ITVE20010008A1 - Complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
"Complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti"
La presente invenzione concerne un complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti.
Nelle opere di finitura interna delle costruzioni edilizie hanno trovato e trovano tuttora larga diffusione le lastre in gesso rivestito (cartongesso), che vengono applicate con sistemi tradizionali a strutture metalliche leggere, a loro volta fissate alle strutture portanti orizzontali e verticali dell’edificio. Generalmente queste strutture metalliche leggere sono costituite da profilati metallici a U ed a C di varie forme e dimensioni, che nel caso dei soffitti devono essere fissate alle strutture portanti orizzontali, mentre nel caso delle contropareti devono essere fissate alle strutture portanti verticali. Più particolarmente, i profilati metallici a U costituiscono le guide perimetrali e vengono fissate alle strutture portanti perimetrali delle superfici da rivestire, sia orizzontali che verticali, mentre i profilati a C si inseriscono nelle guide a U e vengono a loro volta fissati alla struttura portante a mezzo di idonei collegamenti.
Le lastre di cartongesso vengono applicate ai profilati a C, che pertanto devono presentare una disposizione idonea a tale applicazione. A seconda delle esigenze, la struttura metallica leggera, alla quale vengono applicate le lastre di cartongesso può variare, ed in particolare può essere semplice o doppia. Una struttura leggera è semplice se è formata da una serie di profilati a C paralleli, privi di collegamenti diretti tra loro ma collegati solo ai profilati a U, che formano le guide perimetrali. Una struttura leggera è invece doppia se è formata da una serie di profilati a C paralleli, collegati tra loro mediante una seconda serie di profilati disposti ortogonalmente ad essi e fissati alla struttura portante.
Le strutture portanti doppie si distinguono a loro volta in strutture complanari, quando i profilati a C della prima serie giacciono sullo stesso piano dei profilati a C della seconda serie e sono uniti di testa ad essi, ed in strutture sovrapposte, quando i profilati a C della prima serie appoggiano ai profilati a C della seconda serie e cioè determinano una sovrapposizione con incrocio a 90°.
Attualmente a seconda del tipo di struttura leggera da ottenere, e quindi a seconda della disposizione reciproca dei profilati che la formano, vengono utilizzati differenti organi di connessione, che, oltre ad essere di complessa e costosa realizzazione, sono di difficoltosa installazione ed obbligano l'installatore a tenere a magazzino quantitativi di tutti i tipi.
Questo numero elevato di differenti organi di connessione aumenta anche per il fatto che la realizzazione dì una struttura metallica leggera può richiedere anche differenti disposizioni dei profilati a C, ad esempio per disporre in una struttura doppia sovrapposta i profilati della struttura primaria con la base ortogonale alla base dei profilati della struttura secondaria, oppure per vincolare i profilati a C di una struttura semplice o doppia alle guide perimetrali, oppure per vincolare di testa due profilati a C.
Un altro inconveniente delle note strutture metalliche leggere consiste nel fatto che i noti sistemi di connessione richiedono profilati a C con i lembi delle ali laterali ripiegati all’interno parallelamente alla base, per consentire l’aggancio di detti mezzi di connessione, e ciò comporta un elevato spreco di materiale.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che la corretta connessione tra profilati richiede un’esatta individuazione sui profilati della struttura primaria delle corrette posizioni, in corrispondenza delle quali devono essere vincolati i profilati della struttura secondaria. Ciò richiede di effettuare in questi profilati della struttura primaria precise misurazioni e segnature dei punti di applicazione dei profilati che formano la struttura secondaria.
Scopo dell’invenzione è di eliminare tutti questi inconvenienti e di realizzare un complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere, che utilizzi un nuovo tipo di profilato a C ed un unico organo di connessione, che possa essere utilizzato in differenti maniere per connettere tra loro in tutti i possibili modi i profilati a C.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare strutture metalliche leggere utilizzando profilati a C tal quali, oppure utilizzando profilati scatolari ottenuti con l’accoppiamento dei profilati a C.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare strutture metalliche leggere in forma rapida ed agevole, senza dover ricorrere a rigorose misurazioni sui singoli profilati a C prima di effettuare le connessioni tra gli stessi.
Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti, comprendente profilati a C ed organi di connessione tra detti profilati a C, caratterizzato dal fatto che:
- l’ala laterale di ciascun profilato a C è interessata nella fascia mediana longitudinale da una pluralità di bugne rettangolari equidistanziate, ciascuna bugna presentando una porzione rettangolare distanziata dal piano dell'ala e separato da questa, per tutta la lunghezza dei suoi due lati trasversali, da due feritoie,
- la base di ciascun profilato a C ha forma e dimensioni pari a due ali laterali affiancate,
- l'interasse tra le bugne di ciascuna fascia è sostanzialmente doppio della larghezza di ciascuna bugna,
- ciascun organo di connessione è costituito da una piastrina metallica a forma sostanzialmente rettangolare, provvista ad un’estremità di due suoi lati opposti di una coppia di linguette ortogonali al piano di detta piastrina e rivolte da una stessa parte rispetto ad essa, e provviste all’altra estremità di detti lati di una eguale coppia di linguette rivolte dalla parte opposta, - lo spessore di ciascuna linguetta è sostanzialmente pari alla distanza tra la porzione rettangolare di ciascuna bugna ed il piano dell’ala del profilato, - la larghezza di ciascuna feritoia è almeno pari allo spessore di ciascuna linguetta,
- l’altezza di ciascuna linguetta alla sua base è sostanzialmente pari alla lunghezza del lato trasversale della porzione rettangolare di ciascuna bugna,
- l’interasse tra le linguette di ciascuna coppia è sostanzialmente pari alla larghezza del profilato a C,
- l’interasse tra le due linguette corrispondenti delle due coppie è sostanzialmente pari all’interasse tra fasce adiacenti di bugne di detto profilato.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in pianta un profilato a C del complesso secondo l’invenzione,
la figura 2 lo mostra secondo la vista laterale II - Il di figura 1 ,
la figura 3 lo mostra secondo la sezione trasversale III - III di figura 1 , la figura 4 mostra in vista assonometrica un organo di connessione del complesso secondo l’invenzione,
la figura 5 illustra in vista assonometrica le modalità di vincolo di due profilati della struttura secondaria ad un profilato complanare della struttura primaria,
la figura 6 schematizza in vista assonometrica il movimento impartito all’organo di connessione per effettuare il vincolo illustrato in figura 5,
la figura 7 illustra in vista assonometrica le modalità di vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato sovrapposto della struttura primaria,
la figura 8 illustra in vista assonometrica differenti modalità di vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato sovrapposto della struttura primaria,
la figura 9 mostra in sezione trasversale un profilato scatolato,,
la figura 10 illustra in vista assonometrica le modalità di vincolo di un profilato della struttura primaria ad una guida perimetrale, la figura 11 illustra in vista assonometrica le modalità di vincolo di testa di due profilati,
la figura 12 mostra in vista laterale una porzione di profilato a C, al quale è applicato un dispositivo di aggancio ad una struttura portante, la figura 13 lo mostra in pianta secondo la vista XIII - XIII di figura 12, e la figura 14 lo mostra secondo la sezione XIV - XIV di figura 13.
Come si vede dalle figure, gli elementi base del complesso secondo l’invenzione sono due e precisamente un particolare profilato 2, conformato a C, ed un particolare organo di connessione 4, che può definirsi universale, in quanto in grado di connettere tra loro nei vari modi possibili i profilati 2 a C.
Il profilato 2 a C presenta ciascuna ala laterale 6 interessata sulla fascia mediana longitudinale da una serie di bugne rettangolari 8, distanziate tra loro con interasse costante, pari al doppio della lunghezza di ciascuna bugna.
Ciascuna bugna presenta una porzione rettangolare 10 distanziata dal piano dell’ala 6 e separata da questa, in corrispondenza dei suoi lati trasversali, da due feritoie 12 di lunghezza sostanzialmente pari ai lati stessi.
