ITUB20154952A1 - Struttura ombreggiante - Google Patents

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ITUB20154952A1
ITUB20154952A1 ITUB2015A004952A ITUB20154952A ITUB20154952A1 IT UB20154952 A1 ITUB20154952 A1 IT UB20154952A1 IT UB2015A004952 A ITUB2015A004952 A IT UB2015A004952A IT UB20154952 A ITUB20154952 A IT UB20154952A IT UB20154952 A1 ITUB20154952 A1 IT UB20154952A1
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IT
Italy
Prior art keywords
crosspiece
support guide
anchoring element
movable
support
Prior art date
Application number
ITUB2015A004952A
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English (en)
Inventor
Giovanni Ferrari
Sante Paride Del
Original Assignee
Verelux S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Verelux S R L filed Critical Verelux S R L
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Priority to IT102016000101594A priority patent/IT201600101594A1/it
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/08Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of a plurality of similar rigid parts, e.g. slabs, lamellae
    • E04F10/10Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of a plurality of similar rigid parts, e.g. slabs, lamellae collapsible or extensible; metallic Florentine blinds; awnings with movable parts such as louvres
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/02Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/24Screens or other constructions affording protection against light, especially against sunshine; Similar screens for privacy or appearance; Slat blinds
    • E06B9/26Lamellar or like blinds, e.g. venetian blinds
    • E06B9/36Lamellar or like blinds, e.g. venetian blinds with vertical lamellae ; Supporting rails therefor
    • E06B9/362Travellers; Lamellae suspension stems

Description

DESCRIZIONE
“STRUTTURA OMBREGGI ANTE”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda una struttura ombreggiante.
Più in particolare, l’invenzione riguarda struttura ombreggiante del tipo di una tenda richiudibile ad impacchetta mento.
TECNICA PREESISTENTE
Come è noto le tende richiudibili ad impacchettamento comprendono una coppia di guide di supporto longitudinale tra loro parallele entro le quali scorre almeno un rispettivo carrello.
Ai carrelli vengono connesse in modo removibile le estremità opposte di un traverso (ad esempio mediante spine di fissaggio) che, quindi, scorre lungo la direzione impartita delle guide di supporto parallelo a se stesso e ortogonale alle guide di supporto stesse.
Tali tende, generalmente comprendono una pluralità di tali traversi tutti paralleli tra loro e tra ciascuna coppia di traversi adiacenti è connessa una tenda flessibile che, in funzione della posizione reciproca tra la coppia di traversi, può presentare una configurazione estesa o essere ripiegata su se stessa.
Queste tende di tipo noto vengono utilizzate per la copertura rimovibile di pergolati o simili elementi di arredo.
Le operazioni di fissaggio dei traversi ai carrelli sono generalmente una parte delicata della installazione delle tende, in quanto la centratura del carrello da parte delle spine di fissaggio non è sempre agevole, specie se la distanza tra le guide di supporto non è perfettamente calibrata.
Inoltre, la distanza tra le guide di supporto può variare nel tempo, in quanto essendo le guide di supporto generalmente metalliche risultano soggette a dilatazioni dovute alla temperatura.
Uno scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell'invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell'invenzione.
ESPOSIZIONE DELL'INVENZIONE
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile una struttura ombreggiante comprendente:
una guida di supporto;
un carrello scorrevolmente connesso alla guida di supporto lungo una prima direzione di scorrimento e comprendente un elemento di ancoraggio;
un traverso mobile connesso in modo removibile all’elemento di ancoraggio del carrello;
in cui l’elemento di ancoraggio è associato scorrevolmente al carrello rispetto ad una seconda direzione di scorrimento inclinata rispetto alla prima direzione.
Grazie a tale soluzione è reso disponibile un elemento di ancoraggio facile da connettere al traverso mobile, che in tali strutture ombreggianti è sospeso al di sotto della guida di supporto, di facile regolazione, che facilita il montaggio della intera struttura ombreggiante e che, al contempo, permette di compensare eventuali variazioni dimensionali causati da sbalzi termici (ad esempio stagionali) e/o di stabilità della struttura ombreggiante e/o della struttura portante a cui la struttura ombreggiante è fissata.
Vantaggiosamente, la prima direzione e la seconda direzione possono essere tra loro ortogonali.
Un aspetto ulteriore dell’invenzione prevede che il carrello possa comprendere un’asola allungata con asse longitudinale parallelo alla seconda direzione, l’elemento di ancoraggio essendo inserito con gioco all’interno dell’asola allungata per la movimentazione lungo detta seconda direzione.
Grazie a tale soluzione, l’elemento di ancoraggio è guidato in scorrimento lungo la seconda direzione, ad esempio tra due posizioni di finecorsa definite dalle estremità dell’asola.
Un aspetto ulteriore dell’invenzione prevede che la struttura possa comprendere un primo corpo, ad esempio cilindrico, fissato al traverso mobile e in cui l’elemento di ancoraggio comprende un secondo corpo, ad esempio cilindrico, vincolato assialmente a detto carrello e mobile trasversalmente lungo la seconda direzione, il primo corpo essendo configurato per essere fissato coassialmente in modo risolvibile al secondo corpo.
Grazie a tale soluzione il primo corpo e l’elemento di ancoraggio definiscono un gruppo di connessione semplice da realizzare e da centrare reciprocamente in direzione assiale.
Ancora un aspetto dell’invenzione prevede che il primo corpo possa comprendere una filettatura atta ad essere avvitata ad una corrispondente filettatura realizzata nel secondo corpo.
Grazie a tale soluzione il gruppo di connessione può essere particolarmente economico e robusto.
