ITVI20070215A1 - Gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore. - Google Patents

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ITVI20070215A1
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IT
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heat
heat exchange
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exchange vessel
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Anese Costante Dall
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Ht S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/44Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
    • A47J31/54Water boiling vessels in beverage making machines
    • A47J31/542Continuous-flow heaters

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale:
La presente invenzione interessa un gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore, atto ad essere impiegato in modo preferito ma non esclusivo in macchine da caffè per ottenere caffè espresso, cappuccini o altro ancora.
Notoriamente, alcuni elettrodomestici, quali ad esempio macchine da caffè, bollitori d'acqua, lavastoviglie e ferri da stiro, e, più in generale, gli apparecchi anche industriali che, per funzionare, necessitano di produrre acqua calda e/o vapore, prevedono un gruppo di riscaldamento che innalza ad un valore opportuno la temperatura di una certa portata d'acqua per produrre vapore o bevande calde quali caffè espresso, cappuccino, thè e così via.
Secondo una forma esecutiva attualmente in commercio, il gruppo di riscaldamento include un recipiente di scambio termico, meglio noto come caldaia, che contiene l'acqua da riscaldare ed alloggia al proprio interno mezzi riscaldanti, in genere un componente resistore del tipo ad immersione, cosiddetto corazzato o "a cartuccia", elettricamente connessi alla rete di alimentazione dell'energia elettrica. I mezzi riscaldanti trasformano l'energia elettrica in energia termica trasferendola per conduzione all'acqua presente nel recipiente di scambio termico. I gruppi di riscaldamento in esame, noti come "monostadio", comprendono altresì una coppia di termostati di controllo che regolano l'alimentazione dei mezzi riscaldanti in funzione del grado di riscaldamento dell'acqua che si desidera ottenere. Così, ad esempio in una macchina da caffè, qualora si voglia produrre caffè espresso, l'alimentazione dei mezzi riscaldanti viene interrotta quando il primo termostato rileva che la temperatura dell'acqua raggiunge circa 85-90°C, mentre se si deve produrre cappuccino i mezzi riscaldanti sono alimentati fino a quando il secondo termostato non rileva all'interno del recipiente una temperatura di almeno 140°C.
Per normativa, i gruppi di riscaldamento citati prevedono un ulteriore termostato di sicurezza che consente di interrompere l'alimentazione dei mezzi riscaldanti in caso di anomalie di funzionamento, legate ad un eccessivo innalzamento della temperatura all'interno del recipiente, in genere oltre i 220°C. Pertanto, nei gruppi riscaldatori di questo tipo il funzionamento dei mezzi riscaldanti è regolato essenzialmente dai termostati, mentre la potenza spesa per porre in funzionamento i mezzi riscaldanti è sempre la medesima, sull'ordine tipicamente dei 1.000-1.200 Watt in un macchina da caffè.
Ciò evidentemente provoca un dispendio energetico non ottimale e poco efficiente, in quanto le potenze necessarie per produrre acqua calda a 90°C o vapore a almeno 140°C sono in linea teorica inferiori.
Una soluzione alternativa, reperibile sul mercato, di gruppi di riscaldamento rimedia a tale problema; essa è contraddistinta da una coppia di recipienti di scambio termico l'uno affiancato all'altro, ognuno dei quali dotato di propri mezzi riscaldanti, termostato di controllo e termostato di sicurezza. In un primo recipiente di scambio termico si produce acqua calda ad una temperatura di circa 85-90°C, ad esempio per ottenere caffè espresso in una macchina da caffè, mentre il secondo recipiente di scambio termico è adatto a produrre vapore potendo innalzare la temperatura dell'acqua sino a più di 140°C.
In tal modo, le potenze fornite ai mezzi riscaldanti di ciascuno dei recipienti di scambio termico sono quelle effettivamente richieste per produrre l'acqua calda da un lato ed il vapore dall'altro, comunque inferiori a quella spesa nel caso di gruppi di riscaldamento monostadio.
Infatti, in una macchina da caffè con gruppo di riscaldamento "a due stadi" (due recipienti separati) la potenza necessaria per produrre acqua calda si aggira sui 400-500 Watt, mentre la potenza utile a produrre vapore è di circa 800 Watt.
