ITUA20164226A1

ITUA20164226A1 - Sistema per il lavaggio o la filtrazione di una corrente gassosa

Info

Publication number: ITUA20164226A1
Application number: ITUA2016A004226A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Micheletti; Erardo Mateo Mayer
Original assignee: Giorgio Micheletti; Erardo Mateo Mayer
Priority date: 2016-06-09
Filing date: 2016-06-09
Publication date: 2017-12-09
Also published as: US20190240610A1; WO2017212364A1; EP3468691A1; EP3468691B1; US10981101B2

Description

SISTEMA PER IL LAVAGGIO O LA FILTRAZIONE DI UNA CORRENTE GASSOSA

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei sistemi per il lavaggio o il filtraggio di una corrente gassosa, in particolare al settore tecnico di sistemi per tali scopi impieganti acqua e/o vapore in pressione.

Stato della Tecnica

Sono noti sistemi per lavare e/o filtrare correnti gassose mediante un liquido di lavoro, i quali generalmente prevedono un condotto o un serbatoio contenente tale corrente e una pluralità di ugelli disposti internamente al serbatoio per spruzzare verso la corrente gassosa stessa il liquido di lavoro, ad esempio acqua a bassa pressione, generalmente tra 1 bar e 30 bar.

Con tali noti sistemi in caso di rotture, otturazioni o comunque bisogno di intervenire sugli ugelli è necessario fermare l’impianto, aprire il serbatoio o condotto ed intervenire sulle parti di interesse.

E’ evidente che ciò comporta costi elevati, oltre che la necessità di impiego di operai specializzati.

Inoltre, nei sistemi noti gli ugelli sono fissi ed atti a spruzzare il liquido di lavoro in una direzione predeterminata.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa mediante un fluido di lavoro in pressione di spiccata efficienza e relativa economicità.

Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa che consenta di effettuare operazioni di manutenzione in modo semplice ed economico.

Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa che consenta di ispezionare gli ugelli in modo semplice.

Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa che consenta una facile regolazione delle condizioni di lavoro.

Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa che consenta una regolazione delle condizioni di lavoro senza interrompere il funzionamento dello stesso.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un sistema in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.

Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG.1 è una vista schematica di un sistema 10;

la FIG.2 è una vista schematica in sezione di alcuni particolari del sistema 10;

la FIG.3 è una vista assonometrica di alcuni particolari del sistema 10;

la FIG.4 è una vista in sezione ingrandita di alcuni particolari del sistema 10.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Facendo riferimento alle figure allegate, si descrive un sistema 10 per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa G mediante un fluido di lavoro F, ad esempio acqua nebulizzata o vapore ad altissima pressione.

In particolare, il sistema 10 potrà comprendere almeno un serbatoio o un condotto 2 per la corrente gassosa G e una linea di adduzione 30 del fluido di lavoro F.

Si comprende che il sistema 10 potrà essere parte integrante di un impianto di lavaggio e/o filtrazione della corrente gassosa G.

Opportunamente, quindi, la linea 30 potrà comprendere mezzi 4 per mettere in pressione il fluido di lavoro F e mezzi 5 per riscaldare il fluido di lavoro F, ad esempio una caldaia.

In Fig. 1 è mostrato in modo schematico il sistema 10 per il lavaggio e/o la filtrazione della corrente gassosa G transitante all’interno di un serbatoio 2. Si comprende che tale esempio non è limitativo in quanto il sistema 10 potrà essere impiegato su condotti, apparecchiature, porzioni di impianti industriali senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.

In particolare, come mostrato in Fig. 2, il sistema 10 potrà quindi comprendere almeno una camera di lavoro 20 disposta internamente al serbatoio 2 la quale potrà avere almeno un’entrata 21 e un’uscita 22 per la corrente gassosa G e almeno una prima apertura 23 per l’ingresso del fluido di lavoro F all’interno della stessa.

Opportunamente, la linea di adduzione 30 potrà includere almeno un ugello di spruzzaggio 31 per spruzzare il fluido di lavoro F all’interno della camera di lavoro 20 in modo che quest’ultimo passi attraverso l’apertura 23.

