ITUA20164384A1 - Raccordo per il collegamento reciproco di un terminale di un’utenza o un accessorio diffusore e di un tubo flessibile - Google Patents

Raccordo per il collegamento reciproco di un terminale di un’utenza o un accessorio diffusore e di un tubo flessibile Download PDF

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ITUA20164384A1
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IT
Italy
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flexible tube
annular
abutment wall
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ITUA2016A004384A
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Marco Amadei
Giuseppe Piccoli
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Fitt Spa
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    • F16L33/00Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses
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    • F16L33/223Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses with means not mentioned in the preceding groups for gripping the hose between inner and outer parts the sealing surfaces being pressed together by means of a member, e.g. a swivel nut, screwed on or into one of the joint parts
    • F16L33/224Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses with means not mentioned in the preceding groups for gripping the hose between inner and outer parts the sealing surfaces being pressed together by means of a member, e.g. a swivel nut, screwed on or into one of the joint parts a clamping ring being arranged between the threaded member and the connecting member
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Description

RACCORDO PER IL COLLEGAMENTO RECIPROCO DI UN TERMINALE DI UN’UTENZA O UN ACCESSORIO DIFFUSORE E DI UN TUBO FLESSIBILE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei raccordi per tubi flessibili, ed ha particolarmente per oggetto un raccordo per il collegamento reciproco di un terminale di un’utenza o un accessorio diffusore e di un tubo flessibile, in particolare un tubo da giardino.
Stato della Tecnica
Sono note diverse tipologie di sistemi di raccordo per unire tubi flessibili ad un terminale, il quale può essere filettato o meno. In particolare, sono noti raccordi per unire tubi da giardino al terminale di un’utenza, ad esempio un rubinetto collegato alla rete idrica, o un accessorio diffusore.
Tali raccordi generalmente prevedono un corpo principale avente un codolo cilindrico destinato ad inserirsi all’interno del tubo in corrispondenza di una sua estremità, e un elemento di chiusura, ad esempio una ghiera che si avvita sul corpo principale per comprimere radialmente una porzione dell’estremità del tubo contro il codolo per realizzare la tenuta idraulica.
Dal brevetto europeo EP2047169 a nome della stessa Richiedente è noto un assieme tubo raccordo in accordo con quanto sopra descritto.
Tali raccordi sono migliorabili. In particolare per quanto riguarda la tenuta idraulica degli stessi.
Inoltre, tale tipologia di raccordi è particolarmente inefficiente nel caso il tubo da giardino sia un tubo allungabile, quale ad esempio il tubo realizzato secondo gli insegnamenti della domanda internazionale PCT/IB2016/059765.
Ancora, i raccordi noti sono difficili da montare sul tubo, in particolare in caso di tubo allungabile.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra illustrati, mettendo a disposizione un raccordo per tubi flessibili di spiccata efficienza e relativa economicità.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo avente elevata tenuta idraulica e/o meccanica anche in caso di tubi flessibili allungabili.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo per tubi flessibili che non metta in torsione il tubo durante l’avvitamento della ghiera sul terminale filettato.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo per tubi flessibili di facile inserimento sullo stesso.
Tali scopi, nonché altri che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un raccordo avente una o più delle caratteristiche qui descritte, illustrate e/o rivendicate.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell'invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
le FIGG.1 e 2 sono una vista assonometrica in sezione assiale di un raccordo 1 in due differenti fasi operative;
le FIGG. 3, 4 e 5 sono una vista in sezione assiale del raccordo 1 in differenti fasi operative;
le FIGG.6 e 7 sono una vista ingrandita di alcuni particolari rispettivamente di FIG.3 e FIG.5;
le FIGG. 8, 9 e 10 sono viste schematiche di un esempio di tubo flessibile H, un terminale T e del raccordo 1 durante l’uso;
la FIG.11 è una vista laterale schematica del tubo flessibile H a riposo;
la FIG. 12 è una vista laterale schematica del tubo flessibile H di FIG. 11 sotto pressione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione dell’invenzione Facendo riferimento alle figure citate, si descrive un raccordo 1 per la giunzione reciproca di un elemento terminale T di un’utenza o un accessorio diffusore e un tubo H. In particolare, il tubo H potrà essere un tubo giardino per il trasporto di acqua da irrigazione.
