ITUD20090200A1 - Elemento di aggancio per superfici ventilate e superficie ventilata cosi' realizzata - Google Patents

Description

Descrizione

"ELEMENTO DI AGGANCIO PER SUPERFICI VENTILATE E SU-PERFICIE VENTILATA COSÌ REALIZZATA"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un elemento di aggancio per realizzare superfici ventilate ed alla superficie ventilata così realizzabile. Per superficie ventilata s'intende un insieme di pannelli, o doghe, accostati e montati sulla struttura portante di un edificio, ad una determinata distanza a definire un'intercapedine o camera di ventilazione per la circolazione dell'aria. La struttura portante può essere sia una parete verticale, di facciata od interna ad un edificio, sia una superficie orizzontale, tipo un pavimento od un soffitto di un edificio.

STATO DELLA TECNICA

E noto realizzare superfici ventilate, con o senza cappotto isolante, che vengono montate sulla struttura portante di un edificio, leggermente discoste da quest 'ultima per favorire la circolazione dell 'aria.

Tali superficie sono formate da pannelli o doghe, solitamente in legno, che vengono fissati, secondo varie modalità, a barre, montani verticali oppure orizzontali, generalmente in alluminio lavorato, a loro volta fissate, secondo varie soluzioni, alla struttura portante dell'edificio.

Una prima soluzione nota di fissaggio veloce à ̈ tramite incastro reciproco dei pannelli e dei montanti, che, tuttavia, non garantisce la sicurezza del bloccaggio e non permette il passaggio dell'aria tra un pannello e l'altro, determinando così delle difficoltà nel caso si debbano sostituire uno o più pannelli; inoltre essendo tali doghe o pannelli a contatto si assommano le dilatazioni e i restringimenti dovuti al movimento del legno.

Un'altra soluzione nota à ̈ il fissaggio dei pannelli ai montanti tramite viti, che tuttavia risulta lento e macchinoso, soprattutto dovendo richiedere, in fase di realizzazione dei fori di fissaggio nella struttura dell'edificio, una certa perizia nell'allineamento e centraggio di tali fori con i montanti.

Inoltre, la realizzazione di fori di fissaggio per le viti nei pannelli determina l'insorgere di punti di marcescenza e di rottura preferenziale dovuti alle escursioni dimensionali del legno ed alle condizioni climatiche.

Ulteriormente, tale fissaggio tramite viti à ̈ svantaggioso nel caso di interventi di manutenzione e ripristino sia dei pannelli, sia della struttura sottostante dell'edificio, in quanto generalmente necessita di smontare l'intera superficie ventilata. Inoltre il fissaggio con viti non consente la dilatazione e il restringimento delle doghe o dei pannelli in legno causando allentamenti e spostamenti delle viti stesse.

Scopo del presente trovato à ̈ realizzare un elemento di aggancio per fissare pannelli ad un telaio portante per costruire superfici ventilate che garantisca un bloccaggio rapido, affidabile, sicuro. Altro scopo del presente trovato à ̈ realizzare un elemento di aggancio che permetta una rapida smontabilità e sostituibilità, in caso di suo danneggiamento oppure delle doghe o dei pannelli.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.

Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, un elemento di aggancio secondo il presente trovato viene utilizzato per l'aggancio di pannelli, o doghe, generalmente in legno, oppure altro materiale, ad esempio di tipo plastico, polimerico composito od altro, ad un telaio portante formato da barre longitudinali le quali sono disposte sulla struttura portante di un edificio, ad esempio fissate o agganciate, a definire una superficie ventilata di rivestimento, tipo una parete verticale, esterna nel caso di facciate di edifici oppure interna, oppure una superficie orizzontale di pavimenti o soffitti.

Secondo un aspetto del presente trovato l'elemento di aggancio à ̈ formato da un elemento a piastra, realizzato in materiale elasticamente deformabile, secondo una variante mediante un materiale metallico, ad esempio acciaio inox, alluminio od altro.

Tale elemento a piastra à ̈ ripiegato a definire due pareti affacciate l'una verso l'altra e convergenti verso una regione apicale per assumere una conformazione sostanzialmente a cuneo atta ad essere inserita almeno parzialmente in una finestra, o sede, di inserimento ed alloggiamento di una delle suddette barre .

