ITUA20163812A1 - Guinzaglio estensibile toroidale per cani ed altri animalidomestici - Google Patents

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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; CARE OF BIRDS, FISHES, INSECTS; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K27/00Leads or collars, e.g. for dogs
    • A01K27/003Leads, leashes
    • A01K27/004Retractable leashes

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Description

GUINZAGLIO ESTENSIBILE TOROIDALE PER CANI ED ALTRI ANIMALI DOMESTICI
DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un guinzaglio per cani o per altri animali domestici dotato di un cavo di lunghezza regolabile (denominati a cavo "estensibile" o semplicemente "guinzagli estensibili") dotato di leva per il controllo dell'elongazione del cavo.
Le peculiarità ed i vantaggi del trovato in questione risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione della tecnica anteriore.
Nei guinzagli cosiddetti estensibili oggi presenti sul mercato, il cavo è collegato ad una estremità al collare dell’animale per mezzo di un dispositivo di attacco (in genere un moschettone commerciale, non facente parte del brevetto), mentre all’altra estremità è riavvolto all’interno del dispositivo su apposito rullo (denominato rullo avvolgicavo). Grazie alla possibilità di rilascio progressivo e volontario del cavo da parte del proprietario l’animale ha un ampio margine di libertà, potendo allontanarsi dal proprietario sino alla lunghezza massima del cavo (variabile a seconda del modello e della marca).
Tale dispositivo è studiato per qualsiasi animale domestico con particolare riguardo a cani di qualsiasi taglia. Sono già noti ed in commercio dispositivi denominati "guinzaglio estensibile" o "retraibile", per tenere vincolati gli animali domestici sia in ambito domestico che all’esterno in luoghi pubblici, dotati di sistema meccanico per il rilascio e riavvolgimento progressivo del cavo di collegamento all’animale.
Questi sistemi sono dotati di un cavo la cui lunghezza massima varia in funzione della marca e del modello e sono in genere tutti dotati della possibilità di bloccaggio del cavo alla lunghezza desiderata. Tali guinzagli hanno tutti una forma caratterizzata da due elementi strutturali distinti: un guscio, entro cui sono alloggiati il rullo avvolgicavo, con al proprio interno, in opportuna sede, la molla a spirale per il riavvolgimento del cavo ed il meccanismo di blocco/sblocco del rullo avvolgicavo, ed un manico/ impugnatura su cui è posto un (o due ) pulsante/i di bloccaggio del meccanismo di controllo del rullo.
Il cavo viene riavvolto sul diametro esterno del rullo grazie all'azione di una molla a spirale posta in un alloggiamento ricavato sul diametro interno del rullo avvolgicavo. Il rullo in tutti i dispositivi sopra menzionati può ruotare in ambedue le direzioni: oraria ed antioraria al fine di svolgere o riavvolgere il cavo (o viceversa).
La possibilità di ruotare è comandata nel verso dello svolgimento dalla forza di tiro dell'animale e nel verso del riavvolgimento del cavo sul rullo, da una molla a spirale piatta posta all'interno del rullo che viene ad essere caricata durante lo svolgimento del cavo dalla forza di tiro esercitata dall’animale.
In tali guinzagli il rullo di avvolgimento può essere bloccato, temporaneamente o in modo permanente, in qualunque angolo di rotazione, per mezzo di un dispositivo meccanico di blocco comandato esclusivamente dal pollice della mano.
In quasi tutti i guinzagli il rullo su cui si riavvolge il cavo è imperniato e protetto da un guscio (guscio porta-rullo), rigidamente vincolato e solidale al manico del guinzaglio ad eccezione del guinzaglio riferito al brevetto PCT/IT2010/000360 nel quale il guscio portarullo è solidale al manico ma ad esso non vincolato rigidamente, essendo libero di ruotare attorno all'asse su cui è incernierato al manico.
I guinzagli estensibili presenti sul mercato hanno tutti la caratteristica di avere quale elemento di blocco del rullo un sistema meccanico comandato con il pollice. Inoltre in questi guinzagli la molla a spirale è posizionata in un'apposita sede all'interno del rullo avvolgicavo.
