ITVI20070263A1 - Macchina rifilatrice del taglio e metodo per il taglio degli ortaggi a foglia larga - Google Patents

Macchina rifilatrice del taglio e metodo per il taglio degli ortaggi a foglia larga Download PDF

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ITVI20070263A1
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Description

”MACCHINA RIFILATRICE DEL TAGLIO E METODO
PER IL TAGLIO DEGLI ORTAGGI A FOGLIA LARGA”.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne una macchina rifilatrice del taglio degli ortaggi a foglia ad altezze variabili rispetto al livello del terreno.
L’invenzione concerne, altresì, un metodo per il taglio degli ortaggi a foglia larga tramite l’utilizzo della macchina rifilatrice dell'invenzione.
E’ noto che la raccolta dei prodotti orticoli a foglia, chiamati in gergo tecnico “babyleaf", come ad esempio rucola, spinacio, prezzemolo e basilico, avviene con l’utilizzo di macchine semoventi o trainate, dotate di una lama falciante. Ogni piantina viene tagliata ad un'altezza prestabilita rispetto al livello del terreno di modo da separare la porzione commestibile dal tratto che giunge alla radice.
In particolare, la suddetta porzione commestibile non deve superare una precisa altezza stabilita dagli standard di commercializzazione nazionali e internazionali e pertanto l’altezza della parte di ortaggio che resta conficcata nel terreno dopo il taglio, varia in dipendenza dell’altezza che aveva raggiunto la pianta prima di operare il taglio per la raccolta.
Questa porzione di ortaggio, che rimane conficcata nel suolo dopo il taglio, comprende una parte C denominata “colletto” che è conficcata nel terreno, una parte superiore comprendente le foglie in eccedenza rispetto alla porzione commestibile B, qui chiamata per semplicità espositiva “scarto” S, le quali sono collegate tra loro tramite una zona denominata “apice vegetativo” A, come si osserva in fig. 1 , dalla quale la pianta può ricrescere o, come viene detto in gergo, "ricacciare” dopo il taglio.
Durante il suddetto “ricaccio”, avviene l’ingrossamento e la crescita del colletto, come conseguenza della crescita spontanea dell’intero prodotto orticolo.
In tali condizioni di crescita, un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che se si mantiene costante l’altezza della lama dal terreno rispetto al taglio precedente, la parte commestibile del prodotto orticolo che viene raccolta presenta nell’estremità inferiore una porzione più dura che compromette la qualità del raccolto.
Se si intende, invece, mantenere invariata la qualità del prodotto e quindi garantire che la parte raccolta sia totalmente priva di una porzione di ortaggio più dura, è necessario aumentare l’altezza di taglio rispetto al terreno. In pratica, se si intende mantenere una qualità costante, è necessario procedere con regolazioni progressive a variare dell’altezza di taglio.
Questo comporta l’inconveniente di una perdita di tempo durante la fase di raccolta dovuta alla necessità di regolare l’altezza di taglio.
In sostanza, se non si vuole perdere tempo con la procedura di regolazione si è costretti ad accettare una diminuzione della qualità del prodotto, se al contrario si vuole mantenere una qualità elevata si deve procedere alla regolazione dell’altezza di taglio.
Inoltre, poiché le foglie dell’ortaggio ricominciano a crescere a partire dall’estremità della zona di taglio, esse raggiungono una lunghezza maggiore rispetto alla precedente crescita, coricandosi maggiormente verso il basso, soprattutto al momento del taglio.
Questo comporta l’inconveniente che le foglie assumono una posizione che ne rende difficoltosa la raccolta, rendendo necessaria la riduzione della velocità della macchina.
Inoltre, si manifesta un ulteriore inconveniente costituito dal fatto che il taglio risulta obliquo rispetto alla direzione di crescita della foglia.
A causa di tale taglio obliquo, sorge l’ulteriore inconveniente che aumenta l'estensione della superficie tagliata a contatto con l’aria, provocando sia una maggiore esposizione della pianta ai batteri, sia una più rapida ossidazione del prodotto e, di conseguenza, un deperimento più veloce.
