ITUD20110029A1 - Macchina e relativo procedimento di lavaggio - Google Patents

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ITUD20110029A1
ITUD20110029A1 IT000029A ITUD20110029A ITUD20110029A1 IT UD20110029 A1 ITUD20110029 A1 IT UD20110029A1 IT 000029 A IT000029 A IT 000029A IT UD20110029 A ITUD20110029 A IT UD20110029A IT UD20110029 A1 ITUD20110029 A1 IT UD20110029A1
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hot
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Fabio Zardini
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Description

"MACCHINA E RELATIVO PROCEDIMENTO DI LAVAGGIO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una macchina di lavaggio per effettuare un trattamento di lavaggio, termodisinfezione ed eventuale asciugatura, di oggetti, quali ad esempio oggetti utilizzati in ambito sanitario che, una volta lavati, possono essere riutilizzati, ad esempio strumenti utilizzati nelle sale operatorie, nei laboratori e simili.
STATO DELLA TECNICA
È noto realizzare una macchina di lavaggio di oggetti che comprende una camera di lavaggio in cui sono disposti gli oggetti da lavare, uno o più serbatoi di detergenti chimici ed una via di ingresso per il liquido, generalmente acqua, che si miscela ai detergenti chimici.
Nella camera di lavaggio à ̈ previsto un circuito idraulico con ugelli adatti a distribuire il liquido di lavaggio verso gli oggetti. La camera à ̈ idraulicamente connessa, tramite una valvola di scarico, ad un serbatoio di uscita posto sul fondo, il quale serbatoio di uscita à ̈, a sua volta, connesso direttamente ad una rete fognaria, idonea per ricevere il liquido di lavaggio scaricato di cui si discute.
Un inconveniente della macchina nota à ̈ che la capacità di scarico della valvola di scarico impiegata rende necessaria la presenza del serbatoio di uscita che funge da polmone per il liquido di lavaggio da scaricare, in modo da adattarsi ad eventuali ridotte capacità della rete fognaria.
Un altro inconveniente della macchina di lavaggio nota à ̈ Γ elevato spreco almeno di liquido di lavaggio, dovuto allo scarico dello stesso direttamente nella rete fognaria.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una macchina di lavaggio che sia di semplice ed economica costruzione, che non sia ingombrante e la cui operatività sia indipendente dalla rete fognaria cui viene collegata idraulicamente.
Altro scopo ancora à ̈ quello di ottenere un risparmio nell’utilizzo della quantità di acqua e conseguentemente dei detergenti chimici, riducendone Γ impatto economico ed ecologico.
Ancora uno scopo à ̈ quello di realizzare una macchina di lavaggio che abbia una buona efficienza energetica, consentendo il recupero di almeno parte del calore utilizzato nelle varie fasi del ciclo di lavaggio.
Altro scopo à ̈ realizzare una macchina che esegua un ciclo di lavaggio completo nel minor tempo possibile, pre-riscaldando i fluidi necessari ed accorciando i tempi di riempimento e scarico.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, una macchina di lavaggio secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per effettuare un trattamento di lavaggio, termodisinfezione ed eventuale asciugatura, di oggetti e comprende una camera di lavaggio in cui disporre gli oggetti da trattare, un circuito di lavaggio comprendente una pluralità di vie d’uscita per un liquido di lavaggio, generalmente acqua, da distribuire verso gli oggetti da trattare.
Secondo il presente trovato, sul fondo della camera di lavaggio sono disposti, in associazione con una relativa apertura di scarico, mezzi valvolari di scarico del liquido di lavaggio, i quali sono direttamente collegati ad un condotto che scarica direttamente nella rete fognaria appositamente prevista, senza la previsione di ulteriori organi idraulici, condotti, serbatoi intermedi.
Il presente trovato, così, non necessita di un serbatoio polmone per adeguarsi alla capacità della rete fognaria a valle dello scarico ed à ̈ quindi meno complessa ed ingombrante, oltre che più economica.
In accordo con alcune forme di realizzazione del presente trovato, i suddetti mezzi valvolari comprendono una valvola del tipo a scarico rapido avente un piattello otturatore, od altro elemento equivalente con funzione di otturatore, di forma coniugata all’apertura di scarico e posizionato mobile all’interno del fondo della camera di lavaggio tra una prima posizione di chiusura di detta apertura di scarico ed una seconda posizione distanziata da detta apertura per consentire il passaggio rapido del liquido di lavaggio da scaricare.
Secondo forme realizzative del presente trovato, la citata valvola comprende mezzi meccanici di azionamento rapido configurati per determinare un rapido spostamento del piattello otturatore tra la prima e la seconda posizione ed associati a mezzi attuatori direttamente collegati a detti mezzi meccanici di azionamento rapido.
In alcune forme di realizzazione, i citati mezzi meccanici di azionamento rapido comprendono uno stelo di azionamento connesso al piattello otturatore, che si estende linearmente dal piattello verso l’esterno rispetto all’apertura di scarico e colleg t inferiormente a detti mezzi attuatori. Tale configurazione meccanica lineare determina un azionamento assiale rapido del piattello otturatore e quindi un’adeguata evacuazione del liquido di scarico.
In altre forme di realizzazione, i citati mezzi meccanici di azionamento rapido comprendono mezzi a bilanciere, i quali consentono un’altrettanto rapida movimentazione del piattello otturatore tra le dette prima e seconda posizione.