I guinzagli estensibili sopra descritti e presenti sul mercato, presentano alcuni elementi limitanti e svantaggiosi per l'utilizzatore.
Primo fra tutti la necessità di utilizzare il pollice della mano per azionare il meccanismo di blocco/sblocco del rullo avvolgicavo. Questa caratteristica è di per sè un fattore che può limitarne l'uso da parte di quei proprietari che non abbiano la facoltà di utilizzo del pollice (sindrome del tunnel carpale, artrite reumatoide o mutilazione dell'arto). Inoltre anche per coloro che possono utilizzare il pollice, la necessità di ricorrere con elevata frequenza al suo utilizzo, ne provoca rapidamente stanchezza muscolare con conseguente riduzione dei riflessi e dolore muscolare. Non da ultimo l'utilizzo del pollice può essere limitato (specialmente nelle donne), dalla lunghezza dell'unghia.
Il sistema di blocco comandato con il pollice della mano presenta inoltre un ulteriore svantaggio collegato con i tempi di intervento in caso di pericolo. Infatti con i guinzagli estensibili, la cui lunghezza in taluni casi può arrivare ai 7 metri, i riflessi ritardati dalla stanchezza ed i relativi tempi allungati di intervento giocano un ruolo importante nella funzionalità e sicurezza del dispositivo.
Essi potrebbero creare rischi per l'animale o per l'ambiente circostante: passanti, automobili... Infatti, in taluni casi il tempo di reazione e di blocco non potrebbe risultare sufficientemente breve per limitare la corsa dell'animale consentendogli di aggredire i passanti o attraversare la strada con conseguenze dannose per le auto e per l'animale stesso.
Altro fattore limitante è rappresentato dalla distanza del baricentro del peso del guinzaglio dall'impugnatura. Considerato che il peso medio di un guinzaglio per cane di taglia media è di circa 0,550 Kg, e considerato che mentre si porta a passeggio l'animale il braccio è pressoché sempre disteso, è intuitivo che un peso posto a distanza all'estremità dell'arto, col tempo, provochi una stanchezza che si accentua con la distanza del peso dall'impugnatura.
Altro elemento da non sottovalutare quando si considerano i limiti dei guinzagli estensibili attualmente presenti in commercio, è la pericolosità del ritorno veloce del cavo che, nella zona terminale, porta un moschettone di aggancio al collare dell’animale. Risulta infatti abbastanza frequente l’incidenza di incidenti causati alla persona dal colpo ricevuto dal moschettone per effetto dell’azione dinamica dovuta al ritorno veloce ed incontrollato del cavo soggetto all’azione di richiamo esercitata dal rullo posto nel corpo scatolare del guinzaglio. Un’azione così pericolosa è difficilmente scongiurabile senza il rischio di precludere un corretto funzionamento del guinzaglio soprattutto nella fase di richiamo e riavvolgimento del cavo sul rullo di riavvolgimento. Taluni costruttori di guinzaglio estensibile hanno ovviato a tale inconveniente proponendo un collarino di sicurezza il cui utilizzo non rende comunque immune il guinzaglio dal pericolo sopra esposto.
Si può dire, insomma, che l’utilizzo di un simile tradizionale guinzaglio estensibile può essere in taluni casi pericoloso e precluso a determinate fasce di persone dotate di differente morfologia, anatomia, misure antropometriche o forza.
Scopo del guinzaglio estensibile oggetto del presente brevetto, come si potrà vedere dalla descrizione successiva, è quello di eliminare i suddetti limiti e svantaggi dei guinzagli oggi brevettati e/o in commercio ed introdurre, attraverso la forma e la nuova meccanica del dispositivo, un nuovo confort funzionale e di utilizzo.
Scopo del brevetto è di eliminare l'uso del pollice per l'azionamento del sistema di comando del blocco del rullo avvolgicavo. Tale scopo è raggiunto per mezzo di una leva azionata con il palmo della mano. Tale soluzione trova origine dall'osservazione che impugnando il guinzaglio, sotto l'effetto del tiro da parte dell'animale, a trattenere il guinzaglio e quindi a lavorare, sono prevalentemente le dita e la parte anteriore del palmo della mano che impugnano il manico e non il palmo della mano nella sua parte posteriore (che rimane scarico).
