ITUA20164430A1 - Grilletto antistrappo per armi da difesa e derivate - Google Patents

Grilletto antistrappo per armi da difesa e derivate Download PDF

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Claudio Francalanci
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    • F41WEAPONS
    • F41AFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS COMMON TO BOTH SMALLARMS AND ORDNANCE, e.g. CANNONS; MOUNTINGS FOR SMALLARMS OR ORDNANCE
    • F41A19/00Firing or trigger mechanisms; Cocking mechanisms
    • F41A19/06Mechanical firing mechanisms, e.g. counterrecoil firing, recoil actuated firing mechanisms
    • F41A19/10Triggers; Trigger mountings

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)
  • Acyclic And Carbocyclic Compounds In Medicinal Compositions (AREA)

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
TITOLO
GRILLETTO ANTISTRAPPO PER ARMI DA DIFESA E DERIVATE
SETTORE TECNICO
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico delle armi leggere, sia quelle destinate alla difesa che all’uso sportivo.
In particolare, l’invenzione riguarda il particolare che presiede il comando di sparo, ovvero il grilletto.
Attraverso quest’ultimo si aziona la catena cinematica che determina l’esplosione della carica e quindi la partenza del proiettile.
S<TATO DELL>’<ARTE>
Come riportato in tutti i testi del settore, l’azione di scatto ideale si ottiene quando la pressione che il dito indice esercita sul grilletto viene esplicata costantemente fino all’arresto finale (trigger-stop) lungo una direttrice parallela all’asse della canna.
È infatti noto come qualunque tipo di pressione esercitata in diagonale influisce negativamente sull’allineamento della canna dell’arma con il bersaglio.
Per ovviare a questo problema, sono stati escogitati grilletti dotati di uno snodo il cui asse è disposto pressoché parallelo a quello della canna, così da lasciare al grilletto la possibilità di oscillare su un piano verticale trasversale alla canna stessa.
Il medesimo Richiedente, a tale proposito, ha depositato in data 20-01-2011 la domanda di brevetto per Invenzione Industriale N° PI2011A000004 dal titolo “Grilletto per armi leggere avente la funzione di annullare le componenti trasversali (strappi) della pressione esercitata sullo stesso”, nella quale si difende una soluzione tecnica che prevede il grilletto costituito da due elementi principali di cui un primo, corrispondente alla base, è collegato stabilmente al meccanismo di scatto mentre l’altro, corrispondente alla coda del grilletto e quindi deputato a ricevere l’appoggio del dito indice, è collegato al precedente tramite una vite o altro elemento di unione con funzione di fulcro, avente l’asse longitudinale posizionato parallelamente all’asse longitudinale della canna.
Tale collegamento snodato permette alla coda del grilletto di effettuare una parziale rotazione rispetto all’elemento di base, su di un piano ortogonale rispetto al piano di simmetria dell’arma, per assorbire eventuali pressioni esercitate lungo una direttrice non perfettamente parallela all’asse della canna, annullando così i conseguenti spostamenti laterali della volata dell’arma.
Nella suddetta soluzione tecnica è vantaggiosamente prevista una molla, ad esempio a spillo, che contrasta elasticamente la rotazione della coda del grilletto e riporta quest’ultima nell’iniziale posizione, sostanzialmente verticale, al cessare delle sollecitazioni.
La descritta soluzione tecnica ha manifestato tutta la sua validità pratica, per gli scopi prefissati, anche se ha mostrato alcuni limiti nell’applicazione su armi da difesa e da tiro dinamico.
Infatti, nelle armi da difesa l’azionamento del grilletto richiede una forza molto più elevata che nelle armi sportive ed anche la corsa è maggiore.
Ciò avviene da un lato per ragioni tecniche, dovute al tipo di meccanismo che consente, tramite l’azione del tiratore sul grilletto, o di liberare una massa battente (il cane) che colpirà la testa del percussore, oppure, nel caso delle armi a percussore lanciato, di liberare direttamente il percussore. Da un altro lato ciò avviene anche per il fatto che l’azione di sparo in un’arma da difesa deve discendere da una volontà precisa e determinata del tiratore, scongiurando quanto più possibile la inopportuna partenza accidentale di colpi dovuta ad uno scatto troppo sensibile (leggero).