In forme di realizzazione, la macchina comprende una pluralità di serbatoi adatti a contenere un liquido di lavaggio quale acqua, da immettere selettivamente nella camera di lavaggio ed associati a mezzi di scambio termico, mezzi di alimentazione di acqua fredda, od altro liquido di pre-lavaggio, all’interno della camera, mezzi di alimentazione di uno o più componenti chimici detergenti all’interno della camera e mezzi di alimentazione associati ad un primo di detti serbatoi per alimentare acqua, quale acqua demineralizzata, od altro liquido adatto alla termodisinfezione, all’interno della camera.
In varianti di soluzione, i mezzi di alimentazione di acqua fredda sono Secondo alcune forme di realizzazione, i mezzi di scambio termico del primo serbatoio sono configurati per riscaldare il liquido ad una temperatura adatta alla termodisinfezione.
In forme realizzative, i mezzi di scambio termico di un secondo di detti serbatoi sono configurati per riscaldare il liquido ad una temperatura compresa tra circa 55 °C e circa 65 °C.
Ancora, in ulteriori forme di realizzazione, i mezzi di scambio termico di un terzo di detti serbatoi sono configurati per pre-riscaldare il liquido alimentato dai mezzi di alimentazione recuperando calore da liquido caldo accumulato nel terzo serbatoio, con evidenti vantaggi di efficienza energetica e quindi riduzione dei costi.
Inoltre, secondo alcune varianti, il suddetto circuito di lavaggio comprende un, od il, terzo di detti serbatoi, per ricevere ed accumulare, direttamente od indirettamente, una determinata quantità di liquido caldo di lavaggio dal fondo della camera, e secondi mezzi di ricircolo, che collegano idraulicamente il serbatoio all’interno della camera di lavaggio e configurati per trasferire, mediante mezzi di pompaggio del liquido, la quantità, o parte di essa, di liquido caldo di lavaggio presente nel serbatoio direttamente all’interno della camera di lavaggio.
Detto terzo serbatoio di recupero ed accumulo per scambio termico e ricircolo può essere realizzato disposto in collegamento diretto con il fondo della camera di lavaggio, oppure essere collegato a detti primi mezzi di ricircolo.
In forme di realizzazione, la macchina di lavaggio comprende mezzi di riscaldamento del liquido di lavaggio in ingresso alla camera di lavaggio ad una voluta temperatura, normalmente tra 75°C e 95°C, oppure una temperatura più bassa, ad esempio tra 55°C e 70°C, se viene effettuato un lavaggio chimico.
In forme di realizzazione del presente trovato, il suddetto circuito di lavaggio comprende primi mezzi di ricircolo che si sviluppano dal fondo della camera di lavaggio verso i suddetti mezzi di riscaldamento e sono così adatti a trasferire, mediante idonei mezzi di pompaggio del liquido, il liquido di lavaggio verso i mezzi di riscaldamento, da dove, una volta portati, o riportati, alla voluta temperatura, sono immessi nuovamente nella camera di lavaggio.
Anche tale soluzione consente un notevole recupero del contenuto entalpico del liquido di lavaggio, e quindi un risparmio della potenza necessaria ad aumentare l’energia termica del liquido di lavaggio.
Tale soluzione consente un notevole risparmio almeno di liquido di lavaggio, soprattutto considerando che à ̈ possibile riutilizzare, così, il liquido utilizzato nell’operazione finale di risciacquo, che normalmente à ̈ praticamente pulito e comunque à ̈ idoneo per essere impiegato per iniziare un nuovo lavaggio di altri oggetti.
In altre forme di realizzazione, la camera di lavaggio comprende un circuito di asciugatura configurato per insufflare aria di asciugatura ad una determinata temperatura aH’interno della camera di lavaggio, per asciugare gli oggetti lavati.
In forme di realizzazione del presente trovato, il circuito di asciugatura à ̈ selettivamente collegabile ai medesimi mezzi di riscaldamento del liquido di lavaggio, che sono così vantaggiosamente impiegati, di volta in volta e secondo le fasi del ciclo di trattamento previste dal programma di lavoro, per riscaldare il liquido di lavaggio e anche l’aria di asciugatura.
In forme di realizzazione del presente trovato, il circuito di lavaggio e quello di asciugatura coincidono, semplificando, così, notevolmente la costruzione e la gestione della macchina di lavaggio di cui si discute.
Rientra nello spirito del presente trovato anche un metodo di lavaggio per effettuare un trattamento di lavaggio, termodisinfezione ed eventuale asciugatura, di oggetti, che prevede di disporre gli oggetti da trattare in una camera di lavaggio e distribuire un liquido di lavaggio verso gli oggetti da lavare. Il metodo prevede di scaricare il liquido di lavaggio dal fondo della camera di lavaggio attraverso un condotto che scarica direttamente nella rete fognaria.
In alcune forme di esecuzione, il metodo del presente trovato prevede di recuperare almeno parte dell’energia termica del liquido usato nella termodisinfezione per preriscaldare uno o più dei fluidi utilizzati nelle altre fasi del trattamento eseguito.
In ulteriori forme di esecuzione, il metodo del presente trovato prevede di riutilizzare il liquido utilizzato nella termodisinfezione direttamente in almeno una delle altre fasi del trattamento eseguito.
In forme di esecuzione del presente trovato, il metodo comprende una fase di prelavaggio a freddo, una fase di lavaggio a caldo tra circa 55 °C e circa 65 °C con uno o più detergenti chimici, una fase di risciacquo a caldo ed una fase di risciacquo finale di termodisinfezione.