Ciascuna parete dell'elemento di aggancio presenta estremità atte ad essere posizionate all'esterno di detta finestra.

In corrispondenza di dette estremità, sono realizzati mezzi a gancio per l'aggancio ad un bordo di un associato pannello della superficie ventilata.

Inoltre, ciascuna delle suddette pareti dell'elemento di aggancio presenta una porzione atta ad essere inserita in detta finestra, in corrispondenza della quale sono realizzati mezzi di aggancio a scatto, vantaggiosamente elasticamente deformabili, per cooperare almeno con una porzione di detta finestra, per il trattenimento nella barra.

In accordo con una forma di realizzazione, i suddetti mezzi di aggancio a scatto comprendono, in posizione assimilabile a centrale in detta parete, una linguetta ad azione resiliente, vantaggiosamente elastica, la quale à ̈ ripiegata a definire una gobba sporgente verso l'esterno di detta parete che, nel normale utilizzo, definisce una voluta interferenza e l'aggancio a scatto con almeno una porzione di detta finestra.

Secondo una variante di tale forma realizzativa, la suddetta linguetta resiliente à ̈ formata da una porzione di detta parete che viene lavorata mediante fustellatura o punzonatura, a definire un'apertura, e successiva piegatura di una sua porzione di estremità che definisce un dente ricurvo che passa attraverso detta apertura verso l'interno, per realizzare la voluta conformazione di detta gobba. Tale lavorazione à ̈ poco costosa, rapida ed affidabile nell 'ottenere la funzione di trattenimento ed aggancio a scatto nella barra.

Forme di realizzazione del trovato prevedono che i suddetti mezzi a gancio al pannello comprendano, in posizione opposta a detta regione apicale e per ciascuna parete, una porzione ripiegata verso l'esterno a definire un'aletta di aggancio per il trattenimento di un relativo bordo di un associato pannello, o doga, della superficie di rivestimento.

L'elemento di aggancio secondo il trovato consente un rapido ed affidabile montaggio della superficie di rivestimento.

La totale assenza di fori e viti di fissaggio sui pannelli, secondo il trovato, evita la formazione di marcescenze e punti di rottura, dovuti alle escursioni del legno ed alle condizioni climatiche.

Gli elementi di aggancio secondo il trovato, configurati per l'inserimento a scatto, servono non solo da tenuta per i pannelli, ma anche per assorbire le dilatazioni e i ritiri del materiale dei pannelli, in particolare legno, dovuti al naturale modificarsi delle condizioni climatiche.

L'elemento di aggancio del presente trovato à ̈ vantaggioso, inoltre, perchà ̈ consente di sganciare rapidamente e senza danneggiamenti, con apposito attrezzo, qualsiasi pannello qualora fosse necessario un'eventuale manutenzione alla parete sottostante. Tutto ciò senza dover smontare l'intera facciata, come generalmente accade per le strutture tradizionali .

Un ulteriore vantaggio derivante dalla deformabilità elastica, almeno parziale, del materiale di cui à ̈ costituito l'elemento di aggancio secondo il presente trovato, vantaggiosamente metallo, ad esempio acciaio inox, alluminio od altro, à ̈ la capacità di adattarsi e compensare le deformazioni naturali del materiale di cui sono costituite le doghe o pannelli. Questi ultimi, infatti, tendono normalmente a dilatarsi e/o contrarsi, ad esempio a causa della temperatura, e l'elemento di aggancio del trovato, potendo deformarsi elasticamente, si adegua a tali movimenti, vantaggiosamente non ostacolandoli.

Un altro aspetto del presente trovato à ̈ relativo ad una struttura di supporto per una superficie ventilata di rivestimento di una struttura portante di un edificio, la quale superficie ventilata presenta esternamente una pluralità di pannelli, o doghe, posizionati ad una determinata distanza dalla struttura portante a definire un'intercapedine di ventilazione .

La struttura di supporto comprende una pluralità di barre longitudinali, atte ad essere fissate, ad una voluta distanza l'una dall'altra, su detta struttura portante, a definire un telaio portante di supporto dei pannelli.

