ITTV20090060A1 - Container pieghevole e metodi per la sua chiusura e apertura - Google Patents

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ITTV20090060A1
ITTV20090060A1 IT000060A ITTV20090060A ITTV20090060A1 IT TV20090060 A1 ITTV20090060 A1 IT TV20090060A1 IT 000060 A IT000060 A IT 000060A IT TV20090060 A ITTV20090060 A IT TV20090060A IT TV20090060 A1 ITTV20090060 A1 IT TV20090060A1
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Alessandra Donatini
Fabio Farinotti
Simone Giuseppe Mazzoleni
Alberto Sala
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Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE
Avente per titolo: '“Container pieghevole e metodi per la sua chiusura e apertura".
La presente invenzione si riferisce ad un container utilizzato nella movimentazion di merci, dal trasporto via mare, gomma o rotaia fino allo stoccaggio, e le ci caratteristiche soddisfano quanto prescritto dagli standard intemazionali e dalle normative di sicurezza. Il suo punto di forza consiste nella possibilità del container in oggetto dì ripiegarsi completamente su se stesso, senza che sia necessario rimuoverne alcun componente strutturale (rimanendo il medesimo un corpo unico) con la diretta e vantaggiosa conseguenza di ridurre del 75% il suo volume quando vuoto e/o non utilizzato. Un ulteriore vantaggio scaturente dalla presente invenzione è rappresentato dalla possibilità di impilare i container vuoti e ripiegati, agganciarli tra loro e trasportarli come se fossero un unico oggetto, con la diretta ed efficiente conseguenza di risparmiare in termini di tempo e di risorse impiegate durante le azioni di carico, scarico, trasporto, movimentazione a terra e ricovero degli stessi. La movimentazione di container vuoti è sempre stata un’attività costosa per i vettori di trasporto. Attualmente i movimenti di container vuoti costituiscono una percentuale non trascurabile del totale delle movimentazioni tramite container e si stima che tale percentuale tenderà a crescere negli anni, soprattutto a causa dei crescenti squilibri tra paesi importatori ed esportatori.
Dettagliate analisi delle movimentazioni tramite container rappresentano una situazione generale complessa e difficile da gestire a causa del sempre maggior numero di container vuoti in circolazione e/o ìn deposito e della precarietà di “contenitori” adeguati alle attuali esigenze, sia in fase di trasporto che di deposito/ricovero. Del resto, la realizzazione di nuove aree di deposito e di nuove infrastrutture di ormeggio destinate ad accogliere i container vuoti, quando
ricoveri dei container vuoti in generale può essere risolto grazie all'introduzione container pieghevoli di nuova tecnologia. La presente invenzione prevede una nuova tipologia di container il quale può essere ripiegato su se stesso al fìne ridurre del 75% il suo volume quando non utilizzato per il trasporto merci, sia in fase di trasporto che in fase di ricovero/deposito, coniugando così il risparmio d elio spazio alla facilità di handling. Un’ulteriore forma di risparmio è data poi dalia possibilità di agganciare i container vuoti, una volta chiusi e impilati tra di loro, polendone così accatastare o movimentare una serie con le medesime risorse e con il medesimo tempo necessari per movimentare un singolo container classico. Con riferimento alla funzionalità “risparmio dello spazio” attualmente sul mercato sono presenti container smontabili e container pieghevoli ma solo del tipo rack. Alcuni tra i container smontabili sono contemplati dai brevetti US2006/0043090A1, US6739468BI, WO0I/40064A l. Detti container smontabili, però, evidenziano tutti dei gravi limiti dal punto di vista logistico, infatti non sono facilmente e velocemente smontabili e rimontabili, proprio per il fatto che devono esserne staccati e riattaccati alcuni elementi costitutivi.