Il metodo prevede di predisporre il liquido di lavaggio alle volute temperature in rispettivi serbatoi di alimentazione collegabili idraulicamente alla camera di lavaggio. Inoltre, il metodo prevede di:
- alimentare, mediante mezzi di alimentazione, un liquido per il pre-lavaggio a freddo nella camera e, una volta terminato il pre-lavaggio, scaricare direttamente attraverso il condotto il liquido utilizzato;
- alimentare, da un secondo di detti serbatoi, un liquido caldo e mediante mezzi di alimentazione, uno o più detergenti chimici, al l’interno della camera e, una volta terminato il lavaggio a caldo con uno o più detergenti chimici, scaricare direttamente attraverso il condotto il liquido utilizzato;
- alimentare, da un terzo di detti serbatoi, un liquido per il risciacquo a caldo e, una volta terminato il lavaggio caldo, scaricare direttamente attraverso il condotto il liquido utilizzato;
- alimentare, mediante mezzi di alimentazione associati ad un primo di detti serbatoi, acqua, quale acqua deinineralizzata, od altro liquido adatto alla termodisinfezione, all’interno della camera e, una volta terminata la termodisinfezione, accumulare il liquido utilizzato nella termodisinfezione come liquido caldo in detto terzo serbatoio.
Una forma di esecuzione del metodo del presente trovato prevede di riutilizzare liquido caldo accumulato nel terzo serbatoio per effettuare direttamente il risciacquo a caldo.
Un’ulteriore forma di esecuzione del metodo del presente trovato prevede di preriscaldare, mediante mezzi di scambio termico associati a detto terzo serbatoio, il liquido alimentato dai mezzi di alimentazione recuperando calore dal liquido caldo accumulato nel terzo serbatoio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista schematica di una macchina di lavaggio secondo il presente trovato;
- la fig. 2 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di un particolare di fig. 1.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, una macchina 10 di lavaggio secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per effettuare un trattamento di lavaggio, ed eventuali termodisinfezione ed asciugatura, di oggetti, ad esempio per uso medicale, sanitario o di laboratorio di analisi o simili applicazioni.
La macchina 10 viene utilizzata per effettuare un tipico ciclo di lavaggio e trattamento degli oggetti che prevede, a titolo esemplificativo e non limitante dell’ambito di tutela del presente trovato:
- prelavaggio a freddo, generalmente con acqua;
- lavaggio con liquido di lavaggio, generalmente acqua, riscaldato tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C, e detergente chimico;
- risciacquo a caldo;
- risciacquo finale di termodisinfezione, a circa 93-95 °C per un determinato periodo di tempo idoneo a garantire la disinfezione termica;
- asciugatura.
La macchina 10 comprende una camera 12 di lavaggio all’interno della quale disporre gli oggetti da trattare, eventualmente posizionati in appositi carrelli o ceste porta-oggetti, su ripiani 13 di appoggio sovrapposti e distanziati.
La macchina 10 comprende inoltre un circuito idraulico 14 di lavaggio comprendente una pluralità di vie d’uscita formate da ugelli montati, o ricavati, su giranti 18, oppure da semplici fori, piatti od eventualmente sagomati, per distribuire, verso gli oggetti da trattare, il liquido di lavaggio.
In particolare, la macchina 10, in alcune forme di realizzazione, comprende mezzi di alimentazione 21 dell’acqua fredda all’interno della camera 12 di lavaggio, come indicato dalla freccia C, la cui portata à ̈ controllata da una relativa elettrovalvola 21a, per effettuare la fase di pre-lavaggio a freddo.
Inoltre, in alcune forme di realizzazione à ̈ previsto un primo serbatoio 22 contenente acqua 20 di lavaggio, in comunicazione fluidica con la camera 12 mediante un’elettrovalvola 22a, e nel caso di specie disposto sopra la parete superiore 12a della camera 12. L’elettrovalvola 22a à ̈ del tipo che consente il passaggio rapido della quantità di acqua dal primo serbatoio 22 alla camera 12. 11 primo serbatoio 22 può essere riempito mediante collegamento ad una rete idrica e/o altri mezzi di riempimento, e contenere l’acqua 20, od altro liquido di lavaggio, che può essere fredda o pre-riscaldata.
Il primo serbatoio 22 fornisce l’acqua 20 di lavaggio alla temperatura idonea alla fase di risciacquo finale di termodisinfezione, generalmente tendente ad una temperatura di circa 90 °C.
A tal fine, il primo serbatoio 22 à ̈ associato a mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 31, i quali scaldano l’acqua 20 contenuta nel primo serbatoio 22 alla temperatura di termodisinfezione. Ad esempio, i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 31 possono essere costituiti da una o più resistenze elettriche.
Nell’ambito del ciclo di lavaggio di cui sopra, in alcune forme di realizzazione à ̈ previsto un secondo serbatoio 26, nel caso di specie anch’esso disposto sopra la parete superiore 12a della camera 12, selettivamente in comunicazione con l’interno della camera 12, mediante una relativa elettrovalvola 26a, e contenente liquido di lavaggio, tipicamente acqua, 27 che può essere fredda o pre-riscaldata, ad esempio proveniente dalla rete idrica e/o altri mezzi di riempimento. L’elettrovalvola 26a à ̈ del tipo che consente il passaggio rapido della quantità di acqua dal secondo serbatoio 26 alla camera 12.
Il secondo serbatoio 26 fornisce l’acqua per la fase di lavaggio tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C. L’acqua 27 viene riscaldata alla voluta temperatura mediante mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 33 associati al secondo serbatoio 26. Ad esempio, i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 33 possono essere costituiti da una o più resistenze elettriche.
