ITTO970377A1 - Dispositivo di servocomando per un autoveicolo, particolarmente per persone prive dell'uso delle gambe. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo di servocomando per un autoveicolo, particolarmente per persone prive dell'uso delle gambe'',

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ai dispositivi di servocomando per un autoveicolo, particolarmente per persone prive dell'uso delle gambe, del tipo comprendente un dispositivo attuatore collegato ad un organo comandato, come il pedale dell'acceleratore o il pedale del freno, ed un organo di comando manuale del dispositivo attuatore.

Lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo del tipo sopra indicato che da un lato presenti una struttura relativamente semplice e di basso costo e dall'altro permetta di assistere in modo efficace l'azione manuale del conducente per comandare l'acceleratore e/o il freno dell'autoveicolo. Infine, un ulteriore scopo dell'invenzione consiste nel fatto di realizzare un dispositivo che sia di impiego facile ed agevole da parte del conducente.

In vista di raggiungere i suddetti scopi, l'invenzione ha per oggetto un dispositivo di servocomando del tipo indicato all'inizio della presente descrizione, caratterizzato dal fatto che il suddetto dispositivo attuatore comprende:

- un corpo cilindrico,

- uno stantuffo montato scorrevole nel corpo cilindrico e definente una prima camera provvista di mezzi per il suo collegamento con una sorgente di depressione, tipicamente con il collettore di aspirazione del motore a combustione interna dell'autoveicolo, ed una seconda camera separata da detto stantuffo rispetto a detta prima camera, detto stantuffo essendo collegato a detto organo comandato,

un'asta di comando, montata scorrevole coassialmente attraverso detto stantuffo e spostabile rispetto allo stantuffo fra una prima posizione di fine corsa, in cui le due camere comunicano fra loro attraverso un passaggio ricavato in parte nello stantuffo ed in parte nell'asta di comando, ed una seconda posizione di fine corsa, in cui l'asta di comando ostruisce detto passaggio, per cui lo stantuffo si sposta in direzione della prima cerniera per effetto della depressione presente in essa, e

mezzi elastici per richiamare l'asta di comando verso la sua prima posizione, nella quale le due camere del dispositivo comunicano fra loro e lo stantuffo è in una sua posizione estrema di riposo, verso la quale esso è richiamato dall’organo comandato.

Nel caso di applicazione al comando del pedale dell'acceleratore dell'autoveicolo, il suddetto stantuffo è collegato a detto pedale tramite un cavo metallico flessibile avente una porzione d'estremità disposta coassialmente all'interno di detta asta (che ha conformazione tubolare) ed agganciata ad una spina trasversale fissata allo stantuffo, che attraversa un foro centrale dello stantuffo in cui è montata scorrevole l'asta di comando e che impegna inoltre feritoie longitudinali contrapposte di detta asta.

Nel caso invece in cui l’organo comandato sia il pedale del freno, detto stantuffo è collegato al pedale tramite una barra disposta coassialmente all’interno di detta asta di comando (che ha conformazione tubolare) e connessa ad una spina trasversale fissata allo stantuffo, che attraversa un foro centrale dello stantuffo in cui è montata scorrevole l'asta di comando e che impegna inoltre feritoie longitudinali contrapposte di detta asta.

Grazie alle suddette caratteristiche, il dispositivo è in grado di assistere efficacemente l’azione del conducente quando questi comanda il pedale dell'acceleratore o del freno. Infatti, non appena il conducente esercita un azione sull'organo di comando del dispositivo, quest'ultimo provoca lo spostamento della suddetta asta di comando nella posizione di fine corsa in cui la comunicazione fra le due camere del dispositivo attuatore viene interrotta, per cui lo stantuffo si sposta per effetto della depressione esistente in una delle due camere, provocando un corrispondente spostamento del pedale. Il conducente è pertanto in grado di azionare tale pedale senza esercitare un grosso sforzo sull'organo di comando. Nello stesso tempo, la struttura del dispositivo è estremamente semplice e di conseguenza di costo relativamente ridotto.

