ITTV20070113A1

ITTV20070113A1 - Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti che integra un modulo intercambiabile a celle fotovoltaiche od uno scambiatore di calore, con moduli collegabili in serie in un sistema combinato di tetto

Info

Publication number: ITTV20070113A1
Application number: IT000113A
Authority: IT
Inventors: Silvano Pietrobon
Original assignee: Soleya Srl
Priority date: 2007-06-25
Filing date: 2007-06-25
Publication date: 2008-12-26
Also published as: EP2009704A2

Description

PANNELLO MODULARE PER LA COPERTURA VENTILATA DI

TETTI CHE INTEGRA UN MODULO INTERCAMBIABILE A CELLE FOTOVOLTAICHE OD UNO SCAMBIATORE DI CALORE, CON MODULI COLLEGABILI IN SERIE IN UN SISTEMA COMBINATO

DI TETTO

[0001 ] Il presente trovato ha per oggetto un pannello modulare per la copertura ventilata di tetti che integra un modulo intercambiabile a celle fotovoltaiche od uno scambiatore di calore, con moduli collegabili in serie in un sistema combinato di tetto.

[0002] In linea di principio, l'utilizzo di celle fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica ad uso domestico è noto. Tali mezzi sono usualmente posizionati sul tetto deH’abitazione, o dell’edificio in genere, e trasformano l’energia solare ricevuta in corrente elettrica continua che successivamente viene avviata ad un inverter e trasformata in alternata, ad esempio per l'uso domestico. Introdotta da diversi anni in una moltitudine di tecnologie, sia come fonte di energia spesso subordinata a quella generata tradizionalmente che come fonte primaria anche se finalizzata esclusivamente per taluni, particolari, impieghi, la cella fotovoltaica è una parte d’un sistema più complesso in continua evoluzione. Ogni cella, in concorso con altre della medesima specie, dà luogo quindi ad un sistema fotovoltaico, il quale si compone di un insieme di componenti, meccanici, elettrici ed elettronici, che partecipano a captare e a trasformare l'energia solare disponibile, convertendola in energia elettrica sfruttabile dall'utenza.

Se tale sistema è noto da più di cent'anni nel campo delle applicazioni scientifiche, è solo negli ultimi anni, che esso ha trovato una maggiore diffusione anche in altri settori. Tra questi, un mercato di nicchia è costituito dalle attrezzature per gli edifici in genere, come per esempio le abitazioni, nel quale il pannello solare ha trovato sempre più largo apprezzamento da parte del pubblico per i molteplici vantaggi che, solitamente, è in grado di offrire.

[0003] L’ energia cosi prodotta, ad esempio, può essere utilizzata direttamente per la rete domestica oppure per l’alimentazione del sistema di distribuzione idrico-sanitario, o per il riscaldamento di acqua ad uso domestico.

Stato dell’arte

[0004] US5293447 (Fanney et al.) descrive un pannello fotovoltaico che invia l’energia elettrica trasformata dall’energia solare, ad un modulo di controllo che invia a sua volta l’energia elettrica a delle resistenze poste all’interno di un serbatoio d’accumulo acqua per il suo riscaldamento e il successivo utilizzo d’acqua calda in ambito domestico.

[0005] Note sono anche delle soluzioni tecniche in cui ciascuna unità è dotata di un singolo collettore d’acqua che va a riempire un serbatoio di accumulo acqua calda. Tale tecnica si descrive in GB2299662 (Hoang) e GB2407634 (Davies et al. ) descrivono il singolo modulo di copertura che comprende celle fotovoltaiche unitamente al condotto contenente acqua, modulo da posizionare sulla copertura dell’edificio, è annesso ad un eventuale serbatoio cilindrico posto in sommità della copertura falde sulla linea di colmo; per gravità successivamente l’acqua calda percorre i tubi posti sotto le celle fotovoltaiche e raggiunge il detto serbatoio di accumulo acqua. Parte dell’energia elettrica ricavata è utilizzata per il sistema di pompaggio dell’acqua al tetto, la restante parte invece va alla rete domestica.