Il tubo H potrà essere un tubo flessibile classico, realizzato ad esempio secondo gli insegnamenti del brevetto europeo EP0623776 a nome della stessa Richiedente, oppure potrà essere un tubo flessibile allungabile, realizzato ad esempio secondo gli insegnamenti della domanda PCT/IB2016/059765, sempre a nome della stessa Richiedente.
Il raccordo 1 potrà comprendere un corpo principale 10 di forma sostanzialmente tubolare il quale potrà definire un asse X. In particolare, il corpo principale 10 potrà presentare una porzione d’estremità 11 maschio o femmina per l’accoppiamento con il terminale T e una porzione di estremità opposta 12 per l’accoppiamento con il tubo H.
Il terminale T e il corpo principale 10 potranno essere accoppiati in modo in sé noto, ad esempio mediante sistemi maschio-femmina di aggancio rapido, mediante filetto e controfiletto, o similari.
Il terminale T potrà essere ad esempio un rubinetto collegato alla rete idrica oppure l’estremità di un accessorio diffusore.
Opportunamente, come particolarmente mostrato in Fig. 1, la porzione di estremità 12 potrà comprendere una parete di riscontro 13 e un codolo 20 allungato estendentesi da quest’ultima il quale potrà essere sostanzialmente coassiale al corpo principale 10. La parete di riscontro 13 potrà quindi essere sostanzialmente anulare e perpendicolare all’asse X.
Il tubo flessibile H potrà presentare almeno un’estremità E calzabile sul codolo 20 in modo che l’acqua transiti tra il tubo flessibile H e il terminale T. Opportunamente, quindi, il codolo 20 potrà includere almeno un’entrata 21 ed un’uscita 22 per l’acqua.
Si comprende che il diametro interno dell’estremità E del tubo flessibile H potrà essere sostanzialmente uguale oppure leggermente inferiore al diametro esterno del codolo 20 per consentire al primo di essere calzato sul secondo.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il codolo 20 potrà essere configurato in modo da favorire l’inserimento dell’estremità E del tubo flessibile H sullo stesso.
Come mostrato nelle Figg. 1 e 2, il codolo 20 potrà includere almeno un risalto anulare, preferibilmente almeno due risalti anulari 23’, 23’’, divergenti nella direzione di inserimento del tubo flessibile H. Ad esempio, i risalti anulari 23’, 23’’ potranno presentare un diametro massimo crescente verso la parete di riscontro 13 del corpo principale 10.
Ogni risalto anulare 23’, 23’’ potrà presentare forma sostanzialmente troncoconica. In questo modo l’inserimento dell’estremità E del tubo flessibile H sul codolo 20 potrà essere favorito, mentre potrà essere sfavorito il disinserimento del tubo flessibile H dal raccordo 1.
Secondo una particolare forma di realizzazione, il raccordo 1 potrà comprendere mezzi valvolari 50 configurati per bloccare la fuoriuscita dell’acqua dal tubo flessibile H una volta che si disaccoppia il raccordo 1 dall’accessorio diffusore.
In particolare, come mostrato in Figg. 1 e 2, i mezzi valvolari 50 potranno comprendere uno stelo 51 con un otturatore d’estremità 52 inserito coassialmente attraverso il codolo 20 per otturarne selettivamente l’entrata 21.
Opportunamente, l’otturatore 52 potrà avere forma divergente nella direzione di inserimento del tubo flessibile H in modo da agevolare l’inserimento dello stesso tubo flessibile H sul codolo 20.
