ITUA20163753A1

ITUA20163753A1 - Macchina di lavaggio per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca sugli animali da laboratorio

Info

Publication number: ITUA20163753A1
Application number: ITUA2016A003753A
Authority: IT
Inventors: Marco Pagani; Matteo Borghi
Original assignee: Iwt Srl
Priority date: 2016-05-24
Filing date: 2016-05-24
Publication date: 2017-11-24
Also published as: US10736302B2; EP3248697B1; US20170339915A1; EP3248697A1; DE202017007094U1

Description

“MACCHINA DI LAVAGGIO PER GABBIETTE E ACCESSORI UTILIZZATI NEL CAMPO DELLA RICERCA SUGLI ANIMALI DA LABORATORIO“

DESCRIZIONE

Campo di applicazione dell’invenzione

La presente invenzione si riferisce ad una macchina di lavaggio per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca sugli animali da laboratorio.

Stato della tecnica

E’ noto che nel campo della ricerca sugli animali da laboratorio, vengano utilizzate macchine di lavaggio in particolare per la rimozione dello sporco e la sanitizzazione delle gabbiette in materiale plastico per la stabulazione, compresi i relativi accessori quali: coperchi, mangiatoie in filo di acciaio inox, bottiglie per l’abbeveraggio etc.

Le macchine di lavaggio oggi disponibili sul mercato per tali tipi di applicazioni sono le più svariate ma sostanzialmente si possono dividere nelle seguenti categorie che si differenziano per:

- Capacità di carico

- Funzionamento continuo o a flusso discontinuo (“Batch”)

- Sistema di lavaggio ad aste oscillanti o ad aste rotanti ed aste traslanti

La macchina oggetto della presente invenzione si colloca nella famiglia delle macchine di lavaggio a flusso discontinuo “Batch” di piccole/medie dimensioni.

Per stabulari di piccole/medie dimensioni si utilizzano le così dette lava-gabbie (cage washer) con caricamento “Batch”, dotate di doppia o singola porta, a seconda della necessità o meno di mettere la macchina in barriera per dividere la zona di carico (lato sporco) dalla zona di scarico (lato pulito).

Le macchine poi possono essere concepite con un solo piano di carico o con piani di carico sovrapposti per ottimizzare il carico e quindi la produttività in funzione del “foot print” (ingombro in pianta). Risulta evidente che il circuito idraulico per portare l’acqua su tutti i punti del carico diventa più complesso per macchine a più livelli di carico.

Sul mercato si trovano normalmente macchine di lavaggio a più livelli di carico, con sistemi ad aste rotanti perché diventa più semplice la costruzione rispetto all’utilizzo di aste oscillanti a discapito però dell’efficacia di lavaggio, misurabile in forza di impatto del liquido sul carico, di una copertura ottimale delle superfici interessate e di certezza di rotazione e velocità dell’asta nel tempo.

Poiché le macchine devono essere in grado di lavare oggetti diversi, come sopra menzionato, si rende necessario fornire degli accessori per caricare i vari prodotti sui ripiani e per orientarli opportunamente al fine di ottimizzare l’esposizione ai getti degli ugelli di lavaggio e massimizzare il carico.

Un altro punto, che caratterizza le varie macchine di lavaggio presenti sul mercato e spesso oggetto di attenzione da parte dei clienti in fase di scelta della macchina, viene identificato nel volume della vasca di lavaggio che si traduce in consumi di acqua, di detergenti e di energia per il riscaldamento del bagno. Il volume della vasca di lavaggio è determinato dal numero di ugelli installati sulle aste di lavaggio e dalle prestazioni che si desiderano ottenere in termini di qualità di lavaggio.

A parità di prestazioni che si desiderano ottenere infatti, un maggior numero di ugelli richiede una pompa centrifuga con una portata superiore che necessita a sua volta di un battente di liquido sulla bocca di aspirazione più elevato e di conseguenza un volume di acqua maggiore nella vasca della macchina. Tutto questo si traduce in volumi maggiori di detergenti e in un maggior consumo di energia per il riscaldamento.

Gli sportelli per accedere al carico depositato sui ripiani all’interno della camera di lavaggio possono essere del tipo a ribalta con apertura in orizzontale o scorrevoli in verticale. L’accessibilità al carico, se la profondità della macchina lo richiede, si ottiene per mezzo di ripiani scorrevoli in orizzontale per facilitare l’operatore.

