ITUA20163845A1 - Sistema alare e tavola idroplana - Google Patents

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ITUA20163845A1
ITUA20163845A1 ITUA2016A003845A ITUA20163845A ITUA20163845A1 IT UA20163845 A1 ITUA20163845 A1 IT UA20163845A1 IT UA2016A003845 A ITUA2016A003845 A IT UA2016A003845A IT UA20163845 A ITUA20163845 A IT UA20163845A IT UA20163845 A1 ITUA20163845 A1 IT UA20163845A1
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ITUA2016A003845A
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Giulia Caponnetto
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Giulia Caponnetto
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63BSHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; EQUIPMENT FOR SHIPPING 
    • B63B32/00Water sports boards; Accessories therefor
    • B63B32/60Board appendages, e.g. fins, hydrofoils or centre boards
    • B63B32/66Arrangements for fixation to the board, e.g. fin boxes or foil boxes

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  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ocean & Marine Engineering (AREA)
  • Transition And Organic Metals Composition Catalysts For Addition Polymerization (AREA)

Description

SISTEMA ALARE E TAVOLA IDROPLANAರ
La presente domanda di brevetto è relativa ad un sistema alare e ad una tavola idroplana.
In particolare la presente invenzione è relativa ad un sistema alare ed una tavola idroplana per poter praticare sport acquatici come surf, windsurf, kitesurf o sci nautico.
È noto di utilizzare una tavola di galleggiamento per poter praticare numerosi sport acquatici. Ad esempio, il surf sfrutta una tavola di galleggiamento e la propulsione del moto ondoso; il windsurf prevede l’uso di una vela collegata ad una tavola di galleggiamento per sfruttare la propulsione del vento; il kitesurf prevede l’uso di una tavola di galleggiamento ed un’ala, anche detta aquilone, per sfruttare la propulsione del vento; lo sci nautico prevede l’uso di una o due tavole di galleggiamento ed il traino esterno, ad esempio di un motoscafo.
Le tavole di galleggiamento di tipo noto sono configurate per galleggiare sull’acqua grazie alla forza idrostatica applicata alla propria carena, ovvero al proprio volume immerso, e ad una pressione idrodinamica che si crea al superamento di una certa velocità di navigazione. Preferibilmente, l’effetto di sostentamento idrodinamico viene accentuato dando una forma piatta alla carena.
Per ridurre l’attrito dell’acqua sulla tavola di galleggiamento, ed aumentare la velocità di navigazione, è noto di utilizzare delle tavole idroplane che comprendono un sistema alare configurato per generare una forza di sollevamento della carena dall’acqua, sfruttando la forza idrodinamica.
Tuttavia le tavole idroplane di tipo noto presentano lo svantaggio di essere unidirezionali. In altre parole, le tavole idroplane di tipo noto presentano una prua ed una poppa e possono avanzare in acqua solo in un verso, ovvero a seconda di come è orientata la prua.
Pertanto, per cambiamenti di rotta rispetto alla direzione del vento, un utente deve spostarsi sulla tavola idroplana. Ciò richiede una buona esperienza ed abilità da parte dell’utente che deve sapersi spostare trasversalmente sulla tavola, quindi in equilibrio e in uno spazio ridotto, ad ogni cambio di rotta. Di conseguenza le tavole idroplane unidirezionali di tipo noto presentano lo svantaggio di poter essere utilizzate solo da poche persone particolarmente esperte.
Negli ultimi anni gli sport acquatici su tavola hanno raccolto sempre più successo e sono molte le persone che si sono avvicinate a questi sport, principalmente a livello amatoriale. Tale successo è dovuto anche dal fatto che nel mercato sono state introdotte delle tavole di galleggiamento bidirezionali, generalmente note come twintips, ovvero sostanzialmente speculari rispetto ad un piano trasversale posto a metà lunghezza. In particolare, le tavole bidirezionali presentano il vantaggio, rispetto alle tavole unidirezionali, di permettere dei cambiamenti di rotta rispetto al vento senza doversi spostare trasversalmente sulla tavola.
