ITUD20120109A1 - Casco provvisto di semi-mentoniera e relativo metodo di realizzazione - Google Patents

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ITUD20120109A1
ITUD20120109A1 IT000109A ITUD20120109A ITUD20120109A1 IT UD20120109 A1 ITUD20120109 A1 IT UD20120109A1 IT 000109 A IT000109 A IT 000109A IT UD20120109 A ITUD20120109 A IT UD20120109A IT UD20120109 A1 ITUD20120109 A1 IT UD20120109A1
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IT
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chin guard
helmet
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front opening
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IT000109A
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Stephane Cohen
Lucio Zancai
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Bell Racing Europ S A
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    • A42HEADWEAR
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    • A42B3/00Helmets; Helmet covers ; Other protective head coverings
    • A42B3/32Collapsible helmets; Helmets made of separable parts ; Helmets with movable parts, e.g. adjustable
    • A42B3/326Helmets with movable or separable chin or jaw guard
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A42HEADWEAR
    • A42BHATS; HEAD COVERINGS
    • A42B3/00Helmets; Helmet covers ; Other protective head coverings
    • A42B3/04Parts, details or accessories of helmets
    • A42B3/30Mounting radio sets or communication systems

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  • Helmets And Other Head Coverings (AREA)

Description

"CASCO PROVVISTO DI SEMI-MENTONIERA E RELATIVO METODO DI REALIZZAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un casco di protezione provvisto di semimentoniera, ed al relativo metodo di realizzazione, utilizzabile nella pratica della guida di auto o motoveicoli, in particolare, ma non esclusivamente nel settore automobilistico delle corse e competizioni sportive, specificatamente, ma non limitativamente, nel settore dei rally. Non si escludono, tuttavia, applicazioni del presente trovato anche nel settore motociclistico sportivo od in altri settori che prevedono l’uso di caschi di protezione.
STATO DELLA TECNICA
E noto l’uso di un casco di protezione da parte del guidatore e/o passeggeri nelle corse automobilistiche sportive. Generalmente, un casco del tipo di cui si discute à ̈ provvisto di una calotta, o guscio, di protezione, per la testa, che presenta un’apertura inferiore, per infilare la testa ed un’apertura frontale che ha almeno la funzione di consentire la visione a chi indossa il casco.
Nel caso di caschi cosiddetti integrali, tale apertura frontale à ̈ limitata ad una fascia frontale che interessa sostanzialmente la zona circostante gli occhi, mentre inferiormente à ̈ presente una mentoniera continua da un lato e dall’altro del guscio del casco ed integrale con esso, che chiude la parte frontale inferiore del guscio a maggiore protezione dell’utente, essendo dunque le aperture frontale ed inferiore distinte e separate tra loro.
Invece, nel caso di caschi cosiddetti aperti, o di tipo “jet†, tal mentoniera non à ̈ normalmente prevista ed il casco à ̈ aperto frontalmente, costituendo l’apertura frontale ed inferiore un’unica apertura continua. Tali caschi aperti, o “jet†, se da un lato possono proteggere in misura ridotta chi li indossa, dall’altro concedono tuttavia maggiore comfort e libertà.
In particolare, nelle corse sportive in ambito rallystico à ̈ noto realizzare un casco nel quale à ̈ prevista una semi-mentoniera che non si estende da un lato all’altro del guscio, bensì à ̈ formata da un braccio in pezzo unico con detto guscio, che si estende a sbalzo solo in parte da un lato di detta apertura frontale, terminando, in uso, in sostanziale corrispondenza della bocca dell’utente.
Tale semi-mentoniera à ̈ normalmente utilizzata per posizionare microfoni dinnanzi alla bozza di chi li indossa, o comunque essere di ausilio al loro utilizzo, mediante i quali microfoni generalmente il guidatore ed i passeggeri, ad esempio il cosiddetto navigatore, possono comunicare agevolmente, anche nel caso di elevata rumorosità ambientale durante la corse.
