IT202100005867A1 - “sistema di regolazione della macinatura, con retroazione combinata” - Google Patents

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Manuel Oddera
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Fiorenzato M C Srl
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Description

SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA MACINATURA, CON
RETROAZIONE COMBINATA
[0001] Il presente trovato ha per oggetto un sistema di regolazione della macinatura, con retroazione combinata, per macinadosatori di caff? abbinati a macchine da caff? espresso.
Campo d?applicazione
[0002] L'innovazione trova applicazione nel settore industriale delle apparecchiature professionali per la preparazione di caff? espresso. Particolarmente, si descrive un innovativo sistema combinato di controllo e regolazione, in macinatura ed in estrazione, il quale prevede molteplici apparecchiature interagenti quali un macchina da caff? abbinata e connessa ad un macinadosatore di caff? e ad un particolare dispositivo di pesatura, di modo tale da modificare automaticamente nel detto macinadosatore la granulometria, in base al risultato d'estrazione ottenuto in tazza, ed anche tale da modificare automaticamente in esso i tempi di macinatura in base alla grammatura della dose erogata e cio? all'effettivo valore in peso del caff? in polvere appena macinato.
[0003] Recentemente, i costruttori di macchine da caff? espresso per uso professionale da bar hanno manifestato la necessit? di automatizzare le dette macchine e gli abbinati apparecchi macinadosatori di caff? in chicchi. Tale necessit? ? dovuta a motivi d'innovazione tecnologia, maggiore comodit? d'uso e per garantire la massima qualit? in tutti i caff? serviti in tazza, secondo una ricetta prestabilita e con uniformit? d'estrazione. Infatti, si ? sperimentalmente rilevato che per servire sempre un caff? espresso ottimale ? necessario mantenere costanti i parametri variabili che influenzano la detta ricetta. Quindi, partendo dalla macinatura dei chicchi, si ? cercato di realizzare apparecchiature in grado di mantenere costanti le dosi in qualsivoglia condizione d'esercizio, sia in macinatura che in estrazione. Contestualmente, i costruttori di macchine da caff? hanno cercato di realizzare apparecchiature in grado si dare istruzioni e/o regolare direttamente un macinadosatore al fine di ottenere erogazioni di polvere di caff? macinato aventi una granulometria ed una grammatura o dose ottimali, in funzione di detta ricetta ed in funzione di taluni parametri fissi in estrazione ed in macinatura, come di seguito esposto nel dettaglio.
[0004] Oggigiorno le macchine da caff? del tipo professionale da bar dispongono di molteplici soluzioni evolute per mantenere costanti e controllate le condizioni d'estrazione interne, come ad esempio il controllo del flusso d'acqua e/o vapore, la pressione, la temperatura ed altri parametri secondari; in buona sostanza, quindi, il controllo delle variabili in fase di estrazione ? ritenuto soddisfacente. Invece, si ? riscontrato che la qualit? della macinatura ? generalmente inadeguata ai fini d'un servizio ottimale; in particolare, essa ? scostante essendo soggetta a molteplici variabili non controllate in modo automatico. Tra queste, ad esempio, vi ? la qualit? di caff? utilizzato e le variabili ambientali che lo condizionano, come la temperatura e l'umidit?, oppure il tipo e l'usura delle macine o lo stato di manutenzione dell'apparecchio; in particolare, ai fini d'una ottimale estrazione finale, si ? riscontrato che le variabili maggiormente condizionanti sono la granulometria, che deriva dalla distanza impostata tra le macine, e la grammatura effettiva e cio? il valore in peso della dose erogata di polvere macinata che deve, poi, essere traferita al gruppo d'infusione. Generalmente, un operatore modifica a mano e per approssimazioni la detta granulometria, dopo aver riscontrato che la densit? e/o il gusto del caff? servito in tazza ? insoddisfacente, compensando cos? eventuali dosi macinate aventi una grammatura effettiva non conforme alla grammatura desiderata che ? prevista dalla ricetta adottata. Sul peso nominale della polvere macinata, infatti, si basa il dimensionamento della quantit? prefissata d'acqua calda da immettere in fase d'infusione, per una corretta estrazione in tazza.
[0005] Quindi, ai fini d'un servizio ottimale, si ? reso necessario un sistema evoluto di apparecchi interconnessi ed in grado di auto -regolarsi, comprensivo almeno d'una macchina da caff? abbinato ad un apparecchio macinadosatore elettronico a granulometria modificabile, con anche mezzi per rendere quest'ultimo in grado di mantenere costanti le dosi erogate, qualsiasi siano le condizioni di esercizio e/o le particolari esigenze di estrazione della macchina da caff?. In particolare, ? desiderabile un sistema ove l'apparecchio macinadosatore, in modo completamente automatico ovvero senza alcun intervento di regolazione manuale da parte dell'operatore, sia in grado di mantenere costante almeno la grammatura, e cio? il valore in peso della dose erogata, ed anche sia in grado di recepire alcune modifiche richieste in estrazione dalla macchina da caff?. Tra queste, ad esempio, si ricorda la variazione della granulometria, altrimenti denominata finezza di macinatura, che ? resa necessaria a seguito d'una concentrazione in tazza ritenuta non ottimale.
[0006] Si ? poi rilevato che ad ogni modifica della distanza tra le macine, la quale ? eseguita di frequente per variare la detta granulometria ed ottimizzare cos? l'estrazione finale, non fa seguito una corrispondente variazione alla durata d'azionamento del motore, altrimenti detta calibrazione del tempo di macinatura, essendo prefissata e modificabile dall'operatore. Ne consegue che la grammatura della dose effettivamente erogata dal macinadosatore dopo una variazione di granulometria si discosta significativamente da quella prevista come dose ottimale di riferimento.
[0007] Tutto ci? considerato, nell'attivit? professionale d'un barista, si ? reso necessario disporre di mezzi evoluti per variare automaticamente la detta granulometria, su richiesta della macchina da caff?, ed altri mezzi ad essi combinati per mantenere costante la grammatura della dose erogata anche a seguito di questa variazione e/o di altre condizioni d'esercizio, a guisa d'un sistema integrato di regolazione con calibrazione automatica ed istantanea della dose. Il presente trovato, in particolare, si riferisce ad apparecchi distinti per la macinatura e per la preparazione del caff? espresso, che non sono predisposti a tali fini essendo privi di regolazione automatica; il sistema di regolazione proposto, infatti, ? adatto per macinadosatori e macchine da caff? gi? esistenti e/o in uso, rendendoli integrati ed evoluti tecnologicamente, con maggiore efficienza e comodit? d'uso.
[0008] Pi? nel dettaglio tecnico dei vari apparecchi compresi nel sistema di regolazione proposto, oggigiorno, sono ampiamente note e diffuse le macchine per la preparazione del caff? espresso di tipo professionale, denominate convenzionalmente macchine da caff? da bar. Per l'estrazione del caff? in tazza esse utilizzano particolari coppe portafiltro, rimovibili ad innesto, generalmente composte da un manico orizzontale connesso ortogonalmente ad un recipiente cilindrico con filtro interno ed alette esterne d'aggancio; esso deve essere preventivamente riempito con la polvere di caff? ottenuta dalla macinatura istantanea dei chicchi torrefatti o grani. Questa macinatura, in particolare, ? ottenuta per il tramite d?una specifica macchina denominata apparecchio macinadosatore o convenzionalmente macinadosatore, che ? atta a macinare il caff? in chicchi ed anche erogarlo e dosarlo con precisione. Infatti, la detta coppa portafiltro deve essere riempita con l?esatta quantit? di polvere di caff? in funzione del numero di dosi da erogare, della qualit? prevista e delle esigenze di estrazione. Oggigiorno, nell?uso professionale, si prevedono dosi singole oppure doppie di modo tale da preparare simultaneamente nella medesima macchina una oppure due tazzine di caff? espresso.
[0009] In un apparecchio macinadosatore da bar, i chicchi di caff? provengono per caduta da un contenitore a cono disposto al di sopra del corpo principale della macchina, ove sono alloggiate le macine e il motore; essi sono quindi macinati in modo tale che la polvere, ridotta in microgranuli, sia erogata e raccolta correttamente all?interno della detta coppa portafiltro. In ambito professionale sono utilizzati apparecchi macinadosatori del tipo convenzionale oppure automatico, dove i primi hanno un interruttore a leva del tipo a saracinesca che lascia sostanzialmente all?utilizzatore il controllo di quanto e come macinare il caff?, mentre i secondi sono interamente gestiti da mezzi elettronici e/o sensori che automaticamente controllano l?erogazione al raggiungimento d?una tal soglia o durata.
[0010] Sono anche noti apparecchi macinadosatori tecnologicamente pi? evoluti che integrano particolari sistemi di pesatura, con celle di carico elettroniche e programmi specifici, per mantenere costante la grammatura della dose erogata. Essi prevedono, generalmente, una logica di funzionamento denominata a priorit? di peso, ove si pesa direttamente durante la macinatura la polvere di caff? erogata all'interno d'una coppa portafiltro opportunamente sostenuta, di modo tale da bloccare il motore quando il peso rilevato raggiunge un valore pre-impostato, corrispondente alla grammatura desiderata. In alternativa, sono note le soluzioni con logica di funzionamento a priorit? di tempi ove si pesa la dose ad erogazione conclusa, a motore spento, e se ? necessario si modifica di conseguenza la durata pre-impostata d'azionamento del motore. In buona sostanza, con questa soluzione si prevede di allungare o ridurre il tempo di macinatura di modo tale che, a partire dall'erogazione successiva al rilevamento del peso, la dose effettivamente erogata sia pi? prossima al valore in peso impostato come dose ottimale. A tal fine, sono note soluzioni convenzionali a calibrazione manuale, oppure soluzioni integrate in grado di eseguire questi rilevamenti e queste modifiche in modo semi ? automatico od anche totalmente automatico, come di seguito esposto.
[0011] Le soluzioni note con sistemi integrati o semi ? integrati di pesatura eseguono una regolazione continua dei valori impostati nell'apparecchio al fine di mantenere costante la dose erogata, altrimenti denominata taratura o calibrazione. Esse, sostanzialmente, dal punto di vista tecnologico evolvono una procedura gi? ben nota agli operatori di questo settore, i quali avevano la consuetudine di controllare saltuariamente la grammatura effettivamente erogata utilizzando una bilancia di precisione esterna, sulla quale trasferivano la polvere di caff? macinato corrispondente ad una dose oppure a due dosi appena erogate. In buona sostanza, l'operatore rilevava manualmente il peso di detta dose, ovvero la relativa grammatura, ed eseguiva di conseguenza calcoli approssimativi per determinare di quanto allungare o ridurre il detto tempo di macinatura preimpostato. Si chiarisce, quindi, che il trovato propone un innovativo sistema di regolazione che prevede un particolare dispositivo di pesatura esterno che consente di rendere automatica ed istantanea la calibrazione dei tempi di macinatura in un qualsivoglia apparecchio macinadosatore del tipo a controllo elettronico con priorit? di tempi, ove i detti tempi di macinatura sono pre ? impostati e modificabili, secondo i vari scopi di seguito esposti.
[0012] In particolare, oggi sono molto diffusi ed apprezzati dai baristi i detti macinadosatori a priorit? di tempi; in essi, tuttavia, ? ben nota la difficolt? di regolare con precisione il tempo prefissato di macinatura al fine di ottenere l?esatta quantit? desiderata di caff? effettivamente macinato ed erogato. Si ? sperimentalmente rilevato, infatti, che la grammatura della dose di volta in volta ottenuta non risulta costante a parit? di tempo impostato, essendo variabile in funzione di molteplici fattori quali, ad esempio, la granulometria prescelta, il tipo di caff? utilizzato, l?usura della macchina, le mutevoli condizioni ambientali tra cui l?umidit? e la temperatura. Il presente trovato intende superare queste limitazioni, riferendosi proprio ai suddetti apparecchi macinadosatori del tipo elettronico ove il tempo di macinatura ? impostato con il settaggio iniziale, e dove la dose effettivamente erogata risulta di volta in volta leggermente maggiore o minore rispetto al peso voluto, in funzione dei suddetti parametri.
[0013] Nella maggior parte dei casi, oggigiorno, per compensare tali variazioni un operatore professionale interviene periodicamente sul settaggio dell?apparecchio, modificando manualmente per approssimazioni progressive la durata della detta macinatura d?esercizio al fine di ottenere l?esatto peso di caff? macinato ed erogato. Tale operazione periodica di regolazione, altrimenti denominata taratura della dose o calibrazione, ? generalmente eseguita per il tramite d'una bilancia da banco di adeguata precisione, incontrando tuttavia molteplici difficolt? e svantaggi quando tale operazione deve essere eseguita durante la pratica professionale quotidiana. In particolare, tale operazione di controllo e calibrazione del macinadosatore ? poco adatta quando la preparazione del caff? espresso avviene con frequenze elevate e/o dove ? richiesta la massima qualit? di estrazione e di servizio, con costanza e ripetibilit?.
[0014] In linea di principio, infatti, le soluzioni convenzionali per eseguire la detta calibrazione si basano sul controllo periodico del peso della dose effettivamente erogata, con la successiva regolazione del detto tempo prefissato di macinatura eseguendo una modifica nel settaggio del macinadosatore. Particolarmente, il sistema pi? semplice e diffuso in ambito professionale prevede che l'operatore esegua manualmente la pesatura del prodotto macinato, a guisa d'una campionatura periodica di controllo, utilizzando una bilancia elettronica di sufficiente precisione. Dal punto di vista operativo, si posiziona sul piano di rilevamento della detta bilancia un recipiente atto a contenere una dose singola o doppia appena erogata, di modo tale da valutarne il peso e l'eventuale scostamento dal suo valore nominale, ovvero il peso ottimale desiderato. Conseguentemente, l'operatore modifica il settaggio del macinadosatore incrementando o riducendo la durata della macinatura, e cio? il tempo prefissato nella sua unit? logica di controllo, basandosi su d'un ricalcolo proporzionale oppure intuitivo, per approssimazioni successive.
[0015] Tra i mezzi di pesatura in uso, dal punto di vista costruttivo, sono diffusi gli apparecchi del tipo a piattaforma con piano di rilevamento orizzontale, altrimenti denominati bilance digitali o elettroniche, i quali integrano almeno una cella di carico elettronica connessa ad una piastra rigida disposta orizzontalmente in corrispondenza del piano di rilevamento, ed anche integrano una scheda elettronica di controllo con unit? logica per la gestione della detta cella ed i valori da essa rilevati. Generalmente, tali dispositivi di pesatura sono dotati d'un pannello di controllo con display per visualizzare i valori rilevati, e pulsanti di tipo elettromeccanico od a sfioramento per attivare e/o settare l'apparecchio. Questo pannello pu? essere integrato, come accade nelle bilance digitali da banco, oppure remoto come accade in talune applicazioni industriali. Ai fini del trovato, si ? rilevato che tali mezzi di pesatura a piattaforma non soddisfano le necessit? combinate di pesare il corpo del macinadosatore, sostenere in appoggio la coppa portafiltro nella posizione corretta, rilevare il valore in peso della dose erogata senza pesare la detta coppa, rendere disponibili i dati rilevati ad una macchina da caff? esterna che regola di conseguenza il suddetto macinadosatore.
[0016] I maggiori produttori di macinadosatori hanno proposto soluzioni atte ad agevolare e/o eliminare queste complesse operazioni di calibrazione, anche integrando nell'apparecchio un dispositivo di pesatura. Talune soluzioni prevedono che il detto dispositivo sia una bilancia strutturalmente integrata nel corpo dell'apparecchio, di modo tale da avere sempre a disposizione un comodo piano di rilevamento. Altre soluzioni, pi? evolute, propongono nuovi apparecchi macinadosatori ad elevata complessit? costruttiva e spesso costosi, i quali integrano strutturalmente e funzionalmente un moderno dispositivo di pesatura di tipo elettronico che ? direttamente connesso all'unit? logica di controllo dell'apparecchio di modo tale da modificarne il settaggio in funzione dei valori di peso rilevati, a guisa d'una taratura di tipo automatico o semi-automatico.
[0017] Sono noti, infatti, gli apparecchi dotati d'un dispositivo di pesatura integrato o semi-integrato che rileva progressivamente il peso del prodotto macinato durante l'erogazione, a motore attivo. Tali soluzioni, in buona sostanza, rilevano il peso del prodotto con il suo contenitore d?esercizio, contestualmente all?erogazione, di modo tale da interrompere la macinatura al raggiungimento del peso prestabilito. Generalmente, in tali casi, il dispositivo di pesatura ? del tipo bilancia a piatto orizzontale su cui appoggiare un recipiente od una coppa portafiltro, di cui ad esempio in US6783089 , oppure ? del tipo con leva a braccio laterale, di cui ad esempio in US5386944 . In linea generale, si ? riscontrato che tali soluzioni di rilevamento del peso in tempo reale possono risultare poco affidabili per l'estrema sensibilit? del sensore di rilevamento rispetto alle potenti vibrazioni del motore e/o per la tara del contenitore che ? notevolmente maggiore rispetto al peso del contenuto e/o per gli urti della coppa portafiltro, la quale deve essere continuamente posizionata, pesata e rimossa con la possibilit? di starare il detto sensore. Ulteriormente, nei sistemi di rilevamento in tempo reale vi ? una piccola quantit? di polvere macinata che viene comunque erogata dopo lo spegnimento automatico del motore, essendo tale quota variabile e difficilmente prevedibile nella calibrazione dell'apparecchio.
[0018] Sono anche noti i macinadosatori dotati d'un dispositivo elettronico per il dosaggio e la visualizzazione della quantit? esatta di caff? macinato ed erogato in una coppa portafiltro, essendo integrati e/o accoppiati frontalmente al corpo del macinadosatore a guisa di isola, di modo tale da supportare e pesare la coppa portafiltro, comprendendo un display remoto per visualizzare il valore in peso rilevato. Ad esso pu? essere abbinata una particolare coppa portafiltro atta a comunicare con il dispositivo stesso, essendo dotata di pulsanti con interfaccia digitale per l?utente come ad esempio in EP2694216 . Tali soluzioni d'interfaccia operativamente agevolano l'operatore nelle attivit? manuali di macinatura e controllo, ma non risolvono i problemi sopra esposti.
[0019] Sono poi noti e diffusi i macinadosatori che calcolano il peso della dose desiderata come funzione della durata d'azionamento del motore o tempo di macinatura. In tali apparecchi, al fine di tarare ovvero calibrare il detto tempo per ottenere la dose desiderata, vi sono metodi di campionatura manuale ove l'operatore utilizza una bilancia esterna per misurare il peso effettivo della dose erogata e ricalcola conseguentemente, in modo proporzionale ed approssimativo, il tempo di macinatura. Sono anche note soluzioni d'ausilio a tale calibrazione, di cui ad esempio US5462236 , ove l?operatore, per il tramite d'un circuito elettronico di taratura interfacciato con l?unit? logica di controllo del macinadosatore inserisce manualmente il peso della dose effettivamente macinata al fine di correggerne il settaggio, oppure in EP3097831 ove tale calibrazione avviene in modo semi ? automatico. In tutti questi casi, ? comunque necessario interrompere il servizio ordinario per eseguire rilevamenti di controllo ed inserire manualmente dati o istruzioni nell'unit? logica di controllo dell'apparecchio.
[0020] Si ? per? rilevato che le soluzioni convenzionali e note presentano taluni problemi. Ad esempio, le soluzioni manuali basate sul prelievo e sul rilevamento del peso di una o pi? erogazioni ? campione, al fine di calcolare le correzioni da apportare al settaggio dell?apparecchiatura, risultano lente, scomode ed anche imprecise essendo necessarie molteplici approssimazioni prima di ottenere il risultato desiderato. In particolare, si ? riscontrato nella pratica che l'uso d'una bilancia esterna per calibrare l'apparecchio comporta frequenti interruzioni e molteplici occasioni d?errore; infatti, ? noto che tali operazioni manuali di taratura dei parametri impostati nel macinadosatore in funzione della dose effettivamente erogata, essendo propedeutiche ad una corretta preparazione del caff? espresso, prevedono operazioni separate e aggiuntive che rallentano l?esercizio professionale ordinario e distraggono l?operatore.
[0021] In linea generale, si ? riscontrato che le soluzioni convenzionali di calibrazione manuale eseguite con una comune bilancia da banco, non sono adatte per i moderni apparecchi macinadosatori ove la dose erogata ? di pochi grammi, generalmente compresa tra 6,5 grammi e 14 grammi, specificatamente per la preparazione di caff? espresso mediante coppe portafiltro da una tazzina o due tazzine. Queste soluzioni manuali di calibrazione con bilancia, invece, sono maggiormente adatte per calibrare apparecchi macinadosatori pi? economici e meno precisi, come gli apparecchi da drogheria, essendo utilizzati per macinare in un sacchetto od un recipiente una quantit? di caff? molto pi? grande, generalmente compresa tra un ettogrammo ed un kilogrammo.
[0022] Si ? anche rilevato che gli apparecchi macinadosatori pi? evoluti, in gradi di auto-calibrarsi, comportano un investimento che non ? sempre giustificato dal punto di vista economico e/o implicano la sostituzione d'un macinadosatore eventualmente gi? in uso, il quale ? spesso un apparecchio elettromeccanico a controllo elettronico di elevata qualit? e affidabilit?, ancora perfettamente valido e funzionante, ma privo di mezzi propri di calibrazione della dose.
[0023] In merito, invece, alle suddette soluzioni che integrano un sistema di pesatura atto a rilevare progressivamente il peso del prodotto macinato durante l?erogazione, in tempo reale e con il motore in azione, si sono riscontrati alcuni problemi. Ad esempio, si ? notato che per misurare dinamicamente e con precisione le variazioni di peso nelle erogazioni di minime quantit? di prodotto ? necessario un dispositivo molto preciso e sensibile, ad esempio una cella di carico elettronica con estensimetri al decimo di grammo. Tuttavia, si ? riscontrato che un tale dispositivo ad elevata sensibilit? ? inadatto se usato durante la macinatura, ovvero con le poderose vibrazioni che il motore interno dell?apparecchio macinadosatore trasmette all?intero corpo della macchina, ai suoi componenti ed anche al banco d'appoggio, rendendo talvolta poco affidabile il singolo valore rilevato e/o starando progressivamente l'intero sistema di rilevamento. Inoltre, vi ? il problema dato dal continuo appoggio e rimozione, sul mezzo elettronico di rilevamento, d?una convenzionale coppa portafiltro per macchine da caff?, la quale ? di peso elevato e pu? provocare urti accidentali e starature al dispositivo di pesatura, ottenendo rilevamenti imprecisi e/o anomali.
[0024] Inoltre, si ? riscontrato che le soluzioni note e convenzionali ove un dispositivo di pesatura ? incorporato nel macinadosatore e rileva in tempo reale il peso della dose erogata, durante la macinatura, non prevedono una efficace calibrazione automatica e non eseguono alcuna elaborazione dei valori rilevati ai fini della taratura dei parametri operativi; il detto dispositivo di rilevamento ? invece utilizzato a guisa di finecorsa e cio? fungendo sostanzialmente da interruttore che al raggiungimento del peso preimpostato toglie l?alimentazione al motore per arrestare di conseguenza la macinatura. Queste soluzioni sono spesso imprecise poich? rimane una sensibile quantit? di polvere macinata che viene erogata per inerzia anche dopo lo spegnimento, al raggiungimento del peso preimpostato.
[0025] Oggigiorno, sono anche note apparecchiature multifunzione atte a preparare contestualmente molteplici tipi di bevande a base di caff?, di cui ad esempio in EP3555577 ove una macchina da caff? del tipo completamente automatico, convenzionalmente nota come macchina super ? automatica, comprende al suo interno uno o pi? dispositivi per macinare caff? strutturalmente integrati ed anche integra corrispettivi mezzi automatici di pesatura che misurano la polvere macinata nel contenitore che ? poi direttamente trasferito al sistema d'infusione della macchina, ove essa ? prima pressata in modo automatico ed uniforme, e quindi estratta con l'ausilio condizionando la durata e la qualit? dell'estrazione. A tal fine, si integra un dispositivo di controllo comune di tutte le apparecchiature integrate, il quale esegue automaticamente tutte le operazioni necessarie ad ottenere la bevanda selezionata. Nel previsto metodo di funzionamento, per ogni tipologia di bevanda sono inizialmente impostati un grado di finezza ed un tempo di macinatura, i quali valori corrispondono rispettivamente ad un tempo di infusione desiderato e ad un peso desiderato della dose macinata, essendo essi misurati e confrontati con valori desiderati di riferimento.
[0026] Una tale soluzione completamente automatica presenta sicuri vantaggi in comodit? d'uso e rapidit? d'erogazione, tuttavia ha scopi diversi dal trovato e si riferisce ad un differente campo d'applicazione come ? quello dei distributori automatici ove non ? previsto alcun intervento dell'operatore nella preparazione della bevanda e nel settaggio dei parametri di macinatura, pressatura ed estrazione. Nel settore delle caffetterie e bar specializzati nella preparazione di caff? espresso tradizionale, invece, ? richiesto il contributo professionale di un barista esperto per offrire un servizio personalizzato e garantire al cliente la massima qualit? in degustazione. In tali casi, sono preferite le macchine da caff? espresso del tipo semi ? automatico da bar, anche regolabili dall'operatore nei parametri fondamentali come la temperatura, la pressione e la portata, le quali macchine sono abbinate a un apparecchio macinadosatore anch'esso regolabile e gestito separatamente.
[0027] E' ampiamente noto, ad esempio, che nella fase finale d'infusione d'un caff? espresso sono determinanti non solo i parametri impostati in infusione, nella macchina da caff?, ma anche i parametri utilizzati in macinatura, come il tipo di macine montate nell'apparecchio macinadosatore, la reciproca distanza, la durata d'azionamento del motore ed anche la pressatura manuale del caff? macinato che l'operatore esegue nella coppa portafiltro, secondo un modo personale d'operare. Essa, infatti, ? la medesima coppa che poi egli traferisce alla macchina da caff? per l'infusione e l'estrazione finale in tazza. Si ? notato che, generalmente, un barista segue una propria ricetta e/o procedura nella preparazione, in tutte le sue fasi dalla macinatura all'estrazione, utilizzando apparecchiature specifiche che sono tra loro scorporate e che devono essere regolate di continuo per garantire la detta ricetta personalizzata; si ritiene, a tal fine, che non ? ottimizzato il sistema di regolazione di tali apparecchiature tra loro scorporate.
[0028] Ad esempio, sono note soluzioni evolute di macinadosatori del tipo a controllo elettronico con tempi prefissati e modificabili, che sono in grado di calibrare automaticamente la grammatura della dose erogata per il tramite d'una cella di carico particolarmente integrata nella struttura del macinadosatore stesso; si vedano, ad esempio, EP3167782 o EP3560399 . Essi propongono un procedimento di taratura continua e automatica della dose ove, al termine dell?erogazione, la detta cella di carico rileva il peso della dose effettivamente erogata per ricalcolare di conseguenza la durata corretta di macinatura. La detta cella di carico ? integrata nella base dell'apparecchio di modo tale da rilevarne progressivamente il calo di peso, dopo l'erogazione. Il procedimento proposto ? eseguito continuativamente per cicli durante l?esercizio ordinario e senza interruzioni, adattando i tempi di macinatura di modo tale da avvicinarsi il pi? possibile alla grammatura desiderata.
[0029] Pi? nel dettaglio di EP3167782 , dopo una fase preliminare d?impostazione delle grammature desiderate e dei tempi di macinatura provvisori, il procedimento prevede cicli automatici di taratura reiterati di continuo, ciascuno dei quali con tre fasi sequenziali: una prima fase di controllo automatico dell?erogazione con rilevamenti progressivi del peso, una seconda fase di elaborazione automatica per determinare i tempi di macinatura corretti, una conseguente terza fase di regolazione automatica dell?apparecchio. L'apparecchio descritto non integra uno specifico mezzo d'appoggio e/o d'aggancio per una convenzionale coppa portafiltro usata nei bar in abbinamento ad una macchina da caff?, essendo adatto per contenitori di grandi dimensioni appoggiati sul banco o, comunque, utilizzando mezzi d'aggancio esterni. In EP3560399 invece, si descrive un metodo di auto -calibrazione istantanea della grammatura per un macinadosatore che integra strutturalmente un proprio mezzo di pesatura ed anche un mezzo di regolazione della granulometria, con microinterruttore d?avvertenza. Il metodo prevede: una prima impostazione della dose ottimale con tempi di macinatura provvisori; una seconda impostazione dei campi di tolleranza e di attendibilit? delle dosi erogate, ai fini del ricalcolo; poi il controllo automatico del peso d?ogni dose effettivamente erogata; il ricalcolo automatico dei tempi di macinatura con diverse logiche di calcolo; taratura automatica dell?apparecchio secondo i tempi ricalcolati.
[0030] Queste soluzioni integrate di regolazione della macinatura, tuttavia, non soddifano gli scopi previsti dal presente trovato essendo limitate alla calibrazione della dose ed essendo specifiche per apparecchi evoluti, comprensivi d'un proprio mezzo di pesatura.
Tali apparecchi evoluti, inoltre, comportano un consistente invenstimento economico per l'acquisto ed anche comportano un'eventuale sostituzione di apparecchi gi? in uso, i quali sono spesso perfettamente funzionanti dal punto di vista meccanico e della macinatura, ancorch? privi d'una moderna cella di carico con programmi di regolazione specifici. In particolare, le dette soluzioni evolute non integrano mezzi per regolare auomaticamente la granulometria e nemmeno prevedono di combinare entrambe le dette regolazioni, grammatura e granulometria, in funzione del risultato d'estrazione finale in tazza ad opera d'una tradizionale macchina da caff? espresso del tipo semi ? automatico per caffetterie o bar.
[0031] Per tutti i suddetti motivi, in questo settore professionale si ? reso necessario un sistema ottimizzato di regolazione per apparecchi scorporati, del tipo maggiormente utilizzato e diffuso nelle caffetterie e nei bar. Particolarmente, si chiarisce che il presente trovato ? per un apparecchio macinadosatore ove il tempo di macinatura ? prefissato e modificabile, privo d'un mezzo proprio di pesatura, e dove anche la distanza tra le macine ? regolabile. Si propone, quindi, un vantaggioso sistema di regolazione automatica e combinata della grammatura e della granulometria, di modo tale da ottenere sempre in fase d'estrazione una dose macinata ed una granulometria conformi alla ricetta prevista, evitando all'operatore continui adattamente ai relativi parametri.
Stato dell?arte
[0032] Al fine di determinare lo stato dell'arte relativo alla soluzione proposta ? stata effettuata una verifica convenzionale, interrogando archivi pubblici, che ha portato all'individuazione di alcune anteriorit?, tra cui:
D1) EP3057475
D2) EP3560395
D3) EP3162256
D4) EP3662794
[0033] D1 descrive una macchina da caff? dotata d'un rilevatore volumetrico del flusso d'acqua in infusione ed anche dotata d'un mezzo di pesatura che ? integrato nella macchina al di sotto del gruppo d'infusione per rilevare prima la dose di caff? macinato, direttamente con la coppa portafiltro, ed poi atto a pesare il caff? estratto in tazza, al fine di confrontare I valori in peso rilevati con valori di riferimento e qunidi regolare di conseguenza, in modo automatico, il flusso d'acqua emesso a pressione costante per ottenere l'estrazione desiserata.
[0034] D2 propone un metodo per regolare la granulometria in un apparecchio macinadosatore, in funzione della qualit? dell'estrazione finale ottenuta in tazza, con una macchina da caff? dotata di mezzi per il rilevamento automatico di un'immagine, del tipo telecamera digitale CMOS integrata nella detta macchina in modo tale da rilevare e confrontare la conformazione del filo di schiuma che percola in tazza, o coda, rispetto ad immagini di riferimento. Tali rilevamenti sono poi elaborati in modo tale da guidare un operatore nelle operazioni di aggiustamento della granulometria.
[0035] D3 descrive una macchina da caff? comprensiva d'una cella di carico posta sotto la mensola d'appoggio della tazza, per misurare progressivamente l'incremento di peso in fase d'estrazione; la macchina ? anche connessa ad un macinadosatore dotato d'una cella di carico integrata sul supporto della coppa portafiltro, per misurare direttamente il peso delle coppa e della dose di caff? macinato in essa erogata. I valori in peso rilevati dal macinadosatore sono inviati alla macchina da caff? che calcola di conseguenza, sulla base d'un rapporto d'estrazione selezionato dall'operatore, il volume dell'acqua d'infusione adatto per ottenere l'estrazione desiderata; la cella di carico integrata nella macchina blocca l'immissione dell'acqua d'infusione al raggiungimento di tale volume.
[0036] D4 propone un metodo di controllo per un macinadosatore automatico di caff? dotato d'un mezzo di pesatura della dose erogata che ? integrato frontalmente al di sotto dell'erogatore per pesare direttamente una coppa portafiltro in fase di riempimento. L'unit? logica di controllo del macinadosatore ? connessa in modo wireless ad una macchina da caff? dotata d'un mezzo per misurare la portata dell'acqua d'infusione, di modo tale da ricevere i valori di flusso da essa rilevati e poi provvedere, in autonomia, a regolare la distanza tra le macine. Ulteriormente, la medesima unit? logica di controllo del macinadosatore riceve dal proprio mezzo di pesatura i valori in peso delle dosi erogate, di modo tale da provvedere in autonomia al controllo della durata d'azionamento del motore.
Inconvenienti
[0037] Le soluzione note sopra descritte non soddisfano pienamente le necessit? che un operatore incontra nella preparazione di caff? espresso, essendo oggigiorno richiesto in ambito professionale un efficace controllo automatico di molteplici variabili, sia in estrazione che in macinatura, anche utilizzando apparecchi macinadosatori e macchine da caff? scorporati tra loro, non completamente automatici, del tipo maggiormente noto e diffuso.
[0038] In linea generale, si ? riscontrato che tutte le soluzioni di regolazione automatica della macinatura basate sul rilevamento diretto del peso d'un contenitore con la dose di caff? macinato ed erogato, possono essere poco affidabili per l'estrema sensibilit? del sensore di rilevamento rispetto alle potenti vibrazioni del motore e/o agli urti del contenitore stesso. Particolarmente, un tale problema pu? accadere utilizzando contenitori di tara elevata come una tradizionale coppa portafiltro in metallo per caff? espresso, essendo essa continuamente posizionata sul detto sensore, pesata e rimossa con la possibilit? di starature o perdita progressiva dei riferimenti. Inoltre, si ritiene che le soluzioni note ove il macinadosatore incorpora ed integra mezzi propri di pesatura atti a rilevare in tempo reale il peso della polvere erogata durante la macinatura, sono talvolta poco affidabili, anche per una quantit? di polvere macinata che viene comunque erogata dopo lo spegnimento automatico del motore, essendo tale quota variabile e difficilmente prevedibile nella calibrazione dell'apparecchio.
[0039] Le soluzioni note di regolazione della macinatura che si basano su rilevamenti in fase di estrazione, come D1, D2 o D3, non soddisfano pienamente gli scopi del trovato poich? non considerano in modo automatico e combinato la granulometria e la grammatura della dose macinata, essendo queste le principali variabili di macinatura coinvolte nel risultato finale d'estrazione in tazza. Pi? nel dettaglio, le macchine da caff? con un rilevatore volumetrico del flusso d'acqua in infusione ed un mezzo di pesatura, di cui in D1 e D3, intendono regolare ed ottimizzare i parametri d'infusione ma non prevedono di regolare di conseguenza il peso della dose effettivamente macinata e la granulometria; D1 utilizza il medesimo dispositivo di pesatura prima e dopo l'infusione, mentre in D3 si rileva il peso della coppa portafiltro con la polvere macinata mediante un secondo dispositivo di pesatura che ? integrato nel macinadosatore. Entrambe i casi non soddisfano gli scopi previsti dal presente trovato e si riferiscono ad apparecchi che gi? integrano mezzi di pesatura; inoltre presentano il suddetto problema del rilevamento diretto d'una coppa portafiltro.
[0040] D2, invece, non considera il peso della dose macinata ed ? finalizzato solo alla regolazione della granulometria; a tal fine, non si basa su caratteristiche fisiche effettivamente rilevate, come la portata d'acqua in infusione, ma su una valutazione qualitativa di immagini.
[0041] Le soluzioni note pi? evolute atte a regolare automaticamente la granulometria ed anche la grammatura, come ad esempio D4, non sono adatte al trovato prevedendo l'uso d'un macinadosatore a controllo del peso che gi? comprende un proprio mezzo di pesatura. Particolarmente, si ? notato che nella soluzione proposta il macinadosatore ? il controllore principale dell'intero sistema di regolazione automatica della macinatura, ricevendo ed elaborando in autonomia le informazioni ricevute dalla macchina, sul flusso dell'acqua di infusione, e le proprie informazioni sul peso delle dosi erogate. Questa soluzione non ? quindi adatta nel caso in cui un operatore intende interfacciarsi solo con la macchina da caffe per gestire sia l'estrazione che la macinatura, gestendo i parametri degli apparecchi coinvolti per il tramite d'un solo display compreso nella macchina da caff?. Ulteriormente, in D4 si rileva direttamente la coppa portafiltro con la polvere erogata; un tale dispositivo di pesatura diretta pu? essere poco affidabile ed obbliga l'operatore a prestare molta attenzione nell'appoggio del contenitore, per i motivi gi? esposti, con maggiori difficolt? se l'operatore utilizza una coppa portafiltro tradizionale in metallo con rapidit? d'esecuzione, come accade talvolta nei bar.
[0042] Si ? poi rilevato che la suddetta soluzione evoluta D4 si riferisce a macinadosatori complessi e costosi, regolabili automaticamente, con mezzi propri di pesatura specificatamente compresi a tale scopo, ma non sono applicabili alle apparecchiature pi? diffuse ed economiche ove i suddetti parametri variabili sono impostati come valori prefissati e sono modificabili solo manualmente dall'operatore. In tal caso, per realizzare un sistema automatico di regolazione come previsto dal presente trovato, si ? quindi obbligati a sostenere un consistente investimento economico in nuovi apparecchi pi? evoluti.
[0043] Si ? poi rilevato che le soluzioni note pi? evolute di macchine da caff? dotate di mezzi per il rilevamento del flusso d'acqua, in estrazione, sono poco versatili e possono interagire solo con apparecchi specificatamente progettati e strutturati per una regolazione automatica. In alternativa, per avere sempre un'estrazione corretta in abbinamento ai noti e diffusi macinadosatori elettronici ove la granulometria ed i tempi di macinatura sono prefissati, l'operatore deve ruotare manualmente la ghiera di variazione della granulometria ed anche deve modificare la durata della macinatura dopo una campionatura di controllo.
[0044] A tal fine, si ? sperimentalmente riscontrato che un apparecchio macinadosatore d'uso comune, eventualmente dotato di mezzi motorizzati per variare in modo automatico la granulometria su istruzione d'una macchina da caff?, non potrebbe comunque modificare in modo automatico i tempi prefissati di macinatura, essendo tale modifica comunque necessaria per i suddetti motivi di grammatura insoddisfacente a causa d'una diversa massa erogata. In buona sostanza, in un macinadosatore elettronico d'uso comune, non ? noto come adattare di continuo i tempi prefissati di macinatura e nemmeno ? noto come combinare una tale modifica ad una variazione automatica della granulometria.
[0045] E' quindi fondamentale dotare il sistema adottato di macinatura - estrazione d'un controllo automatico della grammatura che ? anche in grado di regolare automaticamente i tempi di macinatura in funzione delle molteplici variabili coinvolte, quali l'umidit?, la temperatura, l'usura delle macine o la tipologia di caff?; soprattutto, ? fondamentale che un tale controllo automatico della grammatura avvenga in funzione delle continue variazioni di granulometria richieste in estrazione.
[0046] Tutto ci? considerato, non ? noto ed ? desiderabile un sistema automatico di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria nella preparazione di caff? espresso con apparecchi d'uso comune da bar, di per s? non strutturati a tale scopo, ove la macchina da caff? e del tipo tradizionale semi ? automatico mentre il macinadosatore ? del tipo con tempi di macinatura prefissati e privo d'un proprio mezzo di pesatura.
Riassunto del trovato
[0047] Questi ed altri scopi, sono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un sistema combinato di controllo e regolazione (10) della macinatura, che comprende una macchina da caff? (100) direttamente connessa ad un macinadosatore di caff? (110, 200) e ad un dispositivo di pesatura (120, 300) ad essa abbinato, di modo tale da modificare automaticamente nel macinadosatore la granulometria, in base al risultato d'estrazione ottenuto in tazza, ed anche tale da modificare automaticamente in esso i tempi di macinatura in base ai rilevamenti delle dosi effettivamente erogate. Il detto dispositivo di pesatura (300) ? un accessorio esterno scorporato dall'apparecchio macinadosatore (200), che consente di calibrare automaticamente ed istantaneamente la grammatura delle dosi erogate per il tramite della macchina da caff? (100), che funge da master del sistema, la quale ha mezzi e programmi (104, 105, 130) per ricalcolare ed attuare automaticamente eventuali modifiche alla granulometria e/o ai tempi di macinatura prefissati, secondo una logica operativa di tipo retroattivo.
Scopi
[0048] In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, sono conseguiti diversi e ragguardevoli scopi.
[0049] Un primo scopo ? stato quello di realizzare un efficace sistema automatico di regolazione della macinatura, che consente di ottenere sempre un'estrazione ottimale nella preparazione di caff? espresso, utilizzando apparecchi d'uso comune. Pi? nel dettaglio, il trovato ? per un macinadosatore di caff? da bar del tipo elettromeccanico a controllo elettronico, che ha tempi di macinatura prefissati ed ? privo d'un proprio mezzo di pesatura delle dosi effettivamente erogate e di autonomi mezzi di regolazione; detto macinadosatore, essendo abbinato ad una tradizionale macchina da caff? da bar, del tipo semi ? automatico.
[0050] A tal fine, si rendono disponibili mezzi specifici di adattamento e controllo atti a connettere e integrare tra loro detti macinadosatore e macchina da caff?, essendo di per s? scorporati e non predisposti a tale scopo, di modo tale da consentirvi una continua regolazione sia della grammatura che della granulometria sulla base di rilevamenti effettuati in entrambi gli apparecchi. In buona sostanza, in tali apparecchi s'intende realizzare un vantaggioso sistema automatico a retroazione combinata. Si prevedono, quindi, particolari accessori e mezzi d'adattamento per integrare i suddetti apparecchi di modo tale da realizzare automaticamente il sistema di regolazione proposto, ove il detto macinadosatore ? direttamente connesso alla macchina da caff? ed ? accoppiato ad un particolare mezzo di pesatura esterno che a sua volta ? connesso alla medesima macchina da caff?, la quale funge cos? da controllore principale del sistema. Per consentire il raggiungimento d'un tale scopo si prevede un innovativo accessorio che rileva il peso effettivo di ciascuna dose erogata al termine della macinatura, in modo pi? sicuro ed efficace rispetto alle soluzioni note sopra citate, e poi invia alla detta macchina i valori rilevati.
[0051] Nel sistema oggetto del trovato le dette regolazioni in macinatura sono elaborate ed istruite in autonomia dalla macchina da caff?, che agisce quando la grammatura della dose erogata non ? ritenuta accettabile e/o quando rileva la necessit? di adeguare la detta granulometria per ottimizzare la qualit? dell'estrazione, adeguando di conseguenza i tempi di macinatura. Quindi, queste regolazioni sono calcolate ed attuate singolarmente o in modo combinato, secondo necessit?, dalla detta macchina. Come conseguenza, si ottiene sempre la grammatura desiderata in macinatura ed un'ottimale estrazione in tazza; il barista pu? cos? servire sempre un caff? espresso secondo la ricetta prevista, senza intervenire manualmente sulle regolazioni.
[0052] Un secondo scopo del trovato ? stato quello di rendere disponibile un sistema efficace di regolazione della macinatura, sulla base di rilevamenti eseguiti in modo interamente automatico, ove il barista riesce a controllare e regolare interamente un macinadosatore per il tramite della macchina da caff?, con un solo dispaly.
[0053] Un terzo scopo del trovato ? stato quello di rilevare il peso effettivo della dose con un mezzo di pesatura estremamente affidabile, che risolve tutti i noti problemi legati al rilevamento diretto d'una coppa portafiltro. Si prevede a tale scopo un dispositivo di pesatura che ? fisicamente scorporato dall'apparecchio macinadosatore a guisa d'un accessorio esterno estremamente versatile, sottile come una piastra d'appoggio e adatto a qualsivoglia apparecchio macinadosatore a controllo elettronico, anche gi? esistente e/o usato. Il dispositivo proposto ? in grado di pesare in autonomia l'apparecchio posizionato sul suo piano di rilevamento ed anche lo rende istantaneamente in grado di auto-calibrarsi, in funzione dei valori rilevati, per il tramite della macchina da caff? che conseguentemente ordina al macinadosatore di impostare i nuovi tempi di erogazione delle dosi. In buona sostanza, nel sistema di regolazione proposto, con un tale dispositivo di pesatura si pu? ottenere il medesimo effetto dei moderni macinadosatori pi? evoluti, complessi e costosi.
[0054] Pi? nel dettaglio, si rende disponibile un dispositivo di pesatura specificatamente configurato per gli apparecchi macinadosatori pi? diffusi, in abbinamento alle tradizionali macchine da bar per l?estrazione del caff? espresso, che quindi utilizzano coppe portafiltro per caff? espresso. Il dispositivo proposto comprende almeno una cella di carico ad elevata sensibilit? e stabilit? operativa, che rileva il calo di peso dell'apparecchio solo a motore fermo e senza la detta coppa portafiltro, che non insiste sulla detta cella poich? ? indipendente dal rilevamento essendo vantaggiosamente vincolata ad una forcella d'aggancio frontale che ? unita alla struttura di base del dispositivo, al di sotto della cella, a guisa d'una protrusione sagomata. Una tale soluzione consente al dispositivo di rilevare esattamente il detto calo di peso dell?apparecchio ed anche preserva la detta cella da urti e/o starature, per una maggiore affidabilit? dei rilevamenti e per una costante stabilit? d?erogazione.
[0055] Un quarto scopo del trovato ? stato quello di rendere disponibile un sistema evoluto di regolazione che solleva l'operatore dall'onere di regolare continuamente gli apparecchi, riducendo sensibilmente le occasioni di distrazione, affaticamento od errore umano. Si agevola quindi la pratica professionale quotidiana, rendendo questa attivit? adatta anche a personale poco esperto.
[0056] Un quinto scopo, conseguente ai precedenti, ? stato quello di eliminare le convenzionali interruzioni periodiche del servizio che sono necessarie per eseguire le dette modifiche ai tempi di macinatura e alla granulometria, in modo separato rispetto all?esercizio ordinario; inoltre, si eliminano i costi legati al tempo e/o alle campionature previsti da tali operazioni.
[0057] Ulteriormente, con il sistema di regolazione proposto, si garantisce un'erogazione continua di dosi singole e doppie aventi una grammatura ed una granulometria sempre prossime ai valori ottimali desiderati, evitando investimenti in nuovi apparecchi pi? evoluti che integrano sistemi propri di pesatura e calibrazione, con un considerevole risparmio economico e con un immediato rinnovamento tecnologico di apparecchi esistenti e/o usati, ancora validamente funzionanti, evitando inutili sprechi.
[0058] Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione della preferenziale configurazione realizzativa del trovato, con l'aiuto dei disegni allegati.
Contenuto dei disegni
La Figura 1 ? una rappresentazione schematica del sistema di regolazione proposto dal presente trovato, ove sono raffigurati ortogonalmente una macchina da caffe espresso, del tipo semi ? automatico da bar, abbinata ad un macinadosatore di caff? in chicchi, e con un dispositivo di pesatura specificatamente configurato per rilevare il calo di peso del detto macinadosatore al termine d'ogni sua erogazione; detti apparecchi, essendo strutturalmente indipendenti e scorporati tra loro. Il macinadosatore ? in appoggio sulla piastra di rilevamento, con il condotto d'erogazione della polvere macinata disposto frontalmente in corrispondenza d'una forcella che ? integrata alla base del dispositivo di pesatura per agganciare o appoggiare una coppa portafiltro in modo indipendente dal rilevamento del peso; la medesima coppa, nell'immagine, ? rappresentata in fase d'estrazione e cio? agganciata alla macchina da caff?. Al fine di agevolare la comprensione, il dispositivo di pesatura e il macinadosatore sono sezionati sul piano verticale di mezzeria, mentre il pannello di controllo ? rappresentato anche frontalmente. Sono schematicamente indicati, con frecce e linea tratteggiata, i mezzi di comunicazione bidirezionale tra la macchina da caff? ed il macinadosatore, ed anche quelli tra la medesima macchina ed il dispositivo di pesatura, per inviare e/o ricevere informazioni e/o comandi.
Pratica esecuzione del trovato
[0059] Con anche riferimento alla figura che rappresenta la preferenziale ma non esclusiva configurazione (Fig. 1), la presente innovazione si riferisce a un sistema di controllo e regolazione (10) della macinatura per un macinadosatore di caff? (200) del tipo a controllo elettronico con priorit? di tempi, con un particolare dispositivo di pesatura (300) ad esso abbinato, il quale ? configurato come un accessorio esterno e indipendente dal macinadosatore stesso, ove essi sono direttamente connessi (110, 120) ad una macchina da caff? (100) dotata di mezzi elettronici, sensori e programmi (104, 105, 130) per attuare nel macinadosatore (200), secondo necessit?, una regolazione ottimale della grammatura e dei detti tempi di macinatura. Il detto controllo e la detta regolazione sono attuati di continuo in modo completamente automatico ed istantaneo, senza un intervento manuale dell'operatore.
[0060] In buona sostanza, si propone un sistema (10) ove, al termine di ogni erogazione, un dispositivo di pesatura (300) rileva il calo di peso del macinadosatore (200), corrispondente alla dose di caff? (Ps, Pd) effettivamente macinata ed erogata, ed invia tali dati alla macchina da caff? (100) che li analizza e li elabora. Quindi, se i valori rilevati non sono all'interno d'un campo previsto di tolleranza, la detta macchina (100, 130) calcola i nuovi tempi di erogazione adatti per ottenere la grammatura ottimale desiderata nella dose singola o doppia, ed ordina al macinadosatore (200) di impostare i nuovi tempi nel proprio settaggio a guisa di valori prefissati e provvisori. Parimenti, la detta macchina (100, 104, 105) calcola anche i valori ottimali di granulometria e d? istruzioni al macinadosatore (200) su come variare le impostazioni presettate, ruotando automaticamente la ghiera a vite che determina la distanza tra le macine (202, 206, 207).
[0061] In tal modo, si propone un sistema (10) di regolazione integrato ove la macchina da caff? (100) controlla e d? istruzioni al macinadosatore (200) in merito a modifiche delle impostazioni d'esercizio, altrimenti denominate settaggio o setting in lingua inglese, per far s? che l'estrazione finale in tazza avvenga sempre in maniera ottimale e costante. Praticamente, essa (100) istruisce di continuo l'apparecchio macinadosatore (200) sul settaggio di macinatura che deve utilizzare fino a nuove istruzioni. Nella soluzione descritta il dispositivo di pesatura (300, 305) non comunica direttamente con il macinadosatore (200, 205), essendo scorporato e indipendente, ma interagisce con esso per il tramite della macchina da caff? (100, 105, 110, 120), comportandosi quindi a guisa d'un ausilio nel controllo.
[0062] Particolarmente, il sistema proposto (10) soddisfa la stretta correlazione che si verifica tra le variazioni di granulometria richieste in fase si estrazione e le variazioni dei tempi di macinatura, direttamente correlate alla grammatura della dose. Infatti, la macchina da caff? (100) deve primariamente istruire il macinadosatore (200) in merito alla granulometria da tenere in macinatura, di modo tale che esso regoli automaticamente la posizione delle macine al fine di ottenere della polvere macinata avente una granulometria tale da mantenere un'ottimale estrazione in tazza, secondo la ricetta adottata dall'operatore. Di conseguenza, essendo diversa la massa erogata a parit? di durata dell'azionamento del motore, ad ogni variazione della granulometria si rende necessaria anche una corrispondente variazione del tempo di macinatura al fine di mantenere costante il valore in peso della dose erogata, ovvero la grammatura ottimale secondo la detta ricetta. Quindi, contestualmente alla suddetta variazione di granulometria, la detta macchina da caff? (100) deve anche provvedere alla modifica dei tempi di macinatura, sia per la dose singola che doppia. Il trovato soddisfa queste necessit? combinate con una macchina da caff? (100, 105, 130) fungente da controllore principale, o master del sistema, la quale (100) ? connessa in modo bidirezionale (110) ad un macinadosatore (200, 205) del tipo elettronico, ove la granulometria ed i tempi di macinatura sono prefissati e modificabili, e che anche ? connessa (100) in modo bidirezionale (120) ad un particolare dispositivo di pesatura esterno (300, 305) che funge da controllore secondario finalizzato al rilevamento della grammatura effettiva (Ps, Pd).
[0063] Si rileva, in merito al dialogo tra gli apparecchi (100, 200, 300) del sistema (10), che la macchina da caff? (100) ? predisposta per operare con una miscela di caff? sia nella dose singola che nella dose doppia, quindi con dei parametri di estrazione definiti secondo ricetta, in relazione alle dosi di caff? che vengono erogate dal macinadosatore e quindi al loro valore in peso. La macchina (100), ai fini dell'elaborazione dei dati rilevati, in base alla prevalenza di tipologia nelle dosi estratte decider? se analizzare solamente l'estrazione della dose doppia o della dose singola, oppure entrambe. Si chiarisce che queste impostazioni sono determinate dalla macchina da caff? (100) e non dal macinadosatore (200), avendo la detta macchina (100) funzione di master che interroga e comanda il macinadosatore (200) e non viceversa, con l'ausilio del dispositivo di pesatura (300), secondo una logica gerarchica. Il macinadosatore (200) ha il compito di garantire regolarmente valori in peso corretti, per ciascuna dose erogata, ed attendere ordini dalla macchina da caff? (100, 110).
[0064] Si chiarisce, inoltre, che nel sistema proposto (10) le dosi ottimali singole (Ds) e doppie (Dd) sono intese come valore desiderato in peso del prodotto macinato, e cio? come grammatura ottimale di riferimento, e per questo sono un parametro fisso della ricetta d'estrazione, sia per la macchina da caff? (100) che per il macinadosatore (200) ad essa abbinato. A ciascuna di esse ? provvisoriamente abbinato un tempo di macinatura (Ts, Td), il quale pu? essere di volta in volta modificato in base ai suddetti rilevamenti (300, Ps, Pd). La granulometria, invece, ? un parametro che deve adattarsi di continuo in base alle esigenze rilevate in estrazione dalla macchina (104), oppure dal barista con prove d'assaggio.
[0065] Il macinadosatore (200) previsto dal sistema (10) ? quindi del tipo elettromeccanico a controllo elettronico ove i tempi di macinatura sono prefissati e modificabili nel settaggio, essendo altrimenti denominato macinadosatore istantaneo a priorit? di tempi. Questo apparecchio ? molto diffuso in ambito professionale nei bar, nelle caffetterie o nei ristoranti, e comprende almeno: un motore (201) direttamente connesso a due macine contrapposte (202), un condotto d'erogazione (203) frontale, un contenitore dei chicchi di caff? (204) posto nella parte superiore dell'apparecchio ed una scheda elettronica di comando (205) del motore ove sono settati i detti tempi di macinatura. Nella preferenziale ma non limitativa configurazione (Fig. 1), il macinadosatore (200) ? un apparecchio essenziale privo d'un proprio pannello di comando e senza una particolare scocca sagomata, come accade in un gruppo di macinatura a controllo remoto; vantaggiosamente, il suo controllo avviene per il tramite del pannello di comando (106) della macchina (100) e della sua scheda elettronica di gestione (105), essendo ad essi connesso con mezzi di comunicazione bidirezionali (110).
[0066] Si prevede che le variazioni di granulometria nel macinadosatore (200) avvengano per il tramite d'un piccolo motore elettrico (207), del tipo denominato passo ? passo, che ? applicato alla ghiera (206) che regola la distanza tra le macine (202), in luogo d'una convenzionale regolazione manuale. Dal punto di vista esecutivo la detta macchina da caff? (100, 105), fungendo da controllore principale dell'intero sistema (10), appena rileva la necessit? d'una minima variazione di granulometria a causa d'una durata inadeguata del flusso d'acqua in infusione (104), od eventuali altre evidenze in estrazione, invia un ordine di modifica alla scheda elettronica di comando del macinadosatore (205) la quale, a sua volta, invia tale istruzione al detto motore passo ? passo (207) che ? da essa gestito, il quale attua immediatamente l'aggiustamento necessario della distanza tra le macine (202) azionando un nuovo posizionamento della ghiera (206). Nel caso in cui il detto motore passo ? passo (207) sia applicato su di un apparecchio (200) esistente non predisposto al suo controllo, e/o non sia direttamente gestito dalla scheda di comando (205) del macinadosatore, esso pu? ricevere ordini direttamente dalla macchina da caff? (100) predisponendo una doppia connessione (110, 205, 107) alla medesima scheda elettronica della macchina (105).
[0067] Il detto motore passo ? passo (207) ? vantaggiosamente dotato d'un mezzo per garantire un riferimento posizionale univoco, del tipo trasduttore di posizione digitale altrimenti denominato encoder in lingua inglese. Questo dispositivo consente di controllare l'esatto posizionamento, verificando se la traslazione o la rotazione eseguita sia effettivamente arrivata dove ? stato previsto dalla macchina da caff? (100, 105), dopo aver effettuato il totale di impulsi richiesti. Un tale accorgimento consente di mantenere un riferimento assoluto per tutti gli spostamenti, altrimenti detto zero relativo, che nel sistema proposto (10, 200, 206) corrisponde alla distanza minima tra le macine (202), sotto la quale non ? possibile scendere senza andare in battuta. Si ? sperimentalmente riscontrato nelle soluzioni motorizzate di tipo convenzionale, prive di encoder, che il detto riferimento assoluto pu? perdersi o stararsi con facilit?, particolarmente dopo lo spegnimento dell'apparecchio, con il risultato di regolazioni scorrette della distanza tra le macine.
[0068] Il principale parametro analizzato dalla macchina da caff? (100) al fine di dare al macinadosatore (200) il corretto ordine d'aggiustamento della granulometria (206, 207) ? la quantit? d'acqua, misurata in millilitri al secondo, che la pompa interna alla detta macchina eroga, durante l'estrazione, verso la coppa portafiltro (401, 402) contenente il caff? macinato. Questo parametro ? fisso, secondo la ricetta adottata dall'operatore, ed ? strettamente dipendente dalla detta granulometria della polvere macinata. Si integra, quindi, nella macchina (100) un sensore di flusso (104) direttamente connesso alla scheda elettronica (105) che gestisce la macchina e dell'intero sistema (10), di modo tale da controllare di continuo questo parametro. Inoltre, in ragione dei motivi sopra esposti, il sistema proposto (10) prevede ogni variazione automatica di granulometria (206, 207), automaticamente eseguita sulla base dei rilevamenti di flusso (104) e del correlato tempo d'infusione, sia immediatamente seguita da un adattamento dei tempi di macinatura prefissati (205, Ts, Td), di modo tale da ottenere l'esatta grammatura della dose desiderata (Ds, Dd), sia per la dose singola (Ds, Ts) che doppia (Dd, Td).
[0069] E' quindi necessario integrare nel sistema (10) un dispositivo di pesatura (300) che consente alla macchina da caff? (100, 105) di attuare questo adattamento in modo automatico ed istantaneo, agendo come un controllore secondario per la calibrazione del macinadosatore, in ausilio alla medesima macchina e coordinato ad essa. Si prevede che tutte le modifiche delle impostazioni nel settaggio nel macinadosatore (200, 205), sia per regolare la granulometria (206, 207) che calibrare il tempo di macinatura (201, 205), avvengano su ordine della macchina da caff? (100, 105), la quale genera internamente i nuovi valori di granulometria da adottare (206, 207) ed anche s'avvale del detto dispositivo di pesatura (300) per elaborare i nuovi tempi di macinatura da adottare (205, Ts, Td). In buona sostanza, si configura un sistema (10, 100, 200, 300) di tipo gerarchico ed integrato ove la macchina da caff? (100, 105) ? il controllore principale o master in lingua inglese, il dispositivo di pesatura (300, 304, 305) ? un controllore ausiliario per il master, il macinadosatore (200) ? l'apparecchio controllato, altrimenti detto slave in lingua inglese, nel quale sono modificabili le impostazioni d'esercizio su ordine diretto del detto master.
[0070] Pi? nel dettaglio tecnico, si prevede una macchina per estrarre caff? espresso (100) del tipo semi - automatico da bar, ad elevata potenza d'estrazione, ove frontalmente s'innesta con aggancio a vite (102) almeno una coppa portafiltro (401, 402) di tipo convenzionale, generalmente in metallo e dotata d'un manico orizzontale per una comoda manipolazione. La detta coppa ? nelle due versioni standardizzate, per dose singola (401) o doppia (402), essendo la medesima coppa che prima deve essere riempita nel macinadosatore con una dose esatta di polvere macinata, singola o doppia, e poi nella detta macchina (100) subisce un'adeguata estrazione per immissione, a pressioni e modalit? controllate, d'una precisa quantit? d'acqua calda, secondo una ricetta adottata. La scelta della dose e della bocca (102) ove erogare l'acqua d'estrazione, in corrispondenza della coppa agganciata (401, 402), avviene per il tramite d'un pannello di comando (101) frontale con almeno i pulsanti d'avvio per l'estrazione singola o doppia. Al di sotto della detta coppa, in corrispondenza del beccuccio d'uscita del caff? estratto, vi ? una mensola d'appoggio (103) per le tazzine.
[0071] In particolare, la detta macchina da caff? (100) integra almeno un sensore di flusso (104) del tipo flussimetro, od un equivalente mezzo di rilevamento e regolazione dell'acqua calda immessa nella detta coppa portafiltro (401, 402) per l'estrazione in tazza ove, essendo prefissata la quantit? d'acqua immessa, dal tempo impiegato nell'immissione si deduce se la granulometria della polvere macinata ? corretta o necessit? di adattamento (205, 206, 207). Il detto flussimetro (104) o mezzo equivalente, quindi, trasferisce all'unit? logica della scheda elettronica di gestione (105), interna alla macchina (100), almeno i dati rilevati di flusso e/o tempo impiegato, per poi attivare, se necessario, le dette variazioni di granulometria (205, 207) quando il tempo impiegato dal detto flusso non ? all'interno d'un campo di tolleranza prefissato.
[0072] I dati relativi ai valori in peso del caff? macinato, di volta in volta rilevati dal detto dispositivo di pesatura (300), sono invece trasmessi dalla scheda elettronica di gestione della cella di carico (304, 305) alla scheda elettronica di gestione della macchina da caff? (100, 105), la quale provvede immediatamente a controllarli ed analizzarli, verificando se i valori in peso delle dosi effettivamente erogate (Ps, Pd) sono soddisfacenti sulla base dei valori ottimali (Ds, Dd) impostati. Questa impostazione avviene con il settaggio iniziale del sistema (10), preferenzialmente per il tramite del pannello di comando della macchina (105, 106) (Fig. 1); esso ?, ad esempio, un display (106) del tipo interattivo o touch ? screen, che consente all'operatore di visualizzare i diversi dati e/o le informazioni sull'intero sistema (10, 100, 104, 105, 110, 120, 130, 200, 201, 205, 207, 300, 304, 305) ed anche impostare i valori - limite di riferimento sia in estrazione (104) che in macinatura (205, 207, 305, Ps, Pd, Ts, Td).
[0073] Per consentire i suddetti scambi di informazioni e comandi, secondo i fini del trovato, sono previsti mezzi di comunicazione bidirezionale (110, 120) tra le dette schede direttamente connesse (105, 110, 205) (105, 120, 305), per il tramite di terminali di connessione (107, 208) (108, 309) ivi predisposti. Pi? nel dettaglio, si integrano primi mezzi di comunicazione bidirezionale (110) tra la scheda elettronica di gestione della macchina da caff? (100, 105, 107) e la scheda elettronica di comando del motore del macinadosatore (200, 201, 205, 208), e secondi mezzi di comunicazione bidirezionale (120) tra la medesima scheda elettronica della macchina da caff? (100, 105, 108) e la scheda elettronica di gestione della cella (304, 305, 309), per trasmettere e/o ricevere informazioni e/o comandi almeno in relazione, rispettivamente, ai parametri di granulometria (110) e grammatura (120). Nella preferenziale configurazione, tali mezzi di comunicazione (110, 120) consistono in una connessione diretta via cavo, con terminali di connessione (107, 208) (108, 309) direttamente montati sulle rispettive schede elettroniche (105, 205, 305), essendo del tipo a contatto; a titolo d'esempio non limitativo, i detti terminali sono connettori standardizzati USB. Alternativamente, si prevede una connessione di tipo wireless, ove i terminali (107, 208) (108, 309) installati in dette schede elettroniche sono di tipo attivo, atti alla trasmissione ? ricezione, e reciprocamente connessi in modo diretto con tecnologia Bluetooth, oppure in modo indiretto su rete internet con tecnologia Wi-Fi.
[0074] Nel sistema proposto (10), quindi, non vi ? una trasmissione diretta di dati tra il dispositivo di pesatura (300) ed il macinadosatore (200, 205) essendo vantaggiosamente deviata attraverso la macchina da caff? (100), che funge da controllore principale di tutte le funzioni. La scheda elettronica di gestione della macchina (105), infatti, ? in comunicazione diretta e bidirezionale sia con la scheda elettronica (110, 205) di comando del macinadosatore che con la scheda elettronica (120, 305) che gestisce il dispositivo di pesatura e la cella di carico in esso compresa; le ultime due schede (205, 305), invece, non sono tra loro direttamente interconnesse.
[0075] In merito alla frequenza d'analisi dei dati rilevati, si considera che la macchina da caff? (100, 105) gestisce direttamente i propri parametri del flusso d'acqua (104) d'infusione, inteso come la quantit? d'acqua misurata in millilitri erogati al secondo, essendo tali dati messi in relazione ad un determinato tempo d'infusione. Quindi, dopo un gruppo prestabilito di estrazioni, il sistema (10, 105) analizza un insieme di valori rilevati e provvede a regolare la granulometria (110, 205, 207); conseguentemente, il sistema modifica anche la grammatura (120). A titolo d'esempio, in estrazione ? adatta una frequenza ove s'analizzano e si ricalcolano gruppi di dati compresi tra 30 e 50 estrazioni, mentre per il ricalcolo delle dosi in macinatura ? raccomandata una frequenza pi? elevata, preferibilmente compresa tra un solo ciclo e tre cicli di macinatura.
[0076] A conferma di quanto sopra esposto, si ? sperimentalmente riscontrato con test multipli d'assaggio che una variazione di 0,5 millilitri d'acqua, in estrazione, non influenza in modo sensibile la qualit? in tazza, mentre una pari variazione di 0,5 grammi nella macinatura d'una dose ? subito percepibile al palato. Quindi, la frequenza ed il campo di tolleranza in estrazione possono essere pi? ampi rispetto alla macinatura.
[0077] Per analizzare entrambe questi gruppi di dati e gestire in modo combinato le dette modifiche alla granulometria e/o ai tempi di macinatura, secondo necessit?, nella detta scheda elettronica (105) della macchina da caff? (100) sono installati specifici programmi di controllo e regolazione (130) che consentono di elaborare i valori di tempo rilevati direttamente in infusione ed i valori in peso che sono di volta in volta ricevuti (120) dal dispositivo di pesatura (300), ricalcolando di continuo nel macinadosatore (205) i tempi di macinatura (Ts, Td) e con frequenza minore la granulometria (207). I detti programmi di controllo e regolazione (130) elaborano ed attivano in modo automatico e combinato le dette modifiche alla granulometria, in funzione dei valori di flusso rilevati nella macchina da caff?, ed anche le modifiche dei tempi di macinatura in funzione della grammatura effettivamente rilevata ad ogni ciclo di macinatura, a motore fermo. Essi (130), quindi, agiscono in abbinamento al dispositivo di pesatura (300) al fine di rendere sempre esatto e costante il peso della dose di polvere macinata ed erogata dal macinadosatore, come di seguito esposto.
[0078] Pi? nei dettagli realizzativi del dispositivo di pesatura (300), si rileva che esso ? distinto e scorporato dal macinadosatore (200) a guisa d'un accessorio esterno, particolarmente configurato come una bilancia del tipo elettronico composta da: una struttura di base (301) unita in modo solidale ad una forcella (302) che protrude frontalmente per appoggiarvi e/o agganciarvi una convenzionale coppa portafiltro (401, 402) per macchine da caff? espresso, almeno una cella di carico (304) del tipo con piano di carico orizzontale che ? posta sopra la detta struttura di base (301) ed ? unita ad una piastra di rilevamento (303) posta orizzontalmente al di sopra di detta cella (304) come un piano di carico; inoltre, ? compresa una scheda elettronica di gestione (305) della cella, un pannello di comando (306) e mezzi di alimentazione.
[0079] La detta piastra di rilevamento (303) ? atta a sostenere in appoggio e pesare il macinadosatore (200), nelle condizioni d'utilizzo ordinario ove il macinadosatore ? posizionato stabilmente su di essa con il condotto d'erogazione (203) disposto frontalmente, esattamente in corrispondenza della detta forcella (302) di modo tale che la polvere di caff? macinato ed erogato si raccolga per caduta in una coppa portafiltro appoggiata e/o agganciata ad essa (301, 302). La cella di carico (304, 305), dopo ogni ciclo di macinatura e a motore (201) fermo, rileva automaticamente il calo di peso del macinadosatore (200, 303) che corrispondente esattamente alla dose di caff? che ? di volta in volta effettivamente macinato ed erogato (Ps, Pd) all'esterno dell'apparecchio macinadosatore, nella detta coppa portafiltro (401, 402), la quale ? vantaggiosamente vincolata al dispositivo di pesatura e non al macinadosatore (200), per essere indipendente dalla pesata essendo la detta forcella (302) unita alla struttura di base (301) al di sotto della cella di carico (304). Il detto pannello di comando (306) ? per visualizzare dati o informazioni sul funzionamento della cella di carico (304), come i valori in peso rilevati; esso ? del tipo con display (307) e pulsanti (308), ? incorporato frontalmente nella struttura di base (301) al di sotto della detta forcella (302) ed ? direttamente connesso alla scheda di gestione (305) della cella di carico (304) (Fig. 1).
[0080] Il dispositivo di pesatura proposto integra almeno una cella di carico (304) ad elevata precisione, come ad esempio una cella a carico puntuale convenzionalmente denominata single point load cell in lingua inglese, la quale ? atta a rilevare esattamente un peso compreso tra 0 e 20 grammi misurandone le variazioni al centesimo di grammo. La detta cella di carico (304) rende immediatamente disponibile all?unit? logica integrata nella detta scheda elettronica di gestione (305), al termine dell?erogazione e cio? a motore fermo per garantire la massima stabilit? e affidabilit? di rilevamento, almeno il valore esatto della pesata in centesimi di grammo. La cella (304) ? alimentata da un suo trasformatore di alimentazione direttamente controllato da un'unit? logica che ? integrata nella scheda elettronica (305). A mero titolo di esempio, ? adatta al trovato una cella del tipo commercializzato dalla societ? tedesca Siemens con il nome Siwarex R Load Cells ? Sp Series ? nella configurazione personalizzata per pesi inferiori a 0,1 Kg e rilevamenti al centesimo di grammo. Nel presente trovato si descrive, per semplicit? descrittiva e realizzativa, un dispositivo di pesatura (300) comprensivo d?una sola cella (304) (Fig. 1). Tuttavia, ? parimenti adatto l?utilizzo di molteplici celle se ci? consente di incrementare la qualit? dei rilevamenti o nel caso di una particolare configurazione realizzativa e/o applicativa e/o per macinadosatori di grandi dimensioni; a titolo d'esempio non limitativo, pu? essere adatta una coppia di celle tra loro uguali ed alimentate dal medesimo trasformatore.
[0081] Al fine di eseguire in modo automatico ed istantaneo la regolazione della macinadosatura sulla base dei rilevamenti eseguiti (104, 304), agendo con retroazioni continue che modificano granulometria e grammatura secondo necessit?, nella macchina da caff? (100, 105) sono installati specifici programmi di controllo e regolazione (130), del tipo software con algoritmi e logiche di calcolo, che elaborano i valori di flusso misurati rispetto al tempo (104) ed i valori in peso (300, 303 - 305, Ps, Pd) della dose macinata, di volta in volta rilevati. Di conseguenza, quando tali valori sono esterni ad un campo di tolleranza prefissato, essi (130) ricalcolano ed attuano immediatamente la corretta distanza tra le macine (205, 207) e/o i corretti tempi di macinatura (205, Ts, Td). Nella preferenziale realizzazione (Fig. 1), i detti programmi di controllo e regolazione (130) sono installati nella scheda elettronica di gestione (105) della macchina da caff? (100), aggiunti in affiancamento al software originario. Questa soluzione implica una modifica dei programmi ivi pre-installati; si rileva, tuttavia, che tale operazione ? di agevole esecuzione secondo tecnica nota e convenzionale, a guisa d'un comune aggiornamento di programmi, e pu? essere eseguita rapidamente in fase d'installazione del sistema (10).
[0082] Si rileva che l'installazione nella scheda della macchina (105) dei suddetti programmi (130), e dei mezzi di comunicazione (107, 108, 110, 120) sopra descritti, consente ad un barista di interfacciarsi con un solo apparecchio (100) ed un solo pannello di comando o display (106). In particolare, si consente di utilizzare, come unico centro di comando del sistema (10, 100, 200, 300), una macchina da caff? (100) gi? esistente o in uso nel proprio bar, elaborando contestualmente ed in modo combinato sia i suoi dati di flusso (100, 104), sia i dati in peso ricevuti dal dispositivo di pesatura proposto (300). Ne consegue una sensibile agevolazione nell'attivit? professionale del barista, con un miglioramento nella qualit? e nella regolarit? del servizio offerto al cliente.
[0083] Si chiarisce che per completare la detta regolazione automatica del macinadosatore, immediatamente dopo aver ricalcolato (130) il nuovo posizionamento della ghiera (206, 207) e/o i nuovi tempi di macinatura (Ts, Td), ? la stessa macchina da caff? (100, 105, 110, 120) che impartisce alla scheda elettronica di comando del macinadosatore (200, 205) i rispettivi ordini di modifica, a guisa di retroazioni d'aggiustamento, essendo ivi prefissati nel settaggio i detti tempi e connesso il detto motore passo ? passo con encoder (207). A tal fine, nel sistema proposto (10) s'utilizza il detto dispaly (106) della macchina (100) ed i citati programmi di controllo e regolazione (130) per impostare, almeno, i seguenti gruppi di valori fondamentali di riferimento per i detti ricalcoli:
? i valori in peso fissi della dose ottimale singola (Ds) o doppia (Dd) di caff? macinato (200), di modo tale da associarvi i corrispondenti tempi di macinatura (205, Ts, Td) provvisori; ? un campo di tolleranza dei valori in peso rilevati dalla cella di carico (304), per la detta dose singola e la dose doppia. In aggiunta ? opportuno impostare anche un campo di attendibilit?, come di seguito esposto;
? i valori di flusso fissi dell'acqua d'infusione (100), della dose ottimale singola (Ds) o doppia (Dd), di modo tale da associarvi una corrispondente regolazione provvisoria della granulometria (205, 206, 207);
? un campo di tolleranza della durata dell'infusione misurata per il tramite del detto flussimetro (104), per la detta dose singola e la dose doppia.
[0084] Vantaggiosamente, nel ricalcolo dei tempi di macinatura (Ts, Td), si prevede che i detti programmi di controllo e regolazione (130) considerino solo i valori attendibili, e cio? esterni al detto campo di tolleranza ma interni al detto campo di attendibilit?. Si prevede, inoltre, che il detto ricalcolo (130) dei tempi di macinatura (Ts, Td) avvenga secondo due logiche operative che sono tra loro alternative. Una prima logica ? denominata logica ordinaria, essendo eseguita durante la pratica d?uso ordinaria del macinadosatore (200) a guisa d?un modo operativo predefinito, ove si considerano solamente i valori rilevati (Ps, Pd) che sono al di fuori di detto campo di tolleranza e compresi nel detto campo di attendibilit?, di volta in volta solo in positivo o solo in negativo. In alternativa, si prevede una seconda logica denominata logica forzata, la quale interrompe temporaneamente la detta logica ordinaria al variare di una regolazione della granulometria (206, 207) e/o una sostituzione delle macine (202), di modo tale da tarare immediatamente il macinadosatore in funzione di dette variazioni e quindi ripartire con una logica ordinaria aggiornata. In tal caso, prima si esegue automaticamente (110, 130, 205) almeno una erogazione di spurgo non rilevata (120, 304, 305) e poi si esegue almeno un?erogazione ? campione il cui valore in peso (300) ? considerato ai fini del suddetto ricalcolo (Ts, Td).
[0085] Il trovato (10) offre all'operatore la possibilit? di personalizzare alcuni parametri del ricalcolo, come il numero dei valori fuori tolleranza da considerare nel ricalcolo e/o il metodo utilizzato. Ad esempio, ai fini del trovato, con la detta logica ordinaria ? efficace un settaggio ove i detti programmi di controllo e regolazione (130) avviano il ricalcolo dei tempi di macinatura appena sono rilevate (304, 305) numero tre dosi singole (Ps) o numero tre dosi doppie (Pd) consecutivamente tutte fuori tolleranza e tutte dentro il detto campo d?attendibilita?, in positivo o in negativo. In tal caso, ? possibile ricavare dalla loro media una costante di effettiva erogazione da cui si ottengono i nuovi tempi di macinatura (Ts, Td), a guisa d'una proporzionalit? diretta di seguito esemplificata.
[0086] Quando il dispositivo di pesatura (300) rileva (303, 304, 305) un valore in peso (Ps, Pd) al di fuori del detto campo di attendibilit?, essendo non attendibile a guisa d'una dose anomala, i detti programmi di controllo e regolazione (130) attuano una sospensione temporanea del ricalcolo (Ts, Td) di modo tale da verificare se l?anomalia persiste, nel cui caso devono essere presi provvedimenti per risolverla, oppure ? una dose anomala occasionale e trascurabile. Nel caso persistano i detti valori anomali, si prevede che un?indicazione d?allarme sia resa visibile dall?operatore, mentre nel caso contrario, ovvero con anomalie occasionali, il detto ricalcolo riprende senza avvisare l?operatore.
[0087] Dal punto di vista operativo, con il sistema proposto (10) l'operatore deve posizionare in appoggio sulla piastra di rilevamento (303) del detto dispositivo di pesatura (300) un macinadosatore (200) dotato di detta ghiera motorizzata (206, 207) che modifica automaticamente la distanza tra le macine; poi, egli deve connettere separatamente il detto dispositivo (120, 300) ed il detto macinadosatore (110, 200) ad una macchina da caff? (100) semi ? automatica da bar, che funge da controllore principale del sistema (10), la quale deve essere dotata d'un flussimetro (104) con misurazione del tempo d'infusione, ed anche dotata d'un pannello di comando con display (106) ed una scheda elettronica di gestione ove vanno installati i suddetti programmi di controllo e regolazione (130). All'avvio ? necessaria una prima impostazione, eseguita per il tramite del detto pannello di comando (106), relativa alla grammatura desiderata ovvero il valore nominale in peso corrispondente alla dose ottimale singola (Ds) e doppia (Dd); ad essa ? provvisoriamente associato un corrispondente tempo di macinatura (Ts, Td). Parimenti devono essere impostati i valori di flusso fissi dell'acqua d'infusione, della dose ottimale singola (Ds) o doppia (Dd), di modo tale da associarvi una corrispondente regolazione provvisoria della granulometria.
[0088] Poi, ai fini dei vari ricalcoli (130), l?operatore deve esegue una seconda impostazione relativa ai campi di tolleranza per la detta durata d'infusione e per i valori in peso rilevati dalla cella di carico, rispetto ai valori nominali impostati considerati come ottimali; contemporaneamente, imposta anche un campo di attendibilit? dei valori deviati ovvero fuori tolleranza. In buona sostanza, si prevede di definire un limite massimo ed un limite minimo per l?attendibilit? dei valori rilevati; in tal modo si definisce un campo intermedio tra tolleranza e anomalia, che ? in parte positivo e in parte negativo essendovi un?attendibilit? positiva al di sopra della tolleranza ammessa ma ? inferiore o uguale al valore attendibile massimo, mentre l?attendibilit? negativa ? al di sotto della tolleranza ammessa ma ? superiore o uguale al valore attendibile minimo.
[0089] A mero titolo d?esempio, nel settaggio iniziale dei valori in peso s?imposta una grammatura nominale ovvero ottimale per la dose singola (Ds) pari a 7,5 grammi e per la dose doppia (Dd) pari a 14 grammi, e poi si impostano i detti campi di tolleranza e di attendibilit?, essendo qui di seguito rappresentati progressivamente i rispettivi valori - limite, in grammi:
? dose singola:
<(3,8) | 3,9 - 7,3 | 7,4 - 7,6 | 7,7 - 13,4 | (13,5)>
? dose doppia:
<(7,0) | 7,1 - 13,6 | 13,7 - 14,3 | 14,4 - 19,8 | (19,9)>
ove, per agevolare la comprensione, ? qui indicato centralmente in neretto il campo di tolleranza, con i valori ammessi compresi tra 7,4g e 7,6g per la dose singola e compresi tra 13,7g e 14,3g per la dose doppia, e dove sono indicati tra parentesi i valori esterni che presumibilmente corrispondono ad un?anomalia operativa o funzionale, mentre sono sottolineati i valori intermedi corrispondenti al detto campo dell?attendibilit?, in positivo e in negativo rispetto ai valori ammessi. Questi valori fuori tolleranza sono considerati nel detto ricalcolo dei tempi di macinatura, essendo rispettivamente compresi tra 7,7 e 13,4 e tra 3,9 e 7,3 per la dose singola, e compresi tra 14,4 e 19, 8 e 7,1 e 13,6 per la doppia. Nel preferenziale settaggio dei setti programmi di controllo e regolazione (130), tali valori fuori tolleranza e attendibili sono presi in considerazione ogni qual volta si verificano per tre volte consecutive nel medesimo campo intermedio, solo positivo o solo negativo, per la dose singola o doppia. Tale impostazione pu? essere eventualmente modificata dall'operatore per soddisfare particolari esigenze di calcolo.
[0090] Una volta impostati i suddetti valori ? limite, il controllore principale del sistema (10, 100, 105, 130) elabora i rilevamenti effettuati in estrazione, relativi al flusso (104), ed i rilevamenti in macinatura relativi calo di peso (303, 304, 305) del macinadosatore (200); ove questi sono fuori tolleranza e ritenuti attendibili, i detti programmi (130) ricalcolano ed attuano di conseguenza, sia una nuova posizione provvisoria della ghiera di regolazione granulometrica (206, 207), sia i nuovi tempi provvisori di macinatura (Ts, Td), essendo tali calcoli ed attuazioni eseguiti senza intervento dell'operatore, separatamente o in modo combinato secondo necessit?. Generalmente, il controllo ed il ricalcolo dei tempi di macinatura avviene di continuo, anche senza modifica alla granulometria; dopo una modifica alla granulometria, invece, ? sempre previsto un adattamento dei detti tempi,
[0091] In particolare, il ricalcolo automatico dei tempi di macinatura avviene, in una logica operativa ordinaria, considerando la media dei pesi rilevati e la costante di effettiva erogazione per ottenere proporzionalmente i nuovi tempi, oppure avviene eccezionalmente in una logica operativa forzata quando si avverte una variazione sostanziale delle condizioni al contorno che rende sicuramente inadeguati i tempi di macinatura utilizzati in quel momento. Per esempio, ai fini del trovato, sono eventi sostanziali la detta variazione della granulometria (104, 207), oppure un cambio del caff? utilizzato o delle macine montate. In particolare, ? noto che con macine piane ? adatto un ricalcolo eseguito con proporzionalit? diretta tra la dose singola e doppia, mentre con macine coniche ? preferibile un ricalcolo eseguito di volta in volta separatamente. Infine, il dispositivo proposto ordina la detta regolazione automatica dell?apparecchio secondo i tempi di macinatura appena ricalcolati.
[0092] A mero titolo d'esempio non limitativo, al fine di agevolare la comprensione del trovato, si riporta di seguito un caso pratico d'utilizzo e ricalcolo dei tempi di macinatura ove il controllore principale del sistema (100, 105, 110, 130) con l'ausilio del dispositivo di pesatura (300) ? predisposto per ricalcolare i tempi (205, Ts, Td) con logica operativa continua, proporzionalit? diretta tra dosi e numero tre valori deviati dello stesso segno rispetto al valore in peso ottimale (Ds, Dd) o grammatura desiderata. In una prima impostazione, si determinano i detti valori ottimali per ciascuna dose:
? (Ds) dose singola nominale: grammatura pari a 7,5g, con tempo di erogazione provvisorio (Ts) pari a 2sec;
? (Dd) dose doppia nominale: grammatura pari a 14g con tempo di erogazione provvisorio (Td) pari a 3,7sec.
Poi si impostano i suddetti valori ? limite di detti campi di tolleranza e attendibilit?, come dall'esempio sopra esposto. A questo punto i detti programmi (130) ed il dispositivo di pesatura (300) operano di continuo in completa autonomia, senza intervento dell'operatore, eseguendo i detti rilevamenti (303, 304, 305) al termine di ogni erogazione (200). Quindi, secondo la detta predisposizione, appena si verificano tre dosi singole effettivamente erogate, consecutive, fuori tolleranza e attendibili, ad esempio Ds1 = 4,1g, Ds2 = 4,2g, Ds3 = 4,1g, i detti programmi di controllo e regolazione (130) intervengono e avviano automaticamente il ricalcolo e la modifica del tempo di erogazione della dose, relazionando una costante di erogazione delle dosi effettivamente erogate alla grammatura nominale desiderata:
? calcolo della media dei pesi rilevati: 4,1+ 4,2 4,1 = 12,4 / 3 = 4,1g
? calcolo della costante di erogazione effettiva: Ts / media pesi = 2 sec / 4,1 g = 0,48
Prevedendo, ad esempio, un rapporto diretto di 1 a 2 nel ricalcolo automatico del tempo necessario ad ottenere dosi singole e doppie, nel determinare la dose doppia si utilizza la medesima costante d'erogazione:
? nuovo tempo di macinatura (Ts) da associare alla dose singola = costante erogazione * peso ottimale (Ds) = 0,48 * 7,5 g = 3,6 sec.
? nuovo tempo di macinatura (Td) da associare alla dose doppia = costante erogazione * peso ottimale (Dd) = 0,48 * 14 g = 6,7 sec.
[0093] Un tale esempio consente di apprezzare la versatilit? e comodit? d'uso del sistema proposto (10), essendo estremamente rapido ed agevole impostare e/o parametrizzare a piacere i detti programmi di controllo e regolazione (130), interfacciandosi solo con il pannello di controllo o display (106) della macchina da caff? (100). In particolare, si rileva che una volta posizionato, connesso e impostato per il controllo del peso, il dispositivo di pesatura (300) opera in completa autonomia ed occupa un minimo spazio d'ingombro sul piano di lavoro d'un bar, essendo sottile e di dimensioni di poco superiori ad un macinadosatore professionale, d'uso comune, a guisa d'una piattaforma.
[0094] In conclusione, si ? riscontrato nella pratica che il sistema proposto di controllo e regolazione della macinatura (10, 100, 200, 300), consente all'operatore d'un bar di ottenere in modo automatico, combinato ed istantaneo una dose singola o doppia di caff? macinato aventi grammatura e granulometria sempre ottimali, di modo tale da soddisfare la ricetta adottata e mantenere costante la qualit? del caff? estratto in tazza, come ? oggigiorno richiesto dai professionisti del settore. In particolare, con il sistema integrato proposto dal trovato, l'operatore ottiene questo risultato senza distrarsi e senza alcuna interruzione e/o intervento manuale nelle regolazioni del macinadosatore, interfacciandosi per tutti i settaggi solo con la macchina da caff? (100, 106).
Legenda
(10) sistema di regolazione della macinatura, secondo il presente trovato, con retroazione combinata che agisce sulla grammatura e sulla granulometria;
(100) macchina da caff?, del tipo semi ? automatico da bar;
(101) pannello di selezione della dose d'erogazione;
(102) bocca d'erogazione dell'acqua d'estrazione, con aggancio a vite per coppa portafiltro;
(103) mensola d'appoggio per la tazzina;
(104) sensore di rilevamento e regolazione del flusso d'acqua d'infusione, del tipo flussimetro;
(105) scheda elettronica di gestione della macchina, con unit? logica;
(106) display;
(107) terminale di comunicazione verso il macinadosatore;
(108) terminale di comunicazione verso il dispositivo di pesatura; (110) mezzi di comunicazione tra la macchina da caff? ed il macinadosatore, del tipo bidirezionale per trasmettere e/o ricevere informazioni e/o comandi, come ad esempio in cavo USB oppure wireless;
(120) mezzi di comunicazione tra la macchina da caff? ed il dispositivo di pesatura, del tipo bidirezionale, per trasmettere e/o ricevere informazioni e comandi, come ad esempio in cavo USB oppure wireless;
(130) programmi di controllo e regolazione, del tipo software con algoritmi di calcolo e logiche di controllo, per elaborare e ricalcolare tutti i valori rilevati e quindi attivare in modo automatico e combinato, nel macinadosatore, modifiche alla granulometria e/o ai tempi di macinatura;
(200) macinadosatore elettromeccanico a controllo elettronico, del tipo con tempi d macinatura prefissati;
(201) motore d'azionamento delle macine;
(202) macine;
(203) condotto d'erogazione o bocca d'uscita del caff? macinato in polvere, direzionato per essere raccolto in una coppa portafiltro; (204) contenitore del caff? in chicchi;
(205) scheda elettronica di comando del macinadosatore;
(206) ghiera di regolazione della granulometria, del tipo a rotazione; (207) motore d'azionamento della ghiera di regolazione della granulometria, con encoder;
(208) terminale di comunicazione verso la macchina da caff?;
(300) dispositivo di pesatura e calibrazione della dose, per un macinadosatore di caff? connesso ad una macchina da caff?, completo del pannello di comando a guisa d'una bilancia digitale che integra display e pulsanti;
(301) struttura di base del dispositivo di pesatura;
(302) forcella d'aggancio, integrata e solidale alla struttura, per agganciare una coppa porta-filtro per macchine da caff?;
(303) piastra di rilevamento, per posizionarvi in appoggio un macinadosatore di caff?;
(304) cella di carico, del tipo con rilevamento su piano di carico orizzontale;
(305) scheda elettronica di gestione della cella di carico, del tipo unit? logica di controllo che gestisce il suo funzionamento ed i valori da essa rilevati;
(306) pannello di comando, almeno per il settaggio e l'azionamento della cella;
(307) display;
(308) pulsanti;
(309) terminale di comunicazione verso la macchina da caff?;
(401) coppa porta-filtro a dose singola, per macchine da caff?;
(402) coppa porta-filtro a dose doppia, per macchine da caff?;
(Ds, Dd) valore in peso della dose desiderata di caff?, prefissato come valore ottimale di riferimento, rispettivamente in dose singola e doppia;
(Ps, Pd) valore in peso della dose di caff? effettivamente macinato ed erogato del macinadosatore, rispettivamente in dose singola e doppia;
(Ts, Td) tempo di macinatura, durata d'azionamento del motore, rispettivamente corrispondente ad una dose singola e doppia.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Un sistema di regolazione (10) della macinatura, che agisce sulla grammatura e sulla granulometria, per un macinadosatore di caff? (200) abbinato ad una macchina da caff? espresso (100), ove detta macchina (100) ? del tipo semi ? automatico da bar ed ? dotata di mezzi per rilevare la portata d'acqua in funzione del tempo d'infusione come un flussimetro (104), e dove il detto macinadosatore (200) ? del tipo a controllo elettronico con tempi di macinatura (Td, Ts) prefissati ed integra mezzi per regolare la distanza tra le macine; detta macchina da caff? (100), con una scheda elettronica di gestione (105) in essa (100) incorporata, con unit? logica di controllo, la quale gestisce anche i dati di portata e tempo d'infusione, relativi a detto flussimetro (104); detto macinadosatore (200), comprensivo di: un motore (201), due macine contrapposte (202), un condotto d'erogazione (203), un contenitore dei chicchi di caff? (204) ed una scheda elettronica di comando (205); detto sistema di regolazione (10), comprensivo d'un dispositivo di pesatura (300) con piano di rilevamento orizzontale (303), dotato d'un sensore di rilevamento del tipo cella di carico elettronica (304), per rilevare il peso della dose effettivamente erogata (Ps, Pd) di caff? macinato; e dove la detta dose ? erogata in una coppa portafiltro (401, 402) per caff? espresso; e dove i detti tempi di macinatura (Ts, Td) sono di volta in volta modificabili nel settaggio per avvicinarsi alla grammatura prevista come valore ottimale della dose (Ds, Dt) desiderata, a guisa d'una calibrazione, essendo la detta dose singola (Ds, Ps) oppure doppia (Dd, Pd) in relazione, rispettivamente, ad un tempo di macinatura singolo (Ts) oppure doppio (Td); e dove si utilizza la medesima coppa portafiltro (401, 402) prima in macinatura -pesatura (200, 300), poi in estrazione (100), essendo ogni coppa atta a contenere una dose singola (401, Ts) per una tazzina oppure una dose doppia (402, Td) per due tazzine; detto sistema di regolazione (10), caratterizzato dal fatto che la detta macchina da caff? (100), il detto macinadosatore (200) e il detto dispositivo di pesatura (300) sono apparecchi indipendenti, scorporati tra loro ma connessi ed interagenti in modo gerarchico a formare un sistema funzionalmente integrato ove la granulometria (206, 207) e i tempi di macinatura (205, Ts, Td) sono automaticamente controllati e regolati con retroazione combinata, di modo tale da ottenere in macinatura una grammatura costante delle dosi erogate ed anche ottenere in estrazione una durata costante dell'infusione; e dove, la macchina da caff? (100) funge da controllore principale o master del sistema (10), che ? direttamente connesso sia al macinadosatore (110, 200) che al dispositivo di pesatura (120, 300), e con il detto macinadosatore (200) regolato di continuo su istruzione della detta macchina da caff? (100) a guisa d'un apparecchio controllato o slave, mentre il detto dispositivo di pesatura (300) funge da controllore ausiliario che ? connesso e comunica (120) solo con la macchina da caff? (100, 105) per fornirle i valori in peso di volta in volta rilevati (Ps, Pd); detto sistema (10), con primi mezzi di comunicazione bidirezionale (110) tra la scheda elettronica di gestione della macchina da caff? (100, 105, 107) e la scheda elettronica di comando del motore del macinadosatore (200, 201, 205, 208), e con secondi mezzi di comunicazione bidirezionale (120) tra la medesima scheda elettronica della macchina da caff? (100, 105, 108) e la scheda elettronica di gestione della cella (304, 305, 309), per trasmettere e/o ricevere informazioni e/o comandi almeno in relazione, rispettivamente, ai parametri di granulometria (110) e grammatura (120); detto macinadosatore (200), dotato d'un motore elettrico (207) del tipo passo ? passo, con encoder, che ? applicato sulla ghiera (206) di regolazione della granulometria per azionarla automaticamente; detto sistema di regolazione (10), con la detta macchina da caff? (100) che regola la granulometria prima ricalcolandone i parametri (200, 205, 206, 207) in base al tempo d'infusione impiegato, in estrazione, per immettere nella coppa (401, 402) una quantit? prefissata d'acqua (104, 105), e poi impartendo al detto motore passo ? passo (207), per il tramite della scheda elettronica di comando del macinadosatore (205), un ordine di modifica (102, 106) secondo i nuovi parametri; detto sistema di regolazione (10), con la detta macchina da caff? (100) che regola la grammatura prima ricalcolando i tempi di macinatura ottimali (Ts, Td, Ds, Dd) in base ai valori in peso ricevuti dal detto dispositivo di pesatura (120, 300, Ps, Pd), e poi impartendo alla detta scheda elettronica del macinadosatore (205) un ordine di modifica secondo i tempi (Ts, Td) ricalcolati, essendo ivi prefissati, di modo tale da ottenere una calibrazione automatica della dose; detti valori in peso (300, Ps, Pd), ottenuti rilevando (304, 305) il calo di peso dell'intero apparecchio macinadosatore (200) posizionato in appoggio sul detto piano di rilevamento (303), a motore (201) fermo, e con la detta coppa portafiltro (401, 402) posizionata in modo indipendente dalla pesata essendo svincolata sia dalla cella di carico (304, 305) che dal macinadosatore (200); detto sistema di regolazione (10), con programmi di controllo e regolazione (130) installati nella detta scheda elettronica di gestione (105) della macchina (100), del tipo software con algoritmi di calcolo e logiche di controllo, i quali eseguono in modo automatico e combinato i suddetti ricalcoli di tempi e granulometria, ordinando al macinadosatore (200) le suddette modifiche (205, 207, Ts, Td) quando i valori rilevati in estrazione (104) e/o in macinatura (304) sono esterni ad un campo di tolleranza prefissato; e dove, in detto sistema di regolazione (10), ad ogni modifica della granulometria (206, 207) corrisponde sempre un contestuale adattamento dei tempi di macinatura (Ts, Td), ed invece possono esserci modifiche ai tempi di macinatura senza variare i parametri di granulometria, se questi sono gi? ottimali.
2. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di pesatura (300) ? una bilancia elettronica composta da: una struttura di base (301) unita in modo solidale ad una forcella d'aggancio o appoggio (302) per la detta coppa portafiltro (401, 402), almeno una cella di carico (304) del tipo con piano di carico orizzontale che ? posta sopra la detta struttura di base (301), una piastra di rilevamento (303) che funge da piano di carico essendo posta orizzontalmente al di sopra di detta cella (304), una scheda elettronica di gestione (305) della cella (304); e dove la detta piastra di rilevamento (303) ? atta a sostenere in appoggio e pesare il detto macinadosatore (200), nelle condizioni d'utilizzo ordinario, con il detto condotto d'erogazione (203) posizionato in corrispondenza della detta forcella d'aggancio o appoggio (302) di modo tale che la polvere di caff? macinato si raccolga in una coppa portafiltro (401, 402) agganciata ad essa (301, 302); e dove la detta cella (304, 305), dopo ogni ciclo di macinatura e a motore (201) fermo, rileva automaticamente il calo di peso di detto macinadosatore (200, 303), essendo detto calo di peso corrispondente alla dose di caff? che ? di volta in volta effettivamente macinato ed erogato (Ps, Pd, 303, 401, 402); e dove a detto dispositivo di pesatura (300) ? dotato d'un pannello di comando (306) per visualizzare i dati rilevati e/o per impostare valori di riferimento, il quale ? del tipo con display (307) e pulsanti (308), ? incorporato frontalmente nella detta struttura di base (301) al di sotto della forcella d'aggancio o appoggio (302) ed ? direttamente connesso alla detta scheda di gestione (305) della cella di carico (304).
3. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comunicazione bidirezionale (110, 120) consistono in una connessione diretta via cavo, ove i relativi terminali sono direttamente montati sulle rispettive schede elettroniche (105, 205) (105, 305), oppure sono ad esse connessi con effetto equivalente.
4. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti cavi e i detti terminali sono del tipo standardizzato USB.
5. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comunicazione bidirezionale (110, 120) consistono in una connessione di tipo wireless, ove in ciascuna di dette schede elettroniche (105, 110, 205) (105, 120, 305) sono installati terminali (107, 208) (107, 309) di tipo attivo, reciprocamente connessi, atti alla trasmissione ? ricezione.
6. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la detta connessione wireless ?, alternativamente, del tipo diretto con tecnologia Bluetooth, o del tipo indiretto su rete internet con tecnologia Wi-Fi.
7. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i detti programmi di controllo e regolazione (130) seguono una logica di elaborazione e ricalcolo continuo dei dati rilevati (104, 304), con retroazione, ove detta logica ? basata su confronto con valori prefissati dall'operatore a guisa di riferimento, i quali sono:
? quantit? prefissata di acqua d'infusione (100, 104), per una dose singola e doppia;
? durata ottimale dell'infusione o portata (100, 104), per dette dosi;
? un campo di tolleranza per i valori di durata rilevati (100, 104);
? regolazione provvisoria della granulometria (110, 205, 206, 207) in corrispondenza alla detta durata d'infusione;
? una grammatura ottimale della dose, ovvero il valore nominale in peso d?una dose singola (Ds) e d?una dose doppia (Dd); ? associazione provvisoria dei rispettivi tempi di macinatura (Ts, Td) in corrispondenza a detta grammatura ottimale;
? un campo di tolleranza dei valori in peso di volta in volta rilevati (Ps, Pd), rispetto ai detti valori nominali (Ds, Dd), ove sono i valori ammessi o dosi conformi;
? un eventuale campo di attendibilit? dei detti valori in peso di volta in volta rilevati (Ps, Pd), rispetto ai detti valori nominali (Ds, Dd);
e dove i detti programmi di controllo e regolazione (130), nel ricalcolo dei tempi di macinatura (Ts, Td), considerano solo i detti valori attendibili, essendo esterni ad detto campo di tolleranza ma interni al detto campo di attendibilit?; e dove i detti programmi di controllo e regolazione (130), conseguentemente a detto ricalcolo, eseguono le regolazioni del macinadosatore (200) per il tramite della sua scheda di comando (205), modificando in essa i parametri di granulometria (207) ed i tempi di macinatura (Ts, Td) appena ricalcolati, a guisa d'una retrazione.
8. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti programmi di controllo e regolazione (130) eseguono la detta elaborazione dei valori in peso rilevati (300, Ps, Pd) ed il ricalcolo dei tempi di macinatura (Ts, Td) secondo due logiche operative che sono tra loro alternative: una prima logica denominata logica ordinaria, che ? eseguita durante la pratica d?uso ordinaria del macinadosatore (200) a guisa d?un modo operativo predefinito, ed una seconda logica denominata logica forzata, che interrompe temporaneamente la detta logica ordinaria al variare di una regolazione della granulometria (206, 207) od un cambio di caff? (204) o delle macine (202), di modo tale da regolare immediatamente il macinadosatore (200, Ts, Td) in funzione di dette variazioni e quindi ripartire con una logica ordinaria aggiornata; e dove, in detta logica ordinaria si considerano solamente i valori rilevati (Ps, Pd) che sono al di fuori di detto campo di tolleranza e compresi nel detto campo di attendibilit?, di volta in volta solo in positivo o solo in negativo, mentre in detta logica forzata prima si esegue almeno una erogazione di spurgo non rilevata (104, 105) e poi si esegue almeno un?erogazione ? campione il cui valore in peso ? considerato ai fini del detto ricalcolo (Ts, Td).
9. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti programmi di controllo e regolazione (130) avviano il detto ricalcolo dei tempi di macinatura (Ts, Td), secondo la detta logica ordinaria, appena si rilevano numero tre valori rilevati (Ps, Pd) che sono al di fuori di detto campo di tolleranza e compresi nel detto campo di attendibilit?, di volta in volta solo in positivo o solo in negativo.
10. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti programmi di controllo e regolazione (130) avviano il detto ricalcolo dei parametri di granulometria (206, 207), entrando in detta logica forzata, appena si rilevano numero tre valori di durata dell'infusione (104) che sono consecutivamente fuori tolleranza.
11. Un sistema (10) di controllo e regolazione della grammatura e della granulometria, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti programmi di controllo e regolazione (130), quando ? rilevato un valore in peso (Ps, Pd) al di fuori di detto campo di attendibilit?, essendo non attendibile a guisa d'una dose anomala, attuano una sospensione temporanea di detto ricalcolo (Ts, Td) di modo tale da verificare se l?anomalia persiste, nel cui caso devono essere presi provvedimenti per risolverla, oppure ? una dose anomala occasionale e trascurabile; e dove, nel caso persistano i detti valori anomali, si prevede che un?indicazione d?allarme sia resa visibile dall?operatore, mentre nel caso contrario, ovvero con anomalie occasionali, il detto ricalcolo riprende senza avvisare l?operatore.
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