ITVE20130020A1 - Motore endotermico compatto non vibrante - Google Patents

Description

Motore Endotermico Compatto Non Vibrante: Descrizione 8 gennaio 2013

DESCRIZIONE

Il M.E.C.No.V. à ̈ un motore a combustione interna a moto alternativo degli stantuffi, che utilizza il ciclo termodinamico due tempi con lavaggio unidirezionale della camera di combustione. L’innovazione fondamentale che lo caratterizza à ̈ il meccanismo Poniz per la trasformazione del moto assiale alternato degli stantuffi in moto rotatorio dell'albero motore. Tale meccanismo à ̈ costituito da tre parti fondamentali:

un'asta qui nominata “asta a T" costituita da uno stelo cilìndrico a un'estremità collegato fissamente al centro dello stantuffo e all'altra biforcuto in due bracci tra essi uguali, perpendicolari allo stelo e che si sviluppano in direzioni opposte

una camma cilindrica cava ai centro (quindi con sezione assiale a forma di corona circolare) il cui profilo movente (che può avere forma sinusoidale o ottimizzata per evitare impuntamenti e sfruttare al meglio la spinta dello stantuffo) à ̈ rivolto verso l'interno delia cavità centrale ed à ̈ replicato identicamente due volte nell’angolo giro un elemento fisso a telaio qui nominato "guida" le cui dimensioni gli permettano di penetrare nella cavità centrale della camma cilindrica; la guida a sua volta permetta attraverso se stessa lo scorrimento dell’asta a T in senso puramente assiale, vincolandone cioà ̈ i bracci così da evitarne la rotazione intorno all'asse dello stelo Sul telaio à ̈ appoggiato, infilato attorno alla guida un cuscinetto assiale (a rullini o di altro tipo, comunque un elemento che idealmente costituisca un’interfaccia antiaderente) sopra il quale poggia e può scorrere ruotando intorno al proprio asse la camma cilindrica, che come il cuscinetto à ̈ attraversata dalla guida; i bracci dell’asta a T sono infilati nella guida fino a poggiare le loro estremità sul profilo movente della camma cilindrica.

Il movimento dello stantuffo, suscitato dal ciclo termodinamico che avviene nel cilindro, andrà a far scorrere i bracci nella guida con un movimento puramente assiale alternato; le estremità dei bracci agiranno da punteria sul profilo movente della camma cilindrica che ne trarrà movimento di pura rotazione attorno al proprio asse. Grazie all’azione della guida sull'asta a T, la coppia che muove la camma non suscita alcuna rotazione della punteria e quindi dello stantuffo.

Unico inventore nonché richiedente del presente brevetto:

Pierfrancesco Poniz, nato il 28 maggio 1986 a Venezia, Italia Pagina 1/4 Motore Endotermico Compatto Non Vibrante: Descrizione

Questo appena descritto à ̈ il meccanismo Poniz, caratterizzato dai fatto che permette la trasformazione del movimento puramente assiale dello stantuffo in movimento di rotazione delia camma cilindrica attorno al medesimo asse di oscillazione dello stantuffo, con il minimo numero di parti in movimento (asta a T solidale allo stantuffo e camma cilindrica poggiante sui cuscinetto assiale).

Rispetto al classico sistema biella- manovella ad oggi massimamente utilizzato, il meccanismo Poniz non suscita alcuno scampanamento sullo stantuffo, il cui mantello può dunque essere di molto ridotto, a favore deila riduzione degli ingombri.

Il fatto che poi lo stelo dell'asta a T sia dì sezione cilindrica e abbia moto puramente assiale, favorisce la presenza di una camera di precompressione, realizzata con una parete che chiuda la canna del cilindro sul retro dello stantuffo (e sia quindi attraversata dallo stelo dell’asta a T) e che sfrutti il secondo effetto dello stantuffo per sospingere nel cilindro la carica fresca in ingresso (che vi giunge tramite delle valvole di non ritorno a lamelle o simili): ciò trova la massima applicazione per il lavaggio dei cilindro nei motori con ciclo a due tempi.

Per questo il M.E.C.No.V. utilizza un ciclo a due tempi, in particolar modo con lavaggio unidirezionale della camera di combustione: questo tipo di lavaggio à ̈ il più efficace, ma richiedendo (non volendo utilizzare valvole a fungo) due stantuffi contrapposti nel cilindro, fino ad oggi prevedeva pure la presenza di due alberi a gomiti alle estremità dei cilindro.

Grazie al meccanismo Poniz, nel M E.C.No.V. non si ha più né l’ingombro di una soffiante esterna per il lavaggio della camera di combustione né dei due alberi alle estremità del cilindro: due stantuffi con relativi meccanismi Poniz stanno alle estremità del cilindro, e l’unico albero motore, dritto e più esile di un albero a gomiti poiché sollecitato solo a torsione, posto parallelamente al cilindro a fianco dì esso, funge anche da albero di sincronizzazione (tramite rotismi o simili) del movimento delle camme cilindriche.

La contrapposizione dei meccanismi Poniz agenti in sincronia agli estremi del cilindro ne bilancia le inerzie interne oscillanti: pur tuttavia resterebbero così sbilanciate le inerzie rotanti (eventualmente giroscopiche in caso di movimenti dell'intero motore) delie camme cilindriche, peraltro pulsanti come la spinta derivante dalla combustione. A ciò si ovvia nel M.E.C.No.V, affiancando parallelamente al primo cilindro un secondo cilindro uguale con camme cilindriche rotanti nel senso opposto, direttamente ingranate o sincronizzate con quelle del primo cilindro tramite rotismi o simili. I due cilindri possono avere ciclo termodinamico sfasato di mezzo periodo così da aumentare la continuità del moto, limitando la necessità di masse volaniche già costituite dalle camme cilindriche.