[0006] Varianti, sono pure delle soluzioni tecniche che prevedono dei sistemi combinati comprendenti celle fotovoltaiche per la produzione d’energia elettrica, abbinate ad una serie di tubazioni contenenti acqua che si riscalda per effetto dell’irraggiamento solare, fruendo di acqua calda utilizzabile anche ad uso domestico.

[0007] Nota è anche la tegola marsigliese anche per realizzare coperture ventilate, quindi al pari dei coppi provvista di piedini inferiori che consentono a parte dell’intradosso di permanere discostato dal solaio. La caratteristica forma rettangolare, vista di pianta, prevede la sagoma di due canali longitudinali e paralleli divisi l’uno dall’altro da una costa, i quali sono aperti in corrispondenza del lato volto verso valle della tegola. La porzione di tegola, lungo i bordi, ovvero quantomeno in prossimità degli imbocchi a monte dei due canali, prevede una superficie a sbalzo, pressoché complanare alla porzione di tegola che risulta a fianco di almeno uno dei due canali e lungo la quale sono ricavate delle sedi longitudinali e parallele. Il fianco opposto, prevede, una porzione ribassata rispetto alla superficie che interessa il lato a monte ed un fianco della tegola, e dispone di due coste in rilievo, pure queste parallele. Infine, lungo il lato inferiore della tegola, che appoggia al solaio, in corrispondenza dei soprastanti due canali, sono ricavate a sporgere dalla tegola le superfici contro sagomate che, tondeggianti, sono anch’esse complanari ciascuna fungendo da piedino di appoggio al solaio. Nella posa in opera d’una copertura in cotto, due lati contigui del bordo perimetrale della tegola marsigliese, risultano sottoposti a delle analoghe tegole adiacenti, mentre un terzo ed un quarto sono finalizzati a sovrapporsi rispettivamente lungo il fianco della tegola a lato e lungo la testa della tegola a valle,

[0008] Da questa prima soluzione, hanno tratto spunto successive e più recenti proposte che hanno inteso proporre delle strutture di tegole, alle quali viene unita una cella fotovoltaica. Per esempio, in US5990414 (Posnansky), viene descritto un tetto fotovoltaico, nel quale al di sopra d’una struttura di copertura già esistente, ricavata in tegole di fibro cemento viene unita, per ciascuna tegola, una corrispondente cella fotovoltaica, che collegata in serie con altre celle tante quante sono le tegole, consente di realizzare una superficie captante. In questo caso la cella solare viene ad essere semplicemente sovrapposta ed ancorata ad una tegola esistente, mediante dell’adesivo o dei fermagli.

[0009] In WOOO/75455 (Kaneka), si descrive una tegola la quale, da un lato ed a tutta superficie, è provvista d’un recesso all’interno del quale sono previsti dei mezzi connettori. La cella solare, in questo modo può essere introdotta e viceversa all’interno del menzionato recesso, consentendo l’innesto della propria presa con i detti mezzi connettori.

[001 0] DE4408508 (Feldmann et al.). Descrive dei pannelli, a guisa dì tegola piana, per la copertura di tetti su piani inclinati, costituiti essenzialmente da un telaio in fibra di vetro rinforzata. Le celle solari, in questo caso, sono vincolate ad una sottostante lastra di vetro, supportata dal menzionato telaio. Sempre la detta lastra di vetro, pare in un caso essere incastrata nel telaio, il quale lungo i bordi laterali è del tipo provvisto d’una serie di gradini, al fine di consentire la sovrapposizione dei bordi, d’una adiacente tegola, contro l’ingresso dell’acqua.

[001 1 ] CH682831 (Von Burg, et al.) Si tratta sempre d’una tegola piana, in argilla od altro materiale naturale, sagomata in modo tale da prevedere i due bordi laterali sovrapponibili ad incastro ed opposti di modo tale da consentire la continuità della copertura lungo il piano di falda. Almeno una cella solare è montata lungo il lato superiore, in modo tale da essere controllata nella posizione in maniera individuale.

