ITVI20110314A1 - Contenitore monouso per prodotti alimentari - Google Patents

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ITVI20110314A1
ITVI20110314A1 IT000314A ITVI20110314A ITVI20110314A1 IT VI20110314 A1 ITVI20110314 A1 IT VI20110314A1 IT 000314 A IT000314 A IT 000314A IT VI20110314 A ITVI20110314 A IT VI20110314A IT VI20110314 A1 ITVI20110314 A1 IT VI20110314A1
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IT
Italy
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shells
container
container according
wall
shell
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Application number
IT000314A
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Inventor
Mariantonia Cotronei
Antonio Palamara
Original Assignee
Develpack Srl
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    • B65D85/30Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials for articles particularly sensitive to damage by shock or pressure
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione trova applicazione nel settore tecnico degli imballaggi per alimenti ed ha particolarmente per oggetto un contenitore monouso per la conservazione e la fornitura ad elevata igienicità di prodotti alimentari.
Stato della Tecnica
Come à ̈ noto, alcuni prodotti alimentari del tipo solido o semi-solido destinati al consumo da asporto, al settore della ristorazione o della grande distribuzione, necessitano di contenitori monouso che permettano di mantenere per lungo tempo una ottimale conservazione del prodotto e siano di facile apertura nel momento in cui l’utente desidera consumare il prodotto stesso.
Inoltre, il contenitore monouso deve consentire il prelievo del prodotto alimentare nel rispetto delle condizioni igienico-sanitarie richieste dalle normative vigenti impedendo che il prodotto entri in contatto con elementi ad alta concentrazione batterica come, ad esempio, oggetti o superfici esterni al contenitore.
Generalmente, i contenitori alimentari utilizzati per questa tipologia di prodotti prevedono che il prodotto sia inserito nello stesso orientamento in cui esso deve essere servito.
Pertanto, per servire il prodotto su un supporto esterno, quale un piatto o similare, Ã ̈ necessario innanzitutto aprire il contenitore, rimuovendone il coperchio, e successivamente prelevare manualmente il prodotto stesso per riporlo sul supporto.
Appare evidente che una simile soluzione presenta gravi carenze in termini di igienicità.
In alternativa, per erogare il prodotto à ̈ necessario ruotare il contenitore per portarne l’apertura in posizione affacciata al supporto.
Tuttavia, durante la sua estrazione dal contenitore, il prodotto rischia di danneggiarsi o fuoriuscire in maniera parziale.
Per migliorare l’erogazione del prodotto sono stati realizzati contenitori aventi porzioni di involucro mobili configurate per assumere posizioni predeterminate corrispondenti alla chiusura ed all’apertura del contenitore.
Ad esempio, da W002055403 à ̈ noto un contenitore sostanzialmente sferico formato da due semigusci incernierati in corrispondenza di un bordo ed avente un’apertura superiore atta a consentire l'inserimento del prodotto alimentare da conservare.
L’apertura à ̈ successivamente richiusa mediante uno strato pelabile permanente ed i semigusci sono reciprocamente vincolati mediante un sigillo pelabile che ne ricopre i bordi affacciati.
L’apertura del contenitore avviene mediante la rimozione del sigillo pelabile e l’applicazione da parte di un utilizzatore di una forza agente su entrambi i semigusci atta a provocarne la parziale rotazione rispetto alla cerniera superiore in modo che gli stessi subiscano una divaricazione.
In questo modo, la divaricazione dei semigusci consentirà la fuoriuscita del prodotto alimentare nella direzione opposta a quella dell’apertura superiore.
Tale soluzione tuttavia non à ̈ idonea aH’utilizzo con tutti quegli alimenti aventi un verso di impiattamento predeterminato, quali flan, mousse, budini ed altri prodotti alimentari di forma troncoconica, tronco-piramidale e similare aventi una faccia di appoggio predeterminata.
In tal caso, infatti, Ã ̈ necessario che il prodotto da impiattare fuoriesca con la sua faccia di appoggio rivolta verso il piatto o altro contenitore destinato a sostenere il prodotto pronto per il consumo.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un contenitore monouso per prodotti alimentari che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che consenta la fornitura del prodotto alimentare in esso contenuto evitando l’utilizzo di strumenti esterni e senza prevedere il contatto con le mani da parte dell’utilizzatore.
