ITTP20070004A1 - Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica, nella trasformazione del moto da rettilineo con inversione alternata del senso di direzione ad angolo eventualmente variabile, a circolare con senso di rotazione costante. - Google Patents

Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica, nella trasformazione del moto da rettilineo con inversione alternata del senso di direzione ad angolo eventualmente variabile, a circolare con senso di rotazione costante. Download PDF

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ITTP20070004A1
ITTP20070004A1 ITTP20070004A ITTP20070004A1 IT TP20070004 A1 ITTP20070004 A1 IT TP20070004A1 IT TP20070004 A ITTP20070004 A IT TP20070004A IT TP20070004 A1 ITTP20070004 A1 IT TP20070004A1
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Salvatore Cosenza
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62MRIDER PROPULSION OF WHEELED VEHICLES OR SLEDGES; POWERED PROPULSION OF SLEDGES OR SINGLE-TRACK CYCLES; TRANSMISSIONS SPECIALLY ADAPTED FOR SUCH VEHICLES
    • B62M1/00Rider propulsion of wheeled vehicles
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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Description

DESCRIZIONE.
STATO ANTERIORE DELLATECNICA: Il sistema di trasmissione meccanica che è utilizzato tra l altro nella bicicletta, con pedaliera fornita di pedivelle; e nel motori endotermici con bielle, alberi a gomito, può essere assimilato ad un sistema di trasmissione meccanica con trasformazione del moto;
da moto rettilineo, efficace durante il senso di spinta ( la cui direzione, che potrebbe essere costante, invece è variante per il condizionamcnlo del ciclo della pedalata; coincide con la linea passante fra il baricentro del corpo ed il punto di applicazione della per quanto riguarda la bicicletta), per la metà del ciclo della pedalate (e quindi, con fase attiva - del piede o del pistone - discontinua duranti l intero ciclo), costituito dal movimento sincronizzato delle due gambe (o dei pistoni) in combinazione alternata;
a. moto rotatorio a senso unico, continuo, costituito dal gruppo pedaliera e corone (e dall'albero a gomito). Pedivella: Questo sistema risulte essere difettoso dal punto di vista del suo rendimento medio complessivo che, in condizioni ottimali (dove non ricorre la condizione di sforzo particolari: a addirittur estremo), supponendo un'andatura costante durante l'intero cielo, per il 50% si perde in lavora virtuale a motivo della componente variante in cui si decompone la forza motrice di spinta, la cui direzione passa per il fulcro (centripeta e decrescente durante il primo quarto di pedalata e centrifuga e crescente per il secondo). fino a presentare , nelle fasi meno efficaci del Suo ciclo, il cosiddetto "punta morto" in cui, indipendente dalla forca di spinte, il suo momento torcente è uguale a zero Le potenza sviluppata da questo sistema tradizionale, trascurando gli attriti, è date della fomula dove P. è la potenza, di uscita in cavalli vapore CV, M«, é il momento torcente medio in K.gmm, N è il numero di giri/m
Mi , il massimo momento torcente ottenibile, corrispondente ad uno dei tre attimi della corea del pedale, in cui la sua forza coincide ora la principale forza di spinta, e non una sua componente, ma nel quale la direzione della spinta è tangente alla rotazione del pedale col massimo braccio disponibile).
Biella e albero a gomiti : Analogamente a quanto sopra, nel motore a scoppio l'energia die viene contenuta dal lavoro virtuale opposto dal fulcro dell'albero a gomiti, in parte viene conservasi dall 'elasticità della miscela di gas dell'esplosione per essere ceduta successivamente al sistema tramite pistone, biella e albero a gomito . Dopo due successive decomposizioni della forza motrice una nella trasmissione fra pistoni e biella la cui componente (indesidera) produrrà l'attrito dello sfregamento delle fascette contro il cilindro, e l'altra fra biella e albero a gomito la cui componente (indesiderata) produrrà lavoro virtuale. L’energia ostacolala dai lavoro virtuale , s motivo del’ulteriore compressione della miscela, successiva all'esplosione, si trasforma in calore con il mantenimento di un'alta temperatura che ne favorisce la dispersione per via termica. Ciò avviene dunque, assieme a tutto il calore prodotto da tutti gli attriti, con il sistema di raffreddamento
Bicicletta Nella bicicletta ciò è tanto più evidente quando allo stremo dello sforzo, in salita o controvento la direzione della forze di Spinta si avvicina al fulcro, facendo crollare ulteriormente lì suo rendimento fino a provocare l arresto del sistema, quando la persone è ancora in grado di procedere a piedi, spingendo la bici con le mani È pure noto che adeguando favorevolmente il rapporto dì trasmissione, al fine di superare il punto morto (nei momenti che tante volte precedono l'arresto ). ed avvicinandosi alla posizione di maggiore efficienza {con il massimo momento tarcente ); il rapporto risulta essere troppo vantaggioso, come se si mettesse il piede in fallo, senza appoggia, nei vuota, producendo una spostamento del mezzo irrilevante.
