ITUB20152785A1 - Metodo per realizzare oggetti in lastre di vetro ed oggetti cosi ottenuti - Google Patents

Description

Metodo per realizzare oggetti in lastre di vetro ed oggetti così ottenuti L’invenzione concerne metodi e procedimenti per realizzare oggetti composti da lastre di vetro o cristallo ed in particolare si riferisce ad un metodo per realizzare oggetti, ad esempio di arredamento, comprendenti due lastre di vetro sovrapposte fra le quali è interposto almeno un elemento decorativo, di materiale vario, ad esempio una lamina di legno. L’invenzione concerne, inoltre, oggetti ottenuti con il suddetto metodo di realizzazione.

Sono noti metodi per fabbricare oggetti, in particolare di arredamento, ottenuti applicando ad una lastra di vetro uno o più strati di materiale decorativo di diversa tipologia.

Tali strati decorativi, essendo superficiali ed esterni, sono esposti alTambiente esterno e quindi sono soggetti ad agenti esterni quali liquidi, polvere, sporcizia, umidità, variazioni di temperatura o agli agenti atmosferici, che possono determinarne il deterioramento e/o il danneggiamento nel tempo.

Sono noti altresì metodi per realizzare oggetti formati da una coppia di lastre di vetro sovrapposte tra loro e contenenti uno o più elementi di spessore molto sottile e sostanzialmente costante, quali tipicamente un tessuto di materiale vario, ad esempio seta, cotone, garza, pizzo, juta, ecc., oppure uno strato di materiale metallico, plastico, composito.

In virtù del ridotto spessore di tali elementi interposti, le due lastre di vetro, grazie al loro peso, sono sostanzialmente stabili nell’ accoppiamento sovrapposto, che può reso più sicuro e stabile con l’applicazione di collanti in alcuni punti delle lastre oppure utilizzando mezzi di bloccaggio esterno, ad esempio morsetti o staffe.

Uno svantaggio di tali metodi di realizzazione e degli oggetti cosi ottenuti consiste nel fatto che gli elementi inseriti ed interposti fra le due lastre in vetro debbono avere una superficie regolare e liscia ed uno spessore assai limitato e regolare per garantire la stabilità dell’accoppiamento delle lastre.

Pertanto non è possibile, con i metodi noti, inserire fra le due lastre elementi che, seppur appiattiti, abbiano spessori e profili variabili oppure uno spessore costante ma rilevante. Inoltre, nell’oggetto cosi ottenuto, la distanza seppur minima fra le due lastre dovuta alla presenza del o degli elementi interposti, consente l’ingresso all’interno dell’oggetto, nell’intercapedine formata dalle due lastre di vetro, di agenti esterni che possono danneggiare o rovinare gli elementi stessi.

Uno scopo dell’invenzione è migliorare i metodi noti per realizzare oggetti formati da lastre di vetro sovrapposte, in particolare comprendenti elementi decorativi interposti fra di esse.

Un altro scopo è ottenere un metodo per realizzare oggetti formati da lastre di vetro sovrapposte ad almeno un elemento decorativo avente superficie e/o spessore irregolare e/o variabile.

Un ulteriore scopo è ottenere un metodo per realizzare oggetti fonnati da lastre di vetro sovrapposte e in cui l’elemento decorativo interposto tra di esse è bloccato e completamente isolato daH’ambiente esterno, in particolare protetto da agenti esterni. Un altro scopo ancora dell’invenzione è realizzare un oggetto fonnato da due lastre di vetro sovrapposte ed almeno un elemento decorativo interposto tra di esse avente superficie e/o spessore irregolare e/o variabile.

Un altro ulteriore scopo è realizzare un oggetto formato da lastre di vetro sovrapposte e in cui l’elemento decorativo interposto tra di esse è bloccato e completamente isolato daH’ambiente esterno, in particolare protetto da agenti esterni.

In un primo aspetto dell’ invenzione è previsto un metodo per la realizzazione di oggetti a partire da lastre di vetro secondo la rivendicazione 1.

In un secondo aspetto dell’ invenzione è previsto un oggetto secondo la rivendicazione 13. L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcune fonne esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:

la figura 1 illustra una vista in prospettiva schematica di un oggetto ottenuto con il metodo di realizzazione dell’ invenzione;

la figura 2 illustra una vista laterale in esploso dell’oggetto di figura 1 ;

la figura 3 illustra una vista laterale dell’oggetto in una fase operativa del metodo dell’ invenzione;

la figura 4 illustra un’oggetto ottenuto con una variante del metodo di realizzazione dell’ invenzione.

