ITUB20156827A1 - Dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili - Google Patents

Description

" Dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili “ La presente invenzione concerne un dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili.

Sono noti dispositivi da applicare amovibilmente alle tradizionali carrozzine per disabili, per trasformarle in carrozzine motorizzate. Esse in genere comprendono un’unità motorizzata ed una struttura di accoppiamento deN’unità motorizzata al telaio della carrozzina.

L'unità motorizzata comprende un motore elettrico, una ruota meccanicamente collegata al motore elettrico, provvista di freno e sostenuta da una forcella, che si prolunga superiormente in un piantone, alla cui estremità superiore è applicato un manubrio provvisto di leve di comando sia dell’alimentazione elettrica del motore sia del freno.

La struttura di accoppiamento dell’unità motorizzata al telaio della carrozzina è essenzialmente costituita da un elemento a C, avente il traverso centrale al quale è applicato un cannotto trasversale di alloggiamento del piantone della forcella dell’unità motorizzata, e con i due bracci laterali rivolti all’ ind ietro e vincolabili, tramite giunti di accoppiamento, a montanti del telaio della carrozzina.

Allo scopo di rendere adattabile l’unità motorizzata a carrozzine di differenti tipologie, è previsto che i giunti di accoppiamento dei bracci laterali della struttura di accoppiamento dell’unità motorizzata al telaio della carrozzina siano articolati e consentano di fissare ciascun braccio al corrispondente montante del telaio della carrozzina nella desiderata posizione angolare reciproca; inoltre è previsto che anche il cannotto di guida del piantone della forcella dell’unità motorizzata sia regolabile nella sua inclinazione rispetto al traverso centrale della struttura di accoppiamento.

Più particolarmente il giunto di accoppiamento di ciascun braccio della struttura a C ad un corrispondente montante del telaio della carrozzina è essenzialmente costituito da un primo manicotto applicabile a detto montante e da un secondo manicotto accoppiabile ad un braccio laterale della struttura a C e vincolabile al primo manicotto in modo da poter essere fissato ad esso dopo essere stato orientato nella maniera desiderata attorno ad un asse ortogonale agli assi di entrambi i manicotti. Un organo a vite provvisto di manopola di azionamento blocca ciascun braccio longitudinale al rispettivo secondo manicotto dopo il suo inserimento entro questo.

Questo sistema di vincolo si è dimostrato insoddisfacente per più motivi:

in primo luogo perché la manovra di inserimento dei due bracci laterali nei secondi si è rivelata difficoltosa ed incerta, a causa della necessità di sollevare anteriormente la carrozzina, in modo da sostituire con l'unità motorizzata le due ruotine pivottanti di appoggio anteriore della carrozzina a terra; ed in secondo luogo perché l’operazione di bloccaggio di detti bracci laterali nei rispettivi secondi manicotti richiede l’azionamento delle manopole filettate con una forza che in certi casi può risultare eccessiva per la persona che deve eseguirla.

Inoltre queste manopole di azionamento risultano sporgenti dall’ingombro laterale della carrozzina motorizzata e ciò può causare rischi di impatto contro ostacoli inevitabilmente presenti nel percorso della carrozzina, ed inoltre può causare danni quando la carrozzina ripiegata deve essere caricata su un’automobile.

Scopo dell’invenzione è di eliminare questi inconvenienti e di realizzare un dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili, che sia facilmente applicabile ad una carrozzina anche da parte dello stesso disabile seduto su di essa.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili che sostanzialmente non presenti alcuna parte sporgente rispetto all’ingombro laterale della carrozzina e che quindi elimini il rischio di impatto sia nell’uso di questa, sia quando la stessa viene caricata su un’automobile.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un dispositivo di motorizzazione che sia applicabile praticamente a qualsiasi telaio di carrozzina per disabili.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un dispositivo di motorizzazione che anche dal punto di vista estetico si presenti alquanto gradevole, in quanto privo di parti sporgenti.

Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un dispositivo di motorizzazione che unisca alla semplicità di montaggio al telaio di una carrozzina per disabili una pari semplicità di smontaggio, in modo che entrambe le operazioni possano essere eseguite dallo stesso disabile seduto sulla carrozzina.

Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione, riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:

la figura 1 mostra in vista prospettica anteriore una carrozzina per disabili, alla quale è applicato un dispositivo di motorizzazione secondo l’invenzione,

la figura 2 la mostra in vista prospettica posteriore,

la figura 3 la mostra in vista laterale,

la figura 4 mostra in vista prospettica posteriore la struttura di accoppiamento tra l'unità motorizzata e la carrozzina,

la figura 5 mostra in vista prospettica il dettaglio ingrandito dell’organo di vincolo della struttura di accoppiamento,

la figura 6 lo mostra in sezione verticale longitudinale,

la figura 7 mostra in vista prospettica ed in condizione disimpegnata i due organi di accoppiamento di un braccio longitudinale della struttura di accoppiamento al telaio della carrozzina,

la figura 8 li mostra in condizione impegnata,

la figura 9 ne mostra in sezione verticale longitudinale ed in condizione disimpegnata gli elementi interessati al vincolo reciproco,

la figura 10 li mostra in condizione impegnata.

Come si vede dalle figure, il dispositivo secondo l’invenzione comprende essenzialmente un’unità motorizzata 2 ed una struttura di accoppiamento 4 per vincolare amovibilmente l’unità motorizzata 2 ad una tradizionale carrozzina per disabili 6.

Più particolarmente l’unità motorizzata 2 (cfr. fig. 1 - 3) comprende una ruota 8, associata ad un motore elettrico 10 ad essa coassiale, il tutto sostenuto da una forcella 12, alla quale è associato un freno 14.

La forcella 12 si prolunga superiormente in un piantone 16, alla cui estremità superiore è applicato un manubrio 18 provvisto di un comando 20 di controllo del motore elettrico 10 e di una leva 22 di azionamento del freno 14.

La struttura di accoppiamento 4 (cfr. fig. 4) è essenzialmente costituita da una coppia di elementi 24 a L, con il braccio trasversale 26 vincolato ad un manicotto tubolare 28 tramite un organo di vincolo 30, il quale è provvisto di una coppia di ganasce 32,32’, tra le quali possono essere serrati, in corrispondenza di sedi distinte, i due bracci trasversali 26 dei due elementi 24 a L.

Al manicotto tubolare 28 è altresì solidale una struttura 36 di sostegno e di connessione elettrica di una batteria 38 amovibile e ricaricabile di alimentazione del motore elettrico 10.

Al braccio longitudinale 40 di ciascun elemento 24 a L è applicato un primo organo 42 di accoppiamento a scatto al telaio della carrozzina 6, e più precisamente ad un montante laterale 44 di questa.

Questo primo organo di accoppiamento 42 in pratica comprende una coppia di semigusci 46,46’, accoppiabili tra loro tramite viti, in modo da abbracciare l'interposto braccio longitudinale 40 e da essere saldamente bloccati ad esso.

Il semiguscio esterno 46 è essenzialmente privo di parti sporgenti, che potrebbero in qualche modo essere di ostacolo alla movimentazione della carrozzina 6 sia durante l’uso sia durante il suo caricamento all’interno di una automobile; il semiguscio interno 46’ presente una cavità nella quale possono impegnarsi uno o preferibilmente due funghetti 48 montati in condizione longitudinalmente allineata su un secondo organo di accoppiamento a scatto 50, fissato al montante 44 della carrozzina 6.

A questo fine il semiguscio interno 46’ del primo organo di accoppiamento rapido comprende una fessura longitudinale 52 di inserimento dello stelo dei due funghetti 48, un elemento di aggancio 54 del funghetto anteriore 48, una leva di comando 56 ed una molla di ritorno 58.

Più particolarmente l’elemento di aggancio 54 è costituito da una piastrina sagomata in modo da evidenziare un becco 60 di impegno dello stelo del funghetto anteriore 48 ed un gradino 62 impegnabile da un corrispondente dente 64 previsto nella leva di comando 56.