La semi-mentoniera à ̈ comunque vantaggiosa in quanto consente, in ogni caso, una certa comodità e comfort di utilizzo rispetto ai caschi integrali, che spesso à ̈ un aspetto cercato e rilevante nell’ambito delle corse di rally, in cui le condizioni ambientali durante la gare possono essere molto stressanti.
Attualmente, per la produzione di caschi di cui si discute si utilizzano materiali compositi costituiti da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo.
L'impiego di materiali compositi à ̈ vantaggioso per le loro caratteristiche di leggerezza, tenacità, rigidità e resilienza, che possono essere variamente combinate in funzione del risultato da ottenere.
Per la produzione di caschi di protezione che devono resistere agli impatti, generalmente si combinano vari strati di materiale per ottenere una parete rigida composta od un “sandwich†con un’anima leggera e pareti rigide, allo scopo di ridurne il peso aumentandone la capacita di diffondere l'energia di impatto nel sistema.
I materiali compositi con matrice termoindurente possono essere ottenuti impregnando un tessuto formato da fibre con resine termoindurenti liquide.
Oppure, i materiali compositi con matrice termoindurente possono essere ottenuti mediante uno stampaggio a caldo (da 120°C a 150°C), normalmente eseguito in autoclave, anche se con tempi di ciclo che possono essere più lunghi confrontati con i sistemi a posa umida. In tal caso, un pre-impregnato formato da fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente viene collocato nell’ autoclave, dove l’effetto di temperatura e pressione determinano la voluta struttura finale del materiale composito.
Un inconveniente dei caschi provvisti di semi-mentoniera à ̈ quello che, in caso di manovre pericolose, impreviste o molto rapide, oppure di scossoni, impatti, collisioni od incidenti veri e propri, l’estremità libera del braccio che costituisce la semi-mentoniera può essere accidentalmente agganciata, od incastrata, e quindi tirata e strappata verso l’esterno, determinando innaturali e pericolose torsioni della testa di chi li indossa. Ciò in quanto la semimentoniera, essendo realizzata come un pezzo unico con il guscio del casco, e della stessa struttura composita continua, trasmette direttamente, senza alcun smorzamento, qualsiasi sollecitazione ricevuta, che si ripercuote, dunque, dannosamente almeno sulla testa ed il collo di chi indossa il casco.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un cascoprovvisto di semi-mentoniera, e mettere a punto un relativo metodo di realizzazione, che garantisca maggiore sicurezza, anche nel caso in cui la semi-mentoniera venga agganciata, od incastrata, e tirata verso l’esterno in modo indesiderato, senza trasmettere sulla testa di chi indossa il casco le sollecitazioni e torsioni ricevute.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
Salvo che siano definiti altrimenti, tutti i termini tecnici e scientifici utilizzati qui e di seguito hanno lo stesso significato comunemente inteso da una persona di ordinaria esperienza nel campo della tecnica cui appartiene il presente trovato. Anche se metodi e materiali simili o equivalenti a quelli qui descritti possono essere utilizzati nella pratica o nelle prove di verifica del presente trovato, di seguito sono descritti, a titolo di esempio, i metodi e i materiali. In caso di conflitto prevale la presente domanda, incluse le definizioni. I materiali, metodi ed esempi hanno carattere puramente illustrativo e non devono essere intesi in modo limitativo.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale. In accordo con il suddetto scopo, un casco provvisto di semi-mentoniera secondo il presente trovato comprende una calotta, o guscio, di protezione, che presenta almeno un’apertura frontale ed una semi-mentoniera che si estende a sbalzo da un lato di detta apertura frontale in modo da presentare un’estremità libera disposta in posizione intermedia in detta apertura frontale, essendo, in uso, detta estremità libera posizionata in sostanziale corrispondenza della bocca dell’utente che indossa il casco.