Uno scopo particolare à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che presenti una chiusura stabile e sicura in tutte le condizioni, in particolar modo per prodotti che si prestano particolarmente al consumo fuori casa o al trasporto per lunghi tratti.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che consenta il trasferimento del prodotto alimentare su un differente supporto senza che lo stesso risulti capovolto rispetto alla posizione di confezionamento.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che faciliti il distacco del prodotto rispetto alla parete interna del contenitore, senza danneggiarlo.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che consenta facilmente di inserire al suo interno il prodotto alimentare e ne permetta facilmente la chiusura.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di realizzare un contenitore monouso che consenta la conservazione e la fornitura ad elevata igienicità dei prodotti alimentari.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo per realizzare un contenitore che permetta la semplice ed igienica erogazione di un prodotto alimentare.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un contenitore monouso per prodotti alimentari, in accordo alla rivendicazione 1, comprendente un guscio di contenimento destinato a ricevere una dose di almeno un prodotto alimentare ed avente una parete laterale, una parete di fondo almeno parzialmente apribile ed una parete superiore chiusa sostanzialmente piana, detto guscio comprendendo una coppia di semigusci separati da una fessura che si estende almeno su detta parete laterale, mezzi a cerniera associati a detta parete superiore per il vincolo reciproco di detti semigusci rispetto ad almeno un primo asse passante per detta parete superiore per consentire la loro divaricazione da parte di un utilizzatore e determinare l’apertura di detta parete di fondo per l’erogazione della dose di prodotto alimentare dalla stessa.
Il contenitore si caratterizza per il fatto che detta parete superiore presenta almeno un secondo asse di incernieramento reciproco di detti semigusci per permetterne una traslazione reciproca lungo una direzione sostanzialmente ortogonale al piano definito da detto bordo.
Grazie a questa particolare configurazione, all’atto della sua erogazione dal contenitore su un supporto di servizio, il prodotto risulterà già orientato nella corretta posizione, senza che occorra ruotarlo con le mani o con un utensile.
Inoltre, la traslazione relativa dei due semigusci semplificherà il distacco della dose di prodotto dalla parete interna del contenitore, evitando che il prodotto possa danneggiarsi durante la fuoriuscita, garantendone così sempre l'integrità nonché la sua erogazione completa.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un contenitore monouso secondo il trovato e di alcune fasi del metodo secondo il trovato per la realizzazione dello stesso, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 à ̈ una vista prospettica dall’alto di un contenitore monouso secondo il trovato in posizione chiusa in una prima configurazione preferita;
la FIG. 2 Ã ̈ una vista prospettica dal basso del contenitore di Fig. 1 parzialmente aperto;
la FIG. 3 à ̈ una vista prospettica dall’alto del contenitore di Fig. 1 in fase di erogazione della dose di prodotto;
la FIG. 4 Ã ̈ una sequenza di apertura ed erogazione del contenitore di Fig. 1 ;
la FIG. 5 Ã ̈ una vista laterale del contenitore di Fig. 1 in due configurazioni operative;
la FIG. 6 à ̈ una vista prospettica dall’alto di un contenitore monouso secondo il trovato in posizione chiusa in una seconda configurazione preferita;
la FIG. 7 Ã ̈ una vista prospettica dal basso del contenitore di Fig. 6 parzialmente aperto;
la FIG. 8 à ̈ una vista prospettica dall’alto del contenitore di Fig. 6 in fase di erogazione della dose di prodotto;
la FIG. 9 Ã ̈ una sequenza di apertura ed erogazione del contenitore di Fig. 6;
la FIG. 10 Ã ̈ una vista laterale del contenitore di Fig. 6 in due configurazioni operative;
la FIG. 11 Ã ̈ una vista prospettica di un contenitore secondo una terza configurazione preferita in una sequenza di parziale apertura
la FIG. 12 raffigura uno stampo visto in sezione per l’esecuzione di un metodo di realizzazione del contenitore di Fig. 11 .
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con particolare riferimento alle figure illustrate, il contenitore monouso secondo il trovato, indicato generalmente con 1 , potrà essere utilizzato per la conservazione e la distribuzione di prodotti alimentari in condizioni di elevata igienicità.
In particolare, il contenitore 1 potrà essere utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari di tipo solido o semi-solido, quali flan, torte o similari, destinati al consumo domestico, da asporto, al settore della ristorazione o della grande distribuzione.
Il contenitore 1 potrà essere utilizzato per contenere prodotti alimentari sia di lunga che di breve conservazione, allo stato sia crudo che cotto.