Sulla base di tale osservazione è stato realizzato un meccanismo di blocco costituito da una leva (2), visibile nel disegno [Fig.1], che si aziona esclusivamente con il palmo della mano. Più specificamente, il comando del meccanismo di blocco/sblocco del rullo avvolgicavo è ottenuto chiudendo il pugno ed esercitando una pressione sulla leva (2), portando ad interferire il naso (9) [Fig.9] posto sulla leva con uno dei denti (3c) posti a rilievo su entrambe le pareti (3a) e (3b) esterne del rullo avvolgicavo (3) [Fig.9].
Nel contempo con tale ritrovato si esalta il vantaggio di una minore fatica nell' utilizzo del guinzaglio per il fatto che la spinta sulla leva è ottenuta con il palmo della mano (parte del corpo umano molto più robusta e forte del pollice) su di una superficie più ampia e sfruttando l'effetto leva.
Scopo ulteriore del guinzaglio è quello di consentire al proprietario di avere le mani libere grazie alla forma toroidale del manico che dà la possibilità di infilare l'avambraccio nel foro all'interno della forma toroidale. Il guinzaglio può così essere trattenuto con l'avambraccio senza impegnare le mani. Tale finalità è raggiunta ponendo il rullo avvolgicavo all'interno del manico avente forma toroidale. Ed in tale configurazione costruttiva il perno attorno al quale ruota il rullo avvolgicavo è costituito dalla superficie interna (opportunamente sagomata) dell'anello (toro) costituente il manico) [Fig.4].
Tale soluzione costruttiva: forma toroidale del manico con all'interno il rullo avvolgicavo, permette di individuare tre nuove possibili configurazioni costruttive, anche se non esclusive, del guinzaglio. Tali configurazioni derivano dalla scelta su dove allocare la sede della molla a spirale rispetto al rullo avvolgicavo. Tali configurazioni sono rappresentate nelle figure 1, 2 e 3 nelle quali sono visibili le configurazioni A, B, C, [Conf. A, B,C].
Una prima forma costruttiva rappresentata dalla configurazione A visibile in [Fig.1], individua la sede della molla a spirale all'interno del rullo avvolgicavo. Le altre due configurazioni [Fig.2- Conf.B] e [Fig.3 - Conf.C], prevedono, quale sede della molla a spirale, un apposito rullo porta-molla (7).
In queste due ultime configurazioni il rullo porta-molla (7) è posto al di fuori del rullo avvolgicavo ed è posto in rotazione per mezzo di una trasmissione meccanica, rappresentata in via preferenziale anche se non esclusiva , da ruote dentate poste rispettivamente sul rullo avvolgicavo e sul rullo porta-molla. Più precisamente, come visibile nelle [Fig.2 e 3], sulla circonferenza periferica esterna del rullo porta-molla e sulla circonferenza esterna del rullo avvolgicavo [Fig.2 - Conf.B] oppure sulla circonferenza interna del rullo avvolgicavo [Fig.3 -Conf. C].
Con riferimento specifico alle due configurazioni B e C, si rileva che la rotazione del rullo porta-molla (7) è causata dalla rotazione del rullo avvolgicavo (3). Con tale meccanismo di trasmissione si permette la rotazione del rullo porta-molla (7) che a seconda del senso di rotazione permette alla molla (5) contenuta al proprio interno di caricarsi (accumulando energia elastica) in fase di elongazione del cavo o di scaricarsi (liberando energia elastica che si trasforma in energia cinetica) in fase di riavvolgimento del cavo.
Le tre configurazioni A, B, C sono caratterizzate dal fatto che gli elementi: rullo avvolgicavo, rullo porta-molla ed il meccanismo di blocco, sono tutti racchiusi all'interno dei due semigusci (1a) e (1b) assemblati tra loro a formare il guscio esterno (1).
Scopo del brevetto è di avere, grazie alle sue forme costruttive semplici e compatte un ulteriore vantaggio dato dal baricentro del peso che si pone molto più vicino all'impugnatura rispetto a qualsiasi altro guinzaglio in commercio. Fatto questo che comporta la benefica conseguenza di una minore stanchezza muscolare durante l'uso.
