ITTV20130145A1 - Utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio e metodo di costruzione di una struttura muraria in laterizio - Google Patents
Utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio e metodo di costruzione di una struttura muraria in laterizioInfo
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Description
DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“UTENSILE PER LA COSTRUZIONE DI STRUTTURE MURARIE IN LATERIZIO E METODO DI COSTRUZIONE DI UNA STRUTTURA MURARIA IN LATERIZIO”
La presente invenzione è relativa ad un utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio, e ad un metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio dotate di armatura interna in materiale metallico, e ad un metodo per la costruzione di una struttura muraria armata in laterizio. Impieghi a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Com’è noto, gli edifici con uno o due piani possono essere costruiti utilizzando delle pareti da tamponamento portanti in laterizio con struttura armata, che concorrono a sopportare i carichi verticali della struttura, sostituendosi in tutto od in parte al tradizionale scheletro portante in cemento armato in cui vengono solitamente concentrati tutti i carichi verticali della struttura.
In altre parole, le pareti da tamponamento perimetrali e/o interne dell’edificio sono rimpiazzate da pareti portanti in laterizio che inglobano al loro interno una serie di tondini da cemento armato, che sono disposti all’interno della parete in posizione orizzontale e verticale, in modo tale da essere circondati dai mattoni e da incrociarsi ad una distanza prestabilita uno dall’altro così da formare una struttura reticolare in materiale metallico.
Più in dettaglio, i tondini orizzontali sono annegati nel letto di malta che separa e fissa tra loro due file o strati sovrapposti di mattoni della parete in laterizio; mentre i tondini verticali si estendono passanti attraverso i mattoni delle varie file o strati sovrapposti di mattoni, per l’intera altezza della parete, impegnando delle gole o cave rettilinee passanti verticali appositamente realizzate nel corpo dei mattoni. Gole o cave che sono poi destinate ad essere riempite con una congrua quantità di malta.
Questo tipo di edifici a struttura portante distribuita, a parità di costi di costruzione, offre una miglior resistenza agli eventi sismici, perché la muratura armata è in grado di resistere efficacemente anche a sollecitazioni di trazione, ed è inoltre più duttile di una muratura normale, garantendo quindi una maggiore capacità di deformazione prima del crollo. Particolarità che permette un miglior assorbimento delle sollecitazioni sismiche attraverso la dissipazione di energia.
Le pareti portanti in laterizio con struttura armata, inoltre, hanno un peso specifico minore a parità di resistenza meccanica della struttura intelaiata.
É nota inoltra la possibilità di aumentare il grado di isolamento termico delle pareti in laterizio riempiendo i vani dei mattoni forati con perlite espansa.
Pur offrendo un significativo incremento in termini di isolamento termico, il riempimento dei mattoni forati con perlite espansa allunga significativamente i tempi di elevazione della parete in laterizio, con l’incremento dei costi di posa in opera della parete che ne conseguono.
Il muratore infatti, man mano che costruisce/eleva la parete in laterizio, è costretto a versare manualmente la giusta quantità di perlite espansa all’interno di ogni singolo vano vuoto di ciascun mattone forato che concorre a formare ogni strato orizzontale di mattoni della parete, prima di applicare il letto di malta sul dorso dello strato di mattoni e passare alla posa in opera dello strato di mattoni successivo e sovrastante.
Scopo della presente invenzione è quello di velocizzare il riempimento dei singoli mattoni forati.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
Secondo la presente invenzione viene inoltre proposto un metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio come definito nella rivendicazione 9 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di una parte di una struttura muraria armata in laterizio con al disopra un utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
- le figure 2 e 3 sono due viste prospettiche dell’utensile illustrato in figura 1; mentre
- le figure 4 e 5 illustrano in modo schematico due diverse fasi della costruzione di una struttura muraria armata in laterizio con l’ausilio dell’utensile illustrato nelle figure 1, 2 e 3.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un utensile che trova utilizzo particolarmente vantaggioso nella costruzione di una struttura muraria in laterizio 100 del tipo comprendente una serie di strati orizzontali di mattoni posizionati uno al disopra dell’altro preferibilmente con l’interposizione di un letto orizzontale di malta di congruo spessore, e preferibilmente anche una armatura interna in materiale metallico. Gli strati orizzontali di mattoni comprendono inoltre uno o più mattoni forati 101 di forma sostanzialmente parallelepipeda.