Tuttavia, anche questa tipologia di gruppi di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore presenta alcuni riconosciuti inconvenienti. Il loro inconveniente principale deriva dal fatto che, per ottenere la diversificazione della potenza suddetta, si raddoppia inevitabilmente la strumentazione ed i componenti.
In particolare, è necessario predisporre un recipiente di scambio termico, un resistore ed un termostato di sicurezza addizionali rispetto alla versione monostadio di dispostivi di riscaldamento. Ciò comporta innanzitutto un aumento degli ingombri, aspetto critico se si considera gli apparecchi cui sono destinati i gruppi in esame per i quali la tendenza è, al contrario, di ridurre le dimensioni. Inoltre, un numero maggiore di componenti e strumenti da assemblare significa un aumento dei tempi di produzione ed allestimento, nonché in ultima analisi un aumento dei costi di produzione, a parità degli altri fattori coinvolti.
Il raddoppio della strumentazione significa altresì un incremento in assoluto dei rischi di guasti e, di conseguenza, degli interventi di riparazione e/o sostituzione, spesso da eseguire anche in condizioni di garanzia per l'acquirente.
Un non ultimo inconveniente è costituito dal fatto che il calore prodotto dai mezzi riscaldanti che funzionano a più alta temperatura rimane confinato nel corrispondente recipiente di scambio termico e sfruttato solamente da questo per produrre vapore. La presente invenzione intende risolvere gli inconvenienti della tecnica nota appena lamentati. In particolare, scopo primario dell'invenzione è fornire un gruppo di riscaldamento per generare acqua calda e/o vapore che, rispetto ai dispostivi noti a due stadi, presenti una dotazione ridotta di componenti mantenendo comunque un'elevata efficienza in termini di potenza richiesta per il funzionamento. E' secondo scopo dell'invenzione qui acclusa mettere a punto un gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore che risulti assemblabile più rapidamente rispetto all'arte nota.
Di conseguenza, è scopo dell'invenzione abbassare rispetto allo stato attuale dell'arte i costi di produzione di un gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore.
E' altro scopo della presente invenzione limitare rispetto alla tecnica nota gli interventi di riparazione e/o sostituzione di parti componenti di un gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore che limiti.
E' ulteriore scopo dell'invenzione contenere gli ingombri rispetto a gruppi equivalenti di tipo noto, facilitando le operazioni di montaggio all'apparecchio finale cui sono abitualmente destinati i gruppi in questione.
E' non ultimo scopo diminuire rispetto all'arte nota la potenza richiesta dai mezzi riscaldanti per portare l'acqua ad una data temperatura o, in altre parole, accorciare i tempi per ottenere acqua calda a tale temperatura, a parità di potenza fornita.
Gli scopi suddetti vengono raggiunti per mezzo di un gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore come alla rivendicazione 1 allegata, cui si rinvia per brevità.
Altre caratteristiche tecniche di dettaglio del gruppo di riscaldamento dell'invenzione sono riportate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, il gruppo di riscaldamento dell'invenzione risulta più compatto rispetto a gruppi equivalenti noti ai quali è paragonabile per prestazioni .
Nella fattispecie, il gruppo dell'invenzione conserva la modalità di funzionamento tipica di un gruppo cosiddetto "a due stadi" che prevede la diversificazione della potenza fornita ai mezzi riscaldanti a seconda che si voglia ottenere acqua calda o vapore, rispetto al quale possiede in ogni caso un ingombro alquanto ridotto.
Quanto appena detto viene conseguito risparmiando sulla componentistica del gruppo di riscaldamento: si pensi ad esempio al numero di recipienti di scambio termico, di mezzi riscaldanti in questo contenuti e di termostati di sicurezza.
Ancora vantaggiosamente, il gruppo di riscaldamento secondo l'invenzione è di agevole assemblaggio ed applicabile con estrema semplicità ad un apparecchio utilizzatore, quale ad esempio una macchina da caffè. Altrettanto vantaggiosamente, il gruppo secondo l'invenzione presenta un costo di produzione inferiore rispetto ai gruppi noti a due stadi.
