ITVA20120050A1 - Dispositivo necessario alla creazione degli spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro di manutenzione in condizioni di sicurezza in fossa e/o nella testa del vano di corsa dell'ascensore. - Google Patents

Dispositivo necessario alla creazione degli spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro di manutenzione in condizioni di sicurezza in fossa e/o nella testa del vano di corsa dell'ascensore. Download PDF

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ITVA20120050A1 IT000050A ITVA20120050A ITVA20120050A1 IT VA20120050 A1 ITVA20120050 A1 IT VA20120050A1 IT 000050 A IT000050 A IT 000050A IT VA20120050 A ITVA20120050 A IT VA20120050A IT VA20120050 A1 ITVA20120050 A1 IT VA20120050A1
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David Donadello
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Description

TITOLO: Dispositivo necessario alla creazione degli spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro di manutenzione in condizioni di sicurezza, in fossa e / o nella testata del vano di corsa di un impianto ascensore
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione concerne in un arresto mobile, atto alla creazione degli spazi temporanei in fossa e/o nella testata del vano di corsa, necessari per eseguire il lavoro dì manutenzione sugli impianti permanenti di ascensori, in condizioni di sicurezza.
STATO DELLA TECNICA
Nel campo dei mezzi di sollevamento, in particolare degli ascensori, la questione della sicurezza dei passeggeri e del personale tecnico impegnato nella manutenzione à ̈ di primaria importanza e molte sono le norme in vigore per questo scopo. In particolare le commissioni tecniche, basandosi sull'analisi dei rischi relativa all’attività di manutenzione svolta all’interno del vano corsa, hanno imposto dimensioni minime agli estremi inferiori e superiori dello stesso, garantendo spazi liberi dì sicurezza permanenti. Tali spazi permanenti sono richiesti, tra il tetto della cabina e il soffitto del vano, chiamato "testata", dove può essere scelta l'altezza del punto di lavoro lungo tutta la corsa del vano e tra il fondo della cabina e la parte inferiore del vano corsa denominata "fossa". II continuo progresso tecnico nel settore ha portato ad una riduzione considerevole dei volumi e spazi richiesti per l'installazione degli impianti ascensori, eliminando la necessità di un apposito locale del macchinario ed inserendolo all’interno del vano corsa. Questa riduzione à ̈ particolarmente utile nei casi in cui, il nuovo impianto ascensore deve essere installato in un edificio esistente ed in alcuni casi le disposizioni di cui sopra non sono pienamente applicabili.
La norma EN 81-21, relativa all' installazione di ascensori nuovi in edifici esistenti, riguarda in particolare quest’ultimo aspetto, la deroga alla realizzazione degli spazi di sicurezza permanenti, che esclude categoricamente la possibilità per un addetto alla manutenzione di intervenire creando con mezzi propri gli spazi sopra indicati. Tali dispositivi devono essere installati permanentemente nel vano corsa e devono essere provvisti di un azionamento attivato dall’esterno, manuale o automatico, che ne garantisce l’intervento. L'invenzione ora descritta soddisfa i requisiti di sicurezza richiesti nel caso di spazi liberi ridotti in testata e nella fossa del vano corsa.