Secondo il presente trovato, il guscio e la semi-mentoniera sono due componenti distinti tra loro, non in pezzo unico, i quali sono vincolati l’uno all’altro in sostanziale corrispondenza di detto lato di detta apertura frontale a mezzo di una regione di giunzione configurata a cerniera.
In questo modo, le sollecitazioni che vengono esercitate dall’ esterno sulla semi-mentoniera, ad esempio quando viene agganciata, od incastrata, e quindi, strappata o tirata verso l’esterno, non si ripercuotono e trasmettono sul guscio del casco, preservando la testa di chi indossa il casco da pericolose torsioni o sollecitazioni in generale. Ciò in quanto la regione configurata a cerniera, deformandosi, funge da dissipatore delle sollecitazioni agenti sulla semimentoniera, la cui energia viene assorbita ed utilizzata per determinare l’effetto cerniera desiderato tra semi -mentoniera e guscio e non trasmessa al guscio stesso.
In alcune forme di realizzazione, il guscio e la semi-mentoniera sono formati da materiali differenti tra loro, di cui un primo materiale che costituisce la calotta, o guscio, del casco à ̈ un materiale rigido, mentre un secondo materiale che costituisce la semi -mentoniera à ̈ un materiale con elevata capacità di assorbire gli urti senza rotture e capacità elastica di allungamento. La differenza di comportamento meccanico a sollecitazione tra il primo ed il secondo materiale determina il voluto effetto cerniera quando la semimentoniera viene ad esempio sottoposta a trazione, strappo, piegatura o torsione verso l’esterno. Ovviamente, tale effetto, ed i benefici ad esso connessi, si ha anche quando la semi-mentoniera subisce sollecitazioni, piegature, spinte o torsioni verso l’interno del casco.
Una forma di realizzazione del trovato prevede che il primo materiale del guscio sia un materiale composito costituito da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo.
Una forma di realizzazione del trovato prevede che il secondo materiale della semi-mentoniera sia un materiale composito che comprende almeno un laminato di resina termoplastica ed almeno uno strato pre-impregnato di fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente.
In una forma di realizzazione, la semi-mentoniera à ̈ connessa al guscio nella regione di giunzione a cerniera mediante una regione di compenetrazione e stratificazione intima dei rispettivi, eventualmente differenti, materiali che costituiscono la calotta e la semi-mentoniera stessa, le quali risultano, così solidarizzate ed amalgamate in corrispondenza di detta regione di giunzione a cerniera.
In questa forma di realizzazione, la calotta e la semi-mentoniera vengono realizzate contestualmente, in termini spaziali e temporali, costruendo progressivamente mediante una fase di compressione e trattamento termico, quale uno stampaggio a caldo, la voluta stratificazione e solidificazione di materiali che costituiscono il guscio e la semi-mentoniera, in particolare in corrispondenza della desiderata regione di giunzione a cerniera.
In varianti di detta forma di realizzazione, detta regione di compenetrazione e stratificazione à ̈ realizzata tra fibre pre-impregnate o impregnate del primo materiale del guscio e fibre pre-impregnate del secondo materiale della semimentoniera amalgamate e stratificate fra loro.
Ciò viene ottenuto, in varianti realizzative, nella fase di stampaggio a caldo, disponendo, contestualmente e secondo la voluta geometria finale del casco, sia il voluto almeno un pre-impregnato formato da uno strato pre-impregnato di fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente e l almeno un laminato di resina termoplastica che, una volta sottoposti ad idonea pressione e temperatura, ad esempio in autoclave, oppure in uno stampo ad alta pressione, costituiranno la semi-mentoniera, sia il voluto almeno un pre-impregnato formato da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo che, una volta sottoposto a pressione e temperatura contemporaneamente al primo materiale della semi-mentoniera, costituirà il guscio.
In un’altra forma di realizzazione, la semi-mentoniera à ̈ connessa alla calotta nella regione di giunzione a cerniera mediante almeno parziale incorporazione, od inglobamento, di un’estremità vincolata, opposta all’estremità libera, nel materiale che costituisce il guscio.