In maniera vantaggiosa, inoltre, il calore sviluppato dal uno dei due irradiatori di calore nella relativa porzione del recipiente di scambio termico viene in parte convogliato all'altra porzione.
Pertanto, per portare ad esempio l'acqua alla temperatura T2il secondo irradiatore di calore del gruppo di riscaldamento dell'invenzione impiega meno tempo rispetto ai gruppi noti o, a parità di tempo, richiede un minor apporto di potenza poiché sfrutta il calore già eventualmente prodotto dal primo irradiatore di calore con cui l'acqua raggiunge la temperatura Τχ.
Gli scopi ed i vantaggi detti appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una preferita forma di realizzazione dell'invenzione data a titolo esemplificativo ma non limitativo con l'ausilio delle allegate tavole di disegno in cui: - la figura 1 è una vista in sezione longitudinale del gruppo di riscaldamento dell'invenzione;
- la figura 2 è un primo particolare di figura 1; - la figura 3 è una vista laterale di un secondo particolare di figura 1;
- la figura 4 è la vista di figura 3 secondo il piano di sezione A-A;
- la figura 5 è la vista in pianta di un terzo particolare di figura 1;
- la figura 6 è la vista di figura 5 secondo il piano di sezione A A;
- la figura 7 è una vista laterale di un quarto particolare di figura 1;
- la figura 8 è la vista di figura 7 secondo il piano di sezione A-A;
- la figura 9 è la vista in pianta di un quinto particolare di figura 1;
- la figura 10 è la vista di figura 9 secondo il piano di sezione A-A.
II gruppo di riscaldamento dell'invenzione, impiegato per generare acqua calda e/o vapore, viene rappresentato in figura 1 globalmente numerato con 1. Esso viene utilizzato a titolo preferenziale in macchine da caffè ma ciò non esclude l'installazione anche su altri apparecchi di uso domestico o industriale quali, ad esempio, ferri da stiro o bollitori d'acqua, tanto per citarne alcuni.
Si osserva che il gruppo di riscaldamento 1 comprende un recipiente di scambio termico, nel complesso indicato con 2, che accoglie internamente l'acqua da riscaldare, non illustrata, e mezzi riscaldanti, nell'insieme indicati con 3, contenuti all'interno del recipiente di scambio termico 2.
In accordo con l'invenzione, i mezzi riscaldanti 3, che propriamente generano l'acqua calda e/o il vapore, includono:
- un primo irradiatore di calore 4, disposto in corrispondenza di una prima porzione 5 del recipiente di scambio termico 2, che riscalda l'acqua ad una prima temperatura predefinita Ti, ad esempio almeno 140°C producendo vapore;
- un secondo irradiatore di calore 6, comunicante con il primo irradiatore di calore 4 e disposto in corrispondenza di una seconda porzione 7 del recipiente di scambio termico 2, che riscalda l'acqua ad una seconda temperatura predefinita T2, ad esempio 90°C, inferiore alla prima temperatura predefinita Τχ.
Ciascuna delle porzioni 5, 7 include un termostato di controllo, non rappresentato per comodità espositiva, che regola l'attivazione dei mezzi riscaldanti 3.
Oltre a ciò, il gruppo di riscaldamento 1 comprende anche un unico termostato di sicurezza, non raffigurato, accoppiato ad una delle porzioni 5, 7 del recipiente di scambio termico 2, come noto impiegato per interrompere l'alimentazione dei mezzi riscaldanti 3 qualora nelle porzioni 5 e 7, per qualche anomalia, la temperatura raggiunga valori elevati, dell'ordine di 200-220°C.
Inoltre, almeno una delle porzioni 5 e 7 è provvista esternamente di un guscio di rivestimento, non riportato nei disegni che seguono e realizzato in materiale refrattario, adatto ad aumentare l'isolamento termico delle porzioni 5 e 7.
II primo ed il secondo irradiatore di calore 4, 6 sono elettricamente connessi tra loro e, nel caso specifico, sono costituiti da rispettivi componenti resistori 8, 9 del tipo di per sé noto alla persona esperta del settore.
Ciascuno di essi è, infatti, composto da un nucleo cilindrico attorno al quale è disposto un avvolgimento filiforme in materiale metallico, ad esempio lega a base di ferro, cromo e tungsteno.