Con riferimento alle figure da 2 a 4, sono illustrate successive fasi operative del metodo dell’invenzione per realizzare oggetti 1, in particolare oggetti di arredamento, a partire da lastre di vetro.

Il metodo di realizzazione deH’invenzione comprende le seguenti fasi:

tagliare una prima lastra 2 di vetro ed una seconda lastra 3 di vetro secondo definite misure e/o forme;

disporre sulla prima lastra 2 una pellicola 4 di materiale plastico, in particolare una pellicola di PVB oppure di ÈVA;

disporre sopra la pellicola 4 di materiale plastico uno o più elementi decorativi 5, in particolare una o più lamine di legno;

sovrapporre la seconda lastra 3 alla prùna lastra 2 in modo da racchiudere ria le lastre 2, 3, l’elemento decorativo 5 e la pellicola 4 ed ottenere un oggetto intermedio Γ; inserire l’oggetto intennedio Γ all’intemo dei mezzi di contenimento 6;

chiudere enneticamente i mezzi di contenimento 6 ed aspirare l’aria in essi contenuta cosi da realizzare una depressione di stabilito valore al suo interno e bloccare tra loro le lastre 2, 3 e l’elemento decorativo 5 e la pellicola 4 tra di esse inseriti;

introdurre aH’intemo di mezzi ad autoclave, i mezzi di contenimento 6 contenenti detto oggetto intermedio 1 ’;

sottoporre l’oggetto intermedio Γ per un tempo di consolidamento Tcad una definita pressione di accoppiamento P e ad una definita temperatura di adesione tain modo da consentire a detta pellicola 4 di aderire a, e unire, le lastre 2, 3 di vetro e di incorporare al loro interno l’elemento decorativo 5 ed ottenere un oggetto 1 finale stabile e monolitico.

Più precisamente, per ottenere l’oggetto intermedio 1 ’ vengono tagliate la prima lastra 2 di vetro e la seconda lastra 2 di vetro, che possono essere di vetro stratificato e/o temperato oppure di cristallo, secondo misure e forme predefinite a seconda della finalità dell’oggetto 1 finale. Le lastre di vetro 2, 3 sono lastre piane, oppure lastre curvate.

Dopo il taglio e prima di effettuare le successive fasi, le lastre di vetro 2, 3 sono lavate con acqua osmotizzata, ovvero acqua depurata tramite procedimenti di osmosi inversa, e successivamente asciugate mediante l’utilizzo di aria compressa, al fine di rimuovere eventuale sporco superficiale e/o elementi estranei che non permetterebbe alla pellicola 4 di materiale plastico di aderire in modo ottimale alla lastra stessa.

Successivamente alle operazioni di lavaggio ed asciugatura, entrambe le lastre 2, 3 sono trasportate in una cella asettica, ove vengono eseguite tutte le operazioni successive riducendo il rischio che impurità di diversa tipologia possano compromettere la corretta esecuzione delle varie fasi di lavorazione.

La prima lastra 2 viene quindi appoggiata su una delle due facce di maggiore estensione sopra un apposito piano, in particolare retroilluminato per controllarne l’integrità strutturale, e successivamente sulla faccia superiore di essa viene disposta una pellicola 4 di materiale plastico, realizzato ad esempio in PVB o in ÈVA.

Il PVB (o Polivinilbutirrale) è un materiale plastico ottenuto dalla reazione di alcool polivinilico e butiraldeide mentre TE VA è una materiale plastico copolimerico di etilene e acetato di vinile. Entrambi i materiali sono in grado di unire saldamente lastre di vetro. Una volta che la pellicola 4 è stata disposta sopra alla prima lastra 2, uno o più elementi decorativi 5, ad esempio lamine di legno, vengono posizionati sulla superficie della pellicola 4, preferibilmente in modo tale che non si sovrappongano fia loro.

Successivamente la seconda lastra 2 di vetro viene disposta, ad esempio mediante un traslatore automatizzato sopra a, e a contatto con, gli elementi decorativi 5 e detta pellicola 4 di materiale plastico, cosicché i perimetri esterni delle due lastre 2, 3 sovrapposte coincidano (figura 2). Porzioni di pellicola 4 eccedenti e fuoriuscenti dalla lastre 2, 3 sono ritagliate lungo il perimetro delle lastre stesse.

In questo modo si ottiene l’oggetto intermedio 1’, formato da strati di diverso materiale e pronto per essere trattato per ottenere l’oggetto 1 finale.

