ITTO20120923A1 - Apparecchio refrigerante no frost - Google Patents

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ITTO20120923A1
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IT
Italy
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evaporator
duct
air
cell
refrigerating appliance
Prior art date
Application number
IT000923A
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English (en)
Inventor
Alessandro Pizzutti
Giorgio Sabatini
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D21/00Defrosting; Preventing frosting; Removing condensed or defrost water
    • F25D21/002Defroster control
    • F25D21/006Defroster control with electronic control circuits

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Cold Air Circulating Systems And Constructional Details In Refrigerators (AREA)
  • Devices That Are Associated With Refrigeration Equipment (AREA)

Description

"APPARECCHIO REFRIGERANTE NO FROST"
DESCRIZIONE
[CAMPO DELLA TECNICA]
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio refrigerante, in particolare per uso domestico. La presente invenzione è applicabile in particolare ad apparecchi refrigeranti del tipo "no frost".
[ARTE NOTA]
Al giorno d'oggi sono diffusi apparecchi refrigeranti per uso domestico del tipo "no frost", ovvero apparecchi refrigeranti in cui la refrigerazione di una o più celle atte a contenere cibi avviene mediante la circolazione di aria fredda. L'evaporatore, in apparecchi refrigeranti no frost, è posizionato in un volume separato dalla cella o dalle celle, e la circolazione dell'aria raffreddata a contatto con l'evaporatore avviene mediante appositi mezzi di circolazione, comprendenti tipicamente condotti ed una o più ventole. In tal modo, è possibile evitare la formazione di ghiaccio o brina sulle pareti della cella per i cibi.
Un esempio di apparecchio refrigerante no frost è descritto nel documento KR20100009676A pubblicato in data 29-1-2010, depositato il 21-7-2008 con numero di domanda KR20080070415 . Tale documento si riferisce ad un apparecchio refrigerante comprendente una cella, un evaporatore e due sensori di umidità, uno misurante l'aria indirizzata all'evaporatore, l'altro l'aria scaricata a valle dell'evaporatore. I mezzi di controllo dell'apparecchio refrigerante descritto operano basandosi sulla variazione di umidità tra le due misure e controllando l'operazione di sbrinamento dell'evaporatore di conseguenza.
La soluzione sopra descritta presenta tuttavia alcuni inconvenienti: in generale, la misura dei sensori di umidità è particolarmente soggetta a disturbi, e controllando l'operazione di sbrinamento come proposto dal documento sopra citato, ovverosia basandosi sulla variazione di umidità misurata dai due sensori, si rimane esposti a disturbi influenti su ciascuno dei due sensori, incorrendo nel rischio di controllare lo sbrinamento dell'evaporatore in maniera non ottimale, né efficiente.
[OBIETTIVI E SINTESI DELL'INVENZIONE]
Scopo della presente invenzione è di presentare un apparecchio refrigerante che risolva alcuni dei problemi dell'arte nota.
È in particolare scopo della presente invenzione presentare un apparecchio refrigerante che sia in grado di controllare l'operazione di sbrinamento dell'evaporatore in maniera automatica ed efficiente.
È inoltre scopo della presente invenzione presentare un apparecchio refrigerante in cui i sensori dei mezzi di controllo siano meno esposti a fonti di disturbo che possano pregiudicare il buon funzionamento dell'apparecchio.
È inoltre scopo della presente invenzione presentare un apparecchio refrigerante che sia di semplice e robusta realizzazione .
È infine scopo della presente invenzione presentare un apparecchio refrigerante mediante il quale sia possibile ridurre sprechi di energia elettrica, massimizzando l'efficienza di operazione.