Ne consegue che, soprattutto nelle armi da difesa, diventa più probabile imprimere la pressione sul grilletto con quelle indesiderate componenti diagonali che possono far deviare il tiro e quindi mancare il bersaglio.
In queste ultime, come poco prima accennato, il grilletto richiede una forza di azionamento relativamente elevata, che va da circa 20N per i sistemi di scatto a singola azione ai 40-50N per i sistemi di scatto a doppia azione. Inoltre, quando a seguito dello sgancio del cane o del percussore la pressione richiesta scende a pochi Newton, la pressione esercitata dal dito indice rimane invece sostanzialmente quella iniziale e quindi quando il grilletto arriva a fine corsa (trigger stop) la pressione esercitata sarà notevolmente più elevata rispetto alla resistenza opposta dal grilletto (collasso di retroscatto) con le inevitabili conseguenze nel caso di una esecuzione della trazione non corretta (non perfettamente allineata). Per questi motivi, la possibilità di trasmettere componenti di forza diagonali è abbastanza alta, per cui la libertà di oscillazione trasversale concessa alla coda del grilletto si rivela preziosa.
I limiti della privativa sopra indicata emergono principalmente durante la manovra di impugnatura dell’arma, che spesso avviene in maniera rapida, in quanto la libertà di oscillazione del grilletto, che permane anche in posizione di riposo, può creare dei problemi, intralciando il corretto posizionamento del dito sul grilletto stesso.
S<INTESI DELL>’<INVENZIONE>
Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre un grilletto antistrappo per armi leggere che, pur nel solco della soluzione tecnica che prevede un’articolazione a cerniera della coda del grilletto rispetto al suo supporto, possieda originali prerogative che permettano di superare i limiti delle soluzioni note, in particolare con un blocco dell’oscillazione in posizione di riposo del grilletto.
Un altro scopo dell’invenzione riguarda la volontà di ottenere un grilletto antistrappo in cui l’escursione di oscillazione possibile varia più o meno progressivamente, durante la corsa di azionamento, raggiungendo il valore massimo verso il fondo della corsa medesima, dove massima può essere l’utilità essendo imminente la partenza del colpo.
Un ulteriore scopo dell’invenzione consiste nel realizzare un sistema che permetta di limitare l’escursione dell’oscillazione determinandone l’ampiezza in sede progettuale senza richiedere l’utilizzo di componenti meccanici aggiuntivi per realizzare tale limitazione.
Ancora uno scopo dell’invenzione consiste nel prevedere il ritorno automatico del grilletto nella sua posizione centrale al rilascio dello stesso senza richiedere la presenza di componenti meccanici aggiuntivi.
Un ulteriore scopo dell’invenzione si prefigge di realizzare una soluzione tecnica applicabile sia a grilletti di tipo articolati a cerniera sia a quelli cosiddetti traslanti, nei quali la corsa avviene secondo una direttrice rettilinea.
Ancora un altro scopo dell’invenzione risiede nel privilegiare soluzioni tecniche semplici, di dimensioni compatte e di peso minimo, così da poter essere facilmente applicate alle armi leggere senza che siano richieste sostanziali modifiche degli altri componenti.