La presente invenzione ha anche per oggetto l'organo di comando manuale dell'acceleratore utilizzato nel dispositivo sopra descritto. Secondo la tecnica nota, tale organo di comando è costituito da un cerchio predisposto sotto il volante di guida, sostanzialmente coassialmente a questo, costituito da una barra metallica curvata e con le estremità saldate fra loro.

Un inconveniente che si riscontra nei dispositivi noti consiste nel fatto che detto cerchio non è manovrabile con facilità dall 'utilizzatore in qualunque posizione del volante, il che va' a scapito della sicurezza di guida, soprattutto in curva.

In vista di ovviare a tale ulteriore problema, l'organo di comando manuale del dispositivo secondo l'invenzione è caratterizzato dal fatto che la suddetta barra costituente il cerchio è ricevuta, per una parte sostanziale della sua estensione, in una sede a canale di un profilato curvo di materiale plastico avente una flangia periferica piana che sporge radialmente verso l'esterno, così da definire una superficie di facile presa per le dita del conducente.

In una forma preferita di attuazione, il cerchio si sviluppa in un primo piano destinato a disporsi perpendicolarmente all'asse del volante nella condizione di montaggio, ad eccezione di una sua porzione nell'intorno della zona a ore 6 del cerchio, che è piegata in un secondo piano a 90" rispetto al suddetto primo piano, in modo da non interferire con le gambe del conducente durante la guida .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:

la figura 1 è una vista laterale schematica di un dispositivo di servocomando secondo l'invenzione, la figura 2 è una vista prospettica dell'organo di comando manuale facente parte del dispositivo della figura 1,

le figure 3, 4 illustrano in scala ampliata ed in sezione due dispositivi attuatori rispettivamente per il comando del pedale dell'acceleratore e del pedale del freno, e

la figura 5 è una vista in sezione ed in scala ampliata secondo la linea V-V della figura 1.

Nella figura 1 il numero 1 indica nel suo insieme il volante di guida di un autoveicolo destinato ad essere condotto da persone prive dell'uso delle gambe. Il volante 1 è montato su un piantone di sterzo 2 che è sopportato in modo girevole dalla struttura dell'autoveicolo (non illustrata), secondo la tecnica tradizionale. Il numero di riferimento 3 indica schematicamente il pedale dell'acceleratore dell'autoveicolo. Tale pedale 3 è controllato da un dispositivo di servocomando secondo l'invenzione, indicato nel suo insieme con 4, comprendente un dispositivo attuatore 5 controllato da un organo di comando 6. Quest'ultimo è costituito da un cerchio (vedere anche figure 2, 5) disposto coassialmente al volante 1 e al di sotto di esso, in modo tale per cui il piano generale del cerchio 6 è perpendicolare all'asse 7 del volante 1. Con riferimento in particolare alla figura 5, il corpo del cerchio 6 include un tondino di acciaio 8 curvato a guisa di cerchio e avente le sue estremità opposte saldate fra loro, avente una sezione circolare, come visibile nella figura 5. Il tondino 8 è ricevuto e fissato mediante adesivo 9 in una sede a canale 10 ricavata in un profilato curvo 11 di materiale plastico che riveste una parte sostanziale dell'estensione del cerchio 6 e che presenta una flangia periferica 12 sporgente radialmente verso l'esterno, che presenta una configurazione appiattita parallela al piano generale del cerchio 6 e definisce una superficie piana 13, rivolta verso il basso, di facile presa per le dita del conducente senza che quest'ultimo debba lasciare la sua impugnatura sul volante 1.

Come visibile nella figura 2, il cerchio 6 si estende in un piano perpendicolare all'asse 7, ad eccezione di una porzione 8a del tondino 8, che non è rivestita con il profilato di plastica 11 e che si estende nell'intorno della zona del cerchio disposta ad ore 6, con riferimento alla visuale dell'utilizzatore nella condizione di marcia. La porzione 8a (figura 2) è piegata in un piano disposto a 90" rispetto al piano generale del cerchio 6, come visibile chiaramente anche nella figura 1, al fine di evitare qualsiasi interferenza con le gambe dell'utilizzatore durante l'uso.

