ITTV20000001U1 - Struttura di lampada - Google Patents

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Marcello Rostirolla
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Laguna Light Srl
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Description

“STRUTTURA DI LAMPADA”
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di lampada, ancorabile al muro o a parete, utilizzabile particolarmente per l illuminazione di ambienti interni.
Oggigiorno sono in uso lampade a parete o a soffitto (denominate anche applique o plafoniere) usualmente costituite da un piatto ancorabile al muro o al soffitto mediante viti, viti a pressione o fili metallici, passanti in predisposti fori ricavati nel piatto stesso.
Tale piatto funge da supporto per un dispositivo portalampada, e da ancoraggio per un corpo illuminante realizzato in materiale traslucido o trasparente, quale ad esempio vetro o materia plastica, metallo con feritoie.
Tale lampada di tipo noto presenta il principale svantaggio di dover essere localizzata in modo preciso e definitivo aH’intemo dell’ ambiente da illuminare, non potendo essere agevolmente spostata a seconda della eventuale necessità di modificare la illuminazione richiesta.
La installazione di tale plafoniera, molto laboriosa, richiede infatti l’utilizzazione di un trapano per predisporre i due o più fori per le viti di ancoraggio, viti di fissaggio, un cacciavite od un arnese per attorcigliare i fili metallici.
La rimozione di tale plafoniera, molto laboriosa, richiede l utilizzo di arnesi, la stuccatura dei fori e la dipintura delle superfìci stuccate.
Tali operazioni richiedono un impiego di tempo notevole, nonché la necessità di avere a disposizione numerosi strumenti ed accessori, quali un trapano, un cacciavite, viti a pressione, arnesi, stucco e colore per interni.
Un altro tipo di lampada a parete di tipo noto, denominata “applique”, è costituita da una staffa ancorabile ad una superficie mediante viti normali o a pressione, su cui è installabile un portalampade ed alla quale è associabile un corpo illuminante conformato nelle più svariate forme.
Tale lampada di tipo noto presenta sostanzialmente gli stessi inconvenienti delle plafoniere, essendo analogo il sistema di ancoraggio alle superfìci.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è, quindi, quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata, escogitando un trovato, il quale consenta di ottenere una efficace illuminazione in ambienti a seconda delle esigenze contingenti; un trovato che possa essere spostato in vari punti dello stesso ambiente, piuttosto che in un ambiente differente, con la massima semplicità e velocità.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di effettuare tale spostamento senza la necessità di dover disporre di numerosi utensili ed accessori.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato il cui ancoraggio ad una superficie non sia non né complicato né crei sostanziali danni estetici evidenti ad essa una volta rimosso.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo e che presenti costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di lampada che si caratterizza per il fatto di essere costituita da un corpo illuminante e da un supporto presentante primi mezzi di appoggio per detto corpo e secondi mezzi di ancoraggio rimovibile ad una superficie.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti, il trovato, costituito da un corpo illuminante e da un supportò;
la fig. 2 illustra, in una vista laterale, un trovato costituito da un diverso tipo di corpo illuminante;
le figg. 3 e 4 illustrano, in una vista rispettivamente dall’alto e frontale, il supporto;
le figg. 5 e 6 illustrano, in una vista di tre quarti, un trovato utilizzante un secondo ed un terzo tipo di supporto;
la fig. 7 illustra, in una vista di tre quarti, un trovato utilizzante un quarto tipo di supporto ed una pluralità di mezzi di aggancio a parete.
Con riferimento alla figura 1, si è indicata con il numero 1 una lampada, in particolare una lampada a parete, costituita da un corpo illuminante 2, presentante un elemento semitrasparente indicato con il numero 3, di contenimento per una lampadina, non rappresentata in figura.
Tale elemento semitrasparente 3 può essere realizzato, ad esempio, in vetro, in materia plastica in metallo con feritoie od in qualsiasi materiale non totalmente opaco, potendo essere aperto verso l’alto, come in questa forma realizzativa, oppure aperto lateralmente o totalmente chiuso.
Detto elemento semitrasparente 3, presenta un bordo inferiore indicato con il numero 4, di raccordo ad un primo bordo perimetrale 5, di un elemento di raccordo 6.
Tale elemento di raccordo 6, realizzato vantaggiosamente, ad esempio, in materiale metallico, risulta inferiormente associato, in corrispondenza di un secondo bordo perimetrale 7, ad un basamento, indicato con il numero 8.
Detto basamento 8 può essere di forma qualsiasi, presentando inferiormente una superfìcie di appoggio 9, piana, per l’appoggio di detto corpo illuminante 2 ad un supporto, indicato con il numero 10.
Tale supporto 10 presenta, in una vista in sezione laterale, una conformazione ad “L”, in cui si possono identificare una prima superficie orizzontale ed una soprastante seconda superficie verticale, indicate rispettivamente con i numeri 1 la e 1 lb.