Un ulteriore inconveniente è determinato dal fatto che alla fine dell’operazione di taglio e raccolta restano sul terreno frammenti di prodotto orticolo, insetti dannosi, corpi estranei e comunque ogni altro residuo di coltura che è opportuno rimuovere prima della successiva ricrescita.
Per superare tali inconvenienti, gli operatori del settore, successivamente all’operazione di taglio e raccolta, generalmente tendono a falciare manualmente lo scarto, rappresentato dalla parte di foglie residue sull’ortaggio al di sopra dell’apice vegetativo.
Tale operazione manuale è però poco precisa e può comportare il danneggiamento degli ortaggi, oltre a non risolvere l’inconveniente di ripulire il terreno da residui di coltura, da insetti o da eventuali corpi estranei.
Inoltre, l’operazione di falciatura ulteriore comporta un dispendio di tempo, con conseguenti costi di manodopera. La presente invenzione intende superare gli inconvenienti detti.
In particolare l’invenzione si pone lo scopo di realizzare una macchina ed un metodo per il trattamento dei prodotti orticoli dopo la raccolta, che ne consenta il ricaccio a partire sempre dallo stesso punto, rappresentato dall’apice vegetativo.
E’ un ulteriore scopo mantenere pulito il terreno dagli scarti del taglio precedente, da insetti dannosi e da altre tipologie di residui indesiderati dopo la raccolta dei prodotti orticoli. Gli scopi detti sono raggiunti da una macchina rifilatrice del taglio avente le caratteristiche secondo la rivendicazione principale.
Fa parte dell’invenzione anche il metodo per il taglio della porzione di scarto dell’ortaggio, tramite l’utilizzo della macchina rifilatrice dell’invenzione.
Ulteriori caratteristiche della macchina vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente la macchina e il metodo dell’invenzione consentono una maggiore velocità di raccolta
Ancora vantaggiosamente, l’invenzione consente una costanza della qualità del prodotto raccolto
Inoltre, la macchina e il metodo dell’invenzione permettono vantaggiosamente una migliore pulizia del terreno.
Un ulteriore vantaggio, derivante dalla maggior pulizia del terreno consentita dalla macchina dell’invenzione, è la possibilità di ridurre l’utilizzo di sostanze pesticide per la distruzione di organismi che risultano nocivi agli ortaggi . Inoltre vantaggiosamente, mantenendo costante l’altezza dell’ortaggio, le foglie non tendono a coricarsi verso il basso alla successiva ricrescita, ma crescono in posizione perpendicolare rispetto al terreno.
Per tale ragione vantaggiosamente, il successivo taglio del prodotto orticolo viene effettuato perpendicolarmente rispetto alla direzione di crescita del prodotto stesso, diminuendo il rischio dell’ingresso di batteri e limitando l’ossidazione dell’ortaggio.
Inoltre la macchina e il metodo dell’invenzione consentono vantaggiosamente di ridurre la durata del ciclo di coltivazione tra una raccolta e l’altra,
Infatti, l’utilizzo della macchina dell’invenzione dopo il primo taglio per la raccolta, consente di riutilizzare ortaggi già piantati e attendere solamente il tempo necessario alla ricrescita delle foglie, saltando le fasi di semina, germinazione e radicazione che precedono necessariamente la formazione delle foglie nel caso di nuove piante.
Non ultimo vantaggio è costituito dal fatto che la macchina e il metodo dell’invenzione possono essere utilizzati anche per la rimozione del prodotto qualora questo, per condizioni di mercato, non possa essere venduto.
Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione dell’invenzione che viene data al seguito a titolo indicativo e non limitativo facendo riferimento alle allegate tavole di disegno ove:
- la fig. 1 rappresenta una schematizzazione delle principali parti che costituiscono un generico ortaggio;
- la fig. 2 rappresenta in vista assonometrica la macchina rifilatrice dell'invenzione;
- la fig. 3 rappresenta una vista laterale della macchina di fig. 2 durante il funzionamento;
- la fig. 4 rappresenta una vista frontale della macchina di fig. 2 durante il funzionamento;
- la fig. 5 rappresenta la sezione secondo un piano verticale della macchina rappresentata in fig. 3 durante il funzionamento;
- la fig. 6 rappresenta nel suo complesso in forma schematica la successione delle operazioni di taglio con riferimento alle figure da 6a a 6f.