Il resistore 8 presenta altezza H maggiore dell'altezza h del resistore 9, come evidenzia la figura 2.
Il primo irradiatore di calore 4 è elettricamente connesso alla rete di alimentazione dell'energia elettrica tramite terminali elettrici 10.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo irradiatore di calore 4, 6 sono tra loro allineati e coassiali, separati da una luce L di lunghezza predeterminata. Gli irradiatori di calore 4, 6 sono, inoltre, contenuti in un corpo tubolare 11 realizzato in materiale metallico avente ottime proprietà di conducibilità termica e di resistenza all'ossidazione alle alte temperature.
Il corpo tubolare 11 è chiuso alle estremità Ila, llb da tappi di tenuta 12, 13 ed individua un asse longitudinale Y rispetto al quale gli irradiatori di calore 4, 6 sono coassiali.
Più in dettaglio, il tappo di tenuta 12 presenta una pluralità di fori passanti, non visibili, ognuno dei quali accoglie uno dei citati terminali elettrici 10. Secondo la preferita forma esecutiva qui descritta dell'invenzione, la prima porzione 5 e la seconda porzione 7 del recipiente di scambio termico 2 sono separate tra loro di una distanza prestabilita D ed interconnesse tra loro mediante il corpo tubolare 11, come mostrato ancora in figura 1.
Tale accorgimento costruttivo permette di evitare che, durante il funzionamento, il primo irradiatore di calore 4 influisca sul secondo irradiatore di calore 6 e provochi, così, interferenza tra le temperature Ti e T2.
La distanza prestabilita D presenta lunghezza inferiore rispetto alla lunghezza predeterminata della luce L e dipende dalle potenze di funzionamento richieste e, quindi, dal tipo di applicazione cui è destinato il gruppo di riscaldamento 1.
Valori esplicativi, quantunque puramente indicativi, della distanza D tra le porzioni 4, 5 sono compresi nell'intervallo di 8÷12 mm.
La figura 1 mostra, inoltre, che il gruppo di riscaldamento 1 comprende una flangia di connessione 14, adatta al collegamento dello stesso gruppo di riscaldamento 1 ad un apparecchio utilizzatore, ad esempio una macchina da caffè, tramite opportuni mezzi di unione, non raffigurati, inseriti nei fori trasversali passanti 15 praticati nella flangia 14. La flangia di connessione 14 è interposta tra le porzioni 5 e 7 del recipiente di scambio termico 2 e presenta un foro centrale passante 16 che consente il passaggio del corpo tubolare 11.
La flangia di connessione 14 è accoppiata tramite mezzi di collegamento, complessivamente segnalati con 17 e del tipo di per sé noto, al bordo periferico 7a della seconda porzione 7 del recipiente di scambio termico 2.
Preferibilmente ma non necessariamente, la prima porzione 5 del recipiente di scambio termico 2 comprende :
- un primo inserto 18 - vedi figure 3, 4 - che presenta un'apertura assiale passante 19 ed accoglie una prima sezione 20 del corpo tubolare 11 nella quale è contenuto il primo irradiatore di calore 4;
- una capsula sagomata 21 - vedi figure 5, 6 - che presenta un primo foro assiale passante 22 nel quale è inserito il primo inserto 18 in modo da risultare totalmente circondato dalla capsula sagomata 21 alla quale è accoppiato tramite mezzi di fissaggio, non visibili.
Il corpo tubolare 11 sporge per la prima estremità Ila dal bordo laterale 18a del primo inserto 18.
A sua volta, la seconda porzione 7 del recipiente di scambio termico 2 include:
- un secondo inserto 23 - vedi figure 7, 8 - che presenta una sede assiale cieca 24 che accoglie una seconda sezione 25 del corpo tubolare 11 nella quale è posto il secondo irradiatore di calore 6; - una calotta sagomata 26 - vedi figure 9, 10 - che presenta un secondo foro assiale passante 27 ove è accolto il secondo inserto 23 che viene circondato così completamente dalla calotta sagomata 26 alla quale è accoppiato tramite mezzi di fissaggio, nel complesso indicati con 28 in figura 1.