Sono identificabili i seguenti particolari tipi di problemi per le macchine di lavaggio di piccole/medie dimensione:

- I costi di esercizio: i consumi di acqua, di energia e di prodotti chimici relativi ad un ciclo di lavaggio tradotti in costi di produzione rapportati alla singola gabbietta per la stabulazione, vengono attentamente valutati dagli utilizzatori prima di procedere con l’acquisto della macchina. E’ evidente che l’abbassamento dei costi di esercizio per singola unità lavata consente una maggiore competitività commerciale.

- I costi di costruzione della macchina: i costi sono in particolare generati dalle soluzioni costruttive legate ai sistemi di lavaggio noti. La realizzazione di un sistema di lavaggio semplice, a parità di capacità di carica e di efficacia di lavaggio, consente di ridurre i costi di costruzione della macchina e conseguentemente i costi di mercato.

- La capacità di carica in termini di numero di gabbiette per la stabulazione caricabili sul/i ripiano/i: aumentare la capacità di carica senza aumentare il foot print della macchina e nel contempo semplificare il sistema di lavaggio mantenendo inalterate le prestazioni ed i consumi rappresenta un ulteriore vantaggio competitivo.

- La necessità di fornire accessori per caricare sui ripiani oggetti diversi: la flessibilità è un altro argomento richiesto dal mercato. Per garantire l’esposizione al getto degli ugelli di lavaggio ed una copertura ottimale è necessario fornire in dotazione degli accessori spesso ingombranti e non certo ideali per le piccole aree di lavaggio.

Sommario dell’invenzione

Pertanto scopo della presente invenzione è quello proporre una macchina di lavaggio per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca sugli animali da laboratorio, volta a superare tutti gli inconvenienti suddetti.

Oggetto della presente invenzione è una macchina di lavaggio che si prefigge lo scopo di risolvere i problemi sopra descritti con un abbattimento dei costi di esercizio, un minor costo di costruzione, una maggior capacità di carica a parità di foot-print ed una migliore flessibilità nel caricare i vari oggetti da lavare.

E’ oggetto della presente invenzione una macchina di lavaggio adattata per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca su animali da laboratorio, comprendente una camera di lavaggio e mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo in detta camera di lavaggio, caratterizzata da ciò che comprende:

- due livelli di carico in detta camera di lavaggio, ogni livello di carico comprendente due ripiani posti in posizioni simmetriche rispetto all’asse mediano longitudinale di detta camera di lavaggio;

- supporti per detti ripiani, detti supporti essendo in posizioni simmetriche sulle due fiancate di detta camera di lavaggio, ed essendo adattati in modo da posizionare detti ripiani a più inclinazioni diverse;

- tre equipaggi di lavaggio e risciacquo oscillanti e ruotanti attorno ad un relativo asse longitudinale in detta camera di lavaggio, detti tre equipaggi essendo alimentati da detti mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo, ed essendo interposti a detti livelli di carico e posizionati su un piano verticale simmetrico in detta camera di lavaggio;

- mezzi per causare detta oscillazione e rotazione di detti tre equipaggi di lavaggio e risciacquo.

E’ particolare oggetto della presente invenzione una macchina di lavaggio per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca sugli animali da laboratorio, come meglio descritto nelle rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa (e di sue varianti), e con riferimento ai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:

nelle figure 1 e 2 è mostrato un esempio di macchina di lavaggio oggetto della presente invenzione, rispettivamente in vista prospettica frontale e in vista frontale;

nelle figure 3.1, 3.2, 3.3 sono mostrate tre diverse posizioni di inclinazione dei ripiani sui relativi supporti nella camera di lavaggio;

nella figura 4 sono mostrati i tre equipaggi di lavaggio e risciacquo oscillanti e ruotanti nella camera di lavaggio; è pure mostrato un ingrandimento di una parte terminale di un equipaggio;

nelle figure 5.1, 5.2 sono evidenziati particolari di alcuni elementi di supporto dei ripiani e di movimentazione degli equipaggi di lavaggio e risciacquo;

nella figura 6 è mostrato un esempio di collocazione di gabbiette sui ripiani della macchina;

nella figura 7 è mostrato il sistema di movimentazione dei tre equipaggi di lavaggio e risciacquo;

nella figura 8 è mostrato il sistema di alimentazione dei liquidi di lavaggio e risciacquo;

nelle figure 9.1, 9.2, 10 sono mostrati posizionamenti di angolari in lamiera sui ripiani per il corretto posizionamento di cestelli porta bottiglie, rispettivamente in visione parziale (fig.9.1, 9.2) e completa (fig.10).

Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.

Descrizione di dettaglio di esempi di realizzazione

La macchina di lavaggio oggetto dell’invenzione viene ora descritta in un esempio di realizzazione non limitativo, con riferimento alle figure.

La macchina di lavaggio è del tipo dotato di semplice o doppia porta di tipo scorrevole verso l’alto, completamente in vetro per migliorare la visibilità interna durante il processo di lavaggio.

Nelle figure 1 e 2 è evidenziata la macchina nel suo assieme, che comprende una camera di lavaggio 1, una porta di accesso 2 scorrevole verticalmente, in materiale trasparente, ad esempio vetro o plastica. Sono inoltre presenti un vano laterale 3 ed un vano inferiore 4 , di contenimento degli organi di comando e controllo, sia hardware che software della macchina.

La camera di lavaggio della macchina è dotata di due livelli di carico ognuno realizzato con due ripiani 5 – 8 (fig. 3).

I due ripiani sono posti in posizioni simmetriche rispetto all’asse longitudinale mediano della camera di lavaggio (parallelo all’apertura frontale), per ogni livello di carico, facilitando le operazioni di inserimento e rimozione, specialmente nel caso di doppia porta di accesso sui due fianchi opposti.

I ripiani sono realizzati con tondino in acciaio inox e sono molto leggeri, facili da rimuovere o spostare e quindi ergonomici. L’operazione di rimozione o spostamento non richiede alcun utensile.

Sulle due fiancate della camera di lavaggio 1 sono fissati dei supporti, simmetrici sulle due fiancate, che consentono di posizionare i ripiani con inclinazioni diverse consentendo così di caricare le gabbiette di stabulazione con inclinazioni diverse in funzione della loro geometria. Nelle figure 3.1-3-3, 5.1, 5.2 sono visibili i supporti 10, 11 di una fiancata, mentre in figura 9.1 ne è evidenziato uno (12).

Sui supporti sono presenti coppie di perni su cui si agganciano gli angoli dei ripiani in posizione interna nella camera, per consentire le varie inclinazioni. Detti perni sono installati su estensioni verticali (10.1, 10.2, 11.1, 11.2) ad altezze diverse nelle parti interne dei supporti. Con particolare riferimento alla figura 5.2 , si notano le coppie di perni 15.1……15.6 del supporto 10.

Invece le parti dei ripiani che risultano in posizione esterna nella camera appoggiano su aste agganciate agli estremi esterni dei supporti. In figura 5.2 sono visibili le aste 16.1, 16.2 agganciate al supporto 10.

In questo modo si ottiene un’esposizione ottimale delle gabbiette ai getti degli ugelli spruzzatori, nel seguito descritti.

Nella variante qui descritta i supporti sono realizzati per ottenere di base tre posizioni di inclinazione dei ripiani:

- Posizione 1, fig. 3.1) Inclinazione di 0° . Si ottiene così un unico ripiano perfettamente orizzontale che consente di poter caricare anche gabbie di dimensioni notevoli (compatibilmente con la superficie di carico disponibile).

- Posizione 2, fig. 3.2) Inclinazione intermedia di 19° , specialmente adatta a gabbiette di piccole dimensioni

- Posizione 3, fig. 3.3) Inclinazione massima di 31° , specialmente adatta a gabbiette di medie dimensioni.

Effettuando uno studio di copertura delle gabbiette sottoposte ai getti degli ugelli spruzzatori, è risultato che tre posizioni dei ripiani sono sufficienti per garantire il caricamento delle gabbiette più comunemente utilizzate le cui dimensioni sono normalizzate a livello europeo ed internazionale. Si veda l’esempio di caricamento di due gabbiette di figura 6 con apertura rivolta verso il basso ed appoggiate su corrispondenti ripiani.

E’ comunque tuttavia possibile prevedere un numero diverso di perni per ottenere inclinazioni diverse dei ripiani e posizionamenti ottimali delle gabbiette all’esposizione degli ugelli spruzzatori.

Con questa soluzione è possibile realizzare una macchina che confrontata con una macchina con solo caricamento delle gabbiette in piano e senza particolari accessori, consente una carica del 20% superiore.