In quest’altra forma di realizzazione, la semi-mentoniera viene realizzata in pezzo finito a parte e successivamente viene associata come inserto al guscio del casco nel corso del processo di realizzazione del guscio stampato, ad esempio con tecnica a resine liquide, oppure con tecnica che utilizza un preimpregnato formato da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo e successivamente un trattamento ad adeguata pressione e temperatura, generalmente ad esempio in autoclave, oppure in uno stampo ad alta pressione. In varianti realizzative di detta altra forma di realizzazione, detta seconda estremità vincolata incorporata od inglobata nel materiale che costituisce il guscio stampato presenta perifericamente alette di trattenimento, che risultano, nel prodotto finito, avvolte dal materiale del guscio, incrementando il fissaggio meccanico della semi-mentoniera al guscio.
Come detto, quindi, la semi-mentoniera, secondo le possibili due varianti esemplificative, viene realizzata con tecnica che utilizza un pre-impregnato e successivamente un trattamento ad adeguata pressione e temperatura, generalmente in autoclave, oppure in pezzo finito a parte e successivamente viene associata come inserto al guscio del casco nel corso del processo di realizzazione della calotta stessa, ad esempio con tecnica a resine liquide.
Per realizzare il materiale composito della semi-mentoniera, detto laminato e detto pre-impregnato sono in partenza tra loro separati e sono atti ad essere stampati a caldo in una singola operazione.
Secondo il trovato, dopo lo stampaggio, il laminato ed il pre-impregnato formano una struttura avente almeno una zona di transizione da una sezione rigida a una sezione flessibile.
In una variante, detto laminato di resina termoplastica à ̈ una schiuma poliolefinica a celle aperte.
In un’altra variante, detto laminato di resina termoplastica à ̈ costituito da un laminato in polietilene o polipropilene espanso.
Secondo una forma di realizzazione del trovato, detta matrice di resina termoindurente del materiale della semi-mentoniera à ̈ costituita da resina epossidica e dette fibre di rinforzo sono fibre di vetro o di carbonio.
In forme di realizzazione, la semi-mentoniera viene ottenuta pretagliando i materiali che la costituiscono secondo lo sviluppo della forma finale richiesta che successivamente vengono sottoposti a compressione a caldo in uno stampo, in modo da realizzare in un'unica fase la polimerizzazione dei componenti e la formatura del laminato termoplastico.
Come detto, ciò può essere ottenuto separatamente dalla realizzazione della calotta, per poi inglobare, od incorporare, come inserto parte della semimentoniera nella calotta, oppure detti materiali pretagliati vengono abbinati al pre-impregnato utilizzato per realizzare il guscio e la semi-mentoniera può essere ottenuta contestualmente alla realizzazione della calotta, con opportune condizioni di pressione e temperatura, ad esempio in autoclave, oppure in uno stampo ad alta pressione, polimerizzando la resina e costruendo via via la stratificazione progressiva dei due differenti materiali ed ottenere, in particolare, le suddette regioni di compenetrazione di fibre della regione di giunzione a cerniera del casco.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 Ã ̈ una prima vista tridimensionale di un casco secondo il presente trovato;
- la fig. 2 Ã ̈ una seconda vista tridimensionale del casco di fig. 1 ;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista tridimensionale di una prima forma di realizzazione del casco del presente trovato;
- la fig. 4 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di fig. 3;
- la fig. 5 Ã ̈ una sezione parziale del dettaglio ingrandito di fig. 4;
- la fig. 6 Ã ̈ una vista tridimensionale di una seconda forma di realizzazione del casco del presente trovato;
- la fìg. 7 à ̈ una vista di una parte del casco di fig. 6;
- la fìg. 8 à ̈ una vista in pianta dall’alto di fìg. 6
- la fìg. 9 à ̈ una sezione lungo la linea IX - IX di fìg. 8;
- la fìg. 10 à ̈ una sezione del casco di fìg. 6;
- la fìg. 11 à ̈ un dettaglio ingrandito di fìg. 10;
- la fìg. 12 à ̈ una sezione ingrandita di parte di fìg. 11 ;
- la fìg. 13 à ̈ una prima vista tridimensionale di un casco secondo il presente trovato sottoposto a sollecitazione di deformazione verso l’esterno della semimentoniera;
- la fìg. 14 à ̈ una seconda vista tridimensionale del casco di fìg. 13.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un casco 10 secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile ad esempio, ma non limitativamente, nelle corse e competizioni automobilistiche sportive, tipicamente nelle corse di rally. Di base, il casco 10 di cui si discute à ̈ del tipo aperto, o “jet†, tuttavia provvisto di semi-mentoniera. Il casco 10 comprende un guscio 12 di protezione che presenta un’apertura frontale 14, con funzione visiva per l’utente e un’apertura inferiore 15, per infilare la testa, le quali, in virtù della natura di casco aperto, sono un’area complessiva di fronte al guscio 12.
