ITVI20100280A1 - Contenitore monouso per prodotti alimentari e suo metodo di realizzazione - Google Patents

Contenitore monouso per prodotti alimentari e suo metodo di realizzazione Download PDF

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ITVI20100280A1
ITVI20100280A1 IT000280A ITVI20100280A ITVI20100280A1 IT VI20100280 A1 ITVI20100280 A1 IT VI20100280A1 IT 000280 A IT000280 A IT 000280A IT VI20100280 A ITVI20100280 A IT VI20100280A IT VI20100280 A1 ITVI20100280 A1 IT VI20100280A1
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shells
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wall
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IT000280A
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Mariantonia Cotromei
Antonio Palamara
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Cotronei Mariantonia
Antonio Palamara
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione trova applicazione nel settore tecnico degli imballaggi per alimenti ed ha particolarmente per oggetto un contenitore monouso per la conservazione e la fornitura ad elevata igienicità di prodotti alimentari.
L’invenzione ha altresì per oggetto un metodo di realizzazione di un contenitore monouso per prodotti alimentari secondo il trovato.
Stato della Tecnica
Come è noto, alcuni prodotti alimentari del tipo solido o semi-solido destinati al consumo da asporto, al settore della ristorazione o della grande distribuzione, necessitano di contenitori monouso che permettano di mantenere per lungo tempo una ottimale conservazione del prodotto e siano di facile apertura nel momento in cui l’utente desidera consumare il prodotto stesso.
Inoltre, il contenitore monouso deve consentire il prelievo del prodotto alimentare nel rispetto delle condizioni igienico-sanitarie richieste dalle normative vigenti impedendo che il prodotto entri in contatto con elementi ad alta concentrazione batterica come, ad esempio, oggetti o superfici esterni al contenitore.
Generalmente, i contenitori alimentari utilizzati per questa tipologia di prodotti prevedono che il prodotto sia inserito con lo stesso orientamento in cui esso deve essere servito.
Pertanto, per servire il prodotto su un supporto esterno, quale un piatto o similare, è necessario innanzitutto aprire il contenitore, rimuovendone il coperchio, e successivamente prelevare manualmente il prodotto stesso per riporlo sul supporto.
Appare evidente che una simile soluzione presenta gravi carenze in termini di igienicità.
In alternativa, per erogare il prodotto è necessario ruotare il contenitore per portarne l’apertura in posizione affacciata al supporto.
Tuttavia, durante la sua estrazione dal contenitore, il prodotto rischia di danneggiarsi o fuoriuscire in maniera parziale.
Per migliorare l’erogazione del prodotto sono stati realizzati contenitori aventi porzioni di involucro mobili configurate per assumere posizioni predeterminate corrispondenti alla chiusura ed all’apertura del contenitore.
Ad esempio, da US4244470 è noto un contenitore per sostanze alimentari formato da due semigusci incernierati ad una estremità e sagomati in maniera tale da accogliere al loro interno la sostanza alimentare che si intende conservare.
Entrambi i semigusci possono ruotare attorno all’estremità incernierata così da passare da una prima posizione di contatto in cui il contenitore chiuso, ad una seconda posizione di apertura per consentire l’erogazione del prodotto.
Nella posizione di chiusura, le due porzioni sono sigillate grazie alla presenza di mezzi di vincolo disposti sulle porzioni stesse.
L’apertura del contenitore avviene mediante l’applicazione da parte di un utilizzatore di una forza agente su entrambe le porzioni che consenta di vincere la resistenza prodotta dai mezzi di vincolo.
Anche questo noto contenitore, pur migliorando le condizioni igieniche di erogazione del prodotto, prevede comunque che quest’ultimo venga ruotato per poterlo disporre sul supporto esterno, non eliminando il rischio di danneggiamento o erogazione parziale.
Da GB2294031 è altresì noto un contenitore per alimenti formato da due semigusci sostanzialmente simmetrici ed incernierati ad un bordo di estremità.
Il vincolo tra i due semigusci è ottenuto mediante elementi a maschio e femmina stabilmente applicati a porzioni di bordo di ciascun semiguscio.
