ITTO20130253A1 - Gruppo di schermatura per attrezzatura spandisale centrifuga - Google Patents

Gruppo di schermatura per attrezzatura spandisale centrifuga

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ITTO20130253A1
ITTO20130253A1 IT000253A ITTO20130253A ITTO20130253A1 IT TO20130253 A1 ITTO20130253 A1 IT TO20130253A1 IT 000253 A IT000253 A IT 000253A IT TO20130253 A ITTO20130253 A IT TO20130253A IT TO20130253 A1 ITTO20130253 A1 IT TO20130253A1
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IT
Italy
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bulkheads
shielding
bulkhead
containment
assembly
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Application number
IT000253A
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English (en)
Inventor
Marco Manzone
Mario Tamagnone
Original Assignee
Univ Degli Studi Torino
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01HSTREET CLEANING; CLEANING OF PERMANENT WAYS; CLEANING BEACHES; DISPERSING OR PREVENTING FOG IN GENERAL CLEANING STREET OR RAILWAY FURNITURE OR TUNNEL WALLS
    • E01H10/00Improving gripping of ice-bound or other slippery traffic surfaces, e.g. using gritting or thawing materials ; Roadside storage of gritting or solid thawing materials; Permanently installed devices for applying gritting or thawing materials; Mobile apparatus specially adapted for treating wintry roads by applying liquid, semi-liquid or granular materials
    • E01H10/007Mobile apparatus specially adapted for preparing or applying liquid or semi-liquid thawing material or spreading granular material on wintry roads

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Centrifugal Separators (AREA)
  • Treatment Of Fiber Materials (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Gruppo di schermatura per attrezzatura spandisale centrifugaâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce alle attrezzature spandisale comunemente in uso su veicoli nella stagione invernale per prevenire il congelamento del manto stradale, e in particolare alle attrezzature spandisale di tipo centrifugo. Più precisamente, l’invenzione si riferisce a un gruppo di schermatura per un’attrezzatura spandisale centrifuga.
Tecnica nota
Durante la stagione invernale, la combinazione di precipitazioni atmosferiche e condizioni climatiche rigide può portare rapidamente a un congelamento di larghe aree del manto stradale con conseguenti ripercussioni negative sulla sicurezza dei veicoli circolanti sulla strada stessa. Sfruttando il ben noto fenomeno dell'abbassamento crioscopico dell’acqua, si contrasta comunemente tale fenomeno mediante distribuzione di sale (cloruro di sodio) sul manto stradale tramite attrezzature spandisale portate da veicoli quali trattrici agricole o autocarri.
Due sono i tipi di attrezzatura spandisale comunemente utilizzati sulle strade. Un primo tipo, detto “a caduta†, realizza la distribuzione del sale per gravità e comprende generalmente una tramoggia avete forma a "V" sulla cui base à ̈ posizionato un albero rotante. Quest'ultimo viene azionato in rotazione con varie modalità (ad esempio attraverso un sistema idraulico o un sistema che prevede una trasmissione meccanica con ruote addizionali) e preleva il materiale dalla tramoggia depositandolo sul manto stradale, il tutto con l’ausilio della forza di gravità.
Il sistema risulta molto efficiente ma presenta una larghezza di lavoro limitata dalla larghezza della tramoggia di carico. Quest'ultima, a causa dell'elevata densità del materiale da distribuire, presenta una larghezza generalmente limitata a 2,0 – 2,5 m onde evitare di sovraccaricare – quando la tramoggia à ̈ carica – il veicolo e comprometterne l’equilibrio. Non va infatti dimenticato che l’attrezzatura spandisale à ̈ generalmente accoppiata a sbalzo all’estremità posteriore del veicolo (quale che esso sia).
Un secondo tipo, detto “centrifugo†, realizza la distribuzione del sale – sempre contenuto in una tramoggia - tramite un piattello rotante che lo proietta grazie a una azione centrifuga derivante dalla rotazione stessa del piattello attorno a un asse perpendicolare al piano del manto stradale. Modulando la velocità di rotazione del piattello spandisale à ̈ possibile arrivare a coprire aree di lavoro larghe fino a 5 m, al prezzo tuttavia di uno scarso controllo della distribuzione del materiale, nonché di una incontrollata proiezione di considerevoli quantità di sale.