Questi ed altri scopi sono pienamente raggiunti mediante un grilletto antistrappo per armi leggere, del tipo costituito da due elementi dei quali il primo è collegato al meccanismo di scatto di una corrispondente arma leggera, mentre il secondo comprende la coda del citato grilletto ed è atto a ricevere l’appoggio del dito del tiratore e la spinta di azionamento da questo impressa, detto secondo elemento essendo articolato al primo in un fulcro avente asse sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale della canna della stessa arma, così da poter oscillare in un piano trasversale a quest’ultima, durante la corsa di scatto del suddetto grilletto, e annullare le eventuali componenti trasversali della pressione esercitata sulla coda stessa, consentendo che venga esplicata esclusivamente la componente avente una direzione parallela all’asse della canna, il suddetto grilletto comprendente:
un terzo elemento, solidale al telaio dell’arma, provvisto di una sede incavata;
un’appendice, estesa dal citato secondo elemento, dalla parte opposta di detto fulcro secondo cui si estende la citata coda del grilletto, detta appendice essendo di forma rastremata, prevista per impegnare detta sede incavata in corrispondenza della posizione di riposo del citato grilletto, in modo che prestabilite zone delle stesse sede e appendice risultino mutuamente a battuta e inibiscano la citata oscillazione del secondo elemento, la medesima appendice rastremata essendo inoltre destinata ad essere progressivamente estratta dalla citata sede incavata, in conseguenza della corsa di scatto del citato grilletto, con ciò consentendo la detta oscillazione del secondo elemento.
B<REVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI>
Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di preferite forme di realizzazione del grilletto antistrappo per armi leggere, di cui all’oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
la Fig.1 illustra schematicamente una vista laterale di un grilletto antistrappo di tipo articolato a cerniera, in condizione di riposo;
la Fig.1A mostra il grilletto di Fig.1 in una vista frontale;
la Fig.2 illustra, in una vista simile alla Fig.1, il grilletto premuto;
la Fig.2A mostra il grilletto di Fig.2 in una vista frontale;
le Figg. 3A, 3B illustrano, schematicamente, viste frontali parziali di una prima forma di realizzazione del grilletto, nelle situazioni riferite rispettivamente alle Figg.1 e 2;
le Figg. 4A, 4B illustrano, schematicamente, viste frontali parziali di una seconda forma di realizzazione del grilletto, nelle situazioni di cui alle Figg.1 e 2;
le Figg.5A, 5B illustrano, schematicamente, viste frontali parziali di una terza forma di realizzazione del grilletto, nelle situazioni di cui alle Figg.1 e 2;
la Fig.6 illustra schematicamente una vista laterale di un grilletto antistrappo di tipo traslante, in condizione di riposo;
la Fig.7 illustra una vista in sezione secondo il piano VII-VII di Fig.6;
la Fig.8 illustra, in una vista simile alla Fig.6, il grilletto premuto;
la Fig.9 illustra una vista in sezione secondo il piano IX-IX di Fig.8;
le Figg.10A, 10B illustrano altrettante viste in sezione secondo il piano X-X di Fig.8.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Nelle sopra elencate figure, è stato indicato col riferimento 1 il grilletto antistrappo oggetto dell’invenzione, nel suo complesso.
In modo di per sé noto, il grilletto 1 è costituito da due elementi 2, 3 dei quali il primo 2 è collegato al meccanismo di scatto di una corrispondente arma leggera (non illustrata in dettaglio), mentre il secondo 3 comprende la cosiddetta coda del grilletto ed è atto a ricevere l’appoggio del dito del tiratore e la spinta di azionamento da questo impressa (frecce nelle Figg.2 e 8).
Il secondo elemento 3 è articolato al primo 2 in un fulcro F avente asse sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale della canna della stessa arma (non illustrata), così da poter oscillare in un piano trasversale a quest’ultima, durante la corsa di scatto del suddetto grilletto, e annullare le eventuali componenti trasversali della pressione esercitata sulla coda stessa, consentendo che venga esplicata esclusivamente la componente avente una direzione parallela all’asse della canna.
Secondo l’invenzione, il grilletto antistrappo 1 comprende un terzo elemento 4, solidale al telaio dell’arma, provvisto di una sede incavata 40, ed un’appendice 30, estesa dal citato secondo elemento 3, dalla parte opposta di detto fulcro F secondo cui si estende la coda del grilletto.
L’appendice 30 presenta forma rastremata, come meglio descritto in seguito, ed è prevista per impegnare detta sede incavata 40 in corrispondenza della posizione di riposo R del grilletto 1, in modo che prestabilite zone delle stesse sede 40 e appendice 30 risultino mutuamente a battuta e inibiscano la citata oscillazione del secondo elemento 3.