In posizione di chiusura i due semigusci definiscono un alloggiamento per uno o più prodotti avente un’apertura superiore richiusa da un film o similare.
Per l’erogazione del prodotto è necessario innanzitutto rimuovere il film e quindi aprire i due semigusci facendoli ruotare reciprocamente.
Anche in questo caso, tuttavia, per disporre il prodotto nel supporto di servizio è necessario ruotare il contenitore oppure prelevare il prodotto con le mani o con appositi utensili, non risolvendo i problemi sopra esposti.
Un ulteriore inconveniente di tali soluzioni è rappresentato dal fatto che l’apertura del contenitore può avvenire in modo accidentale se lo stesso viene a contatto con oggetti che possono forzare la tenuta dei mezzi di vincolo come quando, ad esempio, viene trasportato con altri contenitori dello stesso tipo o di tipo differente.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un contenitore monouso per prodotti alimentari che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare è quello di realizzare un contenitore monouso che consenta la fornitura del prodotto alimentare in esso contenuto evitando l'utilizzo di strumenti esterni e senza prevedere il contatto con le mani da parte dell'utilizzatore.
Uno scopo particolare è quello di realizzare un contenitore monouso che presenti una chiusura strabile e sicura in tutte le condizioni, in particolar modo per prodotti che si prestano particolarmente al consumo fuori casa o al trasporto per lunghi tratti.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un contenitore monouso che consenta il trasferimento del prodotto alimentare su un differente supporto senza che lo stesso risulti capovolto rispetto alla posizione di confezionamento.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un contenitore monouso che consenta facilmente di inserire al suo interno il prodotto alimentare e ne permetta facilmente la chiusura.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un contenitore monouso che consenta la conservazione e la fornitura ad elevata igienicità dei prodotti alimentari.
Non ultimo scopo del trovato è quello di mettere a disposizione un metodo per realizzare un contenitore che permetta la semplice ed igienica erogazione di un prodotto alimentare.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un contenitore monouso per prodotti alimentari, in accordo alla rivendicazione 1 comprendente un guscio di contenimento destinato a ricevere una dose di almeno un prodotto alimentare, detto guscio avendo una parete laterale una parete di fondo ed un’apertura superiore con un bordo periferico sostanzialmente anulare ed una parete di chiusura di detta apertura superiore.
Il contenitore si caratterizza per il fatto che detto guscio è formato da almeno due parti, comprendenti una coppia di semigusci separati da una fessura che si estende almeno parzialmente lungo detta parete di fondo e detta parete laterale fino in prossimità del bordo periferico, detti semigusci essendo girevolmente accoppiati o incernierati in corrispondenza di detto bordo periferico in modo da consentire la loro divaricazione da parte di un utilizzatore e determinare la fuoriuscita della dose di prodotto alimentare.
Grazie a questa particolare configurazione, all'atto della sua erogazione dal contenitore su un supporto di servizio, il prodotto risulterà già orientato nella corretta posizione, senza che occorra ruotarlo con le mani o con un utensile.
Inoltre, si garantirà sempre l'integrità del prodotto erogato nonché la sua erogazione completa.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato è previsto un metodo, in accordo alla rivendicazione 9, per la realizzazione di un tale contenitore.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di contenitore monouso secondo il trovato e di alcune fasi del metodo secondo il trovato per la realizzazione dello stesso, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista prospettica di un contenitore monouso secondo il trovato in posizione chiusa ;
la FIG. 2 è una vista prospettica di un contenitore monouso secondo il trovato in posizione aperta per l’erogazione del prodotto alimentare;
la FIG. 3 rappresenta una prima sequenza di apertura del contenitore secondo il trovato;
la FIG. 4 rappresenta una seconda sequenza di apertura del contenitore secondo il trovato;
la FIG. 5 rappresenta una sequenza di rimozione di un'etichetta dal contenitore con lo stesso illustrato in due differenti configurazioni;
la FIG. 6 raffigura uno stampo visto in sezione per l’esecuzione del metodo secondo il trovato.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con particolare riferimento alle figure illustrate, il contenitore monouso secondo il trovato, indicato generalmente con 1, potrà essere utilizzato per la conservazione e la distribuzione di prodotti alimentari in condizioni di elevata igienicità.