Per ovviare al problema del punto morto, cosi come per le fasi passive nel motore a scoppio, sì è cercato di ricorrere a :
1. Corone ellittiche (Shimano) per la variazione posizionale del rapporto di trasmissione, in corrispnodenza più vantaggiosa durante l’avvicinamento del punto morto:
11. Crank che selezionano automaticamente i migliore rapporto di trasmissione:
ΙII Pedivelle curve, con alloggiamento di molla compressa dal pedale, coassiale nella cavità che ne segue la curvatura. E' stato riportato un guadagno del 15% di energia:
IV Pedale montato su volano al posto della pedivella.
V. Azionamento tramite staffe ad asola (come quelle della cavalcatura) montate all'estremità di un cavo .
VI. ELEVATED -UP/DOWN TYPE DRIVING DEVICE FOR BICYCLE (Publication Number: WO/20004461 1 Int. Cte: B62M ΙΛΜ (203⁄4.m>)„
Per ognuno di questi sistemi [da I a IV), ci sono delle componenti minori prodotte dolla decomposizione della forza principale: una che produrrà il momento torcenteutile l'altra diretta contro il fulcro, che produrrà lavoro virtuale . Il sistema V (di cui Sì è data una dimostrazione in una registrazione video, e del quale non ne ho potuto verificare il funzionamento, celato da una copertura) potrebbe trasmettere un momento torcente constante. (Qualora dovesse risultare più efficiente rispetta agli altri non sarebbe comunque valido perché il movimento del cavo e quindi della staffa, non è guidato e confinato ad un piano , che oltre o ciò sarebbe un punto di riferimento per l'equilibrio dell' utente. Oltre all'estrema difficoltà di chi sarebbe costretto a fare l equilibrista sulle sella, egli sarebbe esposto al sicuro rischio di cadere perdendo l'equilibrio.. mentre le proprie gambe dondolano , fuori controllo, in ogni direzione; e la staffa è un pericolo in quanto intrappolando il piede, non permette di liberarlo istintivamente per prevenire eventuali caduta
Per quanto riguardo la VI, che sicuramente non ha l 'ostacolo del punto mortp, si note che pur trasmettendo parte della forza motrice tramite un cavo tangente od una puleggia, essa presenta i seguenti inconvenienti:
a direzione e senso detto forza di spinta sono obbligati in una posizione ed un percorso rettilineo con la conseguenza più immediata di dare luogo ad una decomposizione della forza principale, e oltre a pregiudicare la versatilità che dovrebbe favorire l applicazione del'energia biomeccanica/antropogenica, non permette ne di sfruttare il peso del corpo (allineandone il baricentro) in presenza delia gravità, ne comunque, di esercitare una qualsiasi forza aggiuntiva Il diversamente abile, In questo caso può contare solo sul peso della sua gamba e sulla forza che i suoi muscoli saranno in grado di imprimere, tra l altro in modo scomodissimo, con una spinta che non parte dal baricentro del corpo verso il pedale, ma verticalmente .
b il cavo che trasmette ciò che rimane della forza motrice passa attraverso una pluralità di guide (prima di raggiungere la puleggia), il cui attrito ne riduce l'efficacia.
