ITTS20010014A1 - Sistema atto ad unire, senza lavorazioni, montanti e traversi. - Google Patents

Sistema atto ad unire, senza lavorazioni, montanti e traversi. Download PDF

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ITTS20010014A1
ITTS20010014A1 ITTS20010014A ITTS20010014A1 IT TS20010014 A1 ITTS20010014 A1 IT TS20010014A1 IT TS20010014 A ITTS20010014 A IT TS20010014A IT TS20010014 A1 ITTS20010014 A1 IT TS20010014A1
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Nicolo' Ferro
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B2/00Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls
    • E04B2/88Curtain walls
    • E04B2/96Curtain walls comprising panels attached to the structure through mullions or transoms
    • E04B2/965Connections of mullions and transoms

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Electromagnetism (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Addition Polymer Or Copolymer, Post-Treatments, Or Chemical Modifications (AREA)
  • Load-Bearing And Curtain Walls (AREA)
  • Door And Window Frames Mounted To Openings (AREA)

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione avente per titolo: “Sistema atto ad unire, senza lavorazioni, montanti e traversi”.
Sistema atto ad unire, senza lavorazioni, montanti e traversi.
Il presente brevetto è inerente ad un sistema in grado di permettere l’unione senza lavorazioni fra profilati utilizzabili nelle facciate (a montanti e traversi, semi strutturali e strutturali), nei serramenti a nastro, nelle pareti mobili ed in genere ovunque si preveda l’unione dei traversi ai montanti con taglio ortogonale fra gli stessi.
Stato della tecnica
I sistemi di collegamento fra montanti e traversi utilizzanti profilati, metallici o plastici, sono i più svariati. I sistemi più moderni prevedono l’unione di tipo non sequenziale fra i profilati con l’inserimento frontale dei traversi sui montanti. Ciò permette di preparare i traversi prima del loro montaggio, riducendo i costi. Un’ulteriore diminuzione delle spese deriva dal fatto che con questa metodologia si riscontra una minore difficoltà in fase di montaggio rispetto ai sistemi di unione sequenziali.
Purtroppo anche i conosciuti sistemi di connessione frontali, per quanto validi, risentono comunque di costi di montaggio e di smontaggio abbastanza sostenuti. Per ridurre al minimo tali spese sono stati ideate innumerevoli soluzioni, tutte tendenti a ridurre al minimo la lavorazioni delle parti che devono essere unite. Si è così passati dalla lavorazione dei montanti (per ottenere delle cave entro le quali inserire i traversi) alla lavorazione dei traversi stessi. Questi ultimi, dopo essere stati tagliati nella giusta misura, vengono fresati o tranciati per eliminare una parte della parete esterna presso le loro estremità. Quindi vengono inseriti frontalmente in sostegni laterali fissati ai montanti tramite viti e successivamente bloccati essi stessi ai montanti tramite altre viti. Inoltre, per favorire il deflusso dell’acqua di condensa attraverso il canale di scolo del montante, il traverso subisce una seconda fresatura delle estremità che forma una sporgenza in ognuna di esse, la quale convoglia l’acqua nel succitato canale. Infine, per consentire l’unione più stabile fra montanti e traversi, a volte viene eseguita anche una fresatura delle alette del montante in corrispondenza delle zone in cui verranno bloccate le succitate sporgenze.
È ovvio che i costi per la preparazione dei traversi e dei montanti sono molto sostenuti, data la quantità di lavorazioni eseguite: doppia fresatura o tranciatura dei traversi, fresatura dei montanti, doppia foratura dei montanti stessi (per realizzare i fori che alloggiano le viti dei sostegni laterali e le viti che uniscono i traversi ai montanti).
E inoltre richiesto un certo impegno di manodopera, sia per le lavorazioni dei profilati che per il preventivo fissaggio dei sostegni laterali.