La larghezza di ciascuna feritoia 12 è sostanzialmente pari al doppio della distanza della porzione rettangolare 10 di ciascuna bugna 8 dal piano dell’ala 6, distanza che è sostanzialmente pari, come meglio si vedrà in seguito, allo spessore delle linguette previste nell'organo di connessione 4.
La base 14 del profilato 2 ha larghezza sostanzialmente doppia della larghezza di ciascuna ala laterale 6 e può essere considerata ottenuta dall’affiancamento di due ali laterali 6. Conseguentemente la distanza tra gli assi delle due serie di bugne 8 ricavate nella base 14 del profilato 2 è pari alla distanza, misurata trasversalmente lungo il profilato 2, tra gli assi di ciascuna serie di bugne ricavate nella base 14 e della serie di bugne ricavate nell’ala laterale adiacente.
L’organo di connessione 4 è costituito da una piastrina d’acciaio 16 a forma rettangolare, di larghezza sostanzialmente pari alla larghezza del profilato 2. Da un’estremità dei due lati opposti di detta piastrina 16 si dipartono, in direzione ad essa ortogonale e da una stessa parte, una coppia di linguette 18 di altezza sostanzialmente pari alla lunghezza delle feritoie 12.
Un’altra coppia di linguette 18' si dipartono all'altra estremità degli stessi lati della piastrina 16, ma in direzione opposta rispetto alle linguette 18, per i motivi che risulteranno chiari in seguito.
In realtà le linguette 18 e 18', che si dipartono da uno stesso lato della piastrina 16 non sono perfettamente complanari, ma la distanza tra le linguette 18’ è leggermente superiore rispetto alla distanza tra le linguette 18.
L’interasse tra le coppie di linguette 18 e 18’ è sostanzialmente pari all’interasse costante tra le serie adiacenti di bugne 8 del profilato 2.
Lo spessore della lamiera che forma l’organo di connessione 4 è tale da consentire la piegatura sia delle linguette 18, 18’, sia della piastrina 16, ed a tal fine è anzl· previsto che alla base di ciascuna linguetta e lungo la linea mediana trasversale della piastrina 16 siano praticate delle linee di piegatura facilitata 20, 20’, 20”. Inoltre, sempre allo scopo di facilitare tale piegatura, è previsto che la superficie della piastrina stessa sia interessata da una serie di aperture di alleggerimento 22, che sono indicate in figura 4.
Con l’organo di connessione ora descritto è possibile effettuare praticamente tutte le possibili connessioni tra profilati 2, allo scopo di ottenere le desiderate strutture metalliche leggere, come risulta dai seguenti esempi.
ESEMPIO 1 : Vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato complanare della struttura primaria (cfr. fio. 5)
In questo caso è necessario vincolare di testa due profilati 2 della struttura secondaria all'ala laterale 6' del profilato 2' della struttura primaria. Per fare ciò, dopo che l’estremità di ciascun profilato 2 della struttura secondaria è stato tagliato a filo delle bugne 8, all’estremità stessa viene applicato un organo di connessione 4, in modo che la sua coppia di linguette 18 si inserisca tangenzialmente nelle due bugne 8 delle ali laterali 6.
Successivamente il profilato così preparato viene accostato di testa all’ala 6’ del profilato 2’ della struttura primaria e successivamente l’organo di connessione 4 viene ripiegato a metà di 180° al di sopra dell’ala laterale 6’ di detto profilato 2’ (cfr. fig. 6), in modo che le due linguette 18’ attraversino le due, feritoie antistanti di due bugne 8’ ricavate in detta ala laterale 6' e vengano fatte posizionare all’esterno della porzione rettangolare 10 delle bugne 8 impegnate dalle linguette 18.
Quest’operazione è possibile grazie alla posizione non complanare delle linguette 18 rispetto alle linguette 18’.