Per l’immissione di uno o più detergenti chimici nella camera 12 sono previsti, in alcune forme di realizzazione, idonei mezzi di alimentazione 23, associati ad una pompa 23a ed eventuali sensori e controllori di flusso, non rappresentati.
Inoltre, in alcune forme di realizzazione sono previsti mezzi di alimentazione 19 di liquido di lavaggio, vantaggiosamente acqua demineralizzata in modo da ridurre od eliminare la possibilità di deposito di residui sugli oggetti trattati, che alimentano lungo un circuito 39, grazie alla pressione di rete o mediante una pompa, il liquido nel primo serbatoio 22, ai fini della termodisinfezione.
In una variante di realizzazione, la macchina 10 non prevede, o comunque non utilizza, i mezzi di alimentazione 21 dell’acqua fredda direttamente aH’interno della camera 12 e l’acqua fredda viene alimentata dal secondo serbatoio 26, utilizzando parte dell’acqua 27 contenuta nel secondo serbatoio 26 stesso, opportunamente dimensionato per contenere un volume di acqua necessaria ad eseguire le due fasi di pre-lavaggio con acqua fredda e lavaggio a temperatura tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C. In tale variante, l’acqua 27 contenuta nel secondo serbatoio 26 viene mantenuta ad una temperatura più bassa, ad esempio di circa 30 °C, e successivamente, dopo il primo prelievo di un determinato volume di acqua fredda per il pre-lavaggio, la quantità di acqua rimanente viene rapidamente riscaldata tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C, per l’utilizzo nella successiva fase di lavaggio a caldo. In tal caso, i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 33 sono scelti e dimensionati per determinare un rapido riscaldamento dell’acqua necessaria al lavaggio a caldo intanto che la macchina 10 esegue la fase di pre-lavaggio a freddo. In generale, comunque, i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 31, 33 rispettivamente associati al primo serbatoio 22 ed al secondo serbatoio 26 si riempiono e sono adatti a consentire un pre-riscaldamento del liquido al loro interno intanto che la macchina 10 esegue le varie fasi del ciclo di lavaggio, in questo modo riducendo i tempi ciclo.
Nella fattispecie, sono previsti inoltre, mezzi di riscaldamento 24 del liquido di lavaggio circolante nella macchina 10, in modo da mantenerlo ad una voluta temperatura, normalmente tra 75°C e 95°C, oppure una temperatura più bassa, ad esempio tra 55°C e 70°C, se viene effettuato un lavaggio chimico, sì da sopperire al normale raffreddamento del liquido di lavaggio dopo che à ̈ venuto a contatto con le ceste portaoggetti o gli stessi oggetti da lavare, che inizialmente, od a seguito del prelavaggio a freddo, sono a temperatura più bassa. Tali mezzi di riscaldamento 24 sono, in una forma di realizzazione, disposti all’esterno della camera 12. Ad esempio, i mezzi di riscaldamento 24 sono resistenze elettriche e riscaldamento rapido.
Mezzi sensori di temperatura 25 possono essere previsti all’interno della camera 12, i quali trasmettono un segnale elettrico correlato alla temperatura nella camera 12. Tale segnale viene rilevato da un’unità di controllo elettronica, non rappresentata, per la selettiva attivazione almeno dei mezzi di riscaldamento 24, ai fini della termostatazione. Di conseguenza, se la temperatura nella camera 12 non à ̈ adeguata a quella richiesta per la determinata fase del ciclo di lavaggio in atto, i mezzi di riscaldamento 24 vengono azionati finché tale temperatura à ̈ raggiunta. I mezzi sensori 15 monitorano in continuo l’andamento della temperatura nella camera 12, per poter, di volta in volta, attivare per un determinato periodo di tempo, i mezzi di riscaldamento 24.
Sul fondo 28 della camera 12, configurabile a cilindro, oppure a tronco di cono od altra soluzione geometrica adatta, à ̈ previsto un primo condotto 30 di ricircolo che, mediante una prima pompa 32, manda l’acqua e l’eventuale detergente ad essa miscelato, verso i mezzi di riscaldamento 24. Un’elettrovalvola 30a à ̈ prevista tra la prima pompa 32 ed i mezzi di riscaldamento 24 per regolare e controllare il flusso di liquido in transito.
Inoltre, Ã ̈ previsto un condotto di scarico 36, associato ad una valvola 34 selettivamente apribile, che consente di scaricare direttamente nella rete fognaria il liquido accumulato sul fondo 28.
Ulteriormente, à ̈ previsto un serbatoio 66 di recupero ed accumulo per lo scambio termico, collegabile, a monte della prima pompa 32, al primo condotto 30 mediante un’elettrovalvola 68. Almeno parte del liquido di lavaggio caldo accumulato nel serbatoio 66, indicato dal riferimento numerico 47, viene utilizzato per effettuare la fase di risciacquo a caldo dopo il lavaggio con liquido a temperatura tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C, con detergenti chimici e prima del risciacquo finale di termodisinfezione.
Inoltre, i mezzi di alimentazione 19 sono associati, lungo il circuito 39 che alimenta il primo serbatoio 22, con mezzi di scambio termico 35, ad esempio una serpentina, un fascio tubiera, una camicia di scambio termico o simili, in cui transita l’acqua demineralizzata.
II serbatoio 66 à ̈ associato ai suddetti mezzi di alimentazione 19 del liquido destinato alla termodisinfezione, prevedendo che i suddetti mezzi di scambio termico 35 siano inseriti nel, od associati al, serbatoio 66 stesso ai fini di recupero dell’energia termica del liquido 47 caldo di lavaggio proveniente dalla camera 12 accumulato nel serbatoio 66.
