ITTO970375A1 - Razionalizzazione del macchinario a lame diritto per segagione in lastre di grandi blocchi in pietra naturale ed artificiale. - Google Patents

Razionalizzazione del macchinario a lame diritto per segagione in lastre di grandi blocchi in pietra naturale ed artificiale. Download PDF

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ITTO970375A1
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IT
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sawing
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slabs
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IT97TO000375A
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Antonio Mori
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E S Tech Energy Saving Technol
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"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo;
"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre di grandi blocchi in pietra naturale ed artificiale".
DESCRIZIONE.
Stato dell’arte nelle metodologie di segagione blocchi in lastre mediante lame diritte
Le metodologie di segagione dì blocchi da cava (dimensioni, per esempio. 2.0x2.0x3.3 m.) in lastre sono due e definite in relazione alla durezze del materiale da tagliare:
- segagione materiali calcarei, con telai a moto rettilineo alternativo, attrezzali con lame a segmenti dramantali; - segagione materiali silicei (granili e amili), con telai a molo pendolare, attrezzali con lame a filo inferiore liscio operanti in torbida basica contenente graniglia metallica.
Questa era stata usata, in miscela d'acqua e sabbia, per calcarei, fino all'avvento dei diamanti artificiali. Prescìndendo da valutazioni più ampie di carattere processistico. s'analizzano qui gli aspetti impiantistici critici: . il blocco é assoggetato (a causa delle forze di taglio concordi, d'intensità e verso variabili lungo la battuta) a notevoli forze orizzontali e momenti ribaltanti periodici e pertanto a. sia pur piccole, oscillazioni, in senso longitudinale e (per disuniforme appoggio) trasversale, con conseguenti:
- presenza d'incisioni sulle e cattiva finitura delle superficie delle lastre;
- cattive tolleranze dimensionali (spessore, planarilà) delle lastre:
- moltiplicazione ed esaltazione delle fratture naturalmente presenti nel materiale delle lastre:
- forti limitazioni a segare lastre integre sottili (assai vantaggiose invece per la resa del materiale in blocco); per quanto dello in 1.01 uno stato vibratorio viene indotto nelle lame e questo comporta;
"Razionalizzazione dei macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
- ridotta produttività (per i suddetti specifici motivi) della lavorazione;
- precoce usura dei segmenti diamaniati;
il macchinario attuale limita seriamente la possibilità di segare lastre m spessori sottili.
La produzione di iastre in spessori sottili:
- aumenta la resa in segagione (ro2 lastre prodolle/m3 materiale segalo);
- amplia notevolmente le possibilità applicative delta pietra naturale ed artificiale.
La possibilità di produrre lastre in spessori sottili é resa sempre piu concreta dallo sviluppo delle tecniche di risanamento della pietra naturale (che tendono ad eliminarne la caratteristica fragilità).
Le suddette limitazioni (spessori minimi di 15 mm. per i calceli e 11 mm per i silicei) deriva dall'ingombro t rasversale dei sostegni lame e dei tenditori delle stesse;
il macchinario industriale attuale, per sue caratteristiche generali, esprime bassa capacità produttiva.
Le osservazioni che si possono fare sono le seguenti:
- nella tecnica di segagione a segmenti diamaniati. la velocità di cala é caratteristicamente limitala dal fatto che il prodotto (c x n: corsa per frequenza delle battute) può assumere solo valori limitali, in quanto esso influenza in modo direttamente proporzionale il valore dell'accelerazione massima e quindi della forza d'inerzia massima (che provoca grandi sollecitazioni sul macchinario e sulle fondazioni dello stesso);
- la biella scarica sui quadro portalame componenti verticali di sforzo (da taglio o da inerzia), variabili lungo la battuta, che inducono vibrazioni sullo stesso e quindi sulle lame, danneggiandone la capacità di taglio; - la metodologia di segagione in torbida basica contenente graniglia metallica risulta dovere, per buona parte, la sua bassa produttività proprio alla sua bassa frequenza operativa;
il macchinario industriale specifico attuale ba eccessivi ingombri longitudinali.
Le funzioni che devono essere assolte dal macchinario sono:
- trasformare il molo rotativo del motore primario nel molo alternativo del quadro portalame;
- realizzare le richieste corsa (500- 600 mm.). frequenza di battute (90; 110 n·/1) e velocità di cala; "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
- fornire i supporli nonché le forze e le potenza necessari alle lame;
- regolarizzare l'andamento della potenza assorbita nella singola corsa.
