ITVI20090310A1 - Pressa meccanica a velocita' modificabile - Google Patents

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ITVI20090310A1
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Franco Siviero
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Siviero Franco S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B1/00Presses, using a press ram, characterised by the features of the drive therefor, pressure being transmitted directly, or through simple thrust or tension members only, to the press ram or platen
    • B30B1/26Presses, using a press ram, characterised by the features of the drive therefor, pressure being transmitted directly, or through simple thrust or tension members only, to the press ram or platen by cams, eccentrics, or cranks
    • B30B1/266Drive systems for the cam, eccentric or crank axis

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
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  • Control Of Presses (AREA)
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  • Presses And Accessory Devices Thereof (AREA)

Description

PRESSA MECCANICA A VELOCITA’ MODIFICABILE.
DESCRIZIONE
L'invenzione concerne una pressa meccanica a velocità modificabile a numero di colpi costante.
In particolare l’invenzione è riferita a presse meccaniche provviste di un gruppo cinematico per il movimento della massa battente che può essere del tipo biella-manovella, ad ingranaggio eccentrico, ad albero eccentrico o di altro genere equivalente.
Presse meccaniche di tali tipi vengono realizzate in differenti forme esecutive, ad esempio ad uno o più montanti, a collo di cigno e altre, e sono particolarmente adatte per effettuare lavorazioni di tranciatura oppure di deformazione plastica, tipicamente piegature o imbutiture di lamiere, utilizzando appositi stampi.
Tali presse meccaniche comprendono essenzialmente un'incastellatura provvista di guide di scorrimento della massa battente ed un gruppo di motorizzazione che conferisce alla stessa massa battente un movimento rettilineo alternato lungo le guide di scorrimento.
A titolo di esempio in fig. 1 è rappresentata in vista laterale una pressa meccanica P del tipo a collo di cigno appartenente all'arte nota, nella quale si individua l'incastellatura A provvista delle guide di scorrimento B della massa battente C ed il gruppo di motorizzazione D che conferisce alla massa battente stessa il movimento rettilineo alternato lungo le guide di scorrimento, in entrambi i versi della direzione verticale E.
In particolare il gruppo di motorizzazione D comprende una biella F avente il piede Fp collegato alla massa battente C ed un albero eccentrico G il quale risulta accoppiato alla testa della biella Ft e collegato meccanicamente ad un ingranaggio L che viene posto in rotazione da un motore elettrico M tramite mezzi di trasmissione del moto, non rappresentati.
Quando il motore elettrico M viene posto in rotazione, esso genera il movimento rettilineo della massa battente C lungo le guide di scorrimento B.
Come è noto, poiché le ruote dentate motrice Lm e condotta Le che compongono l’ingranaggio L sono cilindriche, nel piano X-Y, rispettivamente tempo-spazio di fig.2, la velocità della massa battente C è definita dalla nota curva Q di forma sostanzialmente sinusoidale che viene costruita graficamente per punti nel piano cartesiano X-Y in cui una schiera di segmenti verticali, equidistanti ed intervallati l’uno dall’altro di 30°, rappresentano differenti posizioni angolari dell'albero eccentrico G.
Per ciascuna posizione angolare dell’albero eccentrico G e quindi in corrispondenza del rispettivo segmento verticale, viene definito un punto la cui ordinata, rispetto al punto morto superiore PMS, corrisponde alla posizione del piede di biella Fp e quindi della massa battente C lungo la direzione verticale di spostamento E.
Così, ad esempio, la posizione rappresentata in fig. 2a in cui l’albero eccentrico G è disposto ruotato di un angolo di 60° dopo il punto morto superiore PMS, è indicata dal punto K sulla curva Q di fig. 2 e la sua ordinata Ky rispetto al punto morto superiore PMS, corrisponde alla posizione del piede di biella Fp e quindi anche della massa battente C rispetto al punto morto superiore PMS durante la corsa di discesa.
La stessa ordinata Ky è anche rappresentata in fig. 2a in differente scala.
