ITUB201561427U1 - Cappa verticale dai ridotti ingombri - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di Brevetto per Modello d’Utilità avente per titolo:

“CAPPA VERTICALE DAI RIDOTTI INGOMBRI”

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

Forma oggetto del presente trovato una cappa filtrante o aspirante dei fumi e/o vapori prodotti durante le operazioni di cottura dei cibi dai ridotti ingombri.

L’invenzione si inserisce pertanto nel settore degli elettrodomestici, più precisamente in quello delle cappe, preferibilmente domestiche, per l’aspirazione e/o filtrazione dei fumi e vapori prodotti durante la cottura di alimenti.

Come noto, esistono due tipologie di cappe impiegate in cucina: le cappe filtranti che filtrano i fumi aspirati per poi reimmetterli purificati nuovamente nell’ambiente domestico e le cappe aspiranti che sono invece in grado di espellere all’esterno detti fumi.

In molti casi dette cappe sono appese al muro al di sopra di un piano cottura con relativa bocca di aspirazione sostanzialmente orizzontale.

Svantaggio principale di tali tipologie di cappe è quello di occupare lo spazio normalmente destinato all’installazione di mobili pensili di una cucina con una conseguente riduzione della sua complessiva capacità contenitiva e di stoccaggio di derrate alimentari e/o accessori e macchine da cucina.

Nel caso in cui la cappa fosse di tipo aspirante può anche risultare difficile l’occultamento della conduttura di evacuazione; a tale scopo è prassi, ad es., realizzare apposite controsoffittature per l’alloggiamento ed il passaggio di detta conduttura (con un inevitabile incremento dei costi di installazione) o il suo mascheramento entro uno o più mobili pensili della cucina, con un ulteriore compromissione della sua complessiva capacità contenitiva.

Sono altresì note ed ampiamente impiegate da tempo cappe “verticali”, ovvero con bocca di aspirazione dei fumi e vapori di cottura verticale o sostanzialmente verticale, suscettibili di essere installate su una apposita sede del piano di lavoro (o “top”) di un mobile da cucina, preferibilmente addossate alla parete retrostante al piano di cottura.

Dette note tipologie di cappe “verticali” non sono tuttavia esenti da inconvenienti; in particolare si riduce lo spazio su detto piano di lavoro con la conseguente necessità di dover scegliere ed installare piani cottura dalle ridotte dimensioni e/o con un minor numero di fornelli. Ciò può limitare le potenze termiche disponibili al piano cottura e/o rendere più scomoda la preparazione e la cottura di pietanze.

Queste cappe possono inoltre prevedere il posizionamento del loro gruppo di aspirazione (comprendente almeno il ventilatore motorizzato) e di almeno alcuni tratti delle relative condutture per il convogliamento ed evacuazione dei fumi e/o vapori di cottura intercettati all’interno del mobile di installazione che perde pertanto gran parte della sua abituale funzione di alloggiamento di altri elettrodomestici, in particolare per un forno.

Scopo principale del presente trovato è di ovviare agli inconvenienti sopra esposti, prevedendo una cappa per uso domestico dai ridotti ingombri rispetto al mobile base su cui è montata.

Questo e altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con una cappa filtrante o aspirante illustrata nella seguente descrizione e nelle rivendicazioni annesse, che costituiscono parte integrante della descrizione medesima.

Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:

- le figure 1a-1b mostrano, in assonometria, la cappa secondo l’invenzione installata in un mobile base rispettivamente quando in configurazione “operativa” e “non operativa”;

- la figura 2 mostra una vista in sezione laterale della cappa di fig.1; - la figura 3 mostra, in assonometria, la sola cappa delle figg. 1 e 2 installabile in un mobile base.

Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono i componenti del dispositivo secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva che è tra quelle preferite. Si precisa, inoltre, che qualsiasi termine dimensionale e spaziale (quale “inferiore”, “superiore”, “interno”, “esterno”, “frontale”, “posteriore” e simili) si riferisce alla posizione secondo cui la cappa ed i suoi componenti sono visti quando correttamente installata e funzionante.

Si precisa inoltre che nel corso della descrizione, come in parte anticipato, per cappa “verticale” 1 si intenderà una cappa con bocca di aspirazione dei fumi e vapori di cottura verticale o sostanzialmente verticale.