Quest'ultimo inconveniente può essere particolarmente fastidioso qualora il veicolo portante l'attrezzatura spandisale si trovasse a operare su strade urbane, con il conseguente rischio di colpire vetture e persone, nonché di contaminare di sale aiuole o spazi destinati al verde pubblico.
A tal proposito à ̈ interessante notare come il sale, oltre a causare irritazioni alla pelle umana, può provocare disseccamenti alle piante erbacee ed arboree presenti a bordo strada.
Per far fronte a tale problema sono stati messi a punto negli anni gruppi di schermatura semicircolari con un elemento di schermatura a superficie conica che vengono disposti attorno al piattello centrifugo, e che possono regolare l'effettivo campo di azione di quest'ultimo semplicemente variandone la posizione in altezza rispetto ad esso.
Tuttavia tale soluzione à ̈ suscettibile di presentare comunque alcuni inconvenienti, in quanto l'estrema vicinanza del gruppo di schermatura al piattello non consente un controllo preciso del sale proiettato, in quanto spesse volte si verificano proiezioni incontrollate di materiale verso vetture e passanti a causa dell'urto e (con successivo rimbalzo) contro il gruppo di schermatura stesso a velocità molto elevata. Non va dimenticato infatti che un gruppo di schermatura di questo tipo à ̈ disposto nelle vicinanze del piattello, il che significa che le particelle che vengono proiettate da esso e che impattano sull’elemento di schermatura hanno velocità molto elevata, in quanto non ancora rallentate dall'attrito viscoso dell'aria o dagli urti reciproci.
Scopo dell'invenzione
Lo scopo dell'invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi tecnici precedentemente menzionati.
In particolare, scopo dell'invenzione à ̈ quello di fornire un gruppo di schermatura per un'attrezzatura spandisale centrifuga che consenta di evitare la proiezione incontrollata di sale e che consenta nel contempo di operare su aree di lavoro a larghezza variabile e ben superiore a quelle comunemente consentite da attrezzature spandisale per caduta.
Sintesi dell'invenzione
Lo scopo dell'invenzione à ̈ raggiunto da un gruppo di schermatura avente le caratteristiche formanti oggetto di una o più delle rivendicazioni annesse, le quali formano parte integrante dell'insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all'invenzione.
In particolare, lo scopo à ̈ raggiunto da un gruppo di schermatura per attrezzatura spandisale centrifuga, il gruppo di schermatura comprendendo:
- una prima paratia mobile di contenimento,
- una seconda paratia mobile di contenimento,
- un telaio di supporto portante dette prima e seconda paratia mobile di contenimento,
- un gruppo di azionamento predisposto per la movimentazione di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento,
in cui detto gruppo di azionamento à ̈ configurato per comandare un movimento di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento con verso opposto l’una relativamente all'altra.
Breve descrizione delle figure
L’invenzione sarà ora descritta con riferimento alle figure annesse, date a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista schematica in alzata di un gruppo di schermatura in base a una forma di esecuzione dell'invenzione applicato a un’attrezzatura spandisale centrifuga,
- la figura 2 Ã ̈ una vista secondo la freccia II di figura 1, e
- la figura 3 Ã ̈ una vista in pianta analoga a quella di figura 2 e illustrante un gruppo di schermatura in base a una ulteriore forma di esecuzione dell'invenzione.
Descrizione dettagliata di forme di esecuzione dell'invenzione
Con riferimento alla figura 1, il numero di riferimento 1 indica nel complesso un gruppo di schermatura per un’attrezzatura spandisale centrifuga in base a una forma di esecuzione dell'invenzione. Il gruppo di schermatura 1 à ̈ qui illustrato installato su un’attrezzatura spandisale centrifuga 2, la quale a sua volta à ̈ portato da un veicolo T, qui a titolo di esempio una trattrice agricola.
Con riferimento alle figure 1 e 2, il gruppo di schermatura 1 include un telaio di supporto (qui non visibile) a geometria preferibilmente rettangolare e, sempre di preferenza, realizzato con profilati metallici (ad esempio saldati o imbullonati), sul quale sono installate una prima paratia mobile di contenimento 4 e una seconda paratia mobile di contenimento 6, ambedue portate dal telaio di supporto stesso e montate scorrevoli su di esso.
