ITVA20100081A1 - Palo elastico di classe c - Google Patents

Description

PALO ELASTICO DI "CLASSE C

DESCRIZIONE TECNICA

L'invenzione industriale oggetto di questa richiesta di brevetto è un palo di ancoraggio di classe "C" (norma UNI-EN 795); si tratta cioè di un punto di ancoraggio, da installare sulle coperture di edifìci.

Questi punti di ancoraggio vengono collegati tra loro attraverso corde di fibra, cinghie 0 funi metalliche, in modo che gli operatori ancorati a questi sistemi, possano operare in sicurezza sui tetti.

1 recenti incentivi per l'installazione di pannelli fotovoltaici, con conseguente necessità di effettuare continue manutenzioni in quota, ha dato il via all'esplosione del mercato di queste "linee vita".

Una moltitudine di carpenterìe metalliche (settore in forte crisi) si sono quindi improvvisate nella creazione di questi dispositivi, saturando il mercato di pali (sovradimensionati) realizzati saldando tra loro delle piastre di acciaio con spessori che vanno mediamente dai 6 ai 12 mm.

Pali di queste dimensioni, pressoché indeformabili, generano nei cavi delle forze di trazione elevatissime in caso di caduta degli operatori.

Da qui, la nascita di gigantesche molle di trazione, inserite tra i pali di ancoraggio e il cavo in acciaio che le collega. Soluzione molto semplice ed efficace, ma che deturpa in maniera spropositata l'aspetto estetico degli edifìci (parliamo di molle di trazione con diametri di filo intorno ai 10-15mm)

Poche aziende invece si sono soffermate sulla necessità di dover lasciare una piccola deformazione ai pali, in modo di ridurre le sollecitazioni sul cavo, nel caso in cui esso venga soggetto ad azioni meccaniche di forte intensità.

In caso di caduta dell'operatore, questi pali si deformano in maniera permanente, rendendo così necessaria la sostituzione di tutto l'impianto.

Sostituire l'impianto molte volte è un operazione onerosa, e a volte complessa; infatti i pali spesso vengono inglobati nel "pacchetto tetto", e per la sostituzione di questi diventa obbligatorio smontare diversi metri quadri di copertura.

Con il palo di ancoraggio da me progettato e costruito, sono stati risolti tutti questi problemi. Esso è infatti sostenuto, come si vede dai disegni, da 2 pastiglie di gomma che consentono al palo di potersi piegare liberamente, quando soggetto a forze di una certa entità. Una volta rimosso il carico, il palo ritorna nella posizione originaria.

In caso di caduta dell'operatore, per rimettere in sicurezza l'impianto basta semplicemente sostituire i 2 cilindri di gomma e il golfare (che viene sostituito per sicurezza). Il prigioniero, annegato all'interno di un cono in alluminio, rimane perfettamente dritto, e anche la piastra di fissaggio non necessita di sostituzione. Smontare questo palo, anche a tetto finito, è un operazione che richiede solo pochi minuti; basta infatti allentare il gofare e sfilare il cono d'alluminio, per poter accedere al resto dei componenti in maniera agevole.

Inoltre non necessita di alcun tipo di dissipatore (molle), senza così lasciare sulla copertura dei grossi componenti che rovinano l'aspetto estetico dell'edificio e semplificando in maniera sostanziale le operazioni di montaggio della linea vita.

La piastra di fissaggio può essere realizzata in una moltitudine di forme e dimensioni, per potersi adattare ai vari tipi di struttura dei tetti (acciaio, cemento o legno).

Claims (1)

1. PALO ELASTICO DI "CLASSE C" RIVENDICAZIONI La mia richiesta di brevetto per invenzione industriale riguarda il punto di ancoraggio di classe C (norma UNI-EN 795) caratterizzato dalla presenza del sistema di smorzamento elastico accoppiato al resto del palo in modo non permanente, che consenta: - il montaggio di linee vita senza l'utilizzo di alcun tipo di dissipatore d'energia - lo smontaggio e la sostituzione del componente elastico anche dopo l'installazione del palo, senza dover rimuovere il sistema di fissaggio alla struttura.