Ad esempio, l’otturatore 52 potrà presentare forma sostanzialmente semisferica. Più in particolare, l’otturatore 52 potrà presentare un diametro massimo in corrispondenza dell’entrata 21 del codolo 20, mentre il risalto anulare 23’ prossimale all’entrata 21 potrà presentare un diametro minimo sostanzialmente pari al diametro massimo dell’otturatore 52 in modo che gli stessi cooperino per definire una superficie ad invito sostanzialmente continua.
In questo modo, la configurazione reciproca dell’otturatore 52 e del codolo 20 potranno favorire l’operazione di inserimento del tubo flessibile H su quest’ultimo.
In particolare, come meglio descritto nel seguito, il tubo flessibile H e il corpo principale 10 potranno essere accoppiati in modo tale che l’acqua non fuoriesca dal raccordo 1 durante l’utilizzo.
Allo scopo, almeno una porzione E1 dell’estremità E del tubo flessibile H potrà essere radialmente premuta contro il codolo 20 e quindi contro i risalti anulari 23’, 23’’ in modo da realizzare tale tenuta idraulica del raccordo 1.
Quest’ultimo inoltre potrà comprendere una ghiera 30 di forma sostanzialmente tubolare la quale potrà essere posta perifericamente al codolo 20 in modo da rimanere coassiale a quest’ultimo.
Opportunamente, come mostrato nelle Figg.3, 4 e 5, la ghiera 30 e il corpo principale 10 potranno essere reciprocamente avvitabili in modo da traslare reciprocamente lungo l’asse X all’atto dell’avvitamento reciproco. Ad esempio, il corpo principale 10 potrà presentare almeno una porzione 15 filettata, mentre la ghiera 30 potrà presentare ameno una rispettiva porzione 31 controfilettata rispetto alla prima in modo che gli stessi siano reciprocamente avvitabili.
In particolare, la porzione E1 del tubo flessibile H potrà quindi essere interposta tra la ghiera 30 e il codolo 20. Vantaggiosamente, questi ultimi potranno essere reciprocamente configurati in modo che alla traslazione assiale della ghiera 30, cioè al suo avvitamento sul corpo principale 10, corrisponda la compressione radiale della stessa porzione E1 del tubo flessibile H come mostrato in Fig.2.
Allo scopo, la ghiera 30 potrà presentare una superficie interna 32 almeno parzialmente troncoconica divergente rispetto alla direzione di accoppiamento del tubo flessibile H e del corpo principale 10, cioè rispetto all’asse X.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, il raccordo 1 potrà comprendere un elemento pressore anulare 40 interposto fra la ghiera 30 e il codolo 20 coassialmente a quest’ultimo. In particolare, l’elemento pressore 40 potrà presentare un bordo 42 sostanzialmente anulare affacciato alla parete di riscontro 13 del corpo principale 10.
Come particolarmente mostrato in Fig. 7, la ghiera 30, ed in particolare almeno una porzione 33 della sua superficie interna 32 potrà interagire con l’elemento pressore 40 all’atto del suo avvitamento sul corpo principale 10 in modo che quest’ultimo eserciti una pressione radiale sulla porzione E1 del tubo flessibile H.
In altre parole, l’estremità E del tubo flessibile H potrà presentare una superficie esterna SE in contatto con la superficie interna 41 dell’elemento pressore 40, e una superficie interna SI in contatto con uno o più risalti anulari 23’, 23’’ del codolo 20 così da realizzare la tenuta idraulica del raccordo 1.
Inoltre, grazie a tale caratteristica, potrà essere realizzata anche la tenuta meccanica del raccordo 1.
Opportunamente, l’elemento pressore 40 potrà essere a configurazione variabile. In particolare, quest’ultimo potrà essere configurato in modo che all’atto dell’avvitamento della ghiera 30 lo stesso passi da una configurazione allargata ad una configurazione ristretta per esercitare la pressione radiale sulla porzione E1 del tubo flessibile H.