Va osservato che:
- pur trattando blocchi di profondità pari a 3.3 m.. un telaio ha. in corrispondenze, ingombri di 14: 15 m.; Questo discende dalia motorizzazione a biella e manovella, con grande volano regolarizzatone (d>4 m.): - alle basse frequenze operative del telaio, il volano è inefficiente nella funzione di regolarizzazione del moto; - la piazzuola di segagione risulta indisponibile, per il flusso materiali, dal lato motorizzazione;
il macchiano industriale attuale richiede fondazioni imponenti.
Le funzioni delle fondazioni sono;
- sopportare gii sforzi della lavorazione (sforzi di taglio, forze d'inerzia, sforzi d'attrito, pesi);
- offrire scarico a gravità alla fanghiglia di taglio.
Le osservazioni che si possono fare sono le seguenti:
- le fondazioni del telaio e. sopratullo. del gruppo motorizzazione sono costose (30%; 40% costo del macchinario) e di lungo approntamento (durata cantiere di cisca tre mesi), per i grandi sforzi alternativi d'inerzia; ridotta altitudine degliattuali impianti industriali ad essere montati in orizzontale od in verticale.
10 segagione di blocchi lunghi (eventualmente in agglomerato) è eseguita con telai a moto verticale; manualità ed inefficienza dell'operazione di variazione del pass) fra le lame.
Le funzioni dell'operazione sono:
- modificare i passi delle lame in modo d’ollenere la desiderata distribuzione degli spessori di lastra. Le osservazioni che si possono fare sono le seguenti;
- il riattrezzagio per variare i passi di taglio é operazione lenta e forte consumatrice di manodopera; - la sostituzione lame, a concrezione diamantala consunta, é lenta e forte consumatrice di manodopera. - la manualità dell'operazione s'oppone alla prospettiva della completa automazione del cielo di segagione. Il riassetto passi di taglio d'un grande telaio richiede il lavoro di due operatori per due turni. A tale impegno.
"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre
le aziende trasformatrici hanno reagito:
- riducendo la varietà di spessori offerti;
- specializzando uno o più telali su certi spessori, a scapito dei volumi d'investimento e dei costi d'esercizio;. Tutto questo non è compatibile con l'uso di telaii altamente produttivi, con un'offerta di spessori graduata sull'integrità del materiale lavorato e con una prospettiva d'articolata richiesta di spessori sottili: inefficienza e manualità dell'operazione inserimento cunei distanziatori tra lastre in corso di segagione. Le funzioni del'operazone sono:
- limitare le vibrazioni flessionali nelle lastre in corso di taglio, e specie in completamento segagione; - garantire la disponibilità della larghezza di taglio in fase d'estrazione lame, a segagione completata. Le osservazioni che si possono fare sono le seguenti:
- operazione manuale, costringe ad arrestare il telaio due volte per telaiata (dopo penetrazione lame nel blocco ed in fase d'estrazione della lame stesse) e per tempi non trascurabili;
- l'operazione manuale si oppone alla prospettiva della completa automazione del ciclo di segagione. lnefficiente distribuzione dell’acqua asportazione fanghi e raffreddamento, nella segagione con lame diamantale. Attualmente l’acqua é distribuita a pioggia uniforme sulla base superiore del blocco.
Le valutazioni che si possono fare sono:
- la produttività degl’utensili elementari é ridotta, per l'jnlerposizione di fanghiglia tra essi e fondo del taglio. L'asportazione della fanghiglia é efficiente se la portata in ogni sezione di deflusso è rilevante; Invece, con l'attuale modalità, la portata raggiunge II suo valore massimo solo alle due estremità del taglio.
Ancora, nel piccolo meato esistente tra segmento diamantato e fondo della sezione di taglio non si sviluppa alcun efficace meccanismo d’asportazione dei trucioli prodotti:
Infine, quanto meno per ragioni di simmetria, l'asportazione della fanghiglia di segagione dalla zona centrale del blocco è problematica; quindi la concentrazione di solido in questa zona tende ad essere alla. La lama é un sistema di taglio in parallelo e. se una sua parte è poco produttiva, essa tende a divetarlo nel suo complesso
"Razionalizzazione de! macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
la distribuzione a pioggia uniforme è giustificala solo nella fase iniziale della segagione (inserimento lame nel blocco e velocità di cala ridotta), in quanto non é prevedibile la zona nella quale, per irregolarità di forma e difetto d'appoggio del blocco, i segmenti diamantatì andranno ad operare;
- il raffreddamento degl’utensili elementari é inadeguato .
La funzione di raffreddamento é tanto piu efficace quanto piu il liquido é libero di circolare nelle zone di lavoro degl'ulensili elementari e questo richiede sezioni di flusso ampie e bassa concentrazione di solido; - nella zona di taglio si sviluppa forte abrasione, con usura dei fianchi dei segmenti ed allargamento della sezione di taglio (anche per questo si é obbligati a programmare spessore specificamente maggiorali, con sacrificio della resa in segagione e della produttività in lucidatura) e spreco di energia motrice.
