ITUB20152659A1 - Macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico - Google Patents

Macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico Download PDF

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ITUB20152659A1
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rolling
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ITUB2015A002659A
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Renato Railz
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Eurolls S P A
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    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21CMANUFACTURE OF METAL SHEETS, WIRE, RODS, TUBES OR PROFILES, OTHERWISE THAN BY ROLLING; AUXILIARY OPERATIONS USED IN CONNECTION WITH METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL
    • B21C3/00Profiling tools for metal drawing; Combinations of dies and mandrels
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    • B21C3/08Dies; Selection of material therefor; Cleaning thereof with section defined by rollers, balls, or the like
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B21B1/00Metal-rolling methods or mills for making semi-finished products of solid or profiled cross-section; Sequence of operations in milling trains; Layout of rolling-mill plant, e.g. grouping of stands; Succession of passes or of sectional pass alternations
    • B21B1/16Metal-rolling methods or mills for making semi-finished products of solid or profiled cross-section; Sequence of operations in milling trains; Layout of rolling-mill plant, e.g. grouping of stands; Succession of passes or of sectional pass alternations for rolling wire rods, bars, merchant bars, rounds wire or material of like small cross-section
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Description

"MACCHINA PER LA LAVORAZIONE A FREDDO DI UN FILO METALLICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico.
In particolare, il presente trovato si riferisce ad una macchina per la lavorazione a freddo in continuo di un filo metallico, quale una vergella od altro tipo di prodotto analogo od assimilabile.
STATO DELLA TECNICA
È noto che nelle macchine per la lavorazione a freddo di fili metallici, ad esempio ai fini della diminuzione di diametro, viene utilizzata la vergella nei diametri commerciali.
La lavorazione a freddo, oltre a ridurre il diametro, serve anche a variare le caratteristiche meccaniche del prodotto ottenuto.
Con detta tipologia di macchine vengono effettuati uno o più passi di riduzione della sezione del filo metallico in modo da ottenere le volute caratteristiche dimensionali in relazione ai valori dimensionali iniziale e finale.
E noto che generalmente nelle macchine per la lavorazione a freddo ciascun passo di riduzione viene effettuato da una macchina, ovvero da due o più unità operative poste in serie.
Dette macchine note per la lavorazione a freddo devono quindi presentare dispositivi di controllo della svolgitura, dispositivi di controllo dell’accumulo, dispositivi di raddrizzatura, dispositivi di introduzione del filo metallico, dispositivi di tensionamento del filo metallico, ecc..
Di conseguenza, nella tecnica nota sono previste macchine che, oltre a comportare un notevole ingombro, comportano una grande complessità costruttiva ed impiantistica, problemi di manutenzione, problemi di ricambi, tempi morti, ecc..
La Proponente si è, quindi, posta la necessità di prevedere una macchina per la lavorazione a freddo del filo metallico in grado di realizzare più passi di riduzione semplificando la macchina, riducendo gli ingombri complessivi, eliminando componenti accessori e quindi semplificando la messa a punto c la manutenzione.
Uno scopo del presente trovato è, quindi, quello di realizzare una macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico in grado di eseguire in sequenza almeno due fasi di riduzione di spessore del filo metallico.
Un altro scopo è quello di realizzare una macchina avente un ridotto ingombro.
È pure uno scopo la semplificazione del controllo di svolgitura, accumulo c tensionamento del filo metallico.
E’ pure uno scopo il realizzare una macchina più semplice sia costruttivamente, che in termini di attrezzamento, di gestione e di manutenzione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi c vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato c realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico comprende almeno un primo gruppo di laminazione ed almeno un secondo gruppo di laminazione. 1 gruppi di laminazione possono essere a rulli, a filiera, o di altro tipo noto.
Per gruppo di laminazione, qui e nel seguito della descrizione e delle rivendicazioni, si intende un gruppo comprendente uno o più dispositivi configurati per eseguire ciascuno un passo di riduzione dello spessore del filo metallico.
Secondo un aspetto del trovato, la macchina comprende almeno un gruppo di traino motorizzato posto a valle del primo gruppo di laminazione.