In alternativa, il primo corpo potrebbe comprendere una zona rastremata e il secondo corpo potrebbe comprendere una cavità assiale entro cui è accolto il primo corpo e un elemento resiliente sporgente all’interno della cavità assiale in direzione radiale definente un aggancio a scatto con la zona rastremata del primo corpo.
Grazie a tale soluzione, l'aggancio tra il primo corpo ed il secondo corpo del gruppo di connessione risulta particolarmente rapido ed immediato.
In tale forma di realizzazione dell'invenzione un aspetto ulteriore prevede che l’elemento resiliente possa comprendere una porzione di abbrancamento aggettantesi all’esterno del secondo corpo in una direzione radiale.
Grazie a tale soluzione, lo sgancio del primo corpo da secondo corpo può avvenire in modo semplice e facile per l’operatore.
Vantaggiosamente, a tali scopi, la porzione di abbrancamento potrebbe comprende un occhiello passante con asse passante parallelo all’asse del secondo corpo.
Grazie a tale soluzione l’ingombro della porzione di abbrancamento è decisamente contenuto.
Un aspetto dell’invenzione prevede che l’elemento resiliente possa essere costituito da una copiglia elastica dotata di almeno una porzione filiforme sporgente all’interno della cavità assiale in direzione radiale e definente una sezione assiale a luce variabile della cavità assiale del secondo corpo.
Grazie a tale soluzione il gruppo di connessione risulta particolarmente sicuro, robusto, affidabile ed economico.
Vantaggiosamente, la struttura ombreggiente può comprendere almeno una coppia di guide di supporto parallele tra loro e una plurali-tà di traversi paralleli tra loro e ortogonali alle guide di supporto, in cui ciascun traverso è connesso ad una coppia di carrelli ciascuno dei quali è connesso ad una rispettiva guida di supporto mediante un rispettivo elemento di ancoraggio, tra una coppia di traversi essendo connessa una copertura flessibile.
Un ulteriore aspetto dell’invenzione potrebbe essere rivolto ad un gruppo di connessione, preferibilmente atto ad interconnettere una guida di supporto ad un traverso mobile di una struttura ombreggiante, il quale gruppo di connessione comprende un carrello, ad esempio atto ad essere connesso scorrevolmente alla guida di supporto lungo una prima direzione di scorrimento, comprendente un elemento di ancoraggio, ad esempio per il traverso, associato scorrevolmente al carrello rispetto ad una seconda direzione di scorrimento, ad esempio inclinata (ortogonale) rispetto alla prima direzione.
Un aspetto ulteriore dell’invenzione, tutelabile anche in modo indipendente rispetto a quanto sopra descritto, potrebbe essere incentrato sul gruppo di connessione del tipo di un aggancio a scatto per la connessione di un traverso mobile ed un carrello scorrevolmente associato ad una guida di supporto.
Preferibilmente, tale aspetto dell’invenzione potrebbe rendere disponibile una struttura ombreggiante comprendente:
una guida di supporto;
un carrello scorrevolmente connesso alla guida di supporto lungo una direzione di scorrimento;
un traverso mobile
- un gruppo di connessione del tipo di un aggancio a scatto configurato per connettere in modo removibile il traverso mobile ed il carrello, in cui il gruppo di connessione comprende un elemento di ancoraggio associato al carrello dotato di una cavità aperta infilabile da una spina associata al traverso mobile, e un elemento resiliente posto esternamente all’elemento di ancoraggio, dotato di una porzione di abbranca mento esterna alla cavità e presentante una porzione sporgente all'interno della cavità definente un aggancio a scatto con una zona rastremata della spina.
Ad esempio, la porzione di abbranca mento può essere definita integrale con la porzione sporgente.
Ancora, l’elemento resiliente potrebbe essere costituito da una copiglia elastica, un cui tratto estremale comprende la porzione sporgente e un cui tratto intermedio ripiegato definisce la porzione di abbrancamento.
Un ulteriore aspetto dell’invenzione potrebbe essere rivolto ad un gruppo di connessione, preferibilmente atto ad interconnettere una guida di supporto ad un traverso mobile di una struttura ombreggiante, il quale gruppo di connessione è del tipo di un aggancio a scatto configurato per connettere in modo removibile il traverso mobile ed il carrello, e in cui il gruppo di connessione comprende un carrello, ad esempio atto ad essere connesso scorrevolmente alla guida di supporto lungo una prima direzione di scorrimento, un elemento di ancoraggio associabile al carrello e dotato di una cavità aperta infilabile da una spina associabile al traverso mobile, e un elemento resiliente posto esternamente all’elemento di ancoraggio, dotato di una porzione di abbrancamento esterna alla cavità e presentante una porzione sporgente all’interno della cavità definente un aggancio a scatto con una zona rastremata della spina.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista laterale di una struttura ombreggiante secondo l’invenzione.
La figura 2 è una vista frontale (posteriore) della struttura ombreggiante di figura 1.
La figura 3 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione lll-lll di figura 1. La figura 4 è un ingrandimento del particolare IV di figura 3.
La figura 5 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione V-V di figura 2.
La figura 6 è un ingrandimento del particolare VI di figura 5.
La figura 7 è una vista assonometrica di una prima forma di realizzazione di un gruppo di connessione tra una guida di supporto e un traverso mobile della struttura ombreggiante secondo l’invenzione.
La figura 8 è una vista in esploso di figura 7.
La figura 9 è una vista assonometrica di un secondo corpo del gruppo di connessione di figura 7.
La figura 10 è una vista frontale di figura 9.
La figura 11 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione XI-XI di figura 10. La figura 12 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione XII-XII di figura 10. La figura 13 è una vista laterale di figura 9.
La figura 14 è una vista dall’alto di una barra elastica del gruppo di connessione di figura 7.