Ciascuna di tali barre presenta sedi di alloggiamento, disposte, sulla lunghezza della barra, ad un voluto passo l'una rispetto all'altra coordinato con il passo di posizionamento di detti pannelli.

Le suddette sedi sono configurate per cooperare con un elemento di aggancio come sopra espresso, inserito almeno parzialmente al loro interno, per il montaggio dei pannelli.

In forme di realizzazione vantaggiose del trovato, in corrispondenza di ciascuna finestra sono realizzati canali di guida e supporto per l'inserimento stabile ed affidabile dell'elemento di aggancio nella barra.

In alcune forme di realizzazione del presente trovato, la suddetta struttura di supporto comprende mezzi di regolazione della posizione di ciascuna barra rispetto alla superficie portante, di cui primi mezzi di regolazione atti a regolare la posizione di detta barra lungo una direzione parallela al piano di giacitura della struttura portante, secondi mezzi di regolazione atti a regolare la posizione di detta barra lungo una direzione perpendicolare al piano di giacitura della struttura portante e terzi mezzi di regolazione atti a regolare la posizione angolare di detta barra.

Le barre possono venire fissate alla struttura portante tramite staffe di fissaggio, regolabili nella loro posizione tramite i suddetti mezzi di regolazione .

La struttura di supporto, attraverso semplicissime operazioni, veloci e precise, regola millimetricamente, mediante i suddetti mezzi di regolazione, la messa in verticale (a piombo) ed orizzontale (in bolla) dei profili delle barre che dovranno sostenere i pannelli. In particolare, per ciascuna barra verticale à ̈ sufficiente fissare la stessa barra con una prima staffa superiore ed un'ultima staffa inferiore, posizionando a piombo ed a bolla la barra, sostanzialmente perpendicolare al terreno, grazie ai suddetti mezzi di regolazione. Si definisce, così, una retta lungo cui si dispone la barra stessa, che passa attraverso i due punti di vincolo della prima staffa superiore e dell'ultima staffa inferiore, mantenendo il voluto allineamento. Le staffe di fissaggio intermedie potranno, così, essere fissate rapidamente senza dover controllare, per ciascuna di esse, l'allineamento della barra, in quanto già garantito dal fissaggio e messa a piombo ed a bolla preliminari. I pannelli o doghe, di conseguenza, saranno correttamente allineati. Questo sistema di montaggio permette notevoli riduzioni di costi senza impiego di manodopera specializzata. Inoltre, tale sistema di montaggio permette di adattarsi agevolmente alle eventuali irregolarità, ondulazioni e sporgenze della struttura portante cui sono fissate le barre, senza perdere tempo in lunghe operazioni di allineamento della barra.

Altro aspetto del presente trovato riguarda una superficie ventilata di rivestimento di una struttura portante di un edificio comprendente una pluralità di pannelli posizionati ad una determinata distanza dalla struttura portante a definire un'intercapedine di ventilazione, i cui pannelli sono montati e supportati con un sistema supporto come sopra espresso.

Il presente trovato permette, attraverso un sistema di montaggio semplice e comodo, di realizzare facciate, pavimenti, soffitti ventilati, con o senza cappotto isolante, migliorando, così, il comfort termico dell'edificio.

La struttura di supporto à ̈ vantaggiosamente realizzata in acciaio inox ed alluminio, od altro materiale metallico adatto, permettendo il montaggio in qualunque ambiente climatico.

La realizzazione in acciaio inox permette di adattarsi a qualsiasi spessore e tipologia di pannello isolante, tubature, pluviali, ecc. che si vogliano posizionare dietro i pannelli di rivestimento.

L'intercapedine di ventilazione che si crea dietro i pannelli di rivestimento, in ragione dell'effetto camino, permette il controllo delle condensazioni interstiziali, eliminando la possibilità di fenomeni di condensa e gli effetti negativi dovuti alle eventuali penetrazioni d'acqua. Ad esempio, il presente trovato à ̈ molto vantaggioso nelle piscine e saune dove risolve il problema dell'eccessiva umidità grazie all'effetto di ventilazione.

In estate, inoltre, il trovato migliora lo sfasamento termico dell'edificio e permette un notevole risparmio energetico per il minore carico degli impianti di condizionamento.

