ITTV950097A1 - Dispositivo di regolazione angolare particolarmente per un attacco da snowboard - Google Patents

Dispositivo di regolazione angolare particolarmente per un attacco da snowboard Download PDF

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Description

"DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE ANGOLARE PARTICOLARMENTE PER UN AT-TACCO DA SNOWBOARD"
R I A S S U N T O
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di regolazione angolare particolarmente per un attacco da snowboard a cui è solidalmente connesso un disco e comprendente una base di appoggio per una calzatura.
Il dispositivo é costituito da mezzi per la regolazione angolare selettiva di detta base, elasticamente deformabile, con detto disco.
Tale regolazione può quindi essere effettuata agevolmente rapidamente da parte dell'utilizzatore anche con la calzatura connessa all'attacco ed avvenire in condizioni di sicurezza
D E S C R I Z I O N E
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di regolazione, particolarmente per un attacco da snowboard.
La pratica dello snowboard è caratterizzata da diverse tecniche utilizzabili dallo sciatore, tra le quali si annoverano salti ed acrobazie varie, slalom, velocità; naturalmente per lo svolgimento corretto di ognuna di tali tecniche l'utilizzatore deve assumere un assetto del corpo che presenti una determinata angolazione rispetto all'asse longitudinale della tavola.
Oggigiorno è noto il brevetto US 5.028.068 in cui è illustrato un dispositivo per posizionare selettivamente ed in modo pivotante un attacco da sci su di uno snowboard.
In tale brevetto è illustrata essenzialmente una prima piastra, supportante lo scarpone, la quale è disposta superiormente ad una seconda piastra circolare, la quale presenta, perimetralmente, una gola.
Tale seconda piastra circolare risulta girevolmente connessa ad una terza piastra a sua volta solidalmente connessa alla tavola.
La seconda piastra circolare presenta, in corrispondenza della gola, un cordino ivi avvolto, quest'ultimo essendo tensionabile tramite una leva.
L'azionamento della leva permette l'impegno e/o il disimpegno del cordino con la seconda piastra circolare consentendo all'utilizzatore di variare la posizione angolare dell'attacco rispetto all'asse longitudinale della tavola.
Tale soluzione presenta tuttavia degli inconvenienti: durante la pratica dello slalom, salti ed acrobazie, l'attacco e quindi la tavola sono soggetti a numerosissimi sforzi di torsione che possono non essere contrastati efficacemente dalla tensione del cordino sulla seconda piastra circolare; in particolare nel momento dell'impatto con la neve dopo un salto l'attacco risulta soggetto ad un improvviso e fortissimo sforzo di torsione, difficilmente contrastabile dall'attrito presente tra le due superfici, liscie, della prima piastra sulla seconda piastra.
Inoltre, la leva per il tensionamento del cordino si trova lontano e staccata dall'attacco stesso: la leva, quindi, può facilmente disimpegnarsi durante la pratica sportiva a causa degli urti accidentali della stessa con sassi o altri oggetti o a causa della neve stessa.
Una parte del cordino risulta inoltre esposta a possibili urti accidentali, il medesimo potendo essere lacerato o risultare indebolito compromettendo cosi l'uso dell'attacco stesso.
L'utilizzatore in tali casi si troverebbe a perdere il controllo della tavola che risulterebbe difficilmente governabile; tra il cordino e la seconda piastra circolare, infine, si può depositare della neve o dell'acqua, diminuendo ulteriormente l'attrito tra le due superfici, liscie, della prima piastra sulla seconda piastra e, di conseguenza, la forza di serraggio complessiva della leva.
Tutto ciò a discapito dell'utilizzatore che, a causa della possibile mancanza di impegno solidale dell'attacco con la tavola, potrebbe riportare, in caso di caduta, gravi problemi agli arti inferiori.
