ITUD20110144A1

ITUD20110144A1 - Dispositivo di rigenerazione per rigenerare un gruppo decalcificatore dell'acqua in un'apparecchiatura stirante e relativo procedimento di rigenerazione

Info

Publication number: ITUD20110144A1
Application number: IT000144A
Authority: IT
Inventors: Longhi Giuseppe De
Original assignee: Longhi Appliances S R L Con Un Ico Socio De
Priority date: 2011-09-14
Filing date: 2011-09-14
Publication date: 2013-03-15
Also published as: CN102989227A; CN102989227B; EP2610403B1; EP2610403A1; ES2529019T3

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"DISPOSITIVO DI RIGENERAZIONE PER RIGENERARE UN GRUPPO DECALCIFICATORE DELL'ACQUA IN UN'APPARECCHIATURA STIRANTE E RELATIVO PROCEDIMENTO DI RIGENERAZIONE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo e a un procedimento per la rigenerazione di un gruppo decalcificatore dell'acqua, adatto ad essere utilizzato in un'apparecchiatura stirante a vapore, per evitare che l'acqua impiegata per generare il vapore necessario alla stiratura possa causare la formazione di calcare all'interno dell'apparecchiatura stirante, soprattutto all'interno della caldaia.

STATO DELLA TECNICA

Ãˆ noto che uno dei principali problemi delle apparecchiature stiranti a vapore Ã ̈ la formazione di calcare al loro interno, ed in particolare nella caldaia che trasforma l'acqua in vapore, causata da un eccessivo grado di durezza dell'acqua utilizzata, ossia della percentuale di calcio in essa contenuta. In particolare, mano a mano che l'apparecchiatura stirante viene utilizzata, l'acqua determina la formazione di incrostazioni, che in un primo momento riducono le prestazioni dell'apparecchiatura stessa e successivamente la rendono completamente inutilizzabile. Pertanto, in prima approssimazione, la durata di funzionamento dell'apparecchiatura Ã ̈ anche inversamente proporzionale al grado di durezza dell'acqua utilizzata.

Per ovviare a questo problema, le apparecchiature stiranti note sono associate a, o dispongono di, un gruppo decalcificatore dell'acqua, che utilizza un filtro a resina, di tipo rigenerabile, interposto tra il serbatoio dell'acqua e la caldaia.

Normalmente, per la rigenerazione delle resine contenute nei filtri, vengono utilizzate particolari soluzioni, contenenti diversi tipi di acido, come l'acido citrico, o acetico, che devono essere maneggiate con cura, a causa della loro pericolositÃ .

Dalla domanda di brevetto internazionale WO-A-2010/128387 della Richiedente, Ã ̈ noto un dispositivo per la rigenerazione di un gruppo decalcificatore dell'acqua, il quale Ã ̈ integrato in un'apparecchiatura stirante a vapore ed Ã ̈ in grado di rigenerare un filtro contenente una resina di tipo rigenerabile interposto fra il serbatoio dell'acqua e la pompa che alimenta la caldaia. Il suddetto dispositivo di rigenerazione noto comprende un unico contenitore suddiviso in due parti, una delle quali costituisce il serbatoio dell'acqua, mentre l'altra parte contiene una soluzione rigenerante a base di acido citrico; due valvole sono disposte all'uscita delle due parti del contenitore ed un circuito idraulico collega entrambe le valvole al filtro a resina. Tra la pompa e la caldaia Ã ̈ disposta una terza valvola, del tipo a tre vie, che ha la funzione di permettere o il normale passaggio dell'acqua dal serbatoio alla caldaia, durante la stiratura, oppure di fare circolare la soluzione a base di acido nel filtro a resina rigenerabile, prelevandola dalla seconda parte del contenitore e poi convogliandola nuovamente all'interno di quest'ultima, durante la fase di rigenerazione .

Un inconveniente di tale dispositivo di rigenerazione noto Ã ̈ rappresentato dalla suddivisione in due parti del contenitore, che riduce quindi la capacitÃ del serbatoio dell'acqua e quindi l'autonomia di stiratura dell'apparecchiatura stirante.

E' anche noto un altro metodo di rigenerazione di un filtro a resina, che prevede la rimozione del gruppo decalcificatore dall'apparecchiatura stirante durante le necessarie operazioni di rigenerazione.