Il gruppo di traino prevede un primo disco di traino ed un secondo disco di traino tra loro coassiali, i quali sono rispettivamente conformati, in ragione dei loro diametri, per concorrere ad eseguire una prima riduzione c, in sequenza, una seconda riduzione di spessore del filo metallico in lavorazione.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, i due dischi di traino sono associati ad un unico albero motore così da semplificare l’azionamento ed i connessi comandi, nonché eliminando nel contempo i mezzi di controllo e coordinamento.
Con la configurazione del presente trovato, il filo metallico uscente dal primo disco di traino, di diametro minore, viene indirizzato verso il secondo gruppo di laminazione e poi verso il secondo gruppo di traino, di diametro maggiore, per eseguire in sequenza i passaggi di laminazione richiesti.
Secondo una variante realizzativa, nel percorso del filo intermedio tra passaggi nei due dischi di traino c previsto un gruppo di deviazione con il compito di reindirizzare correttamente l’ingresso del filo nel secondo passaggio di riduzione.
Il gruppo di deviazione prevede almeno una ruota di rinvio che coopera con i due dischi di traino.
Secondo un’ulteriore variante realizzativa, è previsto un gruppo di saponatura del filo metallico in grado di creare sulla sua superficie uno strato lubrificante continuo ed uniforme per facilitare l’esecuzione della trafilatura, non essenziale per la laminazione.
Secondo il trovato, il gruppo di traino con dischi di traino coassiali e motorizzati dallo stesso azionamento, permette di ridurre la complessità della macchina sia in fase costruttiva, che in fase di messa a punto, di avvio, di cambio formato, di controllo, di manutenzione c di programmazione, in quanto non sono più necessari tutti i sistemi accessori di controllo, gestione e coordinamento resi necessari dalla tecnica nota.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, almeno uno dei due dischi di traino coopera con almeno un’unità di pressione comprendente almeno un braccio pressore, detto braccio potendo essere a pressione prefissata ovvero a pressione regolabile e definibile.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, i due dischi di traino sono configurati per avere, lungo tutta la loro periferia una gola circonferenziale atta a contenere il filo metallico e/o il filo ottenuto.
Secondo una variante realizzativa, la gola circonferenziale è configurata a forma di “V”.
In una ulteriore variante, la gola circonferenziale è del tipo a doppia “V” per la loro alternanza quando la prima gola si è usurata.
In particolare la gola circonferenziale è configurata con un angolo posto tra 40° e 80° adatto per fili metallici a sezione circolare.
Secondo un’ulteriore variante realizzativa, la gola circonferenziale è configurata con un angolo che si estende fino a 100°, vantaggiosamente attorno ai 90°, per fili metallici a sezione quadrata, o triangolare.
Fa parte del presente trovato anche un procedimento di lavorazione a freddo in base al quale il filo metallico passa da un disco di traino all’altro posti sullo stesso asse nel mentre coopera in sequenza con almeno un primo gruppo di laminazione e con almeno un secondo gruppo di laminazione ed è tenuto in guida da almeno una ruota di rinvio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di fonne di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista frontale di una macchina per la lavorazione di un filo metallico in una variante realizzati va;
- la fìg. 2 è una vista laterale di un gruppo di traino in una variante realizzativa;
- la fìg. 3 è una vista in pianta di una macchina per la lavorazione di un filo metallico in una variante realizzativa.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Il presente trovato è relativo ad una macchina 10 per la lavorazione a freddo di prodotti metallici oblunghi, quali fili metallici 12 come illustrato in figg. 1-3.
Di seguito, a solo titolo esemplificativo, per filo metallico 12 si intende una vergella senza escludere altre tipologie di filo metallico 12 lavorabili dalla presente macchina 10.
Per lavorazione a freddo si intende una lavorazione meccanica, sostanzialmente a temperatura ambiente, per la riduzione della sezione trasversale del filo metallico 12 mediante uno o più passi di riduzione. Ad esempio, la macchina 10, può essere installata lungo una linea operativa per la lavorazione a freddo in continuo.
