ITUB20150945A1 - Apparecchio macinadosatore elettronico di caffe' con dispositivo di pesatura e procedimento semi-automatico di regolazione. - Google Patents

Apparecchio macinadosatore elettronico di caffe' con dispositivo di pesatura e procedimento semi-automatico di regolazione. Download PDF

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ITUB20150945A1
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IT
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grinding
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doser
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Manuel Oddera
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Fiorenzato M C Srl
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Description

APPARECCHIO MACINADOSATORE ELETTRONICO DI CAFFE?
CON DISPOSITIVO DI PESATURA E PROCEDIMENTO SEMI-
AUTOMATICO DI REGOLAZIONE
[0001] Il presente trovato ha per oggetto un apparecchio macinadosatore elettronico di caff? in chicchi dotato di un dispositivo elettronico di pesatura per il controllo periodico della grammatura con regolazione automatica del tempo di macinatura; ? altres? oggetto del trovato il procedimento semi-automatico di regolazione.
Campo d?applicazione
[0002] L'innovazione trova particolare applicazione nel settore industriale delle apparecchiature professionali da bar per la preparazione del caff? espresso; ulteriormente, il trovato si adatta a qualsivoglia apparecchiatura elettronica per la macinatura di prodotti organici dove ? prevista la regolazione periodica del tempo di macinatura.
[0003] In linea generale, sono ampiamente note le macchine di tipo professionale per la preparazione del caff? espresso, denominate convenzionalmente macchine da caff?, le quali prevedono sostanzialmente un corpo comprensivo di una caldaia che genera acqua calda e vapore inviandoli ad uno o pi? gruppi di erogazione al fine di attraversare un numero corrispondente di coppe portafiltro contenenti il caff? macinato, essendo dette coppe agganciate sotto ciascun gruppo erogatore, in sospensione. In tal modo l?acqua calda, attraversando la detta coppa portafiltro, viene ad essere integrata degli aromi contenuti nella polvere o nei microgranuli di caff?, precedentemente caricati.
[0004] Parimenti nota ? la detta coppa portafiltro, componente essenziale nel processo di preparazione d?un caff?, la quale ? costituita da un corpo conformato a guisa di contenitore cilindrico con fondo ad imbuto e alette d?aggancio laterali, aperto superiormente, che contiene un filtro scelto in funzione della specifica quantit? e tipo di caff? da preparare; tale coppa ? generalmente dotata di una impugnatura laterale conformata a guisa di manico cilindrico a sviluppo orizzontale, protrudente rispetto al corpo della coppa, che consente all?operatore di agganciarla agevolmente alla detta macchina da caff? ed anche, preventivamente, riempire il filtro con la polvere di caff? in una specifica macchina atta a macinarlo e dosarlo con precisione. La detta coppa portafiltro, in particolare, deve essere riempita con l?esatta quantit? di polvere di caff? in funzione del numero di dosi; generalmente, le coppe utilizzate nell?uso professionale consentono di preparare una oppure due dosi contemporaneamente per ciascuna coppa.
[0005] Il detto apparecchio macinadosatore risulta quindi indispensabile nei servizi professionali di ristorazione, come ad esempio nei bar e caffetterie, essendo quell?apparecchiatura che consente il passaggio dal caff? torrefatto sotto forma di grani alla polvere in microgranuli la quale, predosata, ? necessaria per la preparazione corretta dell?usuale tazzina di caff?, conservandone l?aroma. A valle del corpo macchina, che macina i grani di caff? provenienti per caduta dal cono superiore, vi ? generalmente un contenitore che raccoglie la polvere in microgranuli di caff?, al di sotto del quale vi ? il detto elemento di supporto della coppa, essendo talvolta guidata da binari al fine di posizionarsi correttamente per il riempimento della dose desiderata. Gli apparecchi macinadosatori professionali per caff?, convenzionalmente noti come macinadosatori, si distinguono principalmente nei tipi standard e nei tipi automatici, dove i primi hanno un interruttore a leva del tipo a saracinesca che lascia sostanzialmente all?utilizzatore il controllo di quanto e come macinare il caff?, mentre i secondi sono provvisti di pulsanti e/o sensori che automaticamente controllano l?erogazione al raggiungimento d?una tal soglia.
[0006] E? noto che tali macinadosatori elettronici presentano il pregio di limitare le operazioni a carico dell?operatore il quale, sequenzialmente, deve solo posizionare la coppa contenete il filtro corrispondente alla dose prescelta e quindi selezionare la dose prescelta di macinatura mediante l?azionamento del comando corrispondente, generalmente un interruttore di tipo elettromeccanico od elettronico a sfioramento. Generalmente, in tali apparecchiature la quantit? di caff? relativa ad una oppure a due dosi, cio? per una o per due tazzine di caff? espresso, viene precedentemente impostata settando sulla macchina i parametri corrispondenti alla durata della macinatura ovvero al tempo di funzionamento del motore che ? necessario ad erogare il peso desiderato del prodotto macinato.
[0007] E? anche noto agli operatori del settore che nell?attivit? professionale di alto livello, come ad esempio accade nelle caffetterie e nei ristoranti, ? estremamente importante regolare con precisione il tempo di macinatura al fine di ottenere l?esatta quantit?, in peso, di caff? macinato poich? essa risulta variabile in funzione della granulometria e del tipo di caff? utilizzato, dell?usura della macchina e, particolarmente, delle condizioni ambientali tra cui l?umidit? e la temperatura; sostanzialmente, quindi, avviene che la durata della macinatura ? fissa, essendo impostata con il settaggio dell?apparecchiatura, mentre la dose erogata risulta di volta in volta leggermente maggiore o minore rispetto al peso voluto, in funzione dei detti parametri. Ne consegue che, in tali casi, l?operatore professionale interviene periodicamente sul settaggio del macinadosatore, anche pi? volte al giorno, modificando manualmente per approssimazioni progressive la durata della detta macinatura d?esercizio al fine di ottenere l?esatto peso di caff? macinato ed erogato.
[0008] Si ? quindi riscontrato che i sistemi convenzionali e noti di regolazione della grammatura sono poco adatti ad un?attivit? professionale che prevede la frequente preparazione di caff? espresso dove, particolarmente, il prodotto in chicchi ? macinato ed erogato nella rispettiva coppa portafiltro rispettando l?esatta grammatura, essendo detta grammatura impostata direttamente o per il tramite del tempo di macinatura corrispondente; tali impostazioni, quindi, sono predisposte settando il macinadosatore secondo le specifiche richieste dell?operatore. Pi? nel dettaglio delle soluzioni note e convenzionali di controllo e regolazione dell?effettiva dose erogata, in particolare, si ricordano diversi sistemi di pesatura del prodotto macinato, essendo del tipo manuale e separata dalla fase di macinatura ovvero a guisa di campionatura periodica di controllo, od essendo del tipo automatico e contestuale alla macinatura; a titolo di esempio, si ricordano le soluzioni di cui ai documenti GB594414 (Valerino), US4789106 (Weber), JPH07141560 (Masayuki), US6155158 (Anson), WO20100071390 (Vazquez Palma et al.), WO2005063100 (Malykke).