Quest’ultima potrà essere un foro passante realizzato nella parete 2’ del serbatoio 2 in modo da consentire all’ugello 31 di spruzzare il fluido di lavoro F all’interno dello stesso.

A seconda delle necessità, l’ugello 31 potrà essere un ugello ad alta pressione, ad esempio la pressione del fluido di lavoro L fuoriuscente dallo stesso potrà variare tra 200 bar e 2000 bar, e/o potrà essere un ugello di nebulizzazione il cui flusso uscente potrà presentare gocce con un diametro compresi tra 5 µm e 90 µm.

Secondo un aspetto dell’invenzione, il sistema 10 potrà comprendere mezzi di montaggio 40 per montare l’ugello 31 sulla camera di lavoro 20 in modo che il primo spruzzi all’interno della seconda. Preferibilmente i mezzi di montaggio 40 potranno essere configurati in modo tale che l’ugello 31 resti esterno alla camera di lavoro 20. Più in particolare, tutta la linea di adduzione 30 potrà essere disposta esternamente alla camera di lavoro 20.

I mezzi di montaggio 40 potranno quindi essere configurati in modo tale che l’ugello 31 sia posto in corrispondenza dell’apertura 23 affinché il primo spruzzi il fluido di lavoro F all’interno della camera di lavoro 20 attraverso la seconda.

Eventualmente, anche i mezzi di montaggio 40 potranno essere disposti esternamente alla camera di lavoro 20.

Grazie a tali caratteristiche, la corrente gassosa G potrà transitare all’interno della camera di lavoro 20 senza subire variazione di flusso indesiderate dovute alla presenza di ugelli 31 e/o delle relative tubature internamente alla camera di lavoro 20 stessa.

Inoltre, in questo modo si potranno preservare gli ugelli 31 e i mezzi di montaggio 40 che potrebbero danneggiarsi in seguito al passaggio della corrente gassosa G così da conferire al sistema 10 un’elevata durata nel tempo.

Vantaggiosamente, inoltre, l’operatore potrà accedere dall’esterno alla linea di adduzione 30, ed in particolare all’ugello 31, in modo che le operazioni di manutenzione, controllo o sostituzione dell’ugello 31 stesso, e più in generale del sistema 10, risultino particolarmente semplici e veloci.

I mezzi di montaggio 40 potranno comprendere una struttura di supporto 90 la quale potrà includere almeno una sede 42 per l’ugello 31.

Opportunamente, l’ugello 31 potrà essere inserito all’interno della sede 42 in modo amovibile.

Più in dettaglio, la struttura di supporto 90 potrà comprendere almeno un elemento tubolare 80 definente un asse X il quale potrà includere internamente tale sede 42.

La struttura di supporto 90 potrà comprendere un foro passante 44 per alloggiare l’elemento tubolare 80. In particolare, il foro passante 44 potrà avere un’uscita 45’’ per il fluido di lavoro posta in corrispondenza dell’apertura 23 della camera di lavoro 20. In questo modo, quando l’ugello 31 è inserito nella sede 42 potrà spruzzare il fluido di lavoro F verso l’interno della camera di lavoro 20 attraverso la stessa apertura 23, preferibilmente il getto effluente dall’ugello 31 potrà avrà uno sviluppo sostanzialmente coassiale allo stesso asse X.

D’altra parte, l’apertura 23 potrà definire un piano π che potrà risultare sostanzialmente trasversale rispetto all’asse X.

In altre parole, il getto effluente dall’ugello 31 potrà avere una direzione di spruzzaggio all’interno della camera di lavoro 20 a seconda dell’inclinazione dell’asse X rispetto al piano π in modo da realizzare un lavaggio e/o filtrazione in equicorrente, controcorrente o tangenziale.

Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, i mezzi per il montaggio 40 potranno essere configurati per consentire di variare l’inclinazione dell’asse X rispetto al piano π in modo da variare la direzione di spruzzaggio del fluido di lavoro F dentro la camera di lavoro In altre parole, l’asse X potrà ruotare rispetto al piano π, cioè potrà ruotare rispetto alla camera di lavoro 20 in modo da regolare la direzione di spruzzaggio all’interno della camera di lavoro 20.