La figura 15 è una rappresentazione dell’unione tra la barra elastica di figura 14 e il secondo corpo di figura 12.
La figura 16 è una vista laterale di una seconda forma di realizzazione di un gruppo di connessione tra una guida di supporto e un traverso mobile della struttura ombreggiante secondo l’invenzione.
La figura 17 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione XVII-XVII di figura 16.
La figura 18 è una vista in pianta dall’alto di figura 16.
La figura 19 è una vista frontale di figura 16.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 una struttura ombreggiante.
La struttura ombreggiante 10 comprende ad esempio una struttura a portale 11 comprendente due montanti 110 sostanzialmente verticali sormontati da una traversa 111 sostanzialmente orizzontale.
La struttura ombreggiante 10 comprende inoltre una pluralità (nell’esempio in numero di 2) di guide di supporto 20, ad esempio una coppia di guide di supporto 20, parallele tra loro e complanari.
Ad esempio, ciascuna guida di supporto 20 presenta un asse longitudinale sostanzialmente rettilineo.
Ciascuna guida di supporto 20 è sostenuta sospesa dal suolo dalla struttura a portante 11, in particolare una porzione estremale della guida di supporto 20 è fissata al di sopra della traversa 111, ad esempio in squadro con essa rispetto ad una vista in pianta.
Le guide di supporto 20 ad esempio possono essere inclinate rispetto all’orizzontale, ad esempio in modo che la porzione estremale della guida di supporto fissata alla traversa 111 sia una porzione estremale prossimale ad una estremità inferiore (preferibilmente chiusa da un tappo) della guida di supporto 20.
In alternativa le guide di supporto 20 possono essere sostanzialmente orizzontali. L’inclinazione delle guide di supporto 20 definisce la linea di pendenza della struttura ombreggiante 10.
Ad esempio, le guide di supporto 20 possono essere incernierate, rispetto ad un asse di cerniera orizzontale, alla struttura a portale 11, in modo da poter variare l'inclinazione delle guide di supporto 20 all’occorrenza.
La traversa 111 potrebbe comprendere, inoltre, una grondaia per lo scarico dell’acqua piovana, ad esempio comunicante con una cavità interna di uno o entrambi i montanti 110.
Una contrapposta porzione estremale (estremità superiore, a sua volta chiusa da un rispettivo tappo) delle guide di supporto 20 è fissata ad un elemento di sostegno della struttura ombreggiante 10, la quale ad esempio potrebbe essere una parete di un edificio o una ulteriore struttura a portale o una trave 112 (vd. Figura 3) o simile struttura fissa.
Ciascuna guida di supporto 20 è definita da un longherone dotato di una cavità 200 interna (vd. Figura 4) a tutto sviluppo, ad esempio realizzato da un profilato estruso, il quale comprende una parete, ad esempio la parete inferiore 21, dotata di una apertura passante 22 a tutto sviluppo longitudinale.
La apertura passante 22 è realizzata in un tratto intermedio (centrato) della larghezza in direzione trasversale rispetto all’asse longitudinale della guida di supporto 20 della parete inferiore 21.
Inoltre, la apertura passante 22 presenta una larghezza in direzione trasversale rispetto all’asse longitudinale della guida di supporto 20 minore della larghezza della parete inferiore 21 su cui è praticata.
In tal modo la parete inferiore 21 definisce una coppia di mensole di appoggio 23 a tutto sviluppo disposte ad entrambi i lati della apertura passante 22.
La struttura ombreggiante 10 comprende, inoltre, almeno un traverso mobile 30, ad esempio una pluralità di traversi mobili 30, scorrevolmente associate associato ad almeno due di dette guide di supporto 20.
In pratica ciascun traverso mobile 30 è definito da un longherone, ad esempio cavo a tutto sviluppo, vantaggiosamente realizzato da un profilato estruso.
Ciascun traverso mobile 30 presenta un asse longitudinale sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale delle guide di supporto 20 e giace su un piano parallelo al piano definito dalle guide di supporto stesse.
Ad esempio ciascun traverso mobile 30 è posto al di sotto delle guide di supporto 20 con almeno una porzione assiale della una sua parete superiore 31 (vd. Figura 6) affacciata alla parete inferiore 21 delle guide di supporto 20 a cui deve essere connesso.
In pratica, ciascun traverso mobile 30 presenta una lunghezza almeno pari (o superiore) rispetto alla distanza (esterna) tra le due guide di supporto 20, ovvero almeno pari o di poco superiore alla distanza (esterna) tra le aperture passanti 22 delle guide di supporto.
Ciascuna parete superiore 31 del traverso mobile 30, ad esempio, comprende una coppia di tali porzioni assiali distanziate tra loro di una distanza sostanzialmente pari all’interasse tra le guide di supporto 20.
Ciascuna parete superiore 31 del traverso mobile 30, ad esempio, comprende -in corrispondenza di ciascuna porzione assiale - almeno un foro passante 32, ad esempio cilindrico.
Ciascun foro passante 32 è atto ad essere sostanzialmente allineato in pianta al la apertura passante 22 di una guida di supporto 20.
Non si esclude che il foro passante 32 possa essere allineato in pianta ad un secondo foro passante 33 praticato in corrispondenza della parete inferiore del traverso mobile opposta alla parete superiore 21.
La struttura ombreggiale 10 comprende inoltre un carrello 40 scorrevolmente connesso alla guida di supporto 20 lungo una prima direzione A di scorrimento parallela all’asse longitudinale della guida di supporto 20.
Il carrello 40, ad esempio, è inserito (come mostrato in figura 4) con gioco all'interno della cavità 200 della guida di supporto 20 in modo da poter scorrere entro di essa, ad esempio in appoggio sulla parete inferiore 21 della stessa, ovvero in appoggio sulle mensole di appoggio 23.