In particolare, il contenitore 1 potrà essere utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari di tipo solido o semi-solido, quali flan, torte o similari, destinati al consumo domestico, da asporto, al settore della ristorazione o della grande distribuzione.
Il contenitore 1 potrà essere utilizzato per contenere prodotti alimentari sia di lunga che di breve conservazione, allo stato sia crudo che cotto.
In particolare, come illustrato nelle figure, un contenitore monouso 1 per prodotti alimentari comprende un guscio di contenimento 2 destinato a ricevere una dose D di uno o più prodotti alimentari.
Opportunamente, il guscio 2 presenta una parete laterale 3 ed una parete di fondo 4 definenti un asse longitudinale L.
Il guscio 2 è aperto verso l'alto in modo da definire un'apertura superiore 5 avente un bordo periferico 6 sostanzialmente anulare, preferibilmente flangiato o ripiegato verso l’esterno.
E’ prevista una parete di chiusura 7 atta a richiudere e sigillare l’apertura superiore 5 in corrispondenza del suo bordo periferico 6 dopo il riempimento con la dose D di prodotto alimentare.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, il guscio 2 è formato da almeno due parti, comprendenti una coppia di semigusci 8, 8’ separati da una linea di separazione o fessura 9 che si estende sia lungo la parete di fondo 4 che lungo la parete laterale 3 fino in prossimità del bordo periferico 6.
In tal modo, i semigusci 8, 8’ risultano girevolmente accoppiati o sostanzialmente incernierati in corrispondenza di due tratti 10, 10’ del bordo periferico 6 in modo da consentire la loro divaricazione o apertura per effetto di una compressione esercitata da un utilizzatore sulla parete di chiusura 7 e determinare la fuoriuscita della dose D di prodotto alimentare.
Preferibilmente, ma non necessariamente, i due semigusci 8, 8’ potranno avere forma sostanzialmente identica e simmetrici rispetto ad un piano π passante per la fessura 9, che in questo caso risulterà in posizione sostanzialmente mediana.
In ulteriori forme di realizzazione del trovato, non rappresentate nelle figure, i semigusci 8, 8’ potranno avere forme e dimensioni sensibilmente differenziate e la fessura 9 sarà posizionata nel guscio di contenimento 2 in posizione asimmetrica.
Tali forme di realizzazione saranno particolarmente indicate per conservare ed erogare prodotti alimentari che presentano una delle dimensioni prevalente rispetto alle altre.
Opportunamente, i semigusci 8, 8’ potranno essere ruotati per passare da una posizione chiusa, illustrata in Fig. 1 , ed una posizione aperta, illustrata in Fig. 2, in cui la divaricazione dei semigusci 8, 8’ potrà presentare una estensione massima w tale da definire un passaggio 11 di dimensioni sufficienti a permettere la fuoriuscita della dose D.
La dimensione del passaggio w di uscita potrà inoltre essere sensibilmente maggiore delle dimensioni della dose D di prodotto da erogare qualora tale configurazione risulti essere più funzionale alla fuoriuscita del prodotto stesso.
Operativamente, i semigusci 8, 8’ potranno essere posti con i bordi 12, 12’ della fessura 9 avvicinati o direttamente a contatto per realizzare la chiusura completa del guscio di contenimento 2.
Opportunamente, il guscio di contenimento 2 potrà presentare mezzi di sigillatura 13 rimovibili atti a mantenere i semigusci 8, 8’ in una posizione di completa chiusura e garanzia di conservazione.
I mezzi di sigillatura 13 avranno forma e dimensione atta a coprire i bordi 12, 12’ della fessura 9 in corrispondenza di una porzione predeterminata 14 del guscio 2 che potrà interessare la parete laterale 3 e di fondo 4 o solo una parte delle stesse.
La completa rimozione dei mezzi di sigillatura 13 dalla zona 14 consentirà un’agevole divaricazione dei semigusci 8, 8’ e l’apertura del guscio 2 in modo da consentire l’erogazione della dose D a seguito di compressione della parete di chiusura 7 superiore.