Tale metodo noto ha perÃ² l'inconveniente che le necessarie operazioni di smontaggio, rimontaggio e manipolazione delle parti che costituiscono il dispositivo di rigenerazione sono complesse da eseguire da parte degli utenti

Uno scopo del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare un dispositivo di rigenerazione per rigenerare un gruppo decalcif icatore dell'acqua di apparecchiature stiranti, che utilizzano un filtro a resina di tipo rigenerabile, che sia semplice e affidabile e che permetta all'utente di eseguire facilmente e senza pericolo tutte le necessarie operazioni per la rigenerazione del filtro, senza che sia necessario rimuovere il filtro stesso dall'apparecchiatura stirante .

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, un dispositivo di rigenerazione secondo il presente trovato Ã ̈ adatto a rigenerare, in un modo del tutto nuovo e originale, un gruppo decalcificatore dell'acqua, provvisto di almeno un filtro anticalcare, di tipo rigenerabile, ad esempio a resina, ed associato ad un'apparecchiatura stirante, avente almeno un serbatoio per l'acqua, collegato al filtro anticalcare, ed una caldaia per trasformare l'acqua in vapore.

In accordo con una caratteristica del presente trovato, il dispositivo di rigenerazione comprende un vano, nel quale Ã ̈ adatta ad essere inserita una cartuccia, ad esempio a siringa, contenente un liquido rigenerante, e un gruppo di drenaggio associato almeno al suddetto filtro anticalcare e alla caldaia. In particolare, il gruppo di drenaggio Ã ̈ attivabile selettivamente per assumere sia una prima posizione operativa, nella quale Ã ̈ impedito l'inserimento della suddetta cartuccia nel corrispondente vano ed il filtro anticalcare Ã ̈ in comunicazione idraulica con la caldaia per fornire a quest 'ultima acqua decalcificata dal suddetto gruppo decalcificatore dell'acqua, sia, in alternativa, una seconda posizione operativa, nella quale la suddetta cartuccia Ã ̈ inseribile nel corrispondente vano, in modo che il liquido rigenerante possa essere convogliato verso il filtro anticalcare, e nella quale Ã ̈ anche interrotta la comunicazione idraulica fra il filtro anticalcare e la caldaia.

In accordo con una caratteristica secondaria del presente trovato, il gruppo di drenaggio comprende una valvola distributrice provvista di una camera interna, che Ã ̈ in comunicazione idraulica almeno con il filtro anticalcare, mediante un condotto di immissione, e con la caldaia, mediante un condotto di emissione. Inoltre, la valvola distributrice Ã ̈ in comunicazione anche con un condotto di drenaggio.

In accordo con un'altra caratteristica secondaria del presente trovato, la valvola distributrice comprende un elemento di otturazione, cavo al centro e coassialmente solidale a un alberino provvisto di una cavitÃ assiale passante, la quale Ã ̈ costantemente in comunicazione idraulica con il suddetto condotto di drenaggio. L'elemento di otturazione Ã ̈ adatto a chiudere selettivamente l'ingresso della suddetta cavitÃ assiale passante, o quello del suddetto condotto di emissione verso la caldaia.

In accordo con un'ulteriore caratteristica secondaria del presente trovato, mezzi di bloccaggio, che comprendono ad esempio una linguetta solidale al suddetto alberino della valvola distributrice, sono adatti ad entrare selettivamente, almeno parzialmente, all'interno del suddetto vano quando il gruppo di drenaggio Ã ̈ nella suddetta prima posizione operativa.

In accordo con un'altra caratteristica secondaria del presente trovato, mezzi di attuazione, manuali o automatizzati, sono associati al suddetto gruppo di drenaggio per causare il suo passaggio dalla prima posizione operativa alla seconda posizione operativa, e viceversa.