L’apertura frontale 14 à ̈ delimitata lateralmente da due lobi laterali 17 del guscio 12.
Il casco 10 comprende una semi-mentoniera 13 la quale à ̈ vincolata al guscio 12 in sostanziale corrispondenza di un lato di detta apertura frontale 14 a mezzo di una regione di giunzione 18 configurata a cerniera (figg. 1 e 2). In particolare, la semi-mentoniera 13 à ̈ formata da un braccio 16 vincolato solamente ad uno dei due lobi laterali 17 del guscio 12, che si estende a sbalzo in parte verso l’interno dell’apertura frontale 14. Nel caso di specie, il braccio 16 presenta una prima estremità 20 libera, in posizione intermedia nell’apertura frontale 14, in modo che, in uso, sia sostanzialmente in corrispondenza della bocca dell’utente del casco, ed una seconda estremità 22 vincolata al lobo 17 del guscio 12 in corrispondenza di detta regione di giunzione 18 configurata a cerniera.
In forme di realizzazione, il guscio 12 e la semi-mentoniera 13 sono formati da materiali differenti tra loro, di cui un primo materiale che costituisce il guscio 12 del casco 10 à ̈ un materiale rigido, mentre un secondo materiale che costituisce la semi-mentoniera 13 à ̈ un materiale con elevata capacità di assorbire gli urti e le deformazioni senza rotture e capacità elastica di allungamento.
In forme di realizzazione del trovato, il primo materiale del guscio 12 Ã ̈ un materiale composito costituito da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo.
Secondo forme di realizzazione del trovato, invece, il secondo materiale della semi-mentoniera 13 Ã ̈ un materiale composito che comprende almeno un laminato di resina termoplastica ed almeno uno strato pre-impregnato di fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente.
In forme di realizzazione del trovato, il laminato di resina termoplastica del secondo materiale che forma la semi-mentoniera 13 à ̈ costituito da schiuma poliolefmica a celle aperte, preferibilmente polietilene o polipropilene espanso. La matrice à ̈ normalmente costituita da resina epossidica, resina fenolica, poliestere, ecc. Le fibre di rinforzo sono normalmente fibre di vetro, di carbonio, kevlar o simili.
II laminato termoplastico e il termoindurente rinforzato costituiscono una struttura tipo "sandwich", che viene completata con uno strato di supporto di gomma sintetica. Gli strati componenti mantengono la loro individualità anche dopo lo stampaggio a caldo, che si esegue in una singola operazione.