Allo stato attuale non è possibile utilizzare sistemi alari di tipo noto su tavole di galleggiamento bidirezionali, in quanto i sistemi alari di tipo noto presentano un unico verso di avanzamento e devono necessariamente essere applicate a tavole unidirezionali.
Scopo della presente invenzione è quello di provvedere un sistema alare ed una tavola idroplana bidirezionale. In altre parole scopo della presente invenzione è quello di provvedere un sistema alare ed una tavola idroplana che permetta cambi di rotta rispetto alla direzione del vento senza spostamenti trasversali dell’utente sulla tavola. Secondo la presente invenzione viene fornito un sistema alare ed una tavola idroplana secondo quanto citato nelle rivendicazioni allegate.
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1 è uno schema una tavola idroplana secondo lo stato dell’arte;
- la figura 2 è simile alla figura 1 ed illustra una tavola idroplana secondo la presente invenzione in una prima configurazione operativa;
- la figura 3 è simile alla figura 1 ed illustra una tavola idroplana secondo la presente invenzione in una seconda configurazione operativa;
- la figura 4 illustra una prima forma di attuazione della tavola idroplana secondo la presente invenzione nella prima configurazione operativa;
- la figura 5 illustra una prima forma di attuazione della tavola idroplana secondo la presente invenzione nella seconda configurazione operativa;
- la figura 6 illustra un particolare della tavola idroplana secondo la presente invenzione;
- la figura 7 illustra in sezione trasversale una serie di varianti del particolare della figura 6;
- la figura 8 illustra delle varianti del particolare della figura 6; e
- la figure 9 illustra una serie di possibili profili alari per le ali per un sistema alare secondo la presente invenzione;
- le figure 10 ed 11 illustrano in vista laterale ed in sezione delle possibili alternative di un piantone per una tavola idroplana secondo la presente invenzione; e
- le figure 12 e 13 illustrano ulteriori forme di attuazione del sistema alare e della tavola idroplana secondo la presente invenzione.
Nella figura 1 è illustrato, in modo schematico, lo stato dell’arte ovvero una tavola idroplana B unidirezionale di tipo noto durante l’uso.
Si osserva che nella presente trattazione con il termine tavola idroplana si intende una tavola di galleggiamento presentante una carena ed un sistema alare che sfrutta la reazione dell'acqua, ovvero la forza idrodinamica, come sostentazione in modo da ridurre l’immersione della tavola di galleggiamento oppure sollevare completamente la tavola di galleggiamento stessa dall’acqua.
Secondo quanto illustrato nella figura 1, la tavola idroplana B comprende una tavola di galleggiamento T ed un sistema alare H. In particolare, la tavola di galleggiamento T presenta un asse longitudinale A, una prua P (ovvero una estremità longitudinale, sostanzialmente lanceolata, della tavola di galleggiamento T) ed una poppa S all’estremità longitudinale opposta. In altre parole, la tavola di galleggiamento T è unidirezionale, ovvero può avanzare solo in una direzione v che corrisponde alla direzione della prua P.
Il sistema alare H comprende una fusoliera F collegata alla tavola di galleggiamento T mediante un piantone St. Il piantone St è sostanzialmente perpendicolare alla tavola di galleggiamento T ed è decentrato rispetto alla tavola di galleggiamento T stessa. In particolare, il piantone St è collegato alla tavola di galleggiamento T in prossimità della poppa S.
La fusoliera F comprende un corpo rettilineo sostanzialmente parallelo alla tavola di galleggiamento T.
La fusoliera F presenta una coppia di estremità longitudinali contrapposte. Il sistema alare H comprende, inoltre, una ala anteriore M ed una ala posteriore E ciascuna delle quali è collegata in modo rigido ad una rispettiva estremità della fusoliera F. Si osserva che i termini anteriore e posteriore vengono utilizzati rispetto alla direzione v di avanzamento della tavola idroplana B.