Analizzando la curva Q si osserva che la tangente t tracciata in un qualsiasi suo punto, ad esempio nel punto K, rappresenta la velocità che la massa battente C assume quando l'albero eccentrico G e la biella F sono nella posizione angolare corrispondente a quel punto e che tale velocità è tanto più elevata quanto maggiore è l'angolo che la tangente t forma con la direzione orizzontale.
Pertanto la variazione di pendenza della tangente nei vari punti della curva Q indica le variazioni di velocità della massa battente.
Di conseguenza si osserva che la velocità della massa battente C durante la discesa, visualizzata dal ramo Qd della curva Q, inizia a rallentare in prossimità del punto H che corrisponde alla posizione angolare dell'albero eccentrico G pari a 150° dopo il punto morto superiore PMS e quindi 30° prima del punto morto inferiore PMI.
Si osserva infatti che in tale punto H la tangente s alla curva Q risulta meno inclinata sull’asse X rispetto alla tangente t tracciata in corrispondenza del punto K.
Inoltre la curva Q risulta simmetrica rispetto all'asse verticale passante per il punto morto inferiore PMI e quindi le velocità di discesa e di risalita della massa battente sono uguali tra loro per posizioni angolari dell'albero eccentrico G simmetriche rispetto al punto morto inferiore PMI.
Le considerazioni fin qui esposte evidenziano alcuni riconosciuti inconvenienti e limitazioni tipici delle presse meccaniche note.
In particolare un primo inconveniente è costituito dal fatto che il profilo della curva Q, dipende dalle caratteristiche meccaniche della pressa e quindi dei particolari che compongono il gruppo di motorizzazione della massa battente stessa.
Pertanto, per una stessa pressa, la velocità della massa battente C non è modificabile mentre, com'è noto, è possibile modificare solo la lunghezza della sua corsa che si ottiene variando la posizione angolare dell’albero eccentrico G nella testa di biella Ft in cui è accoppiato.
Dall'analisi della curva Q di fig. 2 si rileva anche un altro inconveniente che consiste nel fatto che il punzone dello stampo, non rappresentato ma supportato dalla massa battente C collegata al piede della biella Fp, inizia ad entrare in contatto con il materiale da lavorare quando si trova in prossimità del punto morto inferiore PMI, alTincirca quando l'albero eccentrico G e la biella F hanno percorso un angolo di circa 150° dopo il punto morto superiore PMS e quindi aN'incirca in corrispondenza del punto H della curva di fig. 2 di ordinata Hy.
In tale punto la velocità di discesa presenta valori ancora piuttosto elevati e tali da provocare una elevata usata del punzone che deve quindi essere sottoposto a frequenti affilature.
Inoltre una elevata velocità di applicazione dello sforzo di stampaggio al materiale in lavorazione, comporta l’ulteriore inconveniente che, soprattutto nel caso di lavorazioni di imbutitura e di piegatura di lamiere, si possono provocare in esse pericolose fessurazioni.
Infine una elevata velocità di applicazione dello sforzo di stampaggio comporta anche, come altro inconveniente, una notevole rumorosità della lavorazione.
Osservando infine il tratto inferiore della curva Q di fig. 2 si nota che la velocità della massa battente C e del punzone ad essa collegato si annullano in corrispondenza del punto morto inferiore PMI ed il punzone resta in contatto con il materiale da lavorare per un tempo piuttosto breve che corrisponde aN'incirca allo spostamento angolare dell'albero eccentrico G da circa 30° prima e circa 30° dopo il punto morto inferiore PMI e quindi per uno spostamento angolare complessivo di 60° corrispondente al tempo, indicato con il tratto q in fig. 2.
Questo può causare l’inconveniente ulteriore, specie nelle lavorazioni per deformazione plastica di lamiere realizzate in acciaio ad alto limite di snervamento, che le piegature risultino non conformi per eccessivo ritorno elastico del materiale dopo deformazione.
In tali casi l'operatore è costretto ad intervenire sullo stampo per modificare gli angoli di piegatura.
