misurata non comprenderà la componente di corrente elettrica ILOAD assorbita dal carico stesso.
Il primo valore li’ di corrente rilevato dall’unità di misurazione 3 nell’istante ti’ sarà quindi sostanzialmente uguale al secondo valore l2’ della corrente misurata precedentemente all’istante di tempo t2’.
Successivamente, il processore 6 genererà un parametro elettrico P associato ad un differenziale sostanzialmente nullo e il suo valore sarà sostanzialmente inferiore rispetto a quello del valore di riferimento IRIF-II processore 6 genererà ed invierà il segnale errore E all’unità elettronica di alimentazione 2 che agirà sul circuito di rilevazione 9 il quale prowederà ad elevare la frequenza di intermittenza F al valore massimo FMAX associato al malfunzionamento del sistema S indicatore di direzione.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il trovato raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare quello di realizzare un metodo per il controllo di un sistema indicatore di direzione di un veicolo ed un dispositivo di controllo che implementa tale metodo che siano facilmente installabili e non necessitino di successivi aggiornamenti per il loro funzionamento.
Il metodo ed il dispositivo di controllo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN’ambito del trovato.
Anche se il metodo ed il dispositivo di controllo sono stati descritte con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione aN'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un metodo per il controllo di assiemi indicatori di direzione (S) per un veicolo, in cui ogni assieme (S) comprende due serie di sorgenti luminose (Di, D2) associate a rispettive direzioni di manovra e comprendenti almeno un indicatore a LED (L) ed almeno una lampada ad incandescenza (B), in cui il metodo comprende le seguenti fasi: a) applicazione ad almeno una delle serie luminose (Di, D2) di una tensione elettrica intermittente (V) con frequenza (F) e periodo (T=1/F) predeterminati; b) misurazione di un primo valore di corrente elettrica (li) assorbita dalla serie di indicatori (Di, D2) durante un primo sottoperiodo (Ti) predeterminato; c) generazione di un parametro elettrico (P) associato al primo valore (li) della corrente elettrica assorbita; d) definizione di un valore di corrente elettrica di riferimento (IRIF); e) confronto tra detto parametro (P) della corrente elettrica assorbita con detto valore di riferimento (IR|F) per generare un segnale errore (E); f) incremento della frequenza (F) di detta tensione elettrica intermittente (V) in risposta a detto segnale errore (E) per segnalare il malfunzionamento deN’assieme (S); caratterizzato dal fatto di prevedere, prima di detta fase (e) di generazione di un segnale errore (E), una fase (g) di misurazione di un secondo valore di corrente elettrica (l2) assorbita dalla serie (D-ι, D2) in un secondo sottoperiodo (T2) distinto dal primo, detto parametro (P) essendo pari alla differenza tra detto primo (li) e detto secondo (I2) valore di corrente assorbita in modo da richiedere un unico valore di riferimento (lR|F) per qualsiasi tipologia di LED (L).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di prevedere una fase (h) di inserimento di un carico elettrico fittizio (LOAD) predeterminato in parallelo ad uno o più indicatori a LED (L) di almeno una serie (D-ι, D2) durante detto primo sottoperiodo (T1), detto primo valore di corrente (l-i) essendo correlato alla corrente elettrica assorbita (ILOAD) in presenza di detto carico fittizio (LOAD).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di prevedere una fase (i) di rilevazione periodica della corrente elettrica assorbita da almeno una serie (D-ι, D2) durante detto primo sottoperiodo (Ti), detto primo valore (h) di corrente essendo misurato esclusivamente quando detta rilevazione periodica rileva un valore di corrente sostanzialmente proporzionale alla corrente elettrica (ILOAD) assorbita dal carico (LOAD).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto secondo valore di corrente elettrica (l2) assorbita à ̈ pari alla corrente elettrica assorbita da almeno una serie (Di, D2) in assenza di detto carico fittizio (LOAD), detto valore di riferimento (IRIF) essendo sostanzialmente pari al valore della corrente elettrica (ILOAD) assorbita dal solo carico elettrico fittizio (LOAD).
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, caratterizzato dal fatto di prevedere una fase (I) di rilevazione di corrente elettrica (L) assorbita dai soli indicatori a LED (L), detta fase (h) di inserimento di detto carico fittizio (LOAD) essendo eseguita esclusivamente all’atto del rilevamento di detta corrente elettrica (II) assorbita in detta fase (l)-
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere una fase (m) di rilevazione di un terzo valore di corrente elettrica (l3) sostanzialmente coincidente con il valore (IB) della corrente elettrica assorbita dalla sola lampada ad incandescenza (B), detto segnale errore (E) essendo generato anche quando detto secondo valore di corrente (I2) Ã ̈ inferiore a detto terzo valore di corrente (I3), dette fasi dalla (b) alla (m), ad esclusione della fase (d), essendo ripetute per ogni ciclo di intermittenza di detta tensione elettrica (V).
  7. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto valore di riferimento della corrente elettrica (IRIF) Ã ̈ determinato da una mappatura predeterminata compresa tra un valore minimo ed un valore massimo in risposta alla variazione del modulo di detta tensione intermittente (V).
  8. 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il valore di detta prima misurazione (h) e di detta seconda misurazione (I2) à ̈ determinato da una singola acquisizione della corrente elettrica assorbita da almeno una serie (D-ι, D2) e/o dal valore medio di una pluralità di campioni della corrente elettrica assorbita dalla stessa acquisiti in rispettivi intervalli di misurazione compresi, rispettivamente, in detto primo (T|) e detto secondo sottoperiodo (T2).
  9. 9. Un dispositivo di controllo (1) per assiemi (S) indicatori di direzione per un veicolo, in cui ogni assieme (S) comprende due serie luminose (D-i, D2) associate a rispettive direzioni di manovra e ognuna comprendente almeno un indicatore a LED (L) ed almeno una lampada ad incandescenza (B) ed in cui il dispositivo (1) opera secondo il metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, il quale dispositivo (1) comprende: - un’unità elettronica di alimentazione (2) delle serie luminose (DÃŒ, D2) con una tensione intermittente (V) di frequenza (F) e periodo (T) predeterminati; - un’unità di misurazione (3) dei valori (l-i, l2) della corrente elettrica assorbita da almeno una serie luminosa (DÃŒ, D2); - una zona di memoria (4) compresa in detta unità di misurazione (3) atta a memorizzare un valore di riferimento (lR|F) di corrente elettrica; - mezzi di confronto (5) compresi in detta unità di misurazione (3) atti a confrontare detti valori (li, l2) della corrente elettrica assorbita con detto valore di riferimento (lR|F) per generare un segnale errore (E); in cui detta unità di misurazione (3) à ̈ configurata per inviare detto segnale errore (E) a detta unità di alimentazione (2) per portare la frequenza (F) ad un valore massimo predeterminato (FMAX) in risposta a detto segnale errore (E) e segnalare il malfunzionamento dell’assieme (S).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti valori (h, l2) hanno rispettivi tempi di misurazione comprendenti un primo (Ti) ed un secondo (T2) sottoperiodo, essendo inoltre prevista almeno un’unità periferica di controllo (10, 10’) atta a rilevare l'assorbimento di corrente (lL) da parte degli indicatori a LED (L) della serie (DÌ, D2) in un terzo sottoperiodo (T3) precedente al primo (Ti) e ad inserire un carico elettrico fittizio (LOAD) predeterminato in parallelo agli stessi in caso di rilevamento della corrente.
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