In questo modo, l’acqua demineralizzata alimentata dai mezzi di alimentazione 19 che scorre nei mezzi di scambio termico 35 viene pre-riscaldata prima che venga immesso nel primo serbatoio 22 recuperando parte del calore del liquido caldo 47, così riducendo il salto termico che i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 31 del primo serbatoio 22 devono superare ai fini di raggiungere la temperatura di termodisinfezione, ed ottimizzando, così, il consumo energetico complessivo della macchina 12.
Nella forma di realizzazione illustrata, il serbatoio 66 à ̈ collegato mediante un secondo condotto 67 di ricircolo direttamente con l’interno della camera 12, nel caso di specie essendo il secondo condotto 67 innestato direttamente nella parete superiore 12a della camera 12.
Una seconda pompa 72 a valle del serbatoio 66 provvede a movimentare almeno parte del liquido caldo 47 lungo il secondo condotto 67 dallo stesso serbatoio 66 verso l’ingresso nella camera 12. Ai soli fini della manutenzione ordinaria e della pulizia, che normalmente viene eseguita una volta al giorno, à ̈ possibile scaricare l’eventuale liquido 47 contenuto nel serbatoio 66, nel caso di specie agendo su un’apposita elettrovalvola 70.
Complessivamente, quindi, il circuito idraulico 14 della macchina 10 rappresentata in fig. 1 comprende il primo condotto 30 di ricircolo ai mezzi di riscaldamento 24, il secondo condotto di ricircolo 67 di recupero del liquido in testa alla camera 12, la camera idraulica 24a dei mezzi di riscaldamento che riceve il liquido dal primo condotto 30, i rami 25 di ingresso dalla la camera idraulica 24a all’interno della camera 12, gli ulteriori condotti 29 che vanno dai rami 25 alle giranti 18, le giranti 18 stesse e la stessa camera 12, comprensiva del fondo 28, che chiude il circuito idraulico 14.
Inoltre, la macchina 10 comprende mezzi di insufflazione 37 di un fluido, generalmente aria, di asciugatura per la fase di asciugatura. Tali mezzi di insufflazione 37 potrebbero prevedere, tipicamente in serie, un pre- filtro aria, un ventilatore ed un filtro speciale aria. Tali mezzi di insufflazione 37 sono in collegamento con i mezzi di riscaldamento 24, che riscaldano il fluido alla temperatura idonea all’ asciugatura, da dove, poi, sono immessi nella camera 12.
Il metodo di lavaggio del presente trovato prevede che all’avvio l’acqua fredda venga immessa dai mezzi di alimentazione 23 nella camera 12, accumulandosi sul fondo 28.
Inoltre, preventivamente, almeno al primo avvio della macchina 10, il serbatoio 66 à ̈ stato riempito con liquido di lavaggio riscaldato, nel caso di specie acqua, per lo scambio termico ed il risciacquo a caldo. In questa fase, quindi, l’elettrovalvola 68 rimane chiusa.
La prima pompa 32 fa circolare l’acqua fredda, prelevandola dal fondo 28, che, attraverso le giranti 18, viene distribuita sugli oggetti per la fase di prelavaggio a freddo ed infine scaricata tramite il condotto di scarico 36, in quanto si tratta di acqua sporca e contaminata.
Successivamente, viene attivata l’elettrovalvola 26a per immettere l’acqua 27, portata tra circa 55 °C e circa 65 °C, ad esempio a circa 60 °C, dai mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 33, dal secondo serbatoio 26 nella camera 12, dove si accumula sul fondo 28. Contestualmente al riempimento del fondo 28 con l’acqua 27 del secondo serbatoio 26, i mezzi di alimentazione 23 vengono attivati per immettere un determinato quantitativo di uno o più detergenti chimici, che si miscelano all’acqua 27 calda sul fondo 28.
L’acqua 27 calda, miscelata a detergenti chimici, viene poi pompata dal fondo 28 attraverso il primo condotto 30, passando lungo i mezzi di riscaldamento 24, che ne compensano il possibile raffreddamento, per poi essere distribuito dalle giranti 18 sugli oggetti da trattare.
Il liquido viene nuovamente raccolto sul fondo 28 e ricircolato dalla prima pompa 32, ripetendo più volte il percorso per un determinato intervallo temporale, trascorso il quale il liquido viene scaricato attraverso il condotto di scarico 36.
A questo punto, il liquido caldo 47 accumulato nel serbatoio 66, che all’avvio della macchina 10 à ̈ stato preventivamente riempito, viene almeno in parte utilizzato per la fase di risciacquo a caldo, ovvero pompato dalla secondo pompa 72 lungo il secondo condotto 67, viene eventualmente ricircolato e, una volta conclusa tale fase, viene anch’esso scaricato attraverso il condotto di scarico 36.
Per la fase di risciacquo finale di termodisinfezione, viene utilizzata l’acqua 20 nel primo serbatoio 22, la quale proviene dai mezzi di alimentazione 19, à ̈ stata preriscaldata dal liquido caldo 47 passando nei mezzi di scambio termico 35 attraverso il serbatoio 66 ed inoltre à ̈ stata riscaldata dai mezzi di riscaldamento 31 alla temperatura idonea alla termodisinfezione.
In particolare, attivando l’elettrovalvola 22a, l’acqua 20 viene immessa nella camera 12, si accumula sul fondo 28 e viene pompata nei mezzi di riscaldamento 24 che la portano, o mantengono, alla temperatura di termodisinfezione.
