ITTO950227A1 - Apparecchiatura per la produzione di mole abrasive. - Google Patents
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Abstract
L'apparecchiatura comprende: uno stampo orizzontale (10) presentante una pluralità di impronte (16), ciascuna delle quali é atta a sagomare l'impasto (56) di una singola mola (58); un rispettivo zoccolo (12) da collocare in ciascuna impronta (16) e destinato ad aderire all'impasto (56) di ciascuna mola (58), ciascuno zoccolo (12) comprendendo una porzione inferiore (18) sagomata a guisa di cornice e destinata a poggiare su gradini (42) e ad inserirsi in scanalature (36) ricavate sulla superficie laterale dell'impronta (16), ed una porzione superiore (20) anch'essa sagomata a guisa di cornice e, per almeno un tratto rientrata internamente rispetto a detta porzione inferiore (18) e destinata ad essere affacciata alla superficie laterale dell'impronta (16); e un foglio (14) da sovrapporre allo stampo (10) e presentante una pluralità di aperture (44) corrispondenti alle impronte (16).(Figura 1).
Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Apparecchiatura per la produzione di mole abrasive"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un'apparecchiatura per la produzione di mole abrasive presentanti ciascuna uno zoccolo di sopporto di un impasto contenente granuli abrasivi. Più in dettaglio tale apparecchiatura comprende:
- uno stampo orizzontale presentante una pluralità di impronte, ciascuna delle quali è atta a sagomare l'impasto di una singola mola, e
- un rispettivo zoccolo da collocare in ciascuna impronta e destinato ad aderire all'impasto di ciascuna mola, ciascuno zoccolo comprendendo una porzione inferiore sagomata a guisa di cornice e destinata a poggiare su di un gradino ricavato sulla superficie laterale dell'impronta, ed una porzione superiore anch'essa sagomata a guisa di cornice e, per almeno un tratto, rientrata internamente rispetto a detta porzione inferiore e destinata ad essere affacciata alla superficie laterale dell'impronta, le porzioni inferiore e superiore di ciascuno zoccolo definendo al loro interno un passaggio suscettibile di consentire la colata dell'impasto entro l'impronta.
Nell'impiego di apparecchiature note del tipo sopra indicato si cola l'impasto fuso contenente i granuli abrasivi nelle singole impronte, nella porzione superiore delle quali è stato preventivamente collocato il rispettivo zoccolo, in maniera tale che la faccia rivolta verso l'alto della porzione superiore a cornice di quest'ultimo si trovi a filo della faccia superiore dello stampo. In questo modo l'impasto, una volta solidificato e sagomato dall'impronta, può aderire allo zoccolo, che consente nel successivo utilizzo il fissaggio della mola ad una struttura di sostegno.
A questo scopo è noto realizzare sia la porzione inferiore che quella superiore della zoccolo in forma di trapezio isoscele allungato, con la porzione superiore rientrata rispetto a quella inferiore.
Nello stesso tempo però tale forma dello zoccolo fa sì che fra la sua porzione superiore rientrata rispetto alla porzione inferiore e le superfici ad esso affacciate della parete laterale dello stampo si crei un'intercapedine anulare aperta verso l'alto. Pertanto, in assenza di opportune contromisure durante la colata, tale intercapedine verrebbe riempita, al pari dell'impronta, da un certo quantitativo di impasto, che dovrebbe essere successivamente asportato, in quanto ricoprirebbe la porzione di zoccolo destinata a consentire il fissaggio della mola/
Onde evitare tale spreco di materiale di impa-sto, è già stato proposto di inserire nelle suddette intercapedini, prima della colata dell'impasto, un rispettivo pezzo accessorio sagomato a guisa di cornice, che avvolge completamente la porzione superiore dello zoccolo ed ha una forma tale da occupare completamente la corrispondente intercapedine.
L'utilizzo di un pezzo accessorio per ciascuna impronta rende però lungo e laborioso il procedimento di produzione delle mole, poiché ciascun pezzo accessorio deve essere singolarmente collocato in sito prima della colata dell'impasto e quindi essere rimosso dal rispettivo zoccolo, una volta che è terminata la solidificazione dell'impasto.
Allo scopo di ovviare ai citati inconvenienti costituisce oggetto della presente invenzione un'apparecchiatura del tipo indicato all'inizio della presente descrizione e caratterizzata dal fatto che comprende un foglio destinato ad essere sovrapposto allo stampo e presentante una pluralità di aperture, ciascuna delle quali è suscettibile di essere collocata in corrispondenza dei passaggi definiti dagli zoccoli associati a ciascuna impronta, e dal fatto che nella superficie laterale di ciascuna impronta è praticata almeno una scanalatura, in cui è suscettibile di inserirsi almeno un tratto del perimetro di detta porzione inferiore dello zoccolo.