Più in dettaglio, l’utensile 1 trova utilizzo particolarmente vantaggioso nella costruzione di una struttura muraria in laterizio 100 che preferibilmente comprende una serie di strati orizzontali di mattoni forati 101 che sono posizionati uno al disopra dell’altro con l’interposizione di un letto orizzontale di malta 102 di congruo spessore, in modo tale da formare una parete verticale in laterizio; e opzionalmente anche una prima serie di barre metalliche rettilinee 103 (nella fattispecie dei tondini da cemento armato) opportunamente spaziate tra loro, che si estendono all’interno della parete in laterizio in direzione sostanzialmente verticale, preferibilmente per l’intera altezza della parete in laterizio, impegnando in modo passante ed in successione alcuni mattoni forati 101 della parete in laterizio.
Preferibilmente, ma non necessariamente, la struttura muraria in laterizio 100 in aggiunta comprende anche una seconda serie di barre metalliche rettilinee (non illustrate), che si estendono all’interno della parete in laterizio in direzione sostanzialmente orizzontale, preferibilmente annegate nel letto di malta 102, in modo tale da incrociare le barre metalliche verticali 103 e formare una struttura reticolare in materiale metallico.
L’utensile 1 consiste essenzialmente in un cassero rigido di forma sostanzialmente rettangolare, che è dotato di quattro pareti laterali piane, di seguito indicate con i numeri 2, 3, 4 e 5, che sono disposte a coppie sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro e sostanzialmente perpendicolari al piano di giacitura del cassero, in modo tale da formare un collare rigido di forma sostanzialmente rettangolare e di altezza h prestabilita.
Il cassero rigido 1 ha inoltre una larghezza w sostanzialmente uguale alla larghezza nominale dei mattoni forati 101 che concorrono a formare la struttura muraria in laterizio 100, ed è strutturato in modo tale da essere posizionabile con la propria imboccatura rettangolare inferiore 6 in appoggio sulla faccia superiore 104 di uno qualsiasi dei mattoni forati 101 che concorrono a formare la struttura muraria in laterizio 100, disponendo le pareti laterali opposte 2 e 4, ovvero le pareti laterali maggiori del cassero, localmente sostanzialmente complanari alle due pareti laterali maggiori del mattone forato 101 immediatamente sottostante.
In altre parole, il cassero rigido 1 è strutturato in modo tale da essere appoggiato con la propria imboccatura rettangolare inferiore 6 sulla faccia superiore 104 di uno qualsiasi dei mattoni forati 101 che concorrono a formare gli strati orizzontali di mattoni della struttura muraria in laterizio 100, allineando le due pareti laterali maggiori 2 e 4 alle due pareti laterali maggiori del mattone forato 101 immediatamente sottostante, in modo tale che le due pareti laterali maggiori 2 e 4 formino un prolungamento delle due pareti laterali maggiori del mattone forato 101.
Preferibilmente, inoltre, il cassero rigido 1 ha anche una lunghezza l sostanzialmente uguale alla lunghezza nominale dei mattoni forati 101 che concorrono a formare la struttura muraria in laterizio 100, in modo tale da poter disporre, quando il cassero 1 è disposto con l’imboccatura rettangolare inferiore 6 in appoggio sulla faccia superiore 104 del mattone forato 101, le pareti laterali 2, 3, 4 e 5 localmente sostanzialmente allineate e complanari alle quattro pareti laterali del mattone forato 101 immediatamente sottostante.