Ulteriore scopo del brevetto è anche quello di avere un guinzaglio ancora più sicuro nel suo funzionamento e di realizzare una protezione per il proprietario per quanto riguarda il pericoloso ritorno veloce del cavo per effetto di uno sgancio improvviso ed involontario del sistema di aggancio al collare dell'animale. Infatti la sopra descritta circostanza pericolosa viene ad essere pressoché eliminata con il dispositivo di blocco temporaneo (8) posto sulla bocca di uscita della fettuccia dal manico, in quanto la parte sporgente (14b) basculante della leva (14) in [Fig.10], fungerebbe da freno sulla fettuccia riducendone la velocità di ritorno sul rullo e di conseguenza l'impatto.
Ulteriore vantaggio di tale dispositivo di blocco temporaneo (8) è la possibilità di bloccare lo scorrimento del cavo in modo indipendente dal sistema di blocco azionato con il palmo della mano (senza che venga richiesto l'intervento della leva (2)), in quanto il suo intervento è azionato col solo movimento del polso.
Il nuovo guinzaglio oggetto del brevetto verrebbe così a godere di due sistemi indipendenti di controllo sullo scorrimento del cavo. Ambedue i dispositivi di blocco conferiscono al guinzaglio una sicurezza di utilizzo e di controllo sull'animale mai realizzati in precedenza. Gli scopi sopra indicati vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni. Le caratteristiche del brevetto per invenzione saranno evidenziate nel seguito in cui vengono descritte alcune preferite, ma non esclusive, forme di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
La figura 1 [Fig. 1], è una vista prospettica frontale del guinzaglio assemblato relativa alla Configurazione A, avente forma anulare con molla a spirale posizionata nel diametro interno del rullo avvolgicavo;
La figura 2 [Fig. 2] vista prospettica frontale del guinzaglio assemblato relativa alla Configurazione B nel quale il rullo avvolgicavo (3) è posto all'interno del manico di forma anulare ed il rullo porta-molla (7) è posizionato all'esterno del rullo avvolgicavo. In tale configurazione si evidenzia la trasmissione meccanica del moto tra i due rulli (3) e (7) a mezzo di ruote dentate poste sul diametro esterno delle ruote;
La figura 3 [Fig. 3] vista prospettica frontale del guinzaglio assemblato relativa alla Configurazione C nel quale il rullo avvolgicavo (3) è posto all'interno del manico di forma anulare ed il rullo porta-molla (7) è posizionato all'esterno del rullo avvolgicavo ed internamente al foro dell'anello del manico. In questa configurazione costruttiva si evidenzia la trasmissione meccanica del moto tra i due rulli (3) e (7) a mezzo di ruote dentate poste rispettivamente sul diametro interno del rullo avvolgicavo ed esterno del rullo porta-molla; La figura 4 [Fig. 4] rappresenta la vista interna del guinzaglio nella medesima configurazione della [Fig.1], in cui è stato rimosso il semiguscio 1b [Fig.5];
La figura 5 [Fig. 5], rappresenta l'esploso del guinzaglio nella medesima configurazione A [Fig.1], in cui si evidenziano i componenti interni;
La figura 6 [Fig. 6], rappresenta il guinzaglio nella Configurazione A, con il rullo avvolgicavo libero di ruotare e la leva nella posizione di "riposo" ( in cui il naso (9) non interferisce con i denti 3c);
La figura 7 [Fig. 7], rappresenta il guinzaglio nella medesima configurazione della [Fig.6], con il dettaglio del sistema di blocco rullo posto sulla leva (2) in posizione di "riposo";
La figura 8 [Fig. 8], rappresenta il guinzaglio nella medesima configurazione A della [Fig.1] con il rullo avvolgicavo bloccato e con la leva (2) in posizione di "lavoro" (in cui il naso (9) interferisce con i denti 3c);
La figura 9 [Fig. 9], rappresenta il guinzaglio nella medesima configurazione della [Fig.8], con il dettaglio del meccanismo di blocco rullo in posizione di "lavoro";
Le Figg.10,11,12 rappresentano il dettaglio del sistema di blocco temporaneo (8);
La figura 13 [Fig.13] illustra la modalità di impugnatura in esercizio da parte del proprietario del guinzaglio, con particolare riferimento, anche se non esclusivo, alla Configurazione rappresentata in [Fig.1].