[001 2] DEI 9619369 (Saga), viene descritta una tegola piana, la quale prevede almeno uno dei bordi sovrapponibili ad una tegola adiacente. Lungo la porzione centrale della tegola è prevista una cavità, dalla quale emergono dei piedini che formano un tutt’uno con la tegola. Detti piedini hanno la funzione, all'interno del recesso, di mantenere sollevata rispetto alla base dello stesso, una cella solare, la quale fruisce della sottostante canalizzazione per il passaggio dei mezzi conduttori.

[001 3] ITUD2003A0001 72 (Ferronato) descrive un procedimento per la realizzazione di un pannello di rivestimento riproducente la superficie a vista di manufatti in pietra, mattoni, legno o altro materiale e pannello così ottenuto, in cui si prevede di colare almeno una miscela a base di resina e granulato di sostanze minerali, quali pietra, marmo, cemento metallo o quarzo, in uno stampo aperto il cui fondo presenta la conformazione da ottenere della superficie a vista. La miscela essendo del tipo comprendente una resina poliestere, un agente legante ed un catalizzatore. La miscela potendo altresì prevedere una sostanza colorante a base di ossido di ferro.

[001 3] Tutto ciò considerato sono ragionevolmente note:

• soluzioni di pannello per realizzare coperture di tetto che prevedono celle fotovoltaiche che trasformano l’energia solare in energia elettrica utilizzata parte per la rete domestica e parte per riscaldare acqua per il suo successivo utilizzo domestico;

<•>soluzioni di pannelli modulari uniti l’uno all’altro che comprendono una tubazione o scambiatore anche del tipo particolarmente pigmentato, all’interno della quale scorre un fluido riscaldato per effetto dell’energia solare radiante ed avviato verso un circuito di recupero dì calore;

<•>telai modulari che integrano le celle fotovoltaiche e/o lo scambiatore di calore, costituenti elementi strutturali dei pannelli, opportunamente coibentati e sigillati, anche con un vetro provvisto di caratteristiche selettive, atti a consentire l’installazione del pannello solare, con una certa riduzione delle dispersioni termiche verso l’esterno;

• sono noti dei pannelli che consentono l'intercambiabilità delle celle fotovoltaiche;

• sono noti dei pannelli di rivestimento del tipo riproducete la superficie a vista di manufatti in pietra, mattoni, legno o altro materiale e pannello così ottenuto, in cui si prevede di colare almeno una miscela a base di resina e granulato di sostanze minerali, quali pietra, marmo, cemento metallo o quarzo, in uno stampo aperto il cui fondo presenta la conformazione da ottenere della superficie a vista.

[001 4] Le soluzioni descritte, evidenziano alcuni limiti, i quali sostanzialmente possono considerare il fatto che l’utente, una volta posato il manto di copertura del tetto, non ha la possibilità di modificarne la configurazione per adattarlo alle proprie specifiche e nel frattempo mutate esigenze. In altre parole, ove il tetto posato sia del tipo con pannelli solari termici, non è poi più possibile modificarne la composizione, se non intervenendo specificatamente con la sostituzione di tutti i pannelli solari termici, con altri pannelli ad esempio fotovoltaici. Lo stesso dicasi per ipotesi inverse. In alcuni casi, si ritiene che il problema possa essere risolto impiegando pannelli di tipo misto, ovvero pannelli che integrano sia la funzione termica che fotovoltaica. Tuttavia è evidente che questa soluzione, attualmente per la complessità e delicatezza che detto sistema richiede non è particolarmente agevole, oltre che necessitando di un notevole esborso economico. A ciò si aggiunga il fatto che ciascun pannello dovendo integrare entrambe le funzioni risulta di dimensioni considerevoli e di rendimento contenuto a parità di superficie esposta, con i pannelli dell’uno o dell’altro tipo. Anche la manutenzione in taluni casi appare particolarmente difficile da eseguire, richiedendo una certa praticità con interventi frequenti al fine di garantire un rendimento soddisfacente. Infine un inconveniente, riguarda il fattore estetico, atteso che i pannelli sia fotovoltaici che termici, impiegano dei telai, i quali non si integrano in maniera ottimale nel contesto estetico dell’edificio.