Anche il procedimento di rigenerazione secondo il presente trovato consente di rigenerare, in un modo del tutto nuovo e originale, un gruppo decalcificatore dell'acqua di un'apparecchiatura stirante del tipo sopra descritto, per mezzo di almeno una fase di attuazione in cui un gruppo di drenaggio, associato almeno ad un filtro anticalcare di tipo rigenerabile e ad una caldaia, viene attuato per passare da una prima posizione operativa, nella quale il suddetto filtro anticalcare Ã ̈ in comunicazione idraulica con la caldaia per decalcificare l'acqua durante la stiratura, ad una seconda posizione operativa, nella quale una cartuccia contenente un liquido rigenerante viene inserita in un corrispondente vano associato al filtro anticalcare, in modo che il suddetto liquido rigenerante venga convogliato verso il filtro anticalcare, e nella quale viene contemporaneamente interrotta la comunicazione idraulica fra il filtro anticalcare e la caldaia.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista laterale e schematica, di un dispositivo di rigenerazione secondo il presente trovato, installato in un'apparecchiatura stirante provvista di un gruppo di decalcificazione dell'acqua;

- la fig. 2 Ã ̈ una vista laterale di una cartuccia contenente un liquido rigenerante, adatta ad essere utilizzata nel dispositivo di rigenerazione di fig. 1;

- la fig. 3 Ã ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di rigenerazione di fig. 1, associato al gruppo di decalcificazione dell'acqua;

- la fig. 4 Ã ̈ una vista dall'alto del dispositivo di rigenerazione di fig. 1 in una prima posizione operativa;

- la fig. 5 Ã ̈ una vista trasversale, parzialmente sezionata, del dispositivo di fig. 1 nella suddetta prima posizione operativa;

- la fig. 6 Ã ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di rigenerazione di fig. 1 in una seconda posizione operativa;

- la fig. 7 Ã ̈ una vista trasversale, parzialmente sezionata, del dispositivo di fig. 1 nella suddetta seconda posizione operativa DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE

Con riferimento alla fig. 1, un dispositivo di rigenerazione 10 secondo il presente trovato Ã ̈ installato su un'apparecchiatura stirante 12, provvista di un gruppo decalcificatore dell'acqua 13, avente un filtro anticalcare 15 (fig. 3) rigenerabile, di tipo noto, per esempio a base di resina.

Anche l'apparecchiatura stirante 12 (fig. 1) Ã ̈ sostanzialmente di tipo noto, ad esempio del tipo che comprende una struttura di supporto 16, sagomata in modo d'avere una sede 17, nella quale Ã ̈ adatto ad essere inserito, in modo amovibile, un serbatoio 19 per l'acqua, una pompa 20, una caldaia 21 adatta a riscaldare l'acqua e trasformarla in vapore, un ferro da stiro 22 e un cavo 23, ad esempio del tipo che permette sia il passaggio della corrente elettrica, sia del vapore, in un apposito condotto.

In particolare, il serbatoio 19 Ã ̈ in collegamento idraulico con il gruppo decalcificatore dell'acqua 13 mediante un condotto di alimentazione 25 (figure 1 e 4), nel quale Ã ̈ disposta una valvola di non ritorno 26 (fig.

4), che impedisce il riflusso dal gruppo decalcificatore dell'acqua 13 al serbatoio 19 (fig. 1).

Il dispositivo di rigenerazione 10 comprende un vano 27 (figure 1, 3 e 4), sostanzialmente cilindrico, ricavato nel gruppo decalcificatore dell'acqua 13, al di sotto della sede 17 per il serbatoio 19, e nel quale Ã ̈ adatta ad essere inserita una cartuccia 28 (figure 2, 6 e 7), del tipo a siringa, che sarÃ piÃ¹ avanti descritta in dettaglio.

Il dispositivo di rigenerazione 10 comprende anche un gruppo di drenaggio 30 (figure 3 e 4), che Ã ̈ in comunicazione idraulica con il filtro anticalcare 15 del gruppo decalcificatore dell'acqua 13, mediante un condotto di immissione 31, e con la pompa 20 e la caldaia 21, mediante un condotto di emissione 32 (figure 1, 3 e 4).

Il gruppo di drenaggio 30 comprende una valvola distributrice 33 (figure da 3 a 7) fissata su un fianco del gruppo decalcificatore dell'acqua 13 ed azionabile da una maniglia di attuazione 35 (figure 1 e da 3 a 7), alla quale Ã ̈ fissato un condotto di drenaggio 36.

La valvola distributrice 33 comprende un cilindro 38 solidale al gruppo decalcificatore dellâ€™acqua 13 ed avente una camera 39 (fig. 5) cilindrica ed un cannotto centrale 40.