Non meno importante considerazione, oltre ai grandi vantaggi in termini di contenimento energetico e miglioramento del comfort abitativo, à ̈ la possibilità di un radicale rinnovo estetico/architettonico dell'edificio con l'uso di pannelli di rivestimento di varie dimensioni e spessori, potendo così creare anche effetti tridimensionali sulla parete.

Inoltre, l'uso della medesima struttura di supporto di cui sopra, posizionata a bolla sul pavimento e degli elementi di aggancio sopra descritti consente l'uso di questo sistema anche per pavimentazioni da esterni risolvendo il problema di creare un solido tavolato di base per il fissaggio dei pannelli, o doghe. Il trovato, infatti, consente di realizzare una base ideale per la posa dei pannelli per esterno consentendo, come detto, il naturale espandersi e ridursi della larghezza dei pannelli stessi.

La medesima struttura portante viene usata anche per realizzazione di soffitti, ad esempio in legno, che possono così nascondere i pannelli termoisolanti soprastanti.

Con l'inserimento di profili cromati, plexiglas, luci o altro, tra i pannelli, sarà possibile creare, a proprio piacimento, personalizzazioni con effetti speciali come traslucidi, boiserie, controsoffitti od altro.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista laterale di un elemento di aggancio secondo il presente trovato impiegato per la realizzazione di una superficie ventilata sulla struttura portante di un edificio;

- la fig. 2 Ã ̈ una vista prospettica di un elemento di aggancio secondo il presente trovato;

- la fig. 3 Ã ̈ una vista laterale dell'elemento di aggancio di fig. 2;

- la fig. 4 Ã ̈ una sezione lungo la linea IV-IV di fig. 1;

- la fig. 5 Ã ̈ una rappresentazione schematica di montaggio di una barra per realizzare una superficie di rivestimento secondo il presente trovato

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE

REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, un elemento di aggancio, o clip, 10 secondo il presente trovato viene impiegato per la realizzazione di una superficie, nella fattispecie una parete verticale o facciata, ventilata 12 montata su una struttura portante 18 di un edificio.

In particolare, la clip 10 serve ad agganciare pannelli, o doghe, 16, tipicamente in legno oppure in altri materiali isolanti e/o decorativi, a barre 14, a loro volta fissate alla struttura portante 18 (fig. 1)

Tali barre 14 sono vantaggiosamente costituite da profilati a sezione trasversale aperta, ad esempio a “C" od a "L", che consente maggiore traspirabilità della superficie ventilata 12 e ottima circolazione dell 'aria.

Tali profilati sono realizzati vantaggiosamente in acciaio inox oppure alluminio, oppure ancora altri materiali metallici adatti, generalmente di lunghezza di circa 4 metri, spessore di circa 3 mm e larghezza di circa 2,5 cm.

Invece, la clip 10 à ̈ realizzata in un materiale elastico, vantaggiosamente in metallo, ad esempio acciaio inox, alluminio od altro. La realizzazione in metallo della clip 10 ed eventualmente anche dei profilati delle barre 14 à ̈ vantaggiosa perché permette di compensare le dilatazioni del materiale del pannello 16 che normalmente occorrono a causa dei gradienti termici.

II presente trovato può essere impiegato per realizzare superfici ventilate, sia verticali, come le facciate di un edificio, sia orizzontali, come pavimenti e soffitti, con pannelli 16 disposti in orizzontale e barre 14 di supporto montate in verticale sulla struttura portante 18, oppure con pannelli 16 disposti in verticale e supportati da barre 14 montate in orizzontale sulla struttura portante 18.

Le figg. 2 e 3 rappresentano la clip 10 presa singolarmente. Essa à ̈ formata da una piastra 50 metallica, ripiegata sostanzialmente a metà, a definire due pareti 40 vicendevolmente affacciate e convergenti verso una regione apicale 41, sostanzialmente arrotondata, in una configurazione sostanzialmente a cuneo, oppure a "V", preferibilmente simmetrica rispetto ad un ipotetico piano mediano M passante per la regione apicale 41.