[0015] Da tutto ciò si comprende come sia indispensabile individuare delle soluzioni alternative ovviando ai succitati inconvenienti.

[001 6] Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un pannello modulare per la copertura ventilata di tetti che integra un modulo intercambiabile a celle fotovoltaiche od uno scambiatore di calore, con moduli collegabili in serie in un sistema combinato di tetto; almeno un primo pannello modulare è costituito da una base ed una cornice rimovibile ricavati in materiale plastico o una miscela a base di resina e granulato di sostanze minerali, quali pietra, marmo, cemento metallo o quarzo, in cui la base è provvista di piedini d’appoggio alla caldana del tetto ottenendo canali di ventilazione perpendicolari l’uno rispetto all’altro, e la cornice definisce internamente una sede per accogliere il modulo a celle fotovoltaiche o lo scambiatore di calore, provvisti di relativi mezzi per essere interconnessi ad almeno un secondo modulo del secondo pannello contiguo al primo pannello, il secondo modulo essendo contenuto all’interno del secondo pannello analogo al primo e rispetto al quale il primo pannello è agganciato sovrapponendo almeno due lati contigui ai bordi contigui del secondo ed adiacente pannello.

Scopi

[001 7] In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, sono conseguiti diversi e ragguardevoli scopi.

[001 8] Un primo scopo è stato quello d’ottenere un pannello modulare estremamente versatile, potendo essere agevolmente assemblato a discrezione nella versione fotovoltaica o scambiatore di calore, in tempi rapidi ed a costi contenuti richiedendo minori codici a magazzino. La particolare configurazione del pannello permette inoltre una rapida posa in opera del sistema tetto, implementando i benefici per effetto della funzione di ventilazione conseguita nella particolare conformazione della base del pannello.

[001 8] Un secondo scopo, consiste nella particolare capacità d’essere integrato in modo armonico nel contesto estetico dell’edificio, con pannelli di dimensioni contenute, esteticamente gradevoli per la pregevole finitura superficiale, e combinati nelle versioni fotovoltaica e scambiatore di calore in maniera ottimizzata, realizzando un sistema di tetto razionale in funzione dell’effettivo fabbisogno energetico dell’utente.

[001 9] Un terzo scopo, riguarda anche la facilità di manutenzione, potendo all’occorrenza nei confronti di ciascun pannello intervenire con la rimozione del singolo modulo, senza necessariamente dover sostituire il pannello. L’impiego d’un eventuale microchip per ciascun pannello ha lo scopo di segnalare la funzionalità od il malfunzionamento dello stesso, permettendo un intervento rapido e preciso nei confronti del pannello interessato, ripristinando la resa ottimale del sistema di tetto.

[0020] In conclusione, questi vantaggi, hanno il pregio non trascurabile, di conseguire un pannello modulare per la copertura del tetto con un buon contenuto tecnologico, d’installazione rapida, funzionale nella resa, estremamente affidabile e di ridotta manutenzione.

[0021 ] Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione d’una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari d’esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo ed esclusivamente esemplificativi.

Contenuto dei disegni

□ La figura 1 , è una vista di pianta superiore della cornice del pannello modulare;

□ La figura 2, è una vista dal basso della cornice di cui in figura 1 ; □ La figura 3 è una vista da destra della cornice di cui in figura 1 ; □ La figura 4 è una vista di pianta dal lato inferiore della base del pannello modulare;

□ La figura 5 è una vista dal basso della base di cui in figura 4;

□ La Figura 6, è una vista da destra della base di cui in figura 4; □ La figura 7, è una vista da destra di un sistema di tetto ottenuto unendo almeno due pannelli modulari oggetto del presente trovato;

□ La figura 8 è una vista frontale del pannello modulare con modulo fotovoltaico;

□ La figura 9 è una vista dal basso del pannello di cui alla figura 8; □ La figura 10 è una vista lato destro del pannello di cui alla figura 8;

□ La figura 1 1 è una vista frontale del pannello modulare con modulo scambiatore di calore;

□ La figura 12 è una vista di pianta inferiore del pannello di cui in figura 1 1 ;

□ La figura 1 3 è una vista dal basso del pannello di cui in figura 1 1 ; □ La figura 14 è una vista laterale del modulo scambiatore di calore; □ La figura 1 5 è una vista frontale del sistema combinato di tetto con pannelli modulari;

□ La figura 1 6 è una vista di testa del sistema di tetto di cui in figura precedente, con i pannelli modulari accostati lateralmente.