Ad esempio, l’elemento pressore 40 potrà presentare forma anulare e potrà essere costituito da un corpo unico di forma sostanzialmente troncoconica formato da una struttura tubolare piena continua a sezione costante.
In questo modo, all’atto del suo restringimento, l’elemento pressore 40 potrà esercitare una pressione uniforme su tutto lo sviluppo periferico della porzione E1 del tubo flessibile H così da preservare l’integrità del tubo flessibile H stesso.
Vantaggiosamente, l’elemento pressore 40 grazie alla sua configurazione potrà essere in contatto con la superficie esterna SE dell’estremità E del tubo flessibile H durante il passaggio dalla configurazione allargata alla configurazione ristretta.
Inoltre, durante l’avvitamento della ghiera 30 sul corpo cerniera 10, l’elemento pressore 40 potrà comprimersi radialmente per assumere la configurazione ristretta evitando di ruotare attorno all’asse X solidalmente con la ghiera 30. In questo modo potrà essere evitata la torsione del tubo flessibile H, ed in particolare dell’estremità E, all’atto dell’accoppiamento con il copro principale 10 e quindi il suo danneggiamento.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, come mostrato nelle Figg.6 e 7, il bordo 42 e la parete di riscontro 13 potranno essere reciprocamente spaziati in modo da ottenere fra questi una sede anulare 61.
In particolare, l’estremità E del tubo flessibile H potrà comprendere la porzione E1 destinata ad essere compressa dall’elemento pressore 40 ed una porzione E2 destinata ad espandere nella sede anulare 61 come meglio spiegato nel seguito.
Opportunamente, il raccordo 1 potrà comprendere mezzi distanziali 60 per mantenere reciprocamente distanziati l’elemento pressore 40 e la parete di riscontro 13 in modo da definire lo spessore della sede anulare 61.
In particolare, i mezzi distanziali 60 potranno includere una pluralità di elementi allungati 62 interposti tra l’elemento pressore 40 e la parete di riscontro 13. Più in dettaglio, gli elementi allungati 62 si estendono dal bordo anulare 42 dell’elemento pressore 40 per andare a contatto con la parete di riscontro 13.
In questo modo, anche in seguito all’avvitamento della ghiera 30 sul corpo principale 10, l’elemento pressore 40 potrà rimanere spaziato dalla parete di riscontro 13 per formare la sede anulare 61.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il corpo principale 10, la ghiera 30 e l’elemento pressore 40 potranno essere reciprocamente dimensionati e/o configurati in modo che la pressione radiale di quest’ultimo si eserciti maggiormente in prossimità del risalto anulare 23’’ del codolo 20 prossimale alla parete di riscontro 13 cioè il risalto anulare opposto al risalto anulare 23’ prossimale all’entrata 21.
Eventualmente, l’elemento pressore 40 potrà avere una configurazione sostanzialmente troncoconica.
Inoltre, il risalto anulare 23’’ e i mezzi distanziali 60 potranno essere reciprocamente dimensionati in modo che tale risalto anulare 23’’ resti spaziato dalla sede anulare 61.
In particolare, gli elementi allungati 62 potranno avere una lunghezza tale per cui fra il risalto anulare 23’’ e la parete di riscontro 13 si possa definire un’intercapedine tubolare 63 cooperante con la sede anulare 61 per definire una camera di espansione 64.
In questo modo, in seguito all’azione dell’elemento pressore 40, la porzione E2 del tubo flessibile H, cioè la porzione a valle del risalto anulare 23’’, potrà occupare la camera di espansione 64.
Eventualmente, tale porzione E2 potrà espandere a seguito alla variazione di pressione interna al tubo flessibile H dovuto al passaggio dell’acqua all’interno del tubo flessibile H stesso.