OBIETTIVO CHE L’INNOVAZIONE INTENDE RAGGIUMGERE: il problema del 'punto morto" sopra descritto, non sussiste per altri sistemi di questo genere già ampiamente utilizati Sistemi come quello per la trasmissione dalla catena al rocchetto posteriore (caso della bicicletta oppure dii una cinghia per attrito, ad una puleggia, ed ancora da un'asta cremagliera ad una mota dentata ecc
In questi sistemi l'elemento motore rettilineo, esercita una forza che è sempre tangente al moto rotatorio descritto dall'elemento rotante, indotto nel movimento, con il risultato che il momento torcente È sempre il massimo ottenibile con la stessa forza di spinta In questi sistemi la potenza di uscita, trascurando gli attriti è data dalla formula più comun Nonostante l'ampio uso che si è fatto di questi sistemi già da lungo tempo in tante applicazio come accennato prima, è evidente che in quache caso, ne è mancata l'intuizione di come applicarli Nel caso della bicicletta di verricelli o argani sono passati dei secoli e millenni, dal primo momento che furono inventali, fino al motore a scoppio ove l’idea che ha prevalso è stata il sistema a manovella in cui si cerca di adottare costantemente (anche a discapito deila capacità d'adattamento e dell efficienza biomeccanica) la direzione della forza applicata alla normalità del momento torcente che viene prodotto , con pessimo risultato specialmente nel caso della bicicletta e del motore: A difesa, della creatività di quest 'innovazione va detto che non si avvale di nuove scoperte scientifiche o innovazioni tecnologiche recenti, ma presenta caratteristiche realizzabili con le stesse conoscenze dei loro inventori normali
Questi sono dunque, gli obiettivi di quest'innovazione
1} La potenza risultante sarà secondo la formula, più comune descritta per ultima; la quale è il doppio rispetto alla formala del sistema tradizionale nelle medesime condizio (cioè con la sola spinta del peso corporeo), 2) Assecondare la direzione della forza di spinta entro i limiti, di un angolo di oscillazione tollerabile.
3) Rendere funzioriale lo strumento anche in assenza di gravità, o comunque, permettere all ' utente di esercitare sul pedale, la massima forza, che le gambe siano in grado di sviluppare , superiore al peso del proprio corpo. Esempio un pesista ha peso corporeo di 100 Kg ed è capace di sollevare sulle sue spalle 320 kg. Su ogni gamba è in grado di sostenere il peso di 210 Kg, mentre su una bicicletta tradizionale ne può esercitare solo 100 Chiunque sia in grado di camminare, può esercitare su una gamba una fora aggiuntiva al peso enrporeo.
4) Continuare ad azionare lo strumento in tutta sicurezza, a differenza del sistemai con staffa attacc ad un cavo volante e, come già avviene con le bici tradizionali mantenendo la libertà di disimpegno del piede dal pedale (per fermarsi o forse, per prevenire una caduta) Facile rilocalizzazione del pedale, confinato in un piano di corsa/oscillazione, al fine della prosecuzione dopo un disimpegno
ANALISI DEL RISULTATO RAGGIUNTO :
Al fine dì utilizzare uno di questi sistemi appena descri la cui realizzazione si può attuare in svariati modi, e qui non c'è spazio per descriverne tanti, una delle novità che sono state introdotte e s'intende introdurre , quanto più possibile, in altre applicazioni (vivìbili nei disegni, che hanno solo valore dimostrativo, e non sufficientemente descritti in tutti i minimi particolari - la cui realizzazione è abbastanza ovvia ed attuabile grazie alla libera iniziativa complementare di un tecnico - come in un progetto esecutivo - ; motivo per il quale si è omesso anche, di rappresentare la sella ed altri particolari che non sono oggetto d' innovazione.)
Sistema applicativo della trasmissione integrale (Tavola A);
Munire l estremità dell'elemento rettilineo (anche non rigido ed avvolgibile sull'elemento rotante 6) di pedale l [eliminando la pedivella), il quale, quando l'elemento rettilineo 2 non è rigido Come nel caso di un 'asta cremagliera (che sia questo fune, cavo, cinghia, catena, ecc.), viene rigidamente montato ad una Barra Guidata a Cannocchiale Retrattile 3, la propria scelta del elemento rettilineo flessibile è causata dai fatto che, in posizione di inizio corsa, l’elemento rigido sarebbe sporgente rispetto a tutto il sistema, e comunque, dovrebbe, avere delle guide anti-attrito che dovrebbero sostenete la flessione del pedale. Ancora, al fine di raggiungere la maggiore efficienza, la trasmissione del moto dall'elemento rettilineo 2 all'elemento 6, non avviene per attrito; ma grazie al fissaggio dell'estremità dell elemento 2 sull'elemento 6 Quindi il solco sull'elemento 6 serve solo da guida per avvolgere l'elemento rettilineo.