L’ala anteriore M e l’ala posteriore E sono differenti tra loro. In particolare, l’ala anteriore M presenta una dimensione superiore a quella dell’ala posteriore E.
Il piantone St è collegato alla fusoliera in una posizione intermedia. In particolare, il pianto St è collegato alla fusoliera F in prossimità dell’ala anteriore M.
Il piantone St è fissato alla fusoliera F in una posizione predeterminata, fissa e non modificabile in navigazione.
L’ala anteriore M è l’ala principale ed è una superficie prevalentemente piana parallela alla tavola di galleggiamento T di forma idrodinamica configurata per generare la maggior parte della forza di sostentamento verticale U che provoca il sollevamento della tavola di galleggiamento T dall’acqua. L’ala posteriore E è l’elevatore ed è una superficie parallela alla tavola di galleggiamento T di forma idrodinamica configurata per fornire una sufficiente stabilità di beccheggio, secondo i principi della stabilità di volo.
L’ala anteriore M deve esser posizionata necessariamente a proravia (ovvero a monte), rispetto alla direzione di avanzamento v della tavola di galleggiamento T, dell’ala posteriore E. Inoltre, per garantire una buona stabilità statica di beccheggio è preferibile che il baricentro della tavola di galleggiamento T ed il peso dell’utente R siano a proravia rispetto al piantone St, o nelle immediate vicinanze. Pertanto è necessario che un utente R, al cambio di rotta, faccia attenzione nello spostarsi trasversalmente al di sopra della tavola di galleggiamento T, in modo da non portare il proprio peso a valle, ovvero a poppavia, del piantone St.
Nelle figure 2 e 3, con 1 è indicata nel suo complesso una tavola idroplana secondo la presente invenzione.
La tavola idroplana 1 comprende una tavola di galleggiamento 2 ed un sistema alare 3.
La tavola di galleggiamento 2 è un corpo sostanzialmente piano, ovvero presentante uno spessore decisamente inferiore rispetto alla propria lunghezza e larghezza. La tavola di galleggiamento 2 presenta un asse longitudinale di simmetria X1, una superficie di calpestio 4, configurata per accogliere, in uso, un utente R ed una superficie di carena 5 configurata per essere immersa, in uso, almeno parzialmente in acqua.
La tavola di galleggiamento 2 è sostanzialmente simmetrica rispetto ad un piano di simmetria π perpendicolare all’asse longitudinale X1.
Vantaggiosamente, la tavola di galleggiamento 2 presenta un bordo frontale 6, un bordo destro 7, un bordo posteriore 8 ed un bordo sinistro 9. Il bordo frontale 6 ed il bordo posteriore 8 sono i bordi che delimitano longitudinalmente la tavola di galleggiamento 2. Il bordo destro 7 ed il bordo sinistro 9 sono i bordi che delimitano la tavola di galleggiamento 2 trasversalmente all’asse longitudinale X1.
Si osserva che qui di seguito i termini anteriore, posteriore e destro e sinistro vengono utilizzati con riferimento al posizionamento di un utente R durante l’uso della tavola idroplana 1.
Senza perdere di generalità e secondo quanto illustrato nella figura 2, il bordo destro 7 ed il bordo sinistro 9 sono speculari tra loro rispetto al piano di simmetria π. La tavola di galleggiamento 2 presenta una forma in pianta sostanzialmente rettangolare. In particolare, la tavola di galleggiamento 2 è una tavola bidirezionale, ovvero può procedere lungo l’asse longitudinale X1 secondo due versi w1 e w2.
Secondo una variante non illustrata, la tavola di galleggiamento 2 è di tipo unidirezionale, ovvero presenta una prua ed una poppa.