La profondità della camera risulta inoltre inferiore consentendo una più agevole procedura di caricamento e scaricamento gabbiette da parte dell’operatore sia nella versione a semplice che a doppia porta senza la necessità di prevedere lo scorrimento dei ripiani di caricamento verso l’esterno

Questa procedura agevolata si ottiene anche grazie all’impiego della porta scorrevole verso l’alto che ha il vantaggio di non costituire un ingombro per l’operatore quando aperta.

Con riferimento alle figure 9.1, 9.2, 10, sui ripiani sono saldati in posizione opportuna degli angolari in lamiera (sono visibili quelli indicati con 30.1, 30.2, 30.3) che servono come riferimento per il caricamento di cestelli porta bottiglie (è visibile il cestello 31 con bottiglie 32 inserite al suo interno).

E’ importante che i cestelli siano centrati nelle posizioni previste in modo da assicurare ai getti degli ugelli spruzzatori di entrare nell’apertura delle bottiglie, che sono collocate capovolte, con apertura verso il basso.

La macchina è dotata di tre equipaggi di lavaggio e risciacquo oscillanti e ruotanti attorno al proprio asse longitudinale (si veda in particolare la figura 4, ma anche le figure 7, 8), interposti ai livelli di carico. Le loro terminazioni passano attraverso fori praticati alle pareti laterali della camera di lavaggio (si vedano le figure 5.2, 6) e si connettono ai collettori di mandata dei liquidi di lavaggio e risciacquo visibili in figura 8. In particolare:

- L’equipaggio inferiore 41 è posto al di sotto del livello di caricamento inferiore. - L’equipaggio intermedio 42 è posto in posizione intermedia rispetto al livello di caricamento inferiore e superiore.

- L’equipaggio superiore 43 è posto sopra il livello di caricamento superiore.

Ogni equipaggio prevede aste di lavaggio e di risciacquo longitudinali parallele indipendenti ma solidali fra loro che sono idraulicamente separate per evitare miscelazione e contaminazione tra bagno di lavaggio (che contiene detergente ed è ricircolato) e bagno di risciacquo.

Le aste si presentano come tubolari di sezione quadrata (si veda l’ingrandimento di figura 4) su ci sono fissati ugelli spruzzatori. In questo modo il fissaggio degli ugelli spruzzatori viene facilitato perché si avvitano su fori filettati direttamente su una superfice piana del tubolare evitando così la saldatura di manicotti filettati da commercio necessari quando si impiegano tubi di sezione circolare. Si veda l’ingrandimento di figura 4 che evidenzia un particolare di un estremo dell’equipaggio centrale 42, con terminali delle aste 44 - 47, e ugelli spruzzatori 51 - 53.

Una particolare composizione dei tre equipaggi è la seguente, con riferimento alla figura 5.1 che mostra schematicamente la loro relativa disposizione (con la sigla W sono indicate le posizioni delle aste di lavaggio; con la sigla R sono indicate le posizioni delle aste di risciacquo) :

1) Equipaggio inferiore: due aste di lavaggio W ed una di risciacquo R;

2) Equipaggio intermedio: tre aste di lavaggio W ed una di risciacquo R;

3) Equipaggio superiore: un’asta di lavaggio W ed una di risciacquo R.

Con la rotazione dei tre equipaggi e quindi delle aste, i getti degli ugelli spruzzatori vanno ad interessare completamente le superfici piane dei due livelli di caricamento gabbie garantendo così la copertura del carico da lavare.

I tre equipaggi vengono alimentati mantenendo separati i circuiti dell’acqua di lavaggio e di risciacquo (si veda la figura 8).

Questo è realizzato mediante due collettori di sezione rettangolare posti esternamente ed adiacenti alle pareti laterali opposte della camera di lavaggio. Più precisamente su di un lato, ad esempio il lato sinistro (guardando la macchina di fronte) è ricavato il collettore di lavaggio 81, e sul lato opposto, ad esempio il lato destro, il collettore di risciacquo 82.

Il collettore di lavaggio 81 è collegato direttamente alla mandata della pompa centrifuga principale 83 della macchina che aspira il liquido da una vasca contenente il bagno di lavaggio.

Il collettore di risciacquo 82 è collegato direttamente alla mandata della pompa centrifuga di risciacquo 84 che aspira l’acqua da un serbatoio di stoccaggio dell’acqua di risciacquo.