Inoltre, gli stessi, una volta smontati sono difficilmente gestibili, sia in fase d trasporto che in fase di deposito/ricovero, proprio per il fatto che si moltiplicano i '‘pezzi” (che dovranno essere riassemblati) con il rischio che vadano persi o scambiati tra loro o danneggiati. Per altro verso, i container pieghevoli di tipo rack, come ad esempio quello contemplato dal brevetto DE 10215831 A 1 nonostante siano facilmente piegabili, non sono container chiusi e pertanto si differenziano in maniera sostanziale dal prodotto oggetto della presente invenzione sia per le funzionalità e le prestazioni che per le caratteristiche e modalità tecnologiche proprie rispettivamente degli uni e dell’altro. La presente invenzione, in particolare contempla un container, dotato di un meccanismo che gli permette di collassare se stesso, senza che sia necessario rimuoverne elementi strutturali, predisposto modo tale che più unità possano essere idoneamente impilate ed agganciate in seri tra loro, il procedimento per svolgere l’operazione di ripiegamento dello stesso e i procedimento per svolgere l’operazione di dispiegamento dello stesso. Il meccanismo atto a far collassare il container è reso possibile grazie ad una serie di cerniere di congiunzione, frapposte tra la base e le semipareti laterali inferiori, tra le semipareti laterali inferiori e le semipareti laterali superiori e tra il tetto e le semipareti laterali superiori (fig. I, 2, 4 e 5) che, sbloccate con un semplice movimento, all’uopo consentono a dette semipareti di ripiegarsi completamente verso l’interno. Per fare in modo che tutte le cerniere di congiunzione restino bloccate al fine di rendere e mantenere le semipareti laterali aperte e rigide in assetto verticale, quando il container è aperto, vengono applicate delle apposite barre metalliche (fig. 4).
Dette barre metalliche, da applicare rispettivamente in testa e in coda al container, hanno la funzione di controvento e sono dotate, nella parte centrale, dì un meccanismo filettato che consente di metterle in trazione bloccando in modo sicuro e stabile i movimenti delle cerniere (fig. 4). Per irrigidire ulteriormente la struttura del container e fissarne il suo assetto, e per meglio ripartire i carichi che si generano quando il container viene sollevato o movimentato pieno, in prossimità dei collegamenti tra le cerniere di congiunzione e le semipareti laterali vengono applicate delle nervature (fig. 1 ). Ad entrambe le estremità dei lati più lunghi delle pareti laterali sono collegati dei laminati piatti (fig, 1, 2 e 4) dotati di una serie fori che, quando il container è completamente aperto, combaciano tra Idra assicurati attraverso un accoppiamento filettato (fig 1 e 3) consentono di bloccare definitivamente le semipareti laterali allineate verticalmente, così garantendo i perfetto assetto del container. Le porte frontali, anteriore e posteriore, (fig. 3 e 4) sono costituite da pareti scorrevoli a saracinesca, che aperte occupano poco spazio all’interno di un apposito vano posto nei sottotetto (fig, 4), mentre chiuse bloccano in sicurezza gli accessi, anteriore e posteriore, del container. Delle semplici guide accompagnano il movimento delle pareti frontali affinché le stesse non incontrino ostruzioni in fase di apertura o chiusura. La procedura necessaria per permettere al container di collassare e ripiegarsi sulla sua base in modo da ridurre del 75% il suo volume da vuoto è estremamente semplice e consiste nei passaggi qui di seguito descritti. Partendo dalla condizione di container aperto, bloccato e con le porte frontali abbassate come mostrato in fig. 3, è innanzitutto necessario agganciare il tetto delia struttura ad un sistema di sollevamento sfruttando i blocchi d'angolo superiori. Si tratta poi di porre in trazione il sistema di sollevamento congiunto al container senza la necessità di sollevare il container da terra.