Barra Guidata a Cannocchiale Retratti Oltre a provvedere un vincolo per sostenere la flessione che la forza di spinta esercita sul pedale 1 - funzione che consente l’utilizzo di un pedale, specialmente in presenza di un elemento rettilineo 2 non rigido -, accompagna il pedale 1 costringendolo nell'evoluzione di tutti i suoi movimenti, nel contesto di un piatto verticale Ciò è importante perché, fermo restando la libertà di spingere lungo qualsiasi direzione del piano , si può far coincidere la direzione della forza di spinta con la gravità al variare dell'inclinazione del percorso; permettendone anche, la facile rilocalizzazione per la prosecuzione dell'attività, a seguito di una sospensione. La barra guidata retrattile 3 può essere composta da tre elementi (la cui sezione trasversale può variare da rettangolare a ellittica, ecc.) inseriti assialmente, uno dentro l'altro, come un cannocchiale (Questi elementi hanno un loro movimento reciproco assiale, retrattile, scorrevole su cuscinetti limitato da guide con fine curva ottenute sugli stessi Il movimento angolare/verticale della barra è imperniato su cuscinetti, in riferimento alla bicicletta, in Corrispondenza assiale della ruota posteriore, Può essere ottenuto esternamente, con montaggio sull asse proteso esternamente sul fianchi; oppure all'interno del mozzo del cerchione, maggiorato di diametro, per alloggiare i due perno/mozzo delle due barre {destra e sinistra) Questo sistema che già offre il vantaggio di similare il massimo momento torcente, può essere ancora migliorato con la seconda novità che si vuole introdurre, infatti, con l'aumentare della resistenza che si oppone, si può intervenire con l integrazione di un sistema ant-sollevamento.
Sistema anti-sollevamento (o dii funzionamento in assenza di gravità) [Tav. A e C): Il cavo vincolante a lunghezza regolabile 16. con i due moschettoni terminali 15, è passante dentro il tubo arcualo 17 sul quale sono montate le due ruote guida 18 ad orientamento angolare libero; quindi, è agganciato al giubbotto 4 Il tubo arcuato à saldato alla cerniera 19 che ne permette il ribaltamento verso il basso (quasi di 180°. Dipende dal diametro del tubo.}, A sua volta, la cerniera ha un fissaggio mobile (che permette la rotazione su un piano orizzont tramite due cuscinetti montati nel mozzo ricavato nel tubo 24) sull'asse 26 montato sul telaio con sistema di montaggio Veloce con lela 25, uguale a quello usato per la sella e per le ruote. Così come per la sella, l 'asse 26 può essere regolato in altezza. Il ribaltamento del tubo 17, apre la strada all ' utente per prendere posizione sulla sella.
I sistemi di ancoraggio adottati nel sistema anti-sollevamento (che verranno sottoposti a tensione solo quando ci si solleva appena dalla sella, nella necessità di ottenere una prestazione più spinta), dovranno essere regolati dall'utente Avendo prioritariamente regolato la lunghezza di quello centrale in una posizione fìssa più comoda, adeguerà quelli laterali collegati dalla fune scorrevole 16 compensatrice della distanze sui fianchi, durante il movimento laterale dello sprint, che è pure accompagnato dal movimento angolare orizzontale del tubo arcuato 17, intor ai cuscinetti La linea fra il baricentro del corpo e il punto di applicazione della forza sul pedale, dovrà risultare, quanto più possibile, sullo stesso piano parallelo ai piano del 'elemento rettilineo e del solco dove esso si avvolge sulla puleggia. Ciò è agevolelato dalla fune scorrevole 14 e dal movimento angolare orizzontale del tubo 17, che sono stati appena menzionati
Premes che il rapporto sia abbastanza svantaggioso e che s' incontri un'adeguata resistenza del percorso se prima. La massima pressione che poteva esercitare sul pedale dipendeva esclusivamente dal peso del suo corpo (ovvero, dalla gravità) adesso, l'utente può esprimere una forza superiore al suo stesso peso, che entrerà al 100% nel computo della potenza dì uscita.
