ITTV20010016A1 - Struttura di grigliato con elementi profilati particolarmente per la realizzazione di passaggi pedonali - Google Patents

Struttura di grigliato con elementi profilati particolarmente per la realizzazione di passaggi pedonali Download PDF

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IT2001TV000016A
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Denis Robert Gemmani
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I S A Grid Sa
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Description

Brevetto per invenzione industriale
STRUTTURA DI GRIGLIATO CON ELEMENTI PROFILATI, PARTICOLARMENTE PER LA REALIZZAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI.
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di grigliato elettroforgiato o pressato con elementi profilati.
L'innovazione, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nei settore della carpenteria metallica medio-pesante di qualità e dell’edilizia civile, quale componente per la realizzazione dei passaggi pedonali nelle opere di finitura.
PREMESSA
I grigliati metallici, sono indicati ed impiegati costantemente per le applicazioni più diverse, ad esempio, nell'esecuzione di opere comuni per i I settore urbanistico, come tombini per lo scolo delle acque meteoriche, per la copertura di canalizzazioni acquee, ed altro ancora, sino ad interessare quelle opere di ingegneria civile destinate al settore della produzione industriale e della sicurezza, come nella realizzazione di camminamenti, piattaforme in genere, pavimentazioni, rampe e quant’altro.
Tradizionalmente, ie griglie note, sono composte da una serie di piatti e piattine metalliche. Le seconde, più in particolare, sono posizionate trasversalmente a formare delle maglie, con una prima serie di piatti, i n pratica delle barrette piatte, sempre metalliche, rettilinee e parallele, che, essendo denominati portanti, sono preventivamente intagliate nei punti intersecanti. L’assieme pressato così ottenuto, prende il nome di pannello ed eventualmente viene ad essere definito perimetralmente da una cornice o bordatura, per lo più unita in una fase successiva.
Esigenze di mercato, hanno riscontrato l’assoluta inadeguatezza di detti manufatti, vuoi per la bassa capacità produttiva, che per la ridotta flessibilità a causa dei diversi formati di griglia da immettere costantemente nel mercato. Secondariamente si possono riscontrare difetti di lavorazione, come la presenza di deformazioni soprattutto i n corrispondenza del piatto portante, un difetto che probabilmente è da attribuirsi all'intero ciclo di formatura della griglia.
Noto è anche il sistema di elettroforgiatura, oppure di elettrofusione per ottenere del grigliato metallico. Quest'ultimo, decisamente considerato un sistema migliore del primo, trova molteplici impieghi, tuttavia, a causa delle proprie caratteristiche strutturali, è affetto da maggiori limitazioni che non il grigliato pressato per il quale viceversa vi è una più ampia flessibilità relativamente a particolari condizioni di utilizzo. Nel caso di specie, il grigliato elettroforgiato o elettrofuso, è costituito da una serie di piatti portanti, equidistanti, privi di intagli perpendicolari, interessati superiormente e trasversalmente da una serie di barre con sezione tonda od alternativamente quadra. Sia il tondo che il quadro, tuttavia, hanno senza dubbio una inerzia inferiore rispetto alla piattina, che nel pressato invece interseca il piatto portante, in definitiva, gli attuali grigliati elettroforgiati, risultano limitati nelle applicazioni e poco resistenti ai carichi dinamici.
STATO DELL’ARTE
In IT1289632 (Gemmani), si descrive un procedimento per la realizzazione di un grigliato metallico e grigliato presso-fuso così ottenuto, il cui ciclo di formatura prevede almeno due linee di alimentazione, rispettivamente una prima, di una serie di piatti portanti preincisi, preferibilmente in continuo ad avanzamento passo dopo passo, disposti paralleli ed equidistanti gli uni dagli altri lungo un banco di lavoro, ed una seconda ortogonale alia precedente alimentando delle piattine di collegamento, in cui ogni piattina calata sui sottostanti piatti portanti, singolarmente od a gruppi, ed introdotta nelle corrispondenti sedi, viene pressata e contestualmente saldata almeno in corrispondenza del lato inferiore.
Una variante, è descritta nella domanda italiana TV2000A000083 (Gemmani), ove si prevede un ciclo di formatura che impiega almeno due linee di alimentazione, rispettivamente una prima, di una serie di piatti portanti preferibilmente in continuo ad avanzamento passo dopo passo, disposti paralleli ed equidistanti gli uni dagli altri lungo un banco di lavoro, ed una seconda ortogonale alla precedente alimentando delle piattine punzonate di collegamento, in cui ciascuna piattina calata sui piatti portanti singolarmente od a gruppi, accogliendo nelle sedi così ottenute i corrispondenti e sottostanti piatti portanti, viene pressata e contestualmente saldata per elettroforgiatura almeno in corrispondenza del lato inferiore.