Secondo l'invenzione la presenza del foglio, le cui aperture sono posizionate in corrispondenza dei passaggi di accesso alle impronte definiti dal rispettivo zoccolo, evita che l'impasto venga versato nelle intercapedini che si formano fra la porzione superiore degli zoccoli e la parete laterale dell'associata impronta.
Con il posizionamento di un solo foglio, che può essere effettuato molto rapidamente, si possono cosi proteggere le intercapedini associate anche a parecchie decine di impronte, senza dover utilizzare un rispettivo pezzo accessorio a cornice per avvolgere ogni singolo zoccolo, con un evidente risparmio di tempo rispetto alla tecnica nota.
Nello stesso tempo il fatto che almeno un tratto della porzione inferiore dello zoccolo sia inserita in una scanalatura praticata sulla parete laterale dell'impronta - preferibilmente nella zona che tende a deformarsi maggiormente a seguito della colata -evita che l'impasto già colato nell'impronta possa risalire dal basso nelle suddette intercapedini, insinuandosi fra la porzione inferiore dello zoccolo e le superfici a contatto della scanalatura.
Riassumendo, nell'apparecchiatura dell'invenzione il foglio sovrapposto allo stampo previene la penetrazione dall'alto dell'impasto nelle intercapedini che si formano fra gli zoccoli e le pareti laterali delle impronte, mentre l'impegno esistente fra gli zoccoli e le associate scanalature previene l'infiltrazione dal basso dell'impasto in tali intercapedini. Costituisce un ulteriore oggetto della presente invenzione un procedimento di produzione di mole che prevede l'impiego di un'apparecchiatura del tipo sopra descritto.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fornita a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento ai disegni annessi, in cui:
la figura 1 é una vista prospettica esplosa dell'apparecchiatura dell'invenzione,
la figura 2 é una vista prospettica esplosa di un particolare di figura 1,
la figura 3 é una vista prospettica di un dettaglio di uno zoccolo dell'apparecchiatura dell'invenzione,
la figura 4 é una vista in sezione secondo la linea IV-IV di figura 1, e
la figura 5 è una vista prospettica di una mola prodotta con l'apparecchiatura dell'invenzione.
Un'apparecchiatura per la produzione di mole del tipo presentante un impasto inglobante granuli abrasivi, comprende (fig. 1) uno stampo orizzontale 10, una pluralità di zoccoli 12 ed un foglio 14.
Lo stampo 10 è formato da un foglio 14 di materiale plastico, in cui è ricavata una pluralità di impronte 16, in ciascuna delle quali è inseribile un singolo zoccolo 12, come verrà descritto in dettaglio in seguito.
Ogni zoccolo 12 comprende (fig. 2) una porzione inferiore 18 ed una porzione superiore 20 entrambe sagomate a guisa di cornice a forma sostanzialmente di trapezio isoscele allungato con una base maggiore 22a, 22b, una base minore 24a, 24b e due lati obliqui 26a, 26b. Le basi maggiore 22a e minore 24a della porzione superiore 20 sono disposte inversamente rispetto alle corrispondenti basi 22b, 24b della porzione inferiore 18, ed i lati obliqui 26a della por-zione superiore 20 sono rientrati internamente ri-spetto ai lati obliqui 26b della porzione inferiore 18.
Ogni zoccolo 12 presenta inoltre (fig. 3) un in-taglio 28 che si estende sostanzialmente perpendico-larmente al piano generale definito dalle porzioni a cornice inferiore 18 e superiore 20.
Ogni impronta 16 dello stampo 10 ha in pianta (fig. 2) forma sostanzialmente di trapezio isoscele allungato con una base maggiore 30, una base minore 32 e due lati obliqui 34 lievemente arcuati con la concavità rivolta verso l'interno dell'impronta 16. Sulla superficie laterale dei due lati obliqui 34 dell'impronta 16 è praticata una rispettiva scanala-tura orizzontale 36, in cui si possono inserire i lati obliqui 26b della porzione inferiore 18 dello zoc-colo 12. Le scanalature 36 hanno (fig. 4) sezione ad U, con fianchi orizzontali inferiore e superiore 38a, 38b ed una base verticale 40. Sulla superficie laterale delle basi 30, 32 dell'impronta 16 sono inoltre ricavati (fig. 2) rispettivi gradini 42, che costituiscono la continuazione del fianco inferiore 38a delle scanalature 36 e su cui possono poggiare (fig.