I mezzi di fissaggio 28 sono costituiti, ad esempio, da una vite il cui gambo ingrana in una madrevite 29 ricavata nel secondo inserto 23 e la cui testa è accolta in una scanalatura anulare 30 ricavata nel secondo inserto 30.
Il corpo tubolare 11 si dispone in corrispondenza della seconda estremità llb a ridosso del fondo trasversale 24a delimitante la sede assiale 24.
La sede assiale 24 del secondo inserto 23 si sviluppa coassialmente all'apertura assiale passante 19 del primo inserto 18.
Di preferenza, la capsula sagomata 21 e la calotta sagomata 26 presentano in sezione trasversale profili circolari aventi diametri esterni uguali tra loro. Inoltre, la capsula sagomata 21 presenta una prima bocca radiale passante 31 per l'ingresso dell'acqua da riscaldare ed una seconda bocca radiale passante 32 per l'uscita del vapore.
La calotta sagomata 26 presenta una terza bocca radiale passante 33 per l'ingresso dell'acqua da riscaldare ed una quarta bocca radiale passante 34 per l'uscita dell'acqua calda.
II gruppo di riscaldamento 1 comprende, inoltre, una coppia di circuiti articolati 35, 36 per il passaggio dell'acqua da riscaldare, ben visibili in figura 1, uno per ognuna delle porzioni 5, 7.
Il circuito articolato 35 è definito tra la parete esterna 18b del primo inserto 18 e la parete interna 21a della capsula sagomata 21 per la prima porzione 5 del recipiente di scambio termico 2.
Il circuito articolato 36 è definito tra la parete esterna 23b del secondo inserto 23 e la parete interna 26a della calotta sagomata 26 per la seconda porzione 7 del recipiente di scambio termico 2.
Nel caso specifico, ciascuno dei circuiti articolati 35, 36 è costituito da una scanalatura spiroidale ricavata rispettivamente sulla parete esterna 18b, 23b del primo inserto 18 e del secondo inserto 23. Tali circuiti articolati 35, 36 permettono, come noto, di aumentare la turbolenza dell'acqua che li percorre e, di conseguenza, lo scambio termico con i mezzi riscaldanti 3.
In uso, ipotizzando un funzionamento completo del gruppo di riscaldamento 1, perciò sia del primo irradiatore di calore 4 sia del secondo irradiatore di calore 5 contemporaneamente, nella porzione 5 del recipiente di scambio termico 2 la temperatura T2del vapore rimane sopra i 145-150°C per qualche minuto, mentre nella porzione 7 la temperatura Ti dell'acqua rimane superiore a 80°C per un intervallo di tempo più ampio, dell'ordine dei 30 minuti.
Perciò, per un tempo indicativo di 10-15 minuti, il gruppo di riscaldamento 1 è in grado di erogare sia vapore, ad esempio per produrre un cappuccino, sia acqua calda per produrre caffè espresso in una macchina da caffè.
Trascorsi 10-15 minuti, il primo irradiatore di calore 4 viene necessariamente alimentato, fornendo una potenza di circa 800 Watt per un brevissimo arco temporale, affinché la temperatura T2risalga sino a circa 200°C e rimanga per altri 10-15 minuti a valori consoni alla produzione di vapore.
La specifica costruzione del gruppo di riscaldamento 1, con i due irradiatori di calore 4, 6 tra loro distinti ma comunicanti, permette che, a seguito dell'alimentazione del primo irradiatore 4, parte del calore giunga alla seconda porzione 7, rallentando la diminuzione della temperatura T2dell'acqua ed allontanando il momento in cui anche il secondo irradiatore di calore 6 deve essere alimentato.
Infatti, dopo circa 30 minuti dal momento iniziale di riferimento, anche il secondo irradiatore di calore 6 deve essere alimentato, fornendo una potenza ancora pressoché istantanea poco superiore ai 400 Watt, che riporta la temperatura T2a valori superiori ai 100°C e, comunque, a valori adatti alla produzione di acqua calda per un ulteriore intervallo di tempo di circa 30 minuti.