La macchina rifilatrice dell'invenzione è rappresentata nel suo complesso nelle figg. da 2 a 4 ove è indicata con 1.
Si osserva che essa comprende una struttura portante 2 provvista di mezzi di rotolamento 3, 4, ed avente nella parte inferiore un gruppo di taglio complessivamente indicato con 5, associato ad un gruppo di aspirazione 6 dello scarto S tagliato.
Inoltre, la macchina dell’invenzione prevede anche una tramoggia 9 atta a contenere le foglie di scarto S tagliate dal gruppo di taglio 5 e aspirate dal gruppo di aspirazione 6.
Secondo l’invenzione il gruppo di aspirazione 6 è disposto al di sopra del gruppo di taglio 5 ed effettua l’aspirazione contemporaneamente all’operazione di taglio dello scarto S. Per quanto riguarda la struttura portante 2, essa è dotata di mezzi di rotolamento, costituiti preferibilmente da ruote gommate 3, 4 per l’avanzamento della macchina 1 sul terreno T nel quale si trova lo scarto S da falciare.
In altre varianti esecutive, qui non rappresentate, i mezzi di rotolamento potranno essere costituiti da altri organi con tali funzioni del tipo di per se noto.
Per quanto riguarda il gruppo di taglio 5, esso comprende una lama 5a disposta in prossimità del terreno T ed avvolta ad anello chiuso tra due tamburi 5b, 5c i quali presentano l’asse di rotazione parallelo al terreno T.
In altre forme esecutive, qui non rappresentate, il gruppo di taglio 5 potrà essere costituito da uno o più dischi rotanti oppure da un sistema a doppia lama falciante o comunque strutturato in modo differente secondo altre realizzazioni del tipo noto.
Il filo tagliente della lama 5a è rivolto verso il senso di avanzamento della macchina e presenta un profilo di affilatura preferibilmente ma non necessariamente dentato. In altre forme esecutive la lama può presentare un profilo liscio o disellato oppure del tipo di per se noto a seconda delle esigenze dell’operatore e del tipo di pianta da tagliare. La lama 5a viene posta in movimento da mezzi di motorizzazione collegati con l’asse di uno dei tamburi, ad esempio il tamburo 5b, e trascinano la lama 5a per attrito tra il tamburo motorizzato 5b e il tamburo di rinvio 5c.
Per quanto concerne i suddetti mezzi di motorizzazione, essi non sono rappresentati nelle figure, ma sono comunque del tipo di per se noto e possono essere idraulici o meccanici, alimentati autonomamente nel caso la macchina 1 sia semovente oppure alimentati dal gruppo propulsore del mezzo di traino qualora la macchina 1 sia trainata.
Per quanto concerne il gruppo di aspirazione 6 precedentemente citato, esso comprende un condotto di aspirazione 7 che ha la funzione di convogliare lo scarto S tagliato dal terreno T alla già citata tramoggia di raccolta 9 e un organo aspirante 8, interposto tra il condotto aspirante 7 e la tramoggia 9.
In particolare, come si osserva nella fig. 3, il condotto di aspirazione 7 presenta l’estremità superiore connessa con l’organo aspirante 8.
A sua volta l’estremità inferiore del condotto di aspirazione 7, di forma essenzialmente tronco-piramidale, come si osserva in particolare in fig. 4, è disposta in corrispondenza del gruppo di taglio 5, in modo da definire una bocca di aspirazione 10 che ingloba la lama di taglio 5a al suo interno, per svolgere l’operazione di aspirazione dello scarto S contemporaneamente alla fase di taglio dello stesso.
Infatti, come si osserva in fig. 6d che rappresenta una sequenza dell’operazione di taglio, la larghezza L della bocca di aspirazione 10 è maggiore della larghezza I della lama 5a in modo tale che l'aspirazione in corrispondenza dell’ortaggio O cominci qualche istante prima dell’inizio del taglio come verrà più dettagliatamente espresso in seguito durante la descrizione del modo di operare della macchina in questione.
Il gruppo di taglio 5 e il gruppo di aspirazione 6 sono entrambi collegati ad un telaio 11 il quale è, a sua volta, articolarmente connesso alla struttura portante 2.