Eventualmente, i mezzi di sigillatura 13 potranno essere solo parzialmente rimossi dalla porzione 14 o riposizionati sulla stessa per permettere la risigillatura del guscio 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di sigillatura 13 potranno esser costituiti da un elemento laminare 15 sostanzialmente a forma di nastro o banda, fissato amovibilmente alla superficie esterna 16, 16’ dei semigusci 8, 8’ e sovrapposto almeno parzialmente alla fessura 9.
Si osserva che l’estensione della porzione 14 di superficie esterna 16, 16’ ricoperta dall’elemento laminare 15 determinerà la tenuta della sigillatura del guscio 2 in posizione sostanzialmente chiusa.
Incrementando tale estensione, si potrà ottenere una maggiore tenuta meccanica dei bordi 12, 12’ della fessura 9 ed un conseguente aumento delle condizioni di sigillatura del guscio 2.
In tal modo sarà possibile realizzare contenitori 1 che presentano una tenuta in posizione chiusa adatta al tipo di prodotto alimentare che si intende conservare.
Inoltre, la tenuta del contenitore 1 in posizione chiusa potrà essere ulteriormente regolata variando la lunghezza del tratto di fessura 9 ricoperto dallo stesso.
L’elemento laminare 15 potrà presentare una o più linee di indebolimento 17 in modo da definire una porzione fissa 18 destinata a rimanere aderente alla superficie esterna 16, 16’ dei semigusci 8, 8’ ed una porzione rimovibile 19 in corrispondenza della fessura 9.
Normalmente, così come riportato nei disegni, l’elemento laminare 15 ricoprirà tutta la fessura 9 e si estenderà oltre ad essa per determinare una linguetta di estremità 20 atta a facilitare la presa della stessa da parte di un utilizzatore.
L’elemento laminare 15 sarà realizzato in almeno un primo materiale polimerico, mentre i semigusci 8, 8’ potranno essere in rispettivi secondi materiali polimerici chimicamente incompatibili con il primo materiale polimerico per permettere la rimozione mediante pelatura dell’elemento laminare 15.
In particolare, il primo materiale polimerico dell’elemento laminare 15 potrà essere del tipo tale da realizzare una tenuta per contatto elettrostatico e senza utilizzo di adesivi con il secondo materiale polimerico dei semigusci 8, 8’.
In una particolare configurazione, illustrata in Fig. 5, l’elemento laminare pelabile 15 potrà comprendere un primo strato costituito dal primo materiale polimerico e destinato ad essere posto a contatto con il guscio 2, ed un secondo strato, sovrapposto al primo strato, e realizzato con un terzo materiale polimerico chimicamente incompatibile il primo.
Il terzo materiale potrà essere scelto tra i materiali polimerici non affini chimicamente con il primo materiale ed eventualmente affini o coincidenti con il secondo materiale del guscio 2.
Eventualmente, sull’elemento pelabile 15 potranno essere stampate o riportate scritte o informazioni promozionali o descrittive in modo da realizzare un’etichetta pelabile. Eventualmente, alcune delle scritte potranno essere non visibili ad un utilizzatore quando il contenitore 1 risulta essere nella posizione chiusa.
In una forma di realizzazione illustrata nella FIG. 5, l’elemento laminare 15 potrà essere fissato sulla parete laterale 3 del guscio 2 ed eventualmente anche sulla parete di fondo 4, e presenterà lembi di estremità 21 , 21’ almeno parzialmente sovrapposti per portare il primo strato in contatto con il secondo strato, così da facilitarne la rimozione.
Secondo tale configurazione, il primo ed il secondo strato dell’elemento laminare 15 potranno incrementare il contatto nella zona di sovrapposizione in modo da evitare la rimozione dell’elemento laminare 15 in modo accidentale.
In alternativa, la tenuta dei lembi sovrapposti 21 , 21’ dell’elemento laminare 15 potrà essere incrementata mediante l’applicazione di ulteriori sostanze ad elevata tenuta quali adesivi, vernici o similari.
Secondo quanto illustrato dalla FIG. 5, l'elemento laminare 15 potrà presentare una porzione sagomata 22 non sovrapposta al primo strato dello stesso atta a favorirne la presa da parte di un utilizzatore durante la fase di apertura.