Un alberino 41 Ã ̈ disposto, scorrevole assialmente, all'interno del cannotto centrale 40 ed Ã ̈ provvisto di una cavitÃ assiale passante 42, adatta a mettere in comunicazione idraulica la camera 39 con il condotto di drenaggio 36. All'estremitÃ interna dell'alberino 41 Ã ̈ fissato un disco 45, adatto a fungere da elemento di otturazione, il quale Ã ̈ cavo al centro ed ha il diametro esterno sostanzialmente uguale a quello della camera 39. Un primo anello di tenuta 46, disposto sulla periferia del disco 45, garantisce la tenuta idraulica di quest'ultimo con la superficie interna della camera 39, ed un secondo anello di tenuta 47, disposto sulla periferia dell'alberino 41, garantisce la tenuta idraulica di quest'ultimo con la superficie interna del cannotto centrale 40.

La maniglia di attuazione 35 Ã ̈ montata coassialmente sulla parte terminale esterna dell ' alberino 41, in modo da essere vincolata assialmente ad esso, pur potendo ruotare rispetto ad esso, insieme al condotto di drenaggio 36. A tale scopo una spina 49 Ã ̈ montata sulla maniglia di attuazione 35 ed Ã ̈ inserita in una scanalatura anulare 50 dell'alberino 41.

Inoltre, solidale alla parte centrale dellâ€™alberino 41 Ã ̈ disposta una linguetta 51, sostanzialmente a forma di L, la quale ha un'estremitÃ 52 che Ã ̈ normalmente inserita nel vano 27 ed Ã ̈ adatta ad essere selettivamente estratta da esso (fig. 7), come verrÃ piÃ¹ avanti descritto in dettaglio. La linguetta 51 Ã ̈ guidata nella sua parte centrale da un'appendice superiore 53 solidale al cilindro 38.

La cartuccia 28 (figure 2, 6 e 7), che come si Ã ̈ visto in precedenza Ã ̈ del tipo a siringa, comprende, nella fattispecie, un contenitore 60, sostanzialmente cilindrico e aperto superiormente, il quale Ã ̈ adatto a contenere un liquido rigenerante, ad esempio una soluzione a base di acido citrico, o acetico. La parte inferiore del contenitore 60 Ã ̈ provvista di un beccuccio forato 61, dal quale Ã ̈ adatto a fuoriuscire il suddetto liquido rigenerante, e che, prima dell'uso, Ã ̈ normalmente chiuso da un apposito elemento di chiusura 64, di tipo noto, ad esempio del tipo rimovibile a strappo.

Un pistone 62 di attuazione, provvisto inferiormente di almeno un anello di tenuta 63, Ã ̈ montato scorrevole assialmente nel contenitore 60 per causare la selettiva fuoriuscita del liquido rigenerante attraverso il beccuccio forato 61.

La cartuccia 28 comprende anche un collare di sicurezza 65, apribile a strappo mediante un anello di presa 66, e disposto attorno al pistone 62 per bloccarlo rispetto al contenitore 60, mediante un dente 67 inserito sia in una feritoia 68 del contenitore 60, sia in una scanalatura anulare 69 dello stesso pistone 62. In questo modo si impedisce che l'utente possa inavvertitamente azionare il pistone 62 e provocare la fuoriuscita del liquido rigenerante dal contenitore 60, prima che la stessa cartuccia 28 sia inserita nel vano 27.

Il beccuccio forato 61 Ã ̈ adatto ad azionare una valvola 70 a sfera, normalmente tenuta in posizione chiusa da una molla 71 ed adatta a permettere l'accesso selettivo ad una sottostante zona di miscelazione 72 disposta fra il condotto di alimentazione 25 e il filtro anticalcare 15. Il funzionamento del dispositivo di rigenerazione 10 fin qui descritto Ã ̈ il seguente.

In condizioni normali di stiratura, il dispositivo di rigenerazione 10 si trova in una prima posizione operativa, rappresentata nelle figure 1, 3, 4 e 5, nella quale il serbatoio 19 Ã ̈ disposto nella sede 17 dell'apparecchiatura stirante 12 e la maniglia di attuazione 36 si trova sostanzialmente orizzontale e spinta verso il gruppo decalcificatore dell'acqua 13.

