ITUB20153689A1 - Seminatrice per bulbi e tuberi di tipo semiportato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto una seminatrice per bulbi e tuberi di tipo semiportato, vale a dire che, una volta applicata all'attacco a tre punti di una trattrice, viene mantenuta sollevata da terra durante il trasferimento o nelle manovre di posizionamento mentre viene appoggiata al suolo, sulle proprie ruote, al traino, durante la fase operativa di semina.

Per il moto di lavoro in modalità operativa, cioè per l'azionamento degli organi di raccolta e distribuzione dei bulbi, non viene utilizzato il moto della presa di potenza della trattrice a mezzo albero cardanico ma viene utilizzata una specifica trasmissione meccanica che prende il moto dalle ruote dell'attrezzo. Durante i trasferimenti e/o le manovre, da effettuare ad attrezzo sollevato, si interrompe automaticamente la distribuzione dei bulbi.

Questo attrezzo trova applicazione in agricoltura, in orticoltura e può operare sia con posa e sarchiatura di ricoprimento del tubero, come nel caso della patata, sia con la semplice posa in solco senza ricoprimento del bulbo, come nel caso della cipolla da seme.

La semina di un bulbo di cipolla, cresciuto e maturato la stagione precedente, è destinata alla raccolta dei semi che si sviluppano e raggiungono la maturazione nella caratteristica infiorescenza a palla; questi semi saranno poi prevalentemente utilizzati per la semina, trapiantatura e coltivazione per uso alimentare.

I problemi che il presente trovato intende risolvere nella semina dei bulbi di cipolla, riscontrabili come difetti nelle seminatrici attualmente presenti sul mercato, sono correlati alla natura del bulbo ed alla tipologia dell'elemento di raccolta del bulbo stesso.

Nelle macchine seminatrici attualmente sul mercato la raccolta dei bulbi, contenuti in una tramoggia, avviene per mezzo di una serie di coppette equidistanziate applicate ad una catenaria che muovendosi verticalmente funge da ascensore, una volta raggiunta la sommità la catena in verte il moto ed inizia la discesa e pertanto il bulbo cade sul dorso della coppetta che lo precede e viene accompagnato sino al suolo laddove la catena riprende il moto di risalita

Questo sistema va in crisi qualora si operi in pendenza in quanto, causa anche i sussulti dovuti alle asperità del campo di semina, il bulbo può fuoriuscire dalla coppetta e ricadere nella tramoggia di raccolta; si vengono così ad avere posizioni vuote nel filare di semina.

Altro ostacolo alla regolarità della semina è rappresentato dalle tuniche o squame che si distaccano dal bulbo della cipolla e che vanno ad impedire il regolare riempimento delle coppette o ad occupare un posto destinato al bulbo; ad ogni rifornimento in vasca di nuovi bulbi si rende necessario effettuare la rimozione delle foglie squamose, delle pelli e delle radichette filiformi residue.

Nel presente trovato il mezzo di raccolta e distribuzione dei bulbi carica i bulbi nella zona inferiore della vasca, li trattiene in un alloggiamento sufficientemente profondo, li fa scorrere su di un piano inclinato fino a che si incontra il foro di scarico in corrispondenza del quale cade per gravità dentro un tubo sino ad adagiarsi al suolo nel solco di semina. In una zona morta della parete fissa della vasca sono praticate le aperture attraverso le quali le pelli e le foglie squamose che rimanessero negli alloggiamenti vengono evacuate e cadono a terra.

La particolare forma della vasca, che presenta un setto in mezzeria a forma di cuspide tale da definire due distinti serbatoi di contenimento dei bulbi, rende la seminatrice poco sensibile alle pendenze trasversali; il basculamento della vasca e relativo telaio a mezzo cilindro idraulico permette il livellamento in senso longitudinale.

La costruzione ottimale è quella che prevede la semina su due file e per la quale la larghezza della vasca e la carreggiata delle ruote di appoggio risultano compatibili con le trattrici di media potenza. La descrizione che segue nonché le tavole dei disegni si riferiscono appunto a questa preferita soluzione.