La presente invenzione intende superare tutti gli inconvenienti e le limitazioni descritte, tipici delle presse meccaniche di tipo noto.
In particolare è scopo dell'invenzione realizzare una pressa meccanica provvista di un gruppo di motorizzazione che consenta di modificare il modo in cui varia la velocità della massa battente durante la sua corsa e quindi di modificare il profilo della curva che nel piano tempo-spazio rappresenta la velocità della massa battente. Altri scopi della pressa dell'invenzione è che essa deve consentire: di modificare il tempo di contatto tra lo stampo e il materiale in lavorazione;
- di modificare l'istante in cui la massa battente raggiunge il punto morto inferiore;
di realizzare per la massa battente velocità di discesa e di risalita che possano variare in modi differenti tra loro a numero di colpi costante.
E’ inoltre un ulteriore scopo che anche nella pressa dell’invenzione sia possibile regolare la corsa della massa battente come avviene nelle presse meccaniche note.
Gli scopi sopra detti sono raggiunti da una pressa meccanica realizzata secondo le caratteristiche descritte nella rivendicazione principale alla quale ci si riferisce.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono ulteriori caratteristiche della pressa dell’invenzione.
La pressa dell’invenzione è provvista di un gruppo di motorizzazione che realizza velocità di spostamento della massa battente variabili con andamento periodico, differente da quello sostanzialmente sinusoidale tipico delle presse meccaniche dell’arte nota.
Nella pressa dell'invenzione, senza modificare le parti meccaniche che lo compongono il gruppo di motorizzazione ma solo modificandone le posizioni reciproche, è possibile variare il profilo della curva che nel piano cartesiano tempo-spazio rappresenta la velocità di spostamento della massa battente.
Vantaggiosamente la pressa dell’invenzione, rispetto alle presse meccaniche note, riduce notevolmente la velocità di impatto del punzone e quindi l’usura dei punzoni stessi e la rumorosità della lavorazione.
Ancora vantaggiosamente la pressa dell’invenzione consente di prolungare il tempo di permanenza del punzone a contatto con il pezzo in stampaggio, migliorando in tal modo la qualità dello stampato e riducendo la possibilità della formazione di fessurazioni ed il ritorno elastico del materiale dopo deformazione.
In modo ulteriormente vantaggioso la prolungata permanenza del punzone a contatto con il pezzo in stampaggio e la ridotta velocità di applicazione dello sforzo di stampaggio, in combinazione tra di loro, consentono alla pressa meccanica dell’invenzione di fornire prestazioni che per talune situazioni di impiego possono essere paragonabili a quelle fornite da presse idrauliche di corrispondente potenza.
Un non ultimo vantaggio è relativo alla maggiore sicurezza poiché la minore velocità del punzone in corrispondenza del particolare da stampare, garantisce all’operatore, in caso di emergenza, un maggior tempo per liberare la zona di lavoro.
Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio evidenziati durante la descrizione della pressa dell’invenzione che viene data qui di seguito facendo riferimento, a titolo indicativo e non limitativo, alle allegate tavole di disegno in cui:
- la fig. 1 rappresenta la vista laterale di una pressa meccanica appartenente all’arte nota;
- la fig. 2 rappresenta nel piano cartesiano tempo-spazio la curva della velocità di spostamento della massa battente della pressa meccanica dell’arte nota del tipo rappresentato in fig. 1 ;
- la fig. 2a rappresenta differenti posizioni del piede della biella della pressa di fig. 1 durante il lavoro;
- la fig. 3 rappresenta la pressa meccanica dell’invenzione;
- la fig. 4 rappresenta nel piano cartesiano tempo-spazio la curva della velocità di spostamento della massa battente della pressa meccanica dell’invenzione rappresentata in fig. 3 secondo una configurazione di regolazione;
- la fig. 4a rappresenta differenti posizioni del piede della biella della pressa di fig. 3 durante il lavoro;
- la fig. 5 rappresenta nel piano cartesiano tempo-spazio la curva della velocità di spostamento della massa battente della pressa meccanica dell’invenzione rappresentata il fig. 3 disposta secondo una differente configurazione di regolazione;
- la fig. 5a rappresenta, differenti posizioni del piede della biella della pressa di fig. 3 durante il lavoro;
- la fig. 6 rappresenta le curve di fig. 2, fig. 4 e fig. 5 raggruppate in uno stesso diagramma tempo-spazio;
- la fig. 7 rappresenta un particolare ingrandito di fig. 4a;
- la fig. 8 rappresenta un particolare ingrandito di fig. 5a;
- la fig. 9 rappresenta un altro particolare ingrandito di fig. 5a.