Naturalmente, gli strati di laminato termoplastico e di fibre pre-impregnate con resina termoindurente possono essere variamente e molteplicemente combinati. Si può avere un nucleo termoplastico, ad esempio in schiuma di polietilene, tra due strati di pre-impregnato e con un laminato termoplastico di rivestimento superficiale. Oppure, si può semplicemente avere un nucleo termoplastico, ad esempio in schiuma poliolefmica, tra due strati di preimpregnato. O ancora, si può avere un nucleo di pre-impregnato tra due strati di laminato termoplastico.
La lavorazione del secondo materiale per realizzare la semi-mentoniera 13 à ̈ agevole. Infatti, il materiale viene pre-tagliato, ad esempio in una pressa fustellatrice, secondo lo sviluppo della forma finale della semi-mentoniera 13. Successivamente, si effettua uno stampaggio a caldo che produce una pressione uniforme all’ interno di uno stampo rigido, consentendo la lavorazione anche su pareti verticali o inclinate, con ciò vantaggiosamente sopperendo anche al limite dei materiali compositi con sola matrice termoindurente che non presentano un sufficiente scorrimento plastico che consenta l’applicazione della necessaria pressione per ottenere eventuali superfici verticali o sensibilmente inclinate.
Lo stampaggio a caldo dei materiali della semi-mentoniera 13 produce, in una prima fase, la compattazione delle resine, mediante penetrazione della resina liquida termoindurente nelle celle aperte della schiuma termoplastica.
Successivamente, le diverse resine della semi-mentoniera 13 si saldano definitivamente tra loro durante la fase di polimerizzazione della resina termoindurente. Durante tale fase, la resina termoplastica si fonde e riempie lo spazio disponibile. La temperatura di fusione si innalza (da 140°C a 180°C, circa) per effetto della reazione esotermica della resina termoindurente. II ciclo di stampaggio può realizzarsi in circa 1 minuto, adattando correttamente temperatura e pressione al tipo di articolo da ottenere. La struttura della semimentoniera 13 che si ottiene presenta una zona di transizione tra una zona rigida di pre- impregnato e una zona flessibile formata da polimero termoplastico e gomma sintetica.
Di conseguenza, il secondo materiale che forma la semi-mentoniera 13 ha un comportamento di tipo visco-elastico, le cui caratteristiche peculiari di leggerezza, tenacità e resilienza sono molto piu elevate di quelle di un materiale composito tradizionale, solo termoindurente o solo termoplastico. Ciò lo rende particolarmente adatto alla realizzazione del presente trovato, in quanto, abbinato al primo materiale, maggiormente rigido, del guscio 12, può costituire fisicamente una differenziazione di materiale, più o meno progressiva secondo le varianti, che definisce la suddetta regione di giunzione 18 configurata a cerniera. Vantaggiosamente, il “sandwich†del secondo materiale della semi-mentoniera 13 à ̈ vantaggiosamente formato da pareti esterne, o “pelli†, a forte allungamento elastico ed elevata tenacità, evitando, in flessione, di raggiungere allungamenti massimi che possono essere critici, quindi avendo buona capacità di assorbire gli urti e le sollecitazioni senza rotture.
In particolare, nelle fìgg. 13 e 14 si vede come la semi-mentoniera 13, se sottoposta a sollecitazione, tipo trazione, piegatura, strappo o torsione, verso l’esterno, può deformarsi ruotando, come indicato dalla freccia F, attorno alla regione di giunzione 18 a cerniera, ciò in virtù del differente comportamento meccanico tra il primo materiale del guscio 12 ed il secondo materiale della semi-mentoniera 13, senza che la stessa sollecitazione si ripercuota in modo pericolo e comunque indesiderato sul guscio 12.
Nelle figg. 3 - 5 si rappresenta una prima forma di realizzazione del casco 10, nella quale la semi-mentoniera 13 à ̈ connessa al guscio 12 nella regione di giunzione a cerniera 18 mediante una regione di compenetrazione e stratificazione 24 intima (maggiormente evidenziata in fìg. 3 per facilità di comprensione) dei rispettivi differenti materiali che costituiscono il guscio 12 e la semi-mentoniera 13 stessa. In particolare, le fibre pre-impregnate del secondo materiale della semi-mentoniera 13 risultano stratificate e diffusamente amalgamate con le fibre impregnate o pre-impregnate del primo materiale del guscio 12.