La figura 1 di tav.1 è la vista prospettica della seminatrice vista dai lato anteriore, quello in cui viene agganciata all'attacco a tre punti della trattrice; la figura 2 di tav. 1 è invece la vista prospettica del lato posteriore e con la macchina completa dei carter protettivi degli organi di trasmissione.

La figura 3 di tav.2 è la vista in pianta della macchina nella versione equipaggiata con dischi di ricoprimento.

La figura 4 di tav. 3 è la vista laterale con vasca di raccolta dei bulbi o tuberi posizionata (livellata) in orizzontale come si conviene ad una semina su terreno pianeggiante.

La figura 5 di tav. 4 è la vista prospettica come da precedente figura 1 ma con vasca ribaltata alla massima apertura ed il tamburo rimosso per pulizia e/o manutenzione.

La figura 6 di tav. 4 mostra il dettaglio del montaggio del kit disco per tamburo per piccoli calibri di bulbi o tuberi.

La figura 7 di tav. 5 rappresenta la vista posteriore della seminatrice alla quale sono stati rimossi una serie di carter protettivi per evidenziare il cinematismo di azionamento dei tamburi.

La figura 8 di tav.5 è una sezione della vista precedente comprendente anche un ingrandimento parziale di dettaglio.

La seminatrice oggetto del presente trovato è provvista di una vasca di forma prismatica a sezione trasversale triangolare nella quale vengono depositati i bulbi od i tuberi destinati alla semina.

Sulla parete inclinata posteriore (20) di detta vasca si trovano i due tamburi (2) che, a seminatrice attivata, ruotano rispettivamente in senso orario ed antiorario (ved. fig.3) cosicché i fori di alloggiamento (32) presenti nei suddetti tamburi percorrono una traiettoria circolare nel cui arco in risalita i bulbi o tuberi presenti nella vasca vengono catturati e trattenuti nei relativi alloggiamenti sino al punto di sommità della traiettoria.

In questa posizione zenitale la parete (20) presenta due aperture corredate dai rispettivi bocchettoni (24) e relativi tubi di scarico (5); bulbi e tuberi, una volta fuoriusciti, cadono al suolo per gravità e si adagiano all'interno dei solchi tracciati dagli aratri (7). Per la semina di tuberi che devono essere ricoperti di terreno, esempio la patata, la macchina è accessoriata con dischi ricopritori (6) che provvedono a ciò; nel caso dei bulbi di cipolla che non vanno ricoperti in quanto attecchiscono tramite le loro radici peliformi i dischi ricopritori vengono rimossi o disattivati.

I bulbi o i tuberi da seminare vengono depositati in una vasca definita dalla parete posteriore inclinata (20) e dalla carenatura (1); quest 'ultima risulta dalla unione di più lamiere assemblate per saldatura e precisamente dalla lamiera anteriore (1a), dalle sponde laterali (1 b) e (1 c), dai triangoli ricopritori destro e sinistro (1d) e (1s) e dalla cuspide centrale (12).

Questa carenatura (1) viene collegata alla parete posteriore (20) tramite le cerniere (23) posizionate negli angoli superiori di detta parete.

In posizione di lavoro, la carenatura (1) viene chiusa in appoggio ai telaio (28) e ad esso agganciata tramite convenzionali fissaggi meccanici; il telaio (28) costitusce l'elemento portante per tutti i dispositivi applicati sulla faccia interna e sulla faccia esterna della parete (20), esso si prolunga all'esterno della parete a costituire rigido appoggio alla carenatura (1).

Con carenatura in posizione di apertura (fig.5) si può accedere agevolmente ai tamburi (2) per operazioni di manutenzione e pulizia; in particolare è buona norma, prima del rimessaggio a fine semina, pulire tutta la vasca e rimuovere ogni residuo di squame, radici distaccatisi dai bulbi di cipolla in quanto sono fortemente aggressivi e potrebbero indurre effetti corrosivi.

E' opportuno, allo scopo, disassemblare anche i tamburi (2) come da fig. 5 per pulire la faccia della parete (20) da essi coperta e pulire le facce dei tamburi e tutti i fori di alloggiamento (32).