ESEMPIO 2: Vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato sovrapposto della struttura primaria (cfr. fio. 7)
In questo caso le due linguette 18 di un organo di connessione 4 impegnano tangenzialmente due bugne affacciate, presenti nelle due ali laterali 6 del profilato 2 della struttura secondaria, mentre le due linguette 18’ si inseriscono ortogonalmente nelle due feritoie 12’ di due bugne 8’ adiacenti, ricavate nell’ala laterale 6’ del sovrastante profilato ortogonale 2’ della struttura primaria. Dopo l’inserimento, le linguette 18’ possono essere ripiegate a 90°, assicurando in tal modo la stabilità del vincolo.
ESEMPIO 3: Differente vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato sovrapposto della struttura primaria (cfr. fig. 8)
In taluni casi è necessario che i profilati 2’ della struttura primaria anziché essere disposti con la base 14’ parallela alla base 14 dei profilati 2 della struttura secondaria, come nel caso precedente, siano disposti con la base ruotata di 90°.
In questo caso è sempre possibile effettuare il vincolo con modalità analoghe alle precedenti, con l’unica differenza che in questo caso le linguette 18’ dell’organo di connessione 4 anziché impegnarsi nelle feritoie delle bugne 8’ di un’ala laterale 6’ del profilato 2’ sovrastante, si impegnano nelle bugne 8’ della base 14' di questo.
ESEMPIO 4: Vincolo di un profilato della struttura secondaria ad un profilato sovrapposto e scatolato della struttura primaria
I profilati 2 secondo l’invenzione possono essere agevolmente utilizzati per essere accoppiati a due a due e formare in tal modo un profilato scatolato, la cui stabilità è assicurata dall'impegno a scatto tra le bugne 8 delle due ali laterali 6 a reciproco contatto dei due profilati 2 (cfr. fig. 9).
II profilato scatolato 24 così ottenuto presenta più elevate caratteristiche di robustezza meccanica e può essere vantaggiosamente utilizzato dove siano richieste strutture secondarie in grado di sopportare maggiori sollecitazioni.
In questa eventualità i profilati 2 della struttura secondaria possono essere vincolati ai profilati ortogonali e scatolati 24 della struttura primaria con le stesse modalità descritte per l’esempio 3, ma con l’unica avvertenza che essendo i profilati superiori 24 scatolati, non è possibile effettuare il ripiegamento delle linguette 18’ dopo il loro impegno. Per questo è necessario usare organi di connessione con linguette 18’ di maggior lunghezza, in grado di attraversare completamente il profilato scatolato 24.
ESEMPIO 5: Vincolo di un profilato di una struttura leggera ad una guida perimetrale (cfr. fio. 10)
La presente invenzione prevede l’utilizzazione di profilati perimetrali di guida 26, conformati a U, con le ali laterali identiche a quelle dei profilati 2 e con la base eguale alle ali laterali ed interessata, al pari di queste, da una fascia mediana longitudinale di bugne 8.
In questo caso il vincolo tra un profilato 2 a C, che deve essere inserito all’interno della guida perimetrale 26, viene stabilizzato con un organo di connessione 4, il quale viene preventivamente inserito con le linguette 18 tangenzialmente entro le cavità definite da due bugne 8 affacciate, appartenenti alle due ali laterali del profilato 2. Successivamente l’organo di connessione 4 viene ripiegato di 90° al di sopra dell’ala laterale 28 della guida perimetrale 26, in modo che le sue due linguette 18"si inseriscano entro corrispondenti feritoie 12 delle bugne 8 ricavate in detta ala laterale.
ESEMPIO 6: Vincolo di testa di due profilati (cfr. fio. 11)
Una modalità di vincolo di testa di due profilati 2 consiste nel tagliare preventivamente le loro estremità in modo da conservare nella giunzione l'interasse tra le bugne 8. Successivamente si accoppia a scatto alle due estremità, poste a contatto, uno spezzone capovolto 30 di profilato, che in questa maniera forma in corrispondenza della zona di giunzione un breve tratto scatolato, sufficiente a tenere vincolati tra loro i due profilati 2.