Da qui, l’acqua 20 di termodisinfezione viene immessa nelle giranti 18 ed investe gli oggetti da trattare. In particolare, fino a che i mezzi sensori 15 di temperatura non segnalano che si à ̈ raggiunta, all’interno della camera 12, la temperatura di termodisinfezione voluta, l’acqua 20 viene continuamente ricircolata dalla prima pompa 32, dal fondo 28 verso i mezzi di riscaldamento 24 e da qui alle giranti 18. Una volta raggiunta la temperatura voluta, l’acqua 20 continua ad essere ricircolata nella macchina 10 ed inizia l’intervallo di tempo, ad esempio circa 1 - 10 minuti, dedicato alla termodisinfezione.
Al termine di tale intervallo temporale, l’acqua 20, che à ̈ sostanzialmente pulita e che ha un elevato contenuto termico, non viene scaricata attraverso il condotto di scarico 36, bensì, attivando l’elettrovalvola 68, viene vantaggiosamente accumulata nel serbatoio 66, in modo da poter cedere almeno palle del proprio calore, mediante i mezzi di scambio termico, o riscaldamento, 35, all’acqua demineralizzata proveniente dai mezzi di alimentazione 19, come sopra descritto, ai fini del pre-riscaldo. La stessa acqua di termodisinfezione accumulata nel serbatoio 66 viene usata direttamente, come sopra spiegato, per la fase di risciacquo a caldo prima della termodisinfezione finale.
Infine, viene eseguita la fase di asciugatura, prevedendo di chiudere le elettrovalvole 30a e 68 ed attivando, invece, l’elettrovalvola 37a che consente rimmissione del fluido di asciugatura nei mezzi di riscaldamento 24 e da qui nella camera 12, per asciugare gli oggetti termodisinfettati.
In forme di realizzazione, i mezzi di riscaldamento 24 comprendono, nella fattispecie, una camera idraulica, o collettore, 24a, esterna alla camera 12, in cui passa il liquido di lavaggio ed eventualmente il fluido di asciugatura, ed elementi riscaldanti 24b, vantaggiosamente a riscaldamento rapido, tipo organi di riscaldamento elettrici oppure scambiatori di calore con fluido termovettore od altro, alloggiati nella camera idraulica 24a. La camera idraulica 24a à ̈ idraulicamente connessa da un lato airinterno della camera 12 e dall’altro lato al primo condotto 30 di ricircolo, oltre che, come detto, ai mezzi di insufflazione 37.
In particolare, i mezzi di riscaldamento 24 sono connessi a valle, lungo il percorso del liquido, con ulteriori rami 25 del circuito idraulico 14 i quali, a loro volta, entrano nella camera 12 di lavaggio in ulteriori condotti 29 del circuito, verso le giranti 18, per spruzzare il liquido riscaldato sugli oggetti da lavare.
Come sopra accennato, ai fini dell’asciugatura la macchina 10 prevede, vantaggiosamente, che il medesimo circuito idraulico 14 venga utilizzato, almeno in alcune sue parti essenziali, per il transito, riscaldamento ed insufflazione dell’aria di asciugatura proveniente dai mezzi di insufflazione 37.
In particolare, l’aria di asciugatura può essere immessa, generalmente mediante una ventilazione premente, da un opportuno ingresso nel circuito idraulico 14, rappresentato nel caso di specie in corrispondenza dei mezzi di riscaldamento 24, e insufflata sugli oggetti lavati da asciugare, ad esempio mediante le medesime uscite del liquido previste sulle giranti 18. In tale realizzazione, l’ingresso dell’aria può essere collegato direttamente alla camera idraulica 24a dei mezzi di riscaldamento 24, dove l’aria viene riscaldata alla temperatura necessaria all’asciugatura dagli stessi elementi di riscaldamento 24b che scaldano il liquido di lavaggio, e da qui transitare, attraverso i rami 25 e ulteriori condotti 29, verso gli oggetti da asciugare nella camera 12
In forme di realizzazione, per lo scarico attraverso il condotto di scarico 36 la macchina 10 prevede un’apertura 52 di scarico ricavata sul fondo 28, nel caso di specie di forma circolare, in cui à ̈ montata la suddetta valvola 34 di scarico (figg. 1 e 2) direttamente collegata al citato condotto di scarico 36 che scarica direttamente nella rete fognaria appositamente prevista, senza la previsione di ulteriori organi idraulici, condotti, serbatoi intermedi, come indicato dalla freccia F.
In accordo con alcune forme di realizzazione del presente trovato, la valvola 34 à ̈ del tipo a scarico rapido, ovvero configurata per consentire una portata di scarico rapido compresa tra 25 l/min e 200 l/min, preferibilmente tra 100 l/min e 150 l/min. La valvola 34 à ̈ provvista di un piattello 38 otturatore di forma coniugata, nel caso di specie circolare, all’apertura 52 di scarico e posizionato mobile, lungo un determinato asse X di movimentazione (fig. 2), all’interno del fondo 28 della camera 12 tra una prima posizione abbassata di chiusura di detta apertura 52, in linea continua nelle figg. 1 e 2, ed una seconda posizione sollevata e distanziata da detta apertura 52, in tratteggio nelle figg. 1 e 2, per consentire il passaggio rapido del liquido di lavaggio da scaricare.