INCONVENIENTI
Le soluzioni di grigliato poc’anzi menzionate, non sono per nulla adatte nella realizzazione di passaggi pedonali. Questo, perché la distanza delle piattine di collegamento, è solitamente piuttosto ampia, definendo delle maglie dalle dimensioni importanti, tra le quali possono incastrarsi o peggio essere attraversate da degli oggetti. D’altra parte, in ogni caso detti manufatti, rendono difficoltosa ed insicura la deambulazione, un fenomeno che si verifica soprattutto in presenza di scarpe non adatte. Questa condizione, preclude di fatto l'impiego dei tradizionali grigliati, particolarmente in quelle situazioni ove è richiesto il rispetto delle norme cosiddétte anti-tacco.
In secondo luogo, l'impiego di piatti od altri elementi, quali tondi o quadri, destinati a costituire il piano di calpestio, non offrono una superficie sufficientemente ampia per garantire una presa sicura, durante la deambulazione, circostanza questa che, soprattutto in presenza di particolari condizioni climatiche o di lavoro, favorisce la perdita di aderenza della scarpa, con la conseguente possibilità di caduta della persona.
Per altri versi, proporre di infittire le maglie tradizionali apportando un maggior numero di piatti, tondi o quadri portanti con le piattine di collegamento, ha un duplice aspetto negativo. Anzitutto, comporta un eccessivo peso del manufatto e secondariamente incide sui costi di lavorazione. Vero è infatti, che nell’ipotesi prospettata vi è ia necessità di provvedere alla predisposizione di ancoraggi sovradimensionati e particolarmente robusti. Infine, va da sé che il costo del manufatto è proporzionato al quantitativo di materiale impiegato, incidendo complessivamente ed in maniera significativa sui costi di produzione, risultando un prodotto ancora non sufficientemente affidabile e di discreta qualità.
Di qui, la necessità per le imprese, particolarmente del settore, di individuare dei manufatti alternativi e migliori di quelli sino ad ora i n essere.
Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai descritti inconvenienti.
BREVE DESCRIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato si propone di raggiungere gli scopi sopra menzionati secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante una struttura di grigliato, del tipo elettroforgiato o pressato, con elementi profilati particolarmente per un passaggio pedonale, in cui si prevedono dei profili sporgenti rispetto ad una base costituita da elementi di collegamento trasversali composti da tondi, quadri o piattine, detti profili sporgenti essendo sagomati a “U", “Δ” , “ L ” capovolte o “P”, “T”, ed ancora in cui ciascun profilo è disposto parallelo al profilo adiacente ed eventualmente equidistante.
VANTAGGI
In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto ha consentito di raggiungere un ragguardevole progresso tecnico, vengono ottenuti diversi vantaggi.
Per quanto riguarda un primo aspetto, di carattere funzionale, si può osservare che il grigliato sia elettroforgiato che del tipo pressato, così ricavato, particolarmente nei passaggi pedonali, offre una superficie di calpestio piuttosto ampia, che garantisce alla persona che deambula un'ottima superficie di presa indipendentemente dalle calzature. La presa di queste ultime può essere ulteriormente migliorata, nel caso in cui la superficie di calpestio presenti dei rilievi, favorendo l’aggrappaggio anche in particolari condizioni climatiche o di lavoro.
Esso inoltre, per il fatto di presentare una superficie di appoggio a pianta larga, ha il pregio di evitare che tra i profili si insinuino degli oggetti, risultando ottimo sotto il profilo della rispondenza alle caratteristiche anti-tacco.
<'>Un non ultimo aspetto vantaggioso, consiste nel fatto che il grigliato così ottenuto ovvero del singolo pannello a parità di dimensioni con le soluzioni tradizionalmente proposte, si presenta decisamente alleggerito, in quanto richiede un numero inferiore di elementi ancorati agli elementi di collegamento trasversali. La conseguenza più immediata è dunque quella di permettere una ragionevole accelerazione del processo produttivo e di conseguire un manufatto dai costi contenuti.
Infine, la portata viene notevolmente migliorata rispetto a quella dei grigliati tradizionali, soprattutto in condizioni critiche quando l’elemento è sottoposto ad elevati carichi dinamici.
Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
CONTENUTO DEI DISEGNI
La Figura 1 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U” capovolto;
La Figura 2 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 1 ;
La Figura 3 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U" capovolto di diverse dimensioni;
La Figura 4 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 3;
La Figura 5 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U” capovolti e con rilievi sporgenti;
La Figura 6 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 5;
La Figura 7 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U" capovolti e con rilievi sporgenti e forati;
La Figura 8 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 7;
La Figura 9 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U” capovolti e con rilievi distribuiti per alcuni in maniera allineata per altri disuniforme;
La Figura 10 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 9;
La Figura 1 1 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati ad “U” capovolti e con rilievi sporgenti forati, alcuni distribuiti in maniera allineata altri in modo disuniforme;
La Figura 12 è una vista di pianta del grigliato di cui in Figura 11 ; La Figura 13 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati a “Δ” capovolti o a “V”;
La Figura 14 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 13;
La Figura 15 è una vista laterale d'una porzione di grigliato con profili sagomati a “Δ” capovolti o a “V” di diverse dimensioni;
La Figura 16 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 15;
<'>La Figura 17 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati a “P" ;
La Figura 18 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 17;
La Figura 19 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili che richiamano la sagoma a “P” anche in versione aperta;
La Figura 20 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 19;
La Figura 21 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati a “L" capovolti;
La Figura 22 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 21 ;
La Figura 23 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con alcune varianti di profili sagomati a “L" capovolti e di diversa dimensione;
La Figura 24 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 23.
La Figura 25 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati a “T”;
La Figura 26 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui i n Figura 25;
La Figura 27 è una vista laterale d’una porzione di grigliato con profili sagomati a “T” di diversa dimensione;
Infine, la Figura 28 è una vista di pianta della porzione di grigliato di cui in Figura 27;
DESCRIZIONE DI ESEMPI DI REALIZZAZIONE DEL TROVATO
Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che un grigliato metallico ottenuto mediante procedimento di elettroforgiatura (elettrofuso) o alternativamente mediante procedimento di pressatura, è costituito da un manufatto numerato da (A1) a (A14), sottoforma dì pannello del tipo metallico, ad esempio acciaio al carbonio o inossidabile, per uso orizzontale o verticale. Esso è composto da una serie di profili longitudinali ( 3 -24 ) , paralleli ed equidistanti, realizzati indifferentemente mediante tecnica di piegatura, profilatura, trafilatura o laminazione, di modo tale da prevedere una superficie sopraelevata rispetto alla base che è interessata da elementi di supporto e collegamento, anch’essi metallici. Detti profili ( 3 -24) , ancora più in dettaglio, risultano uniti in corrispondenza di ciascuna estremità inferiore a degli elementi trasversali (1 , 2) di supporto e collegamento, i quali sono anch'essi paralleli. Nella fattispecie, questi elementi (1 , 2) di supporto e collegamento, possono essere costituiti dà barre tonde, liscie o zigrinate (anche sotto forma di filo), o da quadri ritorti, esagoni, piattini e quant’altro.
Nell’esposizione che segue, si procede con la descrizione di ciascuno dei profili (3-24), alcuni dei quali anche se diversi gli uni dagli altri possono interessare il medesimo manufatto (A1-A14).
Così, nel manufatto del tipo (A1 ), particolarmente per la realizzazione d’un passaggio pedonale, un primo profilo (3) quale quello presente nella Figura 1 , è costituito da un profilo ad “U” capovolto, i cui fianchi verticali (32), sono intersecati in corrispondenza dell’estremità inferiore dagli elementi di supporto e collegamento (1 , 2). In questo modo il trattò orizzontale e piano (31 ) che unisce superiormente i due fianchi (32) è sopraelevato rispetto alla base (1 , 2), facendo sì che assieme ai profili adiacenti (3) esso partecipi a formare la superficie di calpestio.
In Figura 3, vengono prospettati tre diversi profili con sagoma del profilo ad “U” capovolto. La diversità di ciascuno risiede nel fatto di prevedere almeno un profilo (4) di diverso interasse tra i fianchi rispetto al profilo di tipo (3). La possibilità di prevedere profili (3, 4) di diverse dimensioni, rende possibile la realizzazione di manufatti uniformi, ovvero tutti ottenuti con il concorso del medesimo profilo, o alternativamente, mediante profili (3, 4) combinati. Il risultato, sarà quello di conseguire un pannello (A2) con un piano di calpestio (31 , 41) caratterizzato da profili alternati (3, 4) anche non in modo omogeneo, di diverso interasse tra i fianchi gli uni dagli altri.
