ITTV20070075A1 - Attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede - Google Patents

Attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede Download PDF

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ITTV20070075A1
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Giuseppe Mazzocco
Roberto Paladin
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Description

TITOLO: "ATTREZZO PER IL TRATTAMENTO DEL CORPO UMANO, PARTICOLARMENTE DEL PIEDE"
D E S C R I Z I O N E
La presente domanda ha per oggetto un attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede.
Oggigiorno è assai sentita la necessità di alleviare, per i piedi, le conseguenze di stress posturali e deambulatori, andature disarmoniche, appoggi squilibrati, eccesso di tenuta ortostatica, algie da uso di scarpe incongrue.
La convulsa mobilità mina infatti Γ equilibrio morfo-funzionale dei piedi e riduce il naturale stato di benessere podologico che è la base dello “star bene” di tutta l’unità psico-somatica.
Si è constato a riguardo che in inverno, o comunque nel periodo freddo dell’anno, il piede viene costretto all’ interno di calzature spesso incongrue e non studiate per la funzionalità del piede, ma solo per la loro estetica, creando uno stato di stress.
Il freddo, inoltre, provoca un rallentamento della circolazione periferica creando uno stato di malessere.
In estate, o comunque nel periodo caldo dell’anno, il piede subisce una vasodilatazione con stati di gonfiore, sensazione di stanchezza e pesantezza generalizzata.
Le calzature estive, create spesso senza considerare le necessità funzionali e biomeccaniche del piede, creano frequentemente uno stato di disagio.
Fino ad oggi non sono noti procedimenti specifici e completi elaborati per conseguire il benessere del piede, ma sono note solo generiche tecniche di massaggio o sono in commercio o prodotti specifici, quali creme, gel, spray, o mezzi tecnici particolari, costituiti da pedane vibratorie, idro-vaschette massaggianti.
Tutte queste soluzioni note presentano vari inconvenienti: esse non sono rivolte specificatamente a creare il benessere del piede, in quanto consentono di svolgere singole fasi di intervento sul piede senza tenere conto della specificità dei prodotti utilizzati.
Inoltre il mero massaggio del piede effettuato dall’operatore con le proprie mani comporta movimenti di massaggio che risentono visibilmente della stanchezza delle dita o della mano dell’operatore; inoltre una eventuale scarsa igiene o infezioni cutanee presenti nel piede possono essere di nocumento per l’operatore.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato finalizzato a ricreare il benessere podologico per le diverse stagioni, riattivando la circolazione periferica e ristabilendo un equilibrato stato omeostatico tra i vari tessuti degli arti inferiori.
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di conseguire movimenti di massaggio manuale che non risentono della stanchezza delle dita o della mano dell’operatore.
Un altro scopo è quello di ottenere un trovato che amplifichi la pressione o la trazione o la vibrazione deha mano con un risultato più preciso, sempre uguale nel tempo e con la possibilità di stabilire, con le parti del piede da trattare, ad esempio contatti a taglio, a coppetta, a semi sfera scavata, a punzone , a martelletto, a schiaffo e a solchi.
Un altro scopo è queho di realizzare un trovato che permetta di trattare senza nessun disagio zone del piede non trattabili con le mani.
Ancora un importante scopo è queho di realizzare un attrezzo che presenti costi reahzzativi contenuti e che sia realizzabile con gh usuah e noti macchinari ed impianti.
II compito e gh scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un corpo, presentante una conformazione essenzialmente reniforme su cui sono definite una prima faccia concava ed una seconda faccia convessa, detto corpo presentando un bordo perimetrale variamente arcuato da almeno una cui estremità sporgono uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate.
Vantaggiosamente detti uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate costituiscono dei mezzi di presa per Γ utilizzatore e di interazione con le varie parti del piede.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate in cui:
la fig. 1 illustra, in una prima vista di tre quarti laterale dalla parte della prima faccia concava, l’attrezzo;
la fig. 2 illustra, in una seconda vista di tre quarti laterale dalla parte della prima faccia concava, l’attrezzo;
la fig. 3 illustra, in una terza vista di tre quarti laterale dalla parte della prima faccia concava, l’attrezzo;
la fig. 4 illustra, in una prima vista di tre quarti laterale dalla parte della seconda faccia convessa, l’attrezzo;
la fig. 5 illustra, in una seconda vista di tre quarti laterale dalla parte della seconda faccia convessa, l’attrezzo;
le figure da 6 a 12 illustrano varie possibili impugnature dell’attrezzo.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede, il quale è costituito da un corpo 2, presentante una conformazione essenzialmente reniforme, realizzato in materiale plastico espanso ad alta densità, un materiale atossico, anallergico, sterilizzabile e non alterabile nel tempo.