Opportunamente, quindi, la struttura di supporto 90 potrà comprendere un elemento sferoidale, preferibilmente una sfera 43 la quale potrà avere un diametro sostanzialmente maggiore del diametro dell’apertura 23 della camera di lavoro 20.

In particolare, la sfera 43 potrà includere il foro passante 44. In particolare, quest’ultimo potrà alloggiare l’elemento tubolare 80 in modo che, una volta inserito l’ugello 31 nella sede 42, l’elemento tubolare 80 ruoti solidalmente con l’elemento sferoidale 43 per variare la direzione di spruzzaggio del getto del fluido di lavoro F all’interno della camera di lavoro 20.

Eventualmente, il foro 44 potrà essere eccentrico rispetto la sfera 43 per ottenere una più ampia variazione della direzione del getto di spruzzaggio effluente l’ugello 31 nella camera di lavoro 20.

In ogni caso, l’uscita 45’’ dello stesso foro 44 potrà essere in corrispondenza dell’apertura 23 della camera di lavoro 20.

La struttura di supporto 90 potrà comprendere un elemento piastriforme 62 il quale potrà essere operativamente accoppiato con la camera di lavoro 20 in modo da bloccare amovibilmente e selettivamente la sfera 43 su quest’ultima, così da impedirne il distaccamento e/o la rotazione.

In particolare, la sfera 43 potrà quindi essere interposta tra l’elemento piastriforme 62 e la camera di lavoro 20.

Opportunamente, l’elemento piastriforme 62 e la sfera 43 potranno essere operativamente accoppiati in modo muoversi reciprocamente tra una configurazione di riposo in cui al sfera 43 è libera di ruotare ed una configurazione di lavoro in cui tale rotazione è bloccata.

Più in dettaglio, come mostrato nelle figure allegate, l’elemento piastriforme 62 potrà presentare un’apertura passante 63 avente un diametro sostanzialmente inferiore al diametro della sfera 43 e sostanzialmente maggiore al diametro del foro passante 44.

In particolare, la sfera 43 potrà essere interposta tra l’elemento piastriforme 62 e la camera di lavoro 20 in modo che l’entrata 45’ del foro passante 44 sia in corrispondenza dell’apertura 63 dell’elemento piastriforme 62.

In questo modo, l’elemento tubolare 80 potrà essere inserito nel foro passante 44 attraverso tale apertura 63.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, i mezzi di montaggio 40 comprendono almeno un elemento piastriforme 64 avente una rispettiva apertura passante 65 il quale potrà essere solidalmente accoppiato con la camera di lavoro 20 in modo tale che l’apertura passante 65 sia in corrispondenza dell’apertura 23 della stessa camera di lavoro 20.

L’elemento piastriforme 64 potrà essere, ad esempio, una flangia avvitata, incollata o saldata sulla parete esterna 20’ della camera di lavoro 20.

In particolare, il diametro dell’apertura 65 dell’elemento piastriforme 64 potrà essere sostanzialmente inferiore del diametro della sfera 43. Preferibilmente il bordo interno 65’ potrà essere sostanzialmente troncoconico o controsagomato rispetto la sfera 43 in modo da definire una sede conica per quest’ultima.

D’altra parte, anche il bordo interno 63’ dell’elemento piastriforme 62 potrà essere sostanzialmente troncoconico o contro sagomato rispetto la sfera 43 con concavità opposta al bordo 65’.

Eventualmente potranno essere previsti mezzi lubrificanti 66 di tipo noto, ad esempio una linea di adduzione di olio o grasso per facilitare la rotazione della sfera 43 rispetto l’elemento piastriforme 62. In particolare, tali mezzi lubrificanti 66 potranno essere di tipo automatico oppure potranno essere configurati per essere azionati manualmente dall’operatore.

Opportunamente, la sfera 43 potrà essere interposta tra gli elementi piastriforme 62, 64 in modo che l’uscita 45’’ e l’apertura 65 siano in corrispondenza dell’apertura 23 e in modo che l’entrata 45’ sia in corrispondenza dell’apertura 63.