In particolare il telaio 11 è collegato alla struttura portante 2 tramite mezzi di articolazione 12a, che sono costituiti da un parallelogramma articolato 13 per permettere il movimento verticale, e tramite mezzi di sostegno 12b che hanno la funzione di scaricare il peso del telaio 11 stesso sulla struttura portante 2 in modo che questo non gravi totalmente sul terreno sottostante.
Vantaggiosamente, questa soluzione evita di danneggiare per il troppo peso gli ortaggi al passaggio della macchina rifilatrice e consente quindi di mantenerli in condizioni di salute ottimali per la successiva fase di ricaccio.
Nella forma di esecuzione qui descritta, tali mezzi di sostegno 12b comprendono degli attuatori ad olio.
In altre varianti esecutive, qui non rappresentate, i mezzi di sostegno possono essere degli attuatori a fluido di altro tipo oppure delle molle o strutturati in modo differente secondo altre realizzazioni del tipo noto.
Per quanto riguarda il parallelogramma articolato 13, esso è costituito da due coppie di tiranti 13a e 1 3 b , ciascuno dei quali presenta due punti di incernieramento, uno alla struttura portante 2 e una al telaio 11.
La posizione di taglio della lama 5a è regolabile tramite un gruppo di posizionamento 14, che come si osserva in fig. 5, è associato al gruppo di taglio 5 e al gruppo di aspirazione 6.
In particolare il gruppo di posizionamento 14 consente di mantenere costante la posizione di lavoro della lama di taglio 5a rispetto al terreno T sulla base della regolazione effettuata dall’operatore.
Secondo la preferita forma di esecuzione dell'invenzione, tale gruppo di posizionamento 14 comprende un mezzo di appoggio a terra 14a operativamente connesso a mezzi di regolazione dell’altezza 14b.
Preferibilmente il mezzo di appoggio a terra 14a è costituito da un rullo 15 e i mezzi di regolazione dell’altezza 14b comprendono attuatori a fluido 16 che permettono di stabilire l’altezza della lama 5a rispetto al terreno T.
In altre forme esecutive, qui non rappresentate, il gruppo di posizionamento 14 potrà essere costituito da tastatori meccanici 14a di altro tipo in appoggio a terra collegati a mezzi sensori che a loro volta comandano uno o più attuatori 14b che permettono di mantenere costante l'altezza della lama 5a rispetto al terreno T.
Per quanto riguarda la struttura portante 2 essa presenta mezzi di collegamento 17 per l’aggancio ad un veicolo agricolo atto a farla avanzare sul terreno T.
In un’altra variante esecutive la macchina potrà essere dotata di un gruppo di motorizzazione atto a renderla semovente.
Operativamente e secondo il metodo dell’invenzione la macchina rifilatrice viene utilizzata dopo la fase di raccolta del prodotto secondo la sequenza schematica rappresentata nelle figure da 6a a 6f.
In particolare nella fig. 6a si osserva l’ortaggio O nella fase finale della crescita, che viene tagliato secondo la tecnica nota, come rappresentato in fig. 6b per raccogliere la parte commestibile B.
Si osserva in fig. 6c, che dopo la raccolta del prodotto orticolo, lo scarto S rimane attaccato all’ortaggio O conficcato nel terreno T.
La macchina dell’invenzione interviene a partire dalla fase rappresentata in fig. 6c in cui l’ortaggio O comprendente lo scarto S è conficcato nel terreno e svolge come prima operazione, rappresentata in fig. 6d, il raddrizzamento in posizione verticale delle foglie di scarto stesse.
Immediatamente dopo, come si osserva in fig. 6e, viene eseguito il taglio dello scarto S con l’aspirazione dello stesso, come rappresentato in fig. 6f.
E’ da notare che l’operazione di aspirazione, oltre ad essere eseguita durante la fase di taglio, avviene anche precedentemente e successivamente alla stessa.
Infatti, come si osserva in fig. 6d, tra la lama 5a e la parte anteriore della bocca di aspirazione 10 e la lama 5a e la parte posteriore della stessa bocca di aspirazione 10 esiste rispettivamente una porzione libera di aspirazione anteriore 18a che permette l’aspirazione per il raddrizzamento dello scarto S.