Il sistema alare 3 comprende, a sua volta, una fusoliera 10 che presenta una asse longitudinale X2. La fusoliera 10 è una barra presentante due estremità longitudinali, qui di seguito identificate come estremità destra 11 ed estremità sinistra 12.
Il sistema alare 3 comprende, inoltre, una ala destra 13 ed una ala sinistra 14. L’ala destra 13 è collegata nei pressi dell’estremità destra 11 della fusoliera 10. L’ala sinistra 14 è collegata nei pressi dell’estremità sinistra 12 della fusoliera 10.
Il sistema alare 3 comprende inoltre un elemento di collegamento 15. La fusoliera 10 è collegata all’elemento di collegamento 15, in modo assialmente scorrevole e rotazionalmente fisso rispetto all’asse longitudinale X2.
Secondo l’esempio illustrato l’elemento di collegamento 15 è un pattino montato scorrevole lungo la fusoliera 10. Senza perdere di generalità, nella figura 6 è illustrato un esempio non limitativo dell’elemento di collegamento 15 che comprende un corpo tubolare 16 presentante una cavità interna 17. L’elemento di collegamento 15 è calzato, con gioco, attorno alla fusoliera 10 e la cavità interna 17 presenta una forma complementare alla forma della fusoliera 10.
Secondo quanto illustrato nelle figure 4 e 5, la fusoliera 10 è rettilinea. Secondo la variante illustrata nella figura 8 la fusoliera 10 è curva; in questo caso anche il corpo tubolare 16 è almeno parzialmente curvato in modo da permettere lo scorrimento lungo la fusoliera 10 stessa.
Vantaggiosamente, il corpo tubolare 16 non presenta una sezione circolare, ovvero il corpo tubolare 16 non è un solido di rotazione attorno ad un asse.
Nella figura 7, il corpo tubolare 16 presenta una sezione quadrata, in alternativa rettangolare od ovale. In questo modo, si crea tra fusoliera 10 e corpo tubolare 16 un vincolo di forma configurato per impedire la rotazione reciproca tra il corpo tubolare 16 e la fusoliera 10 attorno all’asse longitudinale X2. Nella figura 7 sono illustrate alcune possibili forme della sezione del corpo tubolare 16 e della fusoliera 10.
Vantaggiosamente, il sistema alare 3 comprende un elemento di scorrimento 18 interposto tra il corpo tubolare 16 e la fusoliera 10. L’elemento di scorrimento 18 è configurato per permettere la traslazione reciproca, lungo l’asse longitudinale X2, tra il corpo tubolare 16 e la fusoliera 10, anche in un ambiente altamente corrosivo come quello marino. L’elemento di scorrimento 18 può essere un elemento di tipo noto generalmente utilizzato per le slitte di guide lineari a sezione quadrata. L’elemento di scorrimento 18 può essere un cuscinetto di tipo radente o volvente. Ad esempio, l’elemento di scorrimento 18 può essere una boccola fatta di un materiale comprendente politetrafluoroetilene, generalmente noto come PTFE, o materiali con equivalente coefficiente di attrito.
Ciascuna ala comprende 13, 14, a sua volta, due semiali 19 che si congiungono in un piano di simmetria sull’asse longitudinale X2 della fusoliera 10. Ciascuna ala 13, 14 presenta un bordo di entrata ed un bordo di uscita e, vantaggiosamente, il bordo di entrata è rivolto verso l’esterno del sistema alare 3. In altre parole il bordo di uscita è contrapposto tra il bordo di entrata e la fusoliera 10. Qui di seguito verranno utilizzati i termini destro o sinistro per distinguere i componenti dell’ala destra 13 da quelli dell’ala sinistra 14. In particolare, il sistema alare 3 presenta: un bordo di entrata destro 20, un bordo di uscita destro 21, un bordo di entrata sinistro 22 e un bordo di uscita sinistro 23.