La figura 1 illustra un noto dispositivo utilizzato per il posizionamento del puntone di sicurezza all'interno delia fossa del vano corsa dell’impianto ascensore. In particolare si nota un pilastro appoggiato sul fondo fossa (2), lateralmente rispetto al bordo (3) dell’arcata (4) che sostiene la cabina di un ascensore non raffigurata. Nella parte inferiore del pilastro (1), vincolato alla guida che garantisce la verticalità alla cabina dell'impianto ascensore, notiamo [†̃ammortizzatore (5). La parte superiore del pilastro contiene un attuatole elettromagnetico, una leva a bilanciere (6), avente il braccio lungo (6b) e uno più corto (6a), incernierata al perno orizzontale (7), che forma la parte attiva del puntone. Il perno (7) à ̈ installato sulla piastra (8) che limita ad un angolo molto ridotto la rotazione del braccio (6a) verso l'esterno. L’attuatore elettromeccanico (9) controlla l’inclinazione del braccio (6b), tra la posizione retratta (linea tratteggiata) con allineato verticalmente e la posizione di lavoro (o attiva) quando il braccio (6b) à ̈ inclinato verso l'interno della fossa. In questa posizione la traiettoria della cabina intercetta l’estremità del braccio (6b), arrestandosi. Nel caso di un impatto particolarmente violento del bordo (3) dell’arcata con il dispositivo, il perno (7) che vincola il braccio(6a) potrebbe rompersi, causando il distacco del bilanciere (6), rendendo inefficace il dispositivo, oppure la piastra (8), potrebbe non essere in grado di sostenere il carico piegandosi e in entrambi i casi il manutentore inevitabilmente potrebbe riportare gravi lesioni. L’attuatore elettromeccanico (9) viene permanentemente alimentato per mantenere il bilanciere nella posizione inattiva, contrastando costantemente l’intervento per caduta dovuta alla gravità o l'azione di eventuali mezzi elastici. Tale condizione non consente una riduzione dei consumi energetici, riducendo il tempo di vita del dispositivo stesso. L’avaria favorita dall’alimentazione costante dell’attuatore elettromeccanico (9), provocherebbe l’intervento intempestivo del dispositivo. Il conseguente blocco imprevisto della cabina potrebbe causare lesioni e traumi ai passeggeri ed al personale tecnico impegnato nell’ordinaria attività di manutenzione.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Scopo della presente invenzione à ̈ ovviare ai suddetti inconvenienti. L’oggetto dell’invenzione, viene realizzato per creare temporaneamente gli spazi in fossa e/o nella testata del vano corsa dell'ascensore, assicurando le condizioni di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori di manutenzione. Prima di procedere con la descrizione, alleghiamo la seguente annotazione, il termine posizione inattiva o di riposo, indica la posizione del puntone che consente alla cabina (o la massa di bilanciamento ) di scorrere liberamente, sfiorando il dispositivo senza interferenze. Mentre il termine posizione operativa o attiva, indica la posizione del puntone che arresta la cabina (o alla massa di bilanciamento) sulla sua superficie superiore, impedendole di scendere al di sotto (o salire al di sopra) dei livello stabilito, quest’ultimo garantito dalla lunghezza del puntone stesso. Nel caso di ascensori muniti di contrappeso, io spazio dì sicurezza nella testata del vano corsa viene creato inserendo il dispositivo di arresto in fossa, in modo da intercettare il contrappeso e conseguentemente impedire alla cabina di superare il livello stabilito. Nella posizione attiva distinguiamo la condizione senza “carico†', quando l'arcata non à ̈ a contatto con l’estremità superiore del puntone e la condizione di “carico", quando a tale estremità à ̈ applicato il peso della cabina (o della massa di bilanciamento). La realizzazione del dispositivo comprende i mezzi per il posizionamento dell’arresto mobile, nella fossa e/o nella testata del vano corsa, alle guide, che garantisco la verticalità delia cabina, o ad una parete del vano corsa ed à ̈ attivabile manualmente o automaticamente dall'esterno del vano. Secondo l'invenzione, un supporto rigido fissato alle guide o alla parete del vano corsa garantisce la verticalità al dispositivo ed un sistema di almeno due leve, azionate da uno o più mezzi rotanti, trasmettono il cinematismo necessario per imporre al puntone un movimento traslatorio orizzontale rispetto al piano del fondo fossa. La lunghezza dell’arresto mobile detto “puntone†, garantisce gli spazi temporanei di sicurezza richiesti.
Mezzi elastici atti a sostenere il solo peso del puntone, vincolati ai mezzi di trasmissione cinematica, mantengono lo stesso sollevato dal fondo fossa o separato dal soffitto della testata, quando il carico non à ̈ attivo. La lunghezza del puntone sotto l’azione del carico, à ̈ tale che appoggiandosi al fondo fossa o al soffitto della testata, crea uno spazio che garantisce l'esecuzione del lavoro in sicurezza, come descritto nella rivendicazione 1.Ulteriori caratteristiche della presente invenzione considerate innovative, sono descritte nelle rivendicazioni successive.
VANTAGGI DELL'INVENZIONE
Rispetto alla tecnica nota precedentemente discussa, l'invenzione offre notevole versatilità d’uso, solidità costruttiva, riduzione degli ingombri e dei consumi energetici a cui accenniamo brevemente. Il puntone trasla esclusivamente su un piano orizzontale parallelo al fondo fossa ed i bracci che garantiscono tale cinematismo non sono coinvolti dall’azione del carico durante la fase attiva. Durante l’arresto di sicurezza che si verifica nella posizione attiva, il carico viene gravato esclusivamente sul puntone che contrasta l’intero peso della cabina (o il contrappeso), scaricandolo direttamente sulla struttura del vano corsa, evitando di coinvolgere i componenti che ne determinano il cinematismo e la loro resistenza strutturale. Questo semplifica notevolmente le decisioni sul dimensionamento della sezione trasversale del puntone, in corrispondenza del carico che verrà applicato. L’aumento della distanza fra la posizione inattiva e attiva del puntone non vincola il dimensionamento dello stesso, la cui misura à ̈ determinata solo in funzione dell’altezza degli spazi di sicurezza che devono essere garantiti. Tale condizione potrebbe essere soddisfatta con il dispositivo concepito dalla tecnica nota, solo aumentando l'altezza minima delia fossa ed irrobustendo lo stesso.