Stato dell?arte
[0009] Al fine di determinare lo stato dell'arte relativo alla soluzione proposta ? stata effettuata una verifica convenzionale, interrogando archivi pubblici, che ha portato all'individuazione di alcune anteriorit?, tra cui:
D1 US5462236 (Knepler)
D2 US6783089 (Lassota)
D3 US5522556 (Knepler et al.)
D4 Baratza Fort?, operation manual, 2013 (www.baratza.com)
D5 WO2013015801 (Rego et al.)
D6 TV2014A000113 (Fiorenzato)
[0010] Pi? in particolare, D1 propone un macinadosatore atto a calcolare il peso della dose desiderata come funzione del tempo di macinatura di modo tale che l?operatore, per il tramite di un particolare circuito elettronico di taratura anche interfacciato con l?unit? logica di controllo del macinadosatore, inserisca manualmente il peso della dose effettivamente macinata al fine di correggerne il settaggio.
[0011] D2, D3 e D4 propongono sistemi elettronici di pesatura che sono integrati costruttivamente ed elettronicamente nel macinadosatore in modo tale da rilevare direttamente il peso del prodotto erogato, comprensivo del contenitore d?esercizio, ed interrompere la macinatura al raggiungimento del peso prestabilito; il dispositivo di pesatura ? del tipo bilancia a piatto orizzontale su cui appoggiare il contenitore, con singoli estensimetri di cui in D2 o con cella di carico centrale di cui in D4, oppure ? del tipo con leva a braccio laterale e cella di carico opposta rispetto al contenitore, di cui in D3.
[0012] D5 descrive un dispositivo per il dosaggio e la visualizzazione della quantit? esatta di caff? macinato ed erogato in una coppa portafiltro, in un macinadosatore di caff? del tipo professionale, essendo misurata la variazione del peso dal supporto della coppa; tale dispositivo ? di tipo elettronico e comprende un display remoto per visualizzare il valore misurato ed anche comprende una particolare coppa portafiltro dotata di pulsanti con interfaccia digitale per l?utente.
[0013] D6 propone un dispositivo accessorio di riconoscimento automatico della coppa portafiltro da parte di un apparecchio macinadosatore di caff?, essendo composto da un apparato emettitore di un segnale identificativo in radiofrequenza e da un apparato lettore che rileva ed elabora tale segnale al fine di erogare automaticamente nel filtro della coppa la dose corrispondente di caff? macinato, ad esempio da una o due tazzine, senza selezione manuale. L?apparato emettitore ? formato da un anello di fissaggio applicabile al manico della coppa il quale supporta un transponder passivo del tipo RFID Tag; l?apparato lettore ? formato da un?antenna RFID, parallela al detto TFID Tag, e dalla relativa scheda RFID di controllo che ? ad essa direttamente connessa via cavo ed anche ? connessa all?unit? logica di controllo del macinadosatore per la detta erogazione automatica.
[0014] In definitiva ? dunque ragionevole ritenere noti:
- un?apparecchiatura del tipo macinadosatore per caff? comprensivo di mezzi per dosare la quantit? di caff? macinato ed erogato, ove detti mezzi consistono in dispositivi a leva manuali o alternativamente elettromeccanici in modo tale da selezionare l?erogazione di una oppure due dosi;
- un?apparecchiatura del tipo macinadosatore per caff? dove le polvere di caff? ? erogata direttamente nella coppa portafiltro appoggiata in una forcella di supporto al di sotto dell?erogatore; - un?apparecchiatura del tipo macinadosatore elettronico per caff? ad uso professionale ove l?erogazione della quantit? desiderata di caff? in peso, ovvero la grammatura, ? fissa essendo preventivamente impostata calcolando il tempo corrispondente di macinatura;
- un?apparecchiatura del tipo macinadosatore elettronico per caff? ad uso professionale ove la grammatura ? misurata durante l?effettiva erogazione essendo il caff? direttamente pesato con il suo contenitore d?esercizio per il tramite di un dispositivo di pesatura integrato e connesso all?unit? logica di controllo al fine di interrompere automaticamente la macinatura al raggiungimento del peso preventivamente impostato;
- un sistema di controllo e taratura della dose erogata, per macinadosatori di caff? basati sull?impostazione del tempo di macinatura, che prevede il prelievo di una dose effettivamente macinata a guisa di campione per essere separatamente pesata al fine di apportare manualmente le modifiche al settaggio della macchina, per approssimazioni progressive, oppure inserire manualmente il peso rilevato in un circuito interposto di interfaccia che realizza il calcolo e la regolazione dell?unit? logica di controllo.
Inconvenienti
[0015] La maggior parte delle soluzioni sopra descritte intende superare la nota difficolt? che l?operatore professionale riscontra quotidianamente nell?ottenere dal macinadosatore l?esatta quantit? di caff? macinato; in generale, si ? rilevato che le soluzioni convenzionali basate sul prelievo e sul rilevamento del peso di una erogazione campione al fine di calcolare le correzioni da apportare al settaggio dell?apparecchiatura risultano lente, scomode ed anche imprecise essendo necessarie molteplici approssimazioni prima di ottenere il risultato desiderato. Nella pratica si ? riscontrato che una bilancia esterna di tipo comune comporta numerose operazioni manuali, con anche molteplici occasioni d?errore, e resta sostanzialmente indipendente rispetto al macinadosatore non essendo connessa all?unit? logica di controllo; in particolare le soluzioni pi? evolute, di cui ad esempio in D1, prevedono l?aggiunta di un complesso circuito elettronico di taratura che interagisce con la detta unit? logica fungendo da interfaccia con l?utente, il quale deve eseguire la pesata ed inserire i dati manualmente di modo tale che il detto circuito sia in grado di agire sull?unit? logica del macinadosatore.
[0016] Nelle soluzioni che pesano il prodotto durante l?erogazione, di cui ad esempio in D2, D3 e D4, si ? riscontrato un problema che ? intrinsecamente legato alle tolleranze dei dispositivi di pesatura e che rende tali soluzioni poco efficaci. In particolare, si ? notato che per misurare dinamicamente con precisione le variazioni in un peso di pochi grammi, generalmente compreso tra 7 e 7,5 grammi nel caso di una singola dose di caff? macinato, ? necessario un dispositivo di pesatura molto preciso e sensibile, ad esempio una cella di carico elettronica con estensimetri, che quindi ? inadatto alle poderose vibrazioni che il motore interno del macinadosatore trasmette all?intero corpo dell?apparecchiatura, rendendo poco affidabile il valore della pesata ed anche provocando starature al sistema.