Inoltre, è presente una porzione libera di aspirazione posteriore 18b che permette l’aspirazione per il risucchio della porzione di scarto S tagliato, come accennato in precedenza.
Questo permette quindi di raddrizzare lo scarto S per disporlo in posizione verticale, in modo da facilitare la successiva falciatura secondo una direzione perpendicolare al suo verso di crescita e di essere, in seguito, raccolto per aspirazione.
Il taglio essenzialmente perpendicolare della porzione di ortaggio da scartare diminuisce la superficie falciata a contatto con l’aria, diminuendo di conseguenza il possibile ingresso di batteri e l’ossidazione del prodotto che ne provocherebbero un più rapido deperimento.
Regolando la posizione di taglio all’altezza voluta dall’operatore, si raggiunge lo scopo prefissato che consiste nel mantenere le medesime caratteristiche di qualità della parte commestibile B dell’ortaggio O alla successiva fase di taglio e di raccolta, in quanto il tratto di ortaggio O sporgente dal terreno T è sempre lo stesso.
In base a quanto detto si comprende quindi che la macchina rifilatrice e il metodo dell’invenzione raggiungono tutti gli scopi prefissati.
In particolare l’invenzione raggiunge lo scopo di realizzare una macchina ed un metodo per il trattamento dei prodotti orticoli dopo la raccolta, che ne consenta il ricaccio a partire sempre dallo stesso punto, rappresentato dall’apice vegetativo.
E’ raggiunto anche lo scopo di ripulire il terreno prima della successiva ricrescita dei prodotti orticoli.
La macchina e il metodo dell’invenzione permettono di raggiungere anche i vantaggi che consistono, come precedentemente detto, di evitare un maggiore ingresso di batteri nell’ortaggio e di evitare una più rapida ossidazione del prodotto.
Ulteriore vantaggio raggiunto è costituito dal fatto che si riduce l’utilizzo di sostanze pesticide per il controllo e la riduzione degli organismi dannosi alle colture.
Sono raggiunti, inoltre, i vantaggi di evitare il coricamento delle foglie verso il basso, di ridurre la durata del ciclo di coltivazione tra una raccolta e l’altra e di eliminare un eventuale “surplus” aziendale.
Inoltre la macchina e il metodo dell'invenzione permettono di raggiungere i vantaggi di mantenere costante la qualità del prodotto e di velocizzarne la raccolta.
In fase esecutiva, alla macchina rifilatrice e al metodo dell’invenzione, potranno essere apportate varianti esecutive che, quantunque non rappresentate e non descritte in questa sede, qualora dovessero rientrare nel contenuto delle rivendicazioni che seguono, saranno tutte da ritenersi protette dal presente brevetto.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Macchina rifilatrice per il taglio della porzione di scarto (S) eccedente dall’apice vegetativo dell’ortaggio dopo la raccolta della parte commestibile, del tipo comprendente: - una struttura portante (2) provvista di mezzi di rotolamento (3, 4); - un gruppo di taglio (5) di detta porzione di scarto (S), posizionato nella parte inferiore di detta struttura portante (2); - una tramoggia (9) per l’accumulo di detta porzione di scarto (S); caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di aspirazione (6) disposto al di sopra di detto gruppo di taglio (5) e comunicante con detta tramoggia (9) per l’aspirazione di dette porzioni di scarto (S).
  2. 2) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detto gruppo di taglio (5) comprende almeno una lama (5a) disposta in prossimità del terreno.
  3. 3) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 2) caratterizzata dal fatto che detta lama (5a) è avvolta ad anello chiuso tra due tamburi (5b,5c).
  4. 4) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 3) caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti tamburi (5b,5c) presenta l’asse di rotazione parallelo al terreno (T).
  5. 5) Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ) a 4) caratterizzata dal fatto che detto gruppo di aspirazione (6) comprende un condotto di aspirazione (7) connesso a detta tramoggia (9) tramite l’interposizione di un organo aspirante (8).
  6. 6) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 5) caratterizzata dal fatto che detto condotto di aspirazione (7) presenta l’estremità superiore collegata alla bocca di aspirazione di detto organo aspirante (8) che presenta la bocca di mandata comunicante con detta tramoggia (9).