E' pure noto il brevetto US 5.044-654 nel quale è illustrato un attacco per lo svolgimento di sport invernali che può essere soggetto ad una rotazione secondo il proprio asse verticale; é quindi prevista la realizzazione su di esso di sei fori, opportunamente spaziati, per l'alloggiamento di altrettante viti atte a consentire il suo fissaggio alla tavola in una voluta posizione angolare predeterminata dall 'utilizzatore; la modifica della posizione angolare è conseguibile svitando le viti e riposizionando le medesime in modo che l'attacco risulti ruotato del voluto angolo.
Tale attacco prevede inoltre una sicurezza per lo sganciamento rapido dello scarpone dalla tavola che risulta composta essenzialmente da un mozzo su cui sono perimetralmente ricavate delle sedi, opportunamente sagomate, per l'alloggiamento, forzato mediante una molla, di una sfera.
Tale soluzione presenta tuttavia degli inconvenienti: per variare la posizione angolare dell'attacco rispetto alla tavola da snowboard l'utilizzatore deve togliere il piede dall'attacco e, mediante un opportuno attrezzo svitare le viti di fissaggio, riposizionare l'attacco nella voluta posizione ed operare una nuova connessione del medesimo alla tavola.
Le operazioni sopra citate necessitano però di un lasso di tempo notevole, obbligando l 'utilizzatore ad essere sempre provvisto di almeno un attrezzo
Si presenta anche la possibilità che, a causa della poca attenzione che l'utilizzatore presta a tali operazioni a causa della fretta che ha di poter essere sui campi da sci, si consegua un fissaggio poco preciso delle viti alla tavola, con conseguenti pericoli di distacchi o di scarsa conducibilità della tavola durante la pratica sportiva.
E' inoltre noto utilizzare un attacco da snowboard che risulta fissato alla tavola mediante un disco connesso solidalmente alla stessa mediante delle viti.
Inferiormente a tale disco sporgono, in direzione della tavola, dei piani inclinati, disposti perimetralmente ed interagenti con opportuni controsagomati piani ricavati in corrispondenza di una predisposta sede, di contenimento del disco, ricavata sull'attacco.
Tensionando opportunamente le viti il disco si avvicina alla tavola sino a che i suoi piani inclinati interagiscono sui controsagomati piani ricavati sull'attacco bloccando cosi il disco e l'attacco alla tavola, in una voluta posizione.
E' noto sostituire tali piani inclinati con delle coppie di dentature, anch'esse inclinate, poste sul disco e sull'attacco In tal modo l'impegno ed il disimpegno delle viti permette al disco di alzarsi sino a disimpegnare tra loro le coppie di dentature, pur rimanendo il disco connesso alla tavola.
Alzandosi, il disco permette di ruotare l'attacco che può essere posizionato nella voluta posizione angolare.
Si può così di ottenere una gamma di posizioni diversificate fra loro ma limitate nel numero dalla dimensione dei denti costituenti le coppie di dentature.
L'utilizzo di tale attacco di tipo noto però presenta altri inconvenienti: l'utilizzatore dovrà togliersi i guanti, togliere il piede dall'attacco, munirsi di cacciavite od opportuna chiave per disimpegnare le viti, far ruotare l'attacco con le mani nella posizione prossima a quella voluta, e serrare il tutto.
Tale operazione risulta essere eccessivamente lunga e laboriosa da operare direttamente sulla pista per modificare la posizione angolare secondo le specifiche esigenze.
Una ulteriore soluzione utilizzata è nota come "BASELESS" e presenta un attacco costituito da due semiguscì distìnti collegati tra loro da una fascetta posteriore, ciascuno dei quali risulta fissato alla tavola tramite delle viti alloggiate su predisposte asole ricavate sulla parte piana di detti semigusci.
Tale attacco noto presenta l'inconveniente di avere una regolazione angolare limitata dalle dimensioni delle asole stesse.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti escogitando un dispositivo il quale consenta di effettuare facilmente e rapidamente la regolazione angolare dell'attacco, rispetto all'asse longitudinale della tavola, la medesima essendo eseguibile direttamente durante lo svolgimento della pratica sportiva.