Una tale configurazione a doppio strato per l’elemento pelabile 15 risulterà particolarmente vantaggiosa anche per contenitori di tipo noto non provvisti di fessura 9, come illustrati nelle prime tre immagini di Fig. 5, per i quali l’erogazione del prodotto potrà avvenire da un’apertura superiore 5 del contenitore 1.
Nel caso in cui, il contenitore 1 sia del tipo in accordo al presente trovato, come illustrato nell’ultima immagine della stessa Fig. 5, l'etichetta pelabile 15 potrà avvolgere il guscio 2 su tutta la sua parete laterale 3 ed eventualmente anche in corrispondenza della parete di fondo 4 opposta alla parete di chiusura superiore 7.
Preferibilmente, la profondità della parete laterale del guscio 2 lungo l’asse longitudinale L potrà essere di poco superiore alla dimensione longitudinale della dose D di prodotto alimentare.
Secondo una forma di realizzazione preferita del trovato illustrata nelle figure, la parete laterale 3 presenterà una forma sostanzialmente troncoconica con limitata profondità o dimensione longitudinale.
La profondità del contenitore 1 potrà essere sensibilmente maggiore dello spessore di una singola dose D per realizzare un contenitore 1 atto ad alloggiare più dosi D, D’,... erogabili separatamente.
Preferibilmente, il bordo anulare 6 potrà presentare una sezione trasversale sostanzialmente a forma di “U” con una porzione anulare 23 sostanzialmente piana.
Inoltre, il bordo anulare 6 potrà sporgere radialmente verso l’esterno rispetto alla parete laterale 3 del guscio 2 in zone predeterminate per definire elementi di presa 24, 24’ atti a facilitare l’azione di divaricazione dei semigusci 8, 8’ da parte dell’utilizzatore.
Naturalmente, saranno possibili ulteriori configurazioni, non rappresentate in figura, che potranno prevedere diverse forme della sezione longitudinale del bordo anulare 6 senza alcuna limitazione all'ambito di tutela.
La parete di chiusura 7 potrà essere totalmente realizzata con un materiale laminare cedevole in modo da consentire la deformazione lungo una linea o zona di compressione 25 da parte dell’utilizzatore all’atto della divaricazione dei semigusci 8, 8’.
Preferibilmente, la parete di chiusura 7 potrà comprendere una pellicola 26 di materiale polimerico o un materiale multistrato a base di alluminio e potrà essere stabilmente fissata alla porzione anulare 23 del bordo anulare 6 per realizzarne la chiusura.
La connessione della parete di copertura 7con il bordo anulare 6 potrà essere realizzata mediante adesione delle superfici realizzata, ad esempio per effetto termico o processi di co-stampaggio, ovvero mediante interposizione di colle o resine.
In alternativa, la parete di chiusura 7 potrà comprendere almeno una porzione cedevole 27 destinata ad essere compressa dall’utilizzatore per favorire l’erogazione del prodotto P.
La porzione cedevole 27 potrà estendersi su una zona limitata della parete di chiusura 7 in posizione sostanzialmente centrale per permettere alla stessa di posizionarsi in prossimità della dose D da erogare durante la divaricazione dei semigusci 8, 8’.
In maniera esemplificativa, il guscio 2 potrà essere realizzato in un materiale a base di polipropilene, preferibilmente non affine al materiale base dell’elemento laminare 15.
Operativamente, così come illustrato nella FIG. 3, l’apertura del contenitore prevede la rimozione dell’elemento laminare pelabile 15 dal guscio di contenimento 2 in maniera tale da liberare la fessura 9.
L’elemento laminare 15 potrà essere completamente rimosso dal guscio 2 ovvero rimanere fissato allo stesso.
Successivamente, come illustrato nella FIG. 4, sarà possibile divaricare i semigusci 8, 8’ facendoli ruotare reciprocamente intorno ai tratti di collegamento 10, 10’ del bordo periferico.
L’erogazione del prodotto alimentare avverrà per semplice caduta attraverso il passaggio ricavato dalla divaricazione dei semigusci 8, 8’ ed eventualmente potrà essere favorita mediante compressione esercitata dall’utilizzatore sulla parete di chiusura 7 o sulla sua porzione cedevole 27.