La struttura ombreggiante 10 comprende una pluralità di carrelli 40 per ciascuna guida di supporto 20.
Ad esempio, per ciascuna guida di supporto 20 il numero di carrelli 40 è pari al numero dei traversi mobili 30 previsti per la realizzazione della struttura ombreggiante 10.
Ciascun carrello 40 (vd. Figura 7-19) comprende un corpo prismatico 41 la cui sagoma trasversale, rispetto ad un piano ortogonale aitasse longitudinale della guida di supporto 20 in cui è contenuto è sostanzialmente omologa alla forma della sezione della cavità 200, in modo da poter essere contenuto sostanzialmente a misura all’interno della cavità 200.
In pratica, il carrello 40 e la cavità 200 definiscono un collegamento prismatico tra il carrello stesso e la guida di supporto 20 definente come un unico grado di libertà permesso al carrello 40 rispetto alla guida di supporto 20 lo scorrimento del carrello 40 lungo la prima direzione A di scorrimento.
Non si esclude che tra il carrello 40 e le pareti interne della cavità 200 possano essere previsti organi di rotolamento, come ad esempio ruote (con opportuni cuscinetti) di appoggio e rotolamento alle mensole di appoggio 23 o simili.
Il carrello 40, ovvero il corpo prismatico 41 dello stesso, comprende una porzione centrale, interposta tra le porzioni estremali che appoggiano sulle mensole di appoggio 23 della guida di supporto 20, che è sovrapposta in pianta ad un tratto assiale della apertura passante 21.
Il carrello 40 comprende, ad esempio in tale porzione centrale, una asola 42 ad esempio passante, ad esempio presentante asse passante ortogonale alla parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
L’asola 42, in alternativa, potrebbe non essere un’asola passante ma un’asola cieca superiormente.
L’asola 42 presenta un asse longitudinale inclinato rispetto alla prima direzione A di scorrimento.
In particolare l’asola 42 presenta un asse longitudinale parallelo ad una seconda direzione B, ad esempio ortogonale rispetto alla prima direzione A di scorrimento, ovvero ortogonale rispetto all’asse longitudinale della guida di supporto 20.
L’asola 42 ad esempio presenta una lunghezza sostanzialmente pari alla ampiezza (trasversale) della apertura passante 22 praticata nella parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
Ciascun carrello 40 della struttura ombreggiante 10 è connesso in modo removibile ad un traverso mobile 30 mediante un rispettivo gruppo di connessione 50 risolvibile.
Il gruppo di connessione 50 comprende ad esempio un primo corpo 51, ad esempio sostanzialmente cilindrico, fissato o fissabile al traverso 30 e un elemen to di ancoraggio 52 fissato al carrello 40, in cui il primo corpo 51 è atto ad essere connesso all’elemento di ancoraggio 52 in modo da vincolare (rendere solidali) il primo corpo 51 all’elemento di ancoraggio 52.
Il primo corpo 51 , ad esempio, è fissato al traverso mobile 30, ad esempio in corrispondenza di un foro passante 32 dello stesso, come meglio verrà descritto nel seguito.
L’elemento di ancoraggio 52 è, ad esempio, connesso al carrello 40 in modo scorrevole rispetto alla seconda direzione B di scorrimento identificata dalla asola 42 del carrello 40.
In una prima forma di realizzazione mostrata nelle figure 1 - 15, il primo corpo 51 e l’elemento di ancoraggio 52 sono configurati in modo da essere connessi reciprocamente mediante un aggancio removibile, ad esempio un aggancio a scatto. In tale prima forma di realizzazione, il primo corpo 51 comprende una spina 510 cilindrica longitudinale, ad esempio fissabile in modo removibile al traverso mobile 30, in corrispondenza di ciascuna porzione assiale, con il proprio asse longitudinale ortogonale alla parete superiore 31 del traverso mobile 30.
Ad esempio la spina 510 è sostanzialmente cilindrica ed è infilabile almeno parzialmente all’interno del foro passante 32 ed ivi bloccabile assialmente, ad esempio mediante organi filettati.
La spina 510 una volta bloccata assialmente al traverso mobile 30 risulta di fatto fissa rispetto ad esso in ogni direzione.
In pratica, la spina 510 presenta una radice inferiore 511 , ad esempio filettata, posta all’interno della cavità interna del traverso mobile 30 (ad esempio avvitata al foro passante 32, e una porzione superiore 512 emergente dal traverso mobile 30, ad esempio saliente in squadro rispetto alla parete superiore 31 dello stesso.
Alla base della porzione superiore 512, ad esempio, potrebbe essere previsto un riscontro allargato 513 tale da definire un finecorsa assiale dell'inserimento della spina 510 (ovvero la radice inferiore 511 dello stesso) nel foro passante 32.
Il riscontro allargato 513, ad esempio, potrebbe comprendere un profilo prismatico per poter essere azionato, ad esempio mediante un utensile come una chiave inglese o altra chiave idonea, per l'avvitamento della radice inferiore 511 rispetto al foro passante 32.
La porzione superiore 512 della spina 510 potrebbe comprendere una estremità libera 514 definente una testa sagomata, ad esempio piatta o sostanzialmente a cupola o a fungo.
La porzione superiore 512 inoltre comprende, in un tratto intermedio tra la estremità libera 514 e il riscontro allargato 513, una zona rastremata 515, ad esempio un incavo anulare in sottosquadro rispetto alla estremità libera 514 (che definisce a sua volta una porzione avente una sezione allargata rispetto alla sezione della zona rastremata 515).
In tale prima forma di realizzazione, poi, l’elemento di ancoraggio 52 comprende un secondo corpo 520, ad esempio sostanzialmente cilindrico a sezione qualunque (ad esempio circolare, poligonale o ovale).
