ITTV960110A1 - Procedimento per il taglio di lastre di vetro e di lastre di vetro stratificato non blindato - Google Patents

Description

"PROCEDIMENTO PER IL TAGLIO DI LASTRE DI VETRO E DI LASTRE DI VETRO STRATIFICATO NON BLINDATO"

D E S C R I Z I O N E

Oggigiorno è noto effettuare il taglio delle lastre di vetro e delle lastre di vetro stratificato esclusivamente su cosiddetti "tavoli da taglio" che effettuano tutte le lavorazione sulla lastra di vetro posta in posizione orizzontale.

Il cosidetto “vetro stratificato” o "vetro accoppiato" é costituito da due lastre di vetro singolo accoppiate per tramite di una membrana di prodotto plastico, quale il polivinile, che unisce in modo irreversibile le due lastre di vetro a costituire "multistrato" che acquista cosi elevate caratteristiche meccaniche quali il maggiore momento d'inerzia e modulo di resistenza a flessione ed insuperabili caratteristiche di resistenza allo sfondamento in quanto la fragilità dei vetro, pur rimanendo caratteristica della singola lastra, viene compensata dalla notevole resistenza elastica della membrana intimamente interposta.

Tipicamente le singole lastre di vetro, nelle soluzioni più diffuse, hanno uno spessore che va da 3 mm a 6 mm, mentre la membrana di polivinile viene realizzata utilizzando uno o più fogli il cui spessore singolo è di 0.38 mm.

li processo di fabbricazione, che unisce intimamente e le lastre e la membrana, consiste nelle seguenti principali ma non esclusive fasi: lavaggio e asciugatura delle singole lastre, stesura del foglio o dei fogli di polivinile in assetto orizzontale sulla lastra inferiore, posa della lastra superiore, pressatura dell' insieme lastra/membrana/lastra su pressa orizzontale a rulli riscaldata, trattamento finale in autoclave ad elevata temperatura.

Questo processo è tipicamente applicato sino alle dimensioni massime del vetro stratificato di 6000 mm x 3210 mm, e la tendenza odierna è di utilizzare il più possibile questo formato massimo in quanto logicamente più la lastra è grande e maggiore è l'ottimizzazione degli sfridi derivanti dal successivo processo di taglio. .

Nel caso di lastre di vetro singolo i tagli, e le successive troncature, che vengono realizzati sia con procedimento manuale che semiautomatico che automatico possono essere eseguiti secondo un asse oppure secondo due assi ortogonali tra di loro oppure secondo una combinazione dei due assi ortogonali ottenendo così il taglio cosiddetto "sagomato”.

Nel caso di lastre di vetro stratificato il taglio, la troncatura del vetro, il taglio la fusione o lo strappo della o delle membrane avvengono in assetto orizzontale solo secondo un asse che risulta essere posto in corrispondenza di un “ponte" fisso, con esso intendendosi una parte di una macchina costituita da una trave recante i vari utensili di taglio, troncatura e separazione della membrana.

Si ottiene così una cosidetta fascia (e quindi una porzione della lastra) che viene separata dal resto della lastra di vetro mediante una sua traslazione e rotazione manuale per potre eseguire successivamente le stesse precedenti operazioni secondo un altro asse generalmente ortogonale (o comunque inclinato) rispetto a quello che ha creato la stessa fascia.

Tale successiva operazione avviene in corrispondenza dello stesso "ponte" che ha effettuato le precedenti operazioni.

In alternativa al sistema di ruotare manualmente la fascia per riportarla sotto il precedente “ponte" è noto il procedimento che utilizza un secondo "ponte", ortogonale rispetto il primo, sul quale viene traslata, sempre su un piano orizzontale ed eventualmente in modo automatico, la fascia, per l'ottenimento dei successivi tagli ortogonali al precedente.

Tutti questi metodi descritti soffrono di tre notevoli limiti: la non totale automazione, l'enorme ingombro delle relative macchine in quanto operando con la lastra di vetro in posizione orizzontale è necessario uno spazio in pianta pari alla dimensione della lastra (tipicamente 6000 mm x 3210 mm), più lo spazio per la rotazione della fascia o per la traslazione della stessa al ponte successivo, più la dimensione della parte della macchina operante oltre il margine della lastra stessa ed infine l esigenza di manipolare continuamente il materiale di processo (vetro) cambiandolo di giacitura, dalla posizione verticale (arrivo camions e stoccaggio) a quella orizzontale (taglio) a quella verticale nuovamente (successive lavorazioni per esempio fabbricazione di vetro isolante e spedizione del prodotto finito).