Ciascuna parete 40 presenta, in posizione sostanzialmente centrale, una linguetta 42 ad azione resiliente, la quale à ̈ ripiegata, ed à ̈ ottenuta mediante punzonatura/fustellatura secondo un profilo aperto, e successiva piegatura. La realizzazione della linguetta 42 resiliente genera un'apertura 44 di forma coniugata. Ciascuna linguetta 42 viene deformata e piegata in modo da assumere una conformazione convessa che presenta una gobba 46, che sporge verso l'esterno della clip 10 rispetto all'apertura 44.

In particolare, la gobba 46 sporge di un voluto ammontare rispetto al piano di giacitura di detta parete 40, correlato al grado di elasticità della linguetta 42 resiliente ed alla voluta azione di trattenimento nella barra 14 che si deve avere per detta clip 10, come meglio spiegato nel prosieguo. A ridosso della gobba 46, ma sporgente verso l'interno dell'apertura 44, l'estremità della linguetta 42 presenta anche un dente ricurvo 48 verso l'interno, derivante dalla lavorazione di piegatura necessaria ad ottenere la gobba 46.

La clip 10, complessivamente, presenta quindi una regione interna verso cui convergono, da sopra e da sotto in fig. 3, in maniera sostanzialmente simmetrica, due denti ricurvi 48, ed una regione esterna verso cui si estendono due corrispondenti gobbe 46, anch'esse sostanzialmente simmetriche rispetto al suddetto ipotetico piano mediano M passante per la regione apicale 41.

Il dente ricurvo 48 della linguetta 42 di ciascuna parete 40 à ̈ vantaggioso in quanto può cooperare in battuta con l'analogo dente ricurvo 48 sull'altra parete 40 affacciata, arrestando, così, la propria corsa angolare verso l'esterno, ad esempio nel caso in cui la linguetta 42 sia sottoposta ad un'imprevista od eccessiva spinta verso l'interno della clip 10, che, altrimenti provocherebbe un rischio di sfilamento della clip 10 stessa. Di conseguenza, tali denti ricurvi 48 costituiscono un ' ulteriore misura di sicurezza per prevenire disinserimento non voluti della clip 10 dalla barra 14

Qui e nel prosieguo della descrizione , con il termine "interno" alla clip 10 si intende lo spazio compreso tra le due pareti 40 affacciate ( indicato dalla lettera I di fig. 3 ) , mentre con il termine "esterno" si definisce lo spazio ad esso complementare ( indicato dalla lettera E di fig. 3 ) .

Inoltre , all ' estremità di ciascuna parete 40 , normalmente atta ad essere posizionata esternamente alla barra 14 per cooperare con il pannello 16 , ovvero in posizione distale rispetto alla regione apicale 41 , sono previste porzioni ripiegate , ad esempio di circa 90°, che definiscono alette 50 che si estendono verso l ' esterno e che fungono da elemento di trattenimento per i pannelli 16 in condizione montata.

Secondo una forma realizzativa, la clip 10 à ̈ realizzata in materiale metallico elasticamente deformabile , vantaggiosamente acciaio inox che coniuga le volute proprietà elastiche ad un ' elevata resistenza meccanica ed a corrosione . Tale scelta permette di sfruttare la relativa elasticità del materiale per un affidabile inserimento della clip 10 nelle barre 14 di cui sopra.

In particolare, le barre 14 sono provviste, sulla parete frontale della loro sezione a "C" od a "L", di finestre 20 frontali per l'inserimento delle clip 10, realizzate a passo voluto sulla lunghezza di ciascuna barra 14. Le clip 10, una volta inserite nelle finestre 20, sono ivi stabilmente trattenute, come meglio spiegato nel prosieguo.

Le barre 14 sono posizionate sulla struttura portante 18 secondo un voluto passo, preferenzialmente costante, coordinato con il voluto passo che distanzia i pannelli 16. Ciascuna clip 10 viene alloggiata inserendola nella finestra 20 con la sua regione apicale 41 rivolta verso l'interno della finestra 20, nella direzione e verso indicati dalla freccia F di fig. 1.

Ciascuna barra 14 prevede che, inoltre, su almeno una delle pareti laterali della loro sezione a "C" od a "L", una o più aperture laterali 21, realizzate mediante fustellatura, come visibile in fig. 1, in corrispondenza di una relativa finestra 20.