Il guinzaglio oggetto del brevetto è generalmente caratterizzato, in ciascuna delle tre configurazioni A, B, C [Figg.1,2,3] da un manico/impugnatura (1) avente forma toroidale cava di sezione circolare di diametro adeguato alle dimensioni di una mano e da una leva (2) posta sul manico/impugnatura (2). Più specificamente nelle due configurazioni B e C, alla forma toroidale semplice rappresentata nella [Fig.1] sono aggiunte due appendici rispettivamente esterna [Conf. B] ed interna [Conf. C] nelle quali è inserito il rullo portamolla a spirale (7), come meglio descritto nella descrizione successiva.
In ciascuna delle tre configurazioni A, B, C il manico è composto da due semigusci (1a) ed (1b) [Fig.6] sagomati opportunamente in modo da contenere i rulli avvolgicavo e porta-rullo, e da permettere l'inserimento ed il movimento della leva (2) imperniata sul perno di rotazione (4). La leva (2) è sagomata in modo da portare al proprio interno il meccanismo di blocco/sblocco (11) [Fig.6] del rullo avvolgicavo. Il suddetto meccanismo (non oggetto del presente brevetto), qui non è dettagliato in quanto ben descritto nel brevetto n°1166036, è già noto sul mercato col nome "push-push". Ciascuna delle tre configurazioni A,B,C è caratterizzata per avere all'interno del manico libero di ruotare il rullo avvolgicavo (3). Il rullo avvolgicavo (3) potrà essere composto, in via preferenziale anche se non esclusiva di due parti (3a) e (3b).
La molla a spirale (5) è alloggiata in una sede (7) denominata rullo porta-molla, che a seconda della configurazione prescelta trova posizione rispettivamente:
- nella Conf. A, concentrica all'interno del rullo avvolgicavo [Fig.1] entro il manico toroidale,
- nella Conf. B all'esterno del rullo avvolgicavo e tangente al diametro esterno di quest'ultimo[Fig.2],
- nella Conf. C [Fig.3] all'esterno del rullo avvolgicavo e tangente al diametro interno di quest'ultimo.
La descrizione che segue è valida per ciascuna delle configurazioni A,B,C.
Il guinzaglio è caratterizzato dal fatto che sulla superficie esterna del manico è posta la leva (2) , la quale è libera di ruotare attorno al perno di rotazione (4). Quando il proprietario impugna il manico del guinzaglio [Fig.13] le dita afferrano il manico lungo il diametro interno dell'anello (toro) mentre il palmo poggia sulla leva (2). La pressione sulla leva (2) viene esercitata dal proprietario nell'atto di stringere il pugno. Con l'azione di stringere il pugno, il proprietario costringe la leva (2) a ruotare attorno al perno (4) dall'esterno verso l'interno del manico. Tale rotazione della leva porta il naso (9) [Fig.9] della leva ad interferire , contrapponendosi, con i denti (3c) posti in rilievo su ambo i lati esterni del rullo avvolgicavo (3a e 3b) come meglio evidenziato nelle [Figg. 5,7,9]. A seguito di tale contrapposizione il rullo avvolgicavo (3) è bloccato nella posizione in cui si trova e non può erogare cavo sotto l'azione di tiro dell'animale. La molla elicoidale (12) [Fig.7] posta all'interno della leva (2) è montata con un certo precarico sul perno di rotazione (4) e svolge un'azione che tende a spingere la leva (2) verso l'esterno e a mantenere in battuta il dente (10) posto sulla leva (2) con il manico (1)[Fig.7].
La leva (2) può assume due configurazioni: interna (schiacciata sul manico ) nella quale il rullo avvolgicavo è bloccato e non può ruotare, detta di "lavoro"[Fig.9] ed esterna (nella quale il rullo avvolgicavo è libero di ruotare in entrambi i sensi di rotazione) detta di "riposo" [Fig.7].