Pratica esecuzione del trovato

[0022] La presente soluzione, si riferisce ad un pannello modulare 1 Oa e 1 Ob rispettivamente, il pannello modulare I Oa con modulo fotovoltaico 20 (fig. 8), il pannello modulare 1 0b con modulo scambiatore di calore 30 (fig. 1 1 ). Il pannello modulare 1 Oa e 1 Ob comprende una base 1 00 ed una cornice superiore 1 1 0 tra loro accoppiati per sovrapposizione ed adesivizzazione perimetrale ad esempio mediante del silicone. Tra la base 1 00 e la cornice 1 1 0 è unito il modulo fotovoltaico 20 o il modulo scambiatore di calore 30.

[0023] Sia la base 1 00 che la cornice 1 1 0 sono ricavate in materiale plastico composito, quale ad esempio una miscela a base di resina e granulato di sostanze minerali, come pietra, marmo, cemento metallo o quarzo, colata in uno stampo aperto il cui fondo presenta la conformazione da ottenere della superficie a vista del pannello modulare 10a e 1 Ob per la copertura del tetto. Alternativamente, base 100 e la cornice 1 1 0 sono ricavate da una stampata ad iniezione con materiale plastico composito caricato vetro. La base 1 00 presenta una conformazione che di pianta è essenzialmente quadrilatera, nel caso di specie quadrata (fig. 4) con una superficie inferiore che è provvista, in corrispondenza degli angoli di quattro piedini angolari 101 a e 1 01 b con sezione piramidale, ciascuno con uno sviluppo a squadra lungo il perimetro della base 1 00, separati l’un l’altro da aperture 1 02 attraverso le quali è passante il flusso d’aria per la ventilazione della copertura. I piedini angolari 101 a corrispondono ai piedini posti a valle del pannello modulare 1 0a e 1 0b ed in quanto tali sono d’altezza maggiore rispetto ai piedini angolari 101 b che viceversa sono a monte del pannello modulare 1 Oa e 1 Ob dovendo consentire la sovrapposizione di testa tra gli stessi (fig. 7). La parte superiore della base 1 00 prevede un riquadro piano 1 03 aggettante verso l’interno della base stessa 1 00, definendo una superficie d’appoggio del modulo fotovoltaico 20 o del modulo scambiatore di calore 30.

[0024] La cornice 1 1 0 (fig 1 ) presenta analogamente alla base 100 una configurazione quadrilatera, con in corrispondenza dei fianchi 1 1 1 e 1 1 2 due canali paralleli e rettilinei 1 1 3 e 1 1 4 i quali hanno lo scopo di consentire il deflusso dell’acqua piovana. Il fianco 1 1 1 è provvisto, a lato del canale 1 1 4, d’una ala rettilinea 1 1 5 che è sporgente ortogonalmente rispetto alla parete del canale 1 1 4, con l’estradosso convesso, mentre l’intradosso è controsagomato rispetto ad un dente rettilineo 1 1 6 che è ricavato dal lato opposto in corrispondenza del fianco 1 1 2. Sempre la cornice 1 1 0 dispone di due teste 1 1 7 e 1 1 8, rispettivamente una a monte ed una valle. Per quanto riguarda la testa a monte 1 1 7 essa è dotata d’uno scanso 1 1 9 mentre la testa a valle 1 1 8 è provvista d’un dente sporgente 1 20. In questo modo, al fine di consentire l’unione in successione da monte verso valle di due pannelli modulari 1 Oa o 10b in un sistema di tetto 200 (v. figg. 7 e 1 5) si ottiene la sovrapposizione del dente sporgente 1 20 del primo pannello, allo scanso 1 1 9 del secondo pannello. Allo stesso modo la giunzione laterale tra i pannelli modulari 1 0a o 1 0b avviene sovrapponendo l’ala rettilinea 1 1 5 del primo pannello al relativo dente rettilineo 1 1 6 del secondo ed adiacente pannello.