L'aspetto peculiare del gruppo di riscaldamento 1 dell'invenzione risiede, dunque, nel fatto che gli irradiatori di calore 4, 6 sono in comunicazione tra loro: ciò garantisce che quando uno di essi entra in funzione una parte del calore prodotto venga trasferita all'altro e sfruttata nel successivo funzionamento, con i conseguenti risparmi di tempo o di potenza per ottenere il risultato voluto rispetto a gruppi equivalenti di tipo noto.
II gruppo di riscaldamento secondo l'invenzione, grazie alla particolare configurazione delle sue parti componenti, è altresì molto compatto e raggiunge un'elevata efficienza poiché le perdite di calore sono limitate.
In conclusione, sulla base della descrizione fornita si deduce chiaramente che il gruppo di riscaldamento dell'invenzione raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi precedentemente menzionati.
In fase esecutiva, potranno essere apportate modifiche al gruppo di riscaldamento secondo l'invenzione consistenti, ad esempio, in una diversa forma costruttiva del recipiente di scambio termico in cui la prima e la seconda porzione potranno appartenere ad un unico corpo pur rimanendo tra loro distinte e separate.
I termostati di controllo e sicurezza potranno essere associati alle porzioni del recipiente di scambio termico nei punti più congeniali stabiliti dal costruttore, ad esempio in apposite feritoie ricavate sulla parete esterna della capsula sagomata e della calotta sagomata prima citate.
Ovviamente, il gruppo di riscaldamento secondo l'invenzione sarà operativamente connesso ad un'unità logica di elaborazione e controllo che ne governa il funzionamento .
E' chiaro, infine, che potranno essere realizzate numerose altre varianti del gruppo di riscaldamento in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell'idea inventiva già espressa, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di riscaldamento (1) per la generazione di acqua calda e/o vapore comprendente almeno un recipiente di scambio termico (2), atto ad accogliere internamente detta acqua da riscaldare, e mezzi riscaldanti (3), contenuti all'interno di detto recipiente di scambio termico (2), atti a generare detta acqua calda e/o detto vapore, caratterizzato dal fatto che detti mezzi riscaldanti (3) includono: - un primo irradiatore di calore (4), disposto in corrispondenza di una prima porzione (5) di detto recipiente di scambio termico (2), atto a riscaldare detta acqua ad una prima temperatura predefinita (Ti); - un secondo irradiatore di calore (6), comunicante con detto primo irradiatore (4), disposto in corrispondenza di una seconda porzione (7) di detto recipiente di scambio termico (2), atto a riscaldare detta acqua ad una seconda temperatura predefinita (T2) inferiore a detta prima temperatura predefinita (Ti).
  2. 2. Gruppo (1) come alla rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo irradiatore di calore (4, 6) sono elettricamente connessi tra loro e sono costituiti da componenti resistori (8, 9), detto primo irradiatore di calore (4) essendo elettricamente connesso alla rete di alimentazione dell'energia elettrica tramite terminali elettrici (10).
  3. 3. Gruppo (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo irradiatore di calore (4, 6) sono tra loro allineati e coassiali, separati da una luce (L) di lunghezza predeterminata.
  4. 4. Gruppo (1) come alla rivendicazione 3) caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo irradiatore di calore (4, 6) sono contenuti in un corpo tubolare (11), chiuso alle estremità da tappi di tenuta (12, 13), individuante un asse longitudinale (Y) rispetto al quale detti irradiatori di calore (4, 6) sono coassiali.
  5. 5. Gruppo (1) come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che uno di detti tappi di tenuta (12, 13) presenta una pluralità di fori passanti ognuno dei quali accoglie uno di detti terminali elettrici (10).
  6. 6. Gruppo (1) come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che dette prima (5) e seconda porzione (7) di detto recipiente di scambio termico (2) sono separate tra loro di una distanza prestabilita (D) ed interconnesse tra loro mediante detto corpo tubolare (11).
  7. 7. Gruppo (1) come alla rivendicazione 6) caratterizzato dal fatto che detta distanza prestabilita (D) presenta lunghezza inferiore rispetto a detta lunghezza predeterminata di detta luce (L).