In questa forma di esecuzione à ̈ inoltre presente una paratia di contenimento indicata con il numero di riferimento 8, fissa, che sormonta il telaio di supporto del gruppo di schermatura 1 e rispetto alla quale le paratie di contenimento 4, 6 sono scorrevoli in una direzione trasversale rispetto all’attrezzatura spandisale (si osservino le frecce con campitura a scacchi in figura 1), che coincide anche con una direzione trasversale rispetto alla direzione di marcia del veicolo T.
Allo scopo, le paratie mobili di contenimento 4, 6 sono preferibilmente sagomate e dimensionate in modo da eccedere gli ingombri della paratia di contenimento fissa 8 e realizzare con essa una struttura sostanzialmente telescopica. In altre parole, le paratie di contenimento 4 e 6 sono sostanzialmente calzate sulla paratia 8 e sussiste un ricoprimento variabile di quest’ultima da parte delle paratie 4, 6.
Del gruppo di schermatura 1 fa parte inoltre un gruppo di azionamento indicato globalmente con il numero di riferimento 10 e includente in questa forma di esecuzione un primo e un secondo attuatore pneumatico 12, 14 aventi una prima estremità connessa al telaio di supporto e una seconda estremità connessa a una corrispondente delle paratie 4, 6.
Nella forma di esecuzione esemplificativa qui illustrata gli attuatori 12, 14 includono una prima estremità incernierata attorno a un asse X1 ad una staffa 16 fissata alla paratia fissa 8, mentre la seconda estremità à ̈ incernierata attorno ad assi X2, X3 alle paratie 4, 6.
Con riferimento alle figure 1 e 2, l’attrezzatura spandisale 2 include una tramoggia 18 preferibilmente di forma conica sul fondo della quale si trova un'apertura che comunica con un piattello spandisale rotante 20.
Il funzionamento del gruppo di schermatura 1 Ã ̈ il seguente.
La missione di qualunque veicolo portante un’attrezzatura spandisale presenta generalmente sequenze di due fasi distinte, ossia una fase di lavoro e una fase di trasferimento. Durante la fase di lavoro à ̈ importante operare su un’area di lavoro che abbia la massima estensione possibile (questo per massimizzare l’efficienza dell’azione di prevenzione del gelo) e nel contempo assicurare la massima schermatura dei pedoni, delle vetture e del verde pubblico dalla proiezione incontrollata di sale distribuito dal piattello 20. In condizioni di trasferimento à ̈ importante assicurare il minimo ingombro trasversale del veicolo T al fine di agevolarne la circolazione del veicolo stesso e degli altri veicoli che si trovano sulla sede stradale.
Allo scopo, il gruppo di azionamento 10 à ̈ configurato per comandare un movimento della prima e della seconda paratia di contenimento 4, 6 con versi opposti l'una relativamente all'altra (realizzando quindi un movimento di avvicinamento o allontanamento reciproco) e in modo tale da definire una prima configurazione operativa collassata, rappresentata con linea a tratteggio nelle figure 1, 2, e una seconda configurazione operativa dispiegata, rappresentata con linea continua in figura 1 e 2. Nella prima configurazione operativa (collassata) l’ingombro trasversale del gruppo di schermatura 1 ha valore minimo pari a L1, mentre nella seconda configurazione operativa (dispiegata) l’ingombro trasversale raggiunge un suo valore massimo pari a L2.
Durante le fasi di lavoro l'operatore a bordo del veicolo T, grazie a un quadro comandi operativamente connesso al gruppo di azionamento 10 e situato all’interno della cabina del veicolo T stesso, comanda una fuoriuscita degli steli degli attuatori 12, 14 e conseguentemente realizza un allontanamento in senso trasversale (sempre con riferimento alla direzione di marcia del veicolo T) delle due paratie 4, 6. Si osservi che anche in configurazione di massima estensione trasversale del gruppo di schermatura 1 rimane comunque un ricoprimento minimo fra le paratie mobili 4, 6 e la paratia fissa 8, in modo tale da definire sostanzialmente un vano continuo all'interno del quale vengono ricevuti i grani di sale proiettati dal piattello 20. Questo oltretutto facilita la successiva ritrazione delle paratie 4, 6, in quanto se non ci fosse alcun ricoprimento residuo vi sarebbe un elevatissima probabilità di creare impuntamenti a causa della perdita di allineamento fra le paratie 4, 6 e la paratia 8. Tutte le paratie sono infatti realizzate di preferenza con pannelli di lamiera metallica, piuttosto suscettibili pertanto all’azione di vibrazioni che ne possono modificare di continuo la forma.