La leva (2), sotto la pressione esercitata dal proprietario, si porta nella posizione interna (di "lavoro") [Fig.9] ed in tale posizione rimane, nonostante la reazione della molla (12), per effetto del meccanismo (11) detto "Push-Push" con il quale la leva (2) è solidale. Tale meccanismo non viene qui descritto in quanto oggetto di brevetto (scaduto) n°1166036.
Le [Fig. 8,9] illustrano la posizione della leva (2) nella configurazione di "lavoro" in cui è completamente ruotata verso l'interno del manico sotto l'effetto della pressione esercitata dalla stretta del pugno del proprietario del guinzaglio e mantenuta ferma in tale posizione dal meccanismo "push-push". Ovvero una volta portata in tale posizione interna, il proprietario non ha più bisogno di mantenere la pressione sulla leva , in quanto sarà lo stesso meccanismo "push-push" a mantenere la leva in tale posizione. Quando la leva (2) è fatta ruotare verso l'interno del manico sotto la pressione esercitata da colui che impugna il guinzaglio, essa viene portata al suo fine corsa [Figg.8,9] nella posizione di "lavoro" in cui il rullo avvolgicavo è bloccato. Il dispositivo può essere mantenuto in modo permanente in tale posizione di blocco, attraverso l'adozione preferenziale ma non esclusiva, di un meccanismo (11) detto "push-push". Il suddetto meccanismo noto commercialmente con il termine "push-push", rappresentato in [Fig.6] da un semplice parallelepipedo, fa riferimento al meccanismo già oggetto di brevetto (scaduto) con il n° 1166935 (U.S.A. Patent N° 2941831) . Esso verrà applicato al guinzaglio con le opportune modifiche dimensionali ed adattamenti al fine di renderlo applicabile. Questo meccanismo "push-push" consente il successivo sblocco del dispositivo, con ritorno spontaneo nella configurazione esterna (sotto la spinta della molla (12)), con una semplice ulteriore pressione sulla leva (2) ottenuta con la chiusura del pugno da parte del proprietario.
In tale meccanismo "push-push" la prima pressione della leva (2) sino al suo fine corsa interno consente al meccanismo di bloccare la leva nella posizione di lavoro (blocco del rullo avvolgicavo) [Figg. 8,9] mentre una successiva pressione ne consente lo sblocco con ritorno della leva nella configurazione di riposo [Figg. 6,7]. La leva quando è nella sua massima configurazione esterna, come si vede dal dettaglio di Fig.7, ha la battuta (10) che si contrappone con il manico (1) così da evitare che la leva esca dalla propria sede.
In [Fig.10] è rappresentato il dettaglio del dispositivo di blocco temporaneo (8) posto sulla bocca di uscita del cavo. Tale dispositivo è azionato con la semplice rotazione del polso che, come meglio descritto di seguito, consente di strozzare la via di passaggio del cavo. Il meccanismo è caratterizzato da un corpo (13) su cui è imperniata una leva (14) parzialmente cava e da una molla (15). La leva (14) è caratterizzata da una parte piena (14a) e da una zona cava (14b) entro cui scorre il cavo (6). Con riferimento alla [Fig. 10], la direzione ed il verso di scorrimento del cavo (6) in elongazione (quando è permesso al cane di allontanarsi dal padrone), sono indicati dal vettore T della forza di tiro dell'animale. In tale meccanismo lo scorrimento del cavo viene impedito dalla parte anteriore (14a) della leva (14), che interviene a bloccare il cavo per effetto della componente perpendicolare T1 al piano α della forza di tiro T esercitata dall’animale lungo il cavo, quando il guinzaglio viene fatto ruotare dell’angolo β rispetto al piano α stesso. Tale componente T1obbliga la leva a ruotare attorno al perno (16). La forza di schiacciamento esercitata dalla zona anteriore della leva (14a) è idonea a bloccare il cavo e risulterà tanto maggiore quanto maggiore è l’angolo β (in quanto risulterà maggiore la componente T1) e quanto più lungo costruttivamente risulta essere l’elemento cavo della leva (14b), pari alla distanza tra il fulcro (16) rappresentato dal perno di rotazione, e l’asola di uscita del cavo. L’angolo di rotazione β, tra il piano α e la direzione del tiro lungo il cavo, è ottenuto