Tale prima forma di realizzazione à ̈ ottenibile utilizzando una tecnica con pre-impregnato per realizzare il guscio 12, ad esempio in autoclave o stampo ad alta pressione. In particolare, il primo materiale composito della semimentoniera 13, opportunamente sagomato, viene collocato in autoclave, o nello stampo ad alta pressione, contestualmente al pre- impregnato del primo materiale del guscio 12, secondo la conformazione e geometria finale voluta per il casco 10. Il tutto viene poi sottoposto ad adeguata pressione e temperatura, ottenendo la polimerizzazione delle resine e costruendo progressivamente la stratificazione successiva, nella regione di giunzione 18, tra i due differenti materiali.
Nelle figg. 6 - 12 si rappresenta una seconda forma di realizzazione, nella quale la semi-mentoniera 13 viene realizzata in pezzo finito a parte mediante stampaggio a caldo come sopra descritto e successivamente à ̈ connessa come inserto al guscio 12 nella regione di giunzione 18 a cerniera mediante almeno parziale incorporazione, od inglobamento, della seconda estremità 22 vincolata, opposta alla prima estremità 20 libera, nel materiale che costituisce il guscio 12. In tale seconda forma di realizzazione, la semi-mentoniera 13 viene accoppiata come inserto finito al guscio 12 del casco 10 nel corso del processo di realizzazione del guscio stampato stesso, che può prevedere ad esempio l’utilizzo di tecnica a resine liquide, oppure di tecnica che impiega un preimpregnato e successivamente un trattamento ad adeguata pressione e temperatura, generalmente ad esempio in autoclave, oppure in uno stampo ad alta pressione.
Nella forma di realizzazione esemplificativa illustrata nelle figg. 6 - 12, la seconda estremità 22 del braccio 16 della semi-mentoniera 13 che viene incorporata od inglobata nel materiale che costituisce il guscio 12 presenta perifericamente alette di trattenimento 26 (figg. 6 - 9), le quali, al termine del processo di produzione, risultano avvolte dal materiale del guscio 12 (figg. 10 - 12). In particolare, in fig. 12 si vede bene come il primo materiale del guscio 12 formato da strati 28 di fibre impregnati di resina termoindurente, inglobi efficacemente le alette di trattenimento 26 della semi-mentoniera 13.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Casco provvisto di semi-mentoniera comprendente un guscio (12) di protezione che presenta almeno un’apertura frontale (14) ed una semimentoniera (13) che si estende a sbalzo da un lato (17) di detta apertura frontale (14) in modo da presentare un’estremità libera (20) disposta in posizione intermedia in detta apertura frontale (14), caratterizzato dal fatto che il guscio (12) e la semi-mentoniera (13) sono due componenti distinti tra loro, i quali sono vincolati l’uno all’altro in sostanziale corrispondenza di detto lato (17) di detta apertura frontale (14) a mezzo di una regione di giunzione (18) configurata a cerniera.
  2. 2. Casco come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il guscio (12) e la semi-mentoniera (13) sono formate da materiali differenti tra loro, di cui un primo materiale che costituisce il guscio (12) à ̈ un materiale rigido, e un secondo materiale che costituisce la semi-mentoniera (13) à ̈ un materiale con elevata capacità di assorbire gli urti e deformazioni senza rotture e capacità elastica di allungamento.
  3. 3. Casco come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il primo materiale del guscio (12) Ã ̈ un materiale composito costituito da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo.
  4. 4. Casco come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il secondo materiale della semi-mentoniera (13) Ã ̈ un materiale composito che comprende almeno un laminato di resina termoplastica ed almeno uno strato pre-impregnato di fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente.