Negli esempi delle figg. allegate, senza alcun intento limitativo, detta cappa “verticale” 1 è installata, fissa, su una apposita sede del piano di lavoro M1 del mobile base M che reca il piano cottura PC (normalmente parte di una cucina componibile), preferibilmente addossata alla parete ad esso posteriore.

Del mobile M con M2 è ulteriormente indicato il suo volume interno contenitivo mentre con M3 i relativi piedini di appoggio a terra ai quali può essere vincolata, tramite noti mezzi di aggancio (non esplicitamente mostrati), una mascherina M4 estetica (v. fig. 3a).

Detti piedini M3 hanno altezza (eventualmente regolabile tramite noti mezzi telescopici o rotazionali) sufficiente per definire tra il fondo M5 del mobile M ed il piano di calpestio P (ad es., il pavimento P) su cui esso poggia un’intercapedine I, di dimensioni sufficienti agli scopi che saranno presto chiariti.

Da qui in poi, l’assemblaggio piedini M3 e mascherina M4 sarà anche detto “zoccolo”; nulla vieta ovviamente che tale zoccolo sia un unico componente, già solidale e di corpo con il mobile M, in tal caso però potendo risultare più complesso e problematico accedere a detta intercapedine I.

Ai fini dell’invenzione, di detta cappa 1 sono invece mostrati (v. fig.3): il corpo scatolare 10, che si erge verticalmente sul piano di lavoro M1 del mobile M di installazione, dotato di detta almeno una bocca di intercettazione ed aspirazione 11 dei fumi e/o vapori di cottura (eventualmente già corredata di filtri meccanici antigrasso 12), detto corpo scatolare 10 fungendo da camera (o “plenum”) 10 per la raccolta di detti fumi e/o vapori; il relativo gruppo di aspirazione 2 comprendente almeno un ventilatore motorizzato; il sistema di canalizzazione 3 di detti fumi e/o vapori atto a porre in comunicazione di fluido il plenum 10 ed il gruppo di aspirazione 2.

Almeno per la tipologia di cappa “aspirante”, a valle del gruppo di aspirazione 2, può essere prevista una ulteriore conduttura 4 per l’espulsione all’esterno dei fumi collegata in modo noto alla sua bocca di scarico 20.

In caso di cappa “filtrante”, invece, detta bocca di scarico 20 del gruppo di aspirazione 2 (o quella di un tratto di conduttura 4) può essere direttamente collegata, in modo noto, ad una griglia ricavata sulla mascherina M4 dello zoccolo del mobile per reimmettere nell’ambiente domestico, adeguatamente purificati, i fumi e vapori aspirati.

È utile precisare come alcuni noti componenti di detta cappa da cucina, quali i filtri a carboni, la sua unità elettronica di controllo (ad es., per la sua attivazione, per la regolazione della potenza di aspirazione e la gestione del gruppo di illuminazione) e la relativa plancia comandi non sono mostrati nelle figure allegate mentre altri, in particolare il gruppo di illuminazione 5, lo sono solo simbolicamente, in quanto non specifici oggetti dell’invenzione.

Detto sistema di canalizzazione 3 è nascosto alla vista all’interno del mobile M di installazione sviluppandosi verso il basso con assetto sostanzialmente verticale tra detto plenum 10 ed il sottostante gruppo di aspirazione 2, preferibilmente a ridosso dello schienale M6 del mobile M medesimo.

Secondo una delle possibili forme esecutive, detto sistema di canalizzazione 3 può comprendere, secondo il verso di percorrenza dei fumi estratti:

- un convogliatore 30 raccordato con la sua estremità superiore al fondo 13 del plenum 10 di raccolta di detti fumi e/o vapori di cottura

- una canalizzazione 31, allacciata superiormente a detto convogliatore 30 ed inferiormente ad un raccordo 32 di collegamento al gruppo di aspirazione 2.

Come chiaramente mostrato nelle figg. allegate, il corpo scatolare 10 (o plenum), giacente su di un piano verticale e di ridotto spessore (cioè sostanzialmente “piatto” e/o “schiacciato”), ha geometria e sezione sostanzialmente rettangolare, minimizzando i suoi ingombri al di sopra del piano di lavoro M1 del mobile M di installazione.

Spessori sostanzialmente analoghi (o leggermente crescenti nel verso di percorrenza di detti fumi) sono previsti anche per il sottostante sistema di canalizzazione 3, in particolare per il suo tratto convogliatore 30 ed eventualmente per la successiva canalizzazione 31 così da non occupare eccessivamente il volume interno M2 di detto mobile di installazione M.