Il complesso delle paratie 4, 6, 8 definisce, per così dire, sostanzialmente una vasca con imbocco affacciato sul manto stradale all'interno della quale vengono raccolti e rilanciati verso il terreno tutti i grani di sale proiettati dal piattello 20 ed eventualmente riflessi dalle paratie 4, 6, 8.
Qualora la fase di lavoro sia terminata, l'operatore a bordo del veicolo T comanda una ritrazione degli steli degli attuatori 12, 14 che provocano un avvicinamento in direzione trasversale delle paratie mobili 4, 6 con conseguente riduzione dell’ingombro trasversale da L2 a L1. Si osservi che al fine di agevolare lo scorrimento fra le paratie 4, 6 e la paratia 8 à ̈ possibile prevedere delle guide volventi all'interfaccia fra le paratie stesse. Si osservi che il movimento delle paratie 4, 6 à ̈ di tipo lineare.
Mediante il gruppo di schermatura 1 in base all'invenzione à ̈ possibile quindi evitare la proiezione inavvertita di granelli di sale su pedoni e vetture in quanto viene definito un ampio spazio di raccolta che, come visibile in figura 1, à ̈ posizionato a ridotta distanza dal suolo. Veduto che le paratie 4, 6, 8 delimitano l’effettiva area di lavoro dell’attrezzatura spandisale, indipendentemente dall’altezza di lavoro del piattello 20 (che può dipendere dal veicolo sul quale l’attrezzatura spandisale à ̈ installata), le paratie 4, 6, 8 presentano un’altezza da terra compresa preferibilmente nell’intervallo 5-10 cm.
È inoltre possibile definire un'area di lavoro molto ampia poiché, a differenza degli spandisale operanti per caduta, le paratie 4, 6, 8 non sopportano il peso del sale, il quale al contrario à ̈ tutto concentrato all'interno della tramoggia e scaricato sostanzialmente lungo l'asse del piattello 20. Si osservi infatti che, in funzione del dimensionamento del telaio di supporto e del veicolo sul quale il dispositivo di schermatura 1 viene installato, à ̈ possibile dimensionare le paratie 4, 6, 8 in modo da ottenere un ingombro trasversale variabile da L2 (massimo) pari a 4 m a L1 (minimo) pari a 2 m.
L’altezza delle paratie 4, 6, 8 à ̈ scelta inoltre in modo da rendere possibile il posizionamento del loro complesso a ridotta distanza dal manto stradale e da coprire in altezza sostanzialmente l’intera altezza di azione del piattello 20, ossia l’intera regione spaziale nella quale si verifica la proiezione di sale. L’altezza delle paratie 4, 6, 8 à ̈ quindi generalmente scelta nell’intervallo 0.4- 0.8 m. Tale intervallo di altezze consente inoltre di avere la distanza da terra delle paratie 4, 6, 8 entro l’intervallo 5-10 cm sopra indicato, ovviando per quanto possibile alle inevitabili variazioni dell’altezza da terra dei punti di attacco dell’attrezzatura 1 al variare della tipologia di veicolo sul quale l’attrezzatura spandisale à ̈ installata.
Il gruppo di schermatura 1 à ̈ inoltre predisposto per l'installazione su una qualsiasi attrezzatura spandisale di tipo centrifugo e pertanto può essere venduto come kit universale per attrezzature già esistenti. Per l’installazione sarà quindi sufficiente accoppiare il telaio di supporto del gruppo di schermatura 1 al telaio dell’attrezzatura spandisale, e successivamente installare le paratie 4, 6, 8 e il gruppo di azionamento 10 sul telaio di supporto del gruppo 1 stesso. Gli attuatori 12, 14 possono essere alimentati tramite l’impianto pneumatico del veicolo T, qualora questo ne sia provvisto o mediante un gruppo di alimentazione azionato mediante presa di potenza del veicolo T stesso. È inoltre possibile sostituire, qualora ve ne fosse la necessità, gli attuatori 12, 14 con corrispondenti attuatori di tipo idraulico. Anche in tal caso à ̈ possibile prevedere l’azionamento, ad esempio, mediante un gruppo di alimentazione azionato da una presa di potenza del veicolo.