Sfruttamento dell' enegia cinetica. Volendo sfruttare al massimo l'energia cinetica che egli può sviluppare, Et,— , l utente dovrebbe, sollevandosi sul pedale, dare un potente strappo verso l'alto, come se volesse rompere i vincoli che gli impediscono di sollevarsi, i vincoli da parte loro, saranno progettati sia per non rompersi a una simile Sollecitazione che per contenere la deformazione elastica e senza subire deformazione plastica definitiva. L’ analogia del funzionamento é quella del maglio , invece che quella della pressa. Avendo superato il punto mediano della corsa del pedale, con il decrescere della forza applicata, si può alternare immediatamente con l'altro piede, ripetendo il procedimento
Descrizione dell'elemento rotante (Tav. O); L'elemento rotante sul quale si avvolge l'elemento rettilineo 2 che trasmette la forza motrice nel presente esempio consiste in una puleggia 6 (Tav. A) La puleggia è una ruota libera (il tecnico esperto nel ramo può cimentarsi nell'applicazione di una qualsiasi ruota libera) il cui anello esterno 14 {visualizzato in tavola sezionato assieme ad alcuni elementi costituenti la sede di scorrimento delle sfere del cuscinetto), entra in modo solidale in presa con la parte interna 21 della stessa che è montata tramite la crociera 20 (doppia sul lato che porta le corone , mentre sull'altro lato vi è una crociera con soli 5 bracci.), sull'alberino (montato su cuscinetti collocati nel mozzo ricavato sul telaio) óltre il quale, il funzionamento continua come per addietro, nel senso di trasmissione del moto La presa dell'anello avviene grazie ad un sistema ad arpionismo con denti {oppure per attrito ricavato fra le Superfici dell'anello e dell ’elemento eccentrico 22 (cinque, distribuiti secondo il numero dei bracci della crociera) imperniato 23 sulla parte interna 21 (tenuto costantemente in leggero contatto da una media che permetterà di scivolare durante il ritorno dei pedale), che eserciterà una pressione crescente fra il suo perno e lo stesso anello , fino ad essere trascinato in rotazione , insieme a tutta la parte interna É libero nel senso opposto per il recupero della posizione di inizio corsa da parte del pedale L’anello esterno della ruota libera, confinato nella zuta più periferica della stessa, come per tutti gli elementi la cui massa è sottoposta ad una continua inversione di moto con la relativa perdita di energia, è ottenuto Con materiale a basso peso specifico e con dimensioni ridottissime, L’anello esterno di questa puleggia, se è provvisto di due scanalature, è per accogliere un secondo Cavo 7 con fissaggio dell'estremità che tramite la ruota guida folle 8, si collega in sincronia all'anello esterno del l'altra puleggia simmetrica sul lato opposta Questo cavo costituisce il meccanismo di ritorno del pedale, in questo caso;, diversamente, gli anelli ester delle due pulegge possono essere collegali e sincronizzati da un sistema di tre ruote dentate coniche, che ne costituirà il meccanismo di ritornò del pedale. Due di queste si otterranno dallo stessa anello di ciascuna puleggia, mentre la terza sarà l‘elemento di collegamento fra loro.
Per quanto riguarda gli elementi costituenti il condotto di scorrimento delle sfere, in tavola se ne distinguono due uno 27 fissato (con viti) all'anello esterno 14, e l 'altro 28 alla porte interna 21 L'ordine di montaggio sarà, inserimento della prima serie di sfere lungo tutto il condotto dell'anello esterno 14, inserimento dell'elemento 28. inserimento della, seconda serie di sfere, inserimento del l’elemento 27, fissaggio del 27 su 14, fissaggio del 28 su 21 L'elemento 28, durante il funzionamento , contrasterà tramite le sfere di scorrimento, la pressione esercitata dall 'eccentrico su'anello esterno 14. facendo in modo che il 14 si trovi stretto in una morsa.
