ITTV970028U1 - Suola composita per calzature in genere. - Google Patents

Description

Descrizione del modello industriale di utilità

D presente trovato ha per oggetto una suola composita per scarpe in genere. Un caso tipico di scarpe utilizzanti questo tipo di suole é quello delle scarpe ad uso sportivo.

Nella presente descrizione, per semplicità e brevità espositiva, si farà riferimento a questo tipo di scarpe restando comunque evidente che si tratta di un esempio non limitativo.

E' noto che le scarpe del tipo sopra indicato, per il particolare uso ed impiego delle stesse, deve presentare una sufficiente rigidezza tale da conferire alla scarpa una congrua stabilità e soprattutto una resistenza alla torsione.

Lo scopo in questione viene raggiunto attualmente realizzando la suola in modo composito e, più precisamente, costituita essenzialmente da un corpo di suola in materiale resiliente, generalmente gomma ed una intersuola in materiale espanso quale PU o simili, per il comfort della scarpa indossata. Nel corpo di suola viene applicato un inserto in un materiale di opportuna rigidezza atto a conferire alla suola composita nel suo complesso doti e caratteristiche di resistenza alla torrione, al rigonfiamento, stabilità, compatibilità a ricevere la leva di un rampone.

I materiali impiegati per la realizzazione del suddetto inserto sono diversi in funzione del grado di rigidezza desiderato e vengono ad esempio impiegati il policarbonato, il nylon, il poliuretano e simili.

In ogni caso il tipo di materiale utilizzato e la scelta dello stesso sono patrimonio comune della tecnica specifica di questo campo.

L'applicazione dell'inserto al corpo di suola avviene attualmente in accordo a due distinte procedure come qui di seguito specificato.

Una prima tecnica seguita nella realizzazione di queste suole composite consiste nel realizzare ima struttura sostanzialmente a "sandwich" formata da un corpo di suola inferiore in gomma o simili sulla parte superiore del quale viene incollata una intersuola in materiale rigido. Sul contorno dell'inter suola viene fissata in modo noto qualsiasi, ad esempio per incollaggio, una bordatura sagomata a U in sezione trasversale, nota come "fascione" perimetrale che completa la suola alla quale viene fissata superiormente la tomaia.

Alle scarpe realizzate secondo la tecnica sopra indicata va riconosciuta in linea di principio una certa affidabilità di prestazioni particolarmente per quanto riguarda la resistenza alle sollecitazioni che nascono con l'uso della scarpa. Tuttavia le scarpe in questione presentano inconvenienti non trascurabili.

Un primo inconveniente consiste nella complicazione costruttiva della suola composita di queste scarpe comportante l'impiego di almeno tre distinti elementi da produrre e due operazioni di montaggio di tali elementi. Ciò comporta evidentemente un aumento dei tempi operativi che si traduce in definitiva in un incremento de! costo delle scarpe.

Un ulteriore inconveniente conaste nel fatto che i suddetti elementi assemblati, in vista soprattutto delle notevoli sollecitazioni cui la scarpa viene sottoposta nell'uso, sono frequentemente soggetti a distaccarsi, anche parzialmente, l'uno dall’altro a scapito dell'integrità della scarpa Vengono meno in tal modo, tra l'altro, le caratteristiche di tenuta della scarpa che sono essenziali per questo tipo di calzatura.

Un ulteriore inconveniente consiste nella necessità di dover produrre separatamente in via preliminare i vari elementi costituenti la suola, cioè il corpo di suola, l'intersuola e la bordatura di collegamento alla tomaia. Anche sotto questo aspetto nascono aumenti dei costi di produzione e quindi del prodotto finale ottenuto.

Un'altra tecnica di realizzazione di suole composite del tipo più sopra specificato consiste nell'annegare completamente l'inserto nel corpo di suola in quanto questultimo viene in particolare stampato per iniezione o vulcanizzazione sull'inserto suddetto.

E' noto che gli inserti di questo tipo sono generalmente elementi filiformi o a striscia il cui ingombro trasversale é largamente inferiore a quello del corpo di suola per cui a quest'ultimo viene a mancare il rinforzo in larga misura. 11 rinforzo in questione particolarmente é assente nelle zone periferiche del corpo di suola per cui la stabilità di quesfultima nel complesso é ridotta in misura notevole.

