ITUA20164755A1 - Confezione comprendente una pila di contenitori di polistirolo imballata con stretch hood, e macchina finitrice di tale confezione - Google Patents

Confezione comprendente una pila di contenitori di polistirolo imballata con stretch hood, e macchina finitrice di tale confezione

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ITUA20164755A1
ITUA20164755A1 ITUA2016A004755A ITUA20164755A ITUA20164755A1 IT UA20164755 A1 ITUA20164755 A1 IT UA20164755A1 IT UA2016A004755 A ITUA2016A004755 A IT UA2016A004755A IT UA20164755 A ITUA20164755 A IT UA20164755A IT UA20164755 A1 ITUA20164755 A1 IT UA20164755A1
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Carlo Bazzica
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Bazzica Eng S R L
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
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Description

“CONFEZIONE COMPRENDENTE UNA PILA DI CONTENITORI DI POLISTIROLO IMBALLATA CON STRETCH HOOD, E MACCHINA FINITRICE DI TALE CONFEZIONE”
La presente invenzione è relativa ad una confezione comprendente una pila imballata di articoli, ed una macchina per la finitura di tale confezione.
In particolare, la presente invenzione trova vantaggiosa, sebbene non esclusiva, applicazione nella realizzazione di una confezione comprendente una pila di contenitori in materiale plastico espanso, ad esempio polipropilene, polietilene, polistirolo e loro copolimeri, racchiusa in un involucro di materiale elasticamente deformabile, preferibilmente “stretch hood”, cui la trattazione che segue farà riferimento senza per questo perdere in generalità.
È noto che in alcune attività, come quella, per esempio, della pesca in mare aperto, sono utilizzati dei contenitori in polistirolo per conservare il pescato che viene poi normalmente ricoperto con ghiaccio tritato.
In generale, i contenitori vuoti in polistirolo sono forniti all’utente impilati tra di loro ed impaccati mediante l’uso di un telo in plastica eventualmente trasparente.
Ciascun contenitore presenta, in generale, una forma di parallelepipedo rettangolo costituito da una base concava provvista di un coperchio di chiusura.
Per facilitare l’impilamento delle basi concave i coperchi sono di norma forniti a parte.
Durante la battuta di pesca il personale, dopo aver tagliato il telo di plastica, prende la base concava di un contenitore alla volta e la riempie di pesce con l’aggiunta di ghiaccio tritato. Il contenitore viene poi sigillato con un coperchio (anch’esso in generale in polistirolo) e riposto in un locale refrigerato atto alla conservazione del pescato.
Tuttavia un siffatto sistema di manipolazione dei contenitori per la conservazione del pesce presenta i seguenti inconvenienti:
- il più delle volte l’operatore per prendere i singoli contenitori deve tagliare con un cutter il telo di plastica; questo comporta il pericolo di accidentali ferimenti dell’operatore stesso, il quale operatore è costretto a lavorare spesso in piedi su una superficie instabile come può essere, per esempio, il ponte di un peschereccio in navigazione;
- il telo in plastica, una volta esaurita la sua funzione di accoglimento dei contenitori, viene di norma gettato in mare perché considerato ormai inutile ed ingombrante da parte degli operatori; questi teli, una volta finiti in mare, sono trasportati dalle correnti marine secondo direzioni preferenziali in modo da formare alla fine dei veri e propri agglomerati di plastica (talvolta delle vere e proprie isole in plastica) con un conseguente impatto disastroso sull’ambiente marino;
- senza il telo di plastica che li impacca i contenitori vuoti, di per sé molto leggeri (come quelli in polistirolo) perché ancora non sono stati riempiti di pesce e ghiaccio tritato, sono portati via dal vento e dispersi anch’essi in mare.
Pertanto, la presente invenzione trova vantaggiosa, ma non esclusiva, applicazione nell’ambito della pesca professionale, cui la descrizione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Quindi, scopo principale della presente invenzione è quello di realizzare una confezione comprendente una pila imballata di articoli, in particolare contenitori, la quale confezione sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, sia di facile ed economica realizzazione.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina finitrice di confezioni comprendenti, ciascuna, una pila imballata di articoli, in particolare, contenitori .
Secondo la presente invenzione viene realizzata, pertanto, una confezione secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1, oppure in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1.