Questi ed altri scopi sono raggiunti mediante un apparecchio refrigerante secondo le rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Un'idea alla base della presente invenzione è di prevedere un apparecchio refrigerante comprendente almeno una cella raffreddata, mezzi di raffreddamento comprendenti almeno un evaporatore, almeno un primo condotto che mette in comunicazione di fluido la cella con una superficie esterna dell'evaporatore per l'afflusso di aria da raffreddare dalla cella all'evaporatore, ed ulteriormente comprendente un secondo condotto che mette in comunicazione di fluido la superficie esterna dell'evaporatore con la cella per l'afflusso di aria raffreddata dall'evaporatore alla cella, ed ulteriormente comprendente mezzi di circolazione di aria per la circolazione di aria all'interno del primo condotto e del secondo condotto. L'apparecchio refrigerante comprende inoltre mezzi di sbrinamento che sono atti a rimuovere ghiaccio e/o brina accumulati sulla superficie esterna dell'evaporatore, e mezzi di controllo che ne regolano il funzionamento. L'apparecchio refrigerante comprende ulteriormente un sensore di temperatura ed un sensore di umidità che sono atti a misurare rispettivamente temperatura ed umidità dell'aria che scorre nel primo condotto, e che sono operativamente connessi ai mezzi di controllo, in modo tale da regolare il funzionamento dei mezzi di sbrinamento dipendentemente dalle misure del sensore di temperatura e sensore di umidità.
In tal modo è possibile stimare con maggiore precisione la quantità di acqua che, sotto forma di umidità, è inviata all'evaporatore e che ivi giaccia e/o brina. Si può così ottimizzare l'esecuzione dell'operazione di sbrinamento dell'evaporatore stesso. La misura dei sensori è infatti in tal modo meno influenzata da fattori di disturbo esterni. Inoltre, questa soluzione consente di utilizzare il sensore di temperatura per stimare la temperatura della cella, ovvero la temperatura a cui sono conservati i cibi che rappresenta un importante parametro di funzionamento dell'apparecchio refrigerante. Inoltre, i mezzi di controllo sono in grado di operare basandosi su parametri semplici da misurare, e su misure pertanto ben condizionate.
Preferibilmente i mezzi di controllo comprendono mezzi di calcolo atti a stimare la quantità di ghiaccio e/o brina depositata sulla superficie dell'evaporatore, mediante l'acquisizione in istanti di tempo successivi della misura dei sensori di temperatura e di umidità, e mediante un parametro legato alla portata volumetrica di aria all'interno del condotto.
Preferibilmente, il parametro che stima la portata volumetrica è dipende dalla sezione del condotto e dalla prevalenza dei mezzi di circolazione di aria che consentono il ricircolo di aria raffreddata dalla cella all'evaporatore.
In una forma di realizzazione preferita, il parametro che stima la portata volumetrica è calcolato ulteriormente in base al tempo di funzionamento dei mezzi di circolazione aria, che possono comprendere un ventilatore e/o un damper.
Preferibilmente, i mezzi di controllo sono atti a controllare l'accensione dei mezzi di sbrinamento in base alla stima dei mezzi di calcolo, per poi spegnere i mezzi di sbrinamento dopo una durata predeterminata.
Preferibilmente, i mezzi di controllo sono ulteriormente atti a controllare l'accensione e lo spegnimento dei mezzi di sbrinamento, in cui la durata del funzionamento dei mezzi di sbrinamento è controllata in base alla stima dei mezzi di calcolo.
Tale apparecchio refrigerante riduce quindi gli sprechi di energia elettrica, mantenendo l'evaporatore sbrinato per massima efficienza refrigerante, e riducendo il consumo di corrente da parte dei mezzi di sbrinamento al minimo indispensabile .
Altri aspetti particolari vantaggiosi saranno più chiari dalla descrizione dettagliata che segue, e dalle rivendicazioni dipendenti.
[BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI]
Alcuni esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi vengono descritti a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate, in cui:
La Figura 1 illustra schematicamente una forma di realizzazione di un apparecchio refrigerante secondo la presente invenzione.
Le figure illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da uguali numeri di riferimento .
[DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE]
La Figura 1 illustra schematicamente una sezione rappresentativa di un apparecchio refrigerante 1 secondo la presente invenzione, del tipo "no frost".
L'apparecchio refrigerante 1 comprende una cella 2 atta a contenere cibi freschi, accessibile mediante una porta 3. L'apparecchio refrigerante 1 comprende ulteriormente una cella 2b atta a contenere cibi congelati, accessibile mediante una rispettiva porta 3b. Pertanto, la forma di realizzazione qui descritta si riferisce ad una tipologia di apparecchio refrigerante denominato "doppia porta".