La lavorazione di fustellatura delle finestre 21 provoca la formazione di linguette 38 di materiale (fig. 4) rivolte verso l'interno della barra 14 che fungono vantaggiosamente da piano di appoggio e delimitano superiormente ed inferiormente un canale di guida 35 per l'inserimento della clip 10 nella finestra 20. Tale canale di guida 35 evita che la clip 10, una volta inserita in opera, possa muoversi ed oscillare (fig. 4). In sostanza, le linguette 38 e la finestra 20 definiscono, complessivamente, una stabile ed affidabile sede di inserimento in cui la clip 10 viene trattenuta.

Ciascuna finestra 20 frontale ha un'altezza leggermente inferiore della distanza tra le due gobbe 46 delle linguette 42 della clip 10.

L'azione di inserimento della clip 10 determina, progressivamente, 1 'avvicinamento reciproco delle due pareti 40 convergenti, che, una volta che la clip 10 Ã ̈ inserita, rimangono in tensione elastica, contribuendo all'aggrappaggio alle pareti della barra 14. La deformazione delle pareti 40 si apprezza confrontando la fig. 3, in cui le pareti 40 sono convergenti, con la fig. 1 in cui le clip 10 sono inserite e le pareti 40 sono piegate l'una verso l'altra, quasi in parallelo ed i denti ricurvi 48 sono ravvicinati.

Inoltre, l'inserimento della clip 10 attraverso la finestra 20 determina anche una progressiva spinta verso l'interno sulle gobbe 46. Le gobbe 46, quando vanno in interferenza con il bordo inferiore ed il bordo superiore della finestra 20 frontale, in virtù delle loro proprietà elastiche, si deformano piegandosi leggermente verso il basso.

Tale leggera deformazione, unita alla spinta della clip 10 verso l'interno della finestra 20, determina lo scavalcamento della gobba 46 da parte del bordo della finestra 20, mentre contemporaneamente la linguetta 42 riprende la propria conformazione originaria con un movimento a scatto verso l'esterno, impedendo, di fatto, lo sfilamento della clip 10 dalla finestra 20, se non tramite apposito attrezzo di disinserimento.

Una volta inserite, per ciascuna clip 10, rimane libera all'esterno della barra 14 una porzione di parete 40 compresa tra l'aletta 50 ed una superficie esterna della barra 14 stessa, che definisce sedi di alloggiamento 27 per ricevere i bordi di aggancio del pannello 16.

Ad esempio, nel caso di barra 14 verticale e pannello 16 orizzontale, si hanno due clip 10 consecutive che determinano una sede di alloggiamento 27 inferiore in cui viene inserito un primo bordo inferiore 22 di un pannello 16 ed una sede alloggiamento 27 superiore in cui viene inserito un bordo superiore sporgente 26 dello stesso pannello 16.

Per ciò che riguarda la conformazione del pannello 16, il primo bordo inferiore 22 à ̈ associato anche ad un secondo bordo inferiore 23 ad esso affacciato e discosto di qualche millimetro verso l'esterno, a definire una fessura di aggancio 24 per l'aletta 50. Inoltre, essendo il primo bordo inferiore 22 più corto del, ovvero sfalsato dal, secondo bordo inferiore 23, si crea una sede coniugata 25 per l'inserimento a scomparsa di un bordo superiore sporgente 26 di un associato pannello 16 inferiore. Ciò ha il vantaggio di mascherare alla vista dall'esterno le sottostanti clip 10 in acciaio, alluminio od altro materiale metallico adatto, proteggere dalle intemperie e migliorare il drenaggio dell'acqua.

Le alette 50 della clip 10 determinano un trattenimento dei bordi del pannello 16, nella fattispecie bordo inferiore 22 e bordo superiore 26, andando ad impegnare inferiormente la fessura di aggancio inferiore 24 e superiormente una sede di aggancio superiore 28 del pannello 16 (fig. 1).

Tra la struttura portante 18 ed il pannello 16 si crea, così, un'intercapedine 33 che, grazie all'effetto camino, determina una circolazione d'aria forzata, ottenendo la voluta ventilazione. La larghezza e la lunghezza dell'intercapedine 33, e quindi l'effetto camino per la ventilazione, sono definite principalmente dallo spessore, o profondità, delle barre 14, ovvero dalla distanza a cui si viene a trovare il pannello 16 dalla struttura portante 18, che viene scelta accuratamente in fase di progetto.