Il tutto tra l altro senza poi poter sfruttare la parte dell' edificio sovrastante la macchina in quanto avente un' estensione in pianta notevole ma nello stesso tempo condizionata dall' altezza dello stabilimento che deve essere commisurata con le altre macchine della vetreria che hanno tipicamente altezze considerevoli, o comunque molto superiori a quella del tavolo da taglio.

Sono altresì noti procedimento e macchina per il taglio del vetro stratificato e blindato di notevoli spessori operanti verticalmente ma con l impiego di una smerigliatrice in flusso di acqua.

La lentezza del processo ed il notevole costo della macchina fanno sì che essi siano applicabili solo a vetri multistrato di elevato spessore e assolutamente non applicabili per vetri stratificati monopellicola o normali.

Tali macchine inoltre consentono il solo taglio verticale della lastra, per i successivi tagli ortogonali al precedente è necessario scaricare manualmente la striscia o fascia tagliata, ruotarla, sempre manualmente, di' 90° e ricaricarla, sempre manualmente, sulla macchina.

In alternativa è noto ricorrere ad una configurazione piu complessa dell'unità operatrice che deve includere la rotazione di 90° della testa porta utensile, quale una mola, ed una pericolosa operazione di manualità per il sostentamento della strìscia o fascia di vetro che rimane ubicata superiormente all'utensile: infatti l'operatore deve frapporre, man mano che viene operato il taglio, dei cunei di legno tra i due bordi della fascia inferiore e superiore per impedire che quest’ultima cada.

Oltre al notevole costo della macchina anche l esercizio risulta oneroso in ragione del costo dell' utensile (mola diamantata) e della sua vita limitata.

Non ultimo il processo, impiegando acqua per il principio di lavoro e per il raffreddamento dell' utensile, comporta onerosi problemi di trattamento e smaltimento dell' acqua reflua contenente particelle abrasive e particelle di vetro. Sono altresì noti procedimento e macchina per il taglio del vetro normale, stratificato e blindato operanti mediante un getto idraulico ad elevatissima pressione in cui l utensile è costituito dallo stesso getto di acqua contenente particelle abrasive.

Questo sistema è sconveniente per il taglio del . vetro stratificato monomembrana, e per la modesta velocità dei processo e per l elevato costo del macchinario dovuto alla necessità di impiegare pompe ad altissima pressione. Anche questo processo, impiegando acqua per il principio di lavoro, comporta onerosi problemi di trattamento e smaltimento dell' acqua reflua contenente particelle abrasive e particelle di vetro.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando procedimento che consenta di realizzare in modo automatico o semiautomatico il taglio di una lastra di vetro, in particolare di vetro stratificato non blindato e quindi di spessori non elevati, per il frazionamento in sottoformati o fasce, generalmente rettangolari o poligonali o curvilinee.

Nell'ambito del compito sopra illustrato un ulteriore scopo é quello di ottenere un procedimento automatico, o semiautomatico nelle versioni più semplificate delle macchine e nella versione di taglio curvilineo, che risulti economico.

Un altro scopo è quello di ottenere un procedimento che permetta di effettuare le lavorazioni di frazionamento delle lastre riducendo sensibilmente l’occupazione di area dello stabilimento.

Un altro scopo è quello di ottenere un procedimento che permetta di consenare un frazionamento della lastra in tempi contenuti.

Ancora uno scopo é quello di realizzare un procedimento che permetta di conseguire un ottimale livello di sicurezza per gli operatori preposti alle macchine impiegate.