L’elemento di aggancio 54 è articolato al semiguscio interno 46’ ed è mobile tra una prima posizione di disimpegno (cfr. fig. 9), in corrispondenza della quale il becco 60 lascia libera la fessura 62, nella quale invece si presenta un’altra porzione 66 dello stesso elemento di aggancio 54, ed una seconda posizione di impegno (cfr. fig. 10), in corrispondenza della quale il becco 60 invade la fessura di inserimento 52 per trattenere il funghetto anteriore 48.

L'impegno del dente 64 della leva 56 con il gradino 62 dell’elemento di aggancio 54 assicura il mantenimento della seconda posizione di impegno, mentre la molla 58 tende a portare l’elemento di aggancio 54 nella prima posizione di disimpegno.

I due funghetti 48 sono montati su una porzione discoidale 68, che appartiene al secondo organo di accoppiamento 50 e che può essere fissata ad esso in posizione regolabile attorno ad un asse ortogonale alla porzione discoidale stessa, per regolare la direzione di allineamento dei due funghetti 48 quando il secondo organo di accoppiamento 50 è vincolato al montante 44 del telaio della carrozzina 6.

La predisposizione del dispositivo secondo l'invenzione alla sua applicazione alla carrozzina 6 prevede in primo luogo il fissaggio di due secondi organi di accoppiamento 50 ai due montanti 44 del telaio della carrozzina. Questo fissaggio viene effettuato con viti, che bloccano a morsa i due semigusci di ciascun secondo organo di accoppiamento 50 al rispettivo montante 44. Poiché a seconda del modello di carrozzina questi montanti 44 possono avere una differente inclinazione, è necessario regolare la porzione discoidale 68 di ciascun secondo organo di accoppiamento 50 in modo da allineare longitudinalmente i due funghetti 48 conformemente alla direzione della fessura di inserimento 52 in condizione di corretto assetto della carrozzina 6 quando l'unità di motorizzazione 2 è ad essa applicata.

Dopo che i due secondi organi di accoppiamento 50 sono stati fissati ai rispettivi montanti 44, ciascun primo organo di accoppiamento 42 viene fissato al braccio longitudinale 40 del corrispondente elemento 24 ad L, il cui braccio trasversale 24 viene individualmente regolato rispetto all’organo di vincolo 30 sia in senso assiale che in senso rotazionale in modo da regolare i due bracci longitudinali stessi in funzione della larghezza della carrozzina e da orientarli nella maniera corretta.

A questo punto l’unità motorizzata 2 con applicata la struttura di accoppiamento 4 è pronta per essere applicata alla carrozzina 6. I primi organi di accoppiamento a scatto 42 vengono accostati ai rispettivi secondi organi 50 in modo che, mantenendo l’unità motorizzata 2 inclinata all’indietro, la fessura longitudinale 52 di ciascun primo organo 42 impegni il funghetto anteriore 48 del corrispondente secondo organo 50. Successivamente, facendo leva su detta unità motorizzata 2, si effettua l'inserimento di entrambi i funghetti 48 di ciascuna coppia nella corrispondente fessura 52, provocando in questo modo il sollevamento da terra delle due ruotine pivottanti 70 della carrozzina 6, che a questo punto appoggia anteriormente sulla sola ruota motorizzata 8.

L'inserimento dei due funghetti 48 di ciascuna coppia entro la corrispondente fessura 52 prosegue fino a quando il funghetto anteriore 48 raggiunge la porzione 66 dell’elemento di aggancio 54 e lo spinge in avanti per provocare la rotazione di questo ed il conseguente impegno del funghetto stesso da parte del becco 60. Questa condizione è stabile, nonostante l’avvenuto caricamento della molla 58, grazie all’impegno del dente 64 della leva di comando 56 nel gradino 62 dell’elemento di aggancio 54.

Per disaccoppiare l’unità motorizzata 2 dalla carrozzina 6 si procede in sequenza inversa: è sufficiente azionare le due leve di sblocco 56, le quali provocano il disimpegno del loro dente 64 dal gradino 62 del rispettivo elemento di aggancio 54 e consentono il successivo sfilamento di entrambe le coppie di funghetti 48 dalla rispettiva fessura di inserimento 52 ed in sostanza il disimpegno dei primi elementi di accoppiamento 42 dai secondi elementi di accoppiamento 50.