[0025] Per quanto riguarda il modulo fotovoltaico 20 che è introdotto nel pannello 1 Oa (fig. 8) si rileva che esso è costituito da un riquadro in plastica od alluminio, a definire una scatola, chiuso superiormente da un vetro temperato ed inferiormente da un foglio sul retro di materiale tipo TEDLAR. All'interno di detto modulo, trovano collocamento quattro celle fotovoltaiche 21 in wafer di silicio monocristallino. Sempre il modulo è inoltre provvisto d’una scatola di connessione con diodi bypass e di connettori di polarità completamente isolati (non illustrati). Il modulo 20, nel caso di specie è allocato all’interno della sede ricavata nella cornice 1 1 0, disponendosi in battuta della parete interna che definisce i canali di sgrondo 1 1 3 e 1 14 mentre superiormente è trattenuto lungo il bordo da un riquadro perimetrale 1 21 che si sviluppa lungo i quattro lati interni della cornice 1 1 0.

[0026] Relativamente al modulo scambiatore di calore 30, (Fig 14), si rileva che esso è sostanzialmente composto da un vetro 31 un contenitore scatolato in alluminio 32, un serbatoio in rame 33 con parte superiore grecata per aumentare la superficie captante, ed una parte inferiore avente due tubi 34 e 35 provvisti di attacchi rapidi per l’entrata e l'uscita del liquido refrigerante, uno strato inferiore 36 ad alto potere isolante, per esempio ASPE-AEROGELS, e dei connettori termici in rame provvisti di attacchi rapidi e completamente isolati.

[0027] In una soluzione preferenziale, il sistema di tetto 200 (fig.

1 5) comprende dei pannelli modulari 1 0a e 1 0b collegati in serie in due distinti gruppi, disposti l’uno di seguito all’altro ed affiancati in modo tale da creare delle zone interessate da pannelli modulari 1 Oa accostate a zone interessate da pannelli modulari del tipo 1 Ob.

[0028] Ciascun pannello modulare 1 Oa e 1 0b può inoltre essere dotato d’un microchip, il quale colloquia con una unità logica di comando e servizio remota con lo scopo di evidenziare eventuali anomalie del sistema di tetto 200 e del singolo pannello modulare 1 Oa e 1 Ob.

Legenda

1 Oa pannello modulare con modulo fotovoltaico

1 Ob pannello modulare con modulo scambiatore di calore

20 modulo fotovoltaico

30 modulo scambiatore di calore

1 00 base

1 1 0 cornice superiore

1 01 a e 1 01 b piedini angolari

1 02 aperture

1 03 riquadro piano

1 1 1 e 1 1 2 fianchi

1 1 3 e 1 1 4 canali paralleli e rettilinei

1 1 5 ala rettilinea

1 1 6 dente rettilineo

1 1 7 e 1 1 8 teste

1 1 9 scanso

1 20 dente sporgente

200 sistema di tetto

21 celle fotovoltaiche

31 vetro

32 contenitore scatolato in alluminio

33 serbatoio in rame

34 e 35 tubi d’entrata e d’uscita del liquido refrigerante 36 strato inferiore ad alto potere isolante