Un altro importante scopo è quello di ottenere un procedimento che permetta di effettuare una agevole manipolazione delle lastre nel senso di permettere una ottimizzazione nei loro scarico, trasporto, lavorazione, stoccaggio e spedizione. Ancora uno scopo è quello di realizzare un procedimento che consenta di impiegare macchine presentanti contenuti costi di esercizio.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un procedimento, automatico o semiautomatico, per il taglio di lastre di vetro, particolarmente di lastre di vetro stratificato non blindato, composte da almeno due vetri e da almeno una membrana compresa tra gli stessi, che si caratterizza per il fatto che dette lastre, o frazionamenti delle stesse, vengono mantenute in una giacitura verticale o leggermente inclinata rispetto alla verticale nell’esecuzione, anche in sequenza diversa, delle seguenti fasi:

primo taglio di detta lastra secondo una linea parallela ad un primo lato della stessa ad ottenere una prima fascia;

prima traslazione di detta prima fascia e rotazione della stessa;

seconda traslazione di detta prima fascia ruotata per effettuare un secondo taglio della stessa secondo una linea parallela ad un secondo distinto lato di detta lastra;

reiterazioni delle fasi precedenti sino al completamento del frazionamento vo nei livelli progressivi di detta lastra.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una partìolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig.1 illustra una lastra di vetro su cui è riportata una tracciatura esemplificativa della suddivisione nelle fasce o lastre richieste per il successivo impiego ove con x viene indicato il primo livello di taglio, con y il secondo, con z il terzo e con S gli sfridi;

la fig.2 illustra la lastra nella sua posizione di carico sulla stazione di alimentazione del tavolo da taglio;

ie figg.3 e 4 illustrano il posizionamento della lastra per la effettuazione del primo taglio e successivo distacco della membrana;

la fig.S illustra la strìscia o fascia traslata per mezzo di un ponte mobile; le figg. 6, 7 ed 8 illustrano la rotazione della fascia e la traslazione della stessa;

la fìg.9 illustra l’ottenimento del primo pezzo finito, ottenuto quindi mediante due livelli di taglio x e y, traslato nella stazione di scarico della macchina e destinato alle successive lavorazioni.

Con riferimento alle figure pecedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una lastra di vetro su cui è riportata una tracciatura esemplificativa di una possibile suddivisione in più fasce 2 richieste per il successivo impiego; con x viene indicato il primo livello di taglio, con y il secondo, con z il terzo, con w il quarto e così via, mentre con S si sono evidenziati gli sfridi.

Il procedimento prevede che detta lastra, o i frazionamenti della stessa in fasce 2, vengano mantenuti in una giacitura verticale o leggermente inclinata rispetto alla verticale nell’esecuzione delle varie fasi di lavorazione, che più avanti si illustreranno.

La lastra 1 viene quindi ad essere posta, in posizione di carico, su di una prima stazione di alimentazione 3, costituita ad esempio da un convogliatore, di un tavolo da taglio, indicato globalmente con il mumero 4; con il termine “tavolo o banco da taglio” si intende una macchina oppure la sua sola parte piana che viene a contatto della lastra di vetro in corrispondenza delle zone ove vengono effettuate le operazioni di taglio come intese nella loro accezione più completa. In fig.3 è rappresentato il posizionamento della lastra 1 in modo da portare il primo lato 5 verticale oltre una stazione 6 di incisione, troncaggio e separazione verticali, così da effettuare un primo taglio della lastra 1 secondo una linea parallela a quella del primo lato 5, come illustrato in fig.3 .

La stazione 6 può essere costituita da almeno un primo “ponte fisso", con tale termine intendendosi una parte di una macchina che presenta una posizione fissa rispetto al suolo o ad un telaio poggiante al suolo e che é costituita da una trave, avente varie possibili conformazioni strutturali, ove avvengono le operazioni di incisione, troncaggio, separazione.

Con il termine “taglio” si intende infatti la globale operazione di frazionamento della lastra o della fascia di vetro in formati utilizzabili per l impiego finale, sia per l esecuzione di una sola suddivisione di una lastra in due pezzi, sia una delle tre fasi nelle quali si articola la suddivisione di una lastra di vetro stratificato in due pezzi, suddivisione consistente nelle fasi di incisione (nel gergo detta anche taglio) nella quale il vetro viene solamente inciso per mezzo di un utee diamantato, di troncaggio nella quale il vetro viene fratturato in corrispondea della precedente traccia di incisione, dì separazione nella quale anche la membrana di polivinile viene o tagliata o strappata o fusa.

La quota desiderata per il taglio viene determinata dalla posizione di un ponte mobile 7 e del relativo riferimento di contrasto con il primo lato 5 della lastra. Tale ponte mobile é costituito da un dispositivo, mobile su guide, avente varie possibili conformazioni strutturali, ove avvengono le operazioni di incisione (nelle macchine tradizionali) e di traslazione della lastra (nella macchina applicante il procedimento oggetto dei presente trovato).