Le aste di lavaggio di ogni equipaggio quindi sono alimentate tutte da un solo lato tramite il collettore di lavaggio posto sul lato sinistro e sono tappate sul loro lato opposto. Al contrario le aste di risciacquo sono alimentate tutte tramite il collettore di risciacquo posto sul lato destro e sono tappate sul lato opposto.

Il lato inferiore della camera di lavaggio è conformato in modo tale da raccogliere i liquidi di risulta sia della fase di lavaggio che di risciacquo, che vengono poi raccolti in opportune vasche non evidenziate nelle figure.

Sono note macchine con aste di lavaggio oscillanti disposte con asse ortogonale rispetto al lato frontale della macchina.

Per garantire la copertura del carico in questa configurazione nota però è necessario prevedere un numero di aste che può essere anche più del doppio rispetto a quello previsto nella macchina oggetto della presente invenzione.

La nuova soluzione comporta quindi un minor costo di costruzione, ma soprattutto una portata di bagno decisamente inferiore a parità di forza di impatto del bagno sulle superfici da lavare.

Il dimensionamento della pompa centrifuga di conseguenza porta ad una riduzione della taglia della pompa, della potenza elettrica del suo motore e del costo del blocco motore pompa. Una motopompa centrifuga di dimensioni ridotte è posizionabile più facilmente nel vano sotto la camera di lavaggio permettendo di contenere gli ingombri della macchina.

Sono inoltre evidenti ulteriori benefici che derivano dall’aver ridotto il numero delle aste di lavaggio e di conseguenza la portata del bagno. Una pompa centrifuga di taglia inferiore può lavorare con un volume complessivo di acqua inferiore. Questo è dovuto ad un suo numero caratteristico (definito come NPSH) che determina il valore minimo del livello del bagno sulla bocca di aspirazione.

Pompe con potenze via via decrescenti hanno valori di NPSH via via decrescenti e quindi necessitano di livelli di bagno nella vasca inferiori.

Essendo poi diminuita la portata della pompa centrifuga, il volume del bagno nella vasca di lavaggio necessario per garantire un buon funzionamento della pompa senza problemi di cavitazione si riduce ulteriormente.

In sostanza le due condizioni di volume bagno ridotto e livello bagno nella vasca ridotto consentono di arrivare ad una notevole riduzione del consumo di acqua che si traduce in risparmio di energia, di detergenti, di un minor impatto ambientale (dovuto allo scarico di bagno inquinante) etc. Inoltre percentualmente, rispetto ad una vasca di grande volume, ad ogni risciacquo si ha un rinnovo del bagno migliore.

L’acqua di risciacquo infatti, dopo essere stata spruzzata sul carico dalle aste di risciacquo, ricade nella sottostante vasca di raccolta del bagno di lavaggio che, essendo continuamente ricircolato, ciclo dopo ciclo, si concentra di sporcizia ed impurità. La miscelazione dell’acqua di risciacquo nel bagno di lavaggio contribuisce a mantenere bassa la concentrazione delle parti inquinanti. E’ quindi evidente che più il volume del bagno di lavaggio è contenuto, migliore è il rinnovo e più bassa è la concentrazione della sporcizia con il risultato di ottenere un processo qualitativamente migliore.

I tre equipaggi oscillanti sono vantaggiosamente posizionati su un piano verticale simmetrico nella profondità della camera di lavaggio.

In questo modo l’oscillazione dei tre equipaggi e quindi delle aste può essere facilmente ottenuta con un sistema ruota dentata-cremagliera (si vedano le figure 5.2, 7).

Un’asta di comando 71 scorre verticalmente su un fianco interno della camera di lavaggio in apposite guide anti usura 72. L’asta riceve un movimento alternativo da un cilindro 73 fissato verticalmente sul tetto esternamente alla camera di lavaggio che può essere a comando elettrico o pneumatico.

Sull’asta di comando sono fissati, ad un passo costante, una serie di perni 74 che ingranano con un settore circolare 75, solidale ad ogni equipaggio oscillante.

I settori circolari 75 sono dotati di una serie di tacche atte a ricevere i perni e quindi a trasformare il movimento lineare dell’asta di comando in un movimento rotatorio oscillante.

Sono possibili varianti realizzative all'esempio non limitativo descritto, senza per altro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione, comprendendo tutte le realizzazioni equivalenti per un tecnico del ramo.

Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite possono essere combinati tra loro senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.