Il profilo alare di ciascuna ala 13, 14 può essere scelto all’interno di un gruppo di profili alari differenti, sostanzialmente in funzione delle dimensioni della tavola di galleggiamento 2 e dei pesi da sostenere. Nella figura 9 sono illustrati degli esempi di differenti profili alari. L’ala destra 13 e l’ala sinistra 14 possono presentare lo stesso profilo alare, oppure secondo una variante non illustrata, possono avere profili alari differenti.
Secondo quanto illustrato nell’esempio delle figure 5 e 6, ciascuna ala 13, 14 può comprendere dei risalti laterali 24 che sporgono trasversalmente dalle estremità delle ali 13 e 14 stesse.
La tavola idroplana 1 comprende, inoltre, un piantone 25 che collega la superficie di carena 5 con l’elemento di collegamento 15. Il piantone e l’elemento di collegamento 15 sono configurati per disporre la fusoliera 10 in modo che l’asse longitudinale X2 sia sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale X1.
Il piantone 25 può essere sostanzialmente complanare al piano di simmetria longitudinale della tavola di galleggiamento 2, oppure può essere collegato in modo decentrato rispetto alla tavola di galleggiamento 2 stessa.
Secondo la variante illustrata nella figura 14, il piantone 25 è collegato alla tavola di galleggiamento 2 in modo decentrato, secondo l’esempio illustrato nella figura 14 parallelamente all’asse longitudinale X1. Inoltre, il piantone 25 è inclinato rispetto alla superficie di carena 5, in modo da formare un angolo α.
Secondo quanto illustrato nelle figure 10 ed 11, il piantone 25 può essere scelto all’interno di un gruppo di piantoni presentanti forme e/o dimensioni differenti tra loro. Vantaggiosamente, il piantone 25 può essere utilizzato anche come deriva della tavola idroplana 1. Nelle figure 10 e 11 sono illustrate delle possibili differenti forme di attuazione del piantone 25.
Il piantone 25 comprende un corpo sostanzialmente trasversale alla tavola di galleggiamento 2, ovvero parallelo al piano che contiene gli assi longitudinali X1 ed X2.
La tavola idroplana 1 comprende preferibilmente una coppia di staffe applicate sulla superficie di calpestio 4 della tavola di galleggiamento 2. Le staffe sono disposte preferibilmente in una posizione centrale della tavola di galleggiamento 2 e ciascuna staffa è configurata per alloggiare un piede di un utente R. La posizione delle staffe determina l’area all’interno della quale ricade la forza data dal peso dell’utente R durante l’uso.
Secondo l’esempio illustrato nelle figure 5 e 6, l’estremità destra e sinistra 11 e 12 della fusoliera 10 sporgono longitudinalmente verso l’esterno del bordo di entrata destro 20 e, rispettivamente, sinistro 21. Preferibilmente, l’estremità destra e/o sinistra 11 e/o 12 della fusoliera presentano un profilo aerodinamico ovvero affusolato in modo da ridurre l’attrito con l’acqua.
Secondo l’esempio illustrato nelle figure 4 e 5, l’ala destra 13 e l’ala sinistra 14 sono realizzate mediante una lamiera e sono applicate alla fusoliera 10 in modo da essere inclinate rispetto alla fusoliera 10 stessa di qualche grado. Ad esempio, la lamiera per la realizzazione dell’ala destra 13 o sinistra 14 è inclinata di 2 o 3° rispetto alla fusoliera 10.
Ad esempio, la tavola idroplana 1 può comprendere un cuneo interposto tra la fusoliera 10 e l’ala 13 o 14 in modo da ottenere l’inclinazione desiderata. Oppure, almeno il bordo di entrata di ciascuna ala è collegato alla fusoliera mediante un elemento di regolazione, in particolare un sistema a vite.