4) le basi maggiore 22b e minore 24b della porzione inferiore 18 dello zoccolo 12.
Il foglio 14 è destinato ad essere sovrapposto allo stampo 10. Esso presenta una pluralità di aperture 44 corrispondenti rispettivamente a ciascuna impronta 16 ed è provvisto (fig. 1) di una pluralità di pioli sporgenti 46, suscettibili di inserirsi in cavità 48 di forma corrispondente ricavate sulla faccia superiore dello stampo 10, così da favorire il corretto posizionamento reciproco. Le aperture del foglio 14 presentano inoltre (fig. 2) un bordo risvoltato 52, sostanzialmente perpendicolare rispetto al piano del foglio 14.
Nell'impiego dell'apparecchiatura, gli zoccoli 12 vengono collocati (fig. 4) nella rispettiva impronta 16, con i lati obliqui 26b della rispettiva porzione inferiore 18 inseriti con lieve forzamento nelle scanalature 36 ricavate sulle pareti laterali dell'impronta 16 e le basi 22b, 24b della porzione inferiore 18 poggiati sui gradini 42. La faccia rivolta verso l'alto della porzione superiore 20 di ciascuno zoccolo 12 risulta a filo della faccia superiore dello stampo 10. Nello stesso tempo le porzioni inferiore 18 e superiore 20 di ciascuno zoccolo 12 definiscono al loro interno un passaggio 50 suscettibile di consentire la colata dell'impasto fuso entro l'impronta 16.
Sulla faccia superiore dello stampo 10 si colloca quindi il foglio 14, in modo tale che le aperture 44 di quest'ultimo siano posizionate in corrispondenza dei passaggi 50 verso il fondo delle impronte 16 definiti da ciascuno zoccolo 12, e che i bordi risvoltati 52 delle aperture 44 siano aderenti alla superficie interna della porzione superiore 20 a cornice del rispettivo zoccolo 12.
In tale condizione le intercapedini 54 che si formano fra i lati obliqui 26a della porzione superiore 20 di ciascuno zoccolo 12 e le superfici affacciate della parete laterale dell'impronta 16 sono chiuse superiormente dal foglio 14 ed inferiormente dalla porzione inferiore 18 dello zoccolo 12.
Colando ora l'impasto fuso, quest'ultimo è obbligato a penetrare nelle impronte 16 attraverso i passaggi 50 definiti dagli zoccoli 12, mentre è impedito dal foglio 14 di penetrare dall'alto nelle intercapedini 54.
L'impasto colato nelle impronte 16 tende, soprattutto in corrispondenza dei lati obliqui 34, che risultano le porzioni più cedevoli, a deflettere le pareti laterali delle impronte 16 ed a risalire verso l'alto nelle intercapedini 54, infiltrandosi fra la porzione inferiore 18 degli zoccoli 12 e la superficie della parete laterale dell'impronta 16 a contatto con questi.
Tale infiltrazione è però ostacolata dall'incurvamento dei lati obliqui 34 della parete laterale delle impronte 16, che ne contrasta la deflessione, e dall'impegno esistente fra la porzione inferiore 18 degli zoccoli 12 e le scanalature 36 ed i gradini 42 delle pareti laterali delle impronte 16. in particolare l'inserimento dei lati obliqui 26b della porzione inferiore 18 degli zoccoli 12 nelle relative scanalature 36 della parete laterale, che sono praticate nella zona più cedevole e quindi più critica delle impronte 16, impedisce che l'impasto possa risalire dalle impronte 16 entro le intercapedini 54. Nelle zone meno cedevoli della parete laterale delle impronte 16 il semplice appoggio sui gradini 42 della porzione inferiore 18 degli zoccoli 12 è sufficiente ad evitare ogni infiltrazione di impasto.
Al termine dell'operazione di colata dell'impasto, quest'ultimo quindi riempie le varie impronte 16, mentre le intercapedini 54 rimangono vuote. L'impasto è poi lasciato solidificare per un periodo di tempo appropriato, durante il quale il foglio 14, ormai non più necessario, può essere rimosso ed eventualmente utilizzato in associazione con un altro stampo, per effettuarvi la colata dell'impasto.
Infine da ciascuna impronta 16 può essere estratto il relativo zoccolo 12, a cui aderisce inferiormente l'impasto solidificato 56, ottenendo così la mola finita 58 (fig. 5). Nell'impiego lo zoccolo 12 funge da sopporto dell'impasto 56 e con-sente il fissaggio della mola 58 sul telaio di soste-gno di una macchina per abrasione.