La vasca di raccolta dei bulbi e tuberi è dotata di un sistema di livellamento in senso longitudinale che viene comandato da un cilindro idraulico a doppio effetto (27); essa è incernierata sui perni (30) che si ancorano ai montanti del telaio (10) ed è collegata allo stelo del cilindro idraulico la cui seconda estremità è incernierata al telaio (10).

Le due bocche di alimentazione del cilindro idraulico (27) sono connesse, tramite tubi flessibili, alle prese idrauliche della trattrice e l'invio di olio in pressione ora all'una ora all'altra bocca modifica l'assetto della vasca di raccolta dei bulbi, regolabile dall'operatore, in funzione della pendenza del campo di semina.

II telaio (10) della seminatrice, nell' esempio illustrato realizzato con struttura metallica saldata di tubolari, ha funzione portante sia quando la seminatrice, in lavoro, è al traino della trattrice e con ruote appoggiate al terreno sia quando viene sollevata dal suolo cioè disattivata in posizione "portata" dalla trattrice.

Detto telaio è provvisto, lato trattrice, di attacchi a tre punti (11) per il collegamento ai bracci del sollevatore della trattrice, è composto inoltre da longheroni ai quali sono fissati i supporti cuscinetto (8), da due montanti solidali a detti longheroni alla cui estremità i perni (30) sorreggono il telaio (28) della vasca e da due traverse posteriori di cui la (10a) è quelle esterna ed è ben visibile nei disegni. Nei supporti cuscinetto (8) è infilato l'assale (14) il quale presenta alle due estremità le flange per il centraggio e fissaggio delle ruote gommate (9) e sul quale è calettato anche il pignone per catena (15).

La traversa posteriore più interna ha la funzione di supportare i due aratri assolcatori (7) e le bocche terminali del tubo di scarico (5); la traversa posteriore esterna (10a) ha la funzione di supportare le due coppie di dischi ricopritori (6) e gli indicatori laterali di traiettoria (38).

Aratri, bocche di scarico, dischi ricopritori hanno sistemi di fissaggio che consentono una regolazione trasversale per impostare, modificare l'interasse di semina "i"; gli aratri (7) posseggono anche una regolazione di profondità; i bracci di supporto (22) hanno la possibilità di scorrere e di ruotare nelle relative staffe di ancoraggio cosicché i dischi ricopritori (6) ad essi applicati possono agire più o meno in profondità e formare un colmo di terreno di ricopertura più o meno ampio.

L'azionamento dei tamburi raccoglitori dei bulbi o tuberi (2) avviene tramite una trasmissione meccanica che si sviluppa sulla faccia posteriore esterna della parete (20) ed il moto viene derivato dalla rotazione dell'assale (14) azionato dalle ruote gommate (9) allorché la seminatrice, appoggiata al suolo, viene trainata.

il pignone (15) tramite la catena a rulli (26) mette in rotazione il pignone (16) applicato all'albero di ingresso del gruppo di rinvio (17), del tipo a coppia conica a 90° ; l'asse dell'albero d'ingresso di questo gruppo coincide con l'asse dei perni (30) su cui snoda la vasca, in questo modo resta invariato l'interasse dei pignoni (15) e (16) al variare dell’assetto della vasca. Viene ugualmente installato un pignone ausiliario (25) sul ramo non in tensione della catena (26) con funzione di tendicatena per eventuali registrazioni.

Sull'albero d'uscita del gruppo di rinvio (17) è calettata la corona dentata (13) la quale tramite la catena a rulli (29), tensionata dal rocchetto dentato (19), fa ruotare le due corone (4) calettate sugli alberi (40).

La disposizione incrociata della catena (29) nell'accoppiarsi con le corone (4) - ved. fig. 5 - fa sì che le corone (4) e di conseguenza anche i due tamburi (2) ad esse connessi abbiano sensi di rotazione opposti.

Gli alberi (40) sono installati su una coppia di cuscinetti a sfere alloggiati nelle boccole di supporto (39), sono accoppiati da un lato alle corone (4) dall'altro lato ai mozzi (2a) dei tamburi mediante linguette diritte ad incastro o mezzi di accoppiamento tecnicamente equivalenti.

La soluzione con linguetta è convenientemente utilizzata dal lato tamburo per la facilità di disaccoppiamento al fine di procedere alla manutenzione ed alla pulizia come già spiegato e mostrato in fig. 5.