E’ stata ora ideata, e costituisce l’oggetto del presente trovato, una suola composita per scarpe ad uso sportivo, particolarmente per il trekking o simili, la quale consente di ovviare agli inconvenienti delle mole tradizionali. Costituisce pertanto uno degli scopi principali del presente trovato il provvedere una suola composita come sopra definita il cui corpo di suola incorpora un inserto di irrigidimento il cui ingombro trasversale nella zona posteriore dei tacco, corrisponde esattamente al corpo di suola, pur restando in essa contenuto nella zona dell'arco plantare.

L'inserto di irrigidimento si estenderà inoltre in altezza particolarmente nella zona di tacco creando una parete di contenimento della tomaia avente principalmente la finizione di evitare rigonfiamenti.

Nella zona posteriore esterna dell'inserto suddetto, sarà ricavata una zona atta a ricevere la leva di un rampone.

Inoltre all’inserto di irrigidimento è associato un ulteriore inserto con finizione di assorbimento degli urti in fise di appoggio dei piede con il terreno. Tale ulteriore inserto è pertanto in materiale resiliente e preferibilmente attraversa l'inserto di irrigidimento tramite uno o più fori o fessure ricavate su quest'ultimo ed andare a contatto superiormente con la soletta di montaggio e inferiormente con l’intersuola.

L’inserto elastico suddetto viene ad esempio ricavato mediante una o più sovra iniezioni di materiale plastico resiliente all 'interno di uno stampo e successivamente l'inserto composito cori ottenuto viene inserito all'interno di un secondo stampo necessario per realizzare la suola completa.

Le caratteristiche nonché i vantaggi della suola composita secondo il presente trovato risulteranno evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma reali zzativa non limitativa fatta con riferimento alle figure allegate delle quali:

la figura 1 é una vista laterale complessiva della suola composita secondo il presente trovato;

la figura 2 é una vista in pianta dell'inserto di irrigidimento provvisto di un passaggio per un secondo inserto in materiale resiliente;

la figura 2b è una vista dell’inserto di irrgidimento sul lato opposto al precedente;

la figura 2c è una vista dell’inserto di irrigidimento secondo la sezione ΙΙ-ΙΙ di figura 2b;

la figura 3 é una vista laterale complessiva esplosa della suola secondo il presente trovato.

Facendo dapprima particolare riferimento alle figure 1 e 3, la suola composita secondo il presente trovato si compone essenzialmente di un corpo di suola, indicato essenzialmente nel suo complesso con A, costituita da un battistrada in gomma o simili F ed un’intersuola in poliuretano o simili £ nella cui parte posteriore é applicato un inserto di irrigidimento B in materiale plastico che sporge superiormente dalla suola A nella zona del tallone e per la restante parte è annegato nella suola A come risulta in particolare dalla figura 1.

Nella zona posteriore dell’inserto B è previsto un foro C che permette l’applicazione di un secondo inserto in materiale resiliente D. Preferibilmente detto secondo inserto D è in materiale diverso da quello dell’inserto di irrigidimento, ad esempio in gomma o simili.

Secondo una delle caratteristiche fondamentali della suola secondo il trovato, come verrà precisato nel seguito e come si vede più in dettaglio nella figura 2c, l’inserto elastico D sporge dall’inserto di irrigidimento B sia superiormente (andando a contatto con la soletta di montaggio) sia inferiormente (impegnandosi con l’intersuola).

In questo modo vantaggiosamente il secondo inserto resiliente o elastico D costituisce un elemento di assorbimento degli urti nella fase di appoggio del piede sul terreno contribuendo in misura rilevante a rendere confortevole la camminata particolarmente su percorsi non regolari o accidentati come sono in genere quelli sui quali vengono impiegate scarpe di questo tipo. E’ evidente che la forma e le dimensioni dell’inserto resiliente D, come rappresentato nelle figure allegate, non devono essere considerate limitative del trovato. E’ inoltre ovvio che, al posto di un solo inserto D, ne potranno essere previsti altri con le medesime caratteristiche, funzioni, disposizione e forma.

Come premesso in precedenza e come si nota in particolare nelle figure 1, 2, 2b e 2c l inserto D sporge all’esterno dell’inserto rigido B con porzioni D’ e D” sia in altezza che in larghezza. L’inserto D infatti si estende trasversalmente all’inserto rigido B sia nel piano di quest’ultimo sia in senso perpendicolare allo stesso. Più precisamente è prevista una porzione D’ che sporge dallo spessore dell’inserto B su entrambe le facce di quest’ultimo come risulta in particolare dalla figura 2c svolgendo una funzione ammortizzante nello spessore.