Sistemi di fissaggio frontali alternativi a quelli sopra descritti prevedono l’utilizzo di elementi di collegamento che permettono di evitare parte delle lavorazioni dei profilati. I traversi, secondo queste nuove metodologie, vengono tagliati nella giusta misura. Le estremità vengono chiuse da tappi in materiale plastico aventi la funzione di agire sia da guarnizioni che da compensatori delle dilatazioni. Infine i traversi vengono uniti ai montanti tramite barrette metalliche disposte orizzontalmente fra il traverso ed il montante e fissate alle due parti tramite viti. Le barrette metalliche sono ospitate in appositi canali o camere dei traversi. Si ottiene così un classico incastro a croce in cui le viti hanno una funzione essenziale per la tenuta. Oltre alla ridotta resistenza agli sforzi di torsione dei traversi, rimane comunque l’obbligo di forare o tranciare sia i montanti che i traversi il che rende, anche se in minor misura, costosa la preparazione delle diverse parti.
Sommario dell 'invenzione
Scopo dell’invenzione in oggetto è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un sistema di connessione fra profilati che non preveda altre lavorazioni oltre al taglio dei montanti e dei traversi per la realizzazione di facciate, serramenti a nastro e pareti mobili.
Uno scopo conseguente è quello di permettere il montaggio e lo smontaggio frontale dei profilati a costi estremamente ridotti con i conseguenti vantaggi economici.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti dal sistema oggetto della presente invenzione, che si caratterizza per il fatto di utilizzare dei profilati, un inserto e dei distanziatori verticali.
I profilati atti a costituire i traversi sono dotati di uno o più canali aventi il proprio asse longitudinale parallelo a quello dei profilati stessi, preferibilmente a sviluppo verticale.
I profilati atti a costituire i montanti presentano almeno una sede, con asse longitudinale parallelo a quello dei profilati stessi, che costituisce un prolungamento ideale dei canali del traverso. Essa può essere divisa in uno o più canali da almeno un’aletta con asse longitudinale parallelo a quello del profilato. Almeno un alloggiamento, con asse longitudinale parallelo a quello del montante, viene ricavato nella parete del montante stesso dalla quale derivano i bracci che delimitano la suddetta sede. Anche sui predetti bracci che delimitano le sedi viene realizzata almeno una gola, con asse longitudinale parallelo a quello del montante.
L’inserto consiste preferibilmente in una barretta metallica. Il corpo dell’inserto trova alloggio in almeno uno dei canali del traverso mentre una sua estremità sporge dal canale stesso. Quest’ultima è complementare alla geometria di un canale della sede. L’inserto presenta due o più fori filettati di cui almeno uno lungo il corpo dell’inserto stesso ed almeno un altro in prossimità dell’estremità che fuoriesce dai canali del traverso. Tali fori alloggiano viti o grani. Il corpo dell’inserto può essere diviso in due o più parti, a sviluppo parallelo a quello dei traversi, unite fra loro in prossimità del montante.
Le succitate viti o grani inserite nei fori dell’inserto evitano i suoi movimenti orizzontali. Per evitare che lastre di vetro o pannelli di peso notevole oppure carichi istantanei possano provocare lo scivolamento del traverso verso il basso viene utilizzato un distanziatore costituito da un profilato metallico la cui sezione è variamente conformata. Detto profilato viene inserito nella camera destinata all’incastro con l’inserto oppure in un’altra camera appositamente realizzata nel montante.
Un tappo di tenuta può chiudere ciascuna estremità del traverso. Esso è formato da un corpo con lo stesso profilo del traverso e da un supporto che sporge dal corpo stesso in direzione opposta rispetto all’estremità del traverso. Il supporto è attraversato da una o più feritoie aventi la luce delle stesse dimensioni del corpo dell’inserto e da fori orizzontali.