Il manufatto (A3), illustrato nella Figura 5 rappresenta una porzione di pannello grigliato, il quale prevede l'impiego d’un profilo ( 5 ) sagomato ad “U” capovolto, assimilabile ai precedenti profili (3, 4 ) . Ancora più in dettaglio, i fianchi verticali (52), sono intersecati i n corrispondenza dell’estremità inferiore dagli elementi di supporto e collegamento (1 , 2). In questo modo il tratto orizzontale (51 ) che unisce i due fianchi (52) risulta sopraelevato rispetto alla base (1 , 2), facendo si che assieme ai profili adiacenti (5) esso partecipi a formare il piano di calpestio. La caratteristica del piano (51 ) che unisce i due fianchi (52), è data dal fatto di prevedere longitudinalmente dei rilievi quali delle bugne coniche emergenti (53), che nel caso di specie sono allineate. In questo caso trattasi di bugne, ma è altresì comprensibile come i rilievi possano essere di vario tipo, come ad esempio delle striature, rigature e quant’altro.
Nella variante (A4) rispetto al manufatto (A3), il profilo ( 6 ) utilizzato per formare la superficie di calpestio, presenta un diverso interasse tra i fianchi (62) rispetto al profilo (5) poc’anzi descritto. Esso è sempre del tipo sagomato ad “U" capovolto, con i fianchi (62) intersecati nella parte inferiore dagli elementi di collegamento (1 , 2), e con il piano superiore (61 ), il quale è interessato da una pluralità di bugne emergenti (63), ma forate. In questo caso trattasi di fori tondi, ma si possono prevedere delle diverse forme, quali ad esempio fori quadrati, esagonali, oblunghi, romboidali, e con delle svasature volte verso il basso o l’alto. Per quanto riguarda la disposizione delle bugne (63) essa è diversa rispetto alle precedenti (53) del manufatto (A3), prevedendo l’alternarsi di coppie di ί u bugne (63) orientate in senso trasversale tra le quali è interposta una
bugna singola.
Nel manufatto (A5), vengono rappresentate due varianti ai p rofil i
(5, 6). Più in particolare sono presenti dei profili (7, 8) i quali, i n corrispondenza dei piani (71 , 81), ottengono delle bugne sporgenti verso
l’alto distribuite in maniera non uniforme sulla superficie. Ancora una
diversità, consiste nel fatto che i profili (7, 8) presentano un diverso
interasse tra i fianchi rispetto al profilo (5). In questo caso, è anche reso
possibile la realizzazione di passaggi pedonali, con superficie di calpestio
combinata caratterizzata dall’alternanza di profili sagomati ad “ U "
capovolti (A1-A6) di diverse dimensioni.
La soluzione di manufatto (A6) proposta nella Figura 12, è una
variante alla precedente (A5), prevedendo dei profili (9, 10 ed 11 ) con i I
lato superiore interessato da una pluralità di bugne coniche forate anziché
chiuse sul fondo, come per il precedente.
Nella proposta di manufatto (A7) si ipotizza un diverso pannello.
Più in particolare, sono previsti dei profili (12), ciascuno dei quali è
costituito da una sagoma a “Δ” (o “V”) capovolta. I fianchi (122) che i n
questo caso sono inclinati a convergere verso l’estremità inferiore ( 1 23 ) ,
interessata dagli elementi di supporto e collegamento (1 , 2), sono uniti superiormente da un tratto orizzontale in piano (121 ). In questo modo i l
detto piano (121 ) risulta sopraelevato rispetto alla base (1 , 2) del
pannello, facendo si che assieme ai profili adiacenti (12) esso partecipi a
formare la superficie di calpestio.
La proposta (A8), è utilizzata per prospettare l'impiego di profili diversi dai precedenti. La diversità, sostanzialmente, risiede nel fatto di prevedere almeno un profilo (13) di diversa dimensione rispetto al profilo di tipo (12), pur mantenendo la medesima altezza. Ne consegue che i I profilo (13) si presenterà con le spalle(131 ) e con i fianchi (132) più o meno stretti. Inoltre, con il concorso di profili diversi (12, 13) è possibile realizzare un pannello (A8) con una superficie di calpestio caratterizzato da piani alternati (121 , 131) anche in modo non omogeneo.
