ITTV20120210A1 - Morsa modulare per la lavorazione di particolari grezzi, semi finiti e finiti - Google Patents

Morsa modulare per la lavorazione di particolari grezzi, semi finiti e finiti Download PDF

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ITTV20120210A1
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Description

TITOLO: MORSA MODULARE PER LA LAVORAZIONE DI PARTICOLARI GREZZI, SEMI FINITI E FINITI
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto una morsa modulare per la lavorazione di particolari grezzi, semi finiti e finiti.
Oggigiorno à ̈ noto il brevetto europeo EP1346794B1 inerente una struttura modulare, particolarmente per lo staffaggio di semilavorati, che affronta la problematica che si riscontra quando si devono eseguire determinate operazioni, quali ad esempio quelle di verniciatura, pulitura e assemblaggio, oppure l'effettuazione di diverse lavorazioni, quali ad esempio quelle per asportazione di truciolo, che richiedono il bloccaggio del pezzo e/o semilavorato in una posizione preposta al trattamento del medesimo.
Nella tecnica nota vengono inoltre utilizzate delle morse la cui funzione à ̈ quella di bloccare il particolare da lavorare, tali morse potendo essere utilizzate in combinazione con gli insegnamenti di cui al brevetto europeo citato.
Le morse di tipo noto, che sono usualmente realizzate in monoblocchi, presentano però molti inconvenienti dovuti essenzialmente ad una limitata manovrabilità delle stesse che non permette di conseguire una agevole ed ottimale posizione del pezzo lavorare.
Tali morse di tipo noto risultano inoltre avere pesi elevati e non permettono di conseguire un agevole e preciso fissaggio dì pezzi da lavorare aventi grandi dimensioni.
Inoltre le morse di tipo noto presentano usualmente una corsa di serraggio limitata: questo comporta la necessità di realizzare diverse tipologie di morse che andranno utilizzate in funzione della specifica dimensione del pezzo da lavorare .
Questo comporta tempi per il montaggio/smontaggio delle morse e di messa in linea del prodotto da lavorare, che incrementano i tempi e quindi ì costì di lavorazione.
Nelle morse di tipo noto si riscontra, infine, una grande difficoltà nel cercare di livellare il pezzo da lavorare rispetto ad esempio alla piastra a cui va fissato.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando una morsa che permetta di ottenere, in modo rapido ed agevole, diverse configurazioni di posizione del pezzo da lavorare.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo à ̈ quello di realizzare una morsa che permetta di conseguire un ottimale fissaggio dei pezzi da anche se presentanti forme e dimensioni diverse.
Ancora un importante scopo à ̈ quello di ottenere una morsa che permetta di regolare, in modo rapido ed agevole, la posizione del particolare da lavorare .
Un altro importante scopo à ̈ quello di conseguire una morsa che permetta di conseguire la ottimale planarità del particolare da lavorare.
Ancora un altro scopo à ̈ quello di realizzare una morsa che poter permetta di conseguire l'ottimale regolazione della posizione del particolare da lavorare a prescindere dal fatto che esso presenta una superficie irregolare o liscia .
Non ultimo scopo à ̈ quello di ottenere un rovato che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di presentare costi realizzativi contenuti, lo stesso essendo conseguibile con gli usuali e noti macchinari ed impianti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una morsa modulare per la lavorazione dì particolari grezzi, semi finiti e finiti che si caratterizza per il fatto di essere costituita da un basamento, associabile ad una piastra di base, a cui sono associabili un primo ed un secondo gruppo di spinta a ganasce inclinate per il serraggio ed il distinto sollevamento di detto particolare.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti laterale, tre morse associate ad una piastra base senza il particolare da lavorare;
la fig. 2 illustra il trovato in una vista analoga alla precedente con disegnato un particolare schematizzato da lavorare;
la fig. 3 illustra il trovato di cui alla figura precedente in una vista in pianta;
la fig. 4 Ã ̈ una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di figura 3;
le figure 5 e 6 illustrano, in due viste di tre quarti laterale, due morse;
la figura 7 illustra, in una vista di tre quarti laterale, il secondo gruppo di spinta a ganasce inclinate per il sollevamento del particolare da lavorare;
la figura 8 Ã ̈ una vista operata secondo il piano di sezione VIII-VIII di figura 5;
la figura 9 illustra un particolare di una morsa;
la fig.10 illustra una diversa forma realizzativa per la seconda ganascia.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, sì à ̈ indicata con il numero (1) una morsa modulare per la lavorazione di particolari (2) grezzi, semi finiti e finiti.
La morsa à ̈ costituita da un basamento (3) che in una prima forma realizzativa presenta, in una vista laterale, una sezione conformata ad L a definire una prima ala (4) ed una seconda ala (5a).