Secondo un aspetto dell'invenzione, il movimento del puntone dalla sua posizione ina iva ad attiva e viceversa, viene effettuato mediante l’utilizzo di un attuatore elettromeccanico.
Secondo un aspetto dell' invenzione, il movimento del puntone dalla sua posizione inattiva ad attiva e viceversa, viene effettuato mediante l’utilizzo di un azionatore manuale. Un altro aspetto dell’invenzione à ̈ l'utilizzo di un movimento rotatorio attivato solo durante la fase attiva, che non richiede l’alimentazione dalì’attuatore elettromagnetico durante la fase inattiva, riducendo i consumi energetici. Altro scopo dei trovato à ̈ ridurre l’ingombro dello stesso per consentirne l'installazione in impianti ascensori con vanì corsa di dimensioni ridottissime, a causa dei vincoli imposti dall’edificio esistente. Un altro aspetto dell'invenzione, à ̈ l’utilizzo di un dispositivo elettrico che viene meccanicamente attivato, quando il puntone raggiunge la posizione attiva o quella inattiva. Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di ottenere un arresto mobile per la creazione degli spazi temporanei di sicurezza in fossa e testata per l’esecuzione del lavoro di manutenzione, di facile ed economica realizzazione, senza l'impiego di manodopera qualificata o tecnologie complesse. Questi ed altri scopi sono raggiunti dal dispositivo secondo il trovato che comprende: un supporto che sostiene in posizione verticale, un robusto puntone cavo che viene movimentato orizzontalmente, mediante un sistema dì leve, caratterizzate dal fatto di essere vincolate a mezzi filettati, che vengono azionati mediante una trasmissione cinematica. Secondo il trovato gli ingombri del sistema di leve e del mezzo di trasmissione del cinematismo possono essere contenuti completamente o in parte nella cavità del puntone stesso. In modo vantaggioso l’attuatore elettromagnetico o ì mezzi eccentrici ruotanti, vengono installati secondo il trovato alla base del mezzo di trasmissione cinematica. Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione di una realizzazione, preferita ma non esclusiva, del dispositivo necessario alla creazione degli spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro di manutenzione in condizioni dì sicurezza, in fossa e / o nella testata del vano di corsa dell'ascensore, illustrata dai disegni allegati unicamente a titolo indicativo e per ragioni esplicative, in alcun modo limitativi.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La figura 1 à ̈ una vista laterale di un dispositivo concepito dalla tecnica nota, per la creazione di spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro dì manutenzione in condizioni di sicurezza in fossa e lo nella testata del vano corsa dì un ascensore;
La figura 2 à ̈ una vista in prospettiva frontale e laterale del dispositivo, secondo l'invenzione, per creare spazi temporanei che consentono l’esecuzione dei lavori di manutenzione in condizioni di sicurezza in fossa e /o nella testata del vano corsa di un ascensore, collocato in fossa, non caricato dal peso di cabina, in posizione attiva;
La figura 3 Ã ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di figura 2 che rappresenta il puntone, in posizione inattiva;
La figura 4 Ã ̈ una sezione linea A-A del corpo principale del dispositivo di figura 3.
La figura 5 à ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di figura 2, installato in fossa ed inserito tra il supporto di sostegno dell’omessa cabina, denominato “arcata" e la massa di bilanciamento, nella posizione inattiva.
La figura 6 Ã ̈ una vista in prospettiva che differisce dalla figura 3, solo per la posizione attiva del puntone non caricato dal peso di cabina.
La figura 7 Ã ̈ una vista in prospettiva dei componenti interni del dispositivo di figura 2.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA REALIZZAZIONE DEL DISPOSITIVO PREFERITA
Le figure elencate possono contenere gli stessi elementi, contrassegnati da identici simboli. Nella descrizione delle singole illustrazioni possono essere utilizzati elementi non espressamente indicate in tale figura, ma in quelli precedenti. Scala e proporzioni dei vari elementi indicati non corrispondono necessariamente a realtà.