La cella 2 comprende una pluralità di ripiani 4 o vaschette 5 atti a contenere gli oggetti da refrigerare, tipicamente cibi freschi.
L'apparecchio refrigerante 1 comprende inoltre mezzi refrigeranti secondo l'arte nota, di cui verranno illustrati in dettaglio solamente alcuni componenti con riguardo specifico alla presente invenzione. Sarà altresì da intendere che, ove non si faccia riferimento esplicito a particolari elementi, l'apparecchio refrigerante 1 comprenda tutti i mezzi noti necessari al buon funzionamento dell'apparecchio stesso, secondo lo stato dell'arte.
L'apparecchio refrigerante 1 comprende un evaporatore 6 all'interno del quale circola fluido refrigerato, in cui l'evaporatore 6 è di forma e caratteristiche tali da interagire con un flusso di aria che lambisce le proprie superfici esterne, con lo scopo di raffreddare l'aria che raffredderà a sua volta la cella 2.
L'evaporatore 6 è connesso ad ulteriori elementi (non rappresentati in Figura 1) che realizzano un ciclo frigorifero, secondo gli insegnamenti dell'arte nota.
L'aria viene prelevata dall'interno della cella 2, ed indirizzata mediante un primo condotto 7 verso l'evaporatore 6. L'aria quindi raffreddata dal passaggio e dal contatto con le superfici esterne dell'evaporatore 6 è quindi re-immessa nella cella 2 fluendo attraverso un secondo condotto 8, che comprende una rispettiva pluralità di aperture 9, dalle quali effluisce aria raffreddata, che raffredda a sua volta i cibi nella cella. Varie soluzioni per i condotti, anche diverse da quella rappresentata, sono disponibili nello stato dell'arte, per esempio comprendenti una pluralità di condotti 7 e/o 8, secondo scelte proqettuali diverse.
Il percorso dell'aria all'interno dei condotti è rappresentata mediante frecce in Fiqura 1. L'aria è movimentata nei condotti da appositi mezzi di circolazione di aria, che comprendono tipicamente almeno una ventola 10 che fornisce l'adequata prevalenza al flusso d'aria per affrontare il percorso all'interno dei condotti.
Nella forma di realizzazione dell'apparecchio refriqerante 1, i mezzi di circolazione aria 10 sono atti a far circolare aria raffreddata anche all'interno della cella 2b per cibi conqelati, separata da una paratia con un'apertura 9b, e comprendente un ulteriore condotto (separato) 7b per l'immissione di aria da raffreddare, proveniente dalla cella 2b, che indirizza verso l'evaporatore 6.
In questa forma di realizzazione preferita, l'apparecchio refriqerante comprende un elemento selettivo di circolazione aria 10b, tipicamente denominato "damper". Tale elemento 10b è atto a reqolare, riducendo o impedendo, il flusso d'aria all'interno del condotto 8.
La presenza del damper 10b è quindi particolarmente adatta in combinazione alle caratteristiche tecniche di un apparecchio refriqerante quale l'apparecchio refriqerante 1 qui descritto, il quale prevede due celle 2 e 2b, da raffreddare selettivamente a temperature differenti, mediante un unico evaporatore 6.
Il damper 10b consente di regolare e/o parzializzare il flusso di aria raffreddata alla cella 2 per cibi freschi, consentendo un efficace funzionamento dell'apparecchio refrigerante, sia per la parte frigorifera che di congelatore. Il funzionamento del damper 10b può essere secondo gli insegnamenti dell'arte nota, tipicamente in base alla temperatura rilevata della cella 2.
In generale, un frigorifero come sopra descritto viene denominato "no frost", poiché la configurazione dell'evaporatore 6 ed in particolare dei condotti 7 e 8, oltre al condotto 7b e all'apertura 9b, impedisce all'umidità presente all'interno della cella 2 di congelare sui ripiani 4, nelle vaschette 5 o sulle pareti della cella 2 stessa.
L'umidità trasportata dell'aria tende comunque a condensare e ghiacciare istantaneamente, formando uno strato di brina, sulle superficie esterne dell'evaporatore 6 stesso a cui è inviata mediante il condotto 7; tali superfici hanno infatti una temperatura tipicamente tra i -30°C e i -35°C, in condizioni di esercizio, anche per il funzionamento dell'apparecchio refrigerante 1 come congelatore.