Secondo un ulteriore aspetto preferenziale non limitativo del trovato una delle due porzioni D’ presenta parti rientranti (si veda la figura 2b) che incrementano la funzione ammortizzante dell’inserto D. A tale funzione contribuiscono anche evidentemente i segmenti trasversali D” che si prolungano lateralmente alla porzione D’ e terminano alle estremità sul contorno dell’inserto B.

La zona anteriore dell'inserto rigido B può presentare una superficie piena o, come risulta dalle figure 2 e 2b, delle porzioni passanti indicate con G. Tali porzioni, oltre alla funzione di irrigidimento, consentono un aggancio meccanico dell’inserto B all’intersuola E.

Inoltre l'inserto rìgido B si estende dalla porzione di tacco del corpo di suola A al termine dell’arco plantare ma comunque potrebbe estendersi anche sino in corrispondenza della punta della scarpa svolgendo le medesime funzioni e presentando le stesse caratteristiche di cui si è detto in precedenza.

Come si nota in particolare dalla figura 1, ma facendo riferimento anche alla figura 3, si può apprezzare che l’inserto rìgido B presenta, nella sua parte posteriore, una porzione sagomata B’ rientrante dall’alto verso il basso che si raccorda, alla sua estremità inferiore, ad una porzione piana B” definendo pertanto un gradino che consente l’applicazione o l’aggancio di un noto rampone non mostrato.

E’ chiaro infine che varianti e/o modifiche strutturalmente e concettualmente equivalenti potranno essere apportate alla suola secondo il presente trovato senza per questo uscire dal suo ambito di protezione.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Suola composita per calzature in genere, del tipo comprendente un battistrada (F) in materiale resiliente al quale è applicata un'intersuola in materiale sostanzialmente flessibile (E), detta suola (A) incorporando un inserto (B) di irrigidimento estendetesi longitudinalmente lungo il corpo di suola (A) ed il cui ingombro trasversale, almeno nella zona di tacco, è sostanzialmente uguale a quello del corpo di suola (A), caratterizzata dal fatto che detto inserto di irrigidimento (B), almeno in detta zona corrispondente al tacco della suola (A), è provvisto di un ulteriore inserto (D) sostanzialmente trasversale in materiale resiliente sporgente rispetto ad esso su una o entrambe le sue facce, detto inserto di irrigidimento (B), nella sua parte posteriore, estendendosi verso l’alto attorno a detta porzione di tacco con una parete posteriore sagomata esternamente.
2. 2. Suola composita secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto inserto in materiale resiliente (D) sporge rispetto all’inserto di irrigidimento (B) con due porzioni centrali (D*), una per ciascuna fàccia dello stesso, almeno una delle quali si prolunga su entrambi i lati con due segmenti trasversali (D”), pure sporgenti rispetto all’inserto di irrigidimento (B), che terminano sul bordo del contorno della suola.
3. 3. Suola composita secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che almeno una di dette porzioni centrali (D’) presenta parti rientranti a fondo cieco.
4. 4. Suola composita secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta parete posteriore dell’inserto di irrigidimento (B) è sagoma esternamente con superficie (B’) decrescente verso il basso la quale si raccorda, alla sua estremità inferiore, con ima porzione sostanzialmente piana (B”) delimitando in tal modo un gradino per l’aggancio di un noto rampone o simili.
5. 5. Suola composita secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto inserto di irrigidimento (B) presenta, almeno in corrispondenza dell’arco plantare della suola (A), una o più porzioni passanti (G) di alleggerimento di detto inserto (B) che mantengono inalterate le sue caratteristiche di rigidità.
6. 6. Suola composita secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal latto che detto inserto in materiale resiliente (D) viene ottenuto mediante almeno una sovrainiezione sull’inserto di irrigidimento (B).
7. 7. Suola composita secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che dette porzioni passanti (G) dell’inserto di irrigidimento (B) hanno una funzione, oltre che dì irrigidimento vero e proprio, particolarmente alla torsione, di aggancio meccanico all’intersuola (E) della suola (A).