I tamburi (2), nella soluzione presentata nelle tavole disegni, sono composti da due dischi di lamiera con una serie di fori periferici che vengono assemblati ad una distanza (altezza) proporzionata alla dimensione dei bulbi e tuberi interponendo tra detti dischi degli elementi distanziatori; in particolare al centro si interpone il mozzo (2a) per l'accoppiamento all'albero (40) ed all'esterno una serie di tubi di alloggiamento (32) inseriti nei fori periferici.

II diametro degli alloggiamenti (32) è tale da accogliere bulbi e tuberi della massima pezzatura prevista; per evitare che in presenza di bulbi e tuberi selezionati di piccole dimensioni l'alloggiamento (32) venga occupato da due o più pezzi, è prevista l'applicazione di un anello (34) di riduzione, con fori di diametro più piccolo, da sovrapporre e fissare con le viti (35) alla faccia del tamburo in modo da ridurre la sezione d'ingresso all'alloggiamento.

L'applicazione di questo kit accessorio va agevolmente eseguita con carenatura (1) aperta ma senza disassemblare il tamburo (2) dal suo albero di trascinamento (40).

La fuoriuscita dei bulbi e tuberi dagli alloggiamenti (32) avviene per caduta quando detti alloggiamenti, a seguito della rotazione dei tamburi, si presentano in corrispondenza dei fori di scarico ricavati nella zona alta della parete (20); per assicurare la fuoriuscita sono predisposti, sui supporti (33), i dischi a stella (3) le cui punte (3a) penetrano nei fori di alloggiamento cosicché il tamburo (2) trascina in rotazione il disco (3).

In corrispondenza del foro di scarico la punta (3a) ha la massima penetrazione nell'alloggiamento e può fungere da espulsore per quei bulbi o tuberi che a causa della loro forma irregolare o per dimensione limite tendono ad incastrarsi.

Sui tamburi (2) sono riportati, in risalto, i perni (21) che hanno la funzione di rimescolare il contenuto della vasca onde evitare il formarsi di ponti, accumuli irregolari; la sua estremità deve essere ben arrotondata per non produrre tagli od ammaccature ai bulbi o tuberi.

Dai bulbi di cipolla si possono distaccare le foglie esterne (squame) secche o appassite, queste potrebbero occupare una postazione negli alloggiamenti (32) ed impedire il caricamento del bulbo con la conseguenza di provocare un "buco vuoto" nel filare di semina.

Per evacuare queste squame, ed impedire il fenomeno di cui sopra, vengono previste, sulla parete (20), le aperture (18) a forma di asola attraverso le quali le foglie squamose cadono a terra; sulla carenatura (1), in corrispondenza delle asole (18), sono presenti i triangoli di schermatura (1d) e (1s) che vanno a ricoprire parzialmente i tamburi (2) onde evitare lo scarico diretto di bulbi o tuberi attraverso gli alloggiamenti (32) che transiterebbero in zona.

L’elemento centrale della carenatura (1) denominato cuspide (12) ha la funzione di suddividere la vasca in due parti simmetriche in ognuna delle quali attingono, per il caricamento, i relativi tamburi (2) ed in questo modo, grazie anche al profilo raggiato in accoppiamento al tamburo non restano zone morte e si permette la semina fino all'ultimo bulbo. Inoltre, in presenza di pendenze trasversali, la cuspide (12) trattiene i bulbi contenuti nella semivasca a monte ed evita che si accumulino tutti da un lato o tutti dall'altro a seconda del senso di avanzamento ed in relazione alla pendenza.

La presenza poi, come già descrito, del livellamento della vasca a mezzo cilindro idraulico (27) conferisce alla seminatrice buone capacità di lavoro anche su terreni declivi.

La regolazione dell'interasse di semina " / ” viene fatta dal costruttore o dallOperatore in funzione del mezzo per la successiva raccolta del prodotto sia che si tratti di scavapatate multiplo che di raccoglitrice di infiorescenza (nel caso della cipolla da seme).