Da momento che l'aria che lambisce le superfici esterne dell'evaporatore 6 incontra condizioni tali da privarsi pressoché completamente del proprio contenuto di umidità, l'aria che ricircola all'interno del condotto 8 in condizioni di apertura del damper 10b, e in uscita dalle bocchette 9 è aria secca, ovvero non contenente alcun vapore acqueo residuo o in quantità praticamente trascurabili.
In un frigorifero no frost, come detto, si assiste alla condensazione e ghiacciamento dell'umidità dell'aria sull'evaporatore 6. Lo strato di ghiaccio e/o brina si accumula sull'evaporatore 6 e cresce sempre più, dal momento che ad ogni apertura dello sportello 3 penetra ulteriore umidità ambientale nella cella 2. A lungo andare, dopo molteplici ore di funzionamento, la quantità di ghiaccio e/o brina accumulata sull'evaporatore 6 diventa rilevante, e peggiora lo scambio termico tra l'evaporatore 6 stesso e l'aria nel condotto 7.
Dal momento che l'efficienza dell'evaporatore diminuisce a causa del ghiaccio e/o brina accumulato, e le performance dell'apparecchio refrigerante 1 si riducono, ed è necessario prevedere degli opportuni mezzi di sbrinamento 6b che rimuovano il ghiaccio e/o brina dalle superfici esterne dell'evaporatore .
Tipicamente i mezzi di sbrinamento 6b comprendono almeno un elemento riscaldabile quale una resistenza elettrica, e preferibilmente comprendono un apposito circuito idraulico (non rappresentato) che consenta di evacuare sotto forma di acqua il ghiaccio e/o brina precedentemente sull'evaporatore e ormai sciolto.
L'operazione dei mezzi di sbrinamento 6b è opportunamente controllata, secondo caratteristiche che saranno meglio descritte nel seguito. In generale, è opportuno prevedere che quando i mezzi di sbrinamento 6b sono operativi, per esempio riscaldando l'evaporatore 6, i mezzi di circolazione aria 10 siano inattivi, in modo da non far fluire aria attraverso i condotti e le celle 2 o 2b che risulterebbe altrimenti riscaldata, anziché raffreddata.
Per meglio controllare l'operazione dei mezzi di sbrinamento 6b, l'apparecchio refrigerante 1 comprende opportuni mezzi di controllo e sensori. In particolare, l'apparecchio refrigerante 1 comprende un sensore di temperatura 11 ed un sensore di umidità 12, che sono atti a misurare rispettivamente temperatura ed umidità relativa dell'aria che scorre nel primo condotto 7.
In particolare, il sensore di umidità 12 e il sensore di temperatura 11 sono posizionati nella porzione di condotto 7 che è più vicina alla cella 2.
In una forma di realizzazione preferita, il sensore di temperatura 11 ed il sensore di umidità 12 sono integrati in un unico dispositivo sensibile, per ridurne le dimensioni ed il costo.
L'apparecchio refrigerante 1 nella forma di realizzazione di Fig. 1 comprende una griglia di separazione 13 tra la cella 2 e il primo condotto 7, ed il sensore di umidità 12 e il sensore di temperatura 11 sono posizionati immediatamente a valle della griglia di separazione 13; infatti questa è la posizione più vantaggiosa per una lettura accurata delle proprietà del flusso d'aria.
Il sensore di temperatura 11 è quindi altresì atto a misurare una temperatura rappresentativa della cella 2 nella sua globalità, per monitorare il funzionamento dell'apparecchio refrigerante 1. Tale sensore di temperatura 11 è in grado infatti di rilevare, in particolare anche quando i mezzi di circolazione aria 10 non sono attivi, eventuali variazioni di temperatura dovute al caricamento di cibi caldi nella cella 2, o all'apertura della porta 3.