L’appendice rastremata 30 viene progressivamente estratta dalla sede incavata 40, in conseguenza della corsa di scatto del grilletto 1, con ciò consentendo la detta oscillazione del secondo elemento 3.
Nel grilletto sono vantaggiosamente previsti mezzi limitatori di oscillazione 5, atti a definire una prestabilita escursione angolare di detto secondo elemento 3 rispetto al primo 2, come più dettagliatamente descritto nel seguito con riferimento a ciascuna forma di realizzazione.
Nelle figure da 1 a 5B sono illustrate preferite forme di realizzazione del grilletto antistrappo 1, adatte a tipi di grilletto articolati a cerniera.
La geometria di tali grilletti 1 prevede che il primo ed il secondo elemento 2, 3 oscillino di conserva verso il basso, oltre che naturalmente verso la parte posteriore dell’arma, in conseguenza della citata spinta di azionamento sul grilletto 1 medesimo.
La soluzione costruttiva dell’invenzione prevede, nella fattispecie, che l’appendice rastremata 30 sia protesa verso l’alto, e che la sede incavata 40 sia opportunamente posizionata al disopra della stessa appendice 30 e rivolta col suo lato aperto verso il basso.
Nella prima di dette preferite forme di realizzazione (Figg. 3A, 3B), l’appendice rastremata 30 presenta un profilo trapezoidale, e la sede incavata 40 presenta a sua volta un profilo trapezoidale complementare a quello della suddetta appendice 30.
Con il grilletto 1 in posizione di riposo R (Fig. 3A) l’appendice 30 è all’interno della sede 40, a battuta su di essa, essendo in tal modo impedita la rotazione del secondo elemento 3 attorno al fulcro F.
Con il grilletto 1 in posizione di azionamento del meccanismo di sparo S (Fig. 3B) l’appendice 30 è esterna alla stessa sede 40, con ciò permettendo l’oscillazione del secondo elemento 3, in un senso o nell’altro a seconda della direzione dell’eventuale componente trasversale della pressione esercitata sull’elemento stesso.
I detti mezzi limitatori di oscillazione 5, in questa prima forma di realizzazione, sono costituiti, ad esempio, da un perno 20, fissato al citato primo elemento 2 e sporgente in avanti da questo, per impegnare una nicchia 33 ad arco di circonferenza, realizzata nel secondo elemento 3.
La nicchia 33 è concentrica al fulcro F ed ha ampiezza angolare calibrata secondo l’escursione di oscillazione che si vuole permettere al secondo elemento 3.
Nella seconda di dette preferite forme di realizzazione (Figg. 4A, 4B), l’appendice rastremata 30 presenta un profilo a cuspide arrotondata in punta, mentre la sede incavata 40 presenta un profilo costituito da due pareti laterali 41 sostanzialmente parallele, raccordate sul fondo da una curvatura semicircolare 42.
Con il grilletto 1 in posizione di riposo R (Fig. 4A) l’appendice 30 è completamente all’interno della sede 40, a battuta su di essa, essendo in tal modo impedita la rotazione del secondo elemento 3 attorno al fulcro F.
Con il grilletto 1 in posizione di azionamento del meccanismo di sparo S (Fig. 4B) l’appendice 30 è parzialmente esterna alla stessa sede 40, con ciò permettendo l’oscillazione del secondo elemento 3, in un senso o nell’altro.
I citati mezzi limitatori di oscillazione 5, in questa seconda forma di realizzazione, sono costituiti dalle suddette pareti laterali 41 della sede incavata 40, destinate ad intercettare a battuta i rispettivi lati obliqui 30F dell’appendice a cuspide 30.
Nella terza di dette preferite forme di realizzazione (Figg. 5A, 5B), l’appendice rastremata 30 presenta un profilo trapezoidale, mentre la sede incavata 40 presenta un profilo rettangolare, esteso verso il basso in modo da contenere per un tratto prestabilito della corsa del grilletto 1, con le rispettive pareti laterali 41, i fianchi verticali 31 del secondo elemento 3, al disotto di detta appendice 30.
