ITTV20010012A1 - Struttura di freno particolarmente per monopattini - Google Patents

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Alessandro Pozzobon
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Benetton Spa
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Description

“STRUTTURA DI FRENO, PARTICOLARMENTE PER MONOPATTINI”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di freno, particolarmente utilizzabile in monopattini.
Oggigiorno sono in uso monopattini costituiti da un pianale di interconnessione tra una coppia di ruote, disposte longitudinalmente; in prossimità dell’estremità anteriore del pianale sporgono, verso l’alto, mezzi di guida e di appoggio per l’utilizzatore, opportunamente connessi mediante una forcella alla ruota anteriore e ricomprendenti un manubrio.
L’utilizzatore infatti si dispone alla guida con le mani appoggiate sul manubrio, sporgente da detti mezzi di guida, e con almeno un piede appoggiato sul pianale.
L’altro piede viene utilizzato per ottenere la spinta a terra, che in questi veicoli, nei tratti di strada non in discesa, costituisce l’unico mezzo di propulsione.
Sulla maggior parte dei monopattini di tipo noto in uso non sono previsti dispositivi di frenatura, in quanto l’azione frenante è esercitata direttamente dall’utilizzatore mediante il piede che è preposto alla azione di spinta, la velocità che si raggiunge non essendo elevata.
Il principale svantaggio di tali monopattini di tipo noto consiste nel fatto che frenare agendo con un piede sul suolo può essere comunque pericoloso.
Si ha infatti la possibilità di perdere lequilibrio o di procurarsi lesioni ai legamenti della caviglia o del ginocchio, nonché lesioni ai muscoli della gamba.
Tale azione di frenata col piede, risultando necessariamente asimmetrica, presenta infatti anche il rischio per l’utilizzatore di subire uno sbilanciamento, che può portare ad una conseguente caduta del medesimo, con possibili danni al veicolo e soprattutto alla persona.
Un altro inconveniente che i tipi noti di monopattino presentano consiste nel fatto che la calzatura indossata dal piede che è preposto ad effettuare l’azione di frenatura, strisciando sul terreno, subisce dei danneggiamenti dovuti all’usura, all’abrasione o all’urto contro eventuali ostacoli.
A parziale rimedio degli inconvenienti sopra descritti, è noto il brevetto US 6.139.035, che illustra un monopattino composto da un pianale di supporto per una ruota anteriore ed una posteriore e comprendente un parafango fulcrato all’estremità posteriore del pianale.
Tale parafango è fulcrato in modo da poter ruotare verso il basso, in opposizione ad un elemento elasticamente deformabile disposto tra la estremità posteriore del pianale ed il parafango stesso.
Tale rotazione verso il basso viene imposta, alla necessità di frenare, dalla forza impressa con il piede dell’utilizzatore sul parafango stesso, in modo da forzare il contatto tra la superficie interna del parafango e la sottostante ruota posteriore.
Il dispositivo frenante è quindi costituito dal parafango stesso, che viene riportato in posizione sollevata, a frenata finita, dall’elemento elasticamente deformabile precaricato nella fase di frenata.
L’inconveniente principale che tale monopattino di tipo noto presenta consiste nel fatto che l’azione frenante può avvenire accidentalmente poggiando involontariamente il piede sul parafango.
Ciò può causare cadute indesiderate a causa dell’ improvvisa variazione di velocità alla quale l’utente è impreparato.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere un a struttura di freno per monopattini che sia di facile ed immediato utilizzo, agendo in modo da non compromettere la sicurezza dell’utilizzatore.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che non provochi frenate accidentali.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che agisca in modo simmetrico rispetto ad un asse longitudinale, andando eventualmente a migliorare la stabilità del monopattino.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di freno particolarmente per monopattini comprendenti un pianale a cui è posteriormente fulcrata una ruota, che si caratterizza per il fatto di comprendere un parafango fisso a cui è associabile e sporge posteriormente almeno un tampone selettivamente interagente con detta ruota in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le fìgg. 1 e 2 illustrano in una vista laterale il freno, rispettivamente posto in una posizione non attivata ed attivata;
la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, il trovato;
la fig. 4 illustra, in una vista in sezione trasversale, il trovato; le figg. 5 e 6 illustrano in una vista rispettivamente in pianta e laterale, un monopattino con una seconda forma realizzativa del trovato posta in posizione non attivata;
la fig. 7 illustra, in una vista laterale, un particolare del monopattino con la seconda forma realizzativa di cui alle fìgg. 5 e 6 posta in posizione attivata;
le fìgg. 8 e 9 illustrano, in una vista rispettivamente di tre quarti e laterale parzialmente sezionata, un particolare del monopattino con la seconda forma realizzativa di cui alle fìgg. 5 e 6.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 una struttura di freno, particolarmente adatta ad essere utilizzata in un monopattino.
Tale monopattino comprende un pianale, indicato con il numero 2, di collegamento tra due o più ruote di appoggio a terra.
Nelle figure riportate è indicata con il numero 3 una ruota, posteriore, fulcrata al pianale 2 ad esempio mediante un perno o mozzo 4.