Vantaggiosamente, grazie alla presenza e alla posizione del sensore di temperatura 11 è possibile non dover prevedere ulteriori sensori di temperatura nella cella 2, con risparmio di costi e semplificazione della configurazione dell'apparecchio refrigerante 1. Questo posizionamento del sensore di temperatura 11 presenta anche il vantaggio che lungo il condotto 7 si verifica un passaggio di flusso d'aria obbligato; in tal modo il sensore di temperatura 11 è meno suscettibile alla disposizione di cibo nella cella 2, senza che il passaggio di aria in corrispondenza del sensore di temperatura 11 possa essere bloccato da cibi ingombranti o influenzato dalla temperatura locale dei cibi stessi, in tal modo migliorando la misura del sensore di temperatura 11. Il sensore di temperatura 11 può quindi essere impiegato per controllare il funzionamento dei mezzi di raffreddamento dell'apparecchio .
I mezzi di controllo dell'apparecchio refrigerante 1 comprendono inoltre una pluralità di sensori, centraline e dispositivi elettronici, secondo l'arte nota, che non vengono descritti nella loro interezza per motivi di brevità.
Si richiama l'attenzione sul fatto che, nell'apparecchio refrigerante 1, i mezzi di controllo 14 sono atti a regolare il funzionamento dei mezzi di sbrinamento 6b, a cui sono operativamente connessi. Per esempio, i mezzi di controllo 14 sono atti ad alimentare selettivamente le resistenze elettriche dei mezzi di sbrinamento 6b, causandone il riscaldamento solo in momenti di necessità, secondo quanto stabilito dalla particolare logica dei mezzi di controllo 14.
II sensore di temperatura 11 e il sensore di umidità 12 sono operativamente connessi ai mezzi di controllo 14, mediante opportune connessioni elettriche e/o elettroniche, analogiche o digitali, non rappresentate in figura e di natura nota.
I mezzi di controllo 14 sfruttano le misure effettuate dai suddetti sensori 11 e 12 per regolare il funzionamento dei mezzi di sbrinamento 6b.
In particolare, i mezzi di controllo 14 comprendono mezzi di calcolo, quali un processore, che riescono a stimare l'efficienza dell'evaporatore 6, correlata essenzialmente alla quantità di ghiaccio e/o brina depositata sulla superficie dello stesso, acquisendo una pluralità di misure mediante il sensore di temperatura 11 e il sensore di umidità 12; tali misure sono effettuate in istanti di tempo successivi durante il funzionamento dell'apparecchio refrigerante 1.
Per stimare la quantità di ghiaccio e/o brina formatosi sull'evaporatore 6, in maniera da comandare l'accensione dei mezzi di sbrinamento 6b, i mezzi di calcolo utilizzano un parametro che stima la portata volumetrica di aria all'interno del primo condotto 7, in combinazione con le informazioni di umidità relativa e temperatura, per stimare la portata massica di acqua trasportata dal flusso d'aria nel condotto 7 e indirizzata all'evaporatore 6.
In altre parole, dal momento che i sensori 11 e 12 sono atti a misurare la temperatura e la umidità dell'aria nel condotto 7, è possibile ricavare il contenuto di umidità/acqua/vapore acqueo nella stessa; essendo quindi nota, istante per istante, la portata volumetrica, in particolare la portata volumetrica media, di aria all'interno del condotto 7 è possibile stimare la portata massica di acqua indirizzata verso l'evaporatore 6.
La portata volumetrica istantanea dipende essenzialmente dalla sezione del condotto 7 e dalla prevalenza fornita dai mezzi di circolazione di aria 10, secondo noti criteri fluidodinamici. A questo si può aggiungere l'intervento del damper 10b, qualora esso parzializzi il condotto 8 che re-immette aria raffreddata nella cella 2.
I mezzi di calcolo sono quindi atti a stimare la portata volumetrica media in un arco di tempo, all'interno del condotto 7, considerando le informazioni sopra sintetizzate .
Assumendo che tutta la massa di vapore acqueo, trasportata dal flusso d'aria, che arriva a contatto con le superfici dell'evaporatore 6 ivi ghiacci, e nota la portata massica di vapore acqueo inviata all'evaporatore, i mezzi di calcolo sono atti a stimare l'evoluzione temporale del deposito di ghiaccio e/o brina sull'evaporatore 6.