Il trattamento della fanghiglia calcarea, prodotta dai telai a lame diritte diamaniate. non é razionale. Il trattamento attualmente comprende:
- l'inoltro della fanghiglia di segagione all'impianto centrale di depurazione:
- la decantazione del solido in vasche, stimolata dall’aggiunta di flocculenti;
- il riciclo dell'acqua all'impianto di segagione e l'avvio in discarica del solido fioccatalo.
Le osservazioni che si possono fare sono le seguenti:
- la decantazione di fanghiglia 8 granulometria molto fine é poco efficiente:
- la necessità dì flocculanli fa del solido un "rifiuto speciale" ed obbliga ad un costoso inoltro in discarica. linee direttive per un razionale sviluppo del macchinario e dell’impiantistica di segagione in lastre dei grandi blocchi in pietra naturale.
Le linee direttive generali, adottate per razionalizzare macchinario ed impiantistica di segagione dei grandi blocchi in pietra naturale, a partire dalle valutazioni critiche fatte in capitolo 1.00. sono qui raccolte: il blocco é assoggettato a forze di taglio concordi. d'iDtensità e verso variabili lungo la battuta e pertanto si muove con piccole oscillazioni.
Le proposte che si possono fare sono:
- autoequilibraTe gli sfora dì taglio (sia complessivamente che localmente fra lame adiacenti) sdoppiando il "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
quadro portalame in dee ed allunandoli di moti alternativi con velocità di pari modulo ma versi contrari : le lame sono soggette ad uno stato vibratorio.
Le proposte che si possono tare sono:
- autoequilibrate gli sforai di taglio (sia complessivamente che localmente fra lame adiacenti) sdoppiando il quadro portalame in due ed animandoli di moti alternativi con velocità di pari modulo ma versi contrarii: il macchinario attuale limita seriamente la possibilità di segare lastre in spessori sottili.
Le proposte che si possono fare sono:
- sdoppiare il quadro portalame in due. in modo da poter ospitare (a parità d'ingombro trasversale del telaio) un maggior numero di sostegni estremità lame;
il macchinario industriale attuale esibisce, specie per la sua caratteristicamente limitata frequenza (n· battute/min’) operativa, una bassa capacità produttiva.
Le proposte che ri possono fare sono:
- rendere indipendente la risultante delle forze d'inerzia da corsa e frequenza delle battute, antoequilibrando le forze d'inerzia all'interno stesso del macchinario, sdoppiando il quadro portalame in due ed animandoli di moli alternativi con velocità di pari modulo ma di versi dì segni contrari]:
- regolarizzare il molo dei dne quadri portalame con un piu efficace sistema pistone cilindro, che scambi periodicamente l'energia cinetica dei quadri con energia di pressione (vedasi paragrafo 11.05) ed installare il sistema di regolarizzazione tra i due quadri portalame. in modo da eliminare (con un opportuno proporzionamento) anche ogni sollecitazione interna sui cuscinetti della motorizzazione:
il macchinario industriale attuale esibisce eccessivi ingombri longitudinali in pianta.
I rimedii che si possono proporre sono:
- rendere rettilineo il moto dell’asta motorizzazione, che cori può avere lunghezza pari alla sola corsa: - definire un gruppo, per trasformare il molo rotativo dei motore primario in alternativo dell’asta, di nuovo tipo e molto compatto;
"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
- regolarizzare il molo dei due quadri porlalame COD un più compatto (oltre cbe più efficace) sistema pistonel cilindro. che scambi periodicamente l'energia cinetica dei quadri porlalame con energia di pressione; il macchiano industriale attuale richiede fondazioni imponenti.
I provvedimenti che si possono adottare sono:
- autoequilibrore gli sforzi di taglio complessivamente, sdoppiando il quadro portalame in due ed animandoli di moli alternativi con velocità di pari modulo ma versi contrari . in modo da non avere risultanti; - autoequilibrare le forze d'inerzia all’interno del macchinario, sdoppiando il quadro portalame in due ed animandoli di moti alternativi con velocità di pari modulo ma versi contraili, cosi. da non avere risultanti: - regolarizzare il moto dei due quadri portalame con un più leggero (rispetto al pesante volano) sistema pistone cilindro. che scambi periodicamente l'energia cinetica dei quadri portalame con energia di pressione; - per il compimento della funzione ''offrire scarico a gravità alla fanghiglia di taglio", conformare la fondazione con un piano di scivolo convogliente fa fanghiglia in tubazioni dirette al’impianto di chiarificazione: ridotta attitudine degli attuali impianti industriali ad essere montati in orizzontale o in verticale.