Inoltre, In macchina 10 può cooperare con unità operative disposte a monte c/o a valle di essa. Ad esempio, a monte della macchina 10 può essere associata un’unità operativa (non illustrata nelle figure) per alimentazione di materia prima sotto forma, ad esempio, di vergella. A valle la macchina 10 può cooperare con unità operative, ad esempio, per la realizzazione di tralicci, o reti elettrosaldate, o per fottenimento di prodotti finiti analoghi.
La macchina 10 viene illustrata, esemplili cativamente, come idonea per la lavorazione di fili metallici 12 aventi una sezione trasversale circolare, o quadrata, o triangolare.
Inoltre, la macchina 10 può essere, esemplificativamente, idonea per la lavorazione di filo metallico 12 del tipo con risalti continui circonferenzialmente, o anche del tipo lisci.
La macchina 10 comprende un gruppo di traino 14 per consentire l’avanzamento del filo metallico 12 da un’unità operativa a monte ad un’unità operativa a valle della macchina 10, oltre a consentire l’avanzamento per la lavorazione del filo metallico 12 all’interno della macchina 10 stessa.
Il gruppo di traino 14 prevede due dischi di traino 14a, 14b aventi asse di rotazione X.
I due dischi di traino 14a, 14b sono associati ad un unico albero di rotazione 18 (fìg. 1).
L’albero di rotazione 18 è coassiale ai due dischi di traino 14a, 14b.
L’albero di rotazione 18 viene posto in rotazione da un organo motore 20 (fìg. 2) per mezzo di un organo di alimentazione.
In questo modo il primo disco di traino 14a ed il secondo disco di traino 14b sono movimentati in sincronia di rotazione, senza richiedere l’utilizzo di mezzi di controllo e coordinamento.
Facendo riferimento alla fig, 2, i due dischi di traino 14a, 14b sono configurati per formare lungo tutto il loro perimetro una gola circonferenziale 16 a forma di “V”.
Vantaggiosamente, la gola circonferenziale 16 permette di avere un filo metallico 12 autocentrato lungo il suo avanzamento e garantisce un suo maggiore traino.
In particolare, la gola cireonferenziale 16 presenta un angolo che va da 40° a 80° in modo da permettere P accoglimento almeno parziale del filo metallico 12 qualora esso abbia una sezione trasversale circolare.
In una variante realizzativa, la gola cireonferenziale 16 presenta un angolo di ampiezza fino a 100°, vantaggiosamente attorno ai 90°, per permettere l’avanzamento di un filo metallico 12 con sezione trasversale sagomata a forma quadrata, o triangolare.
In una ulteriore variante realizzativa, il primo disco di traino 14a ed il secondo disco di traino 14b sono provvisti lungo il loro profilo di due gole circonfcrcnziali 16. Vantaggiosamente, è possibile utilizzare una o l’altra gola cireonferenziale 16 qualora una delle due sia fuori uso.
Il primo disco di traino 14a è installato coassiale all’asse di rotazione X, e quindi su piani sfalsati, al secondo disco di traino 14b.
Le dimensioni dei due dischi di traino 14a, 14b influenzano i punti in cui il filo metallico 12 si appoggia nella gola cireonferenziale 16, cioè influenzano i diametri di appoggio del filo metallico 12.
In corrispondenza dei due dischi di traino 14a, 14b si generano due azioni di traino che subisce il filo metallico 12 in due momenti diversi, rispettivamente dopo il primo passo di riduzione e dopo il secondo passo di riduzione.
Il secondo disco di traino 14b presenta un diametro superiore rispetto al diametro del primo disco di traino 14a, in quanto quest’ultimo riceve il filo metallico 12 in uscita dal primo passaggio di laminazione mentre il secondo disco di traino 14b riceve il filo metallico 12 in uscita dal secondo passaggio di laminazione.
Il rapporto che regola la grandezza del diametro del primo disco di traino 14a e del secondo disco di traino 14b è definito dal rapporto di riduzione applicabile tra il primo passo di riduzione ed il secondo passo di riduzione del filo metallico 12.
Ad esempio, il rapporto di riduzione del filo metallico 12 può avere un valore che va da 18% a 36%.
In una variante realizzativa, il filo metallico 12 viene tenuto in tensione mediante un’unità operativa posta a valle della macchina 10. In una ulteriore variante realizzativa illustrata in fig. 1, il gruppo di traino 14 può cooperare con un’unità di pressione 38 che permette al filo metallico 12 di aderire alla gola circonferenziale 16.