La prima ala (4) risulta associabile ad una, sottostante, piastra di base (6) a riscontro fisso mediante predisposte prime viti (7).
In tale prima forma realizzativa in corrispondenza di detta seconda ala (5a) Ã ̈ ricavata una cava (8) presentante una prima superficie (9) che risulta inclinata ed affacciata in direzione di una corrispondente seconda superficie (10), piana, di detto particolare (2).
La prima superficie (9) presenta una inclinazione rispetto alla prima ala (4) che definisce un angolo acuto considerando una rotazione antioraria.
In una seconda forma realizzativa ad una estremità della prima ala (4) risulta superiormente associata, mediante una o più predisposte seconde viti (11), una seconda ala (5b) presentante una terza superficie (12) che risulta inclinata ed affacciata in direzione di una corrispondente quarta superfìcie (13), piana, di detto particolare (2).
La seconda superficie (12) presenta una inclinazione rispetto alla prima ala (4) che definisce un angolo acuto considerando una rotazione oraria.
In corrispondenza della cava (8) e della terza superficie (12) Ã ̈ associabile un primo gruppo di spinta costituito rispettivamente da una prima ganascia (13) e da una seconda ganascia (14) presentanti, da parte opposta alla seconda ed alla quarta superficie (10,13), rispettivamente una quinta superficie (15) ed una sesta superficie (16) controsagomate alla prima superficie (9) ed alla terza superficie (12).
La prima e la seconda ganascia (13,14) risultano mobili scorrevolmente rispetto alla prima superficie (9) ed alla terza superficie (12) mediante l'impiego di terze viti (17) la cui attivazione, grazie alla presenza dei piani inclinati su cui giacciono la prima e la quinta superficie (9,15) e la terza e la quarta superficie (12,16), permette uno spostamento delle estremità libere (18,19) della prima e della seconda ganascia in direzione delle, affacciate, seconde e quarte superfici (10,13), del particolare (2).
Tali estremità libere (18,19) possono essere lisce o presentare una voluta zigrinatura.
Inoltre tali estremità libere (18,19) possono presentare la superficie rivolta in direzione del particolare (2) arcuata, come illustrato in figura 5 e 9, oppure piana, come illustrato nelle figure 6 e 10.
La morsa (1) presenta inoltre un secondo gruppo di spinta a ganasce inclinate per il sollevamento di detto particolare (2), il quale à ̈ costituito da almeno un pistone (20) à ̈ scorrevolmente associato in corrispondenza di una predisposta prima sede (21) ricavata perpendicolarmente alla prima ala (4) del basamento (3) in una zona attigua ma antistante la prima e la seconda ganascia (13,14).
In corrispondenza della estremità inferiore del pistone (20) alloggiata entro la prima ala (4) à ̈ ricavato un primo foro diametrale (22) e, secondo i piani contrapposti e perpendicolari rispetto all’asse dì detto primo foro diametrale, una coppia di settime superfici (23a,23b) disposte inclinate con inclinazione tale da convergere entrambe in direzione della piastra di base (6).
A costituire il secondo gruppo di spinta concorrono una terza ganascia (24) ed una quarta ganascia (25) presentanti una conformazione a manicotto cilindrico assialmente forati ed insistenti in corrispondenza di predisposte seconde sedi (26a,26b) ricavate secondo il medesimo asse del primo foro diametrale (22).
La terza e la quarta ganascia (24,25) presentano ciascuna una ottava superficie (27a,27b) presentanti la medesima inclinazione delle settime superfici (23a,23b).
La terza e la quarta ganascia (24,25) risultano interconnesse mediante una terza vite (28) la cui testa (29) risulta girevolmente associata in corrispondenza della terza ganascia (24) ed il cui gambo filettato (30) risulta interagire con una controf ilettatatura ricavata assialmente alla quarta ganascia (25).
La funzione della terza vite (28) à ̈ quella di forzare o meno il sollevamento dei pistoni (20) e quindi di variare la posizione della loro estremità terminale (31) rispetto al piano di giacitura della superficie superiore (32), liscia o corrugata, della prima ala (4) del basamento (3).
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi sopra accennati essendosi ottenuta una che permette di ottenere, in modo rapido ed agevole, diverse configurazioni di posizione del pezzo da lavorare permettendo al contempo di conseguire un ottimale fissaggio dei pezzi da anche se presentanti forme e dimensioni diverse.
IL trovato inoltre permette di regolare, in modo rapido, agevole e preciso, la posizione del particolare da lavorare e permette anche di conseguire la ottimale planarità del particolare da lavorare.