Nelle figure 12 e 13, con 101 e, rispettivamente 201 sono indicate due differenti forme di attuazione della tavola idroplana del tipo sopra descritto. Si osserva che nella figura 12 gli elementi in comune con la tavola idroplana 1 conservano la stessa numerazione nell’ordine di un centinaio e sono considerati compresi dalla tavola idroplana 101 senza doverli elencare nuovamente per brevità. Analogamente, nella figura 13 gli elementi in comune con la tavola idroplana 1 conservano la stessa numerazione nell’ordine delle due centinaia e sono considerati compresi dalla tavola idroplana 201 senza doverli elencare nuovamente per brevità.
Nella tavole idroplane 101 e 201 le ali 113, 114 e 213, 214, ovvero le semiali 219, sono orientabili, ovvero possono ruotare almeno attorno ad un asse di cerniera 130, 230 in modo da ruotare autonomamente attorno a detta cerniera 130, 230. In particolare, le ali 113, 114 e 213, 214 sono ruotabili attorno a rispettivi assi 130, 230 trasversali, in particolare, perpendicolari, alla fusoliera 10. In questo modo le ali 113, 114 e 213, 214 possono orientarsi sempre con il bordo di entrata 120, 122 e 220, 222 orientato verso la corrente di acqua.
In uso, la tavola idroplana 1, 101 o 201 viene posta in acqua con il sistema alare 3, 103 o 203 totalmente immerso.
Un utente R sale sulla tavola di galleggiamento 2, 102, 202 e si dispone in una posizione centrale. In particolare, l’utente R pone ciascun piede all’interno della rispettiva staffa.
Quindi un sistema di propulsione provoca l’avanzamento della tavola idroplana 1, 101 o 201 lungo una direzione di avanzamento w1 o w2. Ad esempio, il sistema di propulsione può essere un aquilone, nel caso di kitesurf, (oppure una vela od un motoscafo od il moto ondoso) configurata per spostare la tavola idroplana 1, 101 o 201 lungo l’asse longitudinale di simmetria X1.
Durante lo spostamento della tavola idroplana 1, 101 o 201, rispetto alla direzione di avanzamento w, l’ala a monte dell’elemento di collegamento 15 agisce da ala principale, mentre l’ala a valle dell’elemento di collegamento 15 agisce da elevatore. Si osserva che in un sistema alare si indica generalmente con il termine ala principale l’ala responsabile della maggior forza verticale del natante, mentre con elevatore si intende una ala configurata per fornire una stabilità sufficiente al beccheggio, secondo i principi della stabilità di volo.
In particolare, si osserva che a causa della forza resistente C dell’acqua durante l’avanzamento della tavola idroplana 1 sul sistema alare 3, le ali e la fusoliera 10 si spostano al di sotto della tavola di galleggiamento 2 in modo da portarsi automaticamente in un una posizione a valle, rispetto alla direzione di avanzamento, del baricentro della tavola di galleggiamento 2, che è noto essendo nota la posizione dei piedi dell’utente.
In questo modo, l’ala principale si sposta, durante l’avanzamento della tavola idroplana 1, autonomamente in modo da disporsi allineata, oppure a valle, del baricentro della tavola di galleggiamento 2 senza che l’utente debba spostarsi dalla propria posizione. In questo modo viene garantita una buona stabilità statica di beccheggio della tavola idroplana 1, 101 o 201 qualsiasi sia la direzione di avanzamento w1 o w2.
Nel caso di inversione della rotta, ovvero di inversione della direzione di avanzamento, la forza resistente C dell’acqua sul sistema alare 3 provoca lo slittamento autonomo reciproco tra l’elemento di collegamento 15 e la fusoliera 10. In particolare il ruolo della ali viene invertito e l’ala che prima agiva da elevatore ora agisce da ala principale e, analogamente, l’ala che agiva da ala principale ora agisce da elevatore.
In particolare anche in questo caso l’ala principale si sposta durante l’avanzamento della tavola idroplana 1, autonomamente in modo da disporsi allineata oppure a valle del baricentro della tavola di galleggiamento 2 senza che l’utente debba spostarsi dalla propria posizione. In questo modo viene garantita una buona stabilità statica di beccheggio della tavola idroplana 1.