Sistema per tendere i cavi (Tav B); Il cavo 2 del pedale che induce la puleggia in rotazione ed il cavo 7 del meccanismo di ritorno pedale (T»v. A), sono tenuti costantemente sotto una leggera tensione, regolata appositamente Ciò viene attuato tramite il cavo 11. che dalla parte posteriore collega le due barre guidate 3 (tav. A) simmetricamente omologhe - destra e sinistra.-,. Le due pulegge 12 in cornspondenza verticale delle barre guidate 3 - Tav A -, servono da guida per il cavo 11 con il quale si può esercitare la tensione Lo puleggia centrale 13 regolata dalla vite 9 (e relativo dado), esercita la necessaria tensione sul cavo , resa flessibile dalla molla di compressione 10.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI: 1 Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica nella trasformazione del moto da rettilineo di senso alternato a circolare, sostitutivo dei sistemi a manovella o simili .
  2. 2 Sistema applicalivo della trasmissione integrale dell'energia meccanica secondo 1 si tratta di trasmissione integrale con recupero di energia del 100% del lavoro virtuale per un totale di energia di oltre il 200%, rispetto ai sistemi tradizionali Ciò è il risultato del suo momento torcente che è sempre il massimo ottenibile con la medesima forza in quanto l‘elemento 2 caratterizzato dalla capacità d 'adattamento direzionale nel senso dato dalla forza motrice rettilinea. è sempre tangente al moto rotato dell'elemento (6). Quindi, caratterizzato anche, dall' assenza del cosiddetto punta morto (cioè di istanti in cui il momento torcente é uguale a zero), che nei sistemi tradizionali ne provoca l arresto ad esaurimento dell'energia d'inerzia
  3. 3. Sistema applicativo della trasmissio integrale dell ‘energia meccanica, secondo 1 e 2, caratterizzato dalla possibilità di essere inserito organicamente , con opportuno adattamento, sia in svariali sistemi di attrezzature con inematismi, tra i quali: motori endotermici. che nei sistemi ad uso dell'energia primaria biomeccanica /antropogenica in generale.
  4. 4. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica secondo 1-3* caratterizzato dall'applicazione del metodo di adattamento all energia biomeccanica /antropogenica con trascinamento del pedale {II) elemento rettilineo flessibile (2) ad orientamento angolare libero che ha origine al centro dell'elemento (6), sul quale si avvolge e del quale, ne condivide il piano di rotazione; e dalla Barra Guidata Retratti a cannocchiale (3) di accompagnamento senza opporre resistenza.
  5. 5. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica(Tw. A e 3⁄4 secondo 1-4, caratterizzato da sistema anti-sollevamento (o di funzionamento in assenza di gravità). Nei sistemi ad energia primaria biomeccanica /antropogenica in generale, è caratterizzato da vincoli (5) (15) opposti a (I) per l esercizio di una forza indipendente dall'accelerazione gravitazionale; quindi possibilmente, superiore anche, allo stesso peso corporeo dell 'utente, ed adattato a sostenere gli strattoni, della cui velocità ci si avvale, nello sfruttamento dell energia cinetica.
  6. 6, Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica fl’av. A e B), secondo 14, caratterizzato da accoppiamento simmetrico (destro e sinistro) dello stesso sistema, allo scopo di sincronizzarli in alternanza con sistema di ritorno pedale dato dal cavo (7) e dalla ruota guida (£), folle su cuscinetto; o in modo altrettanto efficiente, con collegamento fra due ingranaggi conici ottenuti sugli anelli esterni delle ruote libere (6). tramite una terza ruota conica; e con sistema tendi cavo ( 11 }
  7. 7. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica, secondo 1-6, con caratteristiche che permettono, mantenendo l'attuale limite dei rapporti piu vantaggiosi, di sforare ed estendere la gamma dei rapporti di trasmissione piu svantaggiosi grazie alla maggiori; potenza ottenuta evitando il lavora virtuale 2 e con la forza aggiuntiva 4 (per una maggiore velocità d'uscita. oltre il doppio dei sistemi tradizionali). Cui secondo 4, apre nuove possibilità agli atleti ciclisti per confrontarsi, non più sui piano della gravità, ma sul'effettiva potenza muscolare.