In altre parole, il cassero 1 è dotato di quattro pareti laterali piane 2, 3, 4 e 5, che sono disposte perpendicolari al piano di giaciuta del cassero 1, a coppie parallele o perpendicolari tra loro, in modo tale da formare un collare rigido di forma rettangolare e di altezza h prestabilita. Le pareti laterali piane 2, 3, 4, e 5 del cassero 1 sono inoltre dimensionate in modo tale che il collare rigido di forma rettangolare ricalchi la forma del perimetro dei mattoni forati 101 che concorrono a formare gli strati di mattoni della struttura muraria in laterizio 100, in modo tale che le quattro pareti laterali piane 2, 3, 4, e 5 del cassero 1 possano formare un prolungamento delle quattro pareti laterali esterne del mattone forato 101 immediatamente sottostante.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il cassero 1 ha un’altezza h preferibilmente, ma non necessariamente, compresa tra 50 e 200 mm (millimetri); mentre la larghezza w del cassero 1 è preferibilmente compresa tra 250 e 350 mm (millimetri), e preferibilmente, ma non necessariamente, uguale a circa 310 mm (millimetri). La lunghezza l del cassero 1 è invece preferibilmente compresa tra 400 e 500 mm (millimetri), e preferibilmente, ma non necessariamente, uguale a circa 440 mm (millimetri).
Con riferimento alle figure 2 e 3, nell’esempio illustrato, in particolare, le pareti laterali 2, 3 e 4 del cassero 1 sono preferibilmente fissate tra loro in modo rigido ed inamovibile, in modo tale da formare una struttura rigida monolitica 7 a forma sostanzialmente di U; mentre la parete laterale 5 del cassero 1 è fissata alle due estremità della struttura rigida monolitica 7 in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile.
In altre parole, la parete laterale 5 del cassero 1 è fissata alla struttura rigida monolitica 7 in modo tale da essere manualmente staccabile/scollegabile da almeno una delle due pareti laterali maggiori 2 e 4 del cassero 1, così da essere spostabile/rimovibile da una posizione operativa in cui essa raccorda/collega le due pareti laterali 2 e 4 tra loro.
Nell’esempio illustrato, in particolare, la struttura rigida monolitica 7 preferibilmente presenta, in corrispondenza delle due estremità, ovvero in corrispondenza dei bordi laterali delle pareti laterali 2 e 4 che confinano direttamente con la parete laterale rimovibile 5, due gole o scanalature rettilinee 8 che si estendono perpendicolari al piano di giaciuta del cassero 1 e della struttura rigida monolitica 7; e due bordi laterali opposti 9 della parete laterale rimovibile 5 sono strutturati in modo tale da impegnare in modo scorrevole ciascuno una corrispondente gola o scanalatura rettilinea 8.
La parete laterale rimovibile 5 del cassero 1 è pertanto montata mobile a ghigliottina tra le due estremità della struttura rigida monolitica 7, in modo tale da essere mobile manualmente da e verso una posizione operativa in cui la parete laterale 5 forma la quarta sponda del cassero 1 di forma rettangolare.
Con riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente il cassero 1 è inoltre dotato, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore 6, di una cornice sporgente 10 che si prolunga a sbalzo dal bordo laterale inferiore di una qualsiasi delle pareti laterali 2, 3, 4 o 5 del cassero 1, verso l’interno del cassero 1, rimanendo localmente sostanzialmente parallela al piano di giacitura del cassero 1, ed ha una larghezza f prestabilita e preferibilmente, ma non necessariamente, sostanzialmente uguale allo spessore nominale delle pareti laterali dei mattoni forati 101 che concorrono a formare la struttura muraria in laterizio 100.
Nell’esempio illustrato, in particolare, la cornice sporgente 10 preferibilmente comprende una mensola piastriforme che si prolunga a sbalzo dal bordo laterale inferiore delle pareti laterali 2, 3 e 4 del cassero 1, preferibilmente senza soluzione di continuità per l’intera lunghezza dei bordi laterali inferiori delle medesime pareti laterali 2, 3 e 4.
In altre parole, la cornice sporgente 10 si prolunga a sbalzo dal bordo laterale inferiore delle pareti laterali 2, 3 e 4 che concorrono a formare la struttura rigida monolitica 7, preferibilmente senza soluzione di continuità per l’intera lunghezza delle pareti laterali 2, 3 e 4.