L’utilizzo del succitato inserto per fissare il traverso al montante evita tutte le lavorazioni tranne quella del taglio dei traversi. Questi ultimi vengono tagliati nella giusta misura già in officina, le loro estremità vengono eventualmente ricoperte dai tappi e negli stessi vengono inseriti gli inserti. Al personale addetto al montaggio delle facciate, dei serramenti a nastro, delle pareti mobili ecc. sarà quindi sufficiente fissare gli inserti ai montanti ed ai traversi. L’assemblaggio può avvenire così facilmente e soprattutto rapidamente con un netto decremento dei costi e dei tempi per queste operazioni.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione, preferita ma non esclusiva, dei particolari costituenti il sistema in oggetto, illustrati a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una sezione trasversale di un montante secondo il trovato; - la figura 2 illustra una sezione trasversale di un traverso;
- la figura 3 mostra una sezione trasversale ingrandita di un primo distanziatore; - la figura 4 illustra una sezione longitudinale, ingrandita, dell’inserto;
- la figura 5 mostra una sezione trasversale ingrandita della zona di unione del montante;
- la figura 6 illustra una sezione del montante, del traverso, dell’inserto, del tappo e di due distanziatori, di cui alle figure precedenti, uniti fra loro;
- la figura 7 mostra un’altra sezione trasversale del traverso in cui è inserito l’inserto;
- la figura 8 illustra un esploso, in prospettiva, del montante, del traverso, dell’inserto e del tappo illustrati nelle precedenti figure.
Descrizione dettagliata di un esempio preferito di esecuzione
Il sistema di connessione secondo la presente invenzione in un esempio di realizzazione, utilizzabile in particolare modo per facciate continue, prevede l’utilizzo di un inserto 1, di un profilato atto a costituire il montante 2, di un profilato atto a costituire il traverso 3, di un primo distanziatore 4 e di un secondo distanziatore 5.
L’inserto 1 presenta un corpo 1.1 diviso in due parti 1.11, 1.12, a sviluppo parallelo a quello dei traversi 3, unite fra loro in prossimità di una delle estremità 1.2 dell’inserto 1 stesso. In quest’ultimo sono ricavati quattro fori, di cui due 1.3 lungo il corpo 1.1 e due 1.4 in prossimità dell’estremità 1.2 libera dell’inserto 1. I profilati atti a costituire i traversi 3 presentano un corpo scatolato 3.1 e due canali 3.2 aventi il proprio asse longitudinale parallelo a quello dei traversi 3 stessi, con sviluppo verticale. Le due parti 1.11, 1.12 del corpo 1.1 dell’inserto 1 trovano alloggio in questi canali 3.2 mentre la sua estremità 1.2 libera sporge dai canali 3.2 stessi.
I profilati atti a costituire i montanti 2 presentano un corpo scatolato 2.1 ed una doppia sede 2.2, con asse longitudinale parallelo a quello dei profilati stessi, delimitata da bracci 2.3. Ciascuna sede 2.2 è divisa in due canali 2.4, 2.5 da un’aletta 2.6 con asse longitudinale parallelo a quello del montante 2. Sulla parete del corpo scatolato 2.1 che fronteggia l’aletta 2.6 viene ricavata una gola 2.7 a sviluppo longitudinale. Anche sui bracci 2.3 viene realizzata una gola 2.8. Un terzo profilato ha la funzione di distanziatore 4. Esso presenta un corpo 4.1 dal quale si staccano due bracci 4.2, 4.3. Un braccio 4.2 è dotato di un dente di aggancio 4.4, posizionata sulla faccia esterna del braccio 4.2 stesso.
Un tappo 6 di tenuta chiude l’estremità di ciascun traverso 3. Ciascun tappo 6 è formato da un corpo 6.1 con lo stesso profilo della parte tubolare del traverso 3 e da un supporto 6.2 che sporge dal corpo 6.1 stesso in direzione opposta rispetto all’estremità del traverso 3 stesso. Il supporto 6.2 è attraversato da due feritoie 6.3 verticali, aventi la luce delle stesse dimensioni delle due parti 1.11, 1.12 del corpo 1.1 dell’inserto 1 e da due fori 6.4 orizzontali.
Al momento del montaggio, il traverso 3, già dotato dei tappi 6 e degli inserti 1, viene avvicinato frontalmente al montante 2. L’inserto 1 viene fatto scorrere nelle camere 3.2 sino al momento in cui l’estremità 1.2 libera di ciascun inserto 1 non è totalmente inserita nel canale 2.4.
