ITUB20159361A1 - Plantare con elemento elastico integrato. - Google Patents

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Gennaro Bertrand
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Description

“Plantare con elemento elastico integrato”
La presente invenzione ha per oggetto un plantare deformabile atto ad essere inserito in una calzatura, particolarmente per la correzione di difetti posturali.
Attualmente, esistono plantari che permettono di ammortizzare il movimento di appoggio sul terreno di ciascun piede dell’utilizzatore, durante il quale viene scaricata una certa quota di peso dell’utilizzatore stesso.
Mediante l’utilizzo di una coppia di plantari per i rispettivi piedi, si possono compensare eventuali squilibri nella distribuzione del peso dell’utilizzatore fra i due arti inferiori durante la camminata.
Tale compensazione può essere ottenuta anche mediante plantari che presentano una spiccata deformabilità flessionale durante la camminata. In particolare questi ultimi sono conformati in modo da appoggiare sulla suola in corrispondenza di una porzione posteriore e di una porzione anteriore del plantare, in modo che la relativa porzione centrale sia rialzata e si possa muovere su e giù, rispetto alla suola, in modo alternato durante la camminata stessa.
In tal modo il plantare si può deformare flessionalmente di più o di meno proporzionalmente al peso ohe viene scaricato dal rispettivo piede dell’utilizzatore.
Sebbene tali plantari siano efficaci nella correzione dei difetti posturali, tuttavia essi non sono adatti alla pratica sportiva, vale a dire che non permettono una buona fruizione dell’attività sportiva a coloro che soffrano dei problemi posturali citati.
Scopo dell’invenzione è ovviare ai limiti della tecnica nota, rendendo disponibile un plantare per la correzione posturale che sia impiegabile in modo efficace durante l’attività sportiva o, in generale, durante l’attività fisica.
Tale scopo è raggiunto dal plantare realizzato in accordo con la rivendicazione 1.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno chiarite dalla lettura della descrizione dettagliata seguente offerta a titolo esemplificativo e non limitativo delle più generali caratteristiche rivendicate.
La descrizione dettagliata seguente si riferisce alle tavole allegate, in cui: - la figura 1 è una vista in prospettiva di un plantare secondo una possibile realizzazione della presente invenzione in una prima condizione operativa; - la figura 2 è una vista in prospettiva di un plantare secondo tale realizzazione in una seconda condizione operativa;
- la figura 3 è una vista del plantare di figura 1 dall’alto;
- la figura 4 è una vista del plantare di figura 1 dal basso;
- la figura 5 è una vista del plantare di figura 1 di lato;
- la figura 6 è una vista della sezione B-B di figura 3.
In figura 1 è mostrato un plantare 1 secondo una possibile realizzazione della presente invenzione. Il plantare 1 definisce una superficie superiore 2 adatta in uso ad essere rivolta verso la pianta del piede dell’utilizzatore, e una superficie inferiore 3 adatta in uso ad essere rivolta verso la suola della calzatura.
La superficie superiore 2 è quindi quella che in condizione di uso normale è direttamente premuta dal piede dell’utilizzatore, almeno quando il rispettivo piede si sta appoggiando al terreno. La superficie inferiore 3 è quella che in tale condizione d’uso è di solito almeno parzialmente a contatto con la suola della calzatura.
Il plantare 1 comprende un alloggiamento 4. L’alloggiamento 4 è interposto fra almeno un settore di detta superficie superiore 2 e almeno un settore di detta superficie inferiore 3.
Con settore della superficie superiore 2 o della superficie inferiore 3 si intende una parte di tale rispettiva superficie, vista per esempio in pianta. L’alloggiamento 4 è adatto a ricevere un elemento elastico 5 e a trattenerlo stabilmente fra detti settori, in modo che detto elemento elastico 5 rimanga nell’alloggiamento 4, durante la camminata o la corsa deN’utilizzatore, e quindi influenzi la deformabilità e/o il comportamento strutturale e/o l’elasticità del plantare 1.