In questo modo anche durante l’utilizzo potrà essere incrementata localmente la tenuta idraulica e la tenuta meccanica del raccordo.
Inoltre, vantaggiosamente, l’intercapedine tubolare 63 potrà presentare un restringimento 63’ in corrispondenza del risalto anulare 23’’ in modo da definire una zona di resistenza alla trazione del tubo flessibile H.
Opportunamente, lo spazio tra il risalto anulare 23’’ e il risalto anulare 23’ potrà definire un intercapedine tubolare 65. In particolare, quest’ultima potrà presentare un restringimento 65’ in corrispondenza del risalto anulare 23’ in modo da creare un’ulteriore zona di resistenza alla trazione del tubo flessibile H.
In questo modo, potrà essere impedito il disaccoppiamento dell’estremità E del tubo flessibile H e del corpo principale 10 durante il funzionamento.
Tale caratteristica potrà essere particolarmente vantaggiosa nel caso il tubo flessibile H sia un tubo allungabile.
Operativamente, l’operatore potrà inserire dapprima la ghiera 30 e successivamente l’elemento pressore 40 attorno al tubo flessibile H.
Successivamente, l’operatore potrà inserire l’estremità E del tubo flessibile H sul codolo 20 in modo che la prima sia in prossimità di / in contatto con la parete di riscontro 13.
Agendo sulla superficie esterna 34 della ghiera 30, l’operatore potrà avvitare quest’ultima sulla porzione di accoppiamento 12 del corpo principale 10 in modo da comprimere radialmente l’elemento pressore 40 e quindi l’estremità E del tubo flessibile H in modo da realizzare la tenuta idraulica e meccanica del raccordo 1 come sopra descritto.
Quanto sopra è particolarmente vantaggioso in caso di tubo flessibile H di tipo allungabile.
Il tubo flessibile H potrà avere una struttura tubolare né corrugata né spiralata, tipica dei tubi da irrigazione o tubi giardino. Gli strati polimerici potranno essere tubolari.
Un esempio di tubo corrugato è noto dal documento US3028290, mentre un esempio di tubo spiralato è noto dal documento US4009734.
Il tubo flessibile allungabile H potrà comprendere almeno uno strato interno H1 in un primo materiale polimerico elastico, almeno uno strato esterno H3 in un secondo materiale polimerico elastico ed almeno uno strato di rinforzo tessile H2 fra questi interposto.
L’almeno uno strato interno H1 ed almeno uno strato esterno H3 potranno essere fra loro uniti per formare un elemento tubolare unitario che integra, cioè ingloba, l’almeno uno strato tessile H2.
Allo scopo, l’almeno uno strato esterno H3 e l’almeno uno strato interno H1 potranno essere reciprocamente uniti in corrispondenza delle aree della superficie esterna dell’almeno uno strato interno H1 non coperte dal’almeno uno strato di rinforzo tessile H2. In altre parole, l’almeno uno strato esterno H3 e l’almeno uno strato interno H1 potranno essere fra loro reciprocamente uniti eccetto che in corrispondenza delle zone occupate dai fili tessili dell’almeno uno strato tessile H2.
Opportunamente, l’elemento tubolare unitario potrà presentare un'elasticità tale da allungarsi ad allargarsi automaticamente sotto la pressione di lavoro impartita dal liquido che fluisce attraverso lo stesso per aumentare la sua lunghezza originale e tale da ritrarsi automaticamente una volta che la pressione di lavoro cessa per riassumere la lunghezza ed il diametro originale.
L’allungamento sarà sensibile ed apprezzabile ad occhio nudo, mentre l’allargamento potrà essere più contenuto ed eventualmente non apprezzabile ad occhio nudo.
Allo scopo, bisognerà scegliere opportunamente il primo ed il secondo materiale polimerico elastico che formano l’elemento tubolare unitario.
Il primo ed il secondo materiale polimerico potranno essere elastomeri oppure elastomeri termoplastici (TPE).