Potrà inoltre essere previsto un elemento antiattrito 67, ad esempio un elemento anulare, interposto tra la sfera 43 e il bordo interno 65’ dell’elemento piastriforme 64 in modo da facilitare la rotazione della sfera 43 stessa rispetto al primo.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, i mezzi di montaggio 40 potranno essere montati sulla parete esterna 20’ della camera di lavoro 20 in corrispondenza dell’apertura 23 in modo tale che la corrente gassosa G non fuoriesca attraverso la stessa apertura 23.

Allo scopo, potrà essere prevista una guarnizione 50, ad esempio un elemento anulare elastomerico, interposta tra l’elemento piastriforme 64 e la parte esterna 20’ della camera di lavoro 20 per prevenire la fuoriuscita della corrente gassosa G.

Come particolarmente mostrato in Fig. 3, l’elemento piastriforme 62 potrà essere scorrevolmente accoppiato con l’elemento piastriforme 64 in modo da variare la loro distanza reciproca tra una posizione prossimale, corrispondente alla configurazione di lavoro e una posizione distale corrispondente alla configurazione di riposo.

Ad esempio, potranno essere previste una coppia di viti 70 passanti attraverso l’elemento piastriforme 62, mentre l’elemento piastriforme 64 potrà comprendere una coppia di sedi controfilettate 70’ per le viti 70. Queste ultime potranno essere configurate in modo che lo svitamento / l’avvitamento delle viti 70 causi la variazione della distanza reciproca degli elementi piastriformi 62, 64 tra le posizioni prossimali e distali, cioè in modo da consentire / non consentire la rotazione della sfera 43.

Al fine di preservare l’integrità del sistema 10, potranno inoltre essere previsti mezzi elastici di contrasto 71 interposti tra gli elementi piastriformi 62, 64, ad esempio molle a compressione disposte coassialmente alle viti 70 e interposte tra gli stessi elementi piastriformi 62, 64.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’elemento tubolare 80 potrà comprendere almeno una porzione 80’ afferrabile dall’operatore stesso per movimentarlo, e quindi per variare l’inclinazione della sede 42. In questo modo, vantaggiosamente, l’operatore potrà regolare la direzione di spruzzaggio in modo semplice e veloce senza necessità di interrompere lo spruzzaggio del fluido di lavoro F all’interno della camera di lavoro 20.

Inoltre, al fine di ottenere una più precisa regolazione della direzione di spruzzaggio del fluido di lavoro L, il sistema 10 potrà comprendere una scala goniometrica disposta esternamente in prossimità della sfera 43, preferibilmente sulla piastra 62 in prossimità del bordo 63’.

La linea di adduzione 30 potrà comprendere un condotto rigido 32 disposto in prossimità dell’ugello 31, preferibilmente solidale con quest’ultimo. In particolare, il condotto rigido 32 potrà essere inserito nella sede 42 in modo da restare in corrispondenza dell’elemento tubolare 80.

Più in particolare, l’ugello 31 e il condotto rigido 32 potranno essere amovibilmente inseriti nella sede 42 per scorrimento in modo da rendere particolarmente semplici le operazioni di montaggio e/o manutenzione del sistema 10.

Al fine di evitare il disinserimento accidentale dei primi dalla seconda, potranno inoltre essere previsti mezzi per il bloccaggio selettivo, ad esempio un grano di fermo 81, passante attraverso l’elemento tubolare 80 per interagire con il condotto rigido 32 in modo da solidarizzare il secondo con il primo.

Vantaggiosamente, anche il grano di fermo 81 potrà essere disposto in modo tale che l’operatore possa agire sullo stesso dall’esterno senza la necessità di smontare interamente i mezzi per il montaggio 40.

La linea di adduzione 30 potrà comprendere un condotto per il fluido di lavoro F, ad esempio un tubo flessibile T ad alta pressione il quale potrà essere almeno parzialmente inserito per scorrimento nella sede 42 a monte del condotto rigido 32 e accoppiato con quest’ultimo.