Detta prima superficie orizzontale I la, vantaggiosamente piana, costituisce un primo mezzo di appoggio per detto corpo illuminante 2.
Ad una prima ed una seconda estremità libera, indicate con i numeri 12a e 12b, rispettivamente di tali prima e seconda superficie 1 la e 1 lb, sono ricavate una prima ed una seconda coppia di sedi, indicate rispettivamente con i numeri 13a e 13b, atte all’ inserimento di una coppia di correnti 14a e 14b.
Detta coppia di correnti 14a e 14b svolge la duplice funzione di sponde laterali di contenimento per detto corpo illuminante 2 e di tiranti per l’aumento della rigidezza di detto supporto 10.
Detto supporto presenta inoltre secondi mezzi per l’ancoraggio rimovibile ad una parete, vantaggiosamente costituiti, in questa forma realizzativa, da una asola 15, verticale, opportunamente ricavata lungo l’asse mediano di detta seconda superficie verticale 11 b.
Tale asola 15 funge da sede per un perno o chiodo, non indicato in figura, solidale alla parete a cui agganciare la lampada In figura 3 si vede come possano essere presenti terzi mezzi di aggancio, indicati con il numero 16, costituiti vantaggiosamente da un foro sede per una predisposta vite serrabile mediante un dado, non visibili nelle figure, interponibile tra detto supporto 10 e detto corpo illuminante 2, in modo da evitare accidentali cadute del corpo illuminante al suolo.
Alternativamente i terzi mezzi possono essere costituiti da una sporgenza, ottenuta ad esempio mediante una bugnatura, ricavata su detta prima superficie orizzontale I la, e con la quale interagisce una controsagomata sede ricavata su detta superficie di appoggio 9 di detto basamento 8.
Nelle figure 2 e 3 si vede inoltre come possa essere ricavato, preferibilmente sulla prima superficie orizzontale I la di detto supporto 10, un primo foro, indicato con il numero 17, atto al passaggio di un cavo 18 per la trasmissione della corrente elettrica alla lampada.
In figura 5 è rappresentato un secondo tipo di supporto, indicato con il numero 19, costituto da un elemento forato o cavo 20, in questa rappresentazione configurato preferibilmente ad anello, entro cui viene alloggiato detto basamento 8, opportunamente conformato in modo da presentare una superficie laterale, indicata con il numero 21, avente forma vantaggiosamente conica per creare una battuta.
Da detto elemento forato o cavo 20 sporge lateralmente un braccio, indicato con il numero 22, curvato a disporsi in posizione verticale verso l’alto e presentante aH’estremità libera una asola 23, vantaggiosamente verticale, che costituisce una sede per l’aggancio di detta lampada 1 ad un chiodo o perno fissato al muro.
La figura 6 illustra un terzo tipo di supporto, sostanzialmente analogo al primo ma ribaltato in modo da presentare la prima superficie orizzontale I la in posizione sovrastante alla seconda superficie verticale llb, quest’ultima presentando, in corrispondenza della zona di raccordo tra le due superfici, una coppia di fori, indicati globalmente con il numero 50, costituenti secondi mezzi di ancoraggio per almeno una coppia di chiodi o perni infissi nel muro.
In figura 7 è rappresentato un quarto tipo di supporto, indicato con il numero 24, per l’appoggio e l’eventuale ancoraggio di un corpo illuminante 2.
Detto supporto presenta, in una vista in sezione laterale, ancora una conformazione ad “L”, in cui si possono identificare una prima superficie orizzontale ed una sottostante seconda superficie verticale, indicate rispettivamente con i numeri 25a e 25b.
Detta prima e seconda superficie 25a e 25b sono vantaggiosamente piana e presentano un primo e secondo bordo perimetrale 26a e 26b conformato vantaggiosamente ad arco di cerchio.
La prima superficie orizzontale 25a costituisce il primo mezzo di appoggio per detto corpo illuminante 2; la seconda superficie verticale 25b presenta una coppia di fori, indicati rispettivamente con i numeri 27a e 27b, per rinserimento di una coppia di chiodi o perni di fissaggio al muro, quali ad esempio gli elementi di aggancio illustrati a lato, ed indicati con i numeri 28a, 28b, 28c e 28d.
L’utilizzo è quindi il seguente: con riferimento alle figure citate, si può osservare come il supporto possa essere facilmente rimosso dal perno o dal chiodo al quale era appeso, potendo così essere facilmente posizionato su un altro predisposto chiodo o perno.
II chiodo o perno non più utilizzato potrà essere, a seconda delle necessità, lasciato al suo posto per un successivo utilizzo oppure facilmente rimosso, senza creare un sostanziale danno estetico della parete.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di lampada che garantisce una efficace illuminazione di un ambiente a seconda delle esigenze dell’utilizzatore, potendo infatti essere spostato in vari punti dell’ambiente, piuttosto che in un ambiente differente, con la massima semplicità e velocità.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (20)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Struttura di lampada caratterizzata dal fatto di essere costituita da un corpo illuminante e da un supporto presentante primi mezzi di appoggio per detto corpo e secondi mezzi di ancoraggio rimovibile ad una superficie.