In particolare, come illustrato nelle figure, un contenitore monouso 1 per prodotti alimentari comprende un guscio di contenimento 2 destinato a ricevere una dose D di uno o più prodotti alimentari.
Opportunamente, il guscio 2 presenta una parete laterale 3 ed una parete di fondo 4 definenti un asse longitudinale L ed una parete superiore di chiusura 5 sostanzialmente piana.
La parete di fondo 4 sarà preferibilmente sostanzialmente piana e sarà a sua volta apribile per permettere l’erogazione della dose D di prodotto ed il suo posizionamento diretto sul supporto di distribuzione, ad esempio un piatto o vassoio, già nella sua posizione pronta al consumo.
Inoltre, il guscio 2 sarà formato da due semigusci 2’, 2†separati da una fessura 6 che si estende per sostanzialmente tutta la parete laterale 3, lasciando uniti i due semigusci 2', 2†in corrispondenza della parete superiore 5.
Saranno inoltre previsti mezzi a cerniera 7 atti a vincolare reciprocamente i due semigusci 2’, 2†in maniera girevole intorno ad un primo asse di incernieramento X passante per la parete superiore 5 in modo da consentire la loro divaricazione o apertura reciproca e determinare la fuoriuscita della dose D di prodotto alimentare dalla parete di fondo 4.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, i mezzi a cerniera 7 comprendono un secondo asse Y di incernieramento reciproco dei semigusci 2’, 2†in modo da permetterne una traslazione reciproca t lungo una direzione sostanzialmente longitudinale e facilitare il distacco della dose di prodotto dalla superficie interna del contenitore, come più chiaramente illustrato nelle Figg. 5 e 10.
In questo modo durante l’erogazione della dose D di prodotto si eviterà che la stessa possa fuoriuscire in modo non uniforme con rischio di danneggiarsi.
Opportunamente, il primo asse X ed il secondo asse di incernieramento Y saranno sostanzialmente paralleli tra loro ed alla parete superiore di chiusura 5.
Preferibilmente, gli assi X, Y avranno una direzione sostanzialmente parallela ad un diametro della parete superiore 5 e saranno sostanzialmente simmetrici rispetto ad un piano di simmetria longitudinale TT della parete laterale 3.
In una prima configurazione preferita, illustrata nelle Figg. dalla 1 alla 5, il guscio 2 avrà forma sostanzialmente troncoconica e sarà aperto verso l’alto in modo che la sua parete superiore 5 presenti un bordo periferico superiore 8 sostanzialmente anulare, preferibilmente flangiato o ripiegato verso l’esterno, definente un’apertura centrale 9.
L’apertura centrale 9 del bordo superiore 8 sarà opportunamente chiusa da un elemento laminare di chiusura 10 atto a richiudere e sigillare l’apertura superiore 9 dopo il riempimento con la dose D di prodotto alimentare.
L’elemento laminare 10 potrà essere totalmente realizzato in un materiale cedevole in modo da consentire la deformazione lungo una linea o zona di compressione da parte dell’utilizzatore all’atto della divaricazione dei semigusci 2, 2’.
Ad esempio, potrà essere costituito da un film in materiale polimerico o un materiale multistrato a base di alluminio e potrà essere stabilmente fissato al bordo superiore 8 mediante incollaggio chimico, termosaldatura, costampaggio o metodi similari.
In maniera esemplificativa, il guscio 2 potrà essere realizzato in un materiale a base di polipropilene, preferibilmente non affine al materiale base dell’elemento laminare 10.
In questa configurazione, la fessura 6 si estenderà in maniera continua sia lungo la parete di fondo 4 che lungo la parete laterale 3, su entrambi i semigusci 2’, 2†, fino in prossimità del bordo periferico superiore 8.
In tal modo, i semigusci 2’, 2†risulteranno girevolmente accoppiati o sostanzialmente incernierati in corrispondenza di due porzioni 11, 11’ del bordo periferico 8 in modo da consentire la loro divaricazione o apertura per effetto di una compressione esercitata da un utilizzatore sull’elemento laminare 10.
Come si osserva da Fig. 2, la fessura 6 avrà larghezza w maggiorata in corrispondenza della parete di fondo 4, in modo da agevolare la rotazione reciproca dei semigusci 2’, 2†e facilitare l’erogazione della dose D di prodotto.