Inoltre, secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina finitrice di confezioni secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 5, oppure in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 5.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 illustra una confezione comprendente una pila di contenitori e realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 mostra la confezione di figura 1 a cui è stato sollevato un coperchio;
- la figura 3 illustra un particolare della confezione mostrata in figura 2;
- la figura 4 mostra la confezione di figura 2 priva di coperchio in cui è stato sollevato il contenitore posto nella parte più alta della pila;
- la figura 5 illustra una macchina per la finitura di una confezione in accordo alle figure 1, 2, 3, 4; si noti il posizionamento della confezione in una prima stazione di lavoro;
- la figura 6 mostra alcuni particolari ingranditi della macchina di figura 1; i particolari ingranditi sono stati rappresentati secondo un primo punto di vista;
- la figura 7 illustra gli stessi particolari di figura 7 ma osservati da un secondo punto di vista, sostanzialmente opposto al primo punto di vista di figura 6;
- la figura 8 mostra la macchina di figura 5 con il posizionamento della confezione in una seconda stazione di lavoro;
- la figura 9 illustra la macchina delle figure 5, 8 con il posizionamento della confezione in una terza stazione di lavoro;
- la figura 10 mostra l’operazione di sollevamento della confezione nella terza stazione di lavoro della macchina evidenziata in figura 9;
- la figura 11 illustra una vista laterale della macchina durante il sollevamento della confezione di cui alla figura 10;
- la figura 12 mostra un ingrandimento di alcuni particolari della terza stazione di lavoro osservati secondo un primo punto di vista;
- la figura 13 illustra un ingrandimento degli stessi particolari di figura 12 ma osservati da un secondo punto di vista, sostanzialmente opposto al primo punto di vista di figura 12; e
- la figura 14 mostra la macchina delle figure 5, 8, 9, 10, 11, con il posizionamento della confezione in una quarta stazione di lavoro.
In figura 1, con 100 è indicata, nel suo complesso, una confezione realizzata secondo la presente invenzione.
La confezione 100, nella forma di attuazione mostrata in figura 1, comprende una pluralità di basi concave 51A, 52A, 53A, 54A di rispettivi contenitori, basi impilate l’una sull’altra.
In realtà, come mostrato in figura 3, un contenitore completo qualsiasi, per esempio il contenitore 54, comprende una base concava 54A chiusa da un rispettivo coperchio 54B.
Si noti che nella confezione 100 illustrata in figura 1 ciascun fondo di ciascuna base concava 52A, 53A funge da coperchio provvisorio di una rispettiva sottostante base concava 51A, rispettivamente, 52A.
Come si è detto in precedenza gli effettivi coperchi delle basi concave 51A, 52A, 53A sono conservati a parte ed utilizzati alla bisogna dagli operatori una volta riempite le basi concave 51A, 52A, 53A con pesce e ghiaccio tritato.
Ciascuna base concava 51A, 52A, 53A, 54A è accoppiata in maniera nota con una eventuale base concava sovrastante (come nel caso delle basi concave 51A, 52A) e/o con una eventuale base concava sottostante (come nel caso, per esempio, della base concava 52A accoppiata sia con la base concava 51A sottostante, che con la base concava 53A sovrastante).
Per gli accoppiamenti tra le basi concave 51A, 52A, 53A, 54A si può utilizzare un sistema consueto a maschio/femmina in cui, per esempio, nel fondo di ciascuna base concava 51A, 52A, 53A, 54A vi è una sede “femmina” realizzata a forma di scasso periferico rettangolare, mentre il bordo libero di ciascuna base concava 51A, 52A, 53A, 54A prevede l’esistenza di un dente periferico che segue il perimetro della base, il quale, in uso, funge da “maschio” e si accoppia con lo scasso (femmina) della base concava sovrastante.
L’accoppiamento tra diverse basi concave 51A, 52A, 53A, 54A essendo di tipo noto non verrà qui discusso in maggior dettaglio.
Inoltre, lo stesso tipo di accoppiamento maschio/femmina può essere utilizzato per accoppiare il coperchio 54B con la rispettiva base concava 54A così come è stato illustrato in figura 3.
Si noti per completezza che ciascun lato inferiore di ciascuna base concava 51A, 52A, 53A, 54A è dotata di una rispettiva maniglia (HND) (si osservi che nelle figure 1, 2, 3 è visibile una sola maniglia (HND) per ciascuna base concava 51A, 52A, 53A, 54A, ma in realtà ce ne sono due per ogni base concava 51A, 52A, 53A, 54A (la seconda maniglia (HND) non essendo visibile nelle figure 1, 2, 4).