La scelta del passo di semina " p " è di caratere agronomico e la sua definizione sulla macchina seminatrice dipende da diversi elementi che intervengono nel progetto, i principali sono:

- diametro della ruota gommata (9) (il passo aumenta all'aumentare del suo diametro) - n° di alloggiamenti (32) presenti sui tamburi (2) (il passo aumenta al diminuire del numero di fori)

- rapporto di trasmissione del gruppo di rinvio (17)

- n° di denti dei pignoni (15) e (16)

Per agevolare il rispetto dell'interasse " i " nella passata adiacente due file già seminate si predispongono su entrambi i lati gli indicatori di traiettoria (38) ad una distanza " i " oppure " 2 i " rispetto all'asse degli aratri assolcatori (7) e l'operatore, facendo collimare gli indicatori (38) con una fila già seminata, riesce a percorrere traiettorie parallele ed al giusto interasse traguardando l'indicatore destro o sinistro a seconda che effettui la passata di andata o quella di ritorno.

La seminatrice funziona, al traino della trattrice, esclusivamente in marcia avanti e poiché in fase di lavoro ha organi interrati (aratri, dischi ricopritori) è tassativo che prima di effettuare manovre di retromarcia o curve molto strette la seminatrice venga sollevata da terra; in questo modo mancando il contatto ruota-suolo si interrompe la trasmissione del moto al meccanismo di semina e si evitano inutili sollecitazioni agli organi precedentemente interrati.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Seminatrice per bulbi e tuberi di tipo senniportato per la semina interfilarc in campo aperto, al traino di una trattrice, anche su terreni declivi, comprendente: - un telaio portante (10) dotato di attacchi (11) per la trattrice (attacco a tre punti), - un telaio basculante (28) che sorregge la vasca di carico il quale si ancora, posteriormente, mediante gli spinotti (30) a due montanti del precedente telaio (10) ed anteriormente si connette al cilindro idraulico (27), - una vasca di raccolta dei bulbi e/o tuberi definita dalla carenatura apribile (1) e dalla parete posteriore fissa (20), - un assale (14) dotato di due ruote (9) ad esso solidali completo di supporti cuscinetto (8) sui quali appoggia il telaio (10), - una trasmissione meccanica composta da un gruppo di rinvio a squadro (17), dalie catene a rulli (26) e (29), dalie mote conduttrici per catene (13) e (15), dai pignoni condotti (4) e (16) e dai pignoni ausiliari di rinvio (19) e (25), - i tamburi trasportatori (2) muniti di una serie di fori circonferenziali equidistanti per la raccolta dei bulbi e sui quali possono venire riportati gli anelli (34), - i tubi flessibili (5) per lo scarico dei bulbi al suolo che si collegano alla parete posteriore della vasca tramite i bocchettoni d'uscita (24), - gli aratri assolcatori (7) applicati ad una traversa posteriore del telaio (10), - gli eventuali dischi di ricoprimento (6) connessi alla traversa (10a) tramite i supporti (22), - i dischi a stella (3) installati su perni folli in prossimità della bocca di scarico e le cui punte (3a) si accoppiano con i fori dei tamburi, caratterizzata dal fatto che una volta fatta scendere al suolo per mezzo del sollevatore della trattrice, le ruote (9), tramite trasmissione meccanica ed a seguito dell'avanzamento della trattrice, pongono in rotazione i tamburi trasportatori (2) i quali raccolgono i bulbi e li trasportano sino al bocchettone d'uscita (24) dove cadono per gravità e/o spinti dalle punte dei dischi (3), raggiungono il suolo scivolando lungo il tubo (5) e si adagiano nel solco creato daH'aratro assolcatore (7) e dove eventualmente vengono subito dopo ricoperti di terreno. La deposizione avviene ad intervalli regolari (passo di semina) la cui ampiezza varia in ragione del diametro delle ruote (9),del numero di fori sui tamburi (2), del rapporto di trasmissione complessivo fra rinvìi a catena e gruppo di rinvio. La raccolta dei bulbi all'interno della vasca risulta regolare e continua anche se la seminatrice opera su forti pendenze grazie alla particolare geometria della vasca ed alla possibilità del livellamento di detta vasca per mezza del cilindro idraulico (27).