A parità di ingombri à ̈ quindi evidente come il M.E.C.No.V. abbia una maggior densità di potenza rispetto a qualsiasi motore a combustione interna fino ad oggi utilizzato per trasporti di qualsiasi tipo o per la generazione dì potenza. Il M.E.C.No.V presenta inoltre una maggior semplicità costruttiva avendo un minor numero di parti in movimento, il cui moto à ̈ peraltro intrinsecamente bilanciato.

I disegni presentati insieme alla presente descrizione mostrano:

in “fig. 1" la vista frontale (sopra) cioà ̈ lo sviluppo assiale di un cilindro del M.E.C.No.V., affiancato dall’albero motore e la vista in pianta (sotto) della porzione di telaio che li sostiene

in “fig. 2" la vista esplosa frontale e laterale (affiancate), ovvero le due viste perpendicolari lungo l’asse del cilindro, delle sue parti fondamentali

in "fig. 3" la vista d’ingombro in pianta del M E.C.No.V.

Eventuali dettagli costruttivi abbozzati nei disegni e qui non descritti sono presenti ai puro scopo di stimolare la visione del lettore di un possibile assemblaggio della macchina descritta, perciò non vincolanti come invece gli elementi sopra descritti ai fini della caratterizzazione del brevetto.

A seguire la lista degli elementi disegnati: 1) Stantuffo

2) Asta a T

3) Camera di precompressione

4) Camma cilindrica

5) Cuscinetto assiale

6) Guida

7) Telaio

8) Albero motore e di sincronizzazione

Claims (10)

1. Motore Endotermico Compatto Non Vibrante RIVENDICAZIONI 1) Motore a combustione interna a due tempi comprendente almeno un cilindro con due stantuffi contrapposti all'interno di esso, caratterizzato dal fatto che: Detti due stantuffi hanno moto assiale alternato - Quando i due detti stantuffi si muovono verso le estremità del cilindro ciascuno di essi spinge all' esterno del ciliro una "asta a T. - Ciascuna di dette "aste a T comprende uno stelo e due bracci Detto stelo à ̈ fissato ad un’estremità al retro deSo stantuffo, all’altra estremità à ̈ fissato a detti due bracci che si biforcano in direzioni opposte e terminano con rotelle o altro tipo di punterie Il moto di detto stelo di detta †̃asta a T' à ̈ puramente assale e tale stelo scivola attraverso ima parate che chiude l’estremità corrispondente di detto cilindro.
2. 2) Motore a combustione interna a due tempi secondo la rivendicazione 1 in cui a ciascuna estremità di ciascun cilindro esiste un elemento detto guida che à ̈ fisso con telaio del motore; (tetta guida vincola detti bracci dell’asta a T, cosicché detta asta a T e detto relativo stantuffo possono scorrere nella sola direzione dell'asse del cilindro che accoglie detto stantuffo, a detto stantuffo e alla relativa asta a T à ̈ quindi impedita la rotazione intorno all'asse del cilindro.
3. 3) Motore a combustione interna a due tempi secondo le rivendicazioni precedenti comprendente due camme cilindriche cave associate a ciascun cilindro e caratterizzate dal tetto che: - Ciascuna di dette due camme cilindriche contiene una detta guida all'interno della sua cavità L'asse di detto cilindro coincide con Tasse delle due dette camme cilindriche - Dette due camme cilindriche sono associate ai detti stantuffi attraverso detti bracci di dette aste a T, i quali agiscono sui profili di dette camme cilindriche tramite rotelle o altri tipi di punterie; dette camme cilindriche sono vincolate dal telaio In modo che possano esclusivamente ruotare attorno al proprio asse.
4. 4) Motore a combustione interna a due tempi secondo le rivendicazioni precedenti nel quale la forma di ciascun profilo di dette camme cilindriche si ripete due volte nell'intera circonferenza di dette camme cilindriche.
5. 5) Motore a combustione interna a due tempi secondo la rivendicazione 3 in cui il secondo effetto di detto stantuffo precomprime la carica fresca per il lavaggio in una camera apposita realizzata dietro lo stantuffo grazie a detta parete che delimita l'estremità corrispondente di detto cilindro e attraversata da detto stelo fissato a detto stantuffo.
6. 6) Motore a combustione interna a due tempi secondo la rivendicazione 3 ove un albero motore rettilineo à ̈ mosso tramite rotismi o simili meccanismi per trasferimento del moto, e suo asse à ̈ parallelo all’asse del cilindro.
7. 7) Motore a combustione interna secondo la rivendicazione precà ̈dente in cui detto albero motore, che riceve il moto da dette camme cilindriche, serve anche da albero di sincronizzazione tra le due camme cilindriche assodate a ciascun detto cilindro.
8. 8) Motore a combustione interna a due tempi secondo la precedente rivendicazione nel quale ciascun paio di dette camme cilindriche associate a un cilindro condivide il suo moto con un altro paio di camme cilindriche associate ad un altro cilindro, e dette due paia di camme cilindriche sono direttamente connesse o sincronizzate fra loro attraverso rotismi o simili meccanismi per il trasferimento del moto.
9. 9) Motore a combustione interna a due tempi secondo una o più precedenti rivendicazioni nel quale almeno due cilindri sono associati a detto albero motore.
10. 10) Motore a combustione interna a due tempi secondo la rivendicazione 3 nel quale dette camme cilindriche che portano il moto all'albero hanno un diametro interno della loro sezione assiale minore del diametro della sezione assiale del cilindro.