Ovviamente ciascuna coppia di maniglie (HND) serve all’utilizzatore per sollevare il contenitore (parziale o completo) una volta che tale contenitore è stato riempito di pesce e ghiaccio.
Nella forma di attuazione di figura 1 le basi concave 51A, 52A, 53A, 54A sono ricoperte e compattate da un unico involucro deformabile 60.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente l’involucro deformabile può essere del tipo chiamato “stretch hood”.
Come è noto, un involucro “stretch hood” è un involucro realizzato di materiale polimerico a base di polietilene e si presenta sotto forma di un tubo, il quale viene allargato da una apposita macchina, calzato su una pila di oggetti sostenuti o meno da un pallet, saldato ad almeno la sua estremità superiore, e, infine, rilasciato attorno agli articoli in modo da formare una sorta di cappuccio. Poiché il materiale possiede una certa elasticità (o “capacità di stretching”), quando viene rilasciato, il tubo si stringe attorno agli articoli, e quindi, oltre ad espletare una funzione di ricoprimento, li compatta l’uno sull’altro aumentando anche in maniera considerevole la stabilità della pila stessa. Come mostrato nelle figure 1, 2, 3, 4 per mezzo di una apposita macchina finitrice 1000 (si vedano le figure 5-14 – nella fattispecie, una “macchina foratrice”) l’involucro deformabile 60 viene forato con una pluralità di fori passanti 80 il cui percorso sulla confezione 100, come sarà visto meglio in seguito, corrisponde sostanzialmente alle linee di congiunzione tra una base concava 51A, 52A, 53A, 54A qualsiasi con la contigua.
Per esempio, come mostrato nelle figure 1-4, tra la base concava 52A e la base concava 51A su cui è impilata si ha una linea di congiunzione (LN1) sostanzialmente rettangolare e che segue l’andamento dell’accoppiamento maschio/femmina tra le due basi concave 51A e 52A.
Proprio in corrispondenza di tale linea di congiunzione (LN1), e come sarà visto meglio in seguito, la macchina finitrice 1000 sull’involucro deformabile 60 realizza una linea forata (LF1) comprendente una notevole quantità di fori passanti 80 mostrati in maggior dettaglio in figura 3.
Analogamente, tra le due basi concave 52A e 53A vi sono due linee sostanzialmente coincidenti (LN2), (LF2); la prima (LN2) è la linea di congiunzione tra le due basi concave 52A e 53A, mentre la seconda (LF2) è la corrispondente linea forata provvista di un cospicuo numero di fori passanti 80 allineati tra loro messi a passo (si veda oltre).
Lo stesso vale per la zona interessata al congiungimento delle due basi concave 53A e 54A (linee sostanzialmente coincidenti (LN3), (LF3)).
Si noti anche che la linea (LN4) non è altro che la linea di congiungimento della base concava 54A con il corrispondente coperchio 54A e che essa corrisponde, comunque, alla linea forata (LF4).
L’utilizzatore (per esempio un pescatore, o qualsiasi altro operatore ittico) può agevolmente separare una base concava 51A, 52A, 53A, 54A da quella a cui è attaccata (o da un coperchio) utilizzando un qualsiasi attrezzo appuntito (non necessariamente un cutter) sfruttando proprio le linee forate (LF1), (LF2), (LF3), (LF4) come linee di indebolimento preventivamente predisposte ed atte a facilitare il distacco di una base concava 51A, 52A, 53A, 54A dall’altra.
A qualsiasi base concava 51A, 52A, 53A, 54A rimane attaccata una rispettiva porzione tubolare (spezzone tubolare) 61A, 62A, 63A, 64A dell’involucro deformabile 60.
Si noti che anche se distaccata (figura 3) una porzione tubolare 64A (a sezione trasversale rettangolare) dell’involucro deformabile 60 resta comunque attaccata alla superficie esterna della base concava 54A anche durante il successivo riempimento della stessa con pesce e ghiaccio tritato.
Questo significa che non ci sarà più un telo in plastica che verrà gettato in mare dall’utilizzatore, ma ciascuna porzione tubolare dell’involucro deformabile seguirà il destino della base concava intorno alla quale è avviluppata.