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti caratterizzato dal fatto che integra un modulo intercambiabile, fotovoltaico 20 o scambiatore di calore 30, collegabili in serie con moduli aventi medesime caratteristiche in un sistema combinato di tetto 200, il quale pannello modulare 1 Oa e 1 Ob è costituito da una base 100 alla quale è unita una cornice 1 1 0 rimovibile.
2. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la base 1 00 è provvista di piedini 1 01 a e 1 01 b d’appoggio alla caldana del tetto ottenendo canali di ventilazione, la cornice 1 1 0 definisce internamente sede d’allocamento del modulo a celle fotovoltaiche 20 o del modulo scambiatore di calore 30, provvisti di relativi mezzi per essere interconnessi ad almeno un secondo modulo di pari caratteristica d’un secondo pannello contiguo al primo.
3. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la base 100 presenta una conformazione che di pianta è essenzialmente quadrilatera, con una superficie inferiore che è provvista, in corrispondenza degli angoli di quattro piedini angolari 1 01 a e 1 01 b con sezione piramidale, ciascuno con uno sviluppo a squadra lungo il perimetro della base 1 00, separati l’un l’altro da aperture 1 02 attraverso le quali è passante il flusso d’aria per la ventilazione della copertura, ed in cui i piedini angolari 1 01 a posti a valle del pannello modulare 1 Oa e 1 0b presentano una altezza maggiore rispetto ai piedini angolari 101 b a monte del pannello modulare 1 Oa e 1 0b ed ancora in cui prevede un riquadro piano 1 03 aggettante verso l’interno della base stessa 100.
4. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la cornice 1 1 0 presenta una configurazione quadrilatera, con in corrispondenza dei fianchi 1 1 1 e 1 1 2 due canali paralleli e rettilinei 1 1 3 e 1 1 4, ed in cui il fianco 1 1 1 è provvisto, a lato del canale 1 1 4, d’una ala rettilinea 1 1 5 che è sporgente ortogonalmente rispetto alla parete del canale 1 1 4, con l’estradosso convesso, mentre l’intradosso è controsagomato rispetto ad un dente rettilineo 1 1 6 che è ricavato dal lato opposto in corrispondenza del fianco 1 1 2, detta cornice 1 1 0 disponendo di due teste 1 1 7 e 1 1 8, rispettivamente una a monte ed una valle, la prima dotata d’uno scanso 1 1 9 mentre la seconda provvista d’un dente sporgente 1 20.
5. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il modulo fotovoltaico 20 è nel pannello 1 Oa ed è costituito da un riquadro in plastica o alluminio, a definire una scatola, chiuso superiormente da un vetro temperato ed inferiormente da un foglio sul retro di materiale tipo TEDLAR, ed in cui internamente a detto modulo fotovoltaico 20 sono posizionate quattro celle fotovoltaiche 21 in wafer di silicio monocristaìlino, detto modulo essendo provvisto d’una scatola di connessione con diod bypass e di connettori di polarità completamente isolati
6. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i modulo scambiatore di calore 30, è nel pannello modulare 1 Ob ed è costituito da un vetro 31 un contenitore scatolato in alluminio 32, un serbatoio in rame 33 con parte superiore grecata per aumentare la superficie captante, ed una parte inferiore avente due tubi 34 e 35 provvisti di attacchi rapidi per l’entrata e l’uscita del liquido refrigerante, uno strato inferiore 36 ad alto potere isolante, per esempio ASPE-AEROGELS, e de connettori termici in rame provvisti di attacchi rapidi e completamente isolati.
7. Sistema di tetto con pannello modulare secondo le rivendicazion precedenti, caratterizzato dal fatto che il sistema di tetto 200 comprende dei pannelli modulari 1 0a e 1 Ob collegati in serie in due distinti gruppi, disposti l’uno di seguito all’altro ed affiancati in modo tale da creare delle zone interessate da pannell modulari 1 Oa accostate a zone interessate da pannelli modular del tipo 1 Ob.
8. Sistema di tetto con pannello modulare secondo le rivendicazion precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun pannello modulare 1 0a e 10b è dotato d’un microchip, il quale colloquia con una unità logica di comando e servizio remota evidenziando eventuali anomalie del sistema di tetto 200 e del singolo pannello modulare 1 Oa e 1 Ob.
9. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la base 1 00 e la cornice 1 1 0 sono ricavate da una miscela a base di resina e granulato di sostanze minerali, quali pietra, marmo, cemento metallo o quarzo, colata in uno stampo il cui fondo è controsagomato secondo la superficie a vista da ottenere in corrispondenza dei lati a vista del pannello.
10. Pannello modulare per la copertura ventilata di tetti secondo le rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che la base 100 e la cornice 1 1 0 sono ricavate da una stampata ad iniezione con materiale plastico composito caricato vetro.