Lungo la struttura portante 18 si possono avere una pluralità di barre 14, disposte a passo definito tra loro, di cui barre 14 interne rispetto a bordi laterali della struttura portante 18 e barre 14 periferiche o di estremità, collocate in corrispondenza dei bordi laterali della stessa struttura portante 18.

Ciascuna barra 14 interna viene fissata alla struttura portante 18 mediante viti di fissaggio 36. Le barre 14 periferiche o di estremità, come ad esempio quella rappresentata in fig. 1, vengono collegate mediante una staffa 29 ad "L" fissata lateralmente alla struttura portante 18.

Le barre 14 vengono fissate alla struttura portante 18 mediante staffe 29 ad "L", in particolare tramite una prima vite 32 che collega la barra 14 alla staffa 29 ed una seconda vite 36 che collega la staffa 29 alla struttura portante 18.

In particolare, ciascuna staffa 29 Ã ̈ formata da una prima parte 31, che si estende dalla struttura portante 18 perpendicolarmente verso l'esterno e da una seconda parte 37, sostanzialmente a 90°, che in uso si dispone parallelamente, a contatto con la struttura portante 18 (figg. 1 e 4).

La prima parte 31 presenta una prima asola lineare 30 orizzontale per il fissaggio tramite la suddetta prima vite 32 alla relativa barra 14. In particolare, la prima vite 32 viene inserita attraverso una corrispondente seconda asola lineare 34 verticale realizzata nella barra 14.

La combinazione delle prime e seconde asole lineari 30 e 34 permette una vantaggiosa regolazione sia in altezza, sia in profondità rispetto alla struttura portante 18.

In particolare, la prima asola lineare 30 orizzontale, in cooperazione con la prima vite 32, funge vantaggiosamente da mezzo di regolazione della posizione e della distanza della barra 14, e quindi del pannello 16, nella direzione perpendicolare al piano di giacitura della struttura portante 18 come indicato dalla direzione X di fig. 1. Analogamente, la seconda asola lineare 34 verticale, in cooperazione con la prima vite 32, funge vantaggiosamente da mezzo di regolazione della posizione della barra 14, e quindi del pannello 16, nella direzione parallela al piano di giacitura della struttura portante 18 come indicato dalla direzione Y di fig. 1.

La seconda parte 37 presenta, a sua volta, una terza asola 39 per l'inserimento della seconda vite 36, per il fissaggio alla struttura portante 18.

Anche la seconda vite 36, in cooperazione con la terza asola 39, funge da vantaggioso mezzo di regolazione della posizione delle barre 14, permettendo una rotazione della staffa 29 attorno ad un asse perpendicolare alla struttura portante 18 e consentendo di compensare eventuali centraggi poco precisi

Come si vede in fig. 5, il trovato prevede di fissare una prima staffa superiore, indicata con 29a, ed un'ultima staffa inferiore, indicata con 29b. A tali staffe 29a, 29b viene collegata la barra 14, che, tramite la regolazione ottenuta operando sulla prima asola lineare 30, in direzione X, e sulla seconda asola lineare 34, in direzione Y, e sulla terza asola 39, posizione angolare, viene messa a piombo ed a bolla. Una volta determinato il corretto posizionamento della barra 14, le ulteriori staffe di fissaggio, indicate con 29c , possono essere rapidamente fissate , senza dovere nuovamente controllare l ' allineamento della barra 14.

Grazie alle semplici regolazioni ottenibili come sopra, la superficie ventilata 12 esterna risulta alla vista estremamente regolare ed uniforme .