  5. 5. Casco come in una qualsiasi delle rivendicaizoni precedenti, caratterizzato dal fatto che la semi-mentoniera (13) Ã ̈ connessa al guscio (12) nella regione di giunzione (18) a cerniera mediante una regione di compenetrazione e stratificazione (24) dei rispettivi materiali che costituiscono il guscio (12) e la semi-mentoniera (13).
  6. 6. Casco come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta regione di compenetrazione e stratificazione (24) Ã ̈ realizzata tra fibre preimpregnate o impregnate del primo materiale del guscio (12) e fibre preimpregnate del secondo materiale della semi-mentoniera (13).
  7. 7. Casco come in una qualsiasi delle rivendicaizoni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che la semi-mentoniera (13) à ̈ connessa al guscio (12) nella regione di giunzione (18) a cerniera mediante almeno parziale incorporazione, od inglobamento, di un’estremità vincolata (22), opposta all’estremità libera (20), nel materiale che costituisce il guscio (12) stampato.
  8. 8. Casco come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta estremità vincolata (22) presenta perifericamente alette di trattenimento (26).
  9. 9. Metodo per la realizzazione di un casco provvisto di semi-mentoniera comprendente un guscio (12) di protezione che presenta almeno un’apertura frontale (14) ed una semi-mentoniera (13) che si estende da un lato (17) di detta apertura frontale (14) in modo da presentare un’estremità libera (20) disposta in posizione intermedia in detta apertura frontale (14), caratterizzato dal fatto che prevede di vincolare, in sostanziale corrispondenza di detto lato (17) di detta apertura frontale (14), il guscio (12) e la semi-mentoniera (13) l’uno all’altro realizzando una regione di giunzione (18) a cerniera tra il guscio (12) e la semi-mentoniera (13).
  10. 10. Metodo come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede di realizzare la regione di giunzione (18) tra semi-mentoniera (13) e guscio (12) mediante una fase di compressione e trattamento termico costruendo progressivamente una compenetrazione e stratificazione dei rispettivi materiali che costituiscono il guscio (12) e la semi-mentoniera (13).
  11. 11. Metodo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il guscio (12) e la semi-mentoniera (13) vengono realizzate contestualmente, in termini spaziali e temporali, costruendo progressivamente la voluta stratificazione di materiali, in corrispondenza della desiderata regione di giunzione (18) a cerniera da ottenere.
  12. 12. Metodo come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la una fase di compressione e trattamento termico per realizzare il guscio (12) e la semi-mentoniera (13) Ã ̈ uno stampaggio a caldo.
  13. 13. Metodo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che lo stampaggio a caldo prevede di posizionare contestualmente, secondo una voluta geometria finale del casco (10), sia almeno un voluto strato preimpregnato di fibre di rinforzo incorporate in una matrice termoindurente e almeno un laminato di resina termoplastica che, una volta sottoposti a pressione e temperatura, costituiscono il materiale composito della semimentoniera (13), sia almeno un voluto pre-impregnato formato da una matrice in resina termoindurente contenente fibre di rinforzo che, una volta sottoposto a pressione e temperatura contemporaneamente al materiale della semimentoniera (13), costituisce il materiale composito del guscio (12) stampato.
  14. 14. Metodo come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede di realizzare separatamente la semi-mentoniera (13) come componente finito e realizzare la regione di giunzione (18) tra semi-mentoniera (13) e guscio (12) incorporando od inglobando almeno in parte un’estremità vincolata (22), opposta all’estremità libera (20), della semi-mentoniera (13) come un inserto nel materiale che costituisce il guscio (12) stampato durante una fase di realizzazione del guscio (12).
  15. 15. Metodo come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la fase di realizzazione del guscio (12), durante la quale la semi-mentoniera (13) viene associata come inserto, prevede una realizzazione con tecnica a resine liquide, oppure con tecnica che utilizza un pre-impregnato e successivamente un trattamento ad adeguata pressione e temperatura,
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