Con il grilletto 1 in posizione di riposo R (Fig. 5A) l’appendice 30 è completamente all’interno della sede 40, a battuta su di essa, ed un tratto dei fianchi verticali 31 riscontrano le pareti verticali 41; in tal modo è impedita la rotazione del secondo elemento 3 attorno al fulcro F.
Una posizione intermedia di detta corsa è illustrata con linee tratteggiate nella stessa Fig. 5A, ed è relativa a quella di un grilletto 1 con sistema di scatto a singola e doppia azione con “cane” armato; in tale posizione intermedia, la rotazione del secondo elemento 3 è ancora vantaggiosamente impedita, mentre viene successivamente consentita per l'ultima parte della corsa del grilletto 1, nella quale viene raggiunta la posizione di azionamento del meccanismo di sparo S (Fig. 5B), in cui l’appendice 30 è parzialmente esterna alla stessa sede 40.
Anche in questa forma di realizzazione, i citati mezzi limitatori di oscillazione 5 sono costituiti dalle suddette pareti laterali 41 della sede incavata 40, destinate ad intercettare a battuta i rispettivi lati obliqui 30F dell’appendice trapezoidale 30.
Nelle figure da 6 a 10B è illustrata una variante di realizzazione del grilletto antistrappo 1 adatta ad un tipo cosiddetto traslante, ad esempio Colt 1911.
In un siffatto grilletto 1, guidato orizzontalmente, detti primo e secondo elemento 2, 3 traslano con corsa rettilinea verso il retro dell’arma, in conseguenza della citata spinta di azionamento.
Per questa tipologia costruttiva, l’appendice 30 del secondo elemento 3, situata al disopra dell’asse del fulcro F, presenta un profilo a doppia cuspide formato da una sezione anteriore 30A protesa verso il davanti dell’arma, a forma di mezza piramide divisa secondo un piano verticale diagonale rispetto alla base quadrilatera, e una sezione posteriore 30B rastremata verso l’alto con sezione triangolare.
La sede incavata 40 si sviluppa attorno a detta appendice 30 a doppia cuspide ed è formata da una porzione anteriore chiusa 40A avente forma complementare a detta sezione anteriore 30A dell’appendice 30, e da una consecutiva porzione posteriore 40B formata da due pareti verticali parallele, distanziate, in direzione trasversale alla suddetta arma, di una quota corrispondente allo spessore della parte superiore del primo elemento 2, che risulta tra esse inserito e guidato con gioco minimo. Con il grilletto 1 in posizione di riposo R (Figg. 6 e 7) la sezione anteriore 30A dell’appendice 30 risulta inserita nella porzione anteriore 40A della sede 40, a battuta su di essa, essendo in tal modo impedita la rotazione del secondo elemento 3 attorno al fulcro F.
Con il grilletto 1 in posizione di azionamento del meccanismo di sparo S (Fig.8 e 9) la sezione anteriore 30A dell’appendice 30 è scostata dalla porzione anteriore 40A della sede 40, con ciò permettendo l’oscillazione del secondo elemento 3, in un senso o nell’altro (Figg.10A, 10B).
I citati mezzi limitatori di oscillazione 5 sono qui costituiti dalle suddette pareti verticali parallele della porzione posteriore 40B della sede incavata 40, destinate ad intercettare a battuta i fianchi inclinati della sezione posteriore 30B dell’appendice 30 (si vedano ancora le Figg.10A, 10B).
Per tutte le descritte varianti costruttive del grilletto antistrappo 1, l’escursione angolare del secondo elemento 3 rispetto al primo è all’incirca di 20° in un senso e nell’altro, a partire dalla posizione centrale verticale; ovviamente tale angolo può essere stabilito con valore diverso, eventualmente anche non simmetrico. Tale limitazione dell’escursione è prevista principalmente al fine di impedire che possano essere eseguite manovre improprie che possano compromettere il funzionamento del meccanismo di scatto.
Dalla descrizione di cui sopra emergono con estrema evidenza i vantaggiosi aspetti del grilletto antistrappo 1 proposto, il quale ripropone la soluzione tecnica della coda snodata secondo un asse orizzontale parallelo a quello della canna dell’arma, ma introduce un dispositivo originale e al tempo stesso straordinariamente semplice, che consente il blocco dell’oscillazione in posizione di riposo del grilletto.