La pressa dell’invenzione è rappresenta in fig. 3 ove è indicata complessivamente con 1.
Si tratta di una pressa meccanica del tipo comprendente un'incastellatura 2 provvista di guide di scorrimento 3 di una massa battente 4 e di un gruppo di motorizzazione, complessivamente indicato con 5, atto a conferire alla massa battente 4 un movimento rettilineo alternato lungo le suddette guide di scorrimento, in entrambi i versi della direzione verticale.
Per quanto concerne il gruppo di motorizzazione 5 esso comprende un gruppo cinematico 6 associato alla massa battente 4 e mezzi di motorizzazione 7 meccanicamente connessi al gruppo cinematico 6 tramite un ingranaggio complessivamente indicato con 8.
In particolare, come si osserva nella fig. 3, l'ingranaggio 8 comprende una ruota dentata motrice 8m operativamente connessa ai mezzi di motorizzazione 7 ed una ruota dentata condotta 8c che ingrana con la ruota dentata motrice 8m ed è operativamente connessa al gruppo cinematico 6.
Per quanto concerne in particolare i mezzi di motorizzazione 7 essi comprendono un motore elettrico 9 avente l'albero motore 9a operativamente connesso alla ruota dentata motrice 8m tramite mezzi di trasmissione del tipo noto, ad esempio cinghie e pulegge o cinematismi equivalenti.
Per quanto concerne invece il gruppo cinematico 6 esso comprende una biella 10 avente il piede di biella 10p collegato alla massa battente 4 ed un albero eccentrico 11 avente un tratto cilindrico 11c accoppiato nella testa della biella 10t ed un perno 11 p, eccentrico rispetto al tratto cilindrico 11c, al quale è calettata la ruota dentata condotta 8c.
Secondo l'invenzione le ruote dentate 8m ed 8c, presentano interesse 12 costante e profili primitivi 13m e 13c non circolari e complementari tra loro.
Particolarmente ognuna delle ruote dentate 8m e 8c presenta il profilo primitivo 13m e 13c a forma di ellisse e l'asse di rotazione 14m e 14c coincidente con uno dei fuochi dell'ellisse stesso.
La presenza delle ruote dentate ellittiche 8m e 8c consente di trasformare il moto rotatorio uniforme generato dal motore elettrico 9, in un moto rotatorio con velocità variabile in modo continuo durante lo stesso giro e ripetitivo per i giri successivi, che viene trasferito dalla ruota dentata motrice 8m alla ruota dentata condotta 8c e da questa al perno 11 p dall'albero eccentrico 11 che tramite la biella 10 genera il moto rettilineo alternato della massa battente 4.
Tramite una costruzione per punti del tutto analoga a quella già descritta, è possibile tracciare la curva della velocità della massa battente 4 per la pressa dell'invenzione avente l'ingranaggio 8 composto dalle ruote dentate 8m e 8c e profilo primitivo ellittico, che nel diagramma cartesiano tempo-spazio assume il profilo rappresentato in fig. 4 e indicato con Q\
Pertanto, in modo analogo alla curva Q precedentemente descritta, anche sulla curva Q' di fig. 4 è possibile individuarle in corrispondenza della posizione angolare 60° il punto K' che presenta l'ordinata K'y corrispondente alla posizione del piede di biella 10p rispetto al punto morto superiore PMS, rappresentata anche in fig. 4a in una differente scala.