In figura 1 il plantare 1 è mostrato in una condizione operativa nella quale l’elemento elastico 5 si trova dentro l’alloggiamento 4. In figura 2 è mostrata un’altra condizione operativa del plantare 1, nella quale l’alloggiamento 4 è vuoto, e quindi senza elemento elastico.
Il plantare 1 potrebbe essere utilizzato anche nella condizione di figura 2. In figura 1 è indicato l’elemento elastico 5, mentre in figura 2, più o meno dove è indicato l’elemento elastico 5 in figura 1, è indicato l’alloggiamento 4, in quanto in figura 2 l’elemento elastico non è presente.
Per chiarire il posizionamento dell’elemento elastico 5, in figura 1, nella stessa viene indicata anche un’estremità 5a dell’elemento elastico 5 stesso.
Tale elemento elastico 5 presenta preferibilmente una forma almeno parzialmente complementare all'alloggiamento 4, e/o almeno parzialmente contro sagomata all’alloggiamento 4. Tale elemento elastico 5 ha forma preferibilmente allungata, e, nella realizzazione mostrata, può essere definito come una lingua.
L’elemento elastico 5 è quindi integrato nel plantare 1 nella condizione di figura 1, ma può essere rimosso e sostituito con un altro elemento elastico 5 con caratteristiche strutturali differenti, per esempio più flessibile, o in alternativa più rigido, del precedente, e/o realizzato in un altro materiale. Un dato utilizzatore potrebbe infatti desiderare di impiegare un plantare 1 più rigido, per esempio quando maggiormente abituato all’attività fisica che deve svolgere, e in tal caso sceglierà un elemento elastico 5 più rigido. Un utilizzatore che desidera invece avere un più elevato effetto ammortizzatore da parte del plantare 1, sceglierà un elemento elastico 5 più flessibile o elastico.
L’elemento elastico 5 può essere vantaggiosamente realizzato almeno parzialmente mediante un materiale composito, che per esempio può comprendere come cosiddetto “rinforzo” delle fibre di carbonio annegate in una matrice epossidica o di altro tipo.
In base alla scelta del rinforzo ed alla sua densità, si ottengono elementi elastici di rigidità diversa.
Preferibilmente l’alloggiamento 4 è configurato per permettere l’inserimento dell’elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4 stesso, e la sua rimozione o disinserimento dall’alloggiamento 4, lungo una direzione parallela a tale settore della superficie superiore 2 e/o a tale settore della superficie inferiore 3.
Il plantare 1 mostrato nelle figure definisce un asse longitudinale H che è orientato da una porzione posteriore 1a del plantare 1 verso una porzione anteriore 1 b del plantare 1 , o viceversa.
Il posizionamento della porzione anteriore 1b e della porzione posteriore 1a del plantare, è visibile da sopra nella figura 3, da sotto nella figura 4, e di lato nelle figure 5 e 6.
La porzione anteriore 1b del plantare 1 è adatta in una condizione d’uso normale ad essere premuta rispettivamente dalla parte anteriore di un piede di un utilizzatore, rispetto ad una direzione di avanzamento dell’utilizzatore durante una normale camminata o corsa.
La porzione posteriore 1a del plantare 1 è adatta in tale condizione d’uso ad essere premuta rispettivamente dalla parte posteriore di un piede di un utilizzatore.
L’asse longitudinale H è indicato solo nelle figure 1-2, 4 e 5, per ragioni di chiarezza delle altre figure.
Il plantare 1 mostrato nelle figure definisce un asse trasversale V ortogonale a detto asse longitudinale H. L’asse trasversale V è indicato soltanto nella figura 3, per ragioni di chiarezza delle figure.
L’alloggiamento 4 è indicato anche nelle figure 3 e 4, in quanto, in tali figure 3 e 4, pur essendo presente l’elemento elastico 5, lo stesso elemento elastico 5 non occupa, lungo l’asse trasversale V, tutto lo spazio dell’alloggiamento 4.