La struttura di freno 1 comprende un parafango, indicato con il numero 5, fisso al pianale 2 in prossimità della ruota posteriore 3.
Tale parafango 5 è vantaggiosamente costituito, in questa particolare forma realizzativa, da un corpo laminare 6, ad una prima estremità 7a, anteriore, opportunamente associato a detto pianale 2, ad esempio mediante una vite 8.
Da detto corpo laminare 6, che si estende sopra la ruota posteriore 3, sporgono inferiormente, in prossimità di una seconda estremità 7b opposta alla prima, una coppia di prime ali laterali, indicate con i numeri 9a e 9b, di interconnessione al mozzo 4 della ruota 3.
Tali prime ali laterali 9a e 9b presentano preferibilmente una forma circa triangolare, con un lato superiore associato o solidale al corpo laminare 6 ed il vertice opposto presentante un foro per il passaggio del mozzo 4.
Alla seconda estremità 7b del parafango 5 è associabile e sporge un tampone, indicato con il numero 10, presentante una forma vantaggiosamente prismatica ad asse trasversale, e quindi presentante in una vista laterale una conformazione circa triangolare.
Tale tampone 10 è associato al parafango 5 in corrispondenza di una terza estremità 11, avente in sezione trasversale una forma preferibilmente a “C”, opportunamente controsagomata a detto corpo laminare 6, a distinguere una coppia di seconde ali laterali 12a e 12b.
Il tampone è associato al parafango 5 vantaggiosamente mediante una coppia di perni di fulcraggio, indicati con i numeri 13a e 13b, disposti trasversalmente ad interagire con dette prime e seconde ali laterali 9a, 9b, 12a e 12b.
Il tampone 10, interamente o almeno in parte, è preferibilmente realizzato in materiale elasticamente deformabile presentante un elevato coefficiente di attrito, in modo da essere atto ad interagire con la superficie della ruota posteriore 3, provocando la decelerazione del monopattino.
Si ha infatti che detto tampone 10 presenta una quarta estremità 14 sporgente posteriormente oltre la seconda estremità 7b del corpo laminare 6, in modo che una pressione del piede dell’ utilizzatore su detta quarta estremità 14 imponga una deformazione del tampone 10 stesso, provocando il contatto tra una quinta estremità 15 del medesimo, sporgente inferiormente in prossimità della ruota 3, e la ruota stessa.
Tale quinta estremità 15 è preferibilmente controsagomata a detta ruota posteriore 3, in modo che la superficie di contatto, all’atto della frenata, sia di ampie dimensioni.
Per facilitare la deformazione elastica del tampone 10 è possibile eseguire, in corrispondenza della superficie superiore della terza estremità 11, una pluralità di intagli trasversali, globalmente indicati in figura 1 con il numero 16.
E’ anche possibile utilizzare un tampone in cui siano realizzate in materiale elasticamente deformabile solamente la quarta e quinta estremità 14 e 15, mentre la terza estremità 11 di interconnessione a detto parafango sia realizzata in materiale maggiormente rigido, quale ad esempio materiale plastico.
Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alla figura 1, durante la normale conduzione del monopattino si ha che il tampone 10 risulta sollevato rispetto alla ruota posteriore 3.
Nel caso necessiti effettuare una frenata, Γ utilizzatore dovrà agire con il piede sulla quarta estremità 14 del tampone 10, imponendo al medesimo una deformazione elastica che porti la quinta estremità 15 ad interagire con la ruota, conseguendo così il rapido arresto del monopattino.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefìssati, essendosi escogitata una struttura di freno che è di facile ed immediato utilizzo, agendo in modo da non compromettere la sicurezza dell’utilizzatore né di provocare frenate accidentali, data la maggiore distanza dell’elemento frenante dal pianale di appoggio dei piedi.
La struttura di freno inoltre agisce in modo simmetrico rispetto all’asse longitudinale del monopattino, migliorando la stabilità del monopattino stesso in frenata.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Così, ad esempio, è possibile realizzare un monopattino, indicato con il numero 150 nelle figure 5 e 6, ad esempio dotato di una coppia di ruote anteriori 151 a e 151 b ed una ruota posteriore 103 associate alle estremità opposte di un pianale 102.
Superiormente a detta ruota posteriore 103 sporge da detto pianale un parafango, indicato con il numero 105, conformato in una vista in pianta circa ad “U”, e quindi presentante una apertura 153, superiore, atta al posizionamento di un tampone 110 superiormente alla ruota posteriore 103 .
In questa soluzione realizzativa il tampone 110 è girevolmente associato, senza deformazione elastica, ad una coppia di perni di fulcraggio 1 13a e 113b, vantaggiosamente mediante una coppia di appendici 154a e 154b sporgenti verso la coppia di ruote anteriori 15 la e 151b.