Le caratteristiche dell'aria umida in funzione della temperatura (preferibilmente nel range -5°C/+20°C e umidità relativa tra 0% e 100%) sono preferibilmente memorizzate in un'apposita memoria dei mezzi di controllo 14, rappresentando un diagramma psicrometrico secondo l'arte nota, a cui i mezzi di calcolo attingono operativamente per i calcoli necessari alla determinazione della quantità di brina corrispondente.
In tal modo, i mezzi di calcolo possono calcolare il tempo che viene impiegato perché sull'evaporatore 6 si accumuli una quantità di ghiaccio e/o brina predeterminata, ed accendere i mezzi di sbrinamento 6b per un tempo opportuno che consenta la rimozione di questa quantità di ghiaccio e/o brina predeterminata.
In particolare, dal momento che i mezzi di circolazione aria 10 e allo stesso modo il damper 10b hanno tipicamente un funzionamento intermittente, la portata volumetrica media è calcolata in base al tempo di funzionamento dei mezzi di circolazione aria 10 e/o del damper 10b. I mezzi di circolazione aria 10 ad esempio si attivano in corrispondenza dell'attivazione del circuito frigorifero che raffredda l'evaporatore. Il damper 10b invece, come già esposto, si attiva secondo logiche di controllo proprie dell'apparecchio refrigerante .
In una forma di realizzazione, quindi, i mezzi di controllo 14 accendono i mezzi di sbrinamento 6b quando la stima della quantità di ghiaccio e/o brina operata dai mezzi di calcolo raggiunge un valore predeterminato (per esempio, quando il ghiaccio e/o brina arriva al peso di 280 g); dopodiché i mezzi di controllo 14 spengono i mezzi di sbrinamento 6b dopo una durata temporale predeterminata, stimata ad esempio affinché le resistenze elettriche riscaldate sciolgano tutto il ghiaccio e/o brina presente sull'evaporatore 6.
In un'altra forma di realizzazione, i mezzi di controllo 15 sono ulteriormente atti ad accendere i mezzi di sbrinamento 6b dopo un tempo predeterminato, senza necessariamente attendere che sull'evaporatore 6 si sia depositata una quantità di ghiaccio e/o brina predeterminata. In questo caso, i mezzi di controllo 14 regolano piuttosto il funzionamento dei mezzi di sbrinamento 6b controllandone la durata di accensione, calcolata dai mezzi di calcolo in base alla stima della quantità di ghiaccio e/o brina depositata sull'evaporatore secondo criteri selezionati.
In sintesi, si può prevedere di accendere i mezzi di sbrinamento 6b per una durata predeterminata al raggiungimento di una quantità di ghiaccio e/o brina limite, e contemporaneamente si può prevedere di accendere i mezzi di sbrinamento 6b per una durata inferiore ad intervalli predeterminati, per esempio al raggiungimento di 24 ore dall'ultimo sbrinamento, per sghiacciare opportunamente la quantità di ghiaccio e/o brina stimata che si è depositata sull'evaporatore 6. In tal modo, è possibile mantenere l'evaporatore 6 sempre in perfetta efficienza, consentendo un raffreddamento ottimale del frigorifero e diminuendo gli sprechi di energia.
Considerando la descrizione della presente invenzione relativa a forme di realizzazione preferite e vantaggiose, è evidente al tecnico del ramo che sono possibili ulteriori modifiche e varianti dell'invenzione.
Per esempio, la presente invenzione è stata descritta con riferimento ad un apparecchio refrigerante quale un frigorifero doppia porta. È evidente che gli insegnamenti della presente invenzione possono essere adattati mediante opportuni accorgimenti tecnici anche a frigoriferi a cella singola, a porta singola, oppure di tipo combinato, comprendenti celle per cibi congelati e/o altri tipi di celle per la conservazione di qualsivoglia contenuto.