Tale ponte mobile serve anche per conseguire la successiva pinzatura e traslazione della striscia o fascia 2 in direzione del ponte mobile 6 qualora quest’ultima abbia dimensioni tali da non essere trasportabile per la sola azione del convogliatore, costituente la stazione 3, operante in corrispondenza del bordo inferiore della fascia stessa.

Nella fig.4 sì é rappresentato il posizionamento della lastra 1, che poi si ripete per le porzioni successive della stessa lastra, in modo da portare la linea verticale, già incisa e troncata nella precedente stazione, in corrispondenza di una stazione di distacco della membrana (operazione non attuata nel caso di vetro monolitico, ossia non stratificato).

Non sono escluse soluzioni alternative per l’esecuzione delle operazioni di incisione, troncaggio e separazione, ad esempio in un’unica stazione anziché nelle due stazioni esposte nelle figure 3 e 4.

Si é così conseguito un taglio (nella sua accezione completa) di livello x.

Come illustrato nella successiva fig.5, la strìscia o fascia 2 , precedentemente tagliata, viene fatta traslare per mezzo del ponte mobile in corrispondenza di una stazione di rotazione 9.

In tale stazione viene effettuata la rotazione della striscia 2 e la contemporanea traslazione del ponte mobile 7 al fine del suo anticipato posizionamento di misura della quota di taglio successiva.

Successivamente, come illustrato nella fig.7, si ha una seconda traslazione ed il conseguente posizionamento della strìscia (che poi si ripete per le porzioni successive della stessa striscia) in modo da portare la linea verticale destinata ad essere tagliata (e parallela ad un secondo lato 10 della fascia 2 adiacente il primo lato 5) in corrispondenza della stazione 6 di incisione, taglio e troncaggio verticale per effettuare il secondo taglio.

Quest’ultimo é evidenziato nella fig. 8 in cui si ha il posizionamento della striscia (che poi si ripete per le porzioni successive della stessa striscia) in modo da portare la linea verticale, già incisa e troncata nella precedente stazione, in corrispondenza della stazione di distacco della membrana (operazione non attuata nel caso di vetro monolitico, ossia non stratificato), così da cohseguire un taglio (nella sua accezione più completa) di livello y.

Nella fig.9 si é illustrato un primo pezzo finito 11 (ottenuto mediante due livelli di taglio x e y) traslato nella stazione di scarico della macchina e destinato alle successive lavorazioni.

Va da sé che i successivi tagli per il completo frazionamento della grande lastra o della lastra in formati destinati ai successivi impieghi, per esempio per la fabbricazione delle vetrate isolanti, avvengono per ripetizione delle fasi sopra descritte, eventualmente spinte anche ai successivi livelli di taglio z, w, etc.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi sopra accennati dato che il procedimento consente di risolvere tutti gli aspetti di automazione, di riduzione deilo spazio occupato dello stabilimento, di economicità della macchina operante con il procedimento oggetto del presente trovato così da costituire una rivoluzione nel campo del taglio del vetro stratificato non blindato in quanto la tecnica nota attuale consiste nell' effettuare l incisione, la troncatura e il distacco della membrana unicamente su cosiddetti "tavoli da taglio" orizzontali sui quali il "ponte" di taglio lavora unicamente secondo una direzione della lastra e per il taglio secondo una diversa direzione occorre o traslare, ruotare manualmente e riportare la lastra in corrispondenza dello stesso "ponte" di taglio oppure trasferire, o manualmente o automaticamente la lastra su un secondo "tavolo da taglio" avente dislocazione consecutiva ma ortogolale al precedente sul quale il relativo "ponte” effettua i necessari tagli ortogonali a quelli effettuati sul primo tavolo.

Dal processo di stoccaggio della grande lastra (o della lastra generica) sino al trasferimento agli impianti di lavorazione successivi al taglio, Il vetro non e* mai stato cambiato di giacitura (ossia e' sempre rimasto in posizione verticale o leggermente inclinata rispetto la verticale).

Il procedimento può inoltre essere completamente automatico e realizzabile (a differenza dei procedimenti noti) a costi contenuti e con notevole risparmio di ingombro delle relative macchine.

Ne conseguono enormi vantaggi sia dal punto di vista ergonomico che di sicurezza che di occupazione di spazio.