Si osserva che, alternativamente, per la tavola idroplana 1 in cui le ali destra e sinistra 13 e 14 sono collegate in modo fisso alla fusoliera 10, il bordo di uscita dell’ala che agisce da elevatore incontra la corrente C dell’acqua prima del rispettivo bordo di entrata. Mentre, per l’ala che agisce da ala principale il bordo di entrata incontra la corrente C prima del rispettivo bordo di uscita.
Nelle figure 2 e 4 è schematizzata una prima condizione di utilizzo, in cui la tavola idroplana 1 avanza nella direzione di avanzamento w1 e l’ala sinistra 14 è l’ala principale, mentre l’ala destra 13 è l’elevatore. Secondo l’esempio illustrato nella figura 2 e 4, l’ala principale è allineata sostanzialmente con il baricentro della tavola di galleggiamento 2, mentre l’ala destra 13 è posta a valle rispetto alla direzione di avanzamento.
Nelle figure 3 e 5 è schematizzata la stessa tavola idroplana 1 delle figure 2 e 4, a seguito di una inversione di direzione di avanzamento. Nel caso illustrato nelle figure 3 e 5, l’ala destra 13 è l’ala principale mentre l’ala sinistra 14 è l’elevatore. Anche in questa condizione l’ala sinistra 14 è sostanzialmente allineata con il baricentro della tavola di galleggiamento 2.
Nei casi illustrati l’ala destra 13 e l’ala sinistra 14 sono orientate in modo tale che quando un’ala svolge la funzione di ala principale il bordo di entrata è sempre rivolto verso la corrente di acqua.
Si osserva che, in aggiunta a quanto appena descritto per la tavola idroplana 1, durante l’uso delle tavole idroplane 101 e 201 le ali 113, 114, 213, 214 ruotano autonomamente attorno a rispettivi assi di cerniera 130, 230 in modo da presentare ciascuna sempre, in qualsiasi direzione di avanzamento w1 o w2, il bordo di entrata 120, 122, 220 e 222 rivolto verso la corrente d’acqua, in modo da sfruttare per l’elevazione la forza resistente C dell’acqua. In questo modo si ottimizza l’efficacia del sistema alare 3.
Da quanto sopra esposto discende che la tavola idroplana 1, 101, 201 presenta il vantaggio di poter essere utilizzata indistintamente per la navigazione lungo due direzioni di avanzamento w1, w2 contrapposte. In altre parole, la tavola idroplana 1, 101, 201 è configurata per una navigazione bidirezionale.
Inoltre, la tavola idroplana 1 può essere utilizzata senza richiedere lo spostamento dell’utente R sulla superficie di calpestio 4, 104, 204 della tavola di galleggiamento 2, 102, 202 facilitando di molto l’uso della tavola idroplana 1, 101, 201 stessa.
Pertanto, la tavola idroplana 1, 101, 201 del tipo sopra descritto è di facile utilizzo anche da parte di utenti R amatoriali con poca esperienza. La tavola idroplana 1, 101, 201 non richiede spostamenti trasversali alla direzione di avanzamento w1 o w2 per il cambio della rotta.