L’oggetto intermedio 1’ viene quindi inserito e sigillato all’intemo di opportuni mezzi di contenimento 6, che consistono in un involucro flessibile, o sacco, realizzato in materiale plastico in grado di racchiudere completamente e a tenuta l’oggetto intermedio 1’. I mezzi di contenimento 6 sono provvisti di una apertura a tenuta 7 per consentire l’inserimento di dell’oggetto e di una valvola 8 che pennetta l’aspirazione dell’aria in esso contenuta (figura 3).

Tramite l’utilizzo di mezzi di aspirazione, di tipo noto e non illustrati nelle figure, che sono connessi alla valvola 8, Taria presente nei mezzi di contenimento 6 viene aspirata creando una deaerazione ed una conseguente depressione (vuoto) al loro interno cosicché i suddetti mezzi di contenimento 6 aderiscono completamente all’intera superficie dell’oggetto intermedio 1’.

Per effetto di tale depressione, i vari componenti dell’oggetto, in particolare le lastre di vetro 2, 3 e gli articoli decorativi 5 al loro interno, sono reciprocamente vincolati e sostanzialmente bloccati, impediti a compiere spostamenti relativi durante la movimentazione dell’oggetto intermedio 1’.

I mezzi di contenimento 6 contenenti il suddetto oggetto intermedio 1’ sostanzialmente sotto vuoto vengono quindi inseriti tramite appositi mezzi a carrello all’interno di mezzi ad autoclave, di tipo noto e non illustrati nelle figure, in cui vengono sottoposti a una pressione di accoppiamento P e ad una temperatura di adesione ta.

La temperatura di adesione taè compresa fia 100°C e 160°C, ed in particolare è pari a circa 130°C, e provoca la polimerizzazione ed il conseguente rammollimento del materiale plastico con cui è realizzata la pellicola 4, permettendo a quest’ultima di aderire alle superfici interne delle due lastre 2, 3 di vetro e agli elementi decorativi 5, aderendo in particolare anche ai bordi e alle fenditure di questi ultimi e nel contempo di diventare pressoché completamente trasparente alla luce, al pali del vetro.

Infatti, la polimerizzazione del materiale plastico consente a quest’ultimo di assumere una consistenza viscosa e conseguentemente di espandersi e, pertanto, di adattarsi alle irregolarità delle superfici degli elementi decorativi 5 e di riempire gli interstizi creatisi ha questi ultimi e le lastre 2, 3 di vetro. Inoltre, il materiale plastico riempie completamente lo spazio o intercapedine compresa tra le due lastre di vetro 2, 3.

La pressione di accoppiamento P è compresa fra 1 MPa e 2 MPa, ed in particolare è pari a circa 1,4 MPa, e pennette di comprimere fra loro i componenti sovrapposti che formano l’oggetto intermedio Γ agendo sui mezzi di contenimento 6 aderenti a quest’ultimo, favorendo l’adesione del materiale plastico della pellicola 4 al fine di ottenere un accoppiamento delle lastre 2, 3 che sia saldo e stabile.

In questo modo, si evita che, a causa dell’espansione del materiale plastico polimerizzato, si creino interstizi vuoti fra le lastre 2, 3 o che queste ultime, a seguito del consolidamento del suddetto materiale plastico, si congiungano in posizioni disallineate e/o divergenti. Inoltre, la presenza dei mezzi di contenimento 6 consente di comprimere unifonnemente ed efficacemente l’oggetto intermedio Γ in essi contenuto senza che vi sia il rischio che una pressione eccessiva o non uniforme possa causare crepe o rotture alle lastre 2, 3 o agli elementi decorativi 5 che, realizzati ad esempio in lamine lignee, potrebbero frantumarsi a causa della loro fragilità se eccessivamente compresse.

L’oggetto 1 è mantenuto all’intemo dei mezzi ad autoclave per un tempo di consolidamento Tt, compreso fra 3 ore e 6 ore, ed in particolare pari a circa 4 ore, e tale da pennettere la completa polimerizzazione della materia plastica di cui è fonnata la pellicola 4 e di pennetteme la completa espansione ed adesione alle lastre 2, 3 e agli elementi decorativi 5. Al termine del tempo di consolidamento Tc, l’oggetto 1 viene lasciato raffreddare all’intemo dei mezzi ad autoclave fino a temperatura ambiente per un tempo di raffreddamento Trcompreso fra 1 ora e 3 ore, ed in particolare pari a circa 1,5 ore, affinché il materiale plastico si solidifichi in modo ottimale attorno agli elementi decorativi 5 e congiunga saldamente fra loro le lastre 2, 3.