La conformazione sopra descritta ed illustrata del profilato di plastica 11 consente all'utilizzatore di afferrare e comandare con facilità il cerchio 6 qualunque sia la posizione del volante 1, e quindi in particolare anche durante una manovra in curva dell'autoveicolo.

Il cerchio 6 controlla il dispositivo attuatore 5 tramite un'asta di comando 14 connessa rigidamente, ad esempio mediante viti, ad una staffa 15 saldata centralmente alla sezione 8a del tondino 8.

Con riferimento alla figura 3, il dispositivo attuatore 5 comprende un corpo cilindrico 16 fissato in qualunque modo noto alla struttura fissa dell'autoveicolo (schematizzata con S nella figura 1), chiuso alle estremità da due piastre anulari 17, 18 aventi aperture centrali 19, 20 e provviste di appendici tubolari coassiali 21, 22, attraverso le quali è montata scorrevole una porzione di estremità dell'asta di comando 14, che presenta una configurazione tubolare.

All'interno del corpo cilindrico 16 è montato scorrevole uno stantuffo 23 avente un'apertura assiale 24 che è attraversata dall'asta di comando 14 e che presenta due feritoie longitudinali contrapposte 25 che sono impegnate da una spina trasversale 26 fissata allo stantuffo 23 e attraversante il foro assiale 24 di quest'ultimo. Pertanto, l'asta di comando 14 ha una possibilità di spostamento assiale limitato rispetto allo stantuffo 23, fra due posizioni estreme di fine corsa definite dall'impegno della spina 26 contro le estremità opposte delle feritoie 25.

Alla spina 26 è ancorato il capo 27 di un cavo metallico 28 connesso al pedale dell'acceleratore 3 e atto a provocarne un abbassamento (figura 1) contro l'azione degli usuali mezzi elastici di richiamo del pedale, che sono indicati schematicamente nella figura 1 e contrassegnati con il numero di riferimento 29.

Lo stantuffo 23 definisce all'interno del corpo cilindrico 16 una prima camera 30 comunicante con un raccordo 31 destinato ad essere collegato con il collettore di aspirazione del motore a combustione interna dell'autoveicolo, in modo da comunicare alla camera 30 la depressione esistente nel collettore. La camera 30 è separata tramite lo stantuffo 23 da una seconda camera 32.

Nella condizione di riposo illustrata nella figura 3, le camere 30, 32 comunicano fra loro attraverso un passaggio 33 ricavato nello stantuffo 23 ed una cavità 34 ricavata sulla superficie esterna dell'asta di comando 14. Quando l'asta di comando 14 viene spostata verso destra (con riferimento alla figura 3), ossia quando l'utilizzatore tira verso l'alto il cerchio 6 (con riferimento alla figura 1) l’asta di comando 14 si sposta rispetto allo stantuffo 23 raggiungendo la sua posizione opposta di fine corsa, definita dall'impegno della spina trasversale 26 contro le estremità di sinistra (con riferimento alla figura 3) delle feritoie longitudinali 25. In tale condizione, la cavità 34 non intercetta più il passaggio 33, per cui la comunicazione fra le due camere 32, 30 è interrotta, mentre la camera 32 comunica con l'atmosfera attraverso il passaggio 33, un foro 35 dell’asta 14, la cavità interna 36 di quest'ultima, e fori 37 pure ricavati nella parete dell'asta 14. Pertanto, in tale condizione, lo stantuffo 23 si sposta in direzione della prima camera 30, ossia verso destra, con riferimento alla figura 3, per effetto della depressione esistente nella camera 30 (la camera 32 essendo invece alla pressione atmosferica). Lo stantuffo 23 aiuta pertanto l'azione manuale del conducente, applicando una trazione aggiuntiva al cavo metallico 28, che comanda l'abbassamento del pedale dell'acceleratore 3. Quando l'utilizzatore rilascia il cerchio 6, l'asta di comando 14 ritorna nella sua posizione iniziale di fine corsa rispetto allo stantuffo 23, per effetto del richiamo di una molla 38, lavorante a compressione, interposta fra la spina 26 e una anello 39 calzato entro un'estremità dell'asta tubolare 14. A causa del ritorno dell’asta di comando 14 nella sua posizione di partenza, le due camere 32, 30 vengono nuovamente messe in comunicazione fra loro, per cui lo stantuffo 23 ritorna nella sua posizione iniziale illustrata nella figura 3, per effetto del richiamo dei mezzi elastici 29 associati al pedale dell'acceleratore 3.