Possibili TPE potranno essere TPE-S, come ad esempio PP/SEBS o PP/EPDM, oppure TPE-O, come ad esempio Etilene-Ottene copolimero.
Possibili elastomeri potranno essere la gomma naturale o il lattice.
Opportunamente, l’elemento tubolare unitario nel suo complesso potrà presentare una durezza Shore A misurata secondo ASTM D2240 (3’’) compresa fra 30 ShA e 50 ShA.
I fili tessili che compongono l’almeno uno strato tessile potranno essere in poliestere, nylon 6,6, Polivinil Alcol, fibre para-aramidiche, fibre meta-aramidiche, Rayon®.
Vantaggiosamente, i fili tessili che compongono l’almeno uno strato tessile H2 potranno avere un allungamento a rottura misurato secondo BISFA (Cap 7) inferiore al 30%, e preferibilmente inferiore al 25%.
Vantaggiosamente, i fili tessili che compongono l’almeno uno strato tessile H2 potranno avere una tenacità misurata secondo BISFA (Cap 7) di almeno 50 cN/tex.
In modo in sé noto, l’allungamento e l’allargamento automatico di quest’ultimo sarà promosso da una o più strozzature o restrittori di flusso inseriti nel tubo oppure con esso collegati, come ad esempio insegnato nei documenti EP2520840 e/o EP2778491, a cui si rimanda per consultazione. Opportunamente, una delle estremità del tubo potrà essere collegata a mezzi di erogazione del liquido da trasportare, ad esempio un rubinetto.
Come noto, in un tubo flessibile uno strato di rinforzo tessile H2 se sollecitato tende ad allungarsi assialmente ed a espandersi radialmente, a seconda della tipologia.
Vantaggiosamente, l’almeno uno strato di rinforzo tessile H2 del tubo flessibile estensibile della presente invenzione potrà essere suscettibile di muoversi fra una configurazione di riposo che assume a riposo, cioè quando il liquido non fluisce attraverso l’elemento tubolare unitario, ed una configurazione di lavoro che assume quando l’elemento tubolare unitario viene sollecitato dalla pressione di lavoro del liquido che attraversa lo stesso.
Nella configurazione di lavoro l’almeno uno strato tessile di rinforzo H2 si allunga assialmente e si allarga radialmente per accompagnare l’allungamento e l’allargamento dell’elemento tubolare unitario.
A seconda se i fili che compongono lo strato tessile di rinforzo sono elastici o rigidi, tale allungamento e allargamento sarà più o meno marcato.
Tuttavia, i fili che compongono lo strato tessile di rinforzo potranno essere preferibilmente rigidi, in modo da agire efficacemente sull’elemento tubolare unitario all’atto dell’allungamento dello stesso.
Preferibilmente, l’almeno uno strato di rinforzo tessile e l’elemento tubolare unitario potranno essere reciprocamente configurati in modo che il primo intercetti quest’ultimo all’atto del suo allungamento e allargamento in modo da determinarne la lunghezza e il diametro massimo.
In altre parole, a parità di pressione interna al tubo l’allungamento assiale e l’allargamento radiale massimo dell’almeno uno strato di rinforzo tessile sarà inferiore all’allungamento assiale e l’allargamento radiale massimo dell’elemento tubolare unitario, in modo che l’allungamento assiale e l’allargamento radiale massimo dell’almeno uno strato di rinforzo tessile determini l’allungamento assiale e l’allargamento radiale massimo del tubo flessibile nel suo insieme.
Opportunamente, la ritrazione automatica dell’elemento tubolare unitario potrà consentire all’almeno uno strato tessile di rinforzo di riassumere la configurazione di riposo una volta che la pressione interna al tubo flessibile cessa.
Tale ritrazione automatica dell’elemento tubolare unitario potrà avvenire esclusivamente grazie alla sua elasticità, senza alcun altro ausilio. In particolare, il tubo flessibile della presente invenzione potrà essere privo di molle elicoidali o mezzi di ritrazione automatica similari.