Occorre definire un telaio molto compatto in senso longitudinale e di semplice sopportazione, in modo che sia adatto ad entrambi i tipi d'installazione. Le soluzioni che si possono proporre sono:
- rendere rettilineo il molo dell'asta motorizzazione, che cosi può avere lunghezza pari alia sola corsa: - definire un gruppo, per trasformare il moto rotativo del motore primario in alternativo dell'asta, di nuovo tipo e molto compatto:
- regolarizzare il molo dei due quadri portalame con un più compatto (oltre che più efficace) sistema pistone cilindro. che scambi periodicamente l'energia cinetica dei quadri porlalame con energia di pressione: manualità ed inefficienza dell'operazione di variazione del passo fra le lame.
Le iniziative che si possono adottare sono:
- rendere automatica l'operazione, definendo un gruppo funzionale specifico;
Inefficienza e manualità dell'operazione d’inserimento cunei distanziatori tra lastre in corso di segagione. Le iniziative che si possono adottare sono:
"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ...'
- ottenere la formazione delle zeppe distanziatrici lastra da lastra iniettando piccole quantità di schiuma poliuretanica alle dne estremità longitudinali delle sezioni di taglio, o mediante altro specifico sistema che non impieghi materiale di consumo;
- rendere automatica l'operazione, definendo un gruppo funzionale specifico;
- far si da poter eseguire l'operazione in corso di segagione;
Inefficiente distribuzione dell'acqua asportazione fanghi e raffreddamento, nella segagione a lame diamantate. La razionale adduzione dell'acqua deve;
- produrre la massima portata in mezzeria, in modo che il flusso sia ovunque consistente ed ordinato; - introdurre la portata il più vicino possibile alla zona di lavoro degli utensili elementari;
- impartire all'acqua elevata velocità d'ingresso e cosi portare in sospensione il solido, in modo che:
- la concentrazione della fanghiglia in acqua sia uniforme e minima in ogni punto;
- l’asportazione della fanghiglia sia particolarmente efficace.
Le soluzioni che si possono adottare sono:
- migliorare l'attuale sistema utilizzando, in sequenza, due modalità d’irrorazione:
- a pioggia uniforme, limitatamente al periodo d’inserimento lame nel blocco (a velocità di cala ridotta): - a pioggia concentrata sulla mezzeria (nel senso della profondità) del blocco, per il resto:
- addurre l’acqua alla sezione di taglio con tubicino, fissato sul dorso superiore della lama, di diametro esterno leggermente inferiore alla larghezza dei segmenti diamantati utilizzali e sviluppantesi da un'estremità della lama fino alla mezzeria della stessa:
- iniettare l’acqua nella zona di taglio attraverso uno u più fori praticali diagonalmente (per non indebolire eccessivamente alcuna particolare sezione) nello spessore, in mezzeria, della lama stessa.
In alternativa, uno o più fori (diretti inclinati verso il basso) possono essere praticali, vicino all'estremità di mezzeria, sul tubicino;
- distaccare periodicamente la base diamantata del segmento dal fondo della sezione di taglio, in modo da "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..
permettere un efficace lavaggio della zona dai trucioli di segagione.
Questo può essere razionalmente ottenuto sollevando (di qualche millimetro) periodicamente (p.e. due volte ogni corsa doppia e nei tratti delia stessa meno produttivi, cioè in vicinanza dei due punti morti) la lama. La chiarificazione delle fanghiglia calcarea, prodotta dai telai a lame diritte diamantate. non é razionale. Le iniziative che sé possono adottare sono:
- installare un filtro meccanico vicino all’impìanto di segagione, dal quale estrarre:
- l'acqua, da rinviare al sistema d'irrorazione:
- il solido pulito, pronto per essere usalo come inerte (agglomerali, impasti cementizi, etc.), L'impianto E.S.TECH di segagione con lame diritte di grandi blocchi in pietra naturale od artificiale.
Il blocco da segare é appoggiato sul carrello di segagione, senza staffature o cementazione della base. L’impianto di segagione (Disegno A)é composto dai seguenti componenti d’interesse, nel caso, rilevante: una fondazione ottenuta alloggiando nello scavo (dimensioni 4.5x9.5x1.5 m.) quattro semplici plinti. due muretti sostegno binario dei carrello e lo scivolo di deflusso della fanghiglia di segagione.
la "Piattaforma supporto impianto .
Questa ha gli scopi d'offrire supporto preciso alle quattro colonne guida e di facilitare l'operazioni di collaudo e montaggio:
le quattro colonne guida dei quadri portalame.