Il trovato, infine, permette di conseguire l'ottimale regolazione della posizione del particolare da lavorare a prescindere dal fatto che esso presenti una superficie irregolare o liscia .
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Morsa modulare (1) per la lavorazione di particolari (2) grezzi, semi finiti e finiti che si caratterizza per il fatto di essere costituita da un basamento (3), associabile ad una piastra di base (6), a cui sono associabili un primo ed un secondo gruppo di spinta a ganasce inclinate per il serraggio ed il distinto sollevamento di detto particolare (2).
  2. 2. Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto basamento (3) presenta, in una vista laterale, una sezione conformata ad L a definire una prima ala (4) ed una seconda ala (5a), detta prima ala (4) essendo associabile a detta, sottostante, piastra di base (6) a riscontro fisso mediante predisposte prime viti (7), in corrispondenza di detta seconda ala (5a) essendo ricavata una cava (8) presentante una prima superficie (9) che risulta inclinata ed affacciata in direzione di una corrispondente seconda superficie (10), piana, di detto particolare (2), detta prima superficie (9) presentando una inclinazione rispetto a detta prima ala (4) che definisce un angolo acuto considerando una rotazione antioraria.
  3. 3. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che ad una estremità di detta prima ala (4) à ̈ superiormente associata, mediante una o più predisposte seconde viti (11), una seconda ala (5b) presentante una terza superficie (12) che risulta inclinata ed affacciata in direzione di una corrispondente quarta superfìcie (13), piana, di detto particolare (2), detta seconda superficie (12) presentando una inclinazione rispetto a detta prima ala (4) che definisce un angolo acuto considerando una rotazione oraria.
  4. 4. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di dette cava (8) e terza superficie (12) Ã ̈ associabile un primo gruppo di spinta costituito rispettivamente da una prima ganascia (13) e da una seconda ganascia (14) presentanti, da parte opposta a dette seconda e quarta superficie (10,13), rispettivamente una quinta superficie (15) ed una sesta superficie (16) controsagomate a dette prima superficie (9) ed alla terza superficie (12).
  5. 5. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda ganascia (13,14) risultano mobili scorrevolmente rispetto a detta prima superficie (9) e a detta terza superficie (12) mediante l'impiego di terze viti (17) la cui attivazione grazie alla presenza dei piani inclinati su cui giacciono dette prima e quinta superficie (9,15) e dette terza e quarta superficie (12,16), permette uno spostamento delle estremità libere (18,19) di dette prima e seconda ganascia (13,14) in direzione di dette, affacciate, seconde e quarte superfici (10,13), di detto particolare (2).
  6. 6. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che dette estremità libere (18,19) sono lisce o presentano una voluta zigrinatura e presentano la superficie rivolta in direzione di detto particolare (2) arcuata oppure piana .
  7. 7. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detto secondo gruppo di spinta a ganasce inclinate per il sollevamento di detto particolare (2) à ̈ costituito da almeno un pistone (20) scorrevolmente associato in corrispondenza di una predisposta prima sede (21) ricavata perpendicolarmente a detta prima ala (4) di detto basamento (3) in una zona attigua ma antistante dette prima e seconda ganascia (13,14), in corrispondenza della estremità inferiore di detto pistone (20) alloggiata entro detta prima ala (4) essendo ricavato un primo foro diametrale (22) e, secondo piani contrapposti e perpendicolari rispetto all’asse di detto primo foro diametrale, una coppia di settime superfici (23a,23b) disposte inclinate con inclinazione tale da convergere entrambe in direzione di detta piastra di base (6).
  8. 8. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che a costituire detto secondo gruppo di spinta concorrono una terza ganascia (24) ed una quarta ganascia (25) presentanti una conformazione a manicotto cilindrico assialmente forati ed insistenti in corrispondenza di predisposte seconde sedi (26a,26b) ricavate secondo il medesimo asse di detto primo foro diametrale (22), dette terza e quarta ganascia (24,25) presentando ciascuna una ottava superficie (27a,27b) presentante la medesima inclinazione dì dette settime superfici (23a,23b).
  9. 9. Morsa come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che dette terza e quarta ganascia (24,25) risultano interconnesse mediante una terza vite (28) la cui testa (29) risulta girevolmente associata in corrispondenza di detta terza ganascia (24) ed il cui gambo filettato (30) risulta interagire con una controf ilettatatura ricavata assialmente a detta quarta ganascia (25), detta terza vite (28) forzando o meno il sollevamento di detto almeno un pistone (20) e quindi di variare la posizione della estremità terminale (31) dello stesso rispetto al piano di giacitura della superficie superiore (32), liscia o corrugata, di detta prima ala (4) di detto basamento (3).
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