Nell'ambito del compito sopra esposto un ulteriore scopo è quello di escogitare un trovato che garantisca il bloccaggio dell'attacco alla tavola durante l'operazione di regolazione, aumentando la sicurezza per 1'utilizzatore.
Un ulteriore scopo è quello di escogitare un trovato che presenti un volume ed un peso irrisori per l'utilizzatore durante l'esercizio di tali pratiche sportive.
Un altro importante scopo è quello di escogitare un trovato che risulti regolabile da parte dell'utilizzatore senza l'uso di particolari attrezzi.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che, risulti affidabile e sicuro nell'uso, il medesimo essendo realizzato a costi contenuti mediante gli usuali e noti macchinari ed impianti.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositivo di regolazione angolare particolarmente per un attacco da snowboard comprendente un disco solidalmente connesso a detto snowboard ed una base di appoggio per una calzatura che si caratterizza per il fatto di essere costituito da mezzi per la regolazione angolare selettiva di detta base, elasticamente deformabile, con detto disco.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti, una prima forma realizzativa del dispositivo;
la fig. 2 illustra, in una sezione parziale la tavola dello snowboard, la base ed il disco;
la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti, una seconda forma realizzativa del dispositivo;
la fig. 4 illustra, in una vista dall'alto, il trovato di figura 3;
la fig. 5 è una sezione operata secondo il piano V-V di figura 1;
la fig. 6 illustra un particolare di figura 5
la fig. 7 illustra, in una vista di tre quarti, una terza forma realizzativa del dispositivo;
la fig. 8 illustra, in una vista di tre quarti, un elemento, aggiuntivo, per la visualizzazione dell'angolo di posizione.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un attacco da snowboard comprendente una base 2, di appoggio per una calzatura.
Tale base 2 presenta, in pianta, una conformazione preferiburnente ad U ed è costituita da una prima ala 3a e da una seconda ala 3b, elasticamente deformabili, tra le quali risulta definita una apertura 4, longitudinale.
Dalla base 2 sporgono perpendicolarmente, esternamente alla prima ala 3a e alla seconda ala 3b, una prima ed una seconda spalla laterale, indicate con i numeri 5a e 5b.
La base 2 presenta una conformazione preferibilmente arrofondate in corrispondenza della prima zona 6a, anteriore, e della seconda zona 6b, posteriore.
Nella prima ala 3a e nella seconda ala 3b, in prossimità della seconda zona 6b, sono ricavate trasversalmente una prima sede 7a ed una seconda sede 7b, entrambe a sezione circolare e presentanti il medesimo asse, la prima sede 7a interessando l'intera larghezza della prima ala 3a.
Vantaggiosamente la seconda sede 7b presenta lunghezza inferiore alla larghezza della seconda ala 3b.
Nella prima ala 3a e nella seconda ala 3b sono ricavati, in corrispondenza della apertura 4, rispettivamente, un primo incavo 8a ed un secondo incavo 8b presentanti una conformazione, in pianta, ad arco di cerchio, speculari rispetto ad un piano medio longitudinale alla piastra 2 e disposti in una posizione intermedia tra la prima zona 6a e la seconda zona 6b.
Il primo incavo 8a ed il secondo incavo 8b presentano un profilo preferibilmente sagomata ad L costituito da una prima ala minore 9a e da una seconda ala minore 9b, disposte affacciate fra loro superiormente alla tavola 30 da snowboard.
Il primo incavo 8a ed il secondo incavo 8b definiscono una sede per un disco 10, solidalmente fissato alla tavola 30 da snowboard; tale fissaggio avviene, preferibilmente, mediante delle viti inseribili in corrispondenza di opportuni fori, indicati con il numero 11, ricavati sullo stesso disco 10.
Il disco 10 presenta il bordo perimetrale 12, controsagomato al primo incavo 8a e al secondo incavo 8b; nel bordo 12 è infatti ricavato, inferiormente, uno scanso 13 controsagomato alla prima e alla seconda ala minore 9a e 9b.