Grazie ad una o più delle caratteristiche di cui sopra, sarà possibile ottenere un tubo flessibile estensibile maneggevole e pratico da usare.
Come sopra detto, la sollecitazione della pressione interna al tubo potrà tendere non solo ad allungarlo assialmente, ma anche a farlo espandere radialmente.
In tal caso, l’elemento tubolare unitario potrà presentare il suo diametro originale quando l’almeno uno strato di rinforzo tessile è nella configurazione di riposo ed un diametro espanso quando l’almeno uno strato di rinforzo tessile è nella configurazione di lavoro.
Preferibilmente, il tubo flessibile H potrà comprendere almeno un primo strato tessile H2 e almeno un secondo strato tessile H2’, fra loro sovrapposti ma non necessariamente a contatto reciproco.
L’almeno un primo strato tessile H2 e l’elemento tubolare unitario potranno essere reciprocamente configurati in modo che il primo intercetti quest’ultimo all’atto del suo allungamento in modo da determinarne la lunghezza massima, mentre l’almeno un secondo strato tessile H2’ e l’elemento tubolare unitario potranno essere reciprocamente configurati in modo che il primo intercetti quest’ultimo all’atto del suo allargamento in modo da determinarne il diametro massimo.
Il tubo flessibile allungabile H potrà essere realizzato mediante un metodo che potrà comprendere in sequenza le seguenti fasi: a) predisposizione dell’almeno uno strato interno; b) realizzazione sull’almeno uno strato interno dell’almeno uno strato di rinforzo tessile per realizzare un semilavorato; e c) estrusione sul semilavorato dell’almeno uno strato esterno.
Opportunamente, la fase c) di estrusione dell’almeno uno strato esterno potrà includere una fase di unione di quest’ultimo e dell’almeno uno strato interno per formare l’elemento tubolare unitario, in modo che l’almeno uno strato tessile sia integrato nello stesso.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo materiale polimerico elastico potranno essere fra loro compatibili, in modo che l’unione fra l’almeno uno strato interno e l’almeno uno strato esterno avvenga all’atto della fase c) di estrusione dell’almeno uno strato esterno.
Preferibilmente, le fasi b) di realizzazione dell’almeno uno strato di rinforzo tessile e c) di estrusione dell’almeno uno strato esterno potranno essere realizzate con l’almeno uno strato interno allungato rispetto alla sua lunghezza originale.
In una forma preferita dell’invenzione, la fase di allungamento dell’almeno uno strato interno potrà essere effettuata mettendo in trazione lo stesso, preferibilmente mediante due o più coppie di cilindri rotanti affacciati atti a schiacciare il tubo.
Una prima coppia di cilindri potrà schiacciare il tubo prima della fase b) di realizzazione dell’almeno uno strato di rinforzo tessile, mentre una seconda coppia potrà schiacciare il tubo dopo la fase c) di estrusione dell’almeno uno strato esterno. Vantaggiosamente, la seconda coppia di cilindri potrà ruotare più velocemente della prima coppia di cilindri.