  8. 8. Gruppo (1) come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (5) di detto recipiente di scambio termico (2) comprende: - un primo inserto (18) presentante un'apertura assiale passante (19) che accoglie una prima sezione (20) di detto corpo tubolare (11) nella quale è contenuto detto primo irradiatore di calore (4); - una capsula sagomata (21) presentante un primo foro assiale passante (22) nel quale è inserito detto primo inserto (18) che è totalmente circondato da detta capsula sagomata (21) alla quale è accoppiato tramite mezzi di fissaggio.
  9. 9. Gruppo (1) come alla rivendicazione 8) caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare (11) sporge per una prima estremità (Ila) dal bordo laterale (18a) di detto primo inserto (18).
  10. 10. Gruppo (1) come alla rivendicazione 8) caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione (7) di detto recipiente di scambio termico (2) include : - un secondo inserto (23) presentante una sede assiale cieca (24) che accoglie una seconda sezione (25) di detto corpo tubolare (11) nella quale è contenuto detto secondo irradiatore di calore (6); - una calotta sagomata (26) presentante un secondo foro assiale (27) passante nel quale è accolto detto secondo inserto (23) che è completamente circondato da detta calotta sagomata (26) a cui è accoppiato tramite mezzi di fissaggio (28).
  11. 11. Gruppo (1) come alla rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare (11) si dispone in corrispondenza di una seconda estremità (llb) a ridosso del fondo trasversale (24a) delimitante detta sede assiale cieca (24).
  12. 12. Gruppo (1) come alla rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detta sede assiale (24) di detto secondo inserto (23) si sviluppa coassialmente a detta apertura assiale (19) di detto primo inserto (18).
  13. 13. Gruppo (1) come alla rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detta capsula sagomata (21) presenta una prima bocca radiale passante (31) per l'ingresso di detta acqua da riscaldare ed una seconda bocca radiale passante (32) per l'uscita di detto vapore e detta calotta sagomata (23) presenta una terza bocca radiale passante (33) per l'ingresso di detta acqua da riscaldare ed una quarta bocca radiale passante (34) per l'uscita di detta acqua calda .
  14. 14. Gruppo (1) come alla rivendicazione 12) caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di circuiti articolati (35, 36) per il passaggio dell'acqua da riscaldare, uno definito tra la parete esterna (18b) di detto primo inserto (18) e la parete interna (21a) di detta capsula sagomata (21) per detta prima porzione (5) di detto recipiente (2) e l'altro tra la parete esterna (23b) di detto secondo inserto (23) e la parete interna (26a) di detta calotta sagomata (26) per detta seconda porzione (7) di detto recipiente (2).
  15. 15. Gruppo (1) come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto di comprendere una flangia di connessione (14), atta al collegamento di detto gruppo di riscaldamento (1) ad un apparecchio utilizzatore, interposta tra dette porzioni (5, 7) di detto recipiente di scambio termico (2).
  16. 16. Gruppo (1) come alla rivendicazione 15) caratterizzato dal fatto che detta flangia di connessione (14) presenta un foro centrale passante (16) per il passaggio di detto corpo tubolare (11) ed è accoppiata tramite mezzi di collegamento al bordo periferico di detta seconda porzione (7) di detto recipiente di scambio termico (2).
  17. 17. Gruppo (1) come alla rivendicazione 11) caratterizzato dal fatto che detta capsula sagomata (18) e detta calotta sagomata (26) presentano in sezione trasversale profili circolari aventi diametri esterni uguali tra loro.
  18. 18. Gruppo (1) come alla rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che almeno una di dette porzioni (5, 7) è provvista esternamente di un guscio di rivestimento atto ad aumentare l'isolamento termico di dette porzioni (5, 7).
  19. 19. Gruppo (1) come alla rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette porzioni (5, 7) comprende un termostato di controllo atto a regolare l'attivazione di detti mezzi riscaldanti (3).
  20. 20. Gruppo (1) come alla rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto di comprendere un termostato di sicurezza accoppiato ad una tra dette prima (5) e seconda porzione (7) di detto recipiente di scambio termico (2).
  21. 21. Gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore come sostanzialmente descritto ed illustrato e per gli scopi prefissati.
ITVI20070215 2007-08-03 2007-08-03 Gruppo di riscaldamento per la generazione di acqua calda e/o vapore. ITVI20070215A1 (it)

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