Il secondo corpo 520 è infilato nell’asola 42 con asse sostanzialmente parallelo all’asse passante dell’asola 42 ed è scorrevole lungo la traiettoria definita dall’asola 42 stessa tra due posizioni di fine corsa definite, ad esempio, dalle opposte estremità (chiuse) dell’asola 42.
Il secondo corpo 520 è vincolato assialmente rispetto al carrello 40 e presenta un grado di libertà traslazionale definito dallo scorrimento dello stesso lungo la traiettoria (rettilinea) definita dall’asola 42 lungo la seconda direzione B.
In pratica, il secondo corpo 520 risulta mobile trasversalmente rispetto al proprio asse lungo la seconda direzione B, ad esempio in modo libero.
Il secondo corpo 520 comprende mezzi di fissaggio atti a bloccare assialmente il secondo corpo 520 rispetto al carrello 40.
In particolare i mezzi di fissaggio comprendono una prima spalatura 5201 anulare inferiore, ad esempio fissa, e posta in prossimità della estremità inferiore del secondo corpo 520, prossimale alla parete inferiore 21 della guida di supporto 20, e una seconda spellatura 5202, ad esempio removibile (nell”esempio definita da una rondella calzabile sul secondo corpo 520 e fissabile ad essa mediante una vite di serraggio 5203 awitabile in corrispondenza della estremità superiore del secondo corpo 520), posta in prossimità della estremità superiore del secondo corpo 520, distale dalla parete inferiore 21 .
La prima spalatura 5201 e la seconda spalatura 5202, inoltre, contribuiscono a mantenere l’asse del secondo corpo 520 ortogonale alla parete inferiore 21 della guida di supporto 20 durante lo scorrimento del secondo corpo 520 lungo la seconda direzione B di scorrimento (ovvero lungo la traiettoria imposta al secondo corpo 520 dalla asola 42 del carrello 40).
Il secondo corpo 520 comprende una cavità assiale 521 , ad esempio cilindrica (ad esempio a sezione circolare), entro cui è accolta la spina 510 con contenuto gioco radiale.
La cavità assiale 521 è aperta in corrispondenza dell’estremità inferiore del secondo corpo 520, ovvero la estremità del secondo corpo 520 prossimale alla parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
Il secondo corpo 520 è fissato al carrello 40 in modo che la estremità inferiore del secondo corpo 520 passi attraverso la apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20 e sporga al di sotto della parete inferiore 21 stessa. In pratica, il secondo corpo 520 presenta una porzione assiale superiore posta all’interno della cavità 200 della guida di supporto 20 e una porzione assiale inferiore, che emerge inferiormente dalla parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
La porzione assiale inferiore del secondo corpo 520, ad esempio, è più larga radialmente rispetto alla porzione assiale superiore.
La porzione assiale inferiore presenta una larghezza radiale minore della ampiezza trasversale (ampiezza) della apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20 in cui è infilata (con abbondante gioco lungo la seconda direzione B), in modo che lo scorrimento del secondo corpo 520 lungo la seconda direzione B di scorrimento risulti in un differente posizionamento della porzione assiale inferiore, lungo tale seconda direzione B, rispetto alla apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
La cavità assiale 521 , ad esempio, presenta una profondità assiale sostanzialmente pari all’altezza della porzione superiore 512 della spina 510, ad esempio di poco maggiore della distanza tra la estremità libera 514 e la zona rastremata 515 della spina 510.
Il secondo corpo 520 comprende un elemento resiliente sporgente all'interno della cavità assiale 521 in direzione radiale, il quale è configurato per definire un aggancio a scatto con la zona rastremata 515 del primo corpo 51 quando questo entra assialmente nella cavità assiale 521 del secondo corpo 520.
Ad esempio, l’elemento resiliente potrebbe comprendere una o una pluralità di sferette associate scorrevolmente all’interno della cavità assiale 521 , ad esempio equidistanti lungo una circonferenza immaginaria, e mobili, in contrasto a mezzi resilienti, ad esempio molle, da una configurazione estratta, in cui le sfere si trovano prossimali all’asse della cavità assiale 521, ad una configurazione retratta, in cui le sfere si trovano distali dall’asse della cavità assiale 521.
Nell’esempio preferito illustrato nelle figure, il secondo corpo 520 comprende una scanalatura laterale 522, la quale definisce una apertura laterale passante sul mantello del secondo corpo 520 che mette in comunicazione radialmente l’esterno del secondo corpo 520 con la cavità assiale 521 interna.
La scanalatura laterale 522, ad esempio, definisce due fiancate (visibili in figura 13) sostanzialmente piane poste da parti opposte rispetto alla apertura laterale passante che contorna l’accesso alla cavità assiale 521.
La scanalatura laterale 522 è ad esempio realizzata nella porzione assiale inferiore del secondo corpo 520, ovvero quella porzione che in uso si trova al di sotto della parete inferiore 21 della guida di supporto 20 (e al di fuori della cavità 200 della guida di supporto 20).
La scanalatura laterale 522 è ad esempio compresa assialmente tra due aggetti anulari 523.
L'elemento resiliente, in tale preferita forma di realizzazione, comprende un barra elastica 53 connessa (come meglio verrà descritto nel seguito) al secondo corpo 520, la quale presenta una prima porzione 530 atta ad entrare nella scanalatura laterale 522 e a sporgere (radialmente) all’interno della cavità assiale 521 del secondo corpo 520 e definente una sezione assiale a luce variabile della cavità assiale 521 stessa.