In questa prima posizione operativa il disco 45 della valvola distributrice 33 si trova a ridosso della parete piÃ¹ interna della camera 39 (a sinistra in fig. 5), cosÃ¬ che i condotti di immissione 31 e di emissione 32 sono in comunicazione fra loro attraverso la stessa camera 39, mentre l'ingresso della cavitÃ assiale passante 42 Ã ̈ chiuso. Conseguentemente, l'acqua proveniente dal serbatoio 19, dopo essere stata decalcificata dal filtro anticalcare 15, puÃ² essere introdotta nella caldaia 21 mediante la selettiva attuazione della pompa 20. Inoltre, in questa prima posizione operativa, l'estremitÃ 52 della linguetta 51 si trova allâ€™interno del vano 27, per cui Ã ̈ fisicamente impedito l'inserimento in esso di una cartuccia 28.

Quando si vuole rigenerare il filtro anticalcare 15, ad esempio dopo una segnalazione generata, in qualunque modo noto, dalla stessa apparecchiatura stirante 12, si devono eseguire le seguenti operazioni, che definiscono anche il procedimento di rigenerazione secondo il presente trovato.

Innanzi tutto si rimuove il serbatoio 19 dalla propria sede 17, per permettere all'utente l'accesso al sottostante vano 27.

Si esegue quindi una fase di attuazione del gruppo di drenaggio 30, tirando verso l'esterno la maniglia di attuazione 35 e ruotandola in senso antiorario di circa 90° (posizione tratteggiata in fig. 1), in modo che il condotto di drenaggio 36 ad essa collegato sia rivolto con la sua uscita verso il basso.

In questo modo si definisce una seconda posizione operativa del dispositivo di rigenerazione 10, nella quale l'alberino 41, collegato alla maniglia di attuazione 35, si trova spostato verso l'esterno (a destra in fig. 7) ed il disco 45 ad esso solidale, si trova esattamente in corrispondenza dell'entrata del condotto di emissione 32, chiudendola, per cui Ã ̈ interrotta la comunicazione idraulica fra il filtro anticalcare 15 e la caldaia 21.

In questa seconda posizione operativa il condotto di immissione 31 risulta essere in comunicazione idraulica con il condotto di drenaggio 33, attraverso la camera 39 e la cavitÃ assiale passante 42. Contemporaneamente, anche la linguetta 51 si trova spostata (verso destra in fig. 7), con la sua estremitÃ 52 completamente fuori dall'ingombro del vano 27.

L'utente puÃ² quindi eseguire una fase di inserimento, inserendo la cartuccia 28 nel vano 27, come illustrato nelle figure 6 e 7, dopo aver rimosso l'elemento di chiusura 64 (fig. 2) dal beccuccio forato 61. In particolare, la cartuccia 28 (fig. 7) viene spinta verso il basso in modo che il suo beccuccio forato 61 sposti verso il basso la sfera della corrispondente valvola 70, contro l'azione della molla 71, ed apra l'accesso alla sottostante zona di miscelazione 72.

L'utente apre quindi il collare di sicurezza 65, agendo sull'anello di presa 66 per liberare il dente 67 dalla feritoia 68 del contenitore 60 e dalla scanalatura anulare 69 del pistone 62. Si spinge poi il pistone 62 all'interno del contenitore 60, come si fa con una normale siringa, fino a quando tutto il liquido rigenerante contenuto nel contenitore 60 Ã ̈ stato introdotto nella zona di miscelazione 72.

Mantenendo la cartuccia 28 nel vano 27, con il pistone 62 all'interno del contenitore 60, si rimette quindi il serbatoio 19 nella sua sede 17, dopo averlo riempito d'acqua e dopo avere posizionato il condotto di drenaggio 36 al di sopra di un qualsiasi contenitore di raccolta, eventualmente provvisto di un canale di scarico, come un lavandino o simili, non rappresentato nei disegni, per effettuare una fase di alimentazione di acqua.

La presenza della cartuccia 28 nel vano 27 ha il vantaggio di impedire fisicamente all'estremitÃ 52 della linguetta 51 di entrare nel vano 27 stesso, e quindi all'utente di riportare, anche inavvertitamente, la maniglia di attuazione 35 e la valvola distributrice 33 nella loro prima posizione operativa. Infatti, se ciÃ² avvenisse durante questa fase di rigenerazione del filtro anticalcare 15, si verificherebbe il passaggio del liquido rigenerante, che contiene acido, attraverso il condotto di emissione 32, alla pompa 20, alla caldaia 21 e quindi al ferro da stiro 22, con notevoli danni, anche irreparabili, sia a molte parti dell'apparecchiatura stirante 12, sia agli indumenti eventualmente stirati durante tale fase di rigenerazione.