Tuttavia, secondo una configurazione non illustrata, la fessura 6 potrà avere anche larghezza w sostanzialmente costante lungo tutto il suo sviluppo.
Preferibilmente, ma non necessariamente, i due semigusci 2’, 2†potranno avere forma sostanzialmente identica e simmetrica rispetto al piano di simmetria п passante per la fessura 9, che in questo caso risulterà in posizione sostanzialmente mediana.
In questo modo i semigusci 2’, 2†potranno essere ruotati per passare da una posizione chiusa ad una posizione aperta e divaricata, come illustrato nella sequenza operativa di Fig. 4, in cui la divaricazione dei semigusci 2’, 2†potrà presentare una estensione massima tale da definire un passaggio di dimensioni sufficienti a permettere la fuoriuscita della dose D.
Come si osserva più chiaramente da Fig. 3, il bordo anulare superiore 6 presenterà una coppia di porzioni sostanzialmente semicircolari 12’, 12†associate ognuna ad un rispettivo semiguscio 2’, 2†.
Inoltre, le porzioni semicircolari 12’, 12†saranno reciprocamente unite alle rispettive estremità mediante una coppia di tratti di collegamento 13’, 13†sostanzialmente paralleli e diametralmente opposti definenti il primo ed il secondo asse di incernieramento X, Y.
Opportunamente, il guscio di contenimento 2 potrà presentare mezzi di sigillatura 14 rimovibili atti a mantenere i semigusci 2’, 2†in una posizione di completa chiusura e garanzia di conservazione.
I mezzi di sigillatura 14 avranno forma e dimensione atta a coprire i bordi 6’, 6†della fessura 6 in corrispondenza di una porzione predeterminata del guscio 2 che potrà interessare la parete laterale 3 e/o di fondo 4 o solo una parte delle stesse.
La completa rimozione dei mezzi di sigillatura 14 consentirà un’agevole divaricazione dei semigusci 2’, 2†e l’apertura della parete di fondo 4 in modo da consentire l’erogazione della dose D, eventualmente agevolata dalla compressione della parete superiore di chiusura 5.
Eventualmente, i mezzi di sigillatura 14 potranno essere solo parzialmente rimossi dalla fessura 6 o riposizionati sulla stessa per permettere la risigillatura del guscio 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di sigillatura 14 potranno comprendere un primo elemento laminare 15 sostanzialmente a forma di nastro o banda, fissato amovibilmente alla parete laterale 3, esternamente alla stessa, e sovrapposto almeno parzialmente alla fessura 6.
Si osserva che l’estensione della porzione di parete laterale 3 ricoperta dal primo elemento laminare 15 determinerà la tenuta della sigillatura del guscio 2 in posizione sostanzialmente chiusa.
Incrementando tale estensione, si potrà ottenere una maggiore tenuta meccanica dei bordi 6’, 6†della fessura 6 ed un conseguente aumento delle condizioni di sigillatura del guscio 2.
In tal modo sarà possibile realizzare contenitori 1 che presentano una tenuta in posizione chiusa adatta al tipo di prodotto alimentare che si intende conservare.
Inoltre, la tenuta del contenitore 1 in posizione chiusa potrà essere ulteriormente regolata variando la lunghezza del tratto di fessura 6 ricoperto dallo stesso.
Il primo elemento laminare 15 potrà presentare una o più linee di indebolimento in modo da definire una porzione fissa destinata a rimanere aderente alla superficie esterna dei semigusci 2’, 2†ed una porzione rimovibile in corrispondenza della fessura 6.
Inoltre, come illustrato nei disegni, il primo elemento laminare 15 ricoprirà tutta la fessura 6 e si estenderà oltre ad essa per determinare una linguetta di estremità 17 atta a facilitare la presa della stessa da parte di un utilizzatore.
Nelle Figg. dalla 6 alla 10 Ã ̈ illustrata una seconda configurazione preferita ma non esclusiva del contenitore 1 secondo il trovato.
In questa configurazione il guscio 2, di forma sostanzialmente troncoconica, avrà una parete superiore di chiusura 5 che si presenta sostanzialmente continua e relativamente rigida, con una prima ed una seconda linea di indebolimento 18, 19 sostanzialmente parallele tra loro e simmetriche rispetto ad un diametro della parete superiore 5 per definire rispettivamente il primo ed il secondo asse di incernieramento X, Y.