La barra elastica 53 comprende una seconda porzione 531 ripiegata sulla prima porzione 530; la prima porzione 530 e la seconda porzione 531 abbracciano il secondo corpo 520, ad esempio forzatamente per effetto della spinta elastica esercitata dalla barra elastica 53, nella zona interessata dalla scanalatura laterale 522, owero la zona interposta assialmente tra i due aggetti anulari 523.
In pratica, la prima porzione 530 e la seconda porzione 531 definiscono un’ansa che non deformata (owero in posizione di equilibrio stabile) presenta una ampiezza minore o uguale della ampiezza del secondo corpo 520 nella zona interposta assialmente tra i due aggetti anulari 523, owero della distanza tra le fiancate e la parete esterna del secondo corpo 520 contrapposta alla scanalatura laterale 522.
Grazia a tale configurazione, la prima porzione 530 è mobile, in contrasto alla spinta elastica della barra elastica, da una configurazione estratta, in cui la prima porzione 530 si trova prossimale all’asse della cavità assiale 521 , ad una configurazione retratta, in cui la prima porzione 530 si trova distale dall’asse della cavità assiale 521.
In pratica, la prima porzione 530 definisce un aggancio a scatto con la spina 510 entrando, in configurazione estratta, nella zona rastremata 515 del primo corpo 51 quando questo entra assialmente nella cavità assiale 521 del secondo corpo 520.
La barra elastica 53 comprende una porzione di abbrancamento 532 aggettantesi all’esterno del secondo corpo 520 in una direzione radiale.
Ad esempio la porzione di abbrancamento 532 è posta a lato (ad un lato solo) della porzione assiale inferiore del secondo corpo 52, ad esempio contenuta nell’ingombro assiale della stessa porzione assiale inferiore del secondo corpo 52.
La porzione di abbrancamento 532 è ad esempio realizzata in corpo unico con la barra di barra elastica 53, owero con la prima porzione 530 e/o la seconda porziorie 531.
La porzione di abbrancamelo 532 comprende, ad esempio, un occhiello 533 passante, ad esempio, con asse passante parallelo all’asse del secondo corpo 52.
Vantaggiosamente, la barra elastica 53 (ovvero l’elemento elastico) è costituita da una copiglia elastica realizzata per piegatura di un filo elastico, ad esempio di acciaio armonico, secondo una linea sostanzialmente ad “R".
La barra elastica 53, in pratica, presenta:
- un tratto sostanzialmente rettilineo prossimo ad una estremità della barra elastica 53 e comprendente/definente la prima porzione 530, la quale può essere definita da una porzione di tale tratto sostanzialmente rettilineo leggermente incurvata (con singola curvatura presentante un raggio di curvatura inferiore rispetto al raggio della cavità assiale 521);
- un tratto sostanzialmente ricurvo, ad esempio con doppia o tripla curvatura, di cui una delle curvature presenta un raggio di curvatura sostanzialmente uguale o adattabile al raggio esterno del secondo corpo 520 (nella zona interposta assialmente tra gli aggetti 523), il quale tratto sostanzialmente ricurvo è prossimo ad una contrapposta estremità della barra elastica e comprende/definisce la seconda porzione 531.
- un tratto arrotolato, ad esempio ad una o più spire, che unisce il tratto sostanzialmente rettilineo e il tratto sostanzialmente ricurvo (essendo un tratto intermedio interposto tra le estremità della barra elastica 53) e che comprende/definisce la porzione di abbrancamento 532.
Il tratto arrotolato, inoltre, definisce la resistenza elastica offerta dalla barra elastica 53 al passaggio dalla configurazione estratta alla configurazione retratta della prima porzione 530.
In una seconda forma di realizzazione mostrata nelle figure 16- 19, il primo corpo 51 e l’elemento di ancoraggio 52 sono configurati in modo da essere connessi reciprocamente mediante un collegamento filettato.
In tale seconda forma di realizzazione il primo corpo 51 comprende un dado filettato 516 comprendente una filettatura interna 517.
Il dado filettato 516 nell’esempio comprende un corpo cilindrico filettato internamente e una piattina dotata di profili, come ad esempio una scanalatura a piattina, per l’avvitamento e lo svitamento del dado filettato stesso.
Il corpo cilindrico del dado filettato 516 è ad esempio configurato in modo da poter essere inserito (a scomparsa) all’ interno del secondo foro passante 33 con concavità rivolta verso l’interno del traverso mobile 30.
In tale seconda forma di realizzazione, poi, l’elemento di ancoraggio 52 comprende un secondo corpo 520, ad esempio sostanzialmente cilindrico a sezione circolare.
Il secondo corpo 520 è infilato nell’asola 42 con asse sostanzialmente parallelo all’asse passante dell’asola 42 ed è scorrevole lungo la traiettoria definita dall’asola 42 stessa tra due posizioni di fine corsa definite, ad esempio, dalle opposte estremità (chiuse) dell’asola 42.
Il secondo corpo 520 è vincolato assialmente rispetto al carrello 40 e presenta un grado di libertà traslazionale definito dallo scorrimento dello stesso lungo la traiettoria (rettilinea) definita dall’asola 42 lungo la seconda direzione B.
In pratica, il secondo corpo 520 risulta mobile trasversalmente rispetto al proprio asse lungo la seconda direzione B, ad esempio in modo libero.
Il secondo corpo 520 comprende mezzi di fissaggio atti a bloccare assialmente il secondo corpo 520 rispetto al carrello 40.
In particolare i mezzi di fissaggio comprendono una prima spalatura 5201 anulare inferiore (definita da un anello forzato assialmente in una determinata posizione) e una seconda spalatura 5202 superiore, ad esempio definita da una testa (prismatica) allargata, posta in prossimità della estremità superiore del secondo corpo 520, distale dalla parete inferiore 21.