L’unità di pressione 38 comprende almeno un braccio pressore 39. Il braccio pressore 39 coopera con almeno il secondo disco di traino 14b almeno nella fase di introduzione del filo metallico 12 nella macchina 10. Il braccio pressore 39 esercita una pressione sul filo metallico 12 regolabile e definibile.
11 braccio pressore 39 viene azionato pneumaticamente per cooperare con il secondo disco di traino 14b.
In una variante realizzativa, il braccio pressore 39 viene mantenuto in pressione durante tutto il ciclo di lavorazione del filo metallico 12. In questo modo, si mantiene Γ aderenza del filo metallico 12 in corrispondenza della gola circonferenziale 16 del secondo disco di traino 14b.
In una variante realizzativa illustrata in fig. 1 , l’unità di pressione 38 comprende quattro bracci pressori 39.
Due bracci pressori 39 cooperano con il primo disco di traino 14a rispettivamente posizionati in corrispondenza dell’ingresso c dell’uscita del filo metallico 12 nel/dal primo disco di traino 14a.
Gli altri due bracci pressori 39 cooperano con il secondo disco di traino 14b rispettivamente posizionati in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita del filo metallico 12 nel/dal secondo disco di traino 14b.
Durante la fase di avviamento il filo metallico 12 viene tenuto a contatto con la gola circonferenziale 16 attraverso la pressione esercitata da tutti e quattro i bracci pressori 39.
Durante la lavorazione soltanto un braccio pressore 39 viene mantenuto in pressione. Inoltre, il braccio pressore 39 posto in corrispondenza dell’uscita dal secondo disco di traino 14b evita che il filo metallico 12 scivoli verso il primo disco di traino 14a.
A monte del primo disco di traino 14a è presente un primo gruppo di laminazione 22 atto a compiere un primo passo di riduzione del filo metallico 12.
11 primo gruppo di laminazione 22 c in grado di lavorare il l<'>ilo metallico 12 alimentato dal gruppo di traino 14.
In una variante realizzativa illustrata in figg. 1 e 3 , a monte del primo disco di traino 14a può essere presente un gruppo di saponatura 23 del filo metallico 12. Ad esempio, il gruppo di saponatura 23 può preparare il filo metallico 12 in entrata nella macchina 10,
Il filo metallico 12 in uscita dal primo gruppo di laminazione 22 avanza verso il gruppo di traino 14 aderendo in corrispondenza del primo disco di traino 14a.
Il filo metallico 12 è indotto ad avanzare grazie alla rotazione del primo disco di traino 14a sul quale si avvolge almeno per 250°.
La macchina 10 comprende, nella soluzione illustrata, un secondo gruppo di laminazione 26 per effettuare un ulteriore passo di riduzione del filo metallico 12. Ad esempio, il secondo gruppo di laminazione 26 può eseguire la lavorazione di finitura del filo metallico 12.
In una variante realizzativa, il primo gruppo di laminazione 22 ed il secondo gruppo di laminazione 26 possono prevedere, ciascuno, uno o più dispositivi che permettono di realizzare uno o più passi di riduzione della sezione trasversale del filo metallico 12.
Il trovato, in soluzioni qui non illustrate ma rientranti nelfambito di protezione, può prevedere due o più gruppi di laminazione quali il 22 a monte del gruppo di traino 14, e due o più gruppi di laminazione, quali il 26, nel percorso intermedio tra i due dischi di traino 14a, 14b.
Secondo un aspetto del trovato, i due dischi di traino 14a, 14b cooperano con un gruppo di deviazione 30.
Il gruppo di deviazione 30 comprende almeno una ruota di rinvio 32, 34Jn una variante rcalizzativa, il gruppo di deviazione 30 prevede una prima ruota di rinvìo 32 ed una seconda ruota di rinvio 34.
Le due ruote di rinvio 32, 34 sono previste fra il primo disco di traino 14a ed il secondo disco di traino 14b per definire due tratti di rinvio del filo metallico 12.
Un primo tratto di rinvio 40 è definito dalla prima ruota dì rinvio 32 e dalla seconda ruota di rinvio 34.