Per evitare che l’inserto 1 si stacchi dal montante 2 vengono inseriti dei grani 7 nei fori 1.4 filettati realizzati nell’estremità 1.2 libera. Detti grani 7, passanti attraverso i fori 6.4 del tappo 6, vanno ad incidere le pareti di ciascuna gola 2.7 del montante 2, realizzando delle sedi orizzontali che evitano ulteriori movimenti. I grani 7 hanno anche un’altra funzione. La loro punta fa fulcro sulla gola 2.7 e, facendo leva sul tappo 6, lo costringe a comprimersi contro il montante 2, impedendo il passaggio dell’acqua e garantendo di conseguenza la tenuta.
L’inserimento dell’estremità 1.2 libera nel canale 2.4 evita la fuoriuscita accidentale dell’inserto 1 dal montante 2. Il contatto fra le pareti dell’inserto 1 e le pareti del canale 2.4 evita la rotazione dell’inserto 1, e di conseguenza del traverso 3, lungo un suo asse longitudinale.
Due grani 8 impediscono i movimenti dell’inserto 1 nei canali 3.2 del traverso 3. Detti grani 8 vengono inseriti nelle fori 1.3 filettati dei canali del traverso 3 stesso e vanno ad incidere le pareti del corpo 3.1.
Per evitare i movimenti verticali dell’inserto 1 qualora il traverso 3 supporti carichi pesanti od improvvisi viene utilizzato il distanziatore 4. Esso viene inserito completamente nello stesso canale 2.4 del montante 2 che ospita l’inserto 1. Il dente di aggancio 4.4 presente sul braccio 4.2 va ad alloggiarsi nella gola 2.8 presente su un braccio 2.3, impedendone la fuoriuscita.
Il distanziatore 4 viene posizionato fra un inserto 1 e quello soprastante ed ha la funzione di distanziare verticalmente un traverso 3 dall’altro e di sostenerli. Si riducono così i tempi di montaggio in quanto il tracciamento sui montanti 2 non è più necessario.
Il montaggio è sequenziale verso l’alto: una volta bloccati i montanti 2 nella posizione voluta si fissa un primo traverso 3 a due montanti 2 contigui, quindi si incastrano i distanziatori 4 nei due montanti 2 sopra i primi due inserti 1 , quindi si fissa un secondo traverso 3 e così via sino al completamento della facciata. In alternativa può essere utilizzato anche un secondo distanziatore 5, avente la duplice funzione di distanziare i traversi 3 ed eventualmente di sostenere gli elementi di ritegno delle ante. Esso è dotato di due bracci 5.1, 5.2. Il primo braccio 5.1 va ad inserirsi nel canale 2.5 del montante 2 che non ospita né l’inserto 1 né il distanziatore 4. Il ritegno del distanziatore 5 al montante 2 avviene tramite una guarnizione 9, dotata di un rilievo 9.1 che va ad impegnare la gola 2.7 presente sulla parete del corpo 2.1.