La prima spalatura 5201 e la seconda spallatura 5202, inoltre, contribuiscono a mantenere l’asse del secondo corpo 520 ortogonale alla parete inferiore 21 della guida di supporto 20 durante lo scorrimento del secondo corpo 520 lungo la seconda direzione B di scorrimento (owero lungo la traiettoria imposta al secondo corpo 520 dalla asola 42 del carrello 40).
Il secondo corpo 520 è fissato al carrello 40 in modo che la estremità inferiore del secondo corpo 520 passi attraverso la apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20 e sporga al di sotto della parete inferiore 21 stessa. In pratica, il secondo corpo 520 presenta una porzione assiale superiore posta all’interno della cavità 200 della guida di supporto 20 e una porzione assiale inferiore, che emerge inferiormente dalla parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
La porzione assiale inferiore presenta una larghezza radiale minore della ampiezza trasversale (ampiezza) della apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20 in cui è infilata (con abbondante gioco lungo la seconda direzione B), in modo che lo scorrimento del secondo corpo 520 lungo la seconda direzione B di scorrimento risulti in un differente posizionamento della porzione assiale inferiore, lungo tale seconda direzione B, rispetto alla apertura passante 22 della parete inferiore 21 della guida di supporto 20.
La porzione assiale inferiore presenta una lunghezza assiale sostanzialmente pari alla altezza del traverso mobile (ovvero della distanza tra la parete superiore e la parete inferiore del traverso mobile 30, ovvero della distanza tra il foro passante 32 e il secondo foro passante 33).
In pratica, la porzione assiale inferiore è tale da poter essere infilata assialmente dal foro passante 32 del traverso mobile 30 e/o dal secondo foro passante 33 del traverso mobile stesso.
La porzione assiale inferiore comprende un tratto di estremità (inferiore) comprendente una filettatura esterna 525 (vd. Figura 16) atta ad essere avvitata alla filettatura interna 517 del dado filettato 516, una volta che la porzione assiale inferiore del secondo corpo 520 è infilata assialmente nel foro passante 32 del traverso mobile 30 e/o nel secondo foro passante 33 del traverso mobile stesso. Ciascun traverso mobile 30 è fissato ad almeno una coppia di guide di supporto 20 tramite una rispettiva coppia di carrelli 40 e di gruppi di connessione 50, ad esempio in corrispondenza delle opposte estremità del traverso mobile 30.
Non si esclude, tuttavia, che la struttura ombreggiante 10 comprenda più di due guide di supporto 20, ad esempio comprenda almeno una guida di supporto 20 intermedia tra due guide di supporto 20 estremali, in cui le guide di supporto 20 estremali sono collegate, come sopra descritto, alle opposte estremità di ciascun traverso mobile 30 e la guida di supporto 20 intermedia è collegato, come sopra descritto, ad un tratto intermedio di ciascun traverso mobile 30 interposto tra le estremità opposte (chiuse da un opportuno tappo di chiusura) dello stesso ed allineato in pianta con la guida di supporto 20 intermedia.
La struttura ombreggiante 10 comprende preferibilmente una pluralità di traversi mobili 30 affiancati paralleli lungo la prima direzione A di scorrimento (ovvero pa ralleli alla traversa 111), di cui un primo traverso mobile 30 è più vicino alla traversa 111 (ovvero alla estremità della guida di supporto 20 ad essa fissata), un secondo traverso mobile 30 più lontano di tutti dalla traversa 111 (ovvero dalla estremità della guida di supporto 20 ad essa fissata) e, ad esempio, uno o più terzi traversi mobili 30 interposti tra il primo traverso mobile 30 ed il secondo traverso mobile 30 lungo la prima direzione A.
Il secondo traverso mobile 30 può essere ad esempio bloccato in scorrimento lungo la prima direzione A da opportuni fermi non mostrati.
La struttura ombreggiante 10 comprende una o più tende flessibili 12, ad esempio di forma sostanzialmente rettangolare, fissate alle opposte estremità rispetto la prima direzione A (tra loro e) a due traversi mobili 30 attigui della pluralità di traversi mobili 30.
Ciascuna tenda flessibile 12 è configurata per occludere l’interspazio tra i due traversi mobili 30 attigui della pluralità di traversi mobili 30 a cui è fissata.
Ad esempio, la tenda flessibile 12 presenta una larghezza, nella direzione parallela alla seconda direzione B, sostanzialmente pari alla distanza tra le guide di supporto 20 (estremali).
La tenda flessibile 12 è realizzata di un materiale flessibile, ad esempio sotto il proprio peso, ma, ad esempio, sostanzialmente inestensibile se sottoposto a trazione.
La struttura ombreggiante 10 comprende mezzi di movimentazione configurati per attuare lo scorrimento di uno o più traversi mobili 30 lungo la prima direzione A di scorrimento.
I mezzi di movimentazione, non mostrati in quanto di tipo noto, sono ad esempio connessi al primo traverso mobile 30, per l’attuazione in scorrimento del primo traverso mobile 30 e, conseguentemente, di tutti i terzi traversi mobili 30.
I mezzi di movimentazione possono essere del tipo manuale ad arganello o motorizzati a seconda delle esigenze, come noto al tecnico del settore.
Lo scorrimento nella prima direzione A di scorrimento del primo traverso mobile 30 verso le estremità delle barre di supporto 20 prossimali alla traversa 111 stende dapprima la tenda flessibile 12 ad esso fissata, la quale una volta stesa trascina in scorrimento il terzo traverso mobile ad essa fissato e, via via stende le varie tende flessibili 12 e trascina i vari terzo traversi mobili 30 ad esse fissate.