L’alloggiamento 4 è configurato per permettere l’Inserimento dell’elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4 stesso, e la sua rimozione o il suo disinserimento dall’alloggiamento 4, prevalentemente lungo una direzione parallela a tale asse longitudinale H.
Tale direzione può coincidere con l’asse longitudinale H.
L’alloggiamento 4 presenta almeno una apertura 4a per l’entrata dell’elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4 e per l’uscita dell’elemento elastico 5 dall’alloggiamento 4. L’apertura 4a è disposta trasversalmente a detto asse longitudinale H, in modo da permettere l’entrata dell'elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4, e l’uscita dell’elemento elastico 5 dall’alloggiamento 4 stesso, a partire da detta apertura 4a. L’apertura 4a è orientata e/o rivolta e/o disposta in modo da permettere che tali entrata e uscita possano avvenire prevalentemente in una direzione parallela a tale asse longitudinale H.
Tale direzione può essere coincidente con l’asse longitudinale H.
Vantaggiosamente l’alloggiamento 4 del plantare 1 mostrato nelle figure si estende prevalentemente lungo un asse di sviluppo parallelo a detto asse longitudinale H. Tale asse di sviluppo può coincidere con tale asse longitudinale H.
In tal modo si agevola l’Inserimento dell'elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4 e il suo disinserimento dall’alloggiamento 4.
L’alloggiamento 4 si estende vantaggiosamente prevalentemente lungo la direzione lungo la quale può avvenire l’entrata o l’Inserimento dell’elemento elastico 5 nell’alloggiamento 4, e l’uscita o il disinserimento dell’elemento elastico 5 dall’alloggiamento 4.
Come detto sopra, l’alloggiamento 4 è interposto o situato fra un settore della superficie superiore 2 e un settore della superficie inferiore 3 del plantare 1.
Il plantare 1 definisce almeno uno di tali settori mediante una pluralità di fascette superiori 2a o rispettivamente inferiori 3a.
Tali fascette superiori 2a o fascette inferiori 3a sono almeno parzialmente separate una dall’altra.
Tali fascette superiori 2a o fascette inferiori 3a sono separate una dall’altra preferibilmente in corrispondenza dell’alloggiamento 4.
Le fascette superiori 2a e le fascette inferiori 3a delimitano o definiscono l’alloggiamento 4 da rispettive parti reciprocamente opposte rispetto ad un asse allineato con la direzione di inserimento e disinserimento dell’elemento elastico 5, o rispetto all’asse di sviluppo dell’alloggiamento 4. Almeno una, e preferibilmente ciascuna, delle fascette superiori 2a o inferiori 3a, è allungata e si sviluppa lungo l’asse trasversale V del plantare 1, in modo da indebolire il plantare 1 rispetto almeno alla flessione dello stesso plantare 1. Tale flessione si può considerare ad esempio associata all’incurvamento del plantare 1 su un piano contenente l’asse longitudinale H e parallelo alle figure 5 e 6.
Le fascette 2a o 3a sono vantaggiosamente separate o distanziate una dall’altra mediante feritoie 6, o mediante fessure o fenditure.
Le feritoie 6 indicate nelle figure 1 - 4, sono identificate mediante l’indicazione di uno dei rispettivi bordi per ciascuna feritoia 6 che risulta indicata. Nelle figure 5 e 6 le feritoie 6 sono identificate mediante l'indicazione del rispettivo spazio vuoto fra le fascette 2a o 3a, che delimitano ciascuna rispettiva feritoia 6 che risulta indicata.
Si tenga presente che nelle figure allegate, per ragioni di chiarezza, sono indicate solo alcune delle fascette 2a o 3a, o delle feritoie 6, che sono visibili in ciascuna rispettiva figura.
In figura 1 non sono indicate le fascette 3a situate dalla parte della superficie inferiore 3, in quanto non visibili per via della presenza dell’elemento elastico 5.