Il dispositivo di regolazione presenta mezzi di regolazione angolare selettiva costituiti da primi mezzi di presa 14 interagente con secondi mezzi di aggancio 15.
Tali primi mezzi di presa 14 risultano costituiti da una prima dentatura, ricavata in corrispondenza del bordo 12 del disco 10, e da una seconda dentatura, controsagomata alla prima, ricavata in corrispondenza del primo incavo 8a e del secondo incavo 8b.
I secondi mezzi di aggancio 15 risultano costituiti da un perno 16 presentante una parte terminale 17, filettata, alloggiata in corrispondenza della seconda sede 7b, controfilettata, la restante parte del perno alloggiando, in modo libero, in corrispondenza della prima sede 7a e fuoriuscendo esternamente alla prima ala 3a; ivi tale perno 16 risulta connesso ad una leva ad eccentrico 18 addossata ed interagente con la prima spalla laterale 5a.
Preferibilmente la leva ad eccentrico 18 presenta un braccio 19 rivolto in direzione della prima zona 6a.
Vantaggiosamente può essere aggiunto, posizionandolo solidalmente al di sotto del disco 10, un elemento 20 a pianta circolare, il quale presenta una zona periferica 20a su cui sono ricavate delle tacchette 21 atte a consentire all'utilizzatore di riconoscere l'angolo di rotazione della base 2 rispetto al disco 10.
Il funzionamento risulta essere il seguente: una volta inserito il disco 10 tra il primo incavo 8a ed il secondo incavo 8b, e vincolato alla tavola 30 insieme alla base 2, si ha che la prima ala 3a e la seconda ala 3b elasticamente deformabili, risultano leggermente divaricate presentando una mutua distanza leggermente superiore al diametro del disco 10 stesso.
Una volta avvitata la parte terminale 17, del perno 16, in corrispondenza della seconda sede 7b si può regolare il serraggio tra il bordo 12 del disco 10 ed il primo incavo 8a ed il secondo incavo 8b; il serraggio infine della leva ad eccentrico 18 permette di rendere solidali tra loro la base ed il disco 10.
Per ruotare la base.2 rispetto al disco 10 fisso si apre la leva ad eccentrico 16, cosi da consentire alla prima ala 3a e alla seconda ala 3b di disimpegnarsi dal disco 10; quindi, ruotando il piede dell'utilizzatore ruoterà anche la base 2 sino a raggiungere la posizione angolare voluta, serrando poi il tutto chiudendo la leva ad eccentrico 18.
Si è constatato come il dispositivo abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissi il medesimo permettendo una facile regolazione angolare dell'attacco, rispetto all'asse longitudinale della tavola, regolazione eseguibile direttamente durante lo svolgimento della pratica sportiva essendo la leva posizionata esternamente alla base ed azionabile dall'utilizzatore senza che lo stesso tolga 11 piede dall'attacco e quindi anche durante lo svolgimento della pratica sportiva.
Inoltre, la presenza della prima e della seconda dentatura consente di garantire il bloccaggio dell'attacco alla tavola, aumentando la sicurezza per l'utilizzatore, evitando qualsiasi problema dovuto ad improvvisi sforzi o alla interposizione di neve e/o acqua tra disco e base.
Tale dispositivo presenta inoltre un volume ed un peso irrisori per l'utilizzatore ed è regolabile senza l'uso di particolari attrezzi.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Così ad esempio in figura 3, 5 e 6 è illustrato un attacco 101 da snowboard comprendente una base 102, di appoggio per una calzatura, presentante una struttura spaziale astiforme.
Tale base 102 presenta una struttura composta da un unico pezzo oppure può vantaggiosamente risultare composta da una pluralità di pezzi opportunamente connessi tra loro.
Tale base 102 presenta un supporto laterale 131 per la calzatura preferibilmente conformato ad U, realizzato in materiale presentante capacità elastiche di deformazione.