II corpo 2 dell’attrezzo 1 ha le dimensioni che si possono ricondurre a quelle di una mano chiusa a cucchiaio e la sua conformazione reniforme è vantaggiosamente riconducibile a quella di un fagiolo spaccato circa a metà così da determinare una prima faccia 3 concava ed una seconda faccia 4 convessa.
II corpo 2 presenta un bordo perimetrale 5 variamente arcuato così da definire un primo bordo lungo e spigolato 6 ad andamento concavo ed un, contrapposto, secondo bordo lungo e spigolato 7 ad andamento convesso, tra loro raccordati ad una prima estremità 8, chiamata anche anteriore, da uno o più aggetti 9 aventi zone terminali arrotondate e ad una seconda estremità 10, chiamata anche posteriore, da un tratto 11 curvo.
In particolare detti uno o più aggetti 9 aventi zone terminali arrotondate costituiscono dei mezzi di presa per Γ utilizzatore e di interazione con le varie parti del piede su cui l’attrezzo viene utilizzato.
Inoltre nella particolare forma realizzativa illustrata gli aggetti 9 presentano una conformazione a polpastrello così da riprodurre la conformazione della dita di un piede.
II tratto 11 curvo riprende la forma del tallone di un piede.
La particolare conformazione dell’attrezzo permette di essere impugnato da un operatore per poter poi conseguire varie forme di contatto cutaneo, e ciò per conseguire ben determinati effetti di un procedimento di fitomassopodia.
L’impugnatura dell’attrezzo avviene, come illustrato nella figura 6, dalla prima estremità 8 presentante gli aggetti 9 conformati come le dita del piede per avere la possibilità di usare, con una semplice rotazione del polso, sia la seconda faccia 4 convessa che la prima faccia 3 concava, sia il primo ed il secondo bordo lungo e spigolato che il tratto 11 curvo a tallone.
Sia la prima che la seconda faccia che il primo ed il secondo bordo che il tratto 1 1 curvo vanno posti a contatto della cute.
La tecnica di lavoro utilizza un procedimento che prevede Γ impiego di prodotti fitocosmetici specifici, ove l’utilizzo dell’attrezzo 1 rende più efficace il benessere del piede consentendo di realizzare sempre lo stesso movimento e con le stesse caratteristiche.
Tale procedimento di fitomassopodia produce uno stato di benessere podologico, che si ripercuote su tutta l’unità psico-somatica, mediante uno studiato e calibrato protocollo e realizza tre funzioni di base (esfoliazione epiteliale, tonificazione tissulare e riattivazione del microcircolo superficiale) ed accende una percezione finale di benessere legata ad una sensazione di calore (in inverno) o di freddo (in estate).
II menzionato procedimento di fitomassopodia prevede le fasi di preparazione, chinesiologia, massaggio, temperatura e mantenimento.
La fase della preparazione del piede avviene con l’uso di un prodotto costituito da una fitoemulsione esfoliante trattato con delle superficiali azioni manipolative e dell’attrezzo.
La fase della chinesiologia è il momento della ginnastica del piede, della mobilizzazione articolare passiva, con manovre di stretching ed azioni di ffagilizzazione, e successiva applicazione di un prodotto costituito da un fitospray tonificante, con manualità ed azione dell’attrezzo di sfioramento circolare.
La fase del massaggio è il momento della manualità effettuata con l’attrezzo 1 ed è costituita di manovre ben dosate di sfioramenti e percussioni applicando un prodotto costituito da oli essenziali da massaggio rinfrescanti o riscaldanti.
La fase della temperatura viene gestita con la creazione di una sacca di freddo o di caldo, realizzata con Γ applicazione di un prodotto costituito da del fango riattivante, raffreddato a 10°C o riscaldato a 40°C e contenuto in un particolare tipo di impacco.
La fase del mantenimento è la indispensabile chiusura dell’intero trattamento con l’uso di un prodotto costituito da del gel rinfrescante o da una crema riscaldante.
II soggetto da trattare è disteso o semi disteso, con le gambe vantaggiosamente appoggiate (incavo ginocchio) su un rotolo o un asciugamano arrotolato, tanto da lasciare il piede penzolare oltre mezza gamba (il tallone appoggiato), con l’operatore seduto di fronte.