con la semplice rotazione del polso. Quando la forza T1non compare, la molla (15) di richiamo costringe la parte anteriore della leva (14a) a ruotare verso l'alto liberando lo scorrimento del cavo. Le Fig.11 e 12 rappresentano rispettivamente il dispositivo nella fase di blocco e di scorrimento del cavo. Tale meccanismo, avente lo scopo di bloccare lo scorrimento della fettuccia di un qualunque guinzaglio estensibile in commercio , offre in primo luogo il vantaggio di non richiedere l’utilizzo di alcun dito della mano e l’applicazione di nessuna forza attraverso di questo, venendo l’azione di blocco ad essere attuata attraverso la forza esercitata dal tiro dell’animale per effetto del semplice movimento di rotazione del polso , tale da provocare la rotazione β del guinzaglio rispetto alla direzione di tiro dell’animale. L’applicazione del meccanismo al guinzaglio estensibile e la dinamica con cui entra in azione la leva del meccanismo, risponde oltretutto ad un istintivo gesto di richiamo dell’animale da parte del proprietario, che in caso di necessità è portato a richiamare verso di sé l’animale avvicinando con l’estensione del braccio il guinzaglio a sé e con questo movimento favorendo la sua rotazione.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Guinzaglio estensibile per animali domestici comprendente: - un’impugnatura/manico; - un guscio (1) alloggiante al suo interno un rullo avvolgicavo (3); - un sistema di blocco/sblocco di detto rullo; caratterizzato dal fatto che detto guscio (1) ha una forma toroidale tubolare chiusa per definire detta impugnatura/manico ed al suo interno è posto il rullo avvolgicavo (3) il quale ruota attorno ad un asse costituito dalla superficie di raggio minore del toro.
  2. 2) Guinzaglio estensibile secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che detto sistema di blocco/sblocco è azionato per mezzo di un meccanismo comandato da una leva (2) ruotante attorno ad un perno (4), la rotazione di detta leva essendo azionata sotto la pressione esercitata dal palmo della mano.
  3. 3) Guinzaglio estensibile secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che detta leva è posta su detta impugnatura/manico per essere azionata sotto la pressione esercitata dal palmo della mano quando questa si chiude a stringere l'impugnatura del guinzaglio.
  4. 4) Guinzaglio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che sul rullo avvolgicavo (3) agisce la spinta di una molla a spirale (5), alloggiata in posizione concentrica all'interno del rullo avvolgicavo, all'interno di un rullo porta-molla (7).
  5. 5) Guinzaglio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, caratterizzato per il fatto che sul rullo avvolgicavo (3) agisce la spinta di una molla a spirale (5), alloggiata esternamente al rullo avvolgicavo, all'interno di un rullo porta-molla (7).
  6. 6) Guinzaglio secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il moto e le forze tra il rullo avvolgicavo ed il rullo porta-molla si trasferiscono per mezzo di un cinematismo.
  7. 7) Guinzaglio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto cinematismo comprendete un ingranaggio a ruote dentate nel quale una ruota dentata è posta sul rullo avvolgicavo e l'altra sul rullo porta-molla.
  8. 8) Guinzaglio secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che la ruota dentata presente sul rullo porta-molla è posta sempre sulla circonferenza esterna del rullo, mentre la ruota dentata sul rullo avvolgicavo può essere posizionata sulla circonferenza esterna nel caso in cui il rullo portamolla ingrani esternamente al rullo avvolgicavo oppure sulla circonferenza interna nel caso in cui il rullo porta-molla sia posto internamente al rullo avvolgicavo.
  9. 9) Guinzaglio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di comprendere un dispositivo di blocco temporaneo del cavo posto nella zona di uscita del cavo dal manico.
ITUA2016A003812A 2016-05-25 2016-05-25 Guinzaglio estensibile toroidale per cani ed altri animalidomestici ITUA20163812A1 (it)

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