Al supporto 131 della base 102 risultano inferiormente associate una prima ala astiforme 103a ed una seconda ala astiforme 103b, opportunamente sagomate, disposte specularmente rispetto ad un piano medio longitudinale alla base 102 stessa.
La prima ala astiforme 103a e la seconda ala astiforme 103b risultano conformate, in corrispondenza di una loro zona mediana, in modo da definire un primo arco 108a ed un secondo arco 108b speculari rispetto ad un piano medio longitudinale alla piastra 102 ed atti ad alloggiare un disco 110.
Il primo arco 108a ed il secondo arco 108b presentano un profilo preferibilmente sagomato ad L, definendo tra gli stessi una sede per il controsagomato disco 110 solidalmente fissato ad una tavola 130 da snowboard.
Il dispositivo presenta mezzi di regolazione angolare selettiva della base rispetto al disco costituiti da primi mezzi di presa 114 interagenti con secondi mezzi di aggancio 115.
Tali primi mezzi di presa 114 risultano costituiti da una prima dentatura 132, ricavata in corrispondenza del bordo 112 del disco 110, e da una seconda dentatura 133, controsagomata alla prima, ricavate in corrispondenza delle superfici affacciate del primo arco 108a e del secondo arco 108b.
I secondi mezzi di aggancio 115 risultano costituiti da un perno 116, presentante filettature contrapposte a cui è reso solidale, circa in una zona mediana, un elemento di presa, quale un dado 122a o una manopola 122b.
Tale perno 116 risulta inseribile in una controfilettata prima sede 107a e seconda sede 107b, presentanti il medesimo asse, e ricavate trasversalmente alla prima ala 103a e alla seconda ala 103b posteriormente al disco 110.
Da parte opposta al perno 116 in una zona attigua al disco 110 è presente una fascetta 123 atta a mantenere fissa la distanza che intercorre tra la prima ala astiforme 103a e la seconda ala astiforme 103b in tal punto.
Il funzionamento risulta essere il seguente: ruotando l'elemento di presa 122 la prima ala astiforme 107a e la seconda ala astiforme 107b si allontanano o si avvicinano permettendo cosi di conseguire il bloccaggio del disco 110 tra il primo arco 108a ed il secondo arco 108b.
Essendo l'elemento di presa 122 posizionato lateralmente rispetto al piede dell'utilizzatore, durante lo svolgimento della pratica sportiva, esso può essere azionato dall'utilizzatore stesso senza togliere lo scarpone dalla base 102.
Anche tale soluzione permette di raggiungere il compito e gli scopi prefissi.
Una ulteriore soluzione è illustrata in figura 7, nella quale è indicato con il numero 201 un attacco per una tavola da snowboard comprendente una base, piana, 202, di appoggio per una calzatura.
La base 202 presenta, in pianta, una conformazione preferibilmente ad u a definire una prima ala 203a ed una seconda ala 203b, elasticamente deformabili, tra le quali risulta definita una apertura 204, longitudinale.
La base 202 presenta una conformazione preferibilmente arrotondate in corrispondenza della prima zona 206a, anteriore, e della seconda zona 206b, posteriore.
Alla base 202 è associata una struttura 224, astiforme ed elasticamente deformabile, presentante un supporto 231 conformato ad U con le estremità libere connesse alla base 202 stessa in prossimità della prima zona 206a; tale supporto risulta connesso, in prossimità della seconda zona 206b della base 202, alle estremità terminali di una astina 225, opportunamente sagomata ad U, il raccordo 234 tra tali estremità essendo girevolmente fulcrato folle in corrispondenza di una coppia di manicotti 235a e 235b solidali e sporgenti in corrispondenza delle estremità libere della prima ala 203a e della seconda ala 203b.
Nella prima ala 203a e nella seconda ala 203b, in prossimità della seconda zona 206b, sono ricavate, trasversalmente, una prima sede 207a, internamente cava, ed una seconda sede 207b, internamente filettata, entrambe a sezione circolare, presentanti il medesimo asse ed atte a permettere la connessione di secondi mezzi di aggancio 215 costituiti da un perno 216.