Nell’esempio illustrato, inoltre, la larghezza f della cornice sporgente 10, o meglio della mensola piastriforme, è anche preferibilmente compresa tra 10 e 20 mm (millimetri), e preferibilmente, ma non necessariamente, uguale a circa 15 mm (millimetri).
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, preferibilmente il cassero 1 è inoltre dotato, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore 6, di due alette verticali di centraggio 11 e 12 che si prolungano a sbalzo e verso il basso dai bordi laterali inferiori delle pareti laterali opposte 2 e 4 del cassero 1, ovvero dai bordi laterali inferiori delle due pareti laterali maggiori del cassero 1, rimanendo sostanzialmente perpendicolari al piano di giacitura del cassero.
Preferibilmente le due alette verticali di centraggio 11 e 12 inoltre si prolungano a sbalzo dai bordi laterali inferiori delle pareti laterali opposte 2 e 4 del cassero 1, in posizione speculare una rispetto all’altra, in modo tale da essere localmente affacciate una all’altra.
Quando il cassero rigido 1 viene disposto con l’imboccatura rettangolare inferiore 6 in appoggio sulla faccia superiore 104 del mattone forato 101, le due alette verticali 11 e 12 sono atte a disporsi tangenti alle pareti laterali maggiori del mattone forato 101, in modo tale da allineare le pareti laterali maggiori 2 e 4 del cassero 1 alle pareti laterali maggiori del mattone forato 101 immediatamente sottostante. Le pareti laterali maggiori del mattone forato 101, a loro volta, concorrono a formare le due facciate a vista della struttura muraria in laterizio 100.
Con riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente il cassero 1 è infine dotato, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore 6, anche di almeno una traversa di collegamento orizzontale 13 che si estende parallela al piano di giacitura del cassero 1, dalla parete laterale 2 alla parete laterale 4 del cassero 1, rimanendo ortogonale ad entrambe le pareti laterali 2 e 4, in modo tale da poter collegare in modo rigido i bordi laterali inferiori delle pareti laterali opposte 2 e 4 del cassero, ovvero le due pareti laterali maggiori del cassero 1.
La larghezza della traversa di collegamento 13 è preferibilmente, ma non necessariamente, uguale alla larghezza nominale dello spazio interstiziale tra due mattoni forati 101 consecutivi di uno stesso strato orizzontale di mattoni della struttura muraria in laterizio 100, e/o allo spessore di un setto interno di un mattone forato 101.
Con riferimento alle figure 2 e 3, nell’esempio illustrato, in particolare, il cassero 1 presenta, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore 6, due traverse di collegamento 13 che si estendono una spaziata di fianco all’altra, dalla parete laterale 2 alla parete laterale 4 del cassero 1, rimanendo ortogonali alle pareti laterali 2 e 4.
La larghezza della o delle traverse di collegamento 13 è inoltre preferibilmente compresa tra 10 e 20 mm (millimetri), e preferibilmente, ma non necessariamente, uguale a circa 15 mm (millimetri).
In altre parole, la larghezza della o delle traverse di collegamento 13 è preferibilmente uguale alla larghezza della cornice sporgente 10.
Con riferimento alle figure 1, 4 e 5, il metodo di costruzione della struttura muraria in laterizio 100 prevede di collocare il cassero 1 sul dorso dello strato orizzontale di mattoni forati 101 appena completato, avendo cura di allineare il cassero 1 alla faccia superiore 104 del mattone forato 101 di cui si vogliono riempire i vani, in modo tale che le pareti laterali maggiori 2 e 4 del cassero siano sostanzialmente complanari alle pareti laterali maggiori del mattone forato 101 sottostante, e che le pareti laterali minori 3 e 5 del cassero 1 siano localmente sostanzialmente parallele o, eventualmente, complanari alle pareti laterali minori del mattone forato 101.