[0017] Ulteriormente, si ? rilevato che le soluzioni di controllo della dose macinata che prevedono un contenitore pesante, ovvero dalla tara notevolmente maggiore rispetto al detto contenuto, ed anche con una conformazione asimmetrica e protrudente che va manipolata con attenzione ed ? quindi inadatta al rilevamento di pochi centesimi di grammo, di cui ad esempio in D5 dove viene pesata separatamente la coppa portafiltro su di un dispositivo ad isola di piccole dimensioni anche dotato di interfaccia elettronica; per un uso professionale, una tale soluzione risulta costosa, delicata, scomoda nell?utilizzo ed imprecisa nel risultato.
[0018] Dalle considerazioni sopra esposte, in particolare, non risultano note e sono ampiamente desiderabili per l?operatore professionale efficaci soluzioni di macinadosatori elettronici dotati di un dispositivo elettronico di pesatura atto a rilevare minime variazione di peso, da usare a motore spento, che ? connesso direttamente all?unit? logica di controllo senza circuiti elettronici di interfaccia, che agevola le operazioni manuali di prelievo e pesatura ed anche, particolarmente, esegua automaticamente i rilevamenti e le regolazioni, calcolando da solo la taratura dei settaggi; parimenti, non risulta noto ed anche ? ampiamente desiderabile per l?operatore professionale un procedimento operativo di taratura, del tipo semi-automatico, atto ad eseguire frequentemente e con elevata precisione la detta regolazione del tempo di macinatura al fine di ottenere esattamente la grammatura desiderata.
[0019] Tutto ci? considerato, ? ragionevole la necessit? delle imprese del settore d?individuare delle soluzioni innovative ed in grado di superare almeno i problemi poc?anzi rilevati.
Riassunto del trovato
[0020] Questi ed altri scopi, sono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un apparecchio macinadosatore elettronico (10a-d) per caff? dotato di un dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) a cella di carico (111) che consente il periodico controllo della dose di prodotto effettivamente macinato, in peso, ed automaticamente regola il tempo di macinatura; il trovato consente all?operatore professionale di ritarare frequentemente l?apparecchiatura al fine di ottenere con precisione la grammatura desiderata di prodotto erogato, in modo agevole e veloce, mediante un procedimento semi-automatico (20) di regolazione che comprende la macinatura-campione, la pesatura ed il conseguente settaggio automatico dell?unit? logica di controllo (102) dell?apparecchio macinadosatore (10a-d).
Scopi
[0021] In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, sono conseguiti diversi e ragguardevoli scopi.
[0022] Un primo scopo ? stato quello di realizzare un?apparecchiatura del tipo macinadosatore elettronico di caff? che anche ? dotato di un dispositivo di pesatura che consente all?operatore professionale di tarare frequentemente l?apparecchiatura, anche pi? volte all?ora, al fine di ottenere con elevata precisione la grammatura desiderata, in modo agevole e veloce, mediante un procedimento semi-automatico di macinatura-campione, pesatura e regolazione automatica del tempo di macinatura. Un tale vantaggio, in particolare, consente all?operatore professionale di mantenere costante il peso di ciascuna dose di caff? effettivamente macinato e parimenti la qualit? finale del caff? espresso servito al cliente, limitando cos? i condizionamenti causati dalle diverse variabili coinvolte quali, ad esempio, lo stato di conservazione dei chicchi, lo stato di manutenzione della macchina e le condizioni ambientali.
[0023] Un secondo scopo ? stato quello di richiedere all?operatore professionale un minor impegno fisico e di attenzione, essendo il trovato semplice da usare secondo un procedimento del tipo semiautomatico e sostanzialmente guidato in modo tale da limitare le operazioni eseguite dal detto operatore a poche attivit? manuali, riducendo anche le occasioni di errore umano, mentre l?apparecchiatura prevista dal trovato rileva automaticamente i campioni, guida l?operatore, esegue il calcolo di taratura ed anche agisce autonomamente sull?unit? logica di controllo regolando di conseguenza il tempo di macinatura.
[0024] Un terzo scopo ? stato quello di realizzare un sistema di regolazione versatile, dotando il macinadosatore di un dispositivo elettronico di pesatura che pu? alternativamente essere integrato nel corpo del macinadosatore oppure esterno, a guisa di piattino isolato, essendo comunque connesso all?unit? logica di controllo del macinadosatore di modo tale che essa rilevi automaticamente, a motore spento, il peso del prodotto gi? macinato ed anche esegua automaticamente la regolazione del tempo di macinatura; una tale soluzione ? quindi adatta sia per le apparecchiature nuove che per i macinadosatori elettronici gi? esistenti, purch? predisposti a connettere via cavo il dispositivo di pesatura all?unit? logica di controllo per intervenire direttamente sul programma di funzionamento del macinadosatore.
[0025] In conclusione, questi vantaggi, hanno il pregio non trascurabile, di conseguire un sistema di macinadosatore elettronico per uso professionale con anche un efficace procedimento periodico di taratura basato sul peso effettivamente rilevato, dall?uso migliorato, costruttivamente semplificato e con un buon contenuto tecnologico; il trovato, inoltre, ? economico ed ? producibile in elevate quantit? con i moderni procedimenti industriali.
[0026] Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione d?una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni allegati.
Contenuto dei disegni
Le Figure 1a-c, 2a-b, 3a-b, 4a-c rappresentano ortogonalmente di fronte e di lato, con sezioni di dettaglio, alternative configurazioni costruttive del macinadosatore elettronico oggetto del trovato, essendo dotato di un dispositivo elettronico di pesatura direttamente connesso all?unit? logica di controllo del macinadosatore; in particolare le figure 1a-c illustrano il macinadosatore con cella di carico contenuta in una sede totalmente integrata al di sopra dell?erogatore, le figure 2a-b illustrano il macinadosatore con cella di carico supportata da una sede di contenimento a guisa di staffa fissata lateralmente al corpo del macinadosatore, le figure 3a-b illustrano il macinadosatore con cella di carico integrata in una sede di contenimento esterna piana e isolata, le figure 4a-c illustrano una variante della precedente versione che anche integra nella detta sede di contenimento esterna un sistema RFID per il riconoscimento automatico della coppa portafiltro.