Le colonne sono interfacciale con:
- quattro cannotti verticali di guida dei quadri portalame. collegati a:
- quattro cannotti orizzontali longitudinali, che ospitano i quattro supporti del quadro portalame esterno: - due traverse, tramite i cannotti suddetti:
- quattro vitoni di motorizzazione del molo di cala ed. al piede, i relativi reggispinta.
il trasferimento del carico normale insistente sui segmenti diamanlati ai ritoni e l’imposizione del moto di cala dai vitoni ai quadri portalame avviene collegando, tramile perni, il cannotto di scorrimento lungo la colonna con un blocco, scorrente all'interno della stessa, filettalo ed impegnato nel vitone; per questo ogni "Razionalizzazione de) macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
colonna è provvista di due asole verticali lunghe quanto la corsa verticale del telaio.
La sincronizzazione dei vitoni è fatta:
- per i vitoni di ciascuna coppia posta ad un'estremità longitudinale, con albero meccanico:
- tra le due coppie, con albero elettrico (lettura angoli percorsi con "encoders" e sincronizzazione da PLC); un quadro portalame interno.
Strutturalmente questo é composto da:
- due puntoni tubolari longitudinali, che sopportano la compressione esercitata dal tensionamento delle lame (metà delle complessive) ed ospitano i puntoni coassiali del quadro portalamè esterno:
- due testate trasversali collegate, ai due puntoni longitudinali, che ospitano:
- i quattro supporti scorrevoli di questo medesimo sul quadro portalamè esterno;
- i supporti estremità lame ed il sistema di tensionamento lame:
un quadro portalamè esterno.
Strutturalmente questo é composto da:
- due puntoni tubolari longitudinali, che supportano la compressione esercitata dal tensionamento delle lame (metà delle complessive), ospitati dai puntoni coassiali del quadro portalamè interno:
Sul prolungamento di questi operano i quattro supporti montati sui cannotti orizzontali collegati alle traverse e scorrenti sulle colonne guida :
- due testate trasversali, collegate due puntoni longitudinali.
Esse ospitano i supporti estremità lame ed il astenia di tensionamento lame:
quattro supporti del quadro portalamè esterno (che a sua volta supporta quello interno).
Ciascuno dei supporti é composto da una coppia di rulli (superiore ed inferiore) folli, rotolanti su prolungamento di puntone tubolare del quadro portalamè esterno, supportati da un manicotto longitudinale saldato al manicotto guida della colonna ed ad una traversa.
I rulli sono profilati secondo il raggio di curvatura esterno del puntone tubolare;
quattro supporti del quadro portalamè interno, su quello esterno.
"Razionalizzazione dei macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
Essi sono praticamente identici a quelli del portalame esterno.
un gruppo di trasformazione del molo rotativo del motore elettrico primario nei due moli alternativi (in opposizione di fase) necessari ai due quadri portalame (Disegno B).
Per ciascuno dei due moti il gruppo di trasformazione é composta da:
- un eccentrico interno a forma circolare, solidale all’albero d’ingresso potenza, che ruota eccentricamente alla frequenza delle battute. La sua eccentricità è pari ad un quarto della corsa:
- un eccentrico esterno, pure a forma circolare ed il cui asse eccentrico passa per il centro geometrico dello eccentrico interno, rotante con velocità assoluta pari in modulo a quella del’eccentrico interno ma avente il verso di segno contrario.
Il centro geometrico dell’eccentrico esterno si muove con molo rettilineo alternativo;
- un collare, concentrico al'eccentrico esterno e dal quale trae il moto rettilineo alternativo:
- an'asta di motorizzazione di una testata del corrispondente quadro portalame.
Parie comune ai due sottogruppi di trasformazione é una corona internamente dentata ferma; quattro gruppi di regolarizzazione del moto e di compensazione interna delle forze d'inerzia.
Ciascuno dei medesimi à composto da:
- cilindro compressione aeriforme (componente separalo o integralo nei puntoni quadro portalame esterno); - testata con rapporto di compressione registrabile.
Il rapporto di compressione è aggiustato in modo che. in ciascun punto morto del molo alternativo, la pressione eserciti una spinta di valore pari a metà della forza d’inerzia espressa da un quadro portalame; - pistone compressione ed asta (componenti separati o integrali nei puntoni quadro portalame interno); - valvole automatiche d'espirazione e di scarico.
Alesaggio, rapporto di compressione ed altro devono essere scelti in modo che. in ogni intervallo della corsa, la variazione d'energia cinetica dei quadri portalame eguagli la variazione dell'energia di pressione; gruppo funzionale dedicato all'operazione di variazione del passo fra le lame.