Un secondo tratto di rinvio 42 è definito dalla seconda mota di rinvio cd dal secondo disco di traino 14b.
Un terzo tratto di rinvio 43 è definito dal primo disco di traino 14a c dalla prima ruota di rinvio 32.
Le due ruote di rinvio 32, 34 inviano il filo metallico 12 in uscita dal primo disco di traino 14a verso i! secondo disco di traino 14b.
Secondo un aspetto del trovato illustrato in fig. 3, in cui per facilitare la comprensione il percorso inferiore del filo metallico 12 è definito da una linea tratteggiata ed il percorso superiore del filo metallico 12 è definito da una linea continua, i due dischi di rinvio 32, 34 sono installati su un piano di giacitura diverso rispetto al piano di giacitura dei due dischi di traino 14a, 14b in modo tale da evitare l’incrocio del filo metallico 12 lungo il percorso di lavorazione.
In particolare, tra il primo disco di traino 14a e la prima ruota di rinvio 32 si detennina un’inclinazione del filo metallico 12 attorno ai 2°, in modo da impedire la collisone del filo metallico 12 in transito nel terzo tratto di rinvio 43, in uscita dal primo disco di traino 14a, e nel ramo in ingresso nel primo disco di traino 14a.
Un’ulteriore inclinazione è presente nel tratto di primo rinvio 40 rispetto al ramo del filo metallico 12 in uscita dal secondo disco di traino 14b.
Le due ruote di rinvio 32, 34 sono interposte tra il secondo gruppo di laminazione 26 ed il primo disco di traino 14a.
Nella variante realizzativa con almeno una ruota di rinvio 32, 34 il secondo gruppo di laminazione 26 è posto tra l’almeno una ruota di rinvio 32, 34 ed il secondo disco di rinvio 14b.
In una variante realizzativa, il secondo gruppo di laminazione 26 è installato in corrispondenza del secondo tratto di rinvio 42.
La prima ruota dì rinvio 32 e la seconda ruota di rinvio 34 sono provviste di un disco folle che permette al filo metallico 12 di deviare la sua direzione di avanzamento e di costituire una guida per il filo metallico 12 stesso.
Una volta ultimato il secondo passo di riduzione, il filo metallico 12 in uscita dal secondo gruppo di laminazione 26 avanza nuovamente verso il gruppo di traino 14 aderendo in corrispondenza del secondo disco di traino 14b.
11 filo metallico 12 è indotto ad avanzare grazie alla rotazione del secondo disco di traino 14b avvolgendosi su di esso per almeno 180°. Vantaggiosamente, eventuali scostamenti del rapporto di riduzione possono essere compensati mediante la regolazione dei parametri di esercizio del primo gruppo di laminazione 22 e del secondo gruppo di laminazione 26 in modo da assicurare una tensione costante sul percorso compiuto dal filo metallico 12 dal primo disco di traino 14a al secondo disco di traino 14b. In questo modo si evita, inoltre, che il filo metallico 12 scivoli dal secondo disco di traino 14b al primo disco di traino 14a. La macchina 10 comprende un gruppo di raddrizzatura 36 del filo metallico 12 installato in corrispondenza delPuscita dal secondo disco di traino 14b.
A valle del gruppo di raddrizzatura 36 possono essere installate unità operative per un’ulteriore lavorazione del filo metallico 12 al fine di ottenere un prodotto finito, ad esempio, un traliccio, o una rete elettrosaldata, o barre rettilinee tagliate a misura.
Varianti realizzati ve del presente trovato sono anche relative ad un procedimento per la lavorazione a freddo del filo metallico 12 che prevede:
- un transito del filo metallico 12 nel primo disco di traino 14a;
- un passaggio del filo metallico 12 attraverso le due ruote di rinvio 32, 34;
- un transito del filo metallico 12 nel secondo disco di traino 14b associato coassiale al primo disco di traino 14a c con esso rotante;
- lavorazione del filo metallico 12 lungo il percorso assoggettato all’azione dei gruppi di laminazione 22, 26.