Comparando la curva Q del grafico di fig. 2 con la curva Q' del grafico di fig. 4, si osserva che i punti H ed H' corrispondenti alla posizione in cui il punzone entra in contatto con il particolare da lavorare, presentano sostanzialmente la medesima ordinata Hy ed H'y, ma corrispondono a differenti posizioni angolari rispetto al PMS che per il punto H' corrisponde a circa 105°.
Di conseguenza per la pressa di tipo noto con ruote dentate cilindriche il punzone resta in contatto con il pezzo in lavorazione per tutto il tratto della curva Q compreso tra le posizioni angolari dell'albero eccentrico G variabili da 150° a 210° e simmetricamente disposte rispetto al punto morto inferiore PMI e quindi per una rotazione dell'albero eccentrico di 60° corrispondente al tempo indicato dal tratto q; per la pressa dell'invenzione con ruote dentate ellittiche il contatto punzone-pezzo è invece più lungo ed è compreso tra le posizioni angolari dell'albero eccentrico 11 tra 105° e 255° anch'esse simmetricamente disposte rispetto al punto morto inferiore PMI e quindi per una rotazione dell'albero eccentrico 11 di 150° corrispondente al tempo indicato dal tratto q\
Nel grafico di fig. 6 sono rappresentate entrambe le curve Q e Q' ed i rispettivi tempi di permanenza del contatto punzone-pezzo ove, come si osserva, il tempo q' è più lungo del tempo q.
Osservando le inclinazioni delle tangenti s e s' nel punto H' risulta anche una minore velocità di applicazione dello sforzo di deformazione al materiale in lavorazione che comporta una minore usura del punzone ed un più graduale lavoro di deformazione del materiale che risulta così meno soggetto a fessurazioni.
Tutto questo comporta anche una notevole riduzione della rumorosità. A tale proposito si è riscontrato che utilizzando la pressa dell'invenzione la rumorosità durante la lavorazione raggiunge valori inferiori a 70 dBA, contrariamente ad una rumorosità anche superiore a 85 dBA che si riscontra nel corso delle lavorazioni con presse di tipo noto provviste di ingranaggi cilindrici.
Inoltre il maggior tempo di permanenza del punzone a contatto con il pezzo in lavorazione conferisce alla pressa meccanica dell'invenzione caratteristiche ed effetti paragonabili a quelli di una pressa idraulica nella quale, come è noto, l'applicazione del carico è prolungata nel tempo e si sviluppa con velocità notevolmente inferiore rispetto alle presse meccaniche note.
Infine, in base a quanto detto, risulta possibile studiare a tavolino i parametri geometrici delle ellissi che definiscono ciascuna ruota dentata in modo da ottenere la curva di velocità Q' più utile a soddisfare le esigenze del l'utilizzatore della pressa.
Ε' interessante osservare che in alcuni casi l'utilizzatore della pressa dell'invenzione può essere interessato a stampare con velocità di avvicinamento al pezzo inferiore rispetto alle presse note ma sostanzialmente costante e di avere invece una elevata velocità di risalita della massa battente.
Per ottenere questo risultato è sufficiente intervenire sulle ruote dentate ellittiche e predisporle in una differente configurazione rispetto a quella rappresentata in fig. 4a, a partire dalla posizione che si osserva nella vista ingrandita di fig. 7 in cui, in corrispondenza del punto morto superiore PMS, le ruote dentate 8m e 8c, ingranano tra loro avendo gli assi maggiori 8'm ed 8'c disposti sulla medesima direzione orizzontale indicata con u.
Tale differente configurazione si osserva nell'ingrandimento di fig. 8 e prevede di mantenere il perno 11 p dell'albero eccentrico 11 ed il piede 10p della biella 10 allineati sulla verticale e di ruotare manualmente la ruota condotta 8c rispetto al perno 11 p, fino a quando l'asse maggiore 8'c forma un angolo a con la direzione orizzontale u.
La rotazione della ruota condotta 8c provoca la rotazione della ruota motrice 8m con cui ingrana che conseguentemente si viene a disporre con l'asse maggiore 8'm inclinato di un angolo α' compatibile con la rotazione a che viene ad essa imposta dalla ruota condotta 8c.