I secondi mezzi di aggancio 215 risultano costituiti da un perno 216 presentante una parte terminale 217, filettata, alloggiata in corrispondenza della seconda sede 207b, controfilettata, la restante parte del perno alloggiando, in modo libero, in corrispondenza della prima sede 207a e fuoriuscendo esternamente alla prima ala 203a; ivi tale perno 216 risulta connesso ad una leva ad eccentrico 218 addossata ed interagente con il bordo perimetrale esterno della prima ala 203a.
Preferibilmente la leva ad eccentrico 18 presenta un braccio 219 rivolto in direzione della seconda zona 206b.
Nella prima ala 203a e nella seconda ala 203b sono ricavati un primo incavo 208a ed un secondo incavo 208b presentanti una conformazione, in pianta, ad arco di cerchio, speculari rispetto ad un piano medio longitudinale alla piastra 202 e disposti in una posizione intermedia tra la prima zona 206a e la seconda zona 206b.
Il primo incavo 208a ed il secondo incavo 208b presentano un profilo preferibilmente sagomato ad L su cui è ricavata una prima dentatura; tali primo incavo 208a e seconda incavo 208b definiscono, fra gli stessi, una sede per un disco 210 solidalmente fissato ad una tavola da snowboard.
Il disco 210 presenta un bordo 212, perimetrale, comprendente una seconda dentatura, controsagomata alla prima dentatura.
Anche tale soluzione raggiunge il compito e gi scopi prefissati.
Naturalmente anche i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il dispositivo potranno essere i più consoni a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (21)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di regolazione angolare particolarmente per un attacco da snowboard comprendente un disco solidalmente connesso a detto snowboard ed una base di appoggio per una calzatura che si caratterizza per il fatto di essere costituito da mezzi per la regolazione angolare selettiva dì detta base, elasticamente deformabile, con detto disco.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta base presenta, in pianta, una conformazione preferibilmente ad U a definire una prima ed una seconda ala, elasticamente deformabili, tra dette prime e seconda ala essendo definita una apertura, longitudinale e risultando sporgere esternamente alle stesse e perpendicolarmente a detta base, una prima ed una seconda spalla laterale.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detta base presenta una conformazione preferibilmente arrotondata in corrispondenza della prima zona, anteriore, e della seconda zona, posteriore, in dette prima e seconda ala essendo trasversalmente ricavate, in prossimità di detta seconda zona, una prima ed una seconda sede, entrambe a sezione circolare e presentanti il medesimo asse, detta prima sede interessando l'intera larghezza di detta prima ala, detta seconda sede presentando lunghezza inferiore alla larghezza di detta seconda ala.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che in dette prima e seconda ala sono ricavati, in corrispondenza di detta apertura, rispettivamente, un primo ed un secondo incavo presentanti una conformazione, in pianta, ad arco di cerchio, e disposti speculari rispetto ad un piano medio longitudinale a detta piastra e disposti in una posizione intermedia tra dette prima e seconda zona.
  5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo incavo presentano un profilo preferibilmente sagomato ad L costituito da una prima e da una seconda ala minore, disposte affacciate fra loro superiormente alla tavola da snowboard.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo incavo definiscono una sede per un disco, .solidalmente fissato a detta tavola da snowboard mediante delle viti inseribili in corrispondenza di opportuni fori.
  7. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto disco presenta il bordo perimetrale controsagomato a detti primo e secondo incavo, in detto bordo essendo ricavato, inferiormente, uno scanso controsagomato a dette prima e seconda ala minore.
  8. 8) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di regolazione angolare selettiva sono costituiti da primi mezzi di presa interagenti con secondi mezzi di aggancio, detti primi mezzi di presa essendo costituiti da una prima dentatura, ricavata in corrispondenza di detto bordo di detto disco, e da una seconda dentatura, controsagomata a detta prima dentatura, ricavata in corrispondenza di detti primo e secondo incavo.