In aggiunta a questo spezzone 30, è pure previsto che tra una od entrambe le ali laterali dei profilati 2 e l’ala laterale dello spezzone 30 sia interposto un organo di connessione 4. Questo viene applicato dall’interno di ciascun profilato 2, in modo che le sue linguette 18 attraversino due feritoie 12 delle due bugne 8 adiacenti, appartenenti ai due profilati e possano poi essere ripiegate fino ad aderire alla rispettiva ala. Successivamente si applica lo spezzone di profilato 30, per ottenere la porzione scatolata, ed infine si ripiega di 90° la porzione emergente di organo di connessione 4, in modo che le linguette 18’ possano impegnare due feritoie 12 delle bugne di questo spezzone 30 di profilato.
Data la limitata lunghezza dello spezzone 30, è possibile accedere dalle estremità all’interno della porzione scatolata per ripiegare le alette 18’ e stabilizzare in tal modo il vincoto realizzato.
E’ da notare che la cedevolezza elastica delle ali laterali 6 dei profilati 2, specie in corrispondenza delle estremità, rende possibile l’interposizione dell’organo di connessione 4 tra i profilati 2 e lo spezzone 30.
Il profilato 22 del complesso secondo l’invenzione consente anche, grazie alla presenza delle bugne 8, di essere impegnato da un particolare dispositivo di collegamento alla struttura portante dell’edificio.
Questo dispositivo di collegamento comprende un gancio 32 costituito da una piastrina metallica con due linguette 34 atte ad impegnarsi in due bugne 8 delle due ali laterali 6 del profilato 2. La parte di piastrina compresa tra le due linguette è conformata in modo da presentare una porzione 36 parallela alle due ali laterali.
In questa porzione 36 viene ottenuta per tranciatura una coppia di denti paralleli 38 sovrapposti ed un lembo 40, che viene poi ripiegato a 90° in modo da risultare parallelo alla base 14 del profilato 2. Questo lembo ripiegato 40 presenta un’apertura 42, che da un lato è delimitata dalla restante parte della piastrina e dall’altro lato da un’appendice 44, pure ottenuta durante la stessa fase di tranciatura, e disposta ortogonalmente alla base 14 del profilato 2.
In associazione con il gancio 32 l’invenzione prevede anche l’impiego di una riga 46 di fissaggio alla struttura portante 48. Questa riga è costituita da una barretta d’acciaio, nella quale sono ricavate una pluralità di aperture 50 allineate, aventi interasse tale da consentire che i due denti 38 possano simultaneamente impegnare due di esse.
Per il vincolo del profilato 2 alla struttura portante 48 è dapprima necessario vincolare ad essa la riga 46. Quest’operazione viene agevolmente effettuata con un qualsiasi sistema noto, ad esempio fissando con una vite 52 la riga ad un tassello preventivamente inserito nella struttura portante 48.
Quindi, dopo aver vincolato il gancio 32 al profilato 2, si fa passare la riga 46 attraverso l'apertura 42 ricavata nel lembo 40 e si fa aderire provvisoriamente detta riga alla porzione 36 di gancio, in modo che i denti 38, su di essa previsti, si impegnino in due aperture 50 della riga 46.
Dopo aver verificato la correttezza del vincolo provvisorio così ottenuto, lo si stabilizza ripiegando verso il basso il lembo 40, in modo che la sua appendice -44 si impegni in un’apertura 50 della riga 46 e blocchi stabilmente la riga stessa al gancio 32 vincolato al profilato 2.
Da quanto detto risulta chiaramente che il complesso secondo l’invenzione si presenta particolarmente vantaggioso, ed in particolare:
- utilizza profilati privi di lembi ripiegati delle ali laterali e pertanto consente di raggiungere, a parità di prestazioni, sensibili risparmi di materiale,
- rende immediata l’individuazione dei punti dei profilati nei quali effettuare le connessioni con altri profilati, senza ricorrere a misurazioni ed a segnature, - utilizza un numero ridotto di componenti, in quanto con un unico organo di connessione può effettuare praticamente tutti i collegamenti tra i profilati della struttura metallica leggera,
- non richiede l’impiego di alcun attrezzo per effettuare i vari collegamenti, in quanto la piegatura dell’organo di connessione e/o delle due linguette può essere effettuata agevolmente a mano.