Il dispositivo secondo l'invenzione include un ulteriore dispositivo attuatore 5a (figura 4) per il comando del pedale del freno, in aggiunta o in alternativa al dispositivo attuatore 5 per il comando del pedale dell'acceleratore. Nella figura 4, le parti corrispondenti a quelle della figura 3 sono indicate con lo stesso numero di riferimento con l'aggiunta di una a. In questo caso, il dispositivo attuatore 5a è collegato al pedale del freno tramite un'asta rigida 280, invece che mediante un cavo flessibile, per una ragione di maggiore sicurezza. Per il resto, la struttura è del tutto simile a quella sopra descritta con riferimento al dispositivo attuatore 5. In questo caso, inoltre l'asta dì comando 14 è connessa alla sua estremità superiore a un organo di comando manuale, che è tipicamente costituito da una leva (non illustrata). Al fine di azionare il freno, il conducente deve agire su tale leva in modo da spingere l'asta di comando 14a verso il basso, ossia verso sinistra, con riferimento ala figura 4. Cosi facendo, l'asta 14a si sposta, contro l'azione di una molla di richiamo 38a fino a raggiungere una posizione opposta di fine corsa in cui la cavità 34a dell'asta di comando 14a non intercetta più uno di due passaggi 33a ricavati nello stantuffo 23a, per cui la comunicazione fra le due camere 30a 32a è interrotta. Nello stesso tempo, la camera 32a viene messa in comunicazione con l'atmosfera attraverso il passaggio 33a illustrato a destra nella figura 4 e un foro 25a dell’asta 14a. Pertanto, lo stantuffo 23a si sposta verso sinistra, sempre con riferimento alla figura 4, in quanto la camera 30a è collegata con la sorgente di depressione, mentre la camera 32a è a pressione atmosferica. La spina trasversale 26a trasmette il moto dello stantuffo ad un'estremità dell'asta 280 che è collegata direttamente al pedale del freno, cosi da aiutare l'azione di spinta esercitata manualmente dall'utilizzatore sulla leva di comando.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Ad esempio, il cerchio 8 può essere realizzato con una forma circolare regolare, senza la parte piegata 8a. Inoltre, invece che collegare rigidamente il profilato 11 al cerchio 8, il profilato 11 può essere connesso in rotazione con il volante di guida dell'autoveicolo ed essere libero di scorrere rispetto al cerchio 8. In tal modo, quando il conducente agisce sul profilato 11 durante una manovra in curva, la presa sul profilato è più sicura, dal momento che esso non ruota rispetto alle mani del conducente, che impugnano il volante. Ciononostante il profilato è in grado di trasmettere un suo movimento assiale di attuazione al cerchio 8, che non ruota con il volante.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di servocomando per un autoveicolo, particolarmente per persone prive dell'uso delle gambe, comprendente un dispositivo attuatore (5, 5a) collegato ad un organo comandato, come il pedale dell'acceleratore (3) o il pedale del freno, ed un organo di comando manuale (6) del dispositivo attuatore, caratterizzato dal fatto -che il dispositivo attuatore (5, 5a) comprende: - un corpo cilindrico (16, 16a), - uno stantuffo (23, 23a) montato scorrevole nel corpo cilindrico (16, 16a) e definente una prima camera (30, 30a) provvista di mezzi (31, 31a) per il suo collegamento con una sorgente di depressione, tipicamente il collettore di aspirazione del motore a combustione interna dell'autoveicolo, ed una seconda camera (32, 32a) separata da detto stantuffo (23, 23a) rispetto a detta prima camera (30, 30a), detto stantuffo (23, 23a) essendo collegato a detto organo