Una rotazione verso il basso del tampone 110 avviene in contrasto ad un elemento elastico vantaggiosamente costituito, ad esempio, da una molla, indicata con il numero 152, disposta coassialmente ad uno di detti perni di fulcraggio 113a e 113b, ed atta a ripristinare la posizione sollevata del tampone 110 una volta venuta meno la pressione del piede dell’ utilizzatore sul tampone 110 stesso.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (21)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Struttura di freno, particolarmente per monopattini comprendenti un pianale a cui è posteriormente fulcrata una ruota, caratterizzata dal fatto di comprendere un parafango fisso a cui è associabile e sporge posteriormente almeno un tampone selettivamente interagente con detta ruota in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile.
  2. 2) Struttura di freno, particolarmente per monopattini comprendenti un pianale a cui è posteriormente fulcrata una ruota, caratterizzata dal fatto di comprendere un parafango fisso alla cui estremità posteriore è associabile e sporge almeno un tampone elasticamente deformabile, selettivamente interagente con detta ruota.
  3. 3) Struttura come alla rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detto parafango è vantaggiosamente costituito da un corpo laminare ad una prima estremità, anteriore, opportunamente associato in modo non girevole a detto pianale.
  4. 4) Struttura come alle rivendicazioni 2 e 3, in cui detta ruota posteriore è fulcrata a detto pianale mediante un mozzo, caratterizzata dal fatto che da detto corpo laminare, proteso superiormente a detta ruota posteriore, sporgono inferiormente una coppia di prime ali laterali di interconnessione a detto mozzo di detta ruota posteriore.
  5. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzata dal fatto che dette prime ali laterali, sporgenti da detto parafango in prossimità di una seconda estremità, opposta a detta prima estremità, presentano preferibilmente una forma circa triangolare, con un lato superiore associato o solidale a detto corpo laminare ed il vertice opposto presentante un foro per il passaggio di detto mozzo.
  6. 6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che a detta seconda estremità di detto parafango è associabile e sporge un tampone presentante una forma vantaggiosamente prismatica ad asse trasversale.
  7. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che a detta seconda estremità di detto parafango è associabile e sporge un tampone presentante in una vista laterale una conformazione circa triangolare.
  8. 8) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto tampone è associato a detto parafango in corrispondenza di una terza controsagomata estremità.
  9. 9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 8 caratterizzata dal fatto che detta terza estremità di detto tampone presenta una sezione trasversale conformata preferibilmente a “C”, a distinguere una coppia di seconde ali laterali.
  10. 10) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto tampone è associato a detto parafango preferibilmente mediante una coppia di perni di fulcraggio disposti trasversalmente, ad interagire con dette prime e seconde ali laterali.
  11. 11) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che almeno una parte di detto tampone è realizzata in materiale elasticamente deformabile presentante un elevato coefficiente di attrito.
  12. 12) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto tampone presenta una quarta estremità, sporgente posteriormente oltre detta seconda estremità di detto corpo laminare, in modo che una pressione del piede dell’utilizzatore su detta quarta estremità imponga una deformazione di detto tampone stesso, a provocare il contatto tra una quinta estremità, inferiore, del medesimo, e detta ruota posteriore.
  13. 13) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta quarta estremità di detto tampone è realizzata in materiale elasticamente deformabile presentante un elevato coefficiente di attrito.
  14. 14) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta quinta estremità di detto tampone è realizzata in materiale elasticamente deformabile presentante un elevato coefficiente di attrito, in modo da essere atta ad interagire con la superficie di detta ruota posteriore, provocando la decelerazione di detto monopattino.
  15. 15) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto tampone è interamente realizzato in materiale elasticamente deformabile presentante un elevato coefficiente di attrito, in modo da essere atto ad interagire con la superficie di detta ruota posteriore provocando la decelerazione di detto monopattino.
  16. 16) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta quinta estremità è preferibilmente controsagomata a detta ruota posteriore, in modo che la superficie di contatto, all’atto della frenata, sia di ampie dimensioni.
  17. 17) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di presentare, in corrispondenza della superficie superiore di detta terza estremità di detto tampone, una pluralità di intagli trasversali atti ad incrementare la deformabilità di detto tampone stesso.
  18. 18) Struttura come alle rivendicazioni 1 o 2 caratterizzata dal fatto che superiormente a detta ruota posteriore sporge da detto pianale un parafango preferibilmente conformato, in una vista in pianta, circa ad “U”.
  19. 19) Struttura alle rivendicazioni 1 o 2 e 18 caratterizzata dal fatto che detto parafango presenta superiormente una apertura atta al posizionamento di detto tampone superiormente a detta ruota posteriore.
  20. 20) Struttura come alle rivendicazioni 1 o 2 e 19 caratterizzata dal fatto che da detto tampone sporgono una coppia di appendici atte ad una interconnessione girevole con una coppia di perni di fulcraggio a detto parafango.
  21. 21) Struttura come alle rivendicazioni 1 o 2 e 20 caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento elasticamente deformabile è vantaggiosamente costituito da almeno una molla disposta coassialmente ad almeno uno di detti perni di fulcraggio, ed atta a ripristinare la posizione sollevata di detto tampone una volta venuta meno la pressione del piede dell’ utilizzatore sul medesimo.
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