Quando tutta l'acqua contenuta nel serbatoio 19 Ã ̈ passata attraverso la zona di miscelazione 72 e, insieme al liquido rigenerante ivi contenuto, con cui si Ã ̈ miscelata, ha rigenerato il filtro anticalcare 15, ossia la resina in esso contenuta, il serbatoio 19 puÃ² essere nuovamente rimosso dalla sua sede 17. Durante tale fase di effettiva rigenerazione, che ha una durata di circa 30 minuti, la miscela di acqua e liquido rigenerante viene scaricata attraverso il condotto di drenaggio 36.

Inoltre, durante tale periodo di tempo, l'utente puÃ² anche utilizzare l'apparecchiatura stirante 12 per stirare con il ferro da stiro 22, eventualmente sfruttando il vapore generato dalla caldaia 21 con l'acqua residua, in essa contenuta, al momento dell'inizio delle operazioni di rigenerazione sopra descritte.

Si rimuove quindi dal vano 27 la cartuccia 28, che puÃ² essere cosÃ¬ smaltita adeguatamente.

Infine, si riporta la maniglia di attuazione 35 nella prima posizione operativa, facendola ruotare in senso orario di circa 90° e spingendola poi verso la struttura di supporto 16 dell'apparecchiatura stirante 12 (figure 1, 3, 4 e 5).

PuÃ² essere quindi ripresa la normale fase di stiratura, dopo avere nuovamente riempito d'acqua il serbatoio 19 e averlo posizionato nella sua sede 17.

Ãˆ chiaro che al dispositivo di rigenerazione 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Ad esempio, la valvola distributrice 33 e la linguetta 51 ad essa associata, anzichÃ© manualmente, potrebbero essere comandate tramite un servomeccanismo alimentato elettricamente.