In una variante rcalizzativa, il filo metallico 12 in uscita dal secondo disco di traino 14b transita attraverso un gruppo di raddrizzatura 36. In una ulteriore variante realizzativa, durante la lavorazione del filo metallico 12 il gruppo di traino 14 coopera con almeno un braccio pressore 39.
È chiaro che alla macchina 10 fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchina 10 per la lavorazione a freddo di un filo metallico 12, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la lavorazione a freddo di un filo metallico (12) comprendente almeno un primo gruppo di laminazione (22) ed almeno un secondo gruppo di laminazione (26) disposti tra loro in sequenza, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di traino (14) motorizzato, posto a valle dciralmcno un primo gruppo di laminazione (22), in cui il gruppo di traino (14) prevede due dischi di traino (I4a, 14b), rispettivamente un primo disco di traino (14a) ed un secondo disco di traino (14b), installati in un unico albero di rotazione (18), detti due dischi di traino (14a, 14b) cooperando con un gruppo di deviazione (30) comprendente almeno una ruota di rinvio (32, 34) del filo metallico (12).
  2. 2. Macchina come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto almeno secondo gruppo di laminazione (26) c presente, lungo il precorso del filo metallico (12), tra detta almeno una ruota di rinvio (32, 34) ed il secondo disco di traino (14b).
  3. 3. Macchina come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il filo metallico (12) entra in coopcrazione con il primo disco di traino (14a), passa all’ almeno una ruota di rinvio (32, 34) per passare al secondo disco di traino ( 14b) dopo aver attraversato detto almeno secondo gruppo di laminazione (26).
  4. 4. Macchina come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che prima del primo disco di traino (14a) è presente almeno detto almeno primo gruppo dì laminazione (22) per laminare il filo metallico (12) transitante.
  5. 5. Macchina come nelle rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che sono presenti due ruote di rinvio (32, 34) interposte tra detto almeno secondo gruppo di laminazione (26) e detto secondo disco di traino (14b).
  6. 6. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nel primo disco di traino (14a) il filo metallico ( 12) si avvolge almeno per 250°.
  7. 7. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nel secondo disco di traino (14b) il filo metallico (12) si avvolge per almeno 180°.
  8. 8. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i due dischi di traino (14a, 14b) presentano diametri differenti coerenti con il rapporto di riduzione previsto nel filo metallico (12).
  9. 9. Macchina come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il primo disco di traino (14a) che riceve il filo metallico ( 12) da lavorare presenta il diametro minore.
  10. 10. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno nella fase dì introduzione del filo metallico (12) con il secondo disco di traino ( 14b) coopera almeno un braccio pressore (39).
  11. 1 1. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i due dischi di traino (14a, 14b) presentano gole circonfcrenziali ( 16) a forma di “V”.
  12. 12. Macchina come nella rivendicazione 11 , caratterizzata dal fatto che i due dischi di traino ( 14a, 14b) presentano dette gole circonferenziali (16) aventi un angolo compreso tra 40° e 100°.
  13. 13. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che a monte del primo disco di traino (14a) è presente un gruppo di saponatura (23) del filo metallico (12) entrante.
  14. 14. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in uscita dal secondo disco di traino (14b) è presente un gruppo di raddrizzatura (36).
  15. 15. Procedimento di lavorazione a freddo per la laminazione di un filo metallico (12), caratterizzato dal fatto che detto filo metallico (12) viene fatto transitare in un primo disco di traino (14a) per passare attraverso almeno una ruota di rinvio (32, 34) prima di transitare in un secondo disco di traino (I4b) associato coassiale al primo disco di traino (14a) e con esso rotante, essendo il filo metallico (12) lungo il percorso assoggettato all’azione di almeno un primo gruppo di laminazione (22) c di almeno un secondo gruppo di laminazione (26) disposto tra detta almeno una ruota di rinvio (32, 34) e detto secondo disco di traino (I4b).
  16. 16. Procedimento come nella rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il filo metallico (12) uscente transita attraverso un gruppo di raddrizzatura (36).
  17. 17. Procedimento come nella rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto che almeno durante il transitorio di infilamento il filo metallico ( 12) coopera con almeno un braccio pressore (39).
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DE35443C (de) * F. werndl in Unterhimmel b. Steyr Drahtzugmaschine

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