Claims (14)

1. R I V E N D I C AZ I O N I 1) Procedimento, automatico o semiautomatico, per il taglio di lastre di vetro, particolarmente di lastre di vetro stratificato non blindato, composte da almeno due vetri e da almeno una membrana compresa tra gli stessi, che si caratterizza per il fatto che dette lastre, o frazionamenti delle stesse, vengono mantenute in una giacitura verticale o leggermente inclinata rispetto alla verticale nell’esecuzione, anche in sequenza diversa, delle seguenti fasi: primo taglio di detta lastra secondo una linea parallela ad un primo lato della stessa ad ottenere una prima fascia; prima traslazione di detta prima fascia e rotazione della stessa; seconda traslazione di detta prima fascia ruotata per effettuare un secondo taglio della stessa secondo una linea parallela ad un secondo distinto lato di detta lastra; reiterazioni delle fasi precedenti sino al completamento del frazionamento voluto nei livelli progressivi di detta lastra.
2. 2) Procedimento come alla rivendicazione 1 che si cara iteri zzaper il fatto che dette lastre, o frazionamenti delie stesse, vengono mantenute in un piano di giacitura formante un angolo 90° ≤α < 0° rispetto ad un piano orizzontale.
3. 3) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che detto secondo taglio (e le eventuali corrispondenti fasi successive) ortogonale a detto primo taglio (e nelle eventuali corrispondenti fasi successive) può avvenire o in corrispondenza di un primo ponte fisso costituente una stazione di incisione, troncaggio e separazione verticali utilizzata per conseguire anche detto primo taglio, o in corrispondenza di un secondo ponte fisso, adiacente il primo.
4. 4) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che la quota desiderata per detto secondo taglio viene determinata dalla posizione di un ponte mobile e del relativo riferimento di contrasto con il primo lato di detta lastra.
5. 5) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che detto ponte mobile consente la successiva pinzatura e traslazione di detta fascia o striscia in direzione di detto ponte mobile qualora quest'ultima abbia dimensioni tali da non essere trasportabile per la sola azione di un convogliatore, costituente la prima stazione di alimentazione.
6. 6) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che detta prima fascia, una volta incisa e troncata, subisce una lavorazione atta a conseguire il distacco di detta membrana mediante mezzi meccanici, termici, elettronici o combinati.
7. 7) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che detta prima fascia, precedentemente tagliata, viene fatta traslare per mezzo di detto ponte mobile in corrispondenza di una stazione di rotazione ove detta prima fascia viene ruotata di 90° e traslata da detto ponte mobile al fine del suo anticipato posizionamento di misura della quota di taglio successiva.
8. 8) Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2 e 7 che si caratterizza per il fatto che successivamente detta prima fascia o striscia subisce una seconda traslazione ed il conseguente posizionamento in modo da portare la linea verticale destinata ad essere tagliata, e parallela ad un secondo lato adiacente detto primo lato, in corrispondenza di detta prima stazione di alimentazione per subire detto secondo taglio.
9. 9) Procedimento come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che i livelli di taglio successivi al secondo possono avvenire, oltre che in condizione di ortogononalità reciproca, anche secondo linee genericamente inclinate per l ottenimento di forme poligonali.
10. 10) Procedimento come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, per azione combinata del movimento della lastra, o porzione di essa, in detto convogliatore e del movimento di una testa di incisione presente in uno di detti ponti sì possono ottenere incisioni curvilinee.
11. 11) Procedimento come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che per azione combinata di detta testa di incisione, muoventesi secondo un asse verticale, e del relativo ponte recante detta la testa di incisione stessa non più fisso ma mobile secondo un asse orizzontale, si possono ottenere incisioni curvilinee.
12. 12) Tavolo da taglio che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi atti a lavorare, in modo automatico o semiautomatico, lastre di vetro, particolarmente lastre di vetro stratificato non blindato o frazionamenti delle stesse, mantenend oe medesime in una giacitura verticale o leggermente inclinata rispetto alla verticale.
13. 13) Tavolo come alle rivendicazioni 9 e 12 che si caratterizza per il fatto di prevedere mezzi atti a consentire l’ottenimento della inclinazione dì detta o fascia o striscia per l inclinazione del o dei ponti di taglio.
14. 14) Procedimento e tavolo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.