A questo punto le porte frontali, anteriore e posteriore, vengono sollevate e fatte scorrere lungo le guide all’interno dell’apposito vano posto sotto il tetto (fig. 4), Tale operazione deve necessariamente essere compiuta per entrambe le porte del container e può essere anche attuata prima della messa in trazione della struttura. Sempre mantenendo in trazione la struttura per mezzo del sistema di sollevamento, è necessario quindi scollegare i 4 controventi (2 per ogni porta) (fig. 4) che mantengono bloccata la struttura e svitare gli accoppiamenti filettati (fig, 1 e 3) che assicurano la congiunzione delle semipareti laterali, A questo punto la struttura è svincolata, le semipareti laterali sono libere di ruotare e col lassare all’ interno della struttura grazie al movimento delle cerniere. Dunque, per richiudere la struttura su se stessa basta lasciar calare il tetto verso la base per mezzo del sistema di sollevamento al quale esso è collegato. Una volta raggiunta la posiziona completamente “chiusa”, come indicato nella fig, 6, si procede a scollegare il sistema di sollevamento dal tetto del container. Per riaprire la struttura e riportarla alla condizione di “aperta”, partendo da una situazione di completamente “chiusa”, bisogna eseguire i passaggi inversi a quelli appena descritti. Ovvero, dopo aver collegato ìl tetto del container ad un sistema di sollevamento per mezzo dei blocchi d’angolo superiori (fig. 6) è necessario sollevare la struttura (fig. 7) fino a quando le semipareti laterali vengono completamente dischiuse e allineate verticalmente tra loro (fig. 4). Una volta raggiunta questa posizione e mantenendo collegato il sistema di sollevamento al tetto, si devono fissare gii accoppiamenti filettati laterali (fig. 1 e 3) e successivamente collegare tra loro i controventi (fig. 4). Solo a questo punto è possibile scollegare il sistema di sollevamento. Per permettere il carico della merce all’interno del container è sufficiente mantenere collegati solo i controventi di una delle due porte di accesso.
Una volta concluse le operazioni di riapertura e fissaggio dei blocchi, le porte che sono ancora riposte nel vano sottotetto (fig. 4) possono essere chiuse facendole scorrere come una tradizionale saracinesca. Per una migliore comprensione della presente invenzione si include una breve descrizione dei disegni allegati. In fig. 1 è mostrata una parte laterale del container in posizione di aperto; sono evidenziate le nervature di rinforzo posizionate in prossimità delle cerniere e l' accoppiamento filettato applicato per mantenere definitivamente e saldamente assettata la struttura quando è in condizione di "‘aperta”. In fig. 2 è mostrata la parte superiore container, nella sezione A- A sono rappresentate la sagoma della lamiera grecata cerniere di congiunzione delle semipareti laterali superiori e le sezioni dei lamin In fig. 3 è mostrata la parte frontale del container in condizione di aperto e blocc per mezzo dei controventi e dei bulloni laterali, con la porta chiusa. In fig, 4 è rappresentata la struttura del container in condizione di aperto con la porta front sollevata e posizionata nel vano sottotetto. Gli elementi che svolgono la funzione di controvento sono caratterizzati da estremità filettate in modo che essi possano essere avvitati entrambi ad un terzo elemento con foro filettato al quale vengono congiunti per essere posti in trazione. La fig. 5 mostra la struttura dei container in fase dì ripiegamento su se stessa; le porte frontali, anteriore e posteriore, durante le fasi di chiusura e apertura, sono posizionate nell’apposito vano sottotetto. La fig. 6 mostra la parte frontale del container quando si trova in condizione di “chiuso”, le porte frontali sono riposte nel vano sottotetto e le semipareti laterali sono completamente ripiegate al’interno. In fig. 7 sono mostrate le fasi dì apertura e chiusura del container. Nella fig. 8 sono rappresentati 4 container chiusi e sovrapposti, l’altezza totale è inferiore a quella di un solo container aperto.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Un container per trasporto e stoccaggio di merci, costituito da una base, un tetto, delle pareti laterali in grado di ripiegarsi allinteno del container in quanto composte da semi-pareti laterali inferiori collegate alla base per mezzo di cerniere e semi-pareti laterali superiori collegate al tetto per mezzo di cerniere, dette semipareti inferiori e superiori collegate tra loro per mezzo di cerniere, e delle porte frontali, anteriore e posteriore, in grado di scorrere alPintemo del container posizionandosi parallelamente al tetto. Detto container avente la possibilità di ripiegarsi completamente su se stesso senza che sia necessario rimuovere al elemento strutturale (rimanendo medesimo un corpo unico), e con la dir vantaggiosa conseguenza di diminuire il suo volume del 75% e quindi portare notevole risparmio di spazi, tempo e risorse necessari al trasporto e/o stoccaggio dei container stessi quando vuoti e/o non utilizzati.