Nella proposta di manufatto (A9) si ipotizza ancora un diverso pannello. Più in particolare, sono previsti dei profili (14), ciascuno dei quali è costituito da una sagoma a “P". In questo caso, è previsto un unico montante (142), a doppio gambo, la cui estremità inferiore è interessata dagli elementi di supporto e collegamento ortogonali (1 , 2). Per quanto riguarda la sommità, essa prevede una conformazione scatolata rettangolare, con il lato superiore (141 ) piano. In questo modo il detto piano (141 ) risulta sopraelevato rispetto alla base (1 , 2) del pannello, facendo sì che assieme ai profili adiacenti (14) esso partecipi a formare la superficie di calpestio.
Nel manufatto (A10) sono rappresentati profili leggermente diversi da quello riferibile al pannello (A9). In questo caso la diversità, riferibile al profilo (15) consìste nel fatto che è realizzato con un gambo singolo (152) anziché doppio. Un quarto profilo (16) è lievemente modificato, nella sagoma, rispetto al profilo (14, 15). Più in dettaglio, il montante dato da un gambo singolo (162), perpendicolare rispetto agli elementi di supporto e collegamento (1 , 2), prevede sulla sommità un primo tratto piegato a 90° (161 ) seguito da un breve tratto ripiegato verso il basso ancora a 90°. Una possibilità di conseguimento del pannello (A10), sarà quindi quella di prevedere una superficie di calpestio caratterizzata da profili alternati (14, 15), ed eventualmente (16), anche in modo non omogeneo. Ulteriormente, si rileva che tanto nel pannello di tipo (A9) che in quello contraddistinto come (A10), il montante (142, 152, 162) del rispettivo profilo (14, 15, 16) può essere dato da un gambo singolo, come appaiato ad un secondo, che nella fattispecie è addossato al primo, essendo l’estremità della porzione scatolata superiore ripiegata per essere protratta sino ad interferire con elementi di supporto e collegamento ( 1 , 2) .
Nel pannello (A11 ), è previsto un profilo (17) che richiama una sagoma essenzialmente ad “L” capovolta. Detto profilo (17) prevede un montante perpendicolare (172), composto da due gambe, la cui estremità inferiore è interessata dagli elementi di supporto e collegamento (1 , 2) . Sempre detto montante (172), prevede la sommità data da due strati di materiale, piegata a 90° (171 ), di modo tale che assieme ai profili adiacenti (17) essa partecipi a formare la superficie di calpestio. In questo caso l’intero profilo (17) è ripiegato per metà, l’una sovrapposta all’altra.
II pannello (A12), raggruppa altre versioni di profilo con sagoma ad “L" capovolta. Più in particolare, il profilo di tipo (18), ad esempio, prevede un solo gambo (182) perpendicolare rispetto agli elementi di supporto e collegamento (1 , 2), che lo interessano inferiormente. La sommità, in questo caso, è ottenuta piegando dapprima un primo tratto ortogonale al gambo (182) e poi ripiegando in piano sopra il primo un secondo tratto (181) ad aderire al primo di modo tale che assieme ai profili adiacenti (17 o 20) esso partecipi a formare la superficie di calpestio.
Per quanto concerne il profilo (19), con sagoma ad “L" semplice capovolta, rappresentato in una variante sempre unito al pannello (A1 2) , si osserva che prevede un solo gambo (192) perpendicolare rispetto agli elementi di supporto e collegamento (1 , 2), che lo interessano inferiormente. In tal caso, la sommità è ottenuta piegando l’ultimo tratto (191 ) ortogonale rispetto al gambo (192), partecipando a formare la superficie di calpestio. Il profilo (20) è una variante di diversa dimensione del profilo (17).
Anche in questo caso è possibile realizzare un pannello (A12) i I quale prevede una superficie di calpestio con profili alternati (17, 20), di diverse dimensioni ed interasse tra gli uni e gli altri. E’ inoltre possibile prevedere la realizzazione dello stesso pannello (A12) con altri profili , come ad esempio del tipo (18, 19) anche variamente combinati con altri.
Nella proposta di pannello (A13), sono previsti una pluralità di profili (21 ), sagomati a “T". Ciascuno di essi è ottenuto piegando e ripiegando il metallo, di modo tale da prevedere il montante (21 2) , ricavato da due gambi o parti addossate, mentre la sommità costituisce i I piano (211 ) ortogonale al montante (212). Anche in questo caso il detto piano (211 ) partecipa con analoghi profili (21 ), a formare fa superficie di calpestio. Per quanto riguarda l’estremità inferiore del profilo (21 ), si osserva che anche in questo caso, è interessata da elementi di supporto e collegamento (1, 2), che costituiscono la base del pannello menzionato.