Con riferimento ora alla figura 3, una ulteriore forma di esecuzione del gruppo di schermatura secondo l'invenzione à ̈ indicata con il numero di riferimento 1’. Analogamente al gruppo di schermatura 1, il gruppo di schermatura 1’ à ̈ accoppiabile all’attrezzatura spandisale 2 della quale sono visibili – rappresentati con linea a tratteggio e doppio punto - la tramoggia 18 e il piattello 20.
Il gruppo di schermatura 1’ include un telaio di supporto 3’ che nella forma di esecuzione qui illustrata include due longheroni 103’, una traversa 113’ e due longherine 123’.
Il telaio 3’ porta inoltre una prima e una seconda paratia mobile 4’, 6’, le quali sono montate scorrevoli su piastre 143’ fissate ai longheroni 103’ e recanti ciascuna scanalature di guida nelle quali si impegnano corrispondenti rulli fissati alle paratie 4’, 6’.
Nel caso del gruppo di schermatura 1’ à ̈ assente la paratia fissa 8 e pertanto le paratie 4’, 6’ sono montate direttamente scorrevoli l’una rispetto all'altra, e in particolare una di esse à ̈ dimensionata in modo tale da eccedere gli ingombri dell’altra e accoglierla al suo interno (in questo caso à ̈ la paratia 4’ che accoglie la paratia 6’) definendo quindi una struttura sostanzialmente telescopica.
Il numero di riferimento 10’ designa nel complesso un gruppo di azionamento che à ̈ qui costituito da una trasmissione meccanica con ruote dentate e vite. Nella fattispecie, il gruppo di azionamento 10’ include un albero di trasmissione segmentato includente un primo segmento 100’A, un secondo segmento 100’B e un terzo segmento 100’C collegati mediante due giunti cardanici 110’, 111’, e in cui il primo segmento 100’A à ̈ montato girevole su supporti fissati a uno dei longheroni 103’.
Il segmento 100’A à ̈ inoltre provvisto di un’interfaccia di collegamento con una presa di potenza del veicolo T. All'estremità opposta, il segmento 100’C à ̈ supportato in modo girevole entro la traversa 113 (ad esempio mediante una boccola a strisciamento o cuscinetti a rotolamento di per sé noti) ed à ̈ connesso in rotazione a un pignone a dentatura conica 112’, il quale ingrana a sua volta con una corona sempre a dentatura conica 113’ calettata su e rigidamente connessa in rotazione a un albero 114’. L’albero 114’ à ̈ supportato in modo girevole entro le longherine 123, ad esempio mediante cuscinetti a rotolamento o una boccola a strisciamento.
A estremità opposte dell'albero 114’ sono accoppiate una prima e una seconda barra filettata 115’, 116’ le quali definiscono, quando unite all'albero 114’, una barra filettata sdoppiata.
Le barre filettate 115’ e 116’ si caratterizzano per l’avere filettatura con verso di avvolgimento opposto l'una rispetto all'altra. Nella forma di esecuzione qui considerata la barra 115’ ha filettatura sinistrorsa mentre la barra 116’ ha filettatura destrorsa. Ciascuna barra filettata 115’, 116’ à ̈ inoltre impegnata entro una corrispondente madrevite 117’, 118’. Le madreviti 117’, 118’ sono fisse in rotazione e fissate, rispettivamente, all'interno delle paratie 4’ e 6’.
Il funzionamento del gruppo di schermatura 1 Ã ̈ il seguente.
Come il gruppo di schermatura 1, il gruppo di schermatura 1’ può assumere una prima configurazione operativa collassata, corrispondente a un ingombro trasversale minimo L1’ rappresentata con linea continua in figura 3, e una seconda configurazione operativa dispiegata, corrispondente a un ingombro trasversale massimo L2’ e rappresentata con linea a tratteggio e doppio punto in figura 3.
Analogamente al gruppo di schermatura 1, le due configurazioni operative sono destinate alle fasi di lavoro (dispiegata) e di trasferimento (collassata) del veicolo T.
Il gruppo di azionamento 10’ à ̈ configurato per comandare uno spostamento delle paratie 4’, 6’ l'una relativamente all'altra con versi opposti: a tale scopo l'operatore a bordo del veicolo T dovrà azionare la presa di potenza in modo da trasmettere il moto alla corona 113’ e alle barre filettate 115’, 116’ attraverso l’albero segmentato 100’ e il pignone 112’.