Opportunamente, potrà essere prevista una ghiera 82 per fissare reciprocamente il tubo flessibile T e l’elemento tubolare 80 in modo da impedire il disinserimento del tubo flessibile T stesso.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’elemento tubolare 80 potrà comprendere almeno un’apertura 83 trasversale per ispezionare l’ugello 31. In particolare, l’operatore potrà agire sul grano 81 per consentire lo scorrimento dell’ugello 31 stesso nella sede 42 tra una posizione di lavoro in cui spruzza il fluido di lavoro F nella camera di lavoro 20 e una posizione di ispezione in cui è in corrispondenza dell’apertura 83 in modo che l’operatore dall’esterno possa ispezionare l’ugello 31 per verificarne lo stato di usura e/o il corretto funzionamento.

In altre parole, vantaggiosamente, l’operatore potrà ispezionare l’ugello 31 senza necessità di smontare il sistema 10.

Il sistema 10 potrà inoltre comprendere una linea di adduzione 35 di un additivo A al fluido di lavoro F in modo da spruzzare all’interno della camera di lavoro 20 una miscela degli stessi. Tale additivo potrà essere, ad esempio, una sostanza ossidante.

In particolare, la linea di adduzione 35 potrà passare attraverso la sede 42. Ad esempio, potrà essere previsto un apposito condotto 36 per l’additivo A avente un’uscita 37 posta internamente alla sede 42. Allo scopo, come particolarmente mostrato in Fig. 4, l’elemento tubolare 80 potrà quindi comprendere un’apertura 85 per il condotto 36 in modo che quest’ultimo presenti l’uscita 37 disposta internamente alla sede 42 e un’entrata 37’ per l’additivo A disposta esternamente alla sede 42 stessa.

In questo modo, si potrà variare l’inclinazione della sede 42 e quindi la direzione di spruzzaggio, sia del fluido di lavoro F che dell’additivo A senza interrompere il funzionamento del sistema 10.

Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, potrà essere prevista una camera di miscelazione 38 ad “effetto Venturi” all’interno della quale potranno confluire la linea di adduzione 30 e la linea di adduzione 35 in modo da miscelare l’additivo A e il fluido di lavoro F prima che gli stessi entrino nella camera di lavoro 20 così che si possa spruzzare all’interno di quest’ultima una miscela di additivo A e fluido di lavoro F.

Si comprendere che il sistema 10 potrà comprendere una pluralità di ugelli 31 fluidicamente collegati ad un’unica linea di adduzione 30, 35 ciascuno destinato a spruzzare nella medesima camera di lavoro 20 oppure in una rispettiva camera di lavoro. In altre parole, come schematicamente illustrato in Fig. 1, gli ugelli 31 potranno essere disposti in differenti posizioni lungo il condotto 2.

Eventualmente, il sistema 10 potrà comprendere una pluralità di linee di adduzione 30, 35 ciascuna avente una o più ugelli 31 di spruzzaggio senza per questo uscire dagli ambiti di tutela della presente invenzione.