La valvola 34 comprende mezzi meccanici di azionamento rapido, nel caso di specie formati da uno stelo 40 di azionamento assiale, mobile in modo alternato lungo l’asse X, per determinare un rapido spostamento del piattello 38 tra la prima e la seconda posizione, associato ad un attuatore lineare 42 direttamente collegato a detti mezzi meccanici di azionamento rapido, in questo caso allo stelo 40. L’attuatore lineare 42 determina il movimento assiale alternato dello stelo 40, e quindi il passaggio rapido del piattello 38 tra la posizione aperta e chiusa.
La previsione di un piattello 38 di forma allargata e spessore ridotto, sostanzialmente di forma discoidale, ne facilita lo spostamento rapido da parte dello stelo 40 azionato dall’attuatore lineare 42.
Nella soluzione illustrata, a titolo esemplificativo e non limitativo deH’ambito di tutela, à ̈ previsto un raccordo a gomito 60 tra l’apertura 52 ed il suddetto condotto di scarico 36.
Tale raccordo a gomito 60 presenta una porzione tubolare 44, direttamente collegata all’apertura 52 e sostanzialmente coassiale a detto asse X, al cui interno à ̈ prevista la movimentazione dello stelo 40 lungo Tasse X.
Lo stelo 40 ha un’estremità filettata 41 che s’inserisce, attraverso un foro 62, nel piattello 38, per poi cooperare con un dado 64 per il bloccaggio. Un’estremità 43 opposta dello stelo 40 à ̈, invece, vincolata all’attuatore lineare 42 mediante un dado 45. L’attuatore lineare 42 à ̈, a sua volta, sospeso alla porzione tubolare 44 del raccordo a gomito 60 mediante una staffa 46.
Il fondo della porzione tubolare 44 à ̈ forato, per l’inserimento e lo scorrimento dello stelo 40, prevedendo un’apposita boccola 56 per agevolare il movimento dello stelo 40, ed un elemento di tenuta idraulica 58.
Il piattello 38 presenta perifericamente una scanalatura 48 continua, nel caso di specie circolare, in cui à ̈ disposto un elemento di tenuta idraulica 50, nel caso di specie una guarnizione anulare, generalmente in materiale plastico deformabile in modo idoneo a realizzare la tenuta idraulica. Tale elemento di tenuta idraulica 50 sporge oltre l’ingombro periferico del piattello 38 di un determinato ammontare, per cooperare diretamente od indiretamente con l’apertura 52 e realizzare la tenuta idraulica.
Nel caso di specie, un elemento di posizionamento 54, nella fatispecie configurato ad anello, à ̈ disposto a collare attorno all’apertura 52, accoppiandosi per interferenza geometrica. Tale elemento di posizionamento 54 prevede un risalto 55, nel caso di specie anulare, che sporge alTinterno della camera 12, e su cui va in battuta l’elemento di tenuta idraulica 50, in particolare la parte sporgente oltre il piattello 38, ed un dente a sottosquadro 57, anch’esso nella fattispecie anulare, per il bloccaggio assiale.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina di lavaggio adatta per effettuare un trattamento di lavaggio, termodisinfezione ed eventuale asciugatura, di oggetti, comprendente una camera (12) di lavaggio in cui disporre gli oggetti da trattare, un circuito (14) di lavaggio comprendente una pluralità di vie d’uscita di un liquido di lavaggio da distribuire verso gli oggetti da trattare, caratterizzata dal fatto che sul fondo (28) della camera (12) di lavaggio sono disposti, in associazione con una relativa apertura (52) di scarico, mezzi valvolari (34) di scarico del liquido di lavaggio, i quali sono direttamente collegati ad un condotto (36) che scarica direttamente nella rete fognaria.
  2. 2. Macchina come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi valvolari comprendono una valvola (34) de! tipo a scarico rapido avente un piattello (38) otturatore di forma coniugata all’apertura (52) di scarico e posizionato mobile all 'interno del fondo (28) della camera (12) di lavaggio tra una prima posizione di chiusura di detta apertura (52) di scarico ed una seconda posizione distanziata da detta apertura (52) per consentire il passaggio rapido del liquido di lavaggio da scaricare detta valvola (34) comprendendo mezzi meccanici di azionamento rapido (40) configurati per determinare un rapido spostamento del piattello (38) otturatore tra la prima e la seconda posizione ed associati a mezzi attuatori (42) direttamente collegati a detti mezzi meccanici di azionamento rapido (40).
  3. 3. Macchina come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi meccanici di azionamento rapido comprendono uno stelo (40) di azionamento connesso al piattello (38) otturatore, che si estende linearmente dal piattello (38) verso l’esterno rispetto all’apertura (52) di scarico e collegato inferiormente a detti mezzi attuatori (42).
  4. 4. Macchina come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi meccanici di azionamento rapido comprendono mezzi a bilanciere.
  5. 5. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di serbatoi (22, 26, 66) adatti a contenere un liquido (20, 27, 47) di lavaggio, quale acqua, da immettere selettivamente nella camera (12) ed associati a mezzi di scambio termico (31, 33, 35).
  6. 6. Macchina come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di alimentazione (21, 26) di acqua fredda, od altro liquido di pre-lavaggio, all’interno della camera (12), mezzi di alimentazione (23) di uno o più componenti chimici detergenti all’interno della camera (12) e mezzi di alimentazione (19) associati ad un primo (22) di detti serbatoi per alimentare acqua, quale acqua demineralizzata, od altro liquido adatto alla termodisinfezione, all’intemo della camera (12).
  7. 7. Macchina come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i mezzi di scambio termico (31) del primo serbatoio (22) sono configurati per riscaldare il liquido ad una temperatura adatta alla termodisinfezione.