Quanto fin qui descritto attiene sostanzialmente allo stato dell’arte.

Secondo l’invenzione, però, il gruppo di aspirazione 2 della cappa 1, anziché essere posizionato all’interno del mobile M di installazione, trova alloggiamento nella suddetta intercapedine I ricavata tra il suo fondo M5 ed il pavimento P su cui poggia.

Quanto all’intercapedine I, le dimensioni correntemente in uso sono sufficienti all’alloggiamento del gruppo di aspirazione 2. Nulla vieta, peraltro, che esse possano essere modificate alle scopo.

Una apertura M7 nel fondo M5 del mobile M, opportunamente dimensionata, permette l’inserimento ed il passaggio di almeno il detto raccordo 32 consentendone il collegamento al gruppo di aspirazione 2.

Nel caso di cappe aspiranti, l’intercapedine I può anche contenere ed occultare la suddetta conduttura 4 di espulsione dei fumi e/o vapori di cottura all’esterno dell’ambiente domestico. Si veda a tal proposito la fig. 1.

Secondo una possibile variante, solo la conduttura 4 è per intero contenuta nell’intercapedine I mentre il gruppo di aspirazione 2 può esserlo solo parzialmente superando in parte la superficie del fondo M5 del mobile M.

Si capisce pertanto come con la cappa 1 della presente invenzione si raggiungano gli scopi prefissati, in particolare la possibilità di mantenere sostanzialmente inalterata, almeno in buona parte, la capacità contenitiva del mobile M di installazione di detta cappa 1 pur continuando ad occultare alla vista elementi prettamente funzionali quali almeno il suo gruppo di aspirazione 2 ed il relativo sistema di canalizzazione 3 dei fumi e/o vapori di cottura; ciò preserva l’estetica complessiva della cucina in cui detta cappa 1 viene inserita e permette di utilizzare il volume interno M2 di detto mobile M come alloggiamento per altri elettrodomestici (ad es., per un forno) o come ripostiglio per accessori ed utensili da cucina o per lo stoccaggio di alimenti.

È possibile a questo punto passare a descrivere alcuni ulteriori dettagli costruttivi della cappa 1 dell’invenzione che contribuiscono a migliorarne l’estetica e la sua funzionalità.

Secondo l’invenzione, ad esempio, può essere previsto che il corpo scatolare 10 della cappa 1 abbia una altezza H (v. fig. 1 e/o 2) sufficiente a ricoprire interamente la porzione di parete, alla quale è suscettibile di essere addossata, compresa tra il piano di lavoro M1 del mobile M di installazione ed il sovrastante mobile pensile MP (quando ovviamente presente) ed una larghezza L (v. fig. 3) sostanzialmente pari o maggiore a quella del piano cottura PC, detta parete essendo pertanto protetta da eventuali schizzi e sporco generato durante le operazioni di cottura di pietanze.

Vincolato (ad es. tramite cerniere) alla parte sommitale del corpo scatolare 10 può essere inoltro previsto un deflettore 6 ruotabile intorno all’asse di rotazione X-X per passare da una configurazione di “riposo”, a cappa 1 spenta, quando giace sostanzialmente sullo stesso piano verticale del corpo scatolare 10 a copertura della sua bocca di intercettazione ed aspirazione 11 (ed i relativi filtri 12) dei fumi e/o vapori di cottura ad una “operativa” quando, raggiunto un assetto sostanzialmente orizzontale, può deviare i fumi verso detta bocca di intercettazione ed aspirazione 11.

È utile precisare come detto deflettore 6, quando operativo, eviti che il flusso verticale di fumi e vapori caldi investa direttamente l’eventuale sovrastante mobile pensile MP con il rischio di comprometterne, a lungo andare, l’aspetto estetico (principalmente a causa della sporcizia e delle particelle grasso in sospensione che finiscono inevitabilmente per depositarvisi) e le sue caratteristiche funzionali.