  2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto corpo illuminante comprende un elemento semitrasparente, di contenimento per una lampadina, il cui bordo inferiore è associabile ad un primo bordo perimetrale di un elemento di raccordo connesso ad un basamento posizionabile su detto supporto.
  3. 3) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fatto che detto supporto presenta, in una vista in sezione laterale, una conformazione ad “L”, in cui sono identificabili una prima superficie orizzontale ed una soprastante seconda superficie verticale.
  4. 4) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di appoggio per ietto corpo illuminante sono vantaggiosamente costituiti da detta prima superficie orizzontale.
  5. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzata dal fatto che ad una prima ed una seconda estremità libera rispettivamente di dette prima superficie orizzontale e seconda superficie verticale, sono ricavate una prima ed una seconda coppia di sedi atte all’inserimento di una coppia di correnti.
  6. 6) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 5 caraterizzata dal fatto che detti secondi mezzi per l’ancoraggio rimovibile ad un muro o parete o soffitto sono vantaggiosamente costituiti da una asola, preferibilmente verticale, opportunamente ricavata lungo l’asse mediano di detta seconda superficie verticale, detta asola fungendo da sede per un opportuno elemento di aggancio, quale un perno o chiodo, solidale a detta parete o muro o soffitto.
  7. 7) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fato di comprendere terzi mezzi di aggancio, interponibili tra deto supporto e detto corpo illuminante, costituiti vantaggiosamente da almeno un foro sede per almeno una predisposta vite serrabile mediante almeno un dado.
  8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fatto che detti terzi mezzi di aggancio sono vantaggiosamente costituiti da una sporgenza o bugna, ricavata su detta prima superficie orizzontale, interagente con una controsagomata sede ricavata sulla superficie inferiore di deto basamento.
  9. 9) Struttura come ad una o piu<' >delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fato di comprendere un supporto presentante detta prima superficie orizzontale in posizione sovrastante a. detta seconda superficie verticale, la medesima presentando una coppia di fori, costituenti secondi mezzi di ancoraggio per detti elementi di aggancio.
  10. 10) Strutura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal fatto di comprendere un supporto costituto da un elemento forato, quale un anello o un disco forato o una piastra forata, entro cui viene alloggiato detto basamento, opportunamente conformato in modo da presentare una superficie laterale avente forma vantaggiosamente conica, atta a creare una battuta.
  11. 11) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 caratterizzata dal fatto che da detto elemento forato sporge lateralmente un braccio, opportunamente curvato a disporsi in posizione verticale verso l’alto, presentante all’estremità libera una asola, vantaggiosamente verticale, atta a costituire secondi mezzi di ancoraggio rimovibile di detta lampada a detto elemento di aggancio.
  12. 12) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere un supporto costituto da un elemento cavo, entro cui viene alloggiato detto basamento, opportunamente conformato in modo da presentare una superficie laterale avente forma vantaggiosamente conica o svasata, atta a creare una battuta per il bordo perimetrale superiore di detto elemento cavo.
  13. 13) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere un supporto avente, in una vista in sezione laterale, una conformazione ad “L”, in cui si possono identificare una prima superficie orizzontale ed una sottostante seconda superficie verticale, preferibilmente piane ed aventi un primo ed un secondo bordo perimetrale conformati vantaggiosamente ad arco di cerchio.
  14. 14) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 13 caratterizzata dal fatto che detta seconda superficie verticale presenta in corrispondenza della zona di raccordo tra le due superfici, una coppia di fori per l inserimento di una coppia elementi di aggancio a detta parete o muro.
  15. 15) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta prima superficie orizzontale dì detto supporto comprende vantaggiosamente un primo foro atto al passaggio di un cavo per la trasmissione della corrente elettrica alla lampada.
  16. 16) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto elemento semitrasparente è realizzato in vetro, in materia plastica o in metallo con feritoie od in altro materiale non totalmente opaco.
  17. 17) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto elemento di raccordo, realizzato vantaggiosamente in materiaìè metallico, risulta inferiormente associato a detto basamento in corrispondenza di un secondo bordo perimetrale.
  18. 18) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto basamento è realizzato in vetro, in materia plastica od in altro materiale non totalmente opaco.
  19. 19) Struttura di lampada come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere fissata ad una superficie mediante almeno un chiodo o perno con l’impiego di un unico utensile e di essere rimovibile senza rimpiego di alcun utensile.
  20. 20) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto basamento presenta inferiormente una superficie di appoggio vantaggiosamente piana, per l’appoggio di detto corpo illuminante a detto supporto.
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