Ãˆ anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico, una persona esperta del ramo potrÃ senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivi di rigenerazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di rigenerazione per rigenerare un gruppo decalcificatore dell'acqua (13) associato ad un'apparecchiatura stirante (12) avente un serbatoio (19) per l'acqua ed una caldaia (21) per trasformare detta acqua in vapore, ed in cui detto gruppo decalcificatore dell'acqua (13) Ã ̈ provvisto di almeno un filtro anticalcare (15) di tipo rigenerabile, collegato a detto serbatoio (19), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di rigenerazione comprende un vano (27), nel quale Ã ̈ adatta ad essere inserita una cartuccia (28) contenente un liquido rigenerante, e un gruppo di drenaggio (30) associato almeno a detto filtro anticalcare (15) e a detta caldaia (21), detto gruppo di drenaggio (30) essendo attivabile selettivamente per assumere una prima posizione operativa, nella quale Ã ̈ impedito l'inserimento di detta cartuccia (28) in detto vano (27) e detto filtro anticalcare (15) Ã ̈ in comunicazione idraulica con detta caldaia (21) per fornire a quest'ultima acqua decalcificata da detto gruppo decalcificatore dell'acqua (13), e una seconda posizione operativa, nella quale detta cartuccia (28) Ã ̈ inseribile in detto vano (27) in modo che detto liquido rigenerante possa essere convogliato verso detto filtro anticalcare (15), e nella quale Ã ̈ interrotta detta comunicazione idraulica fra detto filtro anticalcare (15) e detta caldaia (21).
2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di drenaggio (30) comprende una valvola distributrice (33) provvista di una camera (39) in comunicazione idraulica almeno con detto filtro anticalcare (15), mediante un condotto di immissione (31), e con detta caldaia (21) mediante un condotto di emissione (32).
3. Dispositivo come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta valvola distributrice (33) comprende un alberino (41) disposto scorrevole assialmente all'interno di detta camera (39) e provvisto di una cavitÃ assiale passante (42), adatta a mettere in comunicazione idraulica detta camera (39) selettivamente anche con un condotto di drenaggio (36).
4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta valvola distributrice (33) comprende anche un elemento di otturazione (45), cavo al centro, solidale coassialmente a detto alberino (41), ed adatto a chiudere selettivamente l'ingresso di detta cavitÃ assiale passante (42), o quello di detto condotto di emissione (32).
5. Dispositivo come nella rivendicazione 2, 3, o 4 caratterizzato dal fatto che mezzi di bloccaggio (51, 52) sono associati a detta valvola distributrice (33) per entrare selettivamente, almeno parzialmente, all'interno di detto vano (27) quando detto gruppo di drenaggio (30) Ã ̈ in detta prima posizione operativa.
6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che mezzi di attuazione (35) sono associati a detto gruppo di drenaggio (30) per causare il suo passaggio da detta prima posizione operativa a detta seconda posizione operativa, e viceversa.
7. Dispositivo come nelle rivendicazioni 3 e 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attuazione comprendono una maniglia di attuazione (35) accoppiata a detto alberino (41).
8. Dispositivo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto condotto di drenaggio (36) Ã ̈ fissato a detta maniglia di attuazione (35), la quale Ã ̈ montata coassialmente su una parte terminale di detto alberino (41), esterna a detta camera (39), in modo che detta maniglia di attuazione (35) sia vincolata assialmente a detto alberino (41), pur potendo ruotare rispetto ad esso, insieme a detto condotto di drenaggio (36).
9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta cartuccia (28) Ã ̈ del tipo a siringa e comprende un contenitore (60), sostanzialmente cilindrico e aperto superiormente, il quale Ã ̈ adatto a contenere detto liquido rigenerante, ed un pistone (62) di attuazione, montato scorrevole assialmente in detto contenitore (60).
10. Dispositivo come nella rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che detto contenitore (60) Ã ̈ provvisto di un beccuccio forato (61), dal quale Ã ̈ adatto a fuoriuscire detto liquido rigenerante, e che Ã ̈ normalmente chiuso da un elemento di chiusura (64) rimovibile.
11. Dispositivo come nella rivendicazione 9, o 10, caratterizzato dal fatto che detta cartuccia (28) comprende anche un collare di sicurezza (65), disposto attorno a detto pistone (62) e a detto contenitore (60) per bloccarli reciprocamente.
12. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto vano (27) Ã ̈ disposto in una sede (17) per detto serbatoio (19) per l'acqua, per cui detto vano (27) Ã ̈ accessibile solo dopo la rimozione temporanea di detto serbatoio (19) da detta sede (17).
13. Procedimento di rigenerazione per rigenerare un gruppo decalcificatore dell'acqua (13) associato ad un'apparecchiatura stirante (12) avente un serbatoio (19) per l'acqua ed una caldaia (21) per trasformare detta acqua in vapore, ed in cui detto gruppo decalcificatore dell'acqua (13) Ã ̈ provvisto di almeno un filtro anticalcare (15) di tipo rigenerabile, collegato a detto serbatoio (19), caratterizzato dal fatto che comprende almeno una fase di attuazione in cui un gruppo di drenaggio (30), associato almeno a detto filtro anticalcare (15) e a detta caldaia (21), viene attuato per passare da una prima posizione operativa, nella quale detto filtro anticalcare (15) Ã ̈ in comunicazione idraulica con detta caldaia (21) per decalcificare l'acqua durante la stiratura, ad una seconda posizione operativa, nella quale una cartuccia (28) contenente un liquido rigenerante viene inserita in un corrispondente vano (27) associato a detto filtro anticalcare (15), in modo che detto liquido rigenerante venga convogliato verso detto filtro anticalcare (15), e nella quale viene contemporaneamente interrotta detta comunicazione idraulica fra detto filtro anticalcare (15) e detta caldaia (21).
14. Procedimento di rigenerazione come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che dopo detta fase di attuazione, mentre detto gruppo di drenaggio (30) Ã ̈ in detta seconda posizione operativa, Ã ̈ prevista una fase di inserimento durante la quale detta cartuccia (28) viene inserita in detto vano (27).
15. Procedimento di rigenerazione come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che dopo detta fase di inserimento Ã ̈ prevista una fase di alimentazione di acqua da detto serbatoio (19) a detto filtro anticalcare (15), attraverso una zona di miscelazione (72) sottostante a detto vano (27), durante la quale una miscela di acqua e di detto liquido rigenerante passa attraverso detto filtro anticalcare (15) e fuoriesce da un condotto di drenaggio (36) collegato ad una valvola distributrice (33) di detto gruppo di drenaggio (30).
16. Procedimento di rigenerazione come nella rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che al termine di detta fase di alimentazione di acqua detta cartuccia (28) viene rimossa da detto vano (27) e detto gruppo di drenaggio (30) viene riportato in detta prima posizione operativa.