Grazie alla presenza delle barre filettate 115’ e 116’ e alle corrispondenti madreviti 117’ e 118’ la rotazione della corona 113’, che viene impressa quindi anche alle barre 115’ e 116’, risulta in un allontanamento o in un avvicinamento reciproco delle madreviti e quindi in uno spostamento con versi opposti (dispiegamento o collassamento) delle paratie 4’, 6’.
Lo scorrimento delle paratie 4’, 6’ à ̈ inoltre facilitato dalle piastre 143’ e dalle guide su di essa ricavate nonché da eventuali possibili guide volventi che possono essere applicate all'interfaccia fra le due paratie stesse.
Come per il gruppo di schermatura 1, anche per il gruppo di schermatura 1’ le paratie 4, 6, sono dimensionate in modo da avere un’altezza scelta nell’intervallo 0.4-0.8 m. in tal modo à ̈ possibile garantire un’altezza da terra delle paratie compresa nell’intervallo 5-10 cm.
Inoltre, le paratie 4’, 6’ sono nuovamente dimensionate (di preferenza) in modo da ottenere un ingombro trasversale variabile da L2 (massimo) pari a 4 m a L1 (minimo) pari a 2 m. In tal caso assume rilevanza, di conseguenza, il dimensionamento in lunghezza delle piastre 143’.
Analogamente inoltre al gruppo di schermatura 1, il movimento delle paratie 4’, 6’ avviene in modo lineare, qui in direzione trasversale rispetto al verso di avanzamento del veicolo T. È possibile inoltre prevedere forme di esecuzione in cui le paratie mobili, sempre comandate da un gruppo di azionamento che ne provoca un movimento relativo con versi opposti l’una rispetto all'altra, ne realizza tuttavia un movimento rotatorio attorno ad assi verticali.
Naturalmente, i particolari di realizzazione e le forme di esecuzione potranno essere ampiamente variate rispetto a quanto descritto ed illustrato senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di schermatura (1; 1’) per attrezzatura spandisale centrifuga (2), il gruppo di schermatura (1; 1’) comprendendo: - una prima paratia mobile di contenimento (4; 4’), - una seconda paratia mobile di contenimento (6; 6’), - un telaio di supporto (3’) portante dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4, 6; 4’; 6’), - un gruppo di azionamento (10; 10’) predisposto per la movimentazione di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4, 6; 4’; 6’), in cui detto gruppo di azionamento (10; 10’) à ̈ configurato per comandare un movimento di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4, 6; 4’; 6’) con verso opposto l’una relativamente all'altra.
  2. 2. Gruppo di schermatura (1; 1’) secondo la rivendicazione 1, in cui detto movimento à ̈ di tipo lineare.
  3. 3. Gruppo di schermatura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto telaio di supporto porta inoltre un’ulteriore paratia di contenimento (8) fissa rispetto ad esso e a dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4, 6).
  4. 4. Gruppo di schermatura (1’) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto gruppo di azionamento (10’) include una trasmissione meccanica configurata per il trasferimento del moto a una barra filettata sdoppiata (115’, 116’), in cui detta barra filettata sdoppiata include una prima barra filettata (115’) con filettatura destrorsa e una seconda barra filettata (116’) con filettatura sinistrorsa, ciascuna impegnata in una corrispondente madrevite (117’, 118’) fissata a una corrispondente di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4’, 6’).
  5. 5. Gruppo di schermatura (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto gruppo di azionamento (10) include un primo e secondo attuatore pneumatico (12, 14) portati da detto telaio di supporto e predisposti per la movimentazione di dette prima e seconda paratia mobile di contenimento (4,. 6), rispettivamente.
  6. 6. Gruppo di schermatura (1; 1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima e seconda paratia mobile di contenimento (4, 6; 4’, 6’) hanno altezza scelta nell’intervallo 0.4 – 0.8 m
  7. 7. Gruppo di schermatura (1) secondo la rivendicazione 6, in cui anche detta ulteriore paratia di contenimento (8) ha altezza scelta nell’intervallo 0.4 – 0.8 m
  8. 8. Attrezzatura spandisale centrifuga (2) includente un gruppo di schermatura (1; 1’) secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 7.
  9. 9. Veicolo (T) comprendente un’attrezzatura spandisale (2) secondo la rivendicazione 8.
  10. 10. Veicolo (T) secondo la rivendicazione 9, in cui la prima e la seconda paratia mobile (4, 6; 4’, 6’) di contenimento del gruppo di schermatura (1; 1’) hanno altezza da terra compresa nell’intervallo 5-10 cm.
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