Questo aspetto si rivela particolarmente utile nelle armi da difesa, che possono richiedere di essere impugnate rapidamente, come spiegato in premessa, ma ne traggono beneficio anche le armi sportive, grazie al fatto che l’escursione di oscillazione varia progressivamente, durante la corsa di azionamento, raggiungendo il valore massimo verso il fondo della corsa medesima, dove massima può essere l’utilità essendo imminente lo sparo.
Dopo lo sparo, inoltre, si ha il ritorno automatico del grilletto nella sua posizione centrale.
Particolarmente interessante si rivela la caratteristica che premette di applicare la descritta soluzione tecnica anche ai grilletti traslanti, aumentando la versatilità dell’invenzione.
In sede progettuale è possibile definire una pluralità di parametri che permettono di ottimizzare il meccanismo di scatto in funzione di molteplici esigenze. Ad esempio, può essere previsto lo sblocco del grilletto non appena viene premuto ed in modo da permettere la massima oscillazione fin dall’inizio della corsa. Alternativamente è possibile prevedere lo sblocco del grilletto non appena viene premuto consentendo però una oscillazione la cui ampiezza aumenta più o meno progressivamente con la corsa, raggiungendo il valore massimo verso la fine della corsa. Ancora alternativamente è possibile prevedere lo sblocco del grilletto dopo una prima parte della corsa durante la quale non si consente alcuna possibilità di oscillazione trasversale.
Per qualsiasi tipologia di grilletto, in particolare nelle armi da difesa, il grilletto snodato permette di recuperare le non perfette corrispondenze tra le dimensioni dei componenti dell’arma e la morfologia della mano del tiratore allo scopo di rendere le caratteristiche morfologiche ininfluenti nei confronti della corretta esecuzione dello scatto.
La semplicità costruttiva che caratterizza l’invenzione permette una vantaggiosa applicazione del grilletto antistrappo indipendentemente dal meccanismo di scatto presente, con cane e percussore inerziale oppure con percussore lanciato, dalla presenza, o meno, di mezzi di regolazione longitudinale, senza influire minimamente nel funzionamento meccanico o nelle prestazioni dell’arma.
A questo si aggiunga che per la costruzione degli elementi descritti non sono necessarie tolleranze di lavorazione molto strette e non si richiedono materiali con speciali caratteristiche, per cui l’incidenza di costo rispetto al totale dell’arma può essere considerato trascurabile.
Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, che si rendesse necessario apportare per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottostanti rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Grilletto antistrappo per armi leggere, del tipo costituito da due elementi (2, 3) dei quali il primo (2) è collegato al meccanismo di scatto di una corrispondente arma leggera, mentre il secondo (3) comprende la coda del citato grilletto (1) ed è atto a ricevere l’appoggio del dito del tiratore e la spinta di azionamento da questo impressa, detto secondo elemento (3) essendo articolato al primo (2) in un fulcro (F) avente asse sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale della canna della stessa arma, così da poter oscillare in un piano trasversale a quest’ultima, durante la corsa di scatto del suddetto grilletto (1), e annullare le eventuali componenti trasversali della pressione esercitata sulla coda stessa, consentendo che venga esplicata esclusivamente la componente avente una direzione parallela all’asse della canna, il suddetto grilletto (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: un terzo elemento (4), solidale al telaio dell’arma, provvisto di una sede incavata (40); un’appendice (30), estesa dal citato secondo elemento (3), dalla parte opposta di detto fulcro (F) secondo cui si estende la citata coda del grilletto (1), detta appendice (30) essendo di forma rastremata, prevista per impegnare detta sede incavata (40) in corrispondenza della posizione di riposo (R) del citato grilletto (1), in modo che prestabilite zone delle stesse sede (40) e appendice (30) risultino mutuamente a battuta e inibiscano la citata oscillazione del secondo elemento (3), la medesima appendice rastremata (30) essendo inoltre destinata ad essere progressivamente estratta dalla citata sede incavata (40), in conseguenza della corsa di scatto del citato grilletto (1), con ciò consentendo la detta oscillazione del secondo elemento (3).