Una volta effettuato questo disimpegno la carrozzina 6 riprende il suo assetto usuale, con le ruotine pivottanti 70 appoggiate a terra.

Da quanto detto risulta chiaramente che il dispositivo di motorizzazione secondo l’invenzione si presenta alquanto più vantaggioso dei dispositivi tradizionali, ed in particolare:

- può essere applicato ad una qualsiasi carrozzina in maniera assai semplice e rapida, in quanto non richiede alcuno sforzo né per la sua applicazione né per la sua rimozione,

- in alcuni casi può essere applicato e rimosso anche da parte dello stesso disabile seduto sulla carrozzina,

- può essere applicato praticamente a qualsiasi tipo di carrozzina,

- non presenta alcuna parte sporgente.

La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire daN’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (9)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per la motorizzazione di carrozzine per disabili, del tipo comprendente un'unità motorizzata (2) applicabile amovibilmente, tramite una struttura di accoppiamento (4), al telaio di una tradizionale carrozzina (6), caratterizzato dal fatto che detta struttura di accoppiamento (4) comprende due distinti elementi ad L (24), aventi un braccio trasversale (26) destinato ad essere accoppiato, tramite un organo di vincolo (30), a detta unità motorizzata (2) con possibilità di regolazione individuale della sua posizione assiale e/o rotazionale, ed un braccio longitudinale (40), alla cui estremità posteriore è fissabile un primo organo di accoppiamento a scatto (42), destinato a cooperare con un secondo organo di accoppiamento a scatto (50) applicato al telaio di detta carrozzina (6).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto organo di vincolo (30) comprende due porzioni reciprocamente vincolabili, che in condizione accoppiata definiscono due sedi parallele di vincolo dei due bracci trasversali (26) dei due elementi a L (24).
3. 3. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto organo di vincolo (30) è provvisto di mezzi di vincolo rigido ad un manicotto tubolare (28), entro il quale è rotazionalmente alloggiato un piantone (16) appartenente a detta unità motorizzata (2).
4. 4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto primo organo di accoppiamento a scatto (42) presenta una fessura longitudinale (52) di inserimento di almeno un funghetto (48) solidale a detto secondo organo di accoppiamento a scatto (50) ed è provvisto di mezzi per il suo impegno a scatto quando è inserito in detta fessura (52).
5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto primo organo di accoppiamento a scatto (42) comprende due semigusci (46,46’), che in condizione accoppiata sono saldamente vincolati al braccio longitudinale (40) del corrispondente elemento a L (24) e definiscono una cavità interna alloggiale un elemento a becco (60), mobile tra una prima posizione estrema di impegno di detto funghetto (48) ed una seconda posizione estrema di disimpegno di detto funghetto (48), e mezzi per il mantenimento stabile di entrambe dette posizioni estreme.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che all'interno di detto primo organo di accoppiamento a scatto (42) è alloggiata ed articolata una piastra (54) provvista di detto becco (60) e di un gradino (62) impegnabile, quando detto becco (60) si trova in detta prima posizione di impegno di detto funghetto (48), da un dente (64) ricavato in una leva di azionamento (56), montata su detto primo organo di accoppiamento a scatto (42), a detta piastra (54) essendo associata una molla (58) agente nel senso di mantenere la piastra stessa in detta seconda posizione estrema di disimpegno di detto funghetto (48).
7. 7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta piastra (54) è provvista di una porzione (66) affacciata a detta fessura di inserimento (52) quando la piastra stessa mantiene il suo becco (60) in detta seconda posizione di disimpegno di detto funghetto (48).
8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di funghetti (48) montati su un elemento discoidale (68) vincolato ad una porzione di detto secondo organo di accoppiamento a scatto (50), a sua volta vincolabile al telaio della carrozzina (6), detto becco (60) agendo su almeno uno dei due funghetti (48), quando entrambi sono inseriti entro detta fessura longitudinale (52).
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che detto elemento discoidale (68), sul quale sono montati detti funghetti (48), è vincolato alla restante parte di detto secondo organo di accoppiamento a scatto (50) tramite mezzi atti al reciproco bloccaggio nella desiderata posizione ruotata attorno ad un asse ortogonale a detto elemento discoidale (68).