La fase di preparazione della cute del piede avviene con l’uso di un prodotto costituito da un fitoemulsione esfoliante che viene spalmato in maniera uniforme, fino a formare un film di circa tre millimetri, su tutto il piede, dita comprese (anche negli spazi interdigitali), fino al terzo distale della gamba.
Tale prodotto viene dosato utilizzando la concavità presente nel tratto curvo 11: infatti sono presenti tre coppie di tacche, indicate con i numeri 12a e 12b, che risultano partire dal primo bordo 6 e dal secondo bordo 7, a due a due secondo un medesimo asse, così da risultare parallele tra loro ed opportunamente distanziate al fine di determinare dei livelli di regolazione dell’adduzione dei prodotti.
II prodotto costituito da un fitoemulsione esfoliante viene massaggiato per permettere alle microparticelle di esfoliare Γ epidermide, rimuovendone lo strato superficiale, altrimenti non eliminabile con una normale detersione. Il massaggio viene continuato, fino a quando il prodotto non si essicca. Impugnato l’attrezzo 1, dalla parte di detti uno o più aggetti 9 aventi zone terminali arrotondate e con la prima faccia 3 concava a contatto di pelle, si rimuove il prodotto, eseguendo un’azione di raschiatura.
Nella fase della chinesiologia si impugna l’attrezzo, dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della seconda faccia 4 convessa per il trattamento, per poter eseguire movimenti circolari (nei due sensi e con pressione minima), partendo dalle dita, con direzione ascendente, fino al completo assorbimento del prodotto specifico.
II massaggio è il momento della grossa manualità e dell’uso calibrato dell’attrezzo 1, fatti con manovre ben dosate di sfioramenti e percussioni e con l’uso di oli essenziali da massaggio rinfrescanti o riscaldanti. Quando il prodotto costituito da oli essenziali è, successivamente alla sua applicazione, del tutto assorbito si passa all’uso dell’attrezzo 1 che viene impugnato dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della seconda faccia 4 convessa; le dita, indice e medio, della mano che impugna devono essere appoggiate sulla prima faccia 3 concava dell’attrezzo, mentre il pollice (da un lato) e l’anulare ed il mignolo (dall’altro) lo bloccano per il trattamento manipolativo.
L’azione di sfioramento marcato, circolare (in un senso e nell’altro), con direzione dita-gamba, viene realizzata con la parte convessa del tratto 11 curvo dell’attrezzo, mantenuto con un’inclinazione di circa 45° rispetto alla porzione del piede da trattare.
Per fare il trattamento del tallone destro, si ferma il dorso del piede omologo (angolo della caviglia a novanta gradi), con la mano sinistra mentre si impugna l’attrezzo 1 dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della prima faccia 3 concava; le dita, indice e medio, della mano che impugna devono essere appoggiate sulla seconda faccia 4 convessa dell’attrezzo, mentre il pollice (da un lato) e l’anulare ed il mignolo (dall’altro) lo bloccano per il trattamento manipolativo.
Appoggiato il tallone all’ interno della prima faccia 3 concava dell’attrezzo 1 si realizzano dei movimenti lineari e circolari su tutto il bordo del tallone.
Per fare il trattamento delle singole teste metatarsali, si impugna l’attrezzo 1 dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della seconda faccia 4 convessa che viene messa a contatto con un’inclinazione di circa 45° sotto la prima testa metatarsale, realizzando un’azione di basculamento trascinato verso la quinta testa metatarsale, passando sotto tutte le altre.
Con la stessa impugnatura, ma usando il tratto 11 curvo e il primo bordo lungo e spigolato 6 dell’attrezzo 1, si realizzano dei trascinamenti della cute, in zona sub metatarsale, con azioni di semiawitamento.
Un trattamento separato viene realizzato solo per le dita.
Impugnando l’attrezzo 1 dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della prima faccia 3 concava, si esegue lo sfioramento marcato delle dita con azioni circolari e pendolari, realizzate sopra (articolazioni interfalangee) e sotto (polpastrelli delle dita).
Dopo l’azione tecnica dello sfioramento marcato e del trattamento del tallone e delle teste metatarsali, viene eseguita la fase della battitura, estesa a tutte le parti del piede.
La battitura prevede due diverse impugnature dell’attrezzo 1, per due diverse azioni; la prima impugnatura avviene dalla prima estremità 8 anteriore in corrispondenza della seconda faccia 4 convessa, con il pollice della mano dell’ utilizzatore appoggiato in corrispondenza di una prima zona o incavo 13 dell’attrezzo attigua l’aggetto 9 corrispondente all’alluce stilizzato, con almeno il medio, l’anulare ed il mignolo dell’ utilizzatore che vengono ad interessare una seconda zona od incavo 14 dell’attrezzo 1 attigua l’aggetto 9 corrispondente al mignolo stilizzato dell’attrezzo stesso, come illustrato nella figura 6.