A seguito di tale solidificazione si ottiene uno strato interno trasparente e compatto che aderisce e si accoppia perfettamente e completamente alle lastre 2, 3 e che racchiude completamente gli elementi decorativi 5.

Terminato il tempo di raffreddamento Tr, l’oggetto 1 viene estratto dai mezzi ad autoclave e dai mezzi di contenimento 6.

Le lastre di vetro 2, 3 sono quindi sottoposte a molatura lungo i bordi periferici, al fine di rimuovere eventuali irregolarità superficiali, microcricche e spigoli e/o bordi taglienti per migliorare la qualità visiva e la resistenza strutturale dell’oggetto 1. Inoltre vengono rimosse eventuali porzioni di materiale plastico in accesso.

L’oggetto 1 cosi ottenuto è quindi sostanzialmente monolitico, con i vari componenti uniti in modo compatto e solidale, indipendentemente dall’irregolarità superficiale, dai contorni e dal materiale degli elementi decorativi 5 racchiusi fra le lastre 2, 3 di vetro e il materiale plastico.

Grazie alla sue caratteristiche meccaniche ed estetiche l’oggetto 1 può essere utilizzato per la realizzazione di oggetti di arredamento, quali ad esempio tavoli, scrivanie, mensole, ripiani, scaffalature, porte, pareti divisorie, ecc.

Inoltre, utilizzando il metodo dell’invenzione, possono essere inseriti tra le lastre anche elementi decorativi 5 di spessore non esiguo e/o realizzati in materiale fragile, senza che vi sia il rischio che una pressione di accoppiamento eccessiva li deteriori o danneggi.

T ale metodo consente inoltre di conservare in modo ottimale gli elementi decorativi 5, che, a contatto con l’ambiente esterno, rischierebbero di degradarsi o deteriorarsi se non adeguatamente protetti.

Grazie al metodo dell’invenzione, infatti, non solo le porzioni superficiali, ma anche le porzioni laterali degli elementi decorativi 5 sono completamente racchiuse dallo strato di materia plastica ottenuta dalla polimerizzazione della pellicola 4, i suddetti elementi 5 essendo sostanzialmente incorporati all’interno delle lastre di vetro e dalla materiale plastica e dunque isolati in modo completo e a tenuta d’aria dall’ambiente esterno.

In una prima variante dell’invenzione, non illustrata nelle figure, prima di posizionare gli elementi decorativi 5 sulla pellicola 4 di materiale plastico è previsto di tagliare quest’ultimo seguendo il profilo degli elementi decorativi 5 stessi in modo da ricavare delle sedi apposite. In questo modo è possibile disporre nelle rispettive sedi, elementi decorativi 5 di spessore maggiore senza incrementare la distanza fia le due lastre 2, 3. Infatti, qualora si creasse una distanza eccessiva fra le due lastre 2,3, potrebbe diminuire la stabilità e/o la solidità dell’accoppiamento. Inoltre tale metodo evita che il materiale plastico nella fase di polimerizzazione non aderisca completamente ai bordi esterni degli elementi decorativi 5.

Le sedi possono anche essere realizzate sulla pellicola 4 di materiale plastico seguendo il profilo di particolari e rilevanti protrusioni degli elementi decorativi 5 anziché seguendo l’intero contorno di questi ultimi. Posizionando nelle sedi cosi ottenute le suddette irregolarità o protrusioni superficiali degli elementi decorativi 5, viene favorita runiformità superficiale dello strato interposto fia le due lastre 2, 3 e, di conseguenza, la stabilità e la solidità dell’oggetto 1 anche in caso di elementi decorativi 5 con irregolarità superficiali rilevanti.

Con riferimento alla figura 4, è illustrato un oggetto 11 ottenuto con una variante del metodo di realizzazione dell’invenzione che prevede di disporne un’ulteriore pellicola 14 tra la seconda lastra 3 e la prima lastra 2, in modo tale che l’elemento decorativo 5 o gli elementi decorativi 5 siano interposti fia la pellicola 4 e l’ulteriore pellicola 14. L’ulteriore pellicola 14 è anch’essa di materiale plastico, ad esempio PVB o ÈVA, ed è posta, ad esempio, al di sotto della seconda lastra 3 di vetro in modo da aderire superiormente alle superfici degli elementi decorativi 5 e alla pellicola 4 ad essi sottostante.