Il gruppo ha lo scopo di rendere automatica l'operazione; la sua composizione è la seguente;
"Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
un (due per lama ) "cuneo supporlo" a pianta triangolare (massiccio: le due basi superiore ed inferiore sono unite da uo'anima verticale centrale spessa quanto il supporto estremità lama) isoscele, la cui estremità stretta (orientata verso l'interno del telaio) é conformata appunto come supporto estremità lama. un (due per lama) "cuneo attuatone" a pianta triangolare isoscele, la cui estremità strette (orientata verso l'esterno del telaio) é conformala per ospitare l'attacco al’attuatore di moto longitudinale
Questo tipo di cuneo viene interposto Ira due "cunei supporto" lame.
L'angolo d'apertura di questo tipo di cuneo é identico a quello del tipo supporlo estremità lama ed é scelto in modo che la sua metà sia inferiore all’angolo d’attrito dei materiali costitutivi i due cunei.
La stabilità della fila é ottenuta, fra l'altro, formando a risalti scanalati le fiancate dei cunei adiacenti. La soluzione del cuneo attuatone massiccio é adeguala per il telaio con quadri portalame affiancati o per il quadro portalame esterno del telaio con puntoni coassiali: invece, nel caso, per quello interno é necessario che ogni supporto estremità lame originario de) quadro portalame esterno possa disporsi trasversalmente in una posizione qualsiasi (entro i limiti del campo passi di taglio), e quindi il cuneo attuatore del quadro interno deve essere scomposto nelle due basi triangolari indipendenti (nel caso solo una delle due dovrà essere attrezzata con un attuatore longitudinale controllato mentre l'altra con semplice molla a trazione): un (due per ogni lama) "attuatore longitudinale lineare, collegato al cuneo specifico ed ad un gruppo albero cuscinetti (due. a rullini). capace dì tiri/spinte longitudinali e dì scorrerimenti trasversali.
La corsa dell'attuatore viene controllata dal "gruppo controllo passi lame"
Riguardo il tipo d'alluatore. ne sono stati presi in considerazione tre:
- a cilindro oleodinamico individuale (due per lama), attremato con due elettrovalvole d'estremità:
- meccanico irreversibile a vite serrilo da carrello motorizzatore (due per quadro portalame):
- meccanico a semplice molla dì trazione (attuatore ausiliario)
due attuatori di fila trasversali (quattro per ogni quadro portalame). provvisti d'eccitatore di vibrazioni, per - mantenere chiusa trasversalmente la specifica fila di cunei ed applicarvi un'opportuna forza trasversale; - mettere in vibrazione la fila di cunei onde ottenere l'annullamento periodico del’attrito fra i cunei stessi "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
e con ciò grazie all ’opportuna forza trasversale, il tensionamenlo delle lame:
un (due per quadro portalame) "gruppo controllo passi lame", formato da un carrello a moto trasversale (la cui posizione istantanea sul quadro portalame é misurata con precisione da. per esempio, un sistema a cremagliera, pignone ed "encoder") e da un sensore posizione lama.
Un valore opportuno della corsa dell'attualore fa scorrere il cuneo corrispondente fra due "cunei supporto". variando la distanza fra questi due ultimi e quindi lo specifico passo delle lame.
Il comando di corsa verrà dato contemporaneamente ai due attuatoli vicini alle due estremità della lama, in modo che l'operazione possa essere controllala già in corso d'esecuzione.
Nell'intera manovra gli attuatori di fila trasversali e gli eccitatori di vibrazione sono attivi, in modo d’eseguire la variazione dei passi di taglio con lame tensionate e con questo in modo preciso.
Tale manovra di modifica dei passi procederà sequenzialmente dalla mezzeria del quadro portalame. ove per miglior precisione della manovra è montata una lama fissa od un riscontro equivalente, alle due estremità Ogni manovrà indurrà sul "cuneo attuatore" attivo e su quelli più esterni passivi uno spostamento trasversale. che viene eseguito (sotto il controllo dell'attualore di fila) grazie al gruppo albero-cuscinetti, montato sull'attuatore longitudinale.
gruppo funzionale dedicato al controllo della spaziatura lastre (inserimento cunei distanziatori) in segagione. Sono stale definite due alternative, comportanti l'una e l'altra no l’uso di materiale di consumo.
La composizione del gruppo, nella prima alternativa, è la seguente:
- un carrello (o due per l'intero telaio, montali ciascuno su una traversa) a scorrimento trasversale, sul quale sono montali i gruppi operativi;
- una testa ad aria calda, che asciuga e riscalda le superficie da collegare con la schiuma.
L’apparecchiatura é montata, tramite opportuno supporto, su un cilindro senza stelo che provvede a regolare la distanza dell'ugello dalla testata del blocco;
- una testa d’iniezione, ove vengono miscelati i due componenti e dalla quale viene proiettata la miscela. L'apparecchiatura é pure montata, tramile opportuno supporto, sul cilindro senza stelo;
"Razionalizzazione dei macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..."