In altre parole, ciascuna porzione tubolare 61A, 62A, 63A, 64A dell’involucro deformabile 60 verrà smaltito sulla terraferma in apposite discariche come i contenitori in polistirolo, e non andranno più a finire in mare come invece succede con i tradizionali teli in plastica trasparente.
In figura 5 la macchina finitrice 1000 che serve al completamento della confezione 100 oggetto principale della presente invenzione.
La macchina finitrice 1000 comprende un basamento (BS) sul quale è montata una struttura portante (STR) comprendente, a sua volta, una serie di portali (PRT1), (PRT2), (PRT3), (PRT4) posti in serie tra di loro (figura 5).
La confezione 100 all’inizio comprende una pluralità di basi concave 51A, 52A, 53A, 54A, 55A, 56A, 57A, 58A, 59A, 60A. La base concava 60A è l’unica ad essere provvista del rispettivo coperchio 60B (figura 5).
Sia detto per inciso che le linee tratteggiate visibili in figura 5 poste sulla confezione 100 simboleggiano per il momento soltanto le linee di congiunzione (LN) tra una base concava e l’altra, oppure tra una base concava ed il rispettivo coperchio (come nel suddetto caso della base concava 60A con il rispettivo coperchio 60B).
Come illustrato sempre in figura 1 la confezione 100 viene caricata (con mezzi noti e non illustrati) sulla macchina finitrice 1000 in corrispondenza di una prima stazione di carico e taglio (ST1), la quale si estende tra i portali (PRT1) e (PRT3).
La prima stazione di carico e taglio (ST1) è provvista di un rispettivo primo nastro trasportatore (NNT1) che fa avanzare la confezione 100 dal portale (PRT1) al portale (PRT3) attraverso il portale (PRT2) seconda una direzione ed un verso individuati da una freccia (F1) parallela all’asse (X) (figura 5).
Come mostrato nelle figure 5, 7, il portale (PRT2) comprende una traversa (TT2), la quale è provvista di una pluralità di rulli di guida (RRG) posti a passo lungo una direzione (Y) (perpendicolare alla suddetta direzione (X)). Tali rulli di guida (RRG) servono a guidare la confezione 100 mentre attraversa i portali (PRT2), (PRT3).
Come è visibile invece nelle figure 5 e 7, il portale (PRT3) comprende una traversa (TT3), la quale è provvista di una pluralità di ruote di foratura (RRF) distanziate anch’essa a passo lungo un asse (Y) (perpendicolare al suddetto asse (X)). Ciascuna ruota di foratura (RRF) è una ruota dotata di una pluralità di denti incisori posti a passo lungo la circonferenza della ruota stessa.
Le ruote di foratura (RRF) sono disposte immediatamente a valle, nella direzione di avanzamento della confezione 100, dei rulli di guida (RRG).
Inoltre, preferibilmente, come nella forma di realizzazione illustrata nella figura 5, la distanza (lungo l’asse y) tra due rulli di guida consecutivi è maggiore della distanza (lungo l’asse y), tra due ruote di foratura consecutive. Secondo una variante, tali distanze possono essere uguali e, in particolare, ciascuna ruota di foratura (RRF) è allineata (lungo l’asse (Y)) ad un rispettivo rullo di guida (RRG).
Una analoga e corrispondente fila di ruote di foratura (RRF) è posta al di sotto della traversa (TT3) nella zona di transizione dalla prima stazione (ST1) ad una seconda stazione (ST2) di trasferimento della confezione 100.
Sia la traversa (TT2), sia la traversa (TT3) sono regolabili in altezza in funzione della dimensione della confezione 100 da lavorare. Preferibilmente, l’altezza delle traverse TT2 e TT3 viene regolata in modo tale che le ruote di foratura RRF si trovino ad un livello tale da perforare soltanto l’involucro deformabile di imballaggio della confezione 100 quando quest’ultima transita al di sotto della traversa (TT3), e i rulli di guida RRG si trovino ad un livello tale da impegnare in modo scorrevole il corrispondente fianco della confezione 100.
A tale scopo, i rulli di guida (RRG) sono montati su rispettive staffe, le quali sono incernierate, a loro volta, all’estremità di rispettivi bracci di supporto rigidamente collegati alla traversa TT2. La staffa portante ciascun rullo di guida è incernierata al rispettivo braccio di supporto con l’interposizione di un elemento elastico avente la funzione di spingere la relativa staffa, e quindi, il relativo rullo di guida RRG, verso il basso. In questo modo, regolando opportunamente l’altezza della traversa TT2, è possibile fare in modo che i rulli di guida RRG impartiscano alla confezione 100 che passa al di sotto della traversa TT3 una spinta verso il basso sufficiente a contrastare la tendenza della confezione 100 a sollevarsi verso l’alto quando entra in contatto con le ruote di foratura inferiori. La seconda stazione (ST2) comprende un rispettivo secondo nastro trasportatore (NNT2).