Il sistema di connessione, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo iniziale. Inoltre tutti i particolari sono sostituibili con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Sistema atto ad unire, senza lavorazioni, montanti e traversi, utilizzante dei profilati atti a costituire i traversi (3) ed i montanti (2), un inserto (1) ed almeno un distanziatore (4, 5) verticale, in cui i profilati atti a costituire i traversi (3) presentano un corpo (3.1), scatolato o meno, ed uno o più canali (3.2) aventi il proprio asse longitudinale parallelo a quello dei traversi (3) stessi; i profilati atti a costituire i montanti (2) presentano almeno una doppia sede (2.2) avente il proprio asse longitudinale parallelo a quello dei montanti (2) stessi delimitata da bracci (2.3); detto sistema, di tipo sequenziale verso l’alto, si caratterizza per il fatto che i traversi (3) hanno uno o più canali (3.2) a sviluppo verticale, che le sedi (2.2) dei montanti (2) costituiscono un prolungamento ideale dei canali (3.2) del traverso (3) e dal fatto che l’inserto (1) presenta un corpo (1.1) a sviluppo parallelo a quello dei traversi (3); ciascuna sede (2.2) del montante (2) può essere divisa in uno o più canali (2.4, 2.5) da almeno un’aletta (2.6) con asse longitudinale parallelo a quello del montante (2); almeno un alloggiamento (2.7), con asse longitudinale parallelo a quello del montante (2), viene ricavato nella parete del montante stesso dalla quale derivano i bracci (2.3) che delimitano la suddetta sede (2.2); anche sui predetti bracci (2.3) viene realizzata almeno una gola (2.8) con asse longitudinale parallelo a quello del montante (2); il predetto corpo (1.1) trova alloggio in almeno uno dei canali (3.2) del traverso (3) mentre una sua estremità (1.2) sporge dal canale (3.2) stesso; detta estremità (1.2) è complementare alla geometria di un canale (2.4, 2.5) del traverso (3); detto inserto (1) presenta due o più fori filettati, di cui almeno uno (1.3) lungo il corpo (1.1) dell’inserto (1) stesso ed almeno un altro (1.4) in prossimità dell’estremità (1.2) che fuoriesce dai canali (3.2) del traverso (3), che alloggiano viti o grani (7, 8); detto distanziatore (4, 5) è costituito da un profilato metallico la cui sezione è variamente conformata, il quale viene inserito nella camera (2.4) destinata all’incastro con l’inserto oppure in un’altra camera (2.5) realizzata nel montante (2); il ritegno del distanziatore (4, 5) al montante (2) avviene tramite l’incastro di un proprio dente di aggancio (4.4) in una gola (2.8), tramite l’incastro di un dente di aggancio o rilievo (9.1) presente su una guarnizione (9) nella gola (2.7) presente sulla parete del corpo (2.1) oppure tramite altro semplice sistema di incastro. 2 - Sistema, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dal fatto che il corpo (1.1) dell’inserto (1) può essere diviso in due o più parti (1.11, 1.12), a sviluppo parallelo a quello dei traversi (3), unite fra loro in prossimità di una delle estremità (1.2) dell’inserto (1). 3 - Sistema, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un tappo (6) di tenuta può chiudere l’estremità di ciascun traverso (3); detto tappo (6) è formato da un corpo (6.1) con lo stesso profilo del traverso (3) e da un supporto (6.2) che sporge dal corpo (6.1) stesso in direzione opposta rispetto all’estremità del traverso (3) stesso; detto supporto (6.2) è attraversato da una o più feritoie (6.3), aventi la luce delle stesse dimensioni del corpo (1.1) dell’inserto (1) e da fori (6.4) orizzontali. 4 - Sistema, secondo la rivendicazione 1, che si caratterizza per le seguenti fasi: - si bloccano i montanti (2) nella posizione voluta; - un traverso (3), dotato dei predetti inserti (1) e dotato o meno di tappi (6), viene avvicinato frontalmente al montante (2); ciascuno dei predetti inserti (1) viene fatto scorrere nelle camere (3.2) sino al momento in cui l’estremità (1.2) libera di ciascun inserto (1) non è totalmente inserita nel canale (2.4); - si fìssa un primo traverso (3) a due montanti (2) contigui mediante viti o grani (7), passanti attraverso i fori (1.4) filettati realizzati nell’estremità (1.2) libera dell’inserto (1) ed i fori (6.4) del tappo (6), che vanno ad incidere le pareti del montante (2) realizzando delle sedi orizzontali; - si fissa ciascun inserto (1) al traverso (3) mediante viti o grani (8), passanti attraverso i fori (1.3) filettati realizzati nel corpo (1.1) dell’inserto (1); - quindi si incastrano i distanziatori (4, 5) nei due montanti (2) sopra i primi due inserti (1); - quindi si fissa un secondo traverso (3) come sopra descritto e così via sino al completamento della facciata, serramento a nastro o parete mobile. 5 - Sistema, profilati, inserto atto ad unire gli stessi e distanziatori, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come precedentemente descritto ed illustrato negli allegati disegni.
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