La Figura 5.1 rappresenta schematicamente il procedimento semiautomatico di regolazione previsto dal trovato secondo fasi operative consequenziali (Fasi A-G), la prima e l?ultima fase operativa (Fasi A e G) sono graficamente rappresentate con un bordo tratteggiato essendo eventualmente eseguite per preparazione e completamento; nel caso di pesata singola il procedimento viene eseguito una sola volta per ciascun ciclo di regolazione mentre nel caso di doppia pesata viene ripetuto dopo aver terminato la Fase E per una ulteriore volta dalla Fase B fino al termine.
La Figura 5.2 rappresenta in forma di grafico bidimensionale il tempo (T) di macinatura rispetto al peso (P) del prodotto erogato nell?unit? di tempo, in relazione alla particolare fase di avvio della macinatura in cui l?erogazione del prodotto non risulta immediatamente costante ma comporta un periodo iniziale di assestamento (Ti).
Le Figure 6a-c, 7a-c, 8a-b, 9a-c rappresentano schematicamente, di fronte e di lato, il procedimento semiautomatico di regolazione previsto dal trovato secondo le principali fasi operative, di cui alla Fig. 5.1; in particolare le figure 6a-c illustrano l?azzeramento della cella di carico (201), le figure 7a-c illustrano il posizionamento del recipiente di campionatura sulla forcella di supporto (202), le figure 8a-b illustrano la macinatura ? campione (203), le figure 9a-c illustrano la pesatura ? campione (204-5) con regolazione automatica.
Pratica esecuzione del trovato
[0027] La presente innovazione si riferisce ad un apparecchio macinadosatore per caff? in chicchi del tipo che integra frontalmente un sistema elettromeccanico di distribuzione controllata della dose di caff? macinato, denominato erogatore, con l?otturatore gestito direttamente dalla unit? logica di controllo. Pi? nel dettaglio, con anche riferimento alle figure (Figg. 1-4), il trovato propone un macinadosatore elettronico (10a-d, 100-4) dotato di un dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) direttamente connesso via cavo (112) alla detta unit? logica (102) al fine di consentire un frequente e preciso controllo della grammatura del caff? effettivamente macinato (121), regolando automaticamente il tempo impostato di macinatura secondo un procedimento semi-automatico di regolazione (20) (Figg.
5-9) del tipo a fasi operative (Fasi A-G) sequenziali.
[0028] In linea di principio, il trovato prevede un dispositivo di pesatura (110a-d) ad elevata precisione, del tipo bilancia elettronica a piatto orizzontale con cella di carico (111) del tipo a carico puntuale e convenzionalmente denominato single point load cell in lingua inglese, essendo atta a rilevare con precisione un peso compreso tra 0 e 20 grammi misurandone le variazioni al centesimo di grammo; la detta cella di carico (111) rende immediatamente disponibile all?unit? logica di controllo (102) il segnale di presenza - assenza di un carico, ai fini delle attivazioni automatiche, ed anche il valore esatto della pesata in centesimi di grammo, ai fini della conseguente regolazione, essendo la cella (111) direttamente controllata dalla medesima unit? logica (102). A titolo di esempio non limitataivo, ? adatta al trovato una cella del tipo commercializzato dalla societ? tedesca Siemens con il nome Siwarex R Load Cells ? Sp Series ? nella configurazione personalizzata per pesi inferiori a 0,1 Kg e rilevamenti al centesimo di grammo.
[0029] In una prima configurazione realizzativa (10a) si prevede un dispositivo elettronico di pesatura (110a) con la detta cella di carico (111) che ? alloggiata in una sede di contenimento (114) totalmente integrata al di sopra dell?erogatore (101) (Figg. 1a-c).
[0030] In una seconda configurazione realizzativa (10b) si prevede un dispositivo elettronico di pesatura (110b) con la detta cella di carico (111) che ? supportata da una sede di contenimento a guisa di staffa (115) fissata lateralmente al corpo del macinadosatore con viti (116) (Figg. 2a-b).
[0031] In una terza configurazione realizzativa (10c) si prevede un dispositivo elettronico di pesatura (110c) con la detta cella di carico (111) che ? integrata in una sede di contenimento esterna al corpo del macinadosatore, essendo piana e isolata a guisa di piattino connesso via cavo (112), ad una distanza tale da consentire un utilizzo agevole da parte dell?operatore posizionato frontalmente rispetto al detto macinadosatore (Figg. 3a-b).
[0032] Ulteriormente, si ? anche rilevata un?ampia diffusione delle diverse tecnologie utili al rilevamento automatico di oggetti o dispositivi, al fine di identificarli od anche per raccogliere svariate informazioni su di essi, in funzione dello specifico capo di applicazione; in particolare, ? diffusa la tecnologia di riconoscimento automatico basata sulla radio ? frequenza, altrimenti nota con l?acronimo inglese RFID o Radio Frequency Identification, che ? anche stata recentemente proposta nel settore industriale delle apparecchiature da bar.
[0033] Il trovato prevede una quarta configurazione realizzativa (10d) che sostanzialmente ? una variante della precedente terza configurazione (10c) ove in combinazione a detta cella di carico (110-1) ? anche previsto un dispositivo del tipo lettore RFID (130-2) per il riconoscimento automatico della coppa portafiltro (300-1), essendo vantaggiosamente integrati nella medesima sede di contenimento esterna (136) e connessi all?unit? logica (102) per il tramite del medesimo cavo di connessione (112) (Figg. 4a-c). Pi? nel dettaglio realizzativo, detta quarta configurazione (10d) risulta utile e vantaggiosa nei casi in cui ? congiuntamente prevista una soluzione di macinadosatore elettronico del tipo descritto in TV2014A000113 (Fiorenzato) che comprende un sistema RFID (130) di riconoscimento automatico della coppa portafiltro (300), ove un apparato emettitore (133-4) ? unito al manico (301) in modo tale da essere riconosciuto automaticamente da un apparato lettore RFID (131-2) posizionato al di sotto di esso, trasmettendo un segnale identificativo all?unit? logica di controllo (102); il trovato prevede vantaggiosamente di integrare gli elementi costituenti l?apparato lettore RFID, ovvero l?antenna RFID (131) e l?elettronica di controllo RFID (132) con relativo trasformatore, all?interno di una sede di contenimento ad isola esterna (136) assieme al dispositivo elettronico di pesatura (110d).
[0034] Tutte le preferenziali configurazioni realizzative (10a-d) sopra descritte consentono all?operatore professionale di controllare e regolare frequentemente l?erogazione, al fine di ottenere con un elevato grado di precisione la grammatura desiderata di caff? macinato, in modo agevole e veloce, mediante un procedimento semiautomatico (20) di regolazione che comprende la macinaturacampione, la pesatura ed il conseguente settaggio automatico dell?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore. A tal fine, in particolare, tutte le configurazioni realizzative del macinadosatore elettronico previsto dal trovato prevedono almeno:
- un dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) a cella di carico (111), del tipo denominato convenzionalmente single point, con piattino di pesatura (113) orizzontale;
- un?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10a-d) che anche controlla direttamente la detta cella di carico (110-1) e gestisce il procedimento semi-automatico di regolazione (20);
- mezzi di connessione diretta tra il detto dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) e la detta unit? logica di controllo (102), del tipo con cavo di connessione per il trasferimento di dati e per l?alimentazione elettrica;
- mezzi di interfaccia uomo - macchina che sono integrati nel corpo del macinadosatore al fine di guidare l?operatore nel procedimento semiautomatico di regolazione (20), essendo almeno comprensivi di un pannello di comando frontale con display del tipo tattile per rilasciare e/o inserire informazioni, almeno un pulsante luminoso di attivazione e di controllo di stato della fase operativa, un pulsante di avvio generale del detto procedimento, una spia luminosa di segnalazione dello stato generale del detto procedimento;
- un programma di gestione automatica del detto procedimento (20), caricato nell?unit? logica di controllo (102).
[0035] Pi? nel dettaglio in merito al procedimento semi-automatico di regolazione (20) di un macinadosatore elettronico per caff? (10a-d) realizzato come sopra descritto (Figg. 1a-4c), ai fini della precisione di taratura e per l?uso agevole in ambito professionale si sono ottenuti ottimi risultati con le seguenti Fasi e sottofasi operative (Fig. 5.1):
? Fase A) di settaggio: impostare sul macinadosatore (10, 103-4) la granulometria desiderata di macinatura ed il tipo di procedimento di regolazione ovvero se a singola pesata oppure a doppia pesata breve ? lunga, essendo tale fase eventualmente eseguita solo se detto settaggio non risulta pre-impostato oppure si intende modificarne i parametri;
? Fase B) di azzeramento della cella di carico: B1) posizionare il recipiente di campionatura vuoto sulla cella di carico al fine di calcolare la tara effettiva; B2) premere il pulsante di avvio generale; B3) la cella di carico si azzera automaticamente; B4) l?indicatore luminoso della cella di carico si accende avvisando che essa ? azzerata, ? operativa ed ? in corso il procedimento di regolazione;
? Fase C) di posizionamento recipiente vuoto: C1) spostare il recipiente di campionatura vuoto sulla forcella di supporto della coppa portafiltro al di sotto dell?erogatore; C2) sullo schermo un?icona lampeggiante avvisa che il sistema ? pronto per la macinatura campione ed ? in attesa di conferma;
? Fase D) di macinatura ? campione: D1) premere la detta icona per confermare l?avvio della macinatura campione; D2) il macinadosatore opera per il tempo prestabilito erogando il prodotto macinato all?interno del recipiente di campionatura; ? Fase E) di pesatura ? campione: E1) spostare sulla cella di carico il recipiente di campionatura gi? riempito; E2) la cella di carico rileva automaticamente il peso netto del prodotto macinato; E3) ripetere eventualmente dalla Fase B), solo se il procedimento di regolazione ? del tipo a doppia pesata con macinatura ? campione breve e lunga;
? Fase F) di regolazione automatica: F1) il macinadosatore automaticamente ri-calcola il tempo di macinatura in funzione del peso rilevato secondo l?algoritmo di regolazione pre-istallato; F2) sullo schermo un?icona avvisa che la detta regolazione ? avvenuta correttamente; F3) indicatore luminoso della cella di carico si spegne essendo terminato il procedimento di regolazione;
? Fase G) di rimozione recipiente: rimuovere il recipiente di campionatura dalla cella di carico pulendolo e conservandolo per le successive regolazioni, essendo tale fase eventualmente eseguita ai fini della corretta gestione delle attrezzature e per consentire la massima comodit? d?uso alle successive regolazioni, non essendo tuttavia indispensabile.
[0036] Il detto procedimento di regolazione (20) prevede di scegliere tra due tipi di pesata, ovvero tra un ciclo semplice a pesata singola oppure un ciclo ripetuto a doppia pesata, essendo tale alternativa determinante in merito alla sequenza delle fasi ed alla durata complessiva del detto procedimento ma anche determinante in merito alla precisione massima ottenibile nella regolazione automatica dell?esatta grammatura:
- un primo tipo ? a pesata singola, essendo la macinatura ? campione di cui alla detta Fase D di durata uguale o maggiore rispetto alla macinatura d?esercizio; preferibilmente, la detta pesata singola ? di durata pari al doppio in peso, cio? con un tempo di macinatura pari al tempo necessario per ottenere una quantit? di prodotto macinato doppia rispetto al peso voluto;
- un secondo tipo ? a doppia pesata, essendo la macinatura ? campione di cui alla detta Fase D eseguita due volte di cui la prima ? di durata breve, e cio? inferiore alla macinatura d?esercizio, e la seconda ? di lunga durata ovvero maggiore rispetto a tale macinatura d?esercizio; preferibilmente la prima ? di durata pari alla met? in peso, cio? con un tempo di macinatura pari al tempo necessario per ottenere una quantit? di prodotto macinato dimezzata rispetto al peso voluto, mentre la seconda ? di durata pari al doppio in peso, similmente a quanto previsto per la detta pesata singola.
[0037] In particolare si ? riscontrato che, immediatamente dopo l?avvio della macinatura (On), l?erogazione del prodotto macinato non risulta immediatamente costante ma necessita di un periodo iniziale di assestamento (Ti), il quale corrisponde all?erogazione iniziale di assestamento (Ei) di tipo non costante in cui non vi ? diretta proporzionalit? tra il tempo di funzionamento del motore, ovvero la durata della macinatura (T), ed il peso (P) del prodotto effettivamente macinato ed erogato nell?unit? di tempo. Tale periodo iniziale di assestamento (Ti) ? sensibilmente rilevante ai fini del detto procedimento di regolazione (20) ed ? di volta in volta diverso in funzione del tipo di motore, accessori e condizioni al contorno, tra cui le condizioni ambientali; ne consegue che ? necessario considerare questo periodo iniziale per consentire una regolazione pi? efficace della grammatura, raggiungendo la ricercata precisione nell?erogazione e per mantenere la qualit? del servizio pi? elevata possibile (Fig. 5.2).
[0038] A tal fine, nel calcolo della regolazione automatica di cui alla detta (Fase F), il ciclo a pesata singola prevede preferibilmente di compensare il detto periodo iniziale di assestamento (Ta) con una macinatura ? campione che ? di durata pari al doppio, in peso, rispetto alla macinatura d?esercizio, in modo tale da rendere sostanzialmente ininfluente l?erogazione di assestamento (Ea) rispetto alla macinatura totale, agendo prevalentemente sul tempo relativo all?erogazione costante (Ec). In alternativa a detta pesata singola e per raggiungere la massima precisione, il trovato prevede un ciclo a doppia pesata atto a rilevare con un buon grado di precisione il detto tempo di assestamento (Ta) per considerarlo nel calcolo della regolazione, di cui alla detta sotto-fase (F1), ed agire con maggiore efficacia sull?erogazione costante (Ec) (Fig. 5.2); pi? nel dettaglio, il primo rilevamento corrisponde ad una durata pari alla met?, in peso, rispetto alla macinatura d?esercizio, per essere confrontato con un secondo rilevamento di durata pari al doppio, in peso, in modo tale da stimare per sottrazione e proporzionalmente il detto periodo iniziale di assestamento (Ta) che rimane costante in entrambe le pesate. Tale doppia pesata prevede quindi, una volta eseguita la detta sotto-fase (E2) per la prima pesata, di ripetere il procedimento (20) dalla detta (Fase B) per la detta seconda pesata e fino al termine del procedimento (20) (Fig. 5.1).
[0039] Nell?unit? logica di controllo (102) di ciascun macinadosatore (10) ? installato un software, di tipo convenzionale, che ? programmato per consentire l?esecuzione del detto procedimento semi-automatico di regolazione (20) secondo le dette Fasi A-G, essendo particolarmente atto a pesare le dette macinature ? campione alternativamente nel ciclo a pesata singola oppure nel ciclo a doppia pesata e conseguentemente atto ad eseguire la detta regolazione automatica, o auto-taratura, secondo una logica di regolazione che preferibilmente considera il detto tempo iniziale di assestamento (Ta), compensandolo. L?unit? logica di controllo (102), per il tramite della detta cella di carico (110-1), pesa la macinatura ? campione traducendola nella durata corrispondente di macinatura espressa in centesimi di secondo, per poi modificare il settaggio della durata della macinatura d?esercizio con particolare riferimento alla parte costante dell?erogazione (Ec), al fine di ottenere effettivamente la grammatura impostata; si prevede che ogni modello di macinadosatore segua il proprio algoritmo di regolazione che dipende, a titolo di esempio, dalla potenza del motore e dalla velocit? di macinatura, con un proprio tempo iniziale di assestamento (Ta) (Fig. 5.2).
[0040] Considerato quanto sopra esposto ed a titolo di esempio non limitativo, ipotizzando una grammatura desiderata di 7,20 grammi esatti di caff? macinato per ciascun filtro da una singola tazzina, il procedimento (20) proposto dal trovato nel detto ciclo a pesata singola prevede una macinatura ? campione pari al doppio in peso, ovvero circa 14,40g, che il macinadosatore (10, 102, 110-1) rileva suddividendo proporzionalmente in centesimi di secondo il tempo totale impiegato, ad esempio 380 centesimi di secondo per ottenere 1440 centesimi di grammo macinati da un?apparecchiatura professionale da bar di formato standard con motore di media potenza, dal quale toglie l?erogazione di assestamento (Ea) stimata in circa 10 centesimi di secondo per 20 centesimi di grammo, ovvero con un? erogazione costante (Ec) pari a circa 370 centesimi di secondo per 1420 centesimi di grammo e quindi stimando un valore in unit? di tempo rispetto all?unit? di peso effettivo pari a 0,26 centesimi di secondo, di modo tale che la detta unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10) abbia un efficace parametro di riferimento per regolare il tempo desiderato di macinatura, modificando automaticamente i parametri di settaggio.
[0041] Ulteriormente, sempre a titolo di esempio non limitativo, al fine di calcolare con maggiore precisione tale periodo iniziale di assestamento (Ta) ? previsto un ciclo del tipo a pesata doppia in cui la prima macinatura ? campione corrisponde preferibilmente a met? peso, ovvero circa 3,60g, essendo quindi l?erogazione di assestamento (Ea) particolarmente rilevate rispetto al peso totale ovvero 5,5 % circa, ed una seconda macinatura ? campione di circa 14,40g nella quale l?erogazione di assestamento ? poco rilevante ovvero 1,4%,
[0042] Le principali fasi operative (Fasi B-E) del detto procedimento semiautomatico di regolazione (20) sono illustrate schematicamente nelle figure (Figg. 6a-9d); in particolare si prevedono operazioni eseguite dall?operatore, in modo agevole e guidato, che sono integrate ad operazioni eseguite automaticamente dall?apparecchiatura (10, 102, 110-1) come di seguito descritto:
? azzeramento della cella di carico (201) (Figg. 6a-c), in cui l?operatore posiziona il recipiente di campionatura (120) vuoto sul dispositivo di pesatura (110) al fine di rilevarne la tara effettiva, preme il pulsante di avvio generale (118) ed automaticamente si azzera la detta cella di carico e si accende l?indicatore luminoso (119) ad avvisare che il procedimento di regolazione (20) ? in corso;
? posizionamento del recipiente di campionatura sulla forcella di supporto (202) (Figg. 7a-c), in cui l?operatore colloca il detto recipiente di campionatura (120) vuoto sotto l?erogatore al fine di contenere la macinatura campione, automaticamente un?icona lampeggiante (108a) avvisa che il sistema ? in attesa;
? macinatura ? campione (203) (Figg. 8a-b), in cui l?operatore preme la detta icona (108a) confermando l?avvio della macinatura campione, che avviene secondo il tempo di macinatura prestabilito dal ciclo a singola pesata o a doppia pesata, dentro il detto recipiente di campionatura (120);
? pesatura ? campione (204-5) (Figg. 9a-c), in cui l?operatore sposta sul dispositivo di pesatura (110) il recipiente di campionatura (120) gi? riempito di modo tale che, automaticamente, il macinadosatore (10, 110) rileva il peso netto del prodotto macinato, ricalcola il tempo di macinatura secondo l?algoritmo di regolazione pre-istallato e conseguentemente resetta l?unit? logica di controllo, dopodich? sullo schermo un?icona (108b) avvisa che la regolazione ? avvenuta correttamente e l?indicatore luminoso (119) si spegne ad indicare che ? terminato il procedimento di regolazione.
[0043] Si ? infine riscontrato nella pratica che il detto macinadosatore elettronico (10a-d) per caff? ed il relativo procedimento semi-automatico di regolazione (20, 200-6) (Fasi A-G), consentono all?operatore professionale di eseguire frequentemente, in modo agevole e veloce, la taratura della macchina al fine di ottenere con precisione la grammatura desiderata di prodotto effettivamente erogato nonostante le molteplici variabili coinvolte, come sopra descritto.
Legenda
(10) macinadosatore elettronico per caff? dotato di un dispositivo elettronico di pesatura a cella di carico per il controllo periodico della grammatura e regolazione automatica del tempo di macinatura;
(100) corpo principale del macinadosatore;
(101) erogatore automatico;
(102) unit? logica di controllo del macinadosatore;
(103) display;
(104) schermo del tipo tattile a guisa di pannello frontale di comando; (105) contenitore a cono per chicchi di caff? torrefatto;
(106) forcella di supporto e posizionamento della coppa portafiltro; (107) beccuccio di erogazione;
(108a-b) simbolo relativo ad un comando od operazione, essendo: (108a) pulsante luminoso, (108b) segnale di avvenuta operazione; (110) dispositivo elettronico di pesatura, nelle varanti: (110a) con cella di carico contenuta in una sede totalmente integrata al di sopra dell?erogatore, (110b) con cella di carico supportata da una sede di contenimento a guisa di staffa fissata lateralmente al corpo del macinadosatore, (110c) con cella di carico integrata in una sede di contenimento esterna, piana e isolata, connessa via cavo al macinadosatore, (110d) come la precedente dove la sede di contenimento anche integra un sistema RFID per il riconoscimento automatico della coppa portafiltro;
(111) cella di carico;
(112) cavo di connessione e alimentazione;
(113) piattino di pesatura;
(114) sede di contenimento di tipo totalmente integrato;
(115) sede di contenimento a staffa laterale;
(116) vite di fissaggio;
(117) sede di contenimento ad isola esterna;
(118) pulsante di avvio procedimento;
(119) indicatore luminoso della cella di carico e di stato;
(120) recipiente di rilevamento per macinatura - campione;
(121) caff? macinato;
(130) sistema RFID per il riconoscimento automatico della coppa;
(131) antenna RFID;
(132) elettronica di controllo RFID con trasformatore;
(133) anello porta Tag RFID;
(134) Tag RFID;
(135) cavo di connessione e alimentazione cella e sistema RFID;
(136) sede di contenimento ad isola esterna, per la cella di carico ed un dispositivo lettore RFID;
(20) procedimento semi-automatico di regolazione, per il controllo periodico della grammatura e regolazione automatica del tempo esatto di macinatura, comprensivo delle seguenti Fasi: (200) eventuale Fase A di settaggio, (201) Fase B di azzeramento cella di carico, (202) Fase C di posizionamento recipiente di campionatura vuoto; (203) Fase D di macinatura ? campione, (204) Fase D di pesatura ? campione, (205) Fase E di regolazione automatica, (206) eventuale Fase F di rimozione del recipiente;
(300) coppa portafiltro;
(301) manico della coppa portafiltro;
(Ea) erogazione iniziale di assestamento;
(Ec) erogazione costante;
(On) avvio della macinatura;
(P) peso del prodotto macinato ed erogato nell?unit? di tempo, misurato in centesimi di grammo;
(T) durata della macinatura, misurata in centesimi di secondo;
(Ta) periodo iniziale di assestamento.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio macinadosatore elettronico (10a-d) per caff? atto al controllo periodico della grammatura con regolazione automatica del tempo impostato di macinatura, caratterizzato dal fatto che comprende: ? un dispositivo elettronico di pesatura (110a-d), con cella di carico (111) del tipo denominato convenzionalmente single point e con piattino di pesatura (113) orizzontale, direttamente connesso all?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10a-d); ? un?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10a-d) che anche gestisce direttamente la detta cella di carico (110-1) e controlla il procedimento di regolazione del tempo impostato di macinatura; ? mezzi di interfaccia uomo - macchina che sono integrati nel corpo del macinadosatore al fine di guidare l?operatore nel detto procedimento di regolazione, essendo almeno comprensivi di un pannello di comando frontale con display del tipo tattile per rilasciare e/o inserire informazioni, almeno un pulsante luminoso di attivazione e di controllo di stato della fase operativa, un pulsante di avvio generale del detto procedimento, una spia luminosa di segnalazione dello stato generale del detto procedimento; ? un programma di gestione automatica del detto procedimento di regolazione, caricato nell?unit? logica di controllo (102).
  2. 2. Apparecchio macinadosatore elettronico (10a-d) per caff? come dalla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che, comprende mezzi di connessione diretta tra il detto dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) e la detta unit? logica di controllo (102), del tipo con cavo di connessione per il trasferimento di dati e per l?alimentazione elettrica;
  3. 3. Apparecchio macinadosatore elettronico (10a) per caff? come dalle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo elettronico di pesatura (110a) prevede una cella di carico (111) che ? alloggiata in una sede di contenimento (114) totalmente integrata al di sopra dell?erogatore (101).
  4. 4. Apparecchio macinadosatore elettronico (10b) per caff? come dalle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo elettronico di pesatura (110b) prevede una cella di carico (111) che ? supportata da una sede di contenimento a guisa di staffa (115) fissata lateralmente al corpo del macinadosatore con viti (116)
  5. 5. Apparecchio macinadosatore elettronico (10c) per caff? come dalle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo elettronico di pesatura (110c) prevede una cella di carico (111) che ? integrata in una sede di contenimento esterna al corpo del macinadosatore, essendo piana e isolata a guisa di piattino connesso via cavo (112), ad una distanza tale da consentire un utilizzo agevole da parte dell?operatore posizionato frontalmente rispetto al corpo del macinadosatore.
  6. 6. Apparecchio macinadosatore elettronico (10d) per caff? come dalle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo elettronico di pesatura (110d) prevede, in combinazione alla detta cella di carico (111), anche un dispositivo del tipo lettore RFID (130-2) atto almeno al riconoscimento automatico della coppa portafiltro (300-1), essendo vantaggiosamente integrati nella medesima sede di contenimento esterna (136) e connessi all?unit? logica di controllo (102) per il tramite del medesimo cavo di connessione (112).
  7. 7. Procedimento semi-automatico di regolazione (20) della dose effettivamente erogata agendo sulla durata della macinatura, in un apparecchio macinadosatore elettronico predisposto a tale scopo, essendo il detto procedimento (20) del tipo periodico e comprensivo di macinatura-campione, pesatura e conseguente settaggio dell?unit? logica di controllo dell?apparecchio macinadosatore, detto procedimento (20) caratterizzato dal fatto che si riferisce ad un apparecchio macinadosatore elettronico (10a-d) per caff? che comprende: ? un dispositivo elettronico di pesatura (110a-d), con cella di carico (111) del tipo denominato convenzionalmente single point e con piattino di pesatura (113) orizzontale, direttamente connesso all?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10a-d); ? un?unit? logica di controllo (102) del macinadosatore (10a-d) che anche controlla direttamente la detta cella di carico (110-1) e gestisce il procedimento semi-automatico di regolazione (20); ? mezzi di connessione diretta tra il detto dispositivo elettronico di pesatura (110a-d) e la detta unit? logica di controllo (102), del tipo con cavo di connessione per il trasferimento di dati e per l?alimentazione elettrica; ? mezzi di interfaccia uomo - macchina che sono integrati nel corpo del macinadosatore al fine di guidare l?operatore nel procedimento semi-automatico di regolazione (20), essendo almeno comprensivi di un pannello di comando frontale con display del tipo tattile per rilasciare e/o inserire informazioni, almeno un pulsante luminoso di attivazione e di controllo di stato della fase operativa, un pulsante di avvio generale del detto procedimento, una spia luminosa di segnalazione dello stato generale del detto procedimento; ? un programma di gestione automatica del detto procedimento (20), caricato nell?unit? logica di controllo (102); e dove la detta macinatura-campione avviene a motore spento; e dove la detta pesatura ? preceduta dal rilevamento della tara del recipiente di rilevamento (120) vuoto; e dove la detta pesatura ? eseguita per il tramite di rilevamento diretto del peso netto da parte dell?unit? logica di controllo (102); e dove la conseguente regolazione del tempo esatto di macinatura avviene automaticamente mediante la detta unit? logica di controllo (102); e dove sono sequenzialmente previste le seguenti Fasi operative (Fasi A ? G): ? Fase A) di settaggio: impostare sul macinadosatore (10, 103-4) la granulometria desiderata di macinatura ed il tipo di procedimento di regolazione ovvero se a singola pesata oppure a doppia pesata breve ? lunga, essendo tale fase eventualmente eseguita solo se detto settaggio non risulta pre-impostato oppure si intende modificarne i parametri; ? Fase B) di azzeramento della cella di carico: B1) posizionare il recipiente di campionatura vuoto sulla cella di carico al fine di calcolare la tara effettiva; B2) premere il pulsante di avvio generale; B3) la cella di carico si azzera automaticamente; B4) l?indicatore luminoso della cella di carico si accende avvisando che essa ? azzerata, ? operativa ed ? in corso il procedimento di regolazione; ? Fase C) di posizionamento recipiente vuoto: C1) spostare il recipiente di campionatura vuoto sulla forcella di supporto della coppa portafiltro al di sotto dell?erogatore; C2) sullo schermo un?icona lampeggiante avvisa che il sistema ? pronto per la macinatura campione ed ? in attesa di conferma; ? Fase D) di macinatura ? campione: D1) premere la detta icona per confermare l?avvio della macinatura campione; D2) il macinadosatore opera per il tempo prestabilito erogando il prodotto macinato all?interno del recipiente di campionatura; ? Fase E) di pesatura ? campione: E1) spostare sulla cella di carico il recipiente di campionatura gi? riempito; E2) la cella di carico rileva automaticamente il peso netto del prodotto macinato; E3) ripetere eventualmente dalla Fase B), solo se il procedimento di regolazione ? del tipo a doppia pesata con macinatura ? campione breve e lunga; ? Fase F) di regolazione automatica: F1) il macinadosatore automaticamente ri-calcola il tempo di macinatura in funzione del peso rilevato secondo l?algoritmo di regolazione pre-istallato; F2) sullo schermo un?icona avvisa che la detta regolazione ? avvenuta correttamente; F3) indicatore luminoso della cella di carico si spegne essendo terminato il procedimento di regolazione; ? Fase G) di rimozione recipiente: rimuovere il recipiente di campionatura dalla cella di carico pulendolo e conservandolo per le successive regolazioni, essendo tale fase eventualmente eseguita ai fini della corretta gestione delle attrezzature e per consentire la massima comodit? d?uso alle successive regolazioni, non essendo tuttavia indispensabile.
  8. 8. Procedimento semi-automatico di regolazione (20) come dalla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che si prevede di scegliere tra due tipi di pesata: ? un primo tipo ? a pesata singola, essendo la macinatura ? campione di cui alla detta Fase D di durata uguale o maggiore rispetto alla macinatura d?esercizio; preferibilmente, la detta pesata singola ? di durata pari al doppio in peso, cio? con un tempo di macinatura pari al tempo necessario per ottenere una quantit? di prodotto macinato doppia rispetto al peso voluto; ? un secondo tipo ? a doppia pesata, essendo la macinatura ? campione di cui alla detta Fase D eseguita due volte di cui la prima ? di durata breve, e cio? inferiore alla macinatura d?esercizio, e la seconda ? di lunga durata ovvero maggiore rispetto a tale macinatura d?esercizio; preferibilmente la prima ? di durata pari alla met? in peso, cio? con un tempo di macinatura pari al tempo necessario per ottenere una quantit? di prodotto macinato dimezzata rispetto al peso voluto, mentre la seconda ? di durata pari al doppio in peso, similmente a quanto previsto per la detta pesata singola.
  9. 9. Procedimento semi-automatico di regolazione (20) come dalla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che le dette fasi operative (Fasi B-E) prevedono operazioni eseguite dall?operatore, in modo guidato, che particolarmente sono integrate ad operazioni eseguite automaticamente dal detto apparecchio (10, 102, 110-1) come di seguito descritto: ? azzeramento della cella di carico (201), in cui l?operatore posiziona il recipiente di campionatura (120) vuoto sul dispositivo di pesatura (110) al fine di rilevarne la tara effettiva, preme il pulsante di avvio generale (118) ed automaticamente si azzera la detta cella di carico e si accende l?indicatore luminoso (119) ad avvisare che il procedimento di regolazione (20) ? in corso; ? posizionamento del recipiente di campionatura sulla forcella di supporto (202), in cui l?operatore colloca il detto recipiente di campionatura (120) vuoto sotto l?erogatore al fine di contenere la macinatura campione, automaticamente un?icona lampeggiante (108a) avvisa che il sistema ? in attesa; ? macinatura ? campione (203), in cui l?operatore preme la detta icona (108a) confermando l?avvio della macinatura campione, che avviene secondo il tempo di macinatura prestabilito dal ciclo a singola pesata o a doppia pesata, dentro il detto recipiente di campionatura (120); ? pesatura ? campione (204-5), in cui l?operatore sposta sul dispositivo di pesatura (110) il recipiente di campionatura (120) gi? riempito di modo tale che, automaticamente, il macinadosatore (10, 110) rileva il peso netto del prodotto macinato, ricalcola il tempo di macinatura secondo l?algoritmo di regolazione pre-istallato e conseguentemente resetta l?unit? logica di controllo, dopodich? sullo schermo un?icona (108b) avvisa che la regolazione ? avvenuta correttamente e l?indicatore luminoso (119) si spegne ad indicare che ? terminato il procedimento di regolazione.
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