Pertanto, durante il passaggio della confezione 100 dalla prima stazione (ST1) alla seconda stazione (ST2) (figure 5, 8) vengono realizzate le linee forate (LF) sulla faccia superiore (FS) e sulla faccia inferiore (FI) della confezione 100 per l’azione combinata della ruote di foratura (RRF) che si trovano sulla traversa (TT3) e, rispettivamente, nella zona di transizione dalla prima stazione (ST1) alla seconda stazione (ST2).
A tale proposito, è opportuno specificare che le ruote di foratura RRF inferiori sono alloggiate in uno spazio definito da rispettive estremità affacciate dei nastri trasportatori NNT1 e NNT2 e sporgono al di sopra delle superfici di trasporto dei due nastri trasportatori in maniera tale da riuscire a perforare soltanto l’involucro deformabile di imballaggio della confezione 100 quando quest’ultima passa dal nastro trasportatore NNT1 al nastro trasportatore NNT2.
Il secondo nastro trasportatore (NNT2) fa avanzare la confezione 100 verso una terza stazione (ST3) (figura 9) delimitata, lungo l’asse (Y), da una parte, da un quarto portale (PRT4), e, dall’altra, da un dispositivo di guida e di foratura (DTP).
Come illustrato nelle figure 10, 11, 12, 13 il portale (PRT4) è provvisto di una pluralità di rulli di guida (RRG) e di una pluralità di ruote di foratura (RRF) disposti in maniera del tutto analoga a quella che avevamo visto per i portali (PRT2) e (PRT3) (solo che questa volta tutti gli elementi (RRG) e (RRF) si trovano sullo stesso portale (PRT4)).
Il dispositivo di guida e di foratura (DTP), a sua volta, comprende una pluralità di cilindri di guida (CCL) disposti in modo da formare una sorta di parete verticale (quindi di asse (Z)) disposta affacciata al portale PRT4 e contro cui, come si vedrà, la confezione 100 viene fatta scorrere.
Tale dispositivo di guida e di foratura (DTP) è provvisto, inoltre, di una rispettiva pluralità di ruote di foratura (RRF) disposte a passo su una fila parallela all’asse (Y).
Quindi, in definitiva, le ruote di foratura (RRF) montate sul portale (PRT4) si affacciano (e sono alla stessa altezza rispetto al basamento (BS)) alle ruote di foratura (RRF) che si trovano sul dispositivo di guida e di foratura (DTP).
La terza stazione (ST3) è provvista, inoltre, di una pedana sollevabile (PSSL) (figure 5, 10, 11, 12), la quale è disposta tra il portale PRT4 e il dispositivo di guida e foratura DTP ed è atta ad innalzare la confezione 100 da un livello sostanzialmente coincidente con la superficie superiore del basamento (BS) ad una quarta stazione (ST4) di scarico della confezione 100 stessa (figura 14). La pedana sollevabile (PSSL) è azionata da mezzi tradizionali come mezzi di movimentazione a pantografo, oppure mezzi a pistone che però non fanno parte della presente invenzione.
Il portale PRT4 e il dispositivo di guida e foratura DTP sono disposti ad una distanza l’uno dall’altro in modo tale che, durante l’innalzamento (lungo l’asse (Z)) della pedana sollevabile (PSSL) secondo una freccia (F2) sulle facce laterali ((FLS) e (FLD) della confezione 100, le ruote di foratura (RRF) (poste sui due lati di estremità della terza stazione (ST3)) tracciano delle linee di foratura (LF).
Dopo aver terminato la sua ascesa (lungo l’asse (Z)) la confezione 100 è trasferita (con mezzi noti e non illustrati) verso la quarta stazione (ST4) di scarico.
Da questo punto in poi la confezione 100 presenta linee di foratura (LF) (di indebolimento) sulle sue quattro facce (FS), (FI), (FLS) e (FLD) (figura 12).
Adesso la confezione 100 è pronta all’uso.