- un sensore di distanza, capace di controllare i movimenti del cilindro senza stelo, d'individuare la fenditura di taglio e di comandare tempestivamente l'esecuzione del getto di schiuma;
La composizione del greppo (due per l’intero telaio), nella seconda alternativa, é la seguente;
- nastro motorizzalo, tango poco più della larghezza massima blocco, completo di;
- piano supporto nastro e rolli d’estremità;
- membrana gonfiabile, montata sul piano supporto lato blocco;
- braccio telescopico, incernierato so una traversa del telaio, da ona parte, ed al greppo nastro dall'altra;. Il funzionamento del greppo é il seguente:
- a le lame siano inserite per un tratto sufficiente nel blocco, i bracci telescopici portano i nastri a contatto delle due testate del blocco e le membrane vengono messe in pressione;
- terminata la segagione e risalite le lame fino ad una quota opportuna, i due grappi, in sequenza: - depressurizzeranno la membrana, accorciano il braccio e lo ruotano attorno la traversa;
- ridistendono il braccio fino a riportare il nastro contro il pacco lastre, aldisollo le lame;
- estratte le lame, i due nastri accompagnano, coordinatamente, le lastre verso i sostegni laterali. Terminata quest'operazione, i bracci verranno ritirati ed il carrello potrà essere inoltrato al Laboratorio. L'eventuale "carrello motorizzatone" il "carrello controllo passo lame" e l'eventuale carrello supporto greppo di schiumatura possono ridursi ad uno solo .
Il medesimo può contenere l'attrezzatura per la sostituzione o l’avvicendamento delle lame nelle varie posizioni, i gruppi ausiliari che compongono l'impianto sono:
- gruppo filtrazione fanghi di segagione e reinserzione acqua chiarificata.

Claims (1)

  1. "Razionalizzazione dei macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..." RIVENDICAZIONI 01. procedimento di segagione con lame diritte nel quale due lame adiacenti qualsiasi sono animale di moto alternative ove i due vettori velocità hanno moduli di valori analoghi ma versi di segni contrarii; 02. procedimento di segagione con lame diritte, caratterizzato dal fatto che grazie al particolare coordinamento cinematico del moto delle lame rivendicato in 01.. la risultante degli sforzi di taglio sui blocco ha sempre valore "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..." sostanzialmente nullo; 03. soluzione della problematica meccanica posta dal procedimento di cui in 01.. consistente nel guidare le lame tramite due distinti quadri portalame animati di moto alternativo nel quale i due vettori velocità hanno moduli di valori analoghi ma versi di segni contrarii: 04. soluzione meccanica specifica di quella generale rivendicata in 03.. consistente nel realizzare le due coppie di puntoni longitudinali dei due quadri portalame ciascuna con due elementi tubolari (di sezione a forma qualsiasi ed in particolare ad anello circolare) interni l'uno all’altro, ove gli assi dei due elementi possono essere sia coincidenti che paralleli: 05. soluzione meccanica generale descritta in 03. caratterizzata dal fallo cbe la risultante delle forze d'inerzia, sviluppale dai due quadri portalame nel loro molo alternativo, ha sempre valore sostanzialmente nulla; 06. soluzione specifica della problematica generale di trasformare il molo rotativo del motore primario in moto/ /moti alternativi dei gruppi utenti consistente in: - un eccentrico interno a forma circolare, solidale all'albero d'ingresso potenza, cbe ruota eccentricamente alla velocità angolare corrispondente alla frequenza delle battute. La sua eccentricità, nella miglior configurazione, é pari ad un quarto della corsa: - un eccentrico esterno, pure di forma circolare ed il cui asse eccentrico passa per il centro geometrico dello eccentrico interno, rotante con velocità angolare assoluta pari in modulo a quelle dell'eccentrico interno ma di segno contraria nel verso. Il centro geometrico dell'eccentrico esterno he moto, nella miglior configurazione, rettilineo alternativo; 07. soluzione specifica della problematica generale di trasformare il molo rotativo del motore primario in moto/ /moti alternativi dei gruppi utenti, analoga a quella rivendicata in 06. ma caratterizzata dal non essere l'eccentrico interno solidale all'albero d'ingresso potenza: 08. soluzione meccanica al problema generale di collegare assialmente (in modo stabile nei due sensi) due parti meccaniche, sprovviste di alberi, di grandi e speciali dimensioni, contenute l'una entro l'altra lungo una fascia perimetrale cilindrica circolare, in molo rotatorio relativo, consistente in: "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..." - due cave affacciale di sezione semicircolare od analoga, realizzale lungo la fascia perimetrale suddetta; - uno o più fori, di raggio analogo a quello delle sezioni semicircolari delle cave e praticati preferenzialmente su una sola (e superiormente) delle due parli, intercettanti le cave medesime; - un certo numero di sfere, aventi raggio analogo a quello delle sezioni semicircolari delle cave, inserite tra le cave medesime attraverso i suddetti fori. Le due cave potranno essere realizzate a distanza sufficiente ad inserirvi una gabbia cilindrica circolare. 