  8. S. Sistema applicativo della trasmissione integrale del'energia meccanica, secondo 1-5. in situazioni di grande resistenza di percorso e dopo aver tentato di vincerla con l'adeguamento di tutti i rapporti a disposizione (andatura a passo d'uomo); l’arresto del sistema - al raggiungimento dell'equilibrio della sommatoria dei momenti della resistenza (data dalla resistenza del percorso più le resistenze passive degli attriti) e del momento torcente della potenza esercitata - può avvenire solo quando non si è più in grado di procedere, sia pure a piedi, spingendo il mezzo con le mani
  9. 9. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica secondo I - ì e 6, caratterizzato dalla possibilità di invertire il senso della direzione delta forza di spinta quando è inserito nel contesto organico di attrezzature con cinematismi che lo permettono, Questa azione viene attuata dai sistema tendi cavo (Tati· A e B). La Barra Guidata Retrattile a Cannocchiale (3) che è imperniata, trasmette il momento torcente la cui forza relativa È applicata al cava (11) che è costantemente sotto tensione A sua volta il cavo {11) all'altra Baila (3), e cosi. all'elemento (6)
  10. 10. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica, secondo 1 - 3, il sistema è reso più agevole alle persone anziane e/o diversamente abili. La corsa dei pedale non è obbligata in un'orbita O da un qualsiasi percorso prestabilito, ne la sua lunghezza, è determinata dai punti diametralmente opposti che si avevano durante il ciclo della pedalala nel sistema tradizionale; ma essendo stata fissata arbitrariamente, rende possibile anche, di alternare degli spostamenti minimi del pedale quando l'utente non è in grado di estendere la gamba oltre una data distanza. Oltre a ciò, risulta essere più efficace per gli utenti con capacità fisiche normali (quindi consigliato), nel mantenimento di un angolo quanto più ottuso delle articolazioni del ginocchio e dell'anca, nello sfruttamento della forza bio-meccanica da imprimere col piede o nel caso di sfruttamento dell energia cinetica, secondo 4 11 Oltre all 'uso che se ne può ottenere per la bicicletta, nelle attrezzature sportive, i giocattoli ( anche con una rappresentazio figurativa che ne richiami l idea dell'utilità del funzionamento), e per altri mezzi di locomozione e trasporto terrestri, marini, sottomarini e aerei, lo si può utilizzare anche come verricello o organo a pedale ( anche in sostituzione o implementazione di quelli, a mano ), e dato che non dipende dalla gravità, anche durante le missioni degli astronauti nello spazio, per tutte quelle operazioni in cui si vuole fare a meno di argano o verricello provvisto di motore con relativa fonte di energia. Data te moltitudine di melodi per attuare {diversifieandull in modo analogo ) questo princìpio; se ne rivendica il proprio diritto monopolistico, esclusivo , di prototipazione artigianale industrializzazione e sfruttamento commerciale in qualsiasi esemplare di costruzione, che ne adotti uno, non avendone la precedenza nella sua attuazione Questa rivendicazione vale anche, come preambolo e requisito indispensabile per mettere mano ad una larga attuazione di progetti che non si può concretizzare in un contesto ove dei competitori possano prendere spunto dalle considerazioni fatte in queste descrizione e rivendicazioni, fra ί tanti progetti, quello di un prototipo di un motore endotermico nel quale sarebbe possibile, oltre al vintaggip secondo 1 e 2, ridurne l'inquinamento acustico, eliminarne il sistema di raffreddamento ed il volano. Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica con implementazione di telaio e di sistema di sfruttamento integrale dell "energia biomeccanica/antropogenica anche in assenzai di gravità e facilitazione per anziani e/o diversamente abili, come alle precedenti rivedicazioni , analogamente è sostanzalmente come descritto e illustrato negli allegi disegni.
ITTP20070004 2007-07-09 2007-07-09 Sistema applicativo della trasmissione integrale dell'energia meccanica, nella trasformazione del moto da rettilineo con inversione alternata del senso di direzione ad angolo eventualmente variabile, a circolare con senso di rotazione costante. ITTP20070004A1 (it)

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