  8. 8. Macchina come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi di scambio termico (33) di un secondo (26) di detti serbatoi sono configurati per riscaldare il liquido ad una temperatura compresa tra circa 55 °C e circa 65 °C.
  9. 9. Macchina come nella rivendicazione 6, 7 o 8, caratterizzata dal fatto che i mezzi di scambio termico (35) di un terzo (66) di detti serbatoi sono configurati per preriscaldare il liquido alimentato dai mezzi di alimentazione (19) recuperando calore da liquido caldo (47) accumulato nel terzo serbatoio (66).
  10. 10. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzata dal fatto che detto circuito (14) di lavaggio comprende un, od il, terzo (66) di detti serbatoi, per ricevere ed accumulare, direttamente od indirettamente, una determinata quantità di liquido caldo (47) di lavaggio dal fondo (28) della camera (12), e secondi mezzi di ricircolo (67), che collegano idraulicamente il serbatoio (66) all’interno della camera (12) di lavaggio e configurati per trasferire, mediante mezzi di pompaggio (72) del liquido, la quantità, o parte di essa, di liquido caldo (47) di lavaggio presente nel serbatoio (66) direttamente all’interno della camera (12) di lavaggio.
  11. 11. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di riscaldamento (24) del liquido di lavaggio in ingresso alla camera (12) di lavaggio ad una voluta temperatura e che detto circuito (14) di lavaggio comprende primi mezzi di ricircolo (30) che si sviluppano dal fondo (28) della camera (12) di lavaggio verso i mezzi di riscaldamento (24) e sono adatti a trasferire, mediante mezzi di pompaggio (32), il liquido di lavaggio verso i mezzi di riscaldamento (24), da dove sono immessi nuovamente nella camera (12) di lavaggio.
  12. 12. Macchina come nella rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la camera (12) di lavaggio comprende un circuito di asciugatura configurato per insufflare aria di asciugatura ad una determinata temperatura all’interno della camera (12) di lavaggio, per asciugare gli oggetti lavati, detto circuito di asciugatura essendo selettivamente collegabile ai medesimi mezzi di riscaldamento (24) del liquido di lavaggio, per riscaldare selettivamente sia il liquido di lavaggio e sia l’aria di asciugatura, in cui il circuito (14) di lavaggio e quello di asciugatura coincidono almeno in determinate componenti di funzionamento comune.
  13. 13. Metodo di lavaggio per effettuare un trattamento di lavaggio, termodisinfezione ed eventuale asciugatura, di oggetti, che prevede di disporre gli oggetti da trattare in una camera (12) di lavaggio e distribuire un liquido di lavaggio verso gli oggetti da lavare, caratterizzato dal fatto che prevede di scaricare il liquido di lavaggio da! fondo (28) della camera (12) di lavaggio attraverso un condotto (36) che scarica direttamente nella rete fognaria.
  14. 14. Metodo come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che prevede di riutilizzare il liquido utilizzato nella termodisinfezione direttamente in almeno una delle altre fasi del trattamento eseguito.
  15. 15. Metodo come nella rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che prevede di in recuperare almeno parte dell’energia termica del liquido usato nella termodisinfezione per pre-riscaldare uno o più dei fluidi utilizzati nelle altre fasi del trattamento eseguito.
  16. 16. Metodo come nella rivendicazione 13, 14 o 15, comprendente una fase di prelavaggio a freddo, una fase di lavaggio a caldo tra circa 55 °C e circa 65 °C con uno o più detergenti chimici, una fase di risciacquo a caldo ed una fase di risciacquo finale di tennodisinfezione, caratterizzato dal fatto che prevede di: - predisporre il liquido di lavaggio alle volute temperature in rispettivi serbatoi (22, 26, 66) di alimentazione collegabili idraulicamente alla camera (12); - alimentare un liquido per il pre-lavaggio a freddo, mediante mezzi di alimentazione (21, 26), nella camera (12) e, una volta terminato il pre-lavaggio, scaricare direttamente attraverso il condotto (36) il liquido utilizzato; - alimentare, da un secondo (26) di detti serbatoi, un liquido caldo e mediante mezzi di alimentazione (23), uno o più detergenti chimici, all’interno della camera (12) e, una volta terminato il lavaggio a caldo con uno o più detergenti chimici, scaricare direttamente attraverso il condotto (36) il liquido utilizzato; - alimentare, da un terzo (66) di detti serbatoi, un liquido per il risciacquo a caldo e, una volta terminato il lavaggio caldo, scaricare direttamente attraverso il condotto (36) il liquido utilizzato; - alimentare, mediante mezzi di alimentazione (19) associati ad un primo (22) di detti serbatoi, acqua, quale acqua demineralizzata, od altro liquido adatto alla termodisinfezione, all’interno della camera (12) e, una volta terminata la termodisinfezione, accumulare il liquido utilizzato nella termodisinfezione come liquido caldo (47) in detto terzo serbatoio (66).
  17. 17. Metodo come nella rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che prevede di riutilizzare liquido caldo (47) accumulato nel terzo serbatoio (66) per effettuare direttamente il risciacquo a caldo.
  18. 18. Metodo come nella rivendicazione 16 o 17, caratterizzato dal fatto che prevede di pre-riscaldare, mediante mezzi di scambio termico (35) associati a detto terzo serbatoio (66), il liquido alimentato dai mezzi di alimentazione (19) recuperando calore dal liquido caldo (47) accumulato nel terzo serbatoio (66).
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