  2. 2) Un metodo per ripiegare su se stesso un container come da rivendicazione 1, che consiste nel far scorrere le porte frontali, anteriore e posteriore, nel vano parallelo al tetto alPintemo del container, sostenere dal tetto il container con un sistema di sollevamento, scollegare le barre frontali ed i sistemi di bloccaggio laterali rendendo così libero il movimento di tutte le cerniere di congiunzione delle semipareti laterali inferiori e superiori e. sfruttando la forza di gravità, accompagnare tramite un sistema di sollevamento il ripiegamento su se stesse delle dette semipareti laterali. Tale movimento è garantito da cerniere di congiunzione, frapposte tra la base e le semipareti laterali inferiori, tra le semipareti laterali inferiori e le semipareti laterali superiori e tra il tetto e le semipareti laterali superiori che, all’uopo, ne interrompono la continuità permettendo che queste possano ripiegarsi completamente verso linterno. Detto metodo non richiedente attrezzature particolari o impiego di risorse umane aggiuntive rispetto alla movimentazione di un container tradizionale.
  3. 3) Un metodo per riassettare il container ripiegato come da rivendicazioni 1 e 2, da “chiuso” ad “aperto”, che consiste nel sollevare il tetto con un elevatore finché le semipareti laterali siano completamente dischiuse e allineate verticalmente, e, raggiunta questa posizione, collegare le barre frontali ed i sistemi di bloccaggio laterali in modo che la struttura rimanga stabilmente aperta, sicura ed in perfetto assetto. Detto metodo non richiedente attrezzature particolari o impiego di risorse umane aggiuntive rispetto alla movimentazione di un container tradizionale.
  4. 4) Un container ripiegato, come da rivendicazioni 1 e 2, che può essere impilato agganciato assieme ad altri container parimenti ripiegati, potendone così accatastare o movimentare una serie con le medesime risorse e con il medesimo tempo necessari per movimentare o accatastare un singolo container tradizionale. Detti container ripiegati e impilati aventi così la possibilità di essere trasportati come un unico oggetto con conseguente risparmio di tempo e risorse impiegate rispettivamente durante il carico, lo scarico e la movimentazione dei medesimi. Detti container cosi impilati riducendo notevolmente gli spazi normalmente necessari per il trasposto e/o lo stoccaggio dei container vuoti.
  5. 5) Un container come da rivendicazione 1, 2 e 3, caratterizzato da pareti laterali composte di semi pareti in cui sono inserite delle serie di cerniere di congiunzione che all’uopo ne interrompono la continuità e che, sbloccate con un semplice movimento, consentono alle semipareti di ripiegarsi completamente verso l interno. Dette pareti laterali dotate di cerniere di congiunzione frapposte tra te semipareti inferiori e le semipareti superiori e tra le dette semipareti e rispettivamente la base e il tetto del container. Dette pareti laterali dotate dì laminati piatti che impediscono il movimento delle cerniere quando le semipareti superiori e le semipareti inferiori si trovano allineate verticalmente.
  6. 6) Un container come da rivendicazione 1, caratterizzato da porte frontali, anteriore e posteriore, costituite da pareti scorrevoli a saracinesca in grado di scorrere all’interno del container e che aperte occupano poco spazio all’ interno di un apposito vano nel tetto e chiuse bloccano gli accessi frontali, anteriore e posteriore, del container. Dette pareti aventi guide che ne accompagnano il movimento di scorrimento.
  7. 7) Un container come da rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato dalla dotazione di barre metalliche per il bloccaggio della sua struttura. Dette barre metalliche, da applicare nei lati frontali, anteriore e posteriore, del container, posizionate a “X” e aventi la funzione di controvento e dotate, nella loro parte centrale, di un meccanismo a vite che consente di metterle in trazione bloccando in modo sicuro i movimenti delle cerniere e mantenendo sempre il container aperto in perfetto assetto.
  8. 8) Un container come da rivendicazioni 1 , 2, 3 e 5, caratterizzato dalla dotazione di una serie di laminati, inseriti nelle pareti laterali, aventi una serie di fori che combaciano tra loro quando le semipareti si allineano verticalmente. Detti laminati piatti potendo essere fissati tra loro attraverso una semplice vite passante per i fori e bloccata attraverso un bullone. Detti laminati piatti, quando fìssati tra loro, aventi la funzione di irrigidire e mantenere in perfetto assetto il container quando aperto.
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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0255194A2 (en) * 1986-07-31 1988-02-03 Nisso Sangyo Co Ltd Collapsible container
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WO2006020927A1 (en) * 2004-08-11 2006-02-23 Ferrini Jonathan B Collapsible container

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