  7. 7) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5) o 6) caratterizzata dal fatto che detto condotto di aspirazione (7) presenta l’estremità inferiore con forma essenzialmente tronco-piramidale avente la base maggiore che definisce una bocca di aspirazione (10) disposta in corrispondenza di detto gruppo di taglio (5).
  8. 8) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 7) caratterizzata dal fatto che detta lama (5a) è completamente contenuta all’interno di detta bocca di aspirazione (10).
  9. 9) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7) o 8) caratterizzata dal fatto che la larghezza (I) di detta lama (5a) è inferiore alla larghezza (L) di detta bocca aspirante (10) per definire una porzione libera di aspirazione anteriore (18a) e una porzione libera di aspirazione posteriore ( 18 b) .
  10. 10) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 1 ) caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio (11 ) che supporta detto gruppo di taglio (5) e detto gruppo di aspirazione (6) ed è collegato a detta struttura portante (2) tramite almeno un parallelogramma articolato (13) per il movimento verticale e mezzi di sostegno ( 12 b ) per lo scarico del peso di detto telaio (11 ) su detta struttura portante (2).
  11. 11 ) Macchina (1) secondo la rivendicazione 10) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sostegno ( 12 b ) comprendono mezzi ammortizzatori.
  12. 12) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 11 ) caratterizzata dal fatto che detti mezzi ammortizzatori sono ammortizzatori a fluido.
  13. 13) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 11 ) caratterizzata dal fatto che detti mezzi ammortizzatori sono ammortizzatori a molle.
  14. 14) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10) a 13) caratterizzata dal fatto di comprendere un parallelogramma articolato disposto su ciascun lato della struttura portante (2) e che comprende una coppia di tiranti (13a, 13b), ciascuno dei quali presenta un primo punto incernierato a detta struttura portante (2) e un secondo punto incernierato a detto telaio (11 ) .
  15. 15) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di posizionamento (14) supportato da detta struttura portante (2) e associato a detto gruppo di taglio (5) e a detto gruppo di aspirazione (6) e provvisto di mezzi di appoggio a terra (14a) operativamente connessi a mezzi di regolazione dell’altezza (14b) di detto gruppo di taglio (5) e di detto gruppo di aspirazione (6).
  16. 16) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 15) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di appoggio a terra (14a) comprendono almeno un rullo (15).
  17. 17) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 15) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di appoggio a terra (14a) comprende almeno un tastatore meccanico in appoggio a terra connesso a mezzi sensori.
  18. 18) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazione da 15) a 17) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione dell’altezza (14b) sono mezzi attuatori operativamente connessi a detti mezzi di appoggio a terra (14a).
  19. 19) Macchina (1 ) secondo la rivendicazione 18) caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori sono attuatori a fluido.
  20. 20) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta struttura portante (2) comprende mezzi di collegamento (17) a mezzi di traino.
  21. 21 ) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3) a 20) caratterizzata dal fatto che detto lama (5a) presenta un profilo dentato.
  22. 22) Macchina (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3) a 20) caratterizzata dal fatto che detto lama (5a) presenta un profilo bisellato.
  23. 23) Macchina (1 ) una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rotolamento (3,4) sono ruote gommate.
  24. 24) Metodo per il taglio della porzione di scarto (S) eccedente dall’apice vegetativo dell’ortaggio dopo la raccolta della parte commestibile tramite l'utilizzo di una macchina rifilatrice del tipo comprendente: - una struttura portante (2) provvista di mezzi di rotolamento (3, 4); - un gruppo di taglio (5) di detta porzione di scarto (S), posizionato nella parte inferiore di detta struttura portante (2); - una tramoggia (9) per l’accumulo di detta porzione di scarto (S); caratterizzata dal fatto che detta operazione di aspirazione di detta porzione di scarto (S) eseguita da detto gruppo di aspirazione (6) avviene durante detta operazione di taglio di detta porzione di scarto (S) eseguita da detto gruppo di taglio (5).
  25. 25) Metodo secondo la rivendicazione 24) caratterizzato dal fatto che detta operazione di aspirazione di detta porzione di scarto (S) avviene anche precedentemente e successivamente a detta operazione di taglio di detta porzione di scarto (S).
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