2. 2. Seminatrice secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che la vasca di raccolta è definita da una parete posteriore (20) solidale al telaio basculante (28) e da una carenatura (1 ) incernierata su detta parete posteriore tramite i perni (23); con carenatura aperta si ha comodo accesso ai tamburi (2) per la pulizia e la manutenzione. Un convenzionale celemento di fissaggio meccanico (chiavistello, bullone, ecc.) provvede all'aggancio della carenatura al telaio (28).
3. 3. Seminatrice secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detta carenatura (1) è composta dall'unione (per saldatura) di una lamiera anteriore (1a), di due lamiere laterali (1b) e (1 c), delle lamiere di schermatura destra (1d), sinistra (1s) ed infine di una cuspide centrale (12); questa cuspide genera due distinte semivasche di raccolta dei bulbi a cui attingono i relativi tamburi (2) ed impedisce che per effetto di pendenze trasversali significative tutti ì bulbi si accumulino a lato, a ridosso di un solo tamburo raccoglitore.
4. 4. Seminatrice secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata da fatto che la vasca di raccolta viene mantenuta in posizione dal cilindro idraulico (27) interposto tra telaio fisso (10) e telaio basculante (28), la variazione della posizione della vasca (livellamento in senso longitudinale) avviene con rotazione attorno all'asse del perno (30) a seguito dell'intervento del cilindro idraulico (27) connesso alle prese idrauliche della trattrice.
5. 5. Seminatrice secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fatto che sulla faccia esterna della parete posteriore (20) della vasca si sviluppa gran parte della trasmissione meccanica: su di essa sono flangiati i supporti (39) dei tamburi trasportatori (2), i supporti (33) del disco a stella (3), sono applicati i bocchettoni (24) per il tubo di scarico (5), sono ricavate le aperture (18) cioè le ampie feritoie per l'evacuazione delle radici peliformi e delle squame che i bulbi possono rilasciare all'interno dei fori di alloggiamento (32).
6. 6. Seminatrice secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i mezzi per la raccolta, distribuzione e posa ad intervalli regolari dei bulbi e/o tuberi sono costituiti da tamburi trasportatori (2) di forma cilindrica ribassata, provvisti di alloggiamenti periferici (32), il cui asse di rotazione è perpendicolare alla parete posteriore (20), posizionati a distanza molto ravvicinata alla parete stessa (pochi millimetri), che prendono il moto dalle ruote (9) tramite una serie di pignoni, corone e catene di rinvio.
7. 7. Seminatrice secondo le rivendicazioni 1 , 5 e 6 caratterizzata dal fatto che gli alloggiamenti (32) presenti sui tamburi (2) sono fori cilindrici, passanti, equidistanziati e posizionati in prossimità del bordo periferico del tamburo; il loro diametro definisce la massima pezzatura dei bulbi e tuberi da raccogliere salvo poi applicare il kit disco (34) con fori di diametro ridotto in presenza di piccole pezzature a scongiurare la possibilità di raccogliere più bulbi nel medesimo alloggiamento.
8. 8. Seminatrice secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che sui tamburi (2) sono riportati dei perni cilìndrici (21), con l'estremità ben arrotondata, posizionati fra l'asse degli alloggiamenti (32) e l'asse di rotazione del tamburo aventi la funzione di rimescolare i bulbi impedendo la formazione di ponti e/o accumuli irregolari.
9. 9. Seminatrice secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dai dischi a stella (3), sostenuti dai supporti (33) e le cui punte (3a) compenetrano nei fori di alloggiamento (32) e poiché sono in passo con detti fori il disco a stella viene trascinato in rotazione; le suddette punte (3a) espellono eventuali bulbi che per dimensione o irregolarità geometrica trovino impedimento alla caduta per gravità.
10. 10. Seminatrice secondo le rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fatto che il telaio (10) è munito di attacco a tre punti per l'aggancio alla trattrice; durante il lavoro la seminatrice è appoggiata al suolo e viene trainata, l'alzata da terra mediante il sollevatore della trattrice interrompe automaticamente la semina pertanto la trasmissione meccanica, che prende il moto dalle ruote, non necessita di alcun meccanismo di disinnesto