Il dispositivo illustrato in figura 2, comprende un supporto (32) in lamiera piegata a forma di 'Π†aperta, la parte superiore ed inferiore dei labbri terminali à ̈ fissata alle rispettive staffe (35) e (36) che lo mantengono in posizione perfettamente allineata alle guide (27) e (43). Le guide di cabina sì estendono per tutta l’altezza dei vano corsa dell impianto ascensore, garantendo lo scorrimento e l’allineamento verticale al supporto di sostegno della cabina denominato “arcata†, nel suo movimento ascendente e discendente. Il puntone (2) contenuto nella sezione superiore del supporto (32), come sarà meglio evidenziato in figura 4, à ̈ mantenuto appena sollevato rispetto alla quota, della superficie superiore del dispositivo di ammortizzazione (6). Il supporto (32) appoggia al fondo fossa, cosi come la boccola (37) inserita nella parte terminale della barra filettata a passo alternato (13). Nella parte inferiore del supporto sono calettati l'attuatore elettromeccanico (26) e la puleggia (27) alla barra filettata ( 13), quest’ultima contenuta nel foro filettato secondo l’asse verticale del parallelepipedo (19). Il parallelepipedo (19) contiene un secondo perno passante posizionato orizzontalmente, ai cui terminali sono incernierate le rispettive estremità dei bracci (24) e (22), analogamente al parallelepipedo (18), contenente la porzione superiore della barra (13), sono incernierate le estremità dei bracci ( 21 ) e ( 23). Analogamente al terzo parallelepipedo (17) ed al successivo (8), contenenti una quota dell’estremità superiore della barra filettata (13), sono incernierate ai terminali dei rispettivi perni orizzontali passanti, le estremità dei bracci (10), (12) e ( 9), (11). In figura 3 sono rappresentati i contatti (4) e (33 ) fissati esternamente al supporto (32) che controllano rispettivamente la posizione attiva e inattiva del puntone (2) e il perno (42) inserito all’interno della foratura asolata (41).
Nella sezione trasversale dì Figura 4, sono rappresentati il bullone (3), che unisce il puntone (2) al supporto (7), i bracci (9) (10 ) (11) (12) inseriti nel perno (15) passante nei fori presenti sui lati corti del supporto (7), il parallelepipedo (17) contenente la sezione della barra filettata (13), viene attraversato orizzontalmente dal perno passante (14), i cui estremi sono vincolati al supporto (5), nascosto nella altre rappresentazioni e unito rigidamente al supporto (32). In figura 5 à ̈ illustrata la sezione inferiore (30) del supporto di sostegno dell’omessa cabina. Le guide sono saldamente appoggiate alla base inferiore (34) del vano di corsa denominata “fossa", ovviamente il supporto (32) potrebbe anche essere ancorato alle guide di scorrimento della massa dì bilanciamento o direttamente alla struttura del vano, con idonei supporti di fissaggio. Inoltre sono rappresentate le guide (38) e (39) che garantisco l’allineamento durante 10 scorrimento verticale alla massa di bilanciamento (29), uno spaccato delle pareti (31) della fossa del vano corsa dell’ascensore
Nella figura 7 à ̈ illustrato mediante tratteggio il puntone (2) in posizione attiva, a cui à ̈ applicato il carico indicato dalla freccia (40) e sono state omesse le guide di scorrimento verticale della cabina. All’interno del puntone (2), l’estremità superiore del supporto (7) a forma di “C †aperta, come evidenziato in figura 4, contiene il perno passante (15), alle cui estremità sono incernierati i bracci (9), (10) e (11 ), (12), Analogamente alla base dei supporto (7) à ̈ inserito il perno passante (16) alle cui estremità sono incernierati i bracci (23), (24 ) e (22), (21). Una molla elicoidale (25) inserita tra il puntone (2) ed al supporto (7), contiene al suo interno il perno (37). Il bullone (3) inserito nell’estremità superiore della superficie frontale del puntone (2) e nella corrispondente asola ( 35) ricavata nella superficie frontale del supporto (7), à ̈ avvitato il dado presente all’interno dello stesso. Analogamente al bullone (20), inserito nel foro e nell’asola (36) inferiori, rispettivamente del puntone (2) e del supporto (7), à ̈ avvitato il corrispondente dado interno.