  9. 9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che detti secondi mezzi di aggancio sono costituiti da un perno presentante una parte terminale, filettata, alloggiata in corrispondenza di detta seconda sede, controfilettata, la restante parte di detto perno alloggiando, in modo libero, in corrispondenza di detta prima sede e fuoriuscendo esternamente a detta prima ala, ivi detto perno essendo girevolmente connesso ad una leva ad eccentrico addossata ed interagente con detta prima spalla laterale o detto bordo di detta prima ala.
  10. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che detta leva ad eccentrico presenta un braccio rivolto in direzione di detta prima zona.
  11. 11) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che solidalmente ed al di sopra di detto disco é posizionabile un elemento a pianta circolare, il quale presenta una zona periferica su cui sono ricavate delle tacchette atte a consentire all'utilizzatore di riconoscere l'angolo di rotazione di detta base rispetto a detto disco.
  12. 12) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che il serraggio di detta leva serra dette prima e seconda ala sul bordo di detto disco .
  13. 13) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta base presenta una struttura spaziale astiforme, realizzata in uno o più pezzi, composta da un supporto laterale per detta calzatura preferibilmente conformato ad U e realizzato in materiale presentante capacità elastiche di deformazione, a detto supporto essendo inferiormente associate una prima ed una seconda ala astiformi, opportunamente sagomate, disposte circa specularmente rispetto ad un piano medio longitudinale a detta base stessa.
  14. 14) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 13 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda ala astiforme sono conformate, in corrispondenza di una loro zona mediana, in modo da definire un primo ed un secondo arco circa speculari rispetto -ad un piano medio longitudinale a detta piastra ed atti ad alloggiare detto disco.
  15. 15) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 14 che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo arco presentano un profilo preferibilmente sagomato ad L, definendosi tra gli stessi una sede per detto, controsagomato, disco.
  16. 16) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 14 che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di regolazione angolare selettiva sono costituiti da primi mezzi di presa interagenti con secondi mezzi di aggancio, detti primi mezzi di presa essendo costituiti da una prima dentatura, ricavata in corrispondenza di detto bordo di detto disco, e da una seconda dentatura, controsagomata a detta prima dentatura, ricavate in corrispondenza delle superfici affacciate di detti primo e secondo arco.
  17. 17) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 16 che si caratterizza per il fatto che detti secondi mezzi di aggancio sono costituiti da un perno, presentante filettature contrapposte, a cui è reso solidale, circa in una zona mediana, un elemento di presa, quale un dado, o, ad una estremità, una manopola, detto perno essendo inseribile in una, controfilettata, prima sede ed in una seconda sede, presentanti il medesimo asse, e ricavate trasversalmente a dette prima e seconda ala posteriormente a detto disco.
  18. 18) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 17 che si caratterizza per il fatto che da parte opposta a detto perno, in una zona attigua a detto disco, è presente una fascetta atta a mantenere fissa la distanza che intercorre tra dette prima e seconda ala astiforme in tal punto.
  19. 19) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che a detta base é associata una struttura, astiforme ed elasticamente deformabile, presentante un supporto, conformato ad U, con le estremità libere connesse a detta base stessa in prossimità di detta prima zona, detto supporto essendo connesso, in prossimità di detta seconda zona di detta base, alle estremità terminali di una astina, opportunamente sagomata ad U, il cui raccordo tra dette estremità terminali è girevolmente fulcrato folle in corrispondenza di una coppia di manicotti solidali e sporgenti in corrispondenza delle estremità libere di dette prima e seconda ala.
  20. 20) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 19 che si caratterizza per il fatto che in dette prima e seconda ala sono ricavate trasversalmente, in prossimità di detta seconda zona, una prima sede, internamente cava, ed una seconda sede, internamente filettata, entrambe a sezione circolare, presentanti il medesimo asse ed atte a permettere la connessione di secondi mezzi di aggancio costituiti da detto perno.
  21. 21) Dispositivo di regolazione angolare come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per guanto descritto e illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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