Questo comporta, come si osserva in fig. 9, che quando entrambe le ruote dentate sono disposte con gli assi maggiori orizzontali, la massa battente non sarà disposta in corrispondenza del punto morto superiore, ma leggermente abbassata in una posizione che dipende dall'ampiezza dell'angolo a di rotazione imposto alla ruota dentata 8c.
Nel caso in cui l'angolo a venga assunto pari a 30°, nel piano cartesiano tempo-spazio rappresentato in fig. 5, la curva della velocità della massa battente viene ad assumere il profilo Q" e viene costruita per punti come le precedenti curve Q e Q' di cui si è in precedenza detto.
Anche per tale curva Q" qualsiasi suo punto, ad esempio il punto K", presenta l'ordinata K"y che corrisponde alla posizione del piede di biella 10p rispetto al punto morto superiore PMS, rappresentata anche in fig. 5a in differente scala.
Si nota che la curva Q" non è simmetrica rispetto al punto morto inferiore PMI che corrisponde alla posizione angolare di circa 255° dopo il punto 0°, mentre la posizione del punto morto superiore PMS della massa battente è posticipato di circa 7° rispetto al punto 0° come viene bene evidenziato anche nel grafico di fig. 6 in cui sono tracciate, per una migliore comparazione, le curve Q, Q' e Q".
Inoltre si osserva che la velocità di discesa della massa battente è sostanzialmente costante lungo il tratto discendente Q"d della curva Q" compreso tra 150° e il punto morto inferiore essendo la tangente s" è sostanzialmente coincidente con la curva.
Inoltre, osservando l'inclinazione della tangente S", si nota che tale velocità è inferiore alle velocità delle curve Q e Q\
Si osserva anche che la velocità di risalita è molto più rapida della velocità di discesa e questo è messo in luce dal fatto che il tratto ascendete Q"a della curva, dopo il punto morto inferiore, cresce molto più rapidamente rispetto al tratto discendente Q"d.
Per quanto concerne invece il tempo q" di permanenza del punzone a contatto con il pezzo in lavorazione corrispondente al punto H" sulla curva Q", esso risulta intermedio tra il tempo q relativo alle presse meccaniche di tipo noto ed il tempo q' relativo alla pressa dell'invenzione avente nel punto morto superiore PMS le ruote dentate ellittiche disposte con gli assi maggiori allineati lungo la medesima direzione orizzontale.
È evidente che in base all'entità della rotazione a che viene imposta nello stato iniziale alla ruota dentata condotta 8c rispetto alla direzione orizzontale u di riferimento, è possibile variare il profilo della curva Q" a piacere, in funzione delle esigenze deN'utilizzatore. In base a quanto detto si comprende quindi che la pressa dell'invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
In particolare è raggiunto il primo scopo di poter modificare la velocità di discesa e di risalita della massa battente della pressa in funzione delle esigenze deN'utilizzatore pur mantenendo costante il numero di colpi.
È raggiunto anche lo scopo di poter modificare il profilo della curva che rappresenta la velocità di discesa e di risalita della massa battente variando il tempo di permanenza del punzone a contatto con il pezzo.
Inoltre si è visto che è anche possibile modificare la posizione del punto morto inferiore ottenendo che la velocità di abbassamento della massa battente sia inferiore rispetto alla velocità di sollevamento della stessa.
È opportuno a questo punto precisare che nella forma esecutiva descritta le ruote dentate ellittiche costituiscono un ingranaggio 8 composto da ruota dentata motrice 8m e da ruota dentata condotta 8c.
È comunque evidente che in una differente esecuzione non rappresentata e non descritta, le ruote dentate possono comprendere oltre alla ruota dentata motrice ed alla ruota dentata condotta, anche una o più ruote dentate oziose ingrananti con le suddette ruote motrice e condotta.