Con riferimento alla figura 5, una volta che il cassero rettangolare 1 è posizionato al disopra e correttamente allineato alla faccia superiore 104 del mattone forato 101 di cui si vogliono riempire i vani, il metodo di costruzione della struttura muraria in laterizio 100 prevede di versare all’interno del cassero 1 una quantità di grani di calcio silicato sufficiente per riempire i vani vuoti del mattone forato 101 sottostante, e poi spargere i grani di calcio silicato sulla faccia superiore 104 in modo tale da riempire con i grani di calcio silicato tutti i vani del mattone forato 101.
La granulometria dei grani di calcio silicato è preferibilmente inferiore a 2 mm (millimetri).
Una volta riempiti con il calcio silicato i vani vuoti del mattone forato 101 posto sotto il cassero 1, il metodo di costruzione della struttura muraria in laterizio prevede di spostare orizzontalmente il cassero rettangolare 1 sul mattone forato 101 immediatamente adiacente dello strato orizzontale di mattoni, e ripetere il procedimento.
Con particolare riferimento alla figura 4, nel caso in cui il mattone forato 101 sia impegnato in modo passante da una barra metallica verticale 103, il posizionamento del cassero 1 sulla faccia superiore 104 del mattone forato 101 comprende anche le fasi di rimuovere manualmente la parete laterale rimovibile 5 del cassero 1; calzare il cassero 1, o meglio la struttura rigida monolitica 7, sulla barra metallica verticale 103; ed infine ricollocare in posizione la parete laterale rimovibile 5 del cassero 1 in modo tale da ripristinare la quarta sponda del cassero 1.
La posa in opera dello strato orizzontale di mattoni si completa poi con l’applicazione del letto di malta 102 sulla faccia superiore 104 dei mattoni forati 101 che sono stati precedentemente riempiti con i grani di calcio silicato.
I vantaggi correlati all’utilizzo del cassero 1 sono notevoli. Grazie al cassero 1, il muratore può riempire i vani vuoti dei mattoni forati 101 con estrema rapidità e senza sprecare grandi quantità di calcio silicato.
Le due alette verticali 11 e 12 consentono inoltre di spostare velocemente il cassero 1 sul dorso dello strato orizzontale di mattoni in corso di ultimazione, senza perdere l’allineamento con le pareti laterali maggiori dei mattoni forati 101, ossia con le due facciate a vista della struttura muraria in laterizio 100 in corso di costruzione.
Ultimo, ma non meno importante, la cornice sporgente 10 evita che i grandi di calcio silicato possano fuoriuscire accidentalmente dalle fessure tra l’imboccatura rettangolare inferiore 6 del cassero 1 e la faccia superiore 104 del mattone forato 101 sottostante.
Risulta infine chiaro che al cassero 1 per la costruzione di strutture murarie in laterizio, ed al metodo per la costruzione di strutture murarie in laterizio sopra descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, anziché riempire i vani vuoti dei mattoni forati 101 con grani di calcio silicato, il muratore può riempire i vani vuoti dei mattoni forati 101 con grani di argilla espansa e/o sabbia e/o polistirolo e/o altri materiali riempitivi in grani preferibilmente con caratteristiche termoisolanti.
In questo caso, dopo aver allineato il cassero rettangolare 1 alla faccia superiore 104 del mattone forato 101 di cui si vogliono riempire i vani, il metodo di costruzione della struttura muraria in laterizio 100 prevede di versare all’interno del cassero una determinata quantità di argilla espansa, sabbia, polistirolo o altro materiale riempitivo in grani con caratteristiche termoisolanti.
Claims (12)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Utensile per la costruzione di strutture murarie in laterizio (100) caratterizzato dal fatto di comprendere un cassero (1) di forma sostanzialmente rettangolare, che è dotato di quattro pareti laterali (2, 3, 4, 5) disposte a coppie sostanzialmente parallele ed affacciate tra loro, in modo tale da formare un collare rigido di forma sostanzialmente rettangolare e di altezza (h) prestabilita; detto cassero (1) presentando una larghezza (w) sostanzialmente uguale alla larghezza nominale dei mattoni forati (101) che concorrono a formare detta struttura muraria in laterizio (100), ed essendo strutturato in modo tale da essere posizionabile con la propria imboccatura rettangolare inferiore (6) in appoggio sulla faccia superiore (104) di detti mattoni forati (101), disponendo due proprie prime pareti laterali opposte (2, 4) localmente sostanzialmente complanari alle due pareti laterali maggiori del mattone forato (101) immediatamente sottostante.