Nella realizzazione mostrata, entrambi i settori della superficie superiore e della superficie inferiore, che delimitano l’alloggiamento 4 sopra e sotto, e quindi sia quello della superficie superiore 2 sia quello della superficie inferiore 3, sono definiti mediante una rispettiva pluralità di fascette 2a o 3a.
In una possibile forma di realizzazione dell’invenzione, non rappresentata, solo il suddetto settore della superficie inferiore 3 è dotato di fascette e feritoie, mentre la superficie superiore è continua, a tutto vantaggio della comodità di utilizzo del plantare 1.
Di preferenza, la porzione posteriore del plantare 1, in corrispondenza della zona che accoglie il tallone del piede, è più spessa rispetto ad una porzione anteriore, in modo da fornire un maggiore supporto proprio in corrispondenza del tallone.
Ulteriormente, si noti che il plantare dell’invenzione è concepito per potersi deformare in funzione del peso dell’utilizzatore; pertanto, maggiore è il peso, maggiore è la deformazione durante l’uso.
Secondo una possibile forma di realizzazione dell’invenzione, l'elemento elastico 5 potrebbe anche essere alloggiato in modo permanente nell’alloggiamento 4.
L’invenzione raggiunge gli scopi proposti, e consente di ottenere un plantare molto versatile, che può essere utilizzato da utilizzatori con corporature e/o posture differenti, di differente peso, ed è al contempo efficace nell’impiego durante l’attività fisica e sportiva.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Plantare (1) deformabile per calzature definente una superficie superiore (2) adatta in uso ad essere rivolta verso la pianta del piede dell’utilizzatore, e una superficie inferiore (3) adatta in uso ad essere rivolta verso la suola della calzatura, caratterizzato dal fatto di comprendere un alloggiamento (4) interposto fra un settore di detta superficie superiore (2) e un settore di detta superficie inferiore (3), detto alloggiamento (4) essendo adatto a contenere un elemento elastico (5) e a trattenerlo stabilmente fra detti settori.
  2. 2. Plantare (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto plantare (1) comprende detto elemento elastico (5), detto elemento elastico (5) essendo alloggiato in modo permanente in detto alloggiamento (4).
  3. 3. Plantare (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto alloggiamento (4) è adatto a permettere la rimovibilità di detto elemento elastico (5) e la sua sostituzione.
  4. 4. Plantare (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto alloggiamento (4) è configurato per permettere l'inserimento di detto elemento elastico (5) in detto alloggiamento (4) e la sua rimozione o disinserimento dall'alloggiamento (4) stesso, lungo una direzione di inserimento e disinserimento, detta direzione essendo parallela a detti settori e/o essendo parallela ad un asse longitudinale (H) del plantare (1).
  5. 5. Plantare (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detto alloggiamento (4) presenta almeno una apertura (4a) per l’entrata di detto elemento elastico (5) in detto alloggiamento (4) e l’uscita di detto elemento elastico (5) da detto alloggiamento (4), detta apertura (4a) essendo disposta trasversalmente a detto asse longitudinale (H).
  6. 6. Plantare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto plantare (1) definisce almeno uno di detti settori mediante una pluralità di fascette (2a; 3a) separate una dall’altra.
  7. 7. Plantare (1) secondo la rivendicazione 6, in cui dette fascette (2a, 3a) sono separate o distanziate una dall’altra mediante feritoie (6) o fessure.
  8. 8. Plantare (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui ciascuna di dette fascette (2a, 3a) è allungata e si sviluppa lungo un asse trasversale (V) del plantare.
  9. 9. Plantare (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto plantare (1) comprende una porzione centrale arcuata interposta fra una porzione anteriore (1b) e una porzione posteriore (1 a) del plantare (1), e detto alloggiamento (4) è situato in detta porzione centrale.
  10. 10. Plantare (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detta porzione centrale è rialzata in modo che dette porzioni anteriore (1 b) e posteriore (1a) definiscano rispettivamente delle porzioni ribassate del plantare (1).
  11. 11. Plantare (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento elastico (5) è realizzato almeno parzialmente in fibra di carbonio.
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