È chiaro che all 'elemento di aggancio 10 per superfici ventilate ed alla superficie ventilata così realizzata fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi , senza per questo uscire dall ' ambito del presente trovato. È anche chiaro che , sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potrà realizzare altre forme equivalenti di elemento di aggancio per superfici ventilate e di superficie ventilata così realizzata, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi rientranti nell ' ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di aggancio per l'aggancio di pannelli (16) a barre (14) atte ad essere disposte sulla struttura portante (18) di un edificio, per realizzare una superficie ventilata (12) di rivestimento, caratterizzato dal fatto che à ̈ formato da un elemento a piastra (50), realizzato in materiale elasticamente deformabile, il quale à ̈ ripiegato a definire due pareti (40) affacciate l'una verso l'altra e convergenti verso una regione apicale (41) a definire una conformazione sostanzialmente a cuneo atta ad essere inserita almeno parzialmente in una finestra (20) di inserimento di una di dette barre (14), ciascuna parete (40) presentando estremità (51) atte ad essere posizionate all'esterno di detta finestra (20), in corrispondenza di ciascuna di dette estremità (51) essendo realizzati mezzi a gancio (50) per l'aggancio ad un bordo (22, 26) di un associato pannello (16) di detta superficie ventilata (12), e ciascuna parete (40) presentando una porzione (43) atta ad essere inserita in detta finestra (20), in corrispondenza della quale sono realizzati mezzi di aggancio a scatto (42) per cooperare almeno con una porzione di detta finestra (20), per il trattenimento nella barra (14).
2. 2. Elemento di aggancio come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio a scatto (42) sono elasticamente deformabili.
3. 3. Elemento di aggancio come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio a scatto comprendono, in posizione assimilabile a centrale in detta parete (40), una linguetta (42) ad azione resiliente, la quale à ̈ ripiegata a definire una gobba (46) sporgente verso l'esterno di detta parete (40) che, nel normale utilizzo, definisce una voluta interferenza con almeno una porzione di detta finestra (20), per l'aggancio a scatto.
4. 4. Elemento di aggancio come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna linguetta (42) à ̈ formata da una porzione di parete (40) che viene lavorata mediante fustellatura o punzonatura, a definire una voluta apertura (44), e successiva piegatura di una sua porzione di estremità che definisce un dente ricurvo (48) che passa attraverso detta apertura (44) verso l'interno, per realizzare la voluta conformazione della gobba (46) sporgente.
5. 5. Elemento di aggancio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette pareti (40) sono realizzate in materiale metallico almeno parzialmente deformabile elastica mente
6. 6. Elemento di aggancio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a gancio comprendono, in posizione opposta a detta regione apicale (41) e per ciascuna parete (40), una porzione ripiegata verso l'esterno a definire un'aletta (50) di aggancio per il trattenimento di un relativo bordo (22, 26) di un associato pannello (16).
7. 7. Struttura di supporto per una superficie ventilata (12 ) di rivestimento di una struttura portante (18) di un edificio la quale superficie ventilata (12) presenta esternamente una pluralità di pannelli (16) posizionati ad una determinata distanza dalla struttura portante (18) a definire un'intercapedine (33) di ventilazione, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di barre (14), atte ad essere disposte, ad una voluta distanza l'una dall'altra, su detta struttura portante (18), ciascuna delle quali presenta, disposte sulla sua lunghezza, finestre (20) di inserimento, ricavate ad un voluto passo l'una rispetto all'altra, coordinato con il passo di posizionamento di detti pannelli (16), dette finestre (20) essendo configurate per cooperare a scatto con un elemento di aggancio come ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, inserito almeno parzialmente al loro interno per il montaggio dei pannelli (16).
8. 8. Struttura di supporto come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che, in corrispondenza di ciascuna finestra (20), sono previsti canali di guida e supporto (35) per l'inserimento stabile ed affidabile dell'elemento di aggancio (10) nella barra (14).
9. 9. Struttura di supporto come nella rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di regolazione della posizione di ciascuna barra (14) rispetto alla superficie portante (18), di cui primi mezzi di regolazione (30, 32) atti a regolare la posizione di detta barra (14) lungo una direzione parallela al piano di giacitura della struttura portante (18), secondi mezzi di regolazione (32, 34) atti a regolare la posizione di detta barra (14) lungo una direzione perpendicolare al piano di giacitura della struttura portante (18) e terzi mezzi di regolazione (36, 39) atti a regolare la posizione angolare di detta barra (14).
10. 10. Superficie ventilata (12) di rivestimento di una struttura portante (18) di un edificio comprendente una pluralità di pannelli (16) posizionati ad una determinata distanza dalla struttura portante (18) a definire un'intercapedine (33) di ventilazione, caratterizzata dal fatto che comprende una struttura di supporto come nella rivendicazione 7 o 8