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato à ̈ il seguente: partendo dalla posizione del puntone (2) inattiva, rappresentata in figura 3, l’attivazione esterna del dispositivo pone in movimento, mediante l’attuatore elettromeccanico (26), tipicamente un piccolo motoriduttore a magneti permanenti alimentato in corrente continua, la barra filettata (13), che utilizza come fulcro di rotazione la boccola (37). Nel caso si utilizza il funzionamento manuale, à ̈ necessario inserire un mezzo di trasmissione cinematica, ad esempio una corda, nella cavità della puleggia (27), che mediante l’aderenza esercitata sulle pareti della gola pone in rotazione la barra (13). Analogamente il movimento si ottiene sostituendo la puleggia con un pignone ed utilizzando la relativa catena per la trasmissione del moto. Le estremità del mezzo di trasmissione cinematica vengono azionate dall’esterno del vano corsa, eventualmente mediante l’ausilio di masse di bilanciamento. Ovviamente esiste la possibilità di inserire un innesto a frizione, non rappresentato nelle figure riportate, azionabile con varie modalità e posizionato tra la puleggia (27) e la corrispondente contenuta nell’attuatore elettromeccanico rotante (26). Tale dispositivo permetterebbe di eliminare la resistenza alla rotazione dovuta ad esempio, ai magneti che potrebbero essere contenuti nel mezzo (26), facilitando il passaggio dalla modalità di funzionamento automatica a quella manuale. Passando alla figura 7 notiamo i quattro parallelepipedi (19) (18) (17) (8) attraversati dalla barra (13), a filettatura con passo alternato destro e sinistro, che iniziano un movimento di avvicinamento a coppie, in particolare il parallelepipedo (8), con filettatura destra, attraversato dal tratto di barra (13), con filettatura corrispondente si avvicina al parallelepipedo (17) che scorre sul tratto a filettatura sinistra. Il movimento analogo avvicina la coppia di parallelepipedi (18) e (19) che scorrono sui tratti inferiori, rispettivamente destri e sinistri della di barra (13). Il movimento di rotazione che potrebbe essere trasmesso dalla barra (13) al parallelepipedo (17) à ̈ impedito dall'inserimento del perno (14) che lo attraversa, nelle forature asolate, non visibili nelle illustrazioni e ricavate sui lati corti del supporto (5), indicato in figura 4. Analoghe asolature guidano i parallelepipedi (19) (18) ( 8).
I bracci (9) (10) (11) (12), inizialmente in posizione prossima alla verticalità, compiono un movimento rototraslatorio tipo “biella†, spingendo verso l’esterno del supporto(32), il perno (15) che attraversa il supporto (7). Analogamente i bracci (21) (22) (23) (24 ) impongono la traslazione orizzontale al perno (16), che si muove parallelo al piano (34) del fondo fossa. La molla (25) durante la traslazione orizzontale, mantiene sollevato il puntone (2), rispetto al fondo fossa (34), che si posiziona, sfiorandola, sopra la superfice del dispositivo di ammortizzazione (26). Il contatto (33), attivato dal prolungamento del perno orizzontale (42), passante nel parallelepipedo (8), che scorre all'interno della foratura asolata (41), indica al centro di controllo il posizionamento del puntone (2) nella conformazione attiva, riportata in figura 2. L’azione del carico (40), corrispondente alla somma del peso dell’arcata e della cabina, viene imposta alla sezione superiore del puntone (2), che comprime l'ammortizzatore (6) e la molla (25), mentre i bulloni (3) e (20), guidati dalle forature asolate (35) e (36), ricavate sul supporto (7), garantiscono la perfetta verticalità al puntone (2), come indicato in figura 7. Il ritorno dalla posizione attiva, all' inattiva del dispositivo (1), avviene invertendo il senso di rotazione dell’attuatore elettromeccanico(26) o della puleggia (27) nell’azionamento manuale. Contemporaneamente il contatto elettrico (4), attivato dal prolungamento del perno orizzontale (42), informa il centro di controllo che il puntone (2) à ̈ completamente rientrato ed in posizione inattiva. La figura 5, evidenzia la fase inattiva del dispositivo (1), inserito quest’ultimo tra il supporto della cabina (30) ed il contrappeso (29). L’arcata o il contrappeso sfiorano le pareti laterali (31) del vano corsa durante lo scorrimento, la cui verticalità à ̈ garantita dalle rispettive guide (43) (28) e (38) (39). Il corridoio delimitato dalle pareti della fossa (31) e dall’esterno delle guide di cabina (27) (28) e del contrappeso (38) (39) à ̈ solitamente occupato dai dispositivi realizzati secondo la tecnica nota. L’azionamento del dispositivo secondo il trovato elimina tali ingombri. L’azionamento del dispositivo (1), consente il posizionamento di un solo puntone (2) sull’asse di simmetria del supporto della cabina (30) o del contrappeso (29), come indicato in figura 6. Tale disposizione non risulta attuabile dai dispositivi realizzati secondo la tecnica nota. Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo, inoltre tutti i dettagli sono sostituibili con altri tecnicamente equivalenti.