E’ chiaro che numerose varianti del trovato sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti. Ad esempio, la geometria della cappa 1 mostrata nelle figg. allegate, benché preferibile è solo una tra le possibili forme esecutive, note ad un tecnico del ramo.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Cappa (1) per l’aspirazione ed il filtraggio dei fumi e/o vapori prodotti durante la cottura di alimenti del tipo installabile, fissa, direttamente su di un mobile base (M) in prossimità di un piano cottura (PC), addossata ad una parete, detta cappa (1) comprendendo almeno: - un corpo scatolare (10) comprendente almeno una bocca (11) di intercettazione ed aspirazione di detti fumi e/o vapori di cottura, detto corpo scatolare (10) fungendo da plenum (10) per la raccolta di detti fumi e/o vapori aspirati ed ergendosi verticalmente sul piano di lavoro (M1) di detto mobile (M); - un gruppo di aspirazione (2) di detti fumi e/o vapori comprendente almeno un ventilatore motorizzato; - un sistema di canalizzazione (3) di detti fumi e/o vapori aspirati atto a porre in comunicazione di fluido detto plenum (10) e detto relativo gruppo di aspirazione (2), detto sistema di canalizzazione (3) sviluppandosi verso il basso con assetto sostanzialmente verticale internamente a detto mobile (M); caratterizzato dal fatto che detto gruppo aspirante (2) è alloggiato all’interno di una intercapedine (I) ricavata tra il fondo (M5) di detto mobile (M) ed il piano di calpestio (P) su cui detto mobile (M) poggia. Riv.
2. 2 Cappa (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che è ulteriormente prevista una conduttura (4) di evacuazione di detti fumi e/o vapori a valle di detto gruppo aspirante (2) ed interamente alloggiata all’interno di detta intercapedine (I). Riv.
3. 3 Cappa (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto sistema di canalizzazione (3) comprende almeno: - un convogliatore (30) raccordato con la sua estremità superiore al fondo (13) di detto corpo scatolare (10) - una canalizzazione (31), allacciata superiormente a detto convogliatore (30) ed inferiormente ad un raccordo (32) di collegamento a detto gruppo di aspirazione (2) detto raccordo (32) essendo inserito e passante attraverso una apertura (M7) ricavata sul fondo (M5) di detto mobile (M). Riv.
4. 4 Cappa (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (10), giacente su di un piano verticale, ha ridotto spessore, detto spessore essendo sostanzialmente analogo a quello del sottostante sistema di canalizzazione (3), in particolare di almeno il detto tratto convogliatore (30), detti spessori di detto plenum (10) e di detto sistema di canalizzazione (3) permettendo di minimizzare i lori ingombri, rispettivamente, al di sopra di detto piano di lavoro (M1) di detto mobile (M) di installazione e nel suo volume interno (M2). Riv.
5. 5 Cappa (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (10) ha una altezza H sufficiente a ricoprire interamente la porzione di parete, a cui è suscettibile di essere addossato, compresa tra il detto piano di lavoro (M1) di detto mobile (M) di installazione ed un sovrastante mobile pensile (MP) ed una larghezza L sostanzialmente pari o maggiore di quella del detto piano di cottura (PC), detto corpo scatolare (10) potendo proteggere detta porzione di parete da eventuali schizzi e sporco generato dalle operazioni di cottura. Riv.
6. 6 Cappa (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che sulla parte sommitale di detto corpo scatolare (10) può essere vincolato un deflettore (6) ruotabile intorno ad un asse di rotazione X-X per passare da una configurazione di “riposo” quando giace sostanzialmente sullo stesso piano verticale di detto corpo scatolare (10) a copertura della sua detta bocca di intercettazione ed aspirazione 11 dei fumi e/o vapori di cottura ad una configurazione “operativa” quando, raggiunto un assetto sostanzialmente orizzontale, può deviare i fumi verso detta bocca di intercettazione ed aspirazione (11). Riv.
7. 7 Cappa (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto di essere di tipo “aspirante”, detto gruppo di aspirazione (2) essendo collegato ad una conduttura (4) di espulsione di detti fumi e/o vapori collegata alla sua bocca di scarico (20), detta conduttura (4) essendo contenuta ed occultata in detta intercapedine (I). Riv.
8. 8 Cappa (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa la 6 caratterizzata dal fatto di essere di tipo “filtrante”, la bocca di scarico (20) di detto gruppo di aspirazione (2) essendo collegata ad una griglia ricavata sulla mascherina (M4) di detto mobile base (M) di installazione per reimmettere nell’ambiente domestico, adeguatamente purificati, detti fumi e/o vapori di cottura.