Infine, la tavola idroplana 1, 101, 201 permette di sollevare, grazie al sistema alare 3, 103, 203, la tavola di galleggiamento 2, 102, 202 dall’acqua in modo da ridurre l’attrito ed aumentare la velocità di navigazione. In particolare, la tavola idroplana 1, 101, 201 permette di far planare la tavola di galleggiamento 2, 102, 202 sull’acqua.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema alare (3; 103; 203) comprendente una fusoliera (10, 110, 210), una prima ed una seconda ala (13, 14; 113, 114; 213, 214) ed un elemento di collegamento (15; 115; 215); in cui la prima e la seconda ala (13, 14; 113, 114; 213, 214) sono collegate alla fusoliera (10, 110, 210); in cui detta fusoliera (10, 110, 210) presenta un asse longitudinale (X2); in cui l’elemento di collegamento (15; 115; 215) è configurato per fissare, in uso, la fusoliera (10, 110, 210) ad un corpo esterno, in particolare ad una tavola di galleggiamento (2; 102; 202); in cui l’elemento di collegamento (15; 115; 215) è collegato a detta fusoliera (10, 110, 210) ed è interposto tra la prima e la seconda ala (13, 14; 113, 114; 213, 214) lungo l’asse longitudinale (X2); in cui la fusoliera (10, 110, 210) e l’elemento di collegamento (15; 115; 215) sono collegati tra loro in modo reciprocamente scorrevole lungo l’asse longitudinale (X2).
  2. 2. Sistema alare (3; 103; 203) secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima e seconda ala (13, 14; 113, 114; 213, 214) sono speculari tra loro rispetto all’elemento di collegamento (15; 115; 215).
  3. 3. Sistema alare (3; 103; 203) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’elemento di collegamento (15; 115; 215) è fisso e la fusoliera (10, 110, 210) è montata in modo assialmente scorrevole rispetto a detto l’elemento di collegamento (15; 115; 215); in cui la fusoliera (10, 110, 210) è collegata a detto elemento di collegamento (15; 115; 215) in modo rotazionalmente fisso rispetto a detto asse longitudinale (X2).
  4. 4. Sistema alare (3; 103; 203) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna ala (113; 114; 213; 214) è collegata alla fusoliera (10, 110, 210) in moto rotazionalmente girevole attorno ad un asse di cerniera (130, 230) trasversale, in particolare perpendicolare, a detto asse longitudinale (X2) in modo da presentare un bordo di entrata (120, 122; 220, 222) sempre rivolto verso la corrente (C) in qualsiasi condizione di utilizzo.
  5. 5. Sistema alare (3; 103; 203) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima e la seconda ala (13, 14; 113, 114; 213, 214) presentano lo stesso profilo alare.
  6. 6. Sistema alare (3; 103; 203) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui la prima e la seconda ala 13, 14; 113, 114; 213, 214) presentano profili alari differenti.
  7. 7. Tavola idroplana (1; 101;201) comprendente una tavola di galleggiamento (2; 102; 202) ed un sistema alare (3; 103; 203) secondo quanto rivendicato in una delle precedenti rivendicazioni.
  8. 8. Tavola idroplana secondo la rivendicazione 7, in cui la tavola di galleggiamento (2; 102; 202) presenta un asse longitudinale di simmetria (X1) ed una superficie di carena (5; 105; 205) configurata per essere immersa, in uso, in acqua; in cui la tavola idroplana (1; 101;201) comprende un piantone (25; 125; 225) che collega detta superficie di carena (5; 105; 205) con l’elemento di collegamento (15; 115; 215) del sistema alare (3; 103; 203).
  9. 9. Tavola idroplana (1; 102; 202) secondo la rivendicazione 7 od 8, in cui la tavola di galleggiamento (2; 102; 202) è speculare rispetto ad un piano di simmetria (π1) perpendicolare ad un asse longitudinale di simmetria (X1) della tavola di galleggiamento (2; 102; 202).
  10. 10. Tavola idroplana (1; 102; 202) secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui la tavola di galleggiamento (2; 102; 202) presenta un asse longitudinale (X1), un primo ed un secondo bordo longitudinale (6, 8; 106, 108; 206, 208) ed un primo ed un secondo bordo trasversale (7, 9; 107, 109; 207, 209); in cui il primo ed il secondo bordo trasversale (7, 9; 107, 109; 207, 209) sono sostanzialmente trasversali, in particolare perpendicolari a detto asse longitudinale (X1), paralleli ed opposti tra loro.
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