A sua volta, la parete di fondo 4 comprenderà un bordo inferiore 20 sostanzialmente anulare definente un’apertura 21 atta sia a permettere l'inserimento della dose D di prodotto in fase di confezionamento che la sua erogazione per il consumo.
Il bordo anulare inferiore 20 sarà accoppiato ad un secondo elemento laminare di chiusura 22, ad esempio un film polimerico, che potrà essere di tipo pelabile ovvero termoaccoppiato al bordo inferiore 20.
In questa configurazione la dose D di prodotto sarà inserita nel contenitore 1 attraverso la parete di fondo 4, prima dell’applicazione del secondo elemento 22.
In questo caso, inoltre, la fessura 6 si estenderà solo sulla parete laterale 3 di ognuno dei semigusci 2’, 2†, dal bordo inferiore 21 alle linee di indebolimento 18, 19.
Anche per questa configurazione saranno previsti i mezzi di sigillatura 14 che comprenderanno il primo elemento laminare 15 pelabile in forma di banda o nastro che ricoprirà la fessura 6.
Per facilitare la sua rimozione, il primo elemento 15 sarà sostanzialmente continuo ed eventualmente provvisto della linguetta 17 e ricoprirà parzialmente anche la parete superiore 5 in corrispondenza delle linee di indebolimento 18, 19.
Per l’erogazione della dose D di prodotto sarà pertanto necessario provvedere alla rimozione del primo elemento laminare 15 e quindi alla rimozione del secondo elemento 22, o viceversa.
Preferibilmente, a prescindere dalla configurazione illustrata, il primo elemento laminare 15 sarà realizzato in almeno un primo materiale polimerico, mentre i semigusci 2’, 2†potranno essere in rispettivi secondi materiali polimerici chimicamente incompatibili con il primo materiale polimerico per permettere la rimozione mediante pelatura del primo elemento laminare 15.
In particolare, il primo materiale polimerico del primo elemento laminare 15 potrà essere del tipo tale da realizzare una tenuta per contatto elettrostatico e senza utilizzo di adesivi con il secondo materiale polimerico dei semigusci 2', 2†.
In ancora un’ulteriore configurazione, illustrata in Fig. 11, il primo elemento laminare pelabile 15 potrà comprendere un primo strato costituito dal primo materiale polimerico e destinato ad essere posto a contatto con il guscio 2, ed un secondo strato, sovrapposto al primo strato, e realizzato con un terzo materiale polimerico chimicamente incompatibile il primo.
Il terzo materiale potrà essere scelto tra i materiali polimerici non affini chimicamente con il primo materiale ed eventualmente affini o coincidenti con il secondo materiale del guscio 2.
Eventualmente, sul primo elemento pelabile 15 potranno essere stampate o riportate scritte o informazioni promozionali o descrittive in modo da realizzare un’etichetta pelabile. Eventualmente, alcune delle scritte potranno essere non visibili ad un utilizzatore quando il contenitore 1 risulta essere nella posizione chiusa.
Il primo elemento laminare 15 potrà essere fissato sulla parete laterale 3 del guscio 2 ed eventualmente anche sulla parete di fondo 4, e presenterà lembi di estremità 23, 24 almeno parzialmente sovrapposti per portare il primo strato in contatto con il secondo strato, cosi da facilitarne la rimozione.
Secondo tale configurazione, il primo ed il secondo strato del primo elemento laminare 15 potranno incrementare il contatto nella zona di sovrapposizione in modo da evitare la rimozione del primo elemento laminare 15 in modo accidentale.
In alternativa, la tenuta dei lembi sovrapposti 23, 24 potrà essere incrementata mediante l'applicazione di ulteriori sostanze ad elevata tenuta quali adesivi, vernici o similari.
Il primo elemento laminare 15 potrà presentare una porzione sagomata 25 non sovrapposta al primo strato dello stesso atta a favorirne la presa da parte di un utilizzatore durante la fase di apertura.
Una tale configurazione a doppio strato per l’elemento pelabile 15 risulterà particolarmente vantaggiosa anche per contenitori di tipo noto non provvisti di fessura, per i quali l’erogazione del prodotto potrà avvenire da un’apertura superiore del contenitore.
Opportunamente, l’etichetta pelabile 15 potrà guscio 2 su tutta la sua parete laterale 3 ed eventualmente anche in corrispondenza della parete di fondo 4 opposta alla parete di chiusura superiore 5.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, Ã ̈ previsto un metodo per la realizzazione del contenitore 1 secondo il trovato, alcune fasi del quale sono illustrate in Fig. 12.