comandato (3), un'asta di comando (14, 14a), montata scorrevole coassialmente attraverso detto stantuffo (23, 23a) e spostabile rispetto allo stantuffo fra una prima posizione di fine corsa, in cui le due camere (30, 32; 30a, 32a) comunicano fra loro attraverso un passaggio {33, 34; 33a, 34a) ricavato in parte nello stantuffo ed in parte nell'asta di comando, ed una seconda posizione di fine corsa, in cui l'asta di comando (14, 14a) ostruisce detto passaggio, per cui lo stantuffo (23, 23a) si sposta in direzione della prima camera (30, 30a) per effetto della depressione in essa presente, e mezzi elastici (38, 38a) per richiamare l’asta di comando verso la sua prima posizione di fine corsa, nella quale le due camere (30, 32; 30a, 32a) del dispositivo comunicano fra loro, e lo stantuffo (23, 23a) è in una sua posizione estrema di riposo, verso la quale esso è richiamato dall'organo comandato (3).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'organo comandato è il pedale dell'acceleratore e che detto stantuffo è collegato a detto pedale (3) tramite un cavo metallico (28) flessibile avente una porzione d'estremità disposta coassialmente all'interno di detta asta (14), che ha conformazione tubolare, ed agganciata ad una spina trasversale (26) fissata allo stantuffo (23), che attraversa un foro centrale (24) dello stantuffo (23), in cui è montata scorrevole l'asta di comando (14) e che impegna inoltre feritoie longitudinali contrapposte (25) di detta asta (14).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'organo comandato è il pedale del freno e che detto stantuffo (23a) è collegato a detto pedale tramite un'asta rigida (280) disposta coassialmente all'interno di detta asta di comando (14a), che ha conformazione tubolare, e connessa ad una spina trasversale (26a) fissata allo stantuffo (23a), che attraversa un foro centrale (24a) dello stantuffo (23a) in cui è montata scorrevole l'asta di comando (14a) e che impegna inoltre feritoie longitudinali contrapposte (25a) di detta asta di comando (14a).
4. 4. Dispositivo di servocomando per un autoveicolo, particolarmente per persone prive dell'uso delle gambe, comprendente un dispositivo attuatore (5) collegato al pedale dell'acceleratore (3), ed un organo di comando manuale (6) del dispositivo attuatore (5), costituito da un cerchio predisposto sotto il volante di guida (1), sostanzialmente coassialmente ad esso, costituito da una barra metallica curvata (8) e con le estremità saldate fra loro, caratterizzato dal fatto che la barra costituente il cerchio (6) è ricevuta, per una parte sostanziale della sua estensione, in una sede a canale (9) di un profilato curvo di materiale plastico (11) avente una flangia periferica piana (12) che sporge radialmente verso l'esterno, cosi da definire una superficie (13) di facile presa per le dita del conducente.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il cerchio (6) si sviluppa in un primo piano destinato a disporsi perpendicolarmente all'asse (7) del volante (1) nella condizione di montaggio, ad eccezione di una sua porzione (8a) nell'intorno della zona a ore 6 del cerchio (6) che è piegata in un secondo piano a 90° rispetto al primo piano.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il cerchio (8) è fissato mediante adesivo nella sede a canale (9) del profilato di plastica (11).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il profilato di plastica (11) è connesso in rotazione con il volante di guida dell'autoveicolo ed è libero di scorrere rispetto al suddetto cerchio (8). Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.