È altresì evidente che gli insegnamenti della presente invenzione possano essere applicati anche mediante un sistema analogo a quello descritto, applicato tuttavia alla cella per cibi congelati 2b e al condotto 7b, mediante gli opportuni accorgimenti tecnici che non sono qui descritti per brevità e che sono alla portata del tecnico del ramo che abbia considerato la presente descrizione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio refrigerante (1) comprendente almeno una cella (2) raffreddata, mezzi di raffreddamento comprendenti almeno un evaporatore (6), almeno un primo condotto (7) che mette in comunicazione di fluido detta cella (2) con una superficie esterna di detto evaporatore (6) per l'afflusso di aria da raffreddare da detta cella (2) a detto evaporatore (6), ed ulteriormente comprendente almeno un secondo condotto (8) che mette in comunicazione di fluido detta superficie esterna di detto evaporatore (6) con detta almeno una cella (2) per l'afflusso di aria raffreddata da detto evaporatore (6) a detta cella (2), ed ulteriormente comprendente mezzi di circolazione di aria (10) per la circolazione di aria all'interno di detto primo condotto (7) e di detto secondo condotto (8), ulteriormente comprendente mezzi di sbrinamento (6b) atti a rimuovere ghiaccio e/o brina accumulati su detta superficie esterna di detto almeno un evaporatore (6), e mezzi di controllo (14) atti a regolare il funzionamento di detti mezzi di sbrinamento (6b), caratterizzato dal fatto che detto apparecchio refrigerante (1) comprende ulteriormente un sensore di temperatura (11) ed un sensore di umidità (12), in cui detto sensore di umidità (12) e detto sensore di temperatura (11) sono atti a misurare rispettivamente temperatura ed umidità dell'aria che scorre in detto primo condotto (7), ed in cui detto sensore di temperatura (11) e detto sensore di umidità (12) sono operativamente connessi a detti mezzi di controllo (14), in modo tale da regolare il funzionamento di detti mezzi di sbrinamento (6b) dipendentemente dalle misure di detti sensore di temperatura (11) e sensore di umidità (12).
  2. 2. Apparecchio refrigerante secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di controllo (14) comprendono mezzi di calcolo atti a stimare una quantità di ghiaccio e/o brina depositata su detta superficie di detto almeno un evaporatore (6), in cui detti mezzi di calcolo sono atti ad acquisire una pluralità di dette misure di detti sensore di temperatura (11) e sensore di umidità (12) effettuate in istanti di tempo successivi, ed ulteriormente atti ad acquisire una stima di un parametro di portata volumetrica di aria all'interno di detto primo condotto (7).
  3. 3. Apparecchio refrigerante secondo la rivendicazione 2, in cui detto parametro di portata volumetrica è dipende dalla sezione di detto primo condotto (7) e dalla prevalenza fornita da detti mezzi di circolazione di aria (10).
  4. 4. Apparecchio refrigerante secondo la rivendicazione 3, in cui detto parametro di portata volumetrica dipende ulteriormente dall'operazione di un elemento selettivo per la circolazione di aria, quale un damper (10b).
  5. 5. Apparecchio refrigerante secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detto parametro di portata volumetrica media è ulteriormente calcolato in base al tempo di funzionamento di detti mezzi di circolazione aria (10).
  6. 6. Apparecchio refrigerante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detti mezzi di controllo (14) sono atti ad accendere detti mezzi di sbrinamento (6b) in base a detta stima di detta quantità di ghiaccio e/o brina operata da detti mezzi di calcolo, e sono ulteriormente atti a spegnere detti mezzi di sbrinamento (6b) dopo una durata temporale predeterminata.
  7. 7. Apparecchio refrigerante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti mezzi di controllo (14) sono ulteriormente atti ad accendere detti mezzi di sbrinamento (6b) in un istante di tempo predeterminato, e sono ulteriormente atti a spegnere detti mezzi di sbrinamento (6b) in base a detta stima di detta quantità di ghiaccio e/o brina operata da detti mezzi di calcolo.
  8. 8. Apparecchio refrigerante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto primo condotto (7) comprende una porzione prossimale a detta cella, ed in cui detto sensore di umidità (12) e detto sensore di temperatura (11) sono posizionati in detta porzione prossimale a detta cella, preferibilmente a valle di una griglia di separazione (13) posizionata tra detta cella (2) e detto primo condotto (7).
  9. 9. Apparecchio refrigerante secondo la rivendicazione 8, in cui detto sensore di temperatura (11) e detto sensore di umidità (12) sono integrati in un unico dispositivo sensibile.
  10. 10. Apparecchio refrigerante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, ulteriormente comprendente mezzi per controllare il funzionamento di detti mezzi di raffreddamento (6) in base ad almeno una misura di detto sensore di temperatura (11).
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