Per consentire un più facile distacco dello strato interno una volta schiacciato dai cilindri di cui sopra, l’almeno uno strato interno potrà includere internamente una pellicola distaccante.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l’invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela dell’invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un raccordo per il collegamento reciproco di un terminale (T) di un’utenza o un accessorio diffusore e di un tubo flessibile (H), comprendente: - un corpo principale (10) tubolare definente un asse (X) avente una prima porzione di estremità (11) per l’accoppiamento con il terminale (T) ed una seconda porzione di estremità (12) che include un codolo allungato (20) sul quale è calzabile un’estremità (E) del tubo flessibile (H) ed una parete di riscontro (13) dalla quale si estende detto codolo (20); - una ghiera (30) di forma sostanzialmente tubolare posta perifericamente a detto codolo (20), detta ghiera (20) e detto corpo principale (10) essendo reciprocamente avvitabili; - un elemento pressore anulare (40) interposto fra detta ghiera (30) e detto codolo (20) coassialmente a quest’ultimo (20), detta ghiera (30) all’atto del suo avvitamento su detto corpo principale (10) interagendo con detto elemento pressore (40) per esercitare una pressione radiale sull’estremità (E) del tubo flessibile (H) una volta che lo stesso è calzato su detto codolo (20), in modo da promuovere durante l’uso l’espansione della stessa estremità (E) del tubo flessibile (H); - mezzi distanziali (60) per mantenere reciprocamente distanziati detto elemento pressore (40) e detta parete di riscontro (13) in modo da ottenere fra questi una sede anulare (61) suscettibile di accogliere l’estremità (E) espansa del tubo flessibile (H), in modo da incrementare localmente la tenuta idraulica del raccordo (1).
  2. 2. Raccordo secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento pressore (40) presenta un bordo sostanzialmente anulare (42) affacciato a detta parete di riscontro (13), detti mezzi distanziali (60) includendo una pluralità di elementi allungati (62) interposti fra ed a contatto con questi ultimi.
  3. 3. Raccordo secondo la rivendicazione 2, in cui detti elementi allungati (62) si estendono dal bordo anulare (42) di detto elemento pressore (40) per andare a contatto con detta parete di riscontro (13).
  4. 4. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto codolo (20) include una pluralità di risalti anulari divergenti (23’, 23’’) nella direzione di inserimento del tubo flessibile (H) per agevolare quest’ultima operazione.
  5. 5. Raccordo secondo la rivendicazione precedente, in cui detti risalti anulari (23’, 23’’) presentano diametro massimo crescente verso detta parete di riscontro (13).
  6. 6. Raccordo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento pressore (40) è configurato in modo che all’atto dell’avvitamento di detta ghiera (30) passi da una configurazione allargata ad una configurazione ristretta per esercitare detta pressione radiale.
  7. 7. Raccordo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto anello pressore (40) è un corpo unico di forma sostanzialmente troncoconica formato da una struttura tubolare piena continua a sezione costante in modo che all’atto del suo restringimento eserciti una pressione uniforme su tutto lo sviluppo periferico del tubo flessibile (H).
  8. 8. Raccordo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto corpo principale (10), detta ghiera (30) e detto elemento pressore (40) sono reciprocamente dimensionati e/o configurati in modo che la pressione radiale di quest’ultimo si eserciti maggiormente in prossimità del risalto anulare (23’’) di detto codolo (20) prossimale a detta parete di riscontro (13), quest’ultimo e detti mezzi distanziali (60) essendo reciprocamente dimensionati in modo che detto risalto anulare prossimale (23’’) resti spaziato da detta sede anulare (61), così che fra detto risalto anulare prossimale (23’’) e detta parete di riscontro (13) si crei una prima intercapedine tubolare (63) cooperante con detta sede anulare (61) per definire una camera di espansione (64) per la porzione di tubo flessibile (H) a valle di detto risalto anulare prossimale (23’’).
  9. 9. Raccordo secondo la rivendicazione precedente, in cui detta prima intercapedine tubolare (63) presenta un restringimento (63’) in corrispondenza di detto risalto anulare prossimale (23’’) in modo da creare una prima zona di resistenza alla trazione del tubo flessibile (H).
  10. 10. Raccordo secondo la rivendicazione precedente, in cui lo spazio tra i risalti anulari (23’, 23’’) definisce una seconda intercapedine tubolare (65), quest’ultima presentando un restringimento (65’) in corrispondenza di detto risalto anulare (23’) distale rispetto a detta parete di riscontro (13) in modo da creare una seconda zona di resistenza alla trazione del tubo flessibile (H).
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