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire daN’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.
Claims (10)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti, comprendente profilati a C (2) ed organi di connessione (4) tra detti profilati a C, caratterizzato dal fatto che: - l'ala laterale (6) di ciascun profilato a C (2) è interessata nella fascia mediana longitudinale da una pluralità di bugne rettangolari equidistanziate (8), ciascuna bugna presentando una porzione rettangolare (10) distanziata dal piano dell’ala (6) e separato da questa, per tutta la lunghezza dei suoi due lati trasversali, da due feritoie (12), - la base (14) di ciascun profilato a C (2) ha forma e dimensioni pari a due ali (6) laterali affiancate, - l’interasse tra le bugne (8) di ciascuna fascia è sostanzialmente doppio della larghezza di ciascuna bugna, - ciascun organo di connessione (4) è costituito da una piastrina metallica (16) a forma sostanzialmente rettangolare, provvista ad un’estremità di due suoi lati opposti di una coppia di linguette (18) ortogonali al piano di detta piastrina (16) e rivolte da una stessa parte rispetto ad essa, e provviste all’altra estremità di detti lati di una eguale coppia di linguette (18') rivolte dalla parte opposta, - lo spessore di ciascuna linguetta (18, 18’) è sostanzialmente pari alla distanza tra la porzione rettangolare (10) di ciascuna bugna (8) ed il piano dell’ala (6) del profilato (2), - la larghezza di ciascuna feritoia (12) è almeno pari allo spessore di ciascuna linguetta (18, 18'), - l'altezza di ciascuna linguetta (18, 18') alla sua base è sostanzialmente pari alla lunghezza del lato trasversale della porzione rettangolare (10) di ciascuna bugna (8), - l’interasse tra le linguette (18, 18') di ciascuna coppia è sostanzialmente pari alla larghezza del profilato a C (2), - l’interasse tra le due linguette (18, 18') corrispondenti delle due coppie è sostanzialmente pari all’interasse tra fasce adiacenti di bugne di detto profilato.
- 2. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre profilati di guida (26) conformati a U, con la base sostanzialmente eguale alle ali (28), che a loro volta sono eguali alle ali laterali (6) del profilato a C (2).
- 3. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la piastrina (16) deN'organo di connessione (4) è interessata alla base di ciascuna linguetta (18, 18') da linee (20, 20') di piegatura facilitata.
- 4. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la piastrina (16) dell’organo di connessione (4) è interessato da una linea trasversale di piegatura facilitata (20").
- 5. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la piastrina (16) dell'organo di connessione (4) è interessata da una pluralità di aperture (22) allineate lungo la prevista linea di piegatura.
- 6. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che almeno una coppia di linguette (18) dell'organo di connessione (4) ha lunghezza superiore all'altezza delle ali laterali (6) del profilato a C (2).
- 7. Complesso secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un dispositivo di collegamento alle strutture portanti (48) detto organo di connessione comprendendo un gancio (32) impegnabile in bugne (8) del profilato ed una barretta di fissaggio (46) ed impegnabile in detto gancio (32).
- 8. Complesso secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che il gancio (32) comprende una piastrina (36) provvista di mezzi di impegno di detta barretta di fissaggio (46) e di una coppia di linguette (34) inseribili tangenzialmente in due bugne (8) delle due ali laterali (6) del profilato (2).
- 9. Complesso secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che la barretta di fissaggio (46) è interessata da una pluralità di aperture (50) e la piastrina (36) del gancio (32) è provvista di un dente impegnabile nella prescelta apertura (50) di detta barretta, e di un lembo (40) atto a trattenere in impegno stabile detta barretta (46) con detta piastrina (36).
- 10. Complesso di elementi per la realizzazione di strutture metalliche leggere per soffitti e contropareti secondo le rivendicazioni da 1 a 9 e sostanzialmente come illustrato e descritto.
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