Nel corso dell'utilizzo della mola 58, l'impasto 56 inglobante i granuli abrasivi si consuma progressivamente, finché il suo spessore è talmente ridotto da rendere inutilizzabile la mola 58.
Per consentire lo smaltimento di quest'ultima con un impatto ambientale il più ridotto possibile, si spacca lo zoccolo 12 in corrispondenza dell'intaglio 28 e lo si separa dall'impasto residuo 56. Impasto 56 e zoccolo 12 possono così con vantaggio essere trattati separatamente ed eventualmente sottoposti a processi di riciclaggio.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato, a puro ti-tolo esemplificativo, senza per questo uscire dal suo ambito. Ad esempio si possono utilizzare zoccoli ed impronte aventi forma differente da quella trapezoidale, come pure disposizioni e sagome di scanalature della parete laterale delle impronte differenti da quelle sopra descritte.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la produzione di mole abrasive (58) presentanti ciascuna uno zoccolo (12) di sopporto di un impasto (56) contenente granuli abrasivi, detta apparecchiatura comprendendo: - uno stampo orizzontale (10) presentante una pluralità di impronte (16), ciascuna delle quali è atta a sagomare l'impasto (56) di una singola mola (58), e - un rispettivo zoccolo (12) da collocare in ciascuna impronta (16) e destinato ad aderire all'impasto (56) di ciascuna mola (58), ciascuno zoccolo (12) comprendendo una porzione inferiore (18) sagomata a guisa di cornice e destinata a poggiare su di un gradino (42) ricavato sulla superficie laterale dell'impronta (16), ed una porzione superiore (20) anch'essa sagomata a guisa di cornice e, per almeno un tratto, rientrata internamente rispetto a detta porzione inferiore (18) e destinata ad essere affacciata alla superficie laterale dell'impronta (16), le porzioni inferiore (18) e superiore (20) di ciascuno zoccolo (12) definendo al loro interno un passaggio (50) suscettibile di consentire la colata dell'impasto entro l'impronta (16), detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto che comprende un foglio (14) destinato ad essere sovrapposto allo stampo (10) e presentante una pluralità di aperture (44), ciascuna delle quali è suscettibile di essere collocata in corrispondenza dei passaggi (50) definiti dagli zoccoli (12) associati a ciascuna impronta (16), e dal fatto che nella superficie laterale di ciascuna impronta (16) è praticata almeno una scanalatura (36), in cui è suscettibile di inserirsi almeno un tratto del perimetro di detta porzione inferiore (18) dello zoccolo (12).
- 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1,caratterizzata dal fatto che le aperture (44) di detto foglio (14) presentano un bordo risvoltato (52), sostanzialmente perpendicolare rispetto al piano del foglio (14) e suscettibile di aderire alla superficie interna della porzione superiore (20) a cornice del rispettivo zoccolo (12).
- 3. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che dette impronte (16) e dette porzioni inferiori (18) degli zoccoli (12) hanno in pianta un profilo sostanzialmente di trapezio isoscele allungato, sulla superficie laterale dei due lati obliqui (34) dell'impronta (16) essendo praticata una rispettiva scanalatura orizzontale (36), in cui si possono inserire i lati obliqui (26b) della porzione inferiore (18) dello zoccolo (12) e sulla superficie laterale delle basi (30, 32) dell'impronta (16) essendo ricavati rispettivi gradini (42) che costituiscono la continuazione del fianco inferiore (38a) delle scanalature (36).
- 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti lati obliqui (34) dell'impronta (16) sono lievemente arcuati con la concavità rivolta verso l'interno dell'impronta (16).
- 5. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detti zoccoli (12) presentano almeno un intaglio (28) che si estende sostanzialmente perpendicolarmente al piano generale definito da dette porzioni a cornice inferiore e superiore (18, 20).
- 6. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzata dal fatto che detta porzione superiore (20) di ciascuno zoccolo (12) ha in pianta un profilo sostanzialmente di trapezio isoscele allungato con basi maggiore (22a) e minore (24a) disposte inversamente rispetto alla porzione inferiore (18), i lati obliqui (26a) della porzione superiore (20) essendo rientrati internamente rispetto ai lati obliqui (26b) della porzione inferiore (18).
- 7. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto stampo (10) è formato da un foglio di ma-teriale plastico, in cui sono ricavate dette impronte (16).
- 8. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la faccia inferiore di detto foglio (14) è provvista di una pluralità di pioli sporgenti (46) su-scettibili di inserirsi in cavità (48) di forma cor-rispondente ricavate sulla faccia superiore dello stampo (10) .
- 9 . Procedimento per la produzione di mole abrasive (58), caratterizzato dal fatto che prevede l'impiego di un'apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni.
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