- 2. Utensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una prima (2), una seconda (3) ed una terza parete laterale (4) del cassero (1) sono fissate rigidamente tra loro, in modo tale da formare una struttura rigida monolitica a forma sostanzialmente di U (7); e che una quarta parete laterale (5) del cassero (1) è fissata alle due estremità della struttura rigida monolitica (7) in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile.
- 3. Utensile secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la quarta parete laterale (5) del cassero (1) è montata mobile a ghigliottina tra le due estremità della struttura rigida monolitica a forma sostanzialmente di U (7).
- 4. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il cassero (1) è dotato, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore (6), di una cornice sporgente (10) che si prolunga a sbalzo dal bordo laterale inferiore di una o più delle quattro pareti laterali (2, 3, 4, 5) del cassero (1), verso l’interno di detto cassero (1).
- 5. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il cassero (1) è dotato, in corrispondenza della sua imboccatura rettangolare inferiore (6), di due alette verticali (11, 12) che si prolungano a sbalzo e verso il basso dai bordi laterali inferiori di dette due prime pareti laterali opposte (2, 4) del cassero (1), rimanendo sostanzialmente perpendicolari al piano di giacitura del cassero (1).
- 6. Utensile secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le due alette verticali (1112) si prolungano a sbalzo dai bordi laterali inferiori delle due prime pareti laterali opposte (2, 4) del cassero (1), in modo tale da essere localmente affacciate una all’altra.
- 7. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il cassero (1) ha una lunghezza ( l) sostanzialmente uguale alla lunghezza nominale dei mattoni forati (101) che concorrono a formare detta struttura muraria in laterizio (100), in modo tale da poter disporre le proprie quattro pareti laterali (2, 3, 4, 5) localmente sostanzialmente allineate e compla-nari alle quattro pareti laterali del mattone forato (101) immediatamente sottostante.
- 8. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il cassero (1) ha una altezza (h) compresa tra 50 e 200 millimetri, e/o una larghezza (w) compresa tra 250 e 350 millimetri, e/o una lunghezza ( l) compresa tra 400 e 500 millimetri.
- 9. Metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio (100) comprendente una serie di strati orizzontali di mattoni che sono posizionati uno al disopra dell’altro e comprendono anche mattoni forati (101); il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi ― di posizionare un utensile (1) realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in appoggio sulla faccia superiore (104) del mattone forato (101) di cui si vogliono riempire i vani vuoti, allineando almeno due pareti laterali opposte (2, 4) di detto utensile (1) a due pareti laterali opposte del mattone forato (101) sottostante; e poi ― di versare all’interno dell’utensile (1) una quantità prestabilita di materiale riempitivo in grani.
- 10. Metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere anche la fase di spargere il materiale riempitivo in grani sulla faccia superiore (104) del mattone forato (101) in modo tale da riempire con il materiale riempitivo tutti i vani del mattone forato (101).
- 11. Metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionare detto utensile (1) in appoggio sulla faccia superiore (104) del mattone forato (101) comprende anche la fase di rimuovere temporaneamente una parete laterale rimovibile (5) dell’utensile (1).
- 12. Metodo per la costruzione di una struttura muraria in laterizio secondo la rivendicazione 9, 10 o 11, caratterizzato dal fatto che il materiale riempitivo in grani comprende grani di calcio silicato e/o grani di argilla espansa e/o sabbia e/o polistirolo o altri materiali riempitivi in grani con caratteristiche termoisolanti.
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Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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2013
- 2013-09-17 IT IT000145A patent/ITTV20130145A1/it unknown
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