Inoltre la descrizione ha fatto riferimento ad una pressa meccanica del tipo ad eccentrico ma è del tutto evidente che quanto espresso può essere riferito anche a presse del tipo biella manovella, del tipo ad ingranaggio eccentrico o equivalenti e di qualsivoglia forma esecutiva, differente da quella a collo di cigno.
Inoltre in fase esecutiva alla pressa dell'Invenzione potranno essere apportate varianti e modifiche non descritte nel testo e non rappresentate nelle figure che qualora dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Pressa meccanica (1 ) del tipo comprendente: - un’incastellatura (2) provvista di guide di scorrimento (3) di una massa battente (4); - un gruppo di motorizzazione (5) atto a conferire a detta massa battente (4) un movimento rettilineo alternato lungo dette guide di scorrimento (3), caratterizzata dai fatto che detto gruppo di motorizzazione (5) comprende due o più ruote dentate (8; 8m, 8c) ad interasse (12) costante, aventi profili primitivi (13m, 13c) non circolari e complementari tra loro.
  2. 2) Pressa meccanica (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detto gruppo di motorizzazione (5) comprende anche un gruppo cinematico (6) associato a detta massa battente (4) e mezzi di motorizzazione (7) meccanicamente connessi a detto gruppo cinematico (6) tramite dette ruote dentate (8).
  3. 3) Pressa meccanica (1 ) secondo la rivendicazione 2) caratterizzata dal fatto che dette ruote dentate (8) comprendono una ruota dentata motrice (8m) operativamente connessa a detti mezzi di motorizzazione (7) ed una ruota dentata condotta (8c) che ingrana con detta ruota dentata motrice (8m) ed è operativamente connessa a detto gruppo cinematico (6).
  4. 4) Pressa meccanica (1 ) secondo la rivendicazione 3) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di motorizzazione (7) comprendono almeno un motore elettrico (9) avente l’albero motore (9a) operativamente connesso a detta ruota dentata motrice (8m).
  5. 5) Pressa meccanica (1 ) secondo la rivendicazione 3) caratterizzata dal fatto che detto gruppo cinematico (6) comprende: - una biella (10) avente il piede di biella (10p) collegato a detta massa battente (4); - un albero eccentrico (11 ) nel quale si individuano un tratto cilindrico (11c) accoppiato nella testa ( 10t) di detta biella (10) ed almeno un perno ( 11 p), eccentrico rispetto a detto tratto cilindrico ( 11 c), calettato a detta ruota dentata condotta (8c).
  6. 6) Pressa meccanica (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto ognuna di dette ruote dentate (8m, 8c) presenta il profilo primitivo (13m, 13c) a forma di ellisse e l’asse di rotazione disposto in corrispondenza di uno dei fuochi di detto ellisse.
  7. 7) Ingranaggio (8) particolarmente adatto ad essere installato in presse meccaniche per trasmettere il moto generato da mezzi di motorizzazione (7) al gruppo cinematico (6) che supporta la massa battente (4) della pressa, caratterizzato dal fatto che le ruote dentate (8m, 8c) che formano detto ingranaggio (8) presentano interasse (12) costante e profili primitivi (13m, 13c) non circolari tra loro complementari.
  8. 8) Ingranaggio (8) secondo la rivendicazione 7) caratterizzato dal fatto che detta ruota dentata motrice (8m) è operativamente connessa a detti mezzi di motorizzazione (7) e detta ruota dentata condotta (8c) ingrana con detta ruota dentata motrice (8m) ed è operativamente connessa a detto gruppo cinematico (6).
  9. 9) Ingranaggio (8) secondo la rivendicazione 8) caratterizzata dal fatto di comprendere una o più ruote dentate oziose ingrananti con dette ruote dentate motrice (8m) e condotta (8c).
  10. 10) Ingranaggio (8) secondo una qualsisi delle rivendicazioni precedenti da 7) a 9) caratterizzato dal fatto che ognuna di dette ruote dentate (8m, 8c) presenta il profilo primitivo (13m, 13c) a forma di ellisse e l’asse di rotazione disposto in corrispondenza di uno dei fuochi di detto ellisse.
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