Infine, nel pannello (A14), vengono rappresentate tre diverse tipologie di profilo a “T”, unite lungo il iato inferiore agli elementi di supporto e collegamento (1 , 2), rispettivamente:
un primo profilo (22) diverso unicamente nelle dimensioni rispetto al profilo precedentemente descritto (21);
un secondo profilo (23), il quale prevede il gambo singolo (232) , perpendicolare rispetto agli elementi di supporto e collegamento ( 1 , 2), mentre sulla sommità prevede un primo tratto inferiore piegato a 90° seguito da un tratto superiore piegato a 180°, ovvero a ridosso di parte del primo, costituendo il piano (231), seguito dall’altro lato cb un'ulteriore piega a 180° risvoltata a ridosso del lato inferiore;
un terzo profilo (24), infine, prevede sempre un gambo singolo (242 ) , perpendicolare rispetto agli elementi di supporto e collegamento ( 1 , 2), il quale, sulla sommità, prevede un primo tratto piegato a 90° seguito da un tratto superiore piegato a 180°, ovvero a ridosso del primo ed a sbalzo, costituendo il piano (241).
Anche in questo caso è possibile realizzare un pannello (A14) il quale prevede una superficie di calpestio con profili alternati (21 , 22) di diverse dimensioni ed interasse tra gli uni e gli altri. E’ inoltre possibile prevedere la realizzazione dello stesso pannello con altri profili, come ad esempio del tipo (23, 24) anche variamente combinati con altri.
Una non ultima osservazione riguarda i profili metallici (3-24), che per talune applicazioni, possono essere del tipo trattati superficialmente, per esempio mediante zincatura a caldo o plastificati.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, per uso orizzontale o verticale, caratterizzata dal fatto che è costituita da un manufatto metallico (A1-A14), composto da una serie di profili longitudinali ( 3 -24), dei quali, la sommità realizza un piano orizzontale d'appoggio (31 , 41, 51, 61, 71, 81, 91, 101, 111, 121, 131, 141, 151, 161, 171, 181, 191, 201, 211, 221, 231, 241), sopraelevato rispetto alla base che comprende degli elementi trasversali rettilinei (1, 2) di supporto e collegamento.
  2. 2. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la sagoma dei profili (3-11, 14-24), prevede, rispetto alla base (1, 2), almeno un montante perpendicolare (32, 42, 52, 62, 72, 82, 92, 102, 112, 142, 152, 162, 172, 182, 192, 202, 212, 222, 232, 242) il quale sorregge, distante dalla detta base (1, 2), un piano orizzontale (31 , 41, 51, 61, 71, 81, 91, 101, 111, 141, 151, 161, 171, 181, 191, 201, 211, 221, 231, 241).
  3. 3. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei montanti (32, 42, 52, 62, 72, 82, 92, 102, 112, 142, 152, 162, 172, 182, 192, 202, 212, 222, 232, 242) è costituito da due gambe addossate.
  4. 4. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che il piano orizzontale (121, 131) è supportato da due fianchi inclinati (122, 132), convergenti verso l'estremità inferiore interessata dagli elementi trasversali rettilinei (1 , 2) di supporto e collegamento.
  5. 5. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i profili sporgenti (3-11) sono sagomati a “U” capovolta.
  6. 6. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i profili sporgenti (12, 13) sono sagomati a “A" capovolta.
  7. 7. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i profili sporgenti (14, 15) sono sagomati a “P”.
  8. 8. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i profili sporgenti (16-20) sono sagomati a “L" capovolta.
  9. 9. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le.. rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che i profili<" >sporgenti (21-24) sono sagomati a "T".
  10. 10. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno un piano orizzontale (31 , 41 , 51 , 61 , 71 , 81 , 91 , 101 , 111 , 121 , 1 31 , 141 , 151 , 161 , 171 , 181 , 191 , 201 , 211 , 221 , 231 , 241 ), dei profili (3-24), è provvisto lungo il lato superiore di rilievi sporgenti.
  11. 1 1. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i rilievi sporgenti (53, 63, 73, 83, 93, 103, 113), sono delle bugne.
  12. 12. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno una delle bugne (53, 63, 73, 83, 93, 103, 113), è forata.
  13. 13. Struttura di grigliato elettroforgiato o pressato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli elementi trasversali rettilinei (1 , 2) di supporto e collegamento sono costituiti da barre tonde, lisce o zigrinate, o da quadri ritorti, o esagoni, o piattine.
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