La presenza dell’ulteriore pellicola 14 permette di racchiudere completamente con il materiale plastico gli elementi decorativi 5, evitando quindi che la superficie superiore di questi ultimi resti a contatto diretto della seconda 1 asti· a 3 e limitando ulteriormente il rischio che gli elementi decorativi 5 possano danneggiarsi o deteriorarsi durante le varie fasi. L’ulteriore pellicola 14 evita inoltre che possano crearsi interstizi fia le superfici degli elementi decorativi 5 e le due lastre 2, 3 in vetro attraverso i quali agenti esterni potrebbero penetrare, danneggiando o rovinando i suddetti elementi.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per realizzare un oggetto (1 ; 11), in particolare di arredamento, comprendente le seguenti fasi: - tagliare una prima lastra (2) di vetro ed una seconda lastra (3) di vetro secondo definite misure e/o forme; - disporre su detta prima lastra (2) una pellicola (4) di materiale plastico, in particolare una pellicola di PVB oppure di ÈVA; - disporre sopra detta pellicola (4) almeno un elemento decorativo (5), in particolare una lamina di legno; - sovrappone detta seconda lastra (3) a detta prima lastra (2) in modo da racchiudere ria dette lastre (2, 3) detto elemento decorativo (5) e detta pellicola (4) ed ottenere un oggetto intennedio (1 ’); - inserire detto oggetto intermedio (1 ’) all’interno di mezzi di contenimento (6); - chiudere ermeticamente detti mezzi di contenimento (6) ed aspirare Earia in essi contenuta cosi da realizzare una depressione di stabilito valore al suo interno e bloccare tra loro dette lastre (2, 3) e detto elemento decorativo (5) e detta pellicola (4) ria di esse inseriti; - introdurre all’intemo di mezzi ad autoclave, detti mezzi di contenimento (6) contenenti detto oggetto intennedio (Γ); - sottopone detto oggetto intennedio (Γ) per un tempo di consolidamento (Tc) ad una definita pressione di accoppiamento (P) e ad una definita temperatura di adesione (ta) in modo da consentire a detta pellicola (4) di aderire a, e unire, dette lastre (2, 3) di vetro e di incorporare al loro interno detto elemento decorativo (5) ed ottenere un oggetto (1, 11) finale, stabile e monolitico.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 comprendente, prima di disporre detto elemento decorativo (5), ritagliare detta pellicola (4) in modo da ottenere almeno un alloggiamento ove posizionare almeno parzialmente detto elemento decorativo (5).
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, comprendente disporre un’ulteriore pellicola (14) tra detta seconda lastra (3) e detta prima lastra (2), in modo tale che detto elemento decorativo (5) sia interposto fia detta pellicola (4) e detta ulteriore pellicola (14).
4. 4. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detta temperatura di adesione (ta) è compresa fia 100°C e 160°C, in particolare è pari a circa 130°C.
5. 5. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detta pressione di consolidamento (P) è compresa fra 1 MPa e 2 MPa, in particolare 1 ,4 MPa.
6. 6. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendente dopo detto sovrapporre, raffreddare detto oggetto (1, 11) per un tempo di raffreddamento (Tr) compreso fra 1 ora e 3 ore, in particolare pari a circa 1,5 ore, in particolare detto raffreddare essendo realizzato alPintemo di detti mezzi ad autoclave, in particolare a temperatura atmosferica.
7. 7. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendente prima di detto tagliare, lavare dette lastre (2, 3) di vetro con acqua depurata e successivamente asciugare dette lastre (2, 3) mediante aria compressa.
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui le fasi successive a detto lavare sono realizzate in un ambiente asettico.
9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendente dopo detto raffreddare, molare bordi di dette lastre (2, 3) di vetro per eliminare irregolarità e/o spigoli taglienti e/o microcricche.
10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui dette lastre (2, 3) sono realizzate in vetro temperato e/o stratificato e/o cristallo.
11. 11. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui dette lastre (2, 3) di vetro hanno spessore compreso fra 6 mm e 20 mm, in particolare pari a circa 8 mm.
12. 12. Oggetto ottenuto con il metodo di realizzazione secondo una delle rivendicazione da 1 a l l.
13. 13. Oggetto comprendente una prima lastra (2) di vetro e una seconda lastra (3) di vetro, in particolare vetro stratificato e/o temperato e/o cristallo, tra loro sovrapposte, almeno un elemento decorativo (5) interposto fra dette lastre (2, 3) di vetro ed uno strato di materiale plastico che unisce dette lastre (2, 3) di vetro e racchiude airinterno di queste ultime detto elemento decorativo (5).
14. 14. Oggetto secondo la rivendicazione 13, in cui detto strato di materiale plastico è realizzato in PVB o ÈVA.
15. 15. Oggetto secondo la rivendicazione 13 oppure 14 in cui detto almeno un elemento decorativo (5) è una lamina di legno.