  2. 2. Grilletto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi limitatori di oscillazione (5), previsti per definire una prestabilita escursione angolare di detto secondo elemento (3) rispetto al primo (2).
  3. 3. Grilletto secondo la rivendicazione 1, del tipo articolato a cerniera nel quale detti primo e secondo elemento (2, 3) oscillano di conserva verso il basso in conseguenza della citata spinta di azionamento sul grilletto (1) medesimo, caratterizzato dal fatto che detta appendice (30) del secondo elemento (3) è protesa verso l’alto, e dal fatto che la citata sede incavata (40) è rivolta col suo lato aperto verso il basso ed è disposta sopra la stessa appendice (30).
  4. 4. Grilletto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta appendice (30) presenta un profilo trapezoidale, e dal fatto che la citata sede incavata (40) presenta a sua volta un profilo trapezoidale complementare a quello della suddetta appendice (30).
  5. 5. Grilletto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta appendice (30) presenta un profilo a cuspide arrotondata in punta, e dal fatto che la citata sede incavata (40) presenta un profilo costituito da due pareti laterali (41) sostanzialmente parallele, raccordate sul fondo da una curvatura semicircolare (42).
  6. 6. Grilletto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta appendice (30) presenta un profilo trapezoidale, e dal fatto che la citata sede incavata (40) presenta un profilo rettangolare, esteso verso il basso in modo da contenere per un tratto prestabilito della corsa del medesimo grilletto (1), con le rispettive pareti laterali (41), i fianchi verticali (31) del citato secondo elemento (3), al disotto di detta appendice (30).
  7. 7. Grilletto secondo la rivendicazione 1, del tipo guidato orizzontalmente nel quale detti primo e secondo elemento (2, 3) traslano con corsa rettilinea verso il retro dell’arma, in conseguenza della citata spinta di azionamento sul grilletto medesimo, caratterizzato dal fatto che detta appendice (30) del secondo elemento (3) si protende da quest’ultimo verso la parte anteriore dell’arma e presenta, secondo un piano orizzontale, un profilo comprendente una cuspide anteriore appuntita (30A) dalla quale si estendono verso il retro due fianchi longitudinali (30B), e dal fatto che la citata sede incavata (40) si sviluppa orizzontalmente attorno a detta appendice (30) e presenta un profilo in pianta costituito da una porzione anteriore chiusa (40A) avente forma complementare a detta cuspide (30A) ed una posteriore consecutiva formata da due pareti verticali parallele (40B), distanziate, in direzione trasversale alla suddetta arma, di una quota superiore rispetto allo spessore della suddetta appendice (30) in corrispondenza dei citati fianchi longitudinali (30B).
  8. 8. Grilletto secondo la rivendicazione 2 o 4, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi limitatori di oscillazione (5) sono associati al suddetto fulcro (F) di articolazione tra detti primo e secondo elemento (2, 3) del grilletto (1) stesso.
  9. 9. Grilletto secondo la rivendicazione 2 o 5, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi limitatori di oscillazione (5) sono costituiti dalle suddette pareti laterali (41) della sede incavata (40), destinate ad intercettare a battuta i rispettivi lati obliqui (30F) dell’appendice a cuspide (30).
  10. 10. Grilletto secondo la rivendicazione 2 o 6, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi limitatori di oscillazione (5) sono costituiti dalle suddette pareti laterali (41) della sede incavata (40), destinate ad intercettare a battuta i rispettivi lati obliqui (30F) dell’appendice trapezoidale (30).
  11. 11. Grilletto secondo la rivendicazione 2 o 7, caratterizzato dal fatto che i citati mezzi limitatori di oscillazione (5) sono costituiti dalle suddette pareti verticali parallele (40B) della porzione posteriore della sede incavata (40), destinate ad intercettare a battuta i citati fianchi longitudinali (30B) di detta appendice (30).
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