Lo scorrimento nella prima direzione A di scorrimento del primo traverso mobile 30 verso le estremità delle barre di supporto 20 prossimali alla traversa 111 raggiunge un fine corsa quando tutte le tende flessibili 12 sono stese e il primo traverso mobile 30 raggiunge la estremità delle barre di supporto 20 prossimali alla traversa 111.
In tale configurazione la struttura ombreggiante 10 è in una posizione di copertura totale.
Lo scorrimento nella prima direzione A di scorrimento del primo traverso mobile 30 verso le estremità delle barre di supporto 20 distali dalla traversa 111 provoca l’impacchettamento (a soffietto) dapprima della tenda flessibile 12 ad esso fissata; una volta che tale tenda flessibile 12 è completamente impacchettata il primo traverso mobile 30 è vicino (sostanzialmente a contatto) all’attiguo terzo traverso mobile 30 e seguitando lo scorrimento nella prima direzione A di scorrimento del primo traverso mobile nello stesso verso il primo traverso mobile 30 spinge in scorrimento il terzo traverso mobile 30 ad essa attiguo nello stesso verso lungo la prima direzione A e, via via impacchetta le varie tende flessibili 12 e spinge i vari terzo traversi mobili 30 ad esse fissate verso le estremità delle barre di supporto 20 distali dalla traversa 111.
Lo scorrimento nella prima direzione A di scorrimento del primo traverso mobile 30 verso le estremità delle barre di supporto 20 distali dalla traversa 111 raggiunge un fine corsa quando tutte le tende flessibili 12 sono impacchettate (vd. Figure 1 e 5) e il primo traverso mobile 30 raggiunge le estremità delle barre di supporto 20 distali dalla traversa 111.
In tale configurazione la struttura ombreggiante 10 è in una posizione di apertura totale.
Sono ovviamente possibili tutte le configurazioni intermedie tra la posizione di copertura totale e la posizione di apertura totale.
Ciascun traverso mobile 30, essendo sostenuto dagli elementi di ancoraggio 52 di almeno due gruppi di connessione 50, i quali elementi di ancoraggio 52 sono singolarmente scorrevoli rispetto alla seconda direzione B di scorrimento, presentano un limitato grado di libertà in scorrimento lungo tale seconda direzione B, che ne permette la regolazione, ne facilita il montaggio e compensa eventuali variazioni dimensionali causati da sbalzi termici (ad esempio stagionali) e/o di stabilità della struttura ombreggiante 10 e/o della struttura portante a cui la struttura ombreggiante 10 è fissata.
L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nelfambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dalfambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDIC AZIONI 1. Una struttura ombreggiane (10) comprendente: - una guida di supporto (20); - un carrello (40) scorrevolmente connesso alla guida di supporto (20) lungo una prima direzione (A) di scorrimento e comprendente un elemento di ancoraggio (52); - un traverso mobile (30) connesso in modo removibile all’elemento di ancoraggio (52) del carrello (40); in cui l’elemento di ancoraggio (52) è associato scorrevolmente al carrello (40) rispetto ad una seconda direzione (B) di scorrimento inclinata rispetto alla prima direzione (A).
  2. 2. La struttura (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la prima direzione (A) e la seconda direzione (B) sono tra loro ortogonali.
  3. 3. La struttura (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il carrello (40) comprende un’asola (42) allungata con asse longitudinale parallelo alla seconda direzione (B), l’elemento di ancoraggio (52) essendo inserito con gioco all’interno dell’asola (42) per la movimentazione lungo detta seconda direzione (B).
  4. 4. La struttura (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un primo corpo (51) cilindrico fissato al traverso mobile (30) e in cui l’elemento di ancoraggio (52) comprende un secondo corpo (520) cilindrico vincolato assialmente a detto carrello (40) e mobile trasversalmente lungo la seconda direzione (B), il primo corpo (51) essendo configurato per essere fissato coassialmente in modo risolvibile al secondo corpo (520).
  5. 5. La struttura (10) secondo la rivendicazione 4, in cui il primo corpo (51) com prende una filettatura (517) atta ad essere avvitata ad una corrispondente filettatura (525) realizzata nel secondo corpo (520).
  6. 6. La struttura (10) secondo la rivendicazione 4, in cui il primo corpo (51) comprende una zona rastremata (515) e in cui il secondo corpo (520) comprende una cavità assiale (521) entro cui è accolto il primo corpo (51) e un elemento resiliente (53) sporgente all’interno della cavità assiale (521) in direzione radiale definente un aggancio a scatto con la zona rastremata (515) del primo corpo (51).
  7. 7. La struttura (10) secondo la rivendicazione 6, in cui l’elemento resiliente (53) comprende una porzione di abbrancamento (532) aggettantesi all’esterno del secondo corpo (520) in una direzione radiale.
  8. 8. La struttura (10) secondo la rivendicazione 7, in cui la porzione di abbrancamento (532) comprende un occhiello (533) passante con asse passante parallelo all’asse del secondo corpo (520).
  9. 9. La struttura (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui l’elemento resiliente (53) è costituito da una copiglia elastica dotata di almeno una porzione filiforme sporgente all’interno della cavità assiale (521) in direzione radiale e definente una sezione assiale a luce variabile della cavità assiale (521) del secondo corpo (520).
  10. 10. La struttura (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno una coppia di guide di supporto (20) parallele tra loro e una pluralità di traversi mobili (30) paralleli tra loro e sostanzialmente ortogonali alle guide di supporto (20), in cui ciascun traverso mobile (30) è connesso ad una coppia di carrelli (40), ciascuno dei quali è connesso ad una rispettiva guida di supporto (20), mediante un rispettivo elemento di ancoraggio (52), tra una coppia di traversi mobili (30) della pluralità di traversi mobili (30) essendo connessa una tenda flessibile (12).
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