Ricerca Brevetti anteriori: WO 2011/045826 A1 - US 2004/251086 A1 - WO 97/23399 A2 -EP 0725 033 A1 - US 2006/042883 A1 - WO 2006/024173 A1

Claims (10)

  1. TITOLO: Dispositivo necessario alla creazione degli spazi temporanei, richiesti per eseguire il lavoro di manutenzione in condizioni di sicurezza, in fossa e / o nella testata del vano di corsa di un impianto ascensore RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza (1) per la creazione di spazi temporanei nel vano corsa di un impianto ascensore atto ad assicurare le condizioni di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori di manutenzione, comprendente i componenti per il posizionamento del puntone (2), in fossa e / o nella testata di detto vano corsa, vincolati alle guide verticali (27) e ( 28 ) della cabina, o ad una parete del vano di corsa. Detti mezzi azionabili e controllabili dall’esterno del vano corsa dell'ascensore, comprendono: un supporto di sostegno (32) collegato alle guide (27) e ( 28 ) mediante staffe regolabili, un mezzo di trasmissione cinematica (3 ), alla cui estremità inferiore sono installati l’attuatore meccanico (28 ) e/o mezzi di trasmissione cinematica rotativi ( 27). I mezzi filettati (8) (17) (18) (19) vincolati al supporto verticale ( 7) sono attraversati dal dispositivo di trasmissione cinematica (3) e collegati al puntone (2) mediante i leverismi (9 ) (10) (11) (12) (21) (22) (23) (24); mezzi elastici (25) inseriti nella cavità del puntone (7) contrapponendosi al solo peso lo mantengono sollevato (2) dal fondo (34 ) della fossa, o separato dal soffitto della testata quando non à ̈ caricato. La lunghezza del puntone (2), quando comprime i mezzi elastici (6) che interagiscono con il supporto della cabina, garantisce rispetto al fondo fossa o al soffitto della testata, l’esistenza di un volume di rifugio, che consente l’esecuzione dei lavori di manutenzione in sicurezza.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni mezzo filettato (8) (17) (18) (19), in funzione del verso di rotazione del mezzo di trasmissione cinematica (13), sollevandosi o abbassandosi, impone un cinematismo ai bracci (9 ) (10) (11) (12) (21) (22) (23) (24) e la relativa traslazione orizzontale del puntone (2), rispetto al piano del fondo fossa.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di posizionamento comprendono un vincolo ( 3) scorrevole, guidato dalla cava ( 35) e collegato ai sistemi di leve (9 ) (10) (11) (12) (21) (22) (23) (24), che mantiene stabilmente in posizione verticale il puntone (2) mentre viene caricato.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il puntone (2) appoggia una delle estremità ad un elemento ammortizzante per decelerare la cabina al momento dell’impatto.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da! fatto che mezzi elastici (6) e (25) isolano i mezzi di movimentazione, garantendo che l’azione del carico (40), venga esercitata esclusivamente sul puntone (2).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di posizionamento del puntone (2) comprendono un attuatore elettromeccanico (32) per il mantenimento del puntone (2) nella posizione attiva e inattiva.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi per il posizionamento del puntone (2) comprendono la movimentazione manuale mediante collegamenti che consentono di spostare il puntone (2) dalla posizione inattiva a quella attiva, e viceversa.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi per il posizionamento del puntone (2 ) comprendono un attuatore elettromeccanico (32) per movimentare il puntone (2) dalla posizione di riposo alla posizione operativa, e viceversa.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi per il posizionamento del puntone ( 2 ) comprendono ì dispositivi elettrici (33) e ( 4 ) azionati meccanicamente atti a segnalare il raggiungimento della posizione attiva o inattiva del puntone (2).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, opportunamente posizionato nella fossa, à ̈ in grado di intercettare il contrappeso, creando così lo spazio per lavorare in sicurezza sul tetto della cabina, all'Interno della testata.
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