La seconda impugnatura prevede che l’indice venga appoggiato a livello della prima faccia 3 concava, mentre l’anulare ed il mignolo fermano l’attrezzo poggiando sulla parte superiore degli aggetti stilizzanti le dita, come illustrato nella figura 7.
Successiva è la tecnica del raschiamento che prevede, per la superficie superiore del piede da trattare, due diverse direzioni di massaggio, che vengono effettuate utilizzando il primo bordo lungo e spigolato 6 ad andamento concavo e il, contrapposto, secondo bordo lungo e spigolato 7 dell’attrezzo 1.
A titolo indicativo si segnala che la figura 6 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 utilizzabile anche per azioni di coppettamento, avvolgimento, torsione, ondeggio, il primo bordo lungo e spigolato 6 ad andamento concavo ed il secondo bordo lungo e spigolato 7 venendo utilizzati per azioni di: spalmatura, spinta, tiramento, taglio, frammentazione, raschiamento, incisione, fibrolisione.
A titolo indicativo si segnala che la figura 7 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 utilizzabile anche per azioni di spalmatura, sfioramento, sfregamento, impastamento, percussione, battitura, picchiettamento, schiaffeggiamento, rotolamento, distribuzione, ondeggio, la prima faccia 3 concava venendo utilizzata come cucchiaio nel quale versare e dosare, usando come indicatori le coppie di tacche 12a e 12b, i prodotti per la successiva applicazione.
A titolo indicativo si segnala che la figura 8 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 per utilizzare gli aggetti 9, in particolare quelli a base larga, per azioni di digitopres sione, rastrello, frammentazione, spinta, trazione, spremitura, picchiettamento, mentre gli aggetti 9 a base stretta per azioni di: digitopres sione, pettine, frammentazione, fibrolisione, spinta, trazione, scollamento; il primo bordo lungo e spigolato 6 ad andamento concavo e il secondo bordo lungo e spigolato 7 vengono utilizzati per distendere ed appianare il prodotto.
A titolo indicativo si segnala che la figura 9 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 in corrispondenza del tratto curvo 11 utilizzabile anche per azioni di: digitopres sione, pettine, frammentazione, fibrolisione, a ruota dentata, a batter d’ali.
A titolo indicativo si segnala che la figura 10 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 in corrispondenza del secondo bordo lungo e spigolato 7 ad andamento convesso, che prevede la applicazione sulla cute del primo bordo lungo e spigolato 6 ad andamento concavo utilizzabile anche per azioni di: spalmatura, raschiamento, trascinamento, spinta, frammentazione con varie angolazioni di utilizzo e per le diverse parti del corpo.
A titolo indicativo si segnala che la figura 11 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 in corrispondenza del secondo bordo lungo e spigolato 7 ad andamento convesso e dell’aggetto 9 corrispondente almeno all’alluce dell’attrezzo così da impiegare il secondo bordo lungo e spigolato 7 ad andamento convesso anche per azioni di: spalmatura, raschiamento, trascinamento, spinta, frammentazione con varie angolazioni di utilizzo e per le diverse parti del corpo.
A titolo indicativo si segnala che la figura 12 illustra una impugnatura dell’attrezzo 1 per utilizzare l’aggetto 9 corrispondente all’alluce nelle azioni di: taglio, solco, spinta, trazione, martellamento e scollamento; è possibile anche un uso, dopo aver ruotato l’attrezzo 1, dell’aggetto corrispondente al quinto dito nelle azioni di: taglio, solco, spinta, trazione, martellamento e scollamento.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un attrezzo finalizzato a ricreare il benessere podologico per le diverse stagioni, riattivando la circolazione periferica e ristabilendo un equilibrato stato omeostatico tra i vari tessuti degli arti inferiori, l’attrezzo permettendo di conseguire movimenti di massaggio manuale che non risentono della stanchezza delle dita o della mano dell’operatore.