L’erogazione del prodotto alimentare potrà avvenire mantenendo il medesimo orientamento che esso aveva all’interno del contenitore 1.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un metodo per la realizzazione del contenitore 1 secondo il trovato, alcune fasi del quale sono illustrate in Fig. 6.
In particolare, il metodo comprende una prima fase di stampaggio di un guscio di contenimento 2 avente un’apertura superiore 5.
Successivamente è prevista una seconda fase di riempimento del guscio con almeno una dose D di prodotto alimentare all’interno del guscio 2 ed una terza fase in cui si realizza la chiusura dell’apertura superiore 5 con la parete di chiusura 7.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso, la fase di stampaggio prevede una fase di realizzazione sul guscio 2 di un taglio o fessura 9 opposta all'apertura superiore 5 per realizzare almeno due parti, preferibilmente una coppia di semigusci 8, 8’ girevolmente accoppiati o incernierati in corrispondenza dei tratti 10, 10’ di bordo periferico.
La fase di stampaggio del guscio 2 potrà essere realizzata secondo una qualsiasi delle tecniche note alla persona esperta del ramo, ad esempio per iniezione di una quantità predefinita di materiale polimerico all’interno di un apposito stampo.
In maniera nota, lo stampo 28 comprenderà un elemento femmina 29 ed un elemento maschio 30 destinato ad essere inserito nel primo per definire una cavità 31 di forma complementare a quella del guscio 2.
La fessura 9 potrà essere realizzata all'atto dello stampaggio del guscio 2, ad esempio sagomando opportunamente lo stampo 28 in maniera da definire una cavità 31 formata da due porzioni separate.
In questo caso potrà essere previsto un setto separatore, non rappresentato in figura, eventualmente solidale con degli elementi femmina 29 e maschio 30 e dimensionato per mantenere in comunicazione le due porzioni della cavità 31 in corrispondenza di una zona di estremità 32 destinata alla formazione del bordo periferico 6.
In alternativa, la fessura 9 potrà essere realizzata successivamente alla formazione del guscio 2, ad esempio mediante taglio dello stesso con opportuno utensile o lama di taglio.
E' prevista, inoltre, una fase di applicazione di un elemento laminare pelabile 15 su almeno una porzione della fessura 9, successivamente alla sua estrazione dallo stampo 28.
Preferibilmente, l’elemento pelabile 15 sarà introdotto all’interno dello stampo 28 prima dell’iniezione del secondo materiale polimerico destinato a formare il guscio 2, con l’elemento maschio 30 non ancora inserito nell’elemento femmina 29.
L’applicazione dell’elemento laminare 15 potrà essere realizzata in modo manuale o attraverso opportuni mezzi automatici robotizzati, non indicati nelle figure.
In particolare, l’elemento laminare 15 potrà essere posizionato sia sulla superficie laterale interna 33 dell'elemento femmina 29, come illustrato in FIG. 6, che sulla superficie laterale esterna 34 dell’elemento maschio 30, a seconda delle esigenze.
Nel caso in cui l'elemento laminare 15 sia realizzato con almeno un primo materiale polimerico oppure con due strati di differenti materiali chimici tra loro non affini, la fase di stampaggio potrà comprendere una fase di introduzione nella cavità sagomata 31 di una quantità predeterminata di un secondo materiale polimerico incompatibile con il primo.
In questo modo si garantirà allo stesso tempo elevata stabilità nell’accoppiamento tra il guscio 2 e l’elemento laminare pelabile 15 e facilità di rimozione di quest'ultimo dal primo.
Si osserva che il metodo di applicazione dell’elemento laminare pelabile 15 sopra descritto è applicabile anche a contenitori 1 unitari, ovvero con parete laterale 3 e di fondo 4 continua e senza fessura 9, comprendenti un guscio 2 con un'apertura superiore 5 ed un elemento di chiusura 7 dell’apertura 5.
Da quanto sopra esposto, appare evidente che il contenitore ed il metodo secondo il trovato raggiungono gli scopi prefissati ed in particolare quello di mettere a disposizione un contenitore monouso per prodotti alimentari che permetta di conservare ed erogare i prodotti alimentari in condizioni di elevata igienicità.