09. soluzione al problema generale di compensare, internamente al macchinario, le forze d'inerzia prodotte dal molo alternativo dei quadri portalame. consistente nell’impiego di gruppi lineari cilindro-)- pistone (intesi o come componenti separati o integrali nei puntoni quadri portalame interno ed esterno), montati il primo su uno dei due quadri portalame ed il secondo sul'altro. capaci di realizzare, nel moto relativo d 'avvicinamento per compressione dell'aria contenuta fra i due elementi, due forze di reazione, ciascuna eguale ed opposta a quella massima d’inerzia che può essere sviluppala da ciascun quadro portalame. La compensazione, istante per istante, della forza d'inerzia sviluppata da ciascun quadro portalame può essere approssimata agendo opportunamente sui parametri operativi dei gruppi di compensazione; 10. soluzione al problema generale di regolarizzare il moto di rotazione del motore primario lungo il periodo della singola battuta consistente nell'impiego di gruppi lineari pistone- cilindro (intesi o come componenti separati o integrali nei puntoni quadri portalame interno ed esterno), montali il primo su uno dei due quadri portalame ed il secondo sull'altro, che scambino continuamente lungo il periodo di battuta l'energia cinetica dei medesimi con l'energia di pressione (aeriforme compresso) dei gruppi pistone cilindro. L'ottimizzazione della regolarizzazione del molo di rotazione del motore primario lungo il periodo della singola battuta può essere ottenuta agendo opportunamente sui parametri operativi dei gruppi di regolarizzazione: 11. soluzione meccanica al problema di poter variare il passo fra le lame in modo automatico e a valori qualsiasi (all 'interno di un certo campo) da lama a lama. La soluzione descritta s’intende, nello specifico, caratterizzata dall'essere I attuatore lineare longitudinale e/o Minatore di fila trasversale di tipo oleodinamico; "Razionalizzazione del macchinario a lame diritte per segagione in lastre ..." 12. soluzione meccanica al problema di poter variare il passo fra le lame in modo antipatico e a valori qualsiasi (all’interno di un certo campo) da lama a lama, come in 11. ma caratterizzata, nello specifico, dall'essere l'attualore lineare longitudinale e/o l'attualore di fila trasversale di tipo meccanico; 13. soluzione ai problema d’automatizzare l'operazione d'inserimento cunei distanziatori tra lastre in corso dì segagione (senza interruzione delle operazioni di processo). La soluzione descritta é caratterizzata dal formare i cunei distanziatori lastra da lastra mediante iniezioni di piccole quantità di schiuma poliuretanica (o altra di analoghe caratteristiche operative e finali) alle due estremità longitudinali delle sezioni di taglio. 14. soluzione al problema d’automatizzare l'operazione d'inserimento cunei distanziatori tra lastre come in 13.. ma caratterizzala dall’eseguire la funzione richiesta senza impiego di materiale di consumo 15. soluzione razionalizzatrice l'afflusso acqua di raffreddamento e d'asportazione fanghi alla zona di segagione caratterizzata dall'utilizzare, in sequenza, due modalità d'irrorazione; - a pioggia uniforme, limitatamente al periodo d'inserimento lame nel blocco (a velocità di cala ridotta); - a pioggia concentrala sulla mezzeria (nel senso della profondità del blocco), per il resto; 16. soluzione razionalizzatrice l'afflusso acqua di raffreddamento e d ‘asportazione fanghi alla zona di segagione con: - ravviare l'acqua verso la zona di taglio tramite tubicini, fissali sul dorso superiore della lama e sviluppantesi da un’estremità della lama fino alla mezzeria della stessa; - l'addurre l’acqua nella zona di taglio attraverso uno u piu fori praticati diagonalmente (per non indebolire eccessivamente alcuna particolare sezione verticale della lama) nello spessore della lama stessa; 17. soluzione razionalizzatrice l’afflusso dell'acqua di raffreddamento ed asportazione fanghi alla zona di segagione come in 16.. ma caratterizzata dall'adduzione dell’acqua nella zona di taglio tramite uno o più fori (preferibilmente diretti inclinati verso il basso) praticali all’estremità, vicina alla mezzeria della lama, del tubicino.
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