Inoltre l’attrezzo amplifica la pressione o la trazione o la vibrazione della mano con un risultato più preciso, sempre uguale nel tempo e con la possibilità di stabilire, con le parti del piede da trattare, ad esempio contatti a taglio, a coppetta, a semi sfera scavata, a punzone, a martelletto, a schiaffo e a solchi, senza nessun disagio per l’operatore quando agisce su zone del piede non trattabili con le mani.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze. I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate. Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Attrezzo per il trattamento del corpo umano, particolarmente del piede, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un corpo, presentante una conformazione essenzialmente reniforme su cui sono definite una prima faccia concava ed una seconda faccia convessa, detto corpo presentando un bordo perimetrale variamente arcuato da almeno una cui estremità sporgono uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate.
  2. 2) Attrezzo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detti uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate costituiscono dei mezzi di presa per l’utilizzatore e di interazione con le varie parti del piede.
  3. 3) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto corpo è realizzato in materiale plastico espanso ad alta densità, un materiale atossico, anallergico, sterilizzabile e non alterabile nel tempo.
  4. 4) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto corpo ha le dimensioni che si possono ricondurre a quelle di una mano chiusa a cucchiaio e la sua conformazione reniforme è riconducibile a quella di un fagiolo spaccato circa a metà così da determinare una prima faccia concava ed una seconda faccia convessa.
  5. 5) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta un bordo perimetrale variamente arcuato così da definire un primo bordo lungo e spigolato ad andamento concavo ed un, contrapposto, secondo bordo lungo e spigolato ad andamento convesso.
  6. 6) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detto primo bordo lungo e spigolato ad andamento concavo e detto secondo bordo lungo e spigolato ad andamento convesso sono tra loro raccordati ad una prima estremità, chiamata anche anteriore, da uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate e ad una seconda estremità, chiamata anche posteriore, da un tratto curvo.
  7. 7) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detti uno o più aggetti aventi zone terminali arrotondate costituiscono dei mezzi di presa per Γ utilizzatore e di interazione con le varie parti del piede su cui detto attrezzo viene utilizzato.
  8. 8) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detti uno o più aggetti presentano una conformazione a polpastrello così da riprodurre la conformazione della dita di un piede.
  9. 9) Attrezzo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detto tratto curvo riprende la forma del tallone di un piede.
  10. 10) Attrezzo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di presentare, in corrispondenza di detto tratto curvo di detta prima faccia concava , una o più coppie di tacche che risultano partire da detto primo bordo e da detto secondo bordo secondo un medesimo asse, così da risultare parallele tra loro ed opportunamente distanziate al fine di determinare dei livelli di regolazione dell’adduzione di prodotti per il trattamento del corpo.
  11. 11) Attrezzo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detta seconda faccia convessa di detta prima estremità anteriore è ricavata una prima zona o incavo attigua quello tra detti uno o più aggetti che riprende la forma stilizzata di un alluce, in corrispondenza di detta prima zona o incavo essendo posizionabile il pollice della mano dell’ utilizzatore.
  12. 12) Attrezzo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detta seconda faccia convessa di detta prima estremità anteriore è ricavata una seconda zona o incavo attigua quello tra detti uno o più aggetti che riprende la forma stilizzata di un mignolo, in corrispondenza di detta seconda zona o incavo essendo posizionabile almeno il medio, l’anulare ed il mignolo dell’ utilizzatore.
  13. 13) Attrezzo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere impugnabile in corrispondenza di detti uno o più aggetti e/o di detto tratto curvo e/o di detto primo bordo lungo e spigolato ad andamento concavo e/o di detto secondo bordo lungo e spigolato ad andamento convesso per il conseguimento, a seguito di una interazione con la zona del corpo da trattare eseguita con detti uno o più aggetti e/o detto tratto curvo e/o detto primo bordo lungo e spigolato ad andamento concavo e/o detto secondo bordo lungo e spigolato ad andamento convesso, di azioni di coppettamento, avvolgimento, torsione, ondeggio, spalmatura, spinta, tiramento, taglio, frammentazione, raschiamento, incisione, fibrolisione, sfioramento, sfregamento, impastamento, percussione, battitura, picchiettamento, schiaffeggiamento, rotolamento, distribuzione, ondeggio, digitopres sione, rastrello, frammentazione, spinta, trazione, spremitura, pettine, scollamento; per distendere ed appianare il prodotto per il trattamento del corpo, a mota dentata, a batter d’ali, trascinamento, frammentazione con varie angolazioni di utilizzo e per le diverse parti del corpo, di taglio, solco, trazione, martellamento e scollamento.
  14. 14) Attrezzo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detta prima faccia concava è utilizzata alla stregua di un cucchiaio nel quale versare e dosare, usando come indicatori detta almeno una coppia di tacche i prodotti per la successiva applicazione.
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