Dalla descrizione sopra riportata il tecnico del ramo è in grado di realizzare l’oggetto dell’invenzione senza introdurre ulteriori dettagli costruttivi.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Macchina di lavaggio adattata per gabbiette e accessori utilizzati nel campo della ricerca su animali da laboratorio, comprendente una camera di lavaggio e mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo in detta camera di lavaggio, caratterizzata da ciò che comprende: - due livelli di carico in detta camera di lavaggio (1), ogni livello di carico comprendente due ripiani ( 5, …8) posti in posizioni simmetriche rispetto all’asse mediano longitudinale di detta camera di lavaggio; - supporti (10, 11) per detti ripiani, detti supporti essendo in posizioni simmetriche sulle due fiancate di detta camera di lavaggio, ed essendo adattati in modo da posizionare detti ripiani a più inclinazioni diverse; - tre equipaggi di lavaggio e risciacquo (41, 42, 43) oscillanti e ruotanti attorno ad un relativo asse longitudinale in detta camera di lavaggio, detti tre equipaggi essendo alimentati da detti mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo, ed essendo interposti a detti livelli di carico e posizionati su un piano verticale simmetrico in detta camera di lavaggio; - mezzi per causare detta oscillazione e rotazione di detti tre equipaggi di lavaggio e risciacquo (41, 42, 43).
2. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, in cui detti supporti (10, 11) per detti ripiani comprendono: - coppie di perni (15.1 - 15.6) adattati per agganciare gli angoli di detti ripiani in posizione interna nella camera di lavaggio, detti perni essendo installati su estensioni verticali (10.1, 10.2, 11.1, 11.2) ad altezze diverse nelle parti interne di detti supporti, consentendo detto posizionamento dei ripiani con inclinazioni diverse; - aste (16.1, 16.2) agganciate agli estremi esterni di detti supporti, a dette aste essendo appoggiate le parti dei ripiani che risultano in posizione esterna nella camera di lavaggio.
3. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 2, in cui dette coppie di perni sono in numero di tre, per ottenere tre inclinazioni diverse di detti ripiani, un’inclinazione orizzontale, una intermedia ed una massima.
4. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, in cui ognuno di detti tre equipaggi di lavaggio e risciacquo (41, 42, 43) comprende: - terminazioni passanti attraverso fori in pareti laterali della camera di lavaggio, e connesse a detti mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo in detta camera di lavaggio; - aste di lavaggio e di risciacquo longitudinali, parallele, indipendenti, solidali fra loro e idraulicamente separate, connesse a dette terminazioni; - ugelli spruzzatori (51, 53) fissati a dette aste.
5. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 4, in cui dette aste sono conformate a tubolari di sezione quadrata.
6. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 4, in cui detti tre equipaggi di lavaggio e risciacquo (41, 42, 43) comprendono: - un equipaggio inferiore comprendente due aste di lavaggio ed una di risciacquo; - un equipaggio intermedio, comprendente tre aste di lavaggio W ed una di risciacquo R; - un equipaggio superiore, comprendente un’asta di lavaggio ed una di risciacquo.
7. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, in cui detti mezzi per introdurre liquido di lavaggio e liquido di risciacquo in detta camera di lavaggio sono adattati in modo da mantenere separati i circuiti dell’acqua di lavaggio e di risciacquo in detti equipaggi di lavaggio, e comprendono due collettori posti esternamente ed adiacenti alle pareti laterali opposte di detta camera di lavaggio, detti due collettori comprendendo un collettore di lavaggio (81) connesso ad una prima pompa (83), ed un collettore di risciacquo (82) connesso ad una seconda pompa (83).
8. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, in cui detti mezzi per causare detta oscillazione e rotazione di detti tre equipaggi di lavaggio e risciacquo (41, 42, 43) comprendono: - un’asta di comando (71) atta a scorrere verticalmente alternatamente su un fianco interno di detta camera di lavaggio; - un cilindro (73) di comando di detta asta ; - sull’asta di comando essendo fissati, ad un passo costante, una serie di perni (74) atti ad ingranare con settori circolari (75), solidali ad ogni equipaggio di lavaggio e risciacquo.
9. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, comprendente su detti ripiani un numero di angolari (30.1, 30.2, 30.3) adattati per servire come riferimento per il caricamento di cestelli porta bottiglie.
10. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, comprendente una porta di accesso (2) a detta camera di lavaggio, detta porta di accesso essendo scorrevole verticalmente, in materiale trasparente.