Da quanto sopra descritto, è evidente che l’invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi. L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Un sistema per il lavaggio e/o la filtrazione di una corrente gassosa (G) mediante un fluido di lavoro (F) in pressione, il sistema comprendendo: - almeno una camera di lavoro (20) avente almeno un’entrata (21) e un’uscita (22) per la corrente gassosa (G) e almeno una prima apertura (23) per l’ingresso del fluido di lavoro (F); - almeno una prima linea di adduzione (30) del fluido di lavoro (F) che include almeno un ugello di spruzzaggio (31) per spruzzare il fluido di lavoro (F) all’interno di detta almeno una camera di lavoro (20); - mezzi (40) per il montaggio di detto almeno un ugello (31) su detta almeno una camera di lavoro (20) in corrispondenza di detta almeno una prima apertura (23); in cui detti mezzi di montaggio (40) sono configurati per consentire a detto almeno un ugello (31) di spruzzare all’interno di detta almeno una camera di lavoro (20) il fluido di lavoro (F), quest’ultimo passando attraverso detta almeno una prima apertura (23), detti mezzi di montaggio (40) essendo inoltre configurati per consentire l’accesso a detto almeno un ugello (31) dall’esterno di detta almeno una camera di lavoro (20), in modo da consentire ad un operatore di effettuare agevolmente operazioni di manutenzione, sostituzione e/o regolazione sullo stesso.
2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di montaggio (40) sono almeno parzialmente disposti esternamente a detta camera di lavoro (20), detti mezzi di montaggio (40) essendo configurati in modo tale che detto almeno un ugello (31) sia posto in corrispondenza di detta almeno una prima apertura (23) esternamente a detta camera di lavoro (20) in modo che il flusso della corrente gassosa (G) non investa lo stesso.
3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di montaggio (40) comprendono una struttura di supporto (90) con almeno una sede (42) definente un asse (X) per detto almeno un ugello (31), quest’ultimo (31) essendo amovibilmente inserito nella prima (42) per spruzzare il fluido di lavoro (F) internamente a detta camera di lavoro (20).
4. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di montaggio (40) comprendono mezzi per il bloccaggio (81) selettivo di detto almeno un ugello (31) in detta almeno una sede (42) per evitare il disinserimento accidentale del primo dalla seconda.
5. Sistema secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detta struttura di supporto (90) comprende almeno un elemento tubolare (80) definente detto asse (X) che include internamente detta almeno una sede (42), detto almeno un elemento tubolare (80) includendo inoltre almeno una seconda apertura (83) passante trasversale rispetto a detto asse (X), detto almeno un ugello (31) essendo scorrevole in detto almeno un elemento tubolare (80) tra una posizione di lavoro in cui spruzza il fluido di lavoro (F) in detta camera di lavoro (20) e una posizione di ispezione in cui è in corrispondenza di detta almeno una seconda apertura (83) per consentire all’operatore di verificare il corretto funzionamento di detto almeno un ugello (31).
6. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detta almeno una linea di adduzione (30) comprende un condotto tubolare rigido (32) solidalmente accoppiato con detto almeno un ugello (31) destinato ad essere inserito in detto almeno un elemento tubolare (80), detti mezzi di bloccaggio (81) agendo attraverso quest’ultimo per bloccare detto condotto tubolare rigido (32) in detta almeno una sede (42).
7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una prima apertura (23) definisce un piano (π), detti mezzi di montaggio (40) essendo configurati per consentire di regolare l’inclinazione di detto asse (X) rispetto a detto piano (π) in modo da variare la direzione di spruzzaggio di detto almeno un ugello (31) senza disinserire lo stesso (31) da detta almeno una sede (42) e/o senza interrompere l’afflusso del fluido di lavoro (F) in detta almeno una camera di lavoro (20).
8. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di montaggio (40) comprendono un elemento sferoidale (43) rotazionalmente accoppiato con detta camera di lavoro (20) in corrispondenza di detta almeno una prima apertura (23), detto elemento sferoidale (43) comprendendo un foro passante (44) che alloggia detto almeno un elemento tubolare (80) in modo che quest’ultimo ruoti solidalmente con detto elemento sferoidale (43) per variare la direzione di spruzzaggio di detto almeno un ugello (31).
9. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di montaggio (40) comprendono almeno un primo elemento piastriforme (62) montato su detta almeno una camera di lavoro (20), detto almeno un primo elemento piastriforme (62) e detto almeno un elemento sferoidale (43) essendo operativamente accoppiati in modo muoversi reciprocamente tra una configurazione di riposo in cui detto almeno un elemento sferoidale (43) è libero di ruotare ed una configurazione di lavoro in cui tale rotazione è bloccata.
10. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno una seconda linea di adduzione (35) per un additivo (A), detta almeno una sede (42) comprendendo inoltre una camera di miscelazione (38), detta almeno una prima linea di adduzione (30) e detta almeno una seconda linea di adduzione (35) confluendo in detta camera di miscelazione (38) in modo da miscelare l’additivo (A) e il fluido di lavoro (F) per spruzzare in detta almeno una camera di lavoro (20) una miscela di additivo (A) e fluido di lavoro (F).