Il contenitore ed il metodo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN'ambito del trovato.
Anche se il contenitore è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un contenitore monouso (1) per prodotti alimentari comprendente: - un guscio di contenimento (2) destinato a ricevere una dose (D) di almeno un prodotto alimentare, detto guscio (2) avendo una parete laterale (3), una parete di fondo (4) ed un’apertura superiore (5) con un bordo periferico (6) sostanzialmente anulare; - una parete di chiusura (7) di detta apertura superiore (5); caratterizzato dal fatto che detto guscio (2) è formato da almeno due parti, comprendenti una coppia di semigusci (8, 8’) separati da una fessura (9) che si estende almeno parzialmente lungo detta parete di fondo (4) e detta parete laterale (3) fino in prossimità del bordo periferico (6), detti semigusci (8, 8’) essendo girevolmente accoppiati o incernierati in corrispondenza di detto bordo periferico (6) in modo da consentire la loro divaricazione da parte di un utilizzatore e determinare la fuoriuscita della dose D di prodotto alimentare.
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto guscio di contenimento (2) presenta mezzi di sigillatura rimovibili (13) atti a mantenere detti semigusci (8, 8’) in una posizione avvicinata e/o di chiusura del contenitore (1).
  3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sigillatura (13) comprendono un elemento laminare (15) applicato amovibilmente sulla superficie esterna (16, 16’) di detti semigusci (8, 8’) ed almeno parzialmente sovrapposto ai bordi (12, 12’) di detta fessura (9)·
  4. 4. Contenitore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento laminare (15) è formato da almeno un primo materiale polimerico, detti semigusci (8, 8’) essendo realizzati in un secondo materiale polimerico chimicamente incompatibile con detto primo materiale polimerico per permettere un’agevole rimozione di detto elemento laminare (15).
  5. 5. Contenitore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento laminare pelabile (15) presenta un primo strato in detto primo materiale polimerico destinato ad essere posto a contatto con detto guscio (2) ed un secondo strato sovrapposto a detto primo strato e realizzato in un terzo materiale polimerico chimicamente incompatibile con detto primo materiale.
  6. 6. Contenitore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento laminare (15) è avvolto ad anello chiuso intorno alla parete laterale (4) di detto guscio (2) con lembi di estremità (21 , 21’) almeno parzialmente sovrapposti per portare detto primo strato a contatto con detto secondo strato.
  7. 7. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parete laterale (3) di detto guscio (2) è sostanzialmente cilindrica o tronco-conica definente un asse longitudinale (L) con detto bordo periferico anulare (6) sostanzialmente continuo, con zone di incernieramento (10, 10’) sostanzialmente radiali.
  8. 8. Contenitore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete di chiusura (7) è realizzata almeno in parte con un materiale laminare sostanzialmente cedevole per consentire ad un utilizzatore di esercitare una compressione e favorire l’erogazione della dose.
  9. 9. Un metodo per la realizzazione di contenitori monouso per alimenti del tipo in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente le seguenti fasi: a) stampaggio di un guscio di contenimento (2) avente una parete laterale (3) e di fondo (4) ed un’apertura superiore (5) con un bordo periferico (6) sostanzialmente anulare; b) inserimento di almeno una dose (D) di prodotto alimentare in detto guscio (2); c) chiusura di detta apertura superiore (5) con una parete di chiusura (7); caratterizzato dal fatto che detta fase di stampaggio di detto guscio (2) comprende la realizzazione di almeno due parti comprendenti una coppia di semigusci (8, 8’) separati da una linea di separazione o fessura (9) che si estende almeno parzialmente lungo detta parete di fondo (4) e detta parete laterale (3) fino in prossimità del bordo periferico (6), detti semigusci (8, 8’) essendo girevolmente accoppiati o incernierati in corrispondenza di detto bordo periferico (6) in modo da consentire la loro divaricazione da parte di un utilizzatore e determinare la fuoriuscita della dose D di prodotto alimentare.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di applicazione di un elemento laminare pelabile (15) su almeno una porzione di detta fessura (9).
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