In particolare, il metodo comprende una prima fase di stampaggio di un guscio di contenimento 2 avente un’apertura, che potrà essere quella della parete superiore 5 nel caso in cui si voglia realizzare un contenitore 1 secondo la configurazione di Fig. 1 , ovvero della parete di fondo 4 nel caso in cui si voglia realizzare un contenitore 1 secondo la configurazione di Fig. 6.
Successivamente à ̈ prevista una seconda fase di riempimento del guscio 2 con almeno una dose D di prodotto alimentare ed una terza fase in cui si realizza la chiusura della suddetta apertura mediante il rispettivo elemento laminare di chiusura 10, 22.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso, la fase di stampaggio prevede una fase di realizzazione sul guscio 2 di un taglio o fessura 6 opposta all’apertura per realizzare almeno due parti, preferibilmente una coppia di semigusci 2’, 2†girevolmente accoppiati o incernierati in corrispondenza di una parete di chiusura definente la parete superiore 5 della parete laterale 3.
La fase di stampaggio del guscio 2 potrà essere realizzata secondo una qualsiasi delle tecniche note alla persona esperta del ramo, ad esempio per iniezione di una quantità predefinita di materiale polimerico all’interno di un apposito stampo 26.
In maniera nota, lo stampo 26 comprenderà un elemento femmina 27<ed un elemento maschio 28 destinato ad essere inserito nel primo per definire una cavità 29 di forma complementare a quella del guscio 2.>
<La fessura 6 potrà essere realizzata all’atto dello stampaggio del guscio 2, ad esempio sagomando opportunamente lo stampo 26 in maniera da definire una cavità 29 formata da due porzioni separate.>
<In questo caso potrà essere previsto un setto separatore, non rappresentato in figura, eventualmente solidale con gli elementi femmina 27 e maschio 28 e dimensionato per mantenere in comunicazione le due porzioni della cavità 29 in corrispondenza di una zona di estremità destinata alla formazione del bordo anulare superiore 8.>
<In alternativa, la fessura 6 potrà essere realizzata successivamente alla formazione del guscio 2, ad esempio mediante taglio dello stesso con opportuno utensile o lama di taglio.>
<E’ prevista, inoltre, una fase di applicazione del primo elemento laminare pelabile 15 su almeno una porzione della fessura 6.>
<Preferibilmente, il primo elemento laminare 15 sarà introdotto all’interno dello stampo 26 prima dell’iniezione del secondo materiale polimerico destinato a formare il guscio 2, con l’elemento maschio 28 non ancora inserito nell’elemento femmina 27.>
<L’applicazione del primo elemento laminare 15 potrà essere realizzata in modo manuale o attraverso opportuni mezzi automatici robotizzati, non indicati nelle figure.>
<In particolare, il primo elemento laminare 15 potrà essere posizionato sia sulla superficie laterale interna dell’elemento femmina 27, come illustrato in Fig. 12, che sulla superficie laterale esterna dell'elemento 28, a>seconda delle esigenze.
Nel caso in cui l’elemento laminare 15 sia realizzato con almeno un primo materiale polimerico oppure con due strati di differenti materiali chimici tra loro non affini, la fase di stampaggio potrà comprendere una fase di introduzione nella cavità sagomata 29 di una quantità predeterminata di un secondo materiale polimerico incompatibile con il primo.
In questo modo si garantirà allo stesso tempo elevata stabilità nell’accoppiamento tra il guscio 2 ed il primo elemento laminare pelabile 15 e facilità di rimozione di quest’ultimo dal primo.
Si osserva che il metodo di applicazione dell’elemento laminare pelabile 15 sopra descritto à ̈ applicabile anche a contenitori 1 unitari, ovvero con parete laterale 3 e di fondo 4 continua e senza fessura 6, comprendenti un guscio 2 con un’apertura superiore 9 ed un elemento di chiusura 10 della stessa.
Da quanto sopra esposto, appare evidente che il contenitore ed il metodo secondo il trovato raggiungono gli scopi prefissati ed in particolare quello di mettere a disposizione un contenitore monouso per prodotti alimentari che permetta di conservare ed erogare i prodotti alimentari in condizioni di elevata igienicità.
Il contenitore ed il metodo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire da ambito del trovato.
Anche se il contenitore à ̈ stato descritto con alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un contenitore monouso (1) per prodotti alimentari comprendente: - un guscio di contenimento (2) destinato a ricevere una dose (D) di almeno un prodotto alimentare ed avente una parete laterale (3) con un asse longitudinale (L), una parete di fondo (4) almeno parzialmente apribile ed una parete superiore chiusa (5) sostanzialmente piana, detto guscio (2) comprendendo una coppia di semigusci (2’, 2†) separati da una fessura (6) che si estende almeno su detta parete laterale (3), - mezzi a cerniera (7) associati a detta parete superiore (5) per il vincolo reciproco di detti semigusci (2’, 2†) rispetto ad almeno un primo asse (X) passante per detta parete superiore (5) per consentire la loro divaricazione da parte di un utilizzatore e determinare l’apertura di detta parete di fondo (4) per l’erogazione della dose (D) di prodotto alimentare; caratterizzato dal fatto che detti mezzi a cerniera (7) comprendono almeno un secondo asse (Y) di incernieramento reciproco di detti semigusci (2’, 2†) per permetterne una traslazione reciproca (t) lungo una direzione sostanzialmente longitudinale e favorire il distacco della dose (D) di prodotto da detta parete laterale (3).
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti primo (X) e secondo asse di incernieramento (Y) sono sostanzialmente paralleli tra loro ed a detta parete superiore (5) sostanzialmente piana.
  3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete superiore (5) presenta un bordo periferico sostanzialmente anulare (8) associato ad un elemento di chiusura (10) della porzione interna di detto bordo anulare (8), detti semigusci (2’, 2†) essendo reciprocamente incernierati in corrispondenza di detto bordo periferico (6).
  4. 4. Contenitore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico anulare (8) presenta una coppia di porzioni sostanzialmente semicircolari (12’, 12†) associate a rispettivi di detti semigusci (2’, 2†), dette porzioni semicircolari (12’, 12†) essendo reciprocamente unite alle rispettive estremità mediante una coppia di tratti di collegamento (13’, 13†) definenti detto primo asse (X) e detto secondo asse (Y).
  5. 5. Contenitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete superiore (5) presenta una prima ed una seconda linea di indebolimento (18, 19) sostanzialmente parallele tra loro definenti rispettivamente detti primo e secondo asse di incernieramento (X, Y).
  6. 6. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di sigillatura rimovibili (14) atti a rivestire detta fessura (6) e detta parete di fondo (4) per mantenere detti semigusci (2, 2’) in una posizione avvicinata e/o di chiusura del contenitore (1) e consentire l’apertura di detta parete di fondo (4).
  7. 7. Contenitore secondo la rivendicazione 4 e 6, caratterizzato dal fatto che detta fessura (6) presenta bordi (6’, 6†) reciprocamente affacciati e si estende anche su detta parete di fondo (4), detti mezzi di sigillatura rimovibili (14) comprendendo un primo elemento di chiusura (15) sostanzialmente continuo almeno parzialmente sovrapposto ai bordi (6’, 6†) di detta fessura (6).
  8. 8. Contenitore secondo la rivendicazione 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (4) presenta un bordo periferico inferiore (20) definente un’apertura (21) per l'inserimento e l’erogazione della dose (D) di prodotto, detti mezzi di sigillatura (14) comprendendo un secondo elemento laminare (22) accoppiato amovibilmente a detto bordo periferico inferiore (20) per la chiusura di detta apertura inferiore (21).
  9. 9. Contenitore secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento laminare (15) à ̈ avvolto ad anello chiuso intorno a detta parete laterale (3) di detto guscio (2) ed à ̈ formato da almeno un primo materiale polimerico, detti semigusci (2’, 2†) essendo realizzati in un secondo materiale polimerico chimicamente incompatibile con detto primo materiale polimerico per permettere un’agevole rimozione di detto primo elemento laminare (15).
  10. 10. Contenitore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento laminare (15) presenta un primo strato in detto primo materiale polimerico destinato ad essere posto a contatto con detto guscio (2) ed un secondo strato sovrapposto a detto primo strato e realizzato in un terzo materiale polimerico chimicamente incompatibile con detto primo materiale, detto primo elemento laminare (15) avendo lembi di estremità (23, 24) almeno parzialmente sovrapposti per portare detto primo strato a contatto con detto secondo strato.
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