Secondo una variante non illustrata, le linee di foratura (LF) (di indebolimento) sulle facce (FLS) e (FLD) possono essere realizzate in una stazione di taglio uguale alla stazione di carico e taglio (ST1) che realizza le linee di foratura (LF) (di indebolimento) sulle facce (FS) e (FI). In questo caso è necessario prevedere, a valle della stazione di carico e taglio (ST1), un sistema di ribaltamento di 90° della confezione 100 in modo tale che le due facce (FLS) e (FLD) ancora da forare possano essere successivamente impegnate da rispettive file di ruote di foratura mentre la confezione 100 viene spostata attraverso la seconda stazione di taglio nella direzione della freccia (F1).
Sebbene si siano assimilate finora le linee di indebolimento (o di stappo preferenziale) alle linee di foratura (LF), l’uomo dell’arte può agevolmente immaginare delle linee di indebolimento (o di stappo preferenziale) non ottenute necessariamente per foratura, ma, per esempio, per semplice incisione continua.
Sia detto incidentalmente che nel presente contesto si intende con il generico termine “linea d’incisione” una linea di indebolimento tracciata da un apposito utensile (non illustrato) senza però che si giunga alla separazione completa tra due spezzoni tubolari adiacenti di involucro ricoprente.
In questa prospettiva la macchina finitrice che è stata descritta in precedenza con riferimento alle figure allegate può essere sostituita con una qualsiasi macchina di finitura della confezione che comprende, per esempio, degli utensili incisori.
Preferibilmente, ma non necessariamente, le linee di indebolimento (o di stappo preferenziale) coincidono sostanzialmente con le linee di congiunzione tra una base concava e l’altra, oppure tra una base concava ed un rispettivo coperchio.
I principali vantaggi della confezione e della macchina finitrice oggetto dell’invenzione possono essere così riassunti:
- l’operatore non deve necessariamente utilizzare un cutter per separare un contenitore dall’altro, ma può impiegare efficacemente un utensile meno pericoloso (per esempio, un cacciavite);
- una porzione tubolare di involucro resta sempre attaccata ad un corrispondente contenitore ed è con questo smaltita in apposite discariche su terra ferma;
- man mano che una base concava di un contenitore viene staccata da una pila di basi concave, le basi concave rimaste impilate continuano ad essere impaccate tra loro da ciò che rimane dell’involucro elastico; tutto ciò diminuisce in maniera considerevole il pericolo che contenitori di per sé molto leggeri (come quelli in polistirolo) siano portati via dal vento e dispersi in mare.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione (100) comprendente una pila di articoli (51A, 52A, 53A, 54A) ed un involucro (60) deformabile elasticamente; caratterizzata dal fatto che detto involucro (60) comprende linee di indebolimento (LF) o di strappo preferenziale disposte in modo tale da consentire di separare dalla pila i singoli articoli con relative porzioni tubolari di involucro.
  2. 2. Confezione (100) come rivendicato alla rivendicazione 1, in cui gli articoli sono dei contenitori, preferibilmente realizzati in materiale plastico espanso, ad esempio polipropilene, polietilene, polistirolo e loro copolimeri.
  3. 3. Confezione (100) come rivendicato alla rivendicazione 1, in cui le linee di indebolimento (LF) o di strappo preferenziale sono disposte in corrispondenza delle linee di congiunzione (LN) tra due articoli (51A, 52A, 53A, 54A, 55A, 56A, 57A, 58A, 59A, 60A) adiacenti.
  4. 4. Confezione (100) come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto involucro (60) deformabile elasticamente è uno stretch hood ® .
  5. 5. Macchina finitrice (1000) di una confezione (100) del tipo rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4.
  6. 6. Macchina finitrice (1000)secondo la rivendicazione 5, comprendente almeno una stazione di lavoro (ST1, ST2, ST3, ST4) provvista di almeno un utensile incisore (RRF) atto a realizzare almeno una rispettiva linea di indebolimento (LF) (o di stappo preferenziale) su detto involucro (60) deformabile elasticamente.
  7. 7. Macchina finitrice (1000)secondo la rivendicazione 6, in cui in almeno una stazione di lavoro (ST1) avviene la tracciatura di almeno una rispettiva linea di indebolimento (LF) (o di stappo preferenziale) orizzontale, e in almeno una stazione di lavoro (ST3